di Ludovico Corvatta

Baldassarri guarda già al 2020: "Sarà una stagione importante, il sogno è la Moto GP"

Baldassarri guarda già al 2020: "Sarà una stagione importante, il sogno è la Moto GP"

Lorenzo Baldassarri è già proiettato alla stagione 2020. Dopo un'annata dal doppio volto, tanto esaltante in avvio quanto complicata nella sua seconda parte, il pilota 23enne di Montecosaro ne traccia il bilancio e soprattutto guarda al prossimo campionato, il settimo consecutivo nella classe intermedia della Moto 2, e forse (chissà) anche l'ultimo prima del grande salto in Moto GP.  Sono già iniziati, infatti, i test per la prossima stagione a soli pochi giorni dall'ultima gara del 2019 corsa a Valencia. Questa settimana il "Balda" è volato a Jerez de la Frontera, ma non ha potuto provare la nuova moto per via del tempo inclemente: "Il viaggio a Jerez è stato inutile - ci racconta Lorenzo -, abbiamo preferito non girare visto che in condizioni di pioggia le prove sono sempre relative e noi abbiamo un massimo di sei giornate di test prima dell'inizio ufficiale della nuova stagione. L'appuntamento è rimandato a lunedì e martedì prossimo (25 e 26 novembre, ndr) a Valencia".  LE NOVITA' - Sarà un'annata piena di novità per il "Balda", che in estate ha annunciato la separazione - pacifica - dalla VR46 Academy di Valentino Rossi per improntare un percorso di allenamento personale: "Appena torno dai test valenciani bisognerà già avere in mente la nuova impostazione di lavoro. Assieme al mio staff abbiamo già programmato quasi tutto, sarò seguito da un preparatore e, presumibilmente, mi allenerò tra Rimini e Cesena". Lorenzo tirerà il fiato soltanto per le vacanze natalizie.  LA STAGIONE - La stagione appena conclusa era iniziata in modo esaltante con 3 vittorie nelle prime quattro gare, prima che alcune modifiche tecniche complicassero i piani di Baldassarri: "Un calo delle prestazioni della moto ha portato a cascata varie conseguenze. Mi darei, in ogni caso un bel 7, son partissimo fortissimo: fino a Barcellona mi giocavo il campionato, dopo sono cambiate delle condizioni tecniche. Da Jerez c'è stato il cambio di gomme, e non sono più riuscito a trovare il feeling con la mia moto. A Jerez mentalmente ho reagito e c'ho messo una gran pezza vincendo lo stesso, poi non sono riuscito più a fare nulla. Ho fatto fatica ad accettare la nuova realtà in cui mi trovavo facendo anche degli errori. Non sono riusciti a darmi il supporto che richiedevo per trovare subito una soluzione".  "La moto con cui ho finito l'anno era totalmente diversa rispetto a quella con cui ho iniziato la stagione - sottolinea Baldassarri -. Il momento cruciale sono stati i test di Barcellona, in cui gli altri sono riusciti a mettersi a posto mentre io, a a causa di una spalla messa male dopo la caduta di Le Mans, non ho potuto fare lo stesso. Durante la stagione ho dovuto sempre rincorrere. In alcuni casi ho dovuto accontentarmi di arrivare settimo o ottavo rimontando da dietro, risultati in ogni caso deludenti".  A ciò si aggiunga il problema legato alle gomme, che ha attanagliato Lorenzo per tutto l'anno: "A Brno, quando sono partito in prima fila, mi sono capitate gomme difettose e non sono riuscito a fare meglio dell'undicesima posizione. La stessa situazione è capitata a Valencia, dove sono arrivato diciassettesimo. Non abbiamo ancora capito le ragioni di questo problema, i team si sono ribellati".  IL SALTO IN MOTO GP - Ora bisogna soltanto voltare pagina e guardare a ciò che è all'orizzonte: "Il 2020 sarà un anno importante perchè poi in Moto GP nel 2021 si liberano molti posti. Un anno di esperienza ancora in Moto 2 non fa male, poi spero di raggiungere il mio sogno".  I contatti con la classe regina c'erano stati già in questa stagione, con la proposta arrivata dalla Ducati Avintia: "Mi avevano accennato che avrebbero cambiato diverse cose all'interno del team e avuto un maggiore supporto da Ducati. Zarco l'anno prossimo correrà proprio lì. Ho preferito non rischiare, visto che Ducati è già di per sè una moto da interpretare e magari mi sarei incasinato nella prima stagione nella serie regina. La linea è molto sottile e il livello molto alto, preferisco andare con una moto competitiva, anche se probabilmente non sarà una ufficiale".  A proposito di debutto con moto ufficiali, Baldassarri commenta così la notizia della futura coppia del team Honda composta dai fratelli Marquez, Marc e Alex: "È una situazione strana e particolare. Non sarà facile per Alex (il fratello minore, ndr), visto che sei in un team ufficiale e devi subito dimostrare. Il fratello può dargi tutti gli aiuti possibili, ma poi quello che deve andare forte è lui. Magari alcune volte potrebbero scambiarsi la tuta in qualifica (ride, ndr)". GLI AVVERSARI - Per la vittoria del Mondiale di Moto 2, oltre al fratello di Valentino Rossi, Luca Marini, ci sarà tenere d'occhio il il giovane spagnolo Martin: "È uno che va forte. Quest'anno in KTM da rookie è venuto su fortissimo nel finale di stagione. Poi c'è sempre Luthi, che è una garanzia seppure non si tratti di un vincente". Senza dimenticare il compagno di squadra nel team Pons, Augusto Fernandez: "L'impostazione è sempre la stessa: si parte alla pari e la prima guida si guadagna nel tempo. Il supporto tecnico che riceviamo è lo stesso".  Un ringraziamento particolare, infine, va allo storico Fans Club: "Riproporremo la cena coi tifosi nel mese di gennaio. Quest'anno i ragazzi sono anche venuti in tribuna e mi hanno preparato delle cose fighissime. Purtroppo al Mugello, dopo una garona in rimonta, non sono riuscito a trovare in podio per un soffio (arrivò quarto, ndr) e si è potuto fare poco".  

24/11/2019 12:34
La Lube è una meraviglia: settima vittoria in fila contro Modena (FOTO)

La Lube è una meraviglia: settima vittoria in fila contro Modena (FOTO)

La Lube Civitanova non si ferma più. I cucinieri battono in tre set la Leo Shoes Modena (25-19, 25-20, 25-18) nel big match della sesta giornata del campionato di Superlega 2019/2020 e si confermano al primo posto solitario in classifica, allungando il margine sulle avversarie. All'Eurosuole Forum la Lube infila la settima vittoria in altrettante partite disputate. Una in più rispetto alle altre per via dell'impegno nel Mondiale per club che vedrà impegnata Civitanova a inizio dicembre e l'ha portata ad anticipare l'undicesima giornata domenica scorsa contro la Sir Safety Conad Perugia.  Per De Giorgi arrivano soltanto indicazioni positive. Kovar non fa rimpiangere l'assente Jauntorena, mentre Ghafour sta sempre di più convincendo i supporters bianco-rossi. Per l'opposto iraniano altra prestazione di assoluto rilievo (11 punti) nonché titolo di man of the match. Il fantasma di Sokolov è sempre meno presente. Top scorer il brasiliano Yoandy Leal (15 punti).  LA CRONACA  Nel sestetto iniziale coach Fefè De Giorgi deve rinunciare al capitano Osmany Juantorena, k.o. a causa del risentimento muscolare all'adduttore manifestato nella gara infrasettimanale contro Verona, e lo sostituisce n banda con Jiri Kovar. Per il resto la formazione ricalca quella rodata nelle precedenti giornate di campionato: Anzani e Simon centrali, Bruno in cabina di regia, Leal schiacciatore, Balaso libero e Ghafour opposto.  Di contro, Giani conferma  la formazione tipo, la stessa che due settimane fa ha battuto la Lube nella semifinale di Supercoppa Italiana. Al centro ci sono Mazzone e Holt, palleggiatore l'ex Christenson, schiacciatori Bednorz e Anderson, opposto Zaytsev. Il libero è Rossini.  PRIMO SET - Avvio convinto da parte dei campioni d'Italia. Un mani out di Leal dopo difesa straordinaria di Balaso, porta Civitanova sul più tre (11-9). Modena, nel tentativo di tornare a contatto, cede al nervosismo commettendo diversi errori in attacco. La Lube, invece, non sbaglia nulla (0 errori al servizio, ndr) e conquista in carrozza il primo parziale.  Sugli scudi uno strardinario Leal con 7 punti (70% in attacco), mentre Simon si dimostra una presenza costante sotto rete nello sporcare le bordate avversarie.  SECONDO SET - Civitanova è irrefrenabile anche in avvio di secondo set. Un ace di Kovar (4-2), apre la strada per il break immediato. Modena sbaglia anche in palleggio e la Lube vola di nuovo a più tre (6-3). Ghafour appare sempre più a suo agio nel ruolo di opposto titolare e manda ai matti i centrali di Modena, che non riescono a trovare il tempo sui suoi attacchi anticipati (14-11). La Leo Shoes è molta fallosa dai nove metri (addirittura 11 gli errori, ndr), e agevola il compito agli uomini di De Giorgi. È due a zero (25-20).  TERZO SET - Più equilibrato il terzo set. Si procede a braccetto sino al nove pari quando a squarciare l'equilibrio ci pensa una bomba al servizio di Simon (11-9). Leal è devastante in fase di contrattacco e la Lube fugge di nuovo (18-14). A completare l'opera ci pensa un onnipotente Simon in battuta. La Lube infligge la prima sconfitta stagionale alla Leo Shoes Modena e diventa padrona assoluta del campionato di Superlega.  TABELLINO LUBE CIVITANOVA - LEO SHOES MODENA 3-0 (25-19, 25-20, 25-18) LUBE CIVITANOVA: Ghafour 11, Simon 9, Leal 15, Kovar 3, Bruno 1, Anzani 6, Diamantini 2  LEO SHOES MODENA: Holt 3, Zaytsev 15, Anderson 17, Bednorz 7, Christenson 0, Mazzone 6 Spettatori: 4126 Incasso: 62064 (FOTO SPALVIERI)

17/11/2019 19:37
Macerata, Lorenzo Migliorelli e i corsi di difesa personale nelle scuole: "Anche i farmacisti hanno richiesto il mio aiuto"

Macerata, Lorenzo Migliorelli e i corsi di difesa personale nelle scuole: "Anche i farmacisti hanno richiesto il mio aiuto"

Far comprendere come reagire in situazioni di rischio e come gestire il panico. Questa la missione del maceratese Lorenzo Migliorelli, istruttore di difesa personale tramite il metodo ufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana nonché certificato dal Coni, Mastery M.a.s (Moving Action Surprise System).  Migliorelli è l'unico istruttore certificato nella provincia di Macerata: "Ho conseguito il brevetto dopo un anno di studio e preparazione. Per 15 anni ho praticato Aikido, di cui sono cintura nera. Poi ho scelto di lasciare le arti marziali per dedicarmi agli altri e alla difesa personale".  Da cinque anni Migliorelli insegna a Macerata presso la Lume Fitness, dove ogni giovedì tiene una lezione del suo corso (dalle 20:30 alle 22:30): "Alleno allievi di ogni età, da ragazzini a persone adulte. E anche qualche vigile urbano che, da privato, assiste alle mie lezioni. Collaboro spesso con le forze dell'ordine e con l'Esercito. Due anni fa ho preparato i controllori della Contram di Camerino".  Le sue lezioni si tengono anche a Tolentino presso la palestra Meeting Action (ogni venerdì dalle 20:30 alle 22:30): "Non lo faccio per soldi, ma perché credo - sottolinea Lorenzo -, avendo una figlia di 14 anni, che sia indispensabile per tutti, imparare a difendersi in casi estremi sapendo bene cosa fare e come comportarsi". Tra breve partirà una collaborazione con le scuole: "Da sabato prossimo io e i miei collaboratori saremo all'Itas di Macerata per tre lezioni di difesa personale da tenere gratuitamente ad una classe del terzo superiore, composta in gran parte da ragazze".  In cantiere ci sono un progetto con l'Ordine degli avvocati e uno con l'Ordine dei farmacisti della la provincia di Macerata: "Sono stato contattato dal presidente dei Farmacisti di Macerata, il dott. Luciano Diomedi, per le continue rapine nelle farmacie che si stanno verificando nell'ultimo periodo - spiega Migliorelli -. Quello che si vuole far apprendere loro è come gestire le situazioni di rischio, per rimanere calmi e non perdere la testa come avvenuto in occasione della rapina in via dei Velini. Il progetto probabilmente partirà a gennaio e interesserà - su base volontaria - tutti i farmacisti della provincia di Macerata". 

16/11/2019 16:33
Macerata, i vigili del fuoco manifestano in piazza: "La nostra voce venga ascoltata". Vertice in Prefettura (FOTO)

Macerata, i vigili del fuoco manifestano in piazza: "La nostra voce venga ascoltata". Vertice in Prefettura (FOTO)

"Chiediamo i diritti che ci spettano, vogliamo che la nostra voce venga finalmente ascoltata". Così i vigili del fuoco che si sono riuniti questa mattina sotto la sede della Prefettura di Macerata in Piazza della Libertà, commentano la manifestazione messa in atto per chiedere maggiori tutele sia dal punto di vista retributivo che previdenziale.  Rivendicano garanzie per gli infortuni e le malattie professionali tipiche del loro lavoro e denunciano una situazione allarmante dal punto di vista degli organici: "Siamo sotto la Prefettura di Macerata perchè noi che operiamo come vigili del fuoco di Macerata pretendiamo risposte dai rappresentanti del nostro territorio. Dal punto di vista numerico siamo rimasti in pochi: non vogliamo trovarci in una situazione di emergenza e decidere quale cittadino cittadino salvare e quale no. Ci troviamo in un territorio difficile dal punto di vista sismico e con sempre più emergenze dovute ai cambiamenti climatici in atto: siamo stanchi di questa situazione. Facciamo 66 turni notturni e il nostro lavoro non viene considerato come usurante".  "La scenario politico del Paese cambia troppo in fretta, ogni anno e mezzo ci troviamo ad avere nuovi interlocutori al Governo, e tutto quello che si è deciso nei tavoli viene rimesso in discussione - denunciano i vigili -. Vogliamo avere la certezza di operare in sicurezza perché le famiglie che ci aspettano a casa non sono tutelate da nessuno".  È stato annunciato uno sciopero nazionale, distribuito su quattro giornate da tutti i sindacati di categoria (1 novembre, il 2, il 12 e il 21 dicembre): "Lo sciopero sarà di 4 ore: in due casi avverrà dalle 16 alle 20 e in altri due casi dalle 10 alle 14. Naturalmente garantiremo il soccorso tecnico a tutti in caso di emergenza. Oggi siamo qui senza alcuna bandiera sindacale perché tutti compatti sulla strada da seguire. La manifestazione ha toni tranquilli visto che siamo ancora in lutto per quanto successo ad Alessandria. Ci arrivano sempre pacche sulle spalle in occasioni delle tragedie con rinnovate promesse, ma da 20 anni che non cambia nulla".   Una delegazione dei vigili del fuoco presenti in Piazza della Libertà è salita in Prefettura per un tavolo con il prefetto Iolanda Rolli, il cui esito è stato esposto sotto le Logge di Piazza della Libertà dai rappresentanti del corpo (Luca Buldorini, Tommaso Panza, Aleandro Scucchia, Giacomo Del Bianco e Giuseppe Zitti): "Il prefetto ha detto che si farà portavoce alle nostre problematiche e  dichiarato come la sua porta rimarrà sempre aperta. Conosce bene le nostre istanze in quanto per 20 anni ha lavorato nel Dipartimento del vigili del fuoco. Lo sciopero è confermato, chi detiene le poltrone deve essere consapevole che pretendiamo risposte. Il nostro contratto nazionale è tuttora in discussione: che le tante promesse fatte dalla politica siano mantenute".       

15/11/2019 11:21
Pari casalingo per il Villa Musone: contro lo Staffolo finisce 2-2

Pari casalingo per il Villa Musone: contro lo Staffolo finisce 2-2

Il Villa Musone impatta per 2-2 contro lo Staffolo in casa dopo un match tirato. I villans non riescono ad ottenere la vittoria dopo una gara equilibrata, contro i giallorossi che saranno avversari di Coppa Marche mercoledì prossimo, smuovendo comunque la classifica. Buon inizio per i padroni di casa: pronti via e Piccini di testa non trova la porta, a stretto giro Marziani, sempre di testa, impegna Caruso che si rifugia in corner. Al 25' svarione della retroguardia ospite ed Agostinelli viene murato all'ultimo dal portiere giallorosso. Un minuto dopo Marziani finisce a terra dentro l'area, ma per l'arbitro e' simulazione. Nel finale di frazione Giammaria pesca Marziani in area piccola che batte Caruso con una conclusione volante. Il vantaggio gialloblù dura poco perche' Fabrizi quasi allo scadere trova il fendente che vale il pareggio. Ad avvio ripresa ancora Fabrizi sfiora il gol ma non impatta la sfera da ottima posizione. Risponde al 51' Agostinelli che di testa sfiora l'incrocio dei pali. I villans aumentano il ritmo ed iniziano a rendersi pericolosi ma lo Staffolo colpisce nel finale. Tocco in area di rigore e penalty per gli ospiti con Massei che si incarica della battua e realizza. Sembra finita ma all'87' Giuliani su punizione pesca Agostinelli che di testa insacca la rete del 2-2. Forcing finale del Villa Musone che pero' non si concretizza. “Oggi abbiamo fatto un passo indietro dal punto di vista della prestazione – commenta mister Maurizio Marincioni – ed alla fine possiamo dire che è il risultato più giusto. Oggi abbiamo giocato poco a pallone e mi dispiace perché durante la settimana facciamo tanto lavoro per creare gioco ma non siamo riusciti a metterlo in pratica, contro un avversario che si è difeso bene ripartendo in contropiede. Alla fine abbiamo avuto l’occasione per riuscire a vincere e non siamo riusciti a sfruttare l’episodio che ti cambiava la partita. Dispiace perché ci servivano dei punti per risalire la classifica”. VILLA MUSONE - STAFFOLO 2-2 (1-1 pt) VILLA MUSONE: Martino, Camilletti M., Guzzini (71' Marta), Carloni, Di Luca, Morra, Piccini (24' Giammaria), Carnevalini (57' Giuliani), Marziani, Pancaldi (84' Tonuzi), Agostinelli A disp. Ortenzi, Fiengo, Prosperi, Bora, Diallo All. Marincioni STAFFOLO: Caruso, Piccinini, Fuoco (67' Conte), Massei, Coltorti, Tangherlini, Fabrizi L., Piersanti, Papadopoulos, Sassaroli, Bartelucci (80' Fabrizi M.) A disp. Aquilanti, Marani, Conte, Fratoni, Abbate, Paialunga All. Fabrizi Arbitro: Serpentini di Fermo Reti: 41' Marziani, 44' Fabrizi L., 82' Massei (rig), 87' Agostinelli Note: Ammoniti Sassaroli, Marziani, Piersanti, Tangherlini, Morra, Marta  

10/11/2019 09:55
La Menghi Macerata sfiora la vittoria con Tuscania, fatale il tie-break

La Menghi Macerata sfiora la vittoria con Tuscania, fatale il tie-break

La prima partita alla Marpel Arena conferma lo spettacolo promesso alla vigilia ma coincide con una sconfitta. Il 2 a 3 finale dimostra tuttavia quanto è stata combattuta la sfida tra le due squadre. I biancorossi hanno iniziato bene, andando in vantaggio per due volte, poi dal quarto set sono cominciate a mancare un po’ di energie agli uomini di Adriano Di Pinto e Tuscania è riuscita a ribaltarla. Una vittoria non semplice per la formazione ospite che anche al tie-break ha rischiato di farsi raggiungere nel finale dopo un emozionante recupero da parte di Macerata, interrotto però sul più bello. Alla Menghi resta una partita giocata alla pari contro una delle squadre più in forma del campionato e il punto conquistato. LA CRONACA – Il coach Adriano Di Pinto si affida all’esperienza di Porcello e Monopoli, il solito Gabbanelli come libero, poi Nasari, Gabriele e Rizo. Il cubano biancorosso ha giocato una partita nella partita con la sfida a distanza con l’altro opposto, Polluaar, affiancato dal decisivo Rossatti, De Paola, Ceccobello al centro e Pace libero. Tuscania inizia bene la gara e va avanti 2-10, con Macerata che si ritrova subito ad inseguire. Polluaar si dimostra temibile ma i biancorossi ci credono e con pazienza costruiscono la rimonta, 17-17, poi il muro di Rizo proprio su Polluaar spiana il vantaggio di Macerata che chiude il set 25-22 con l’ace di Calonico. Di nuovo avanti Tuscania nel secondo set, che resiste al ritorno dei biancorossi e mantiene il +4. Macerata commette troppi errori e permette agli avversari di allontanarsi fino al 16-25. I padroni di casa si riscattano subito dopo, riuscendo stavolta a scappare via e tornare in vantaggio, 2 a 1. Tuscania rimanda però tutto al tie-break: il quarto set inizia con un testa a testa, poi gli ospiti vanno avanti +4; Macerata sembra aver speso tanto, riesce comunque a restare in partita ma si arrende 21-25. Di nuovo è Tuscania a scappare anche nell’ultimo set, poi l’ingresso di Stella e la sua serie in battuta regala una speranza, con Rizo che porta Macerata sull’11-12. Sul più bello però gli avversari trovano due punti decisivi e Rossatti chiude 11-15.  Il tabellino: MENGHI MACERATA 2-MAURY’S COM CAVI TUSCANIA 3 PARZIALI: 25-22, 16-25, 25-17, 21-25, 11-15 Durata set: 29’, 25’, 29’, 29’, 19’ Totale: 131’ MENGHI MACERATA: Nasari 14, Porcello 6, Menichetti 1, Calonico 6, Poli 1, Gabriele 14, Bruno 1, Monopoli 6, Stella, Rizo 18, Gabbanelli. Allenatore: Adriano Di Pinto. MAURY’S COM CAVI TUSCANIA: Buzzelli, Leoni 6, Pace, De Paola 9, Rossatti 18, Ceccoli, Ferraro 3, Ceccobello 10, Tognoni, Polluaar 15. Allenatore: Tofoli. ARBITRI: Deborah Proietti, Alessandro Oranelli 

03/11/2019 23:07
Volley, Supercoppa Italiana 2019: la finale sarà Modena-Perugia

Volley, Supercoppa Italiana 2019: la finale sarà Modena-Perugia

Saranno Leo Shoes Modena e Sir Safety Conad Perugia a sfidarsi nella finale della Del Monte Supercoppa Italiana 2019. All'Eurosuole Forum di Civitanova Marche la formazione di coach Heynen si è imposta in quattro set contro l'Itas Trentino in semifinale (21-25, 23-25, 25-21, 25-22). LA PARTITA - Il primo set è contraddistinto da grande equilibrio sino al 9-9, quando Trento firma un parziale di 3-0 sostenuto dalla spinta propulsiva al servizo di Russell (9-12). Un margine che la Sir non riuscirà a riassorbire, anche grazie agli impressionanti recuperi di Grebennikov in difesa (21-25).  Il secondo parziale è una vera e propria lotta punto a punto. A spuntarla in volata è Perugia, grazie al decisivo ingresso dalla panchina di Plotnyskyi. L'ucraino firma l'ace, che porta a doppia palla set la Sir: gli umbri sfruttano la seconda a loro disposizione (25-23).   Meno combattuto è il terzo set (25-21). Perugia fa la differenza a muro, minando le certezze offensive dell'Itas. Un Leon straripante al servizio chiude definitivamente i giochi nel quarto parziale, trainando la Sir alla vittoria con un "parzialone" dai nove metri (25-22). Sabato sarà sfida a Modena per ottenere il primo titolo della stagione.  La finalissima è in programma per sabato 2 novembre a partire dalle 18:00 al Forum di Civitanova Marche.  TABELLINO SIR SAFETY CONAD PERUGIA - ITAS TRENTINO 3-1 (21-25, 23-25, 25-21, 25-22) Perugia: Leon 19, Atanasijevic 20, De Cecco 1, Lanza 12, Ricci 9, Podrascanin 5, Plotnyskyi 1 Trento: Russell 16, Giannelli 5, Lisinac 13, Candellaro 4, Vettori 18, Kovacevic 14, Cebulj 1  Credit Foto: Lega Volley

01/11/2019 20:18
La Lube si arrende in quattro set a Modena, niente finale in Supercoppa (FOTO)

La Lube si arrende in quattro set a Modena, niente finale in Supercoppa (FOTO)

La Lube Civitanova viene sconfitta dalla Leo Shoes Modena in quattro set (23-25, 21-25, 29-27, 20-25) nella prima semifinale della Del Monte Supercoppa Italiana 2019. All'Eurosuole Forum la formazione di coach Fefè De Giorgi non riesce a sfruttare il fattore campo, al cospetto della coriacea prova dei ragazzi di Andrea Giani. I cucinieri dimostrano di dover ancora trovare la giusta alchimia dopo l'addio estivo di Sokolov, per confermarsi sul tetto d'Italia e d'Europa.  La cronaca  Nelle scelte iniziali del coach biancorosso partono dall'inizio Anzani e Simon come centrali, il recuperato Bruno in cabina di regia, capitan Juantorena e Leal in banda, Balaso libero e Rychlicki opposto.  Modena al centro si presenta con Mazzone e Holt, palleggiatore l'ex Christenson, schiacciatori Bednorz e Anderson, opposto Zaytsev. Il libero è Rossini.  PRIMO SET - La Leo Shoes si presenta al Forum come meglio non potrebbe con un ace di Holt dai nove metri. La reazione della Lube è, però, veemente. Prima capitan Juantorena, poi Rychlicki fanno la differenza a muro e trascinano al contro-break i cucinieri (5-3). L'opposto lussemburghese appare infuocato in avvio di partita dimostrando di essersi completamente integrato negli schemi di De Giorgi. Civitanova picchia ferocemente in attacco, tanto da trovare il doppiaggio nei confronti degli avversari (12-6).  Un turno al servizio di Christenson riporta la Leo Shoes sino al meno tre (14-11), seppure le velleità di rimonta ospiti sembrino spegnersi quando inizia a bombardare anche Leal. Un parziale monstre di 6-0 da parte di Modena riapre, però, totalmente i giochi (21-21).  Nella volata con la quale si decide il primo parziale hanno la meglio gli emiliani, trascinati dall'americano Anderson e più incisivi in fase di contrattacco (23-25).  SECONDO SET - Modena, sulle ali dell'entusiasmo, fugge sul 3-0 all'alba del secondo set. Il merito della Lube è quello di non uscire mentalmente dalla partita. Con pazienza i cucinieri si riportano a contatto, sino ad agguantare la parità dopo un ace di Simon (8-8). Si procede punto a punto sino al 14-14, quando a rompere l'equilibrio ci pensa un servizio vincente di Bednorz (14-16). Il break viene mantenuto soltanto per un paio di scambi dagli emiliani, prima che Civitanova riesca nuovamente a riassorbire lo svantaggio (17-17).  A decidere il parziale il devastante servizio flottante di Mazzone, che mette in crisi la ricezione della Lube. Modena riesce a procurarsi quattro set point e a regalare spettacolo grazie a un recupero pazzesco di Christenson dopo che il pallone sfiora il soffito del palas su un primo tempo di Simon toccato dal muro modenese. La Leo Shoes si porta a casa il 2-0 alla seconda chance utile, nonostante i 7 errori gratuiti in battuta (21-25).  TERZO SET - De Giorgi sceglie di far partire in sestetto Ghafour per un Rychlicki sceso di tono col passare dei minuti (soltanto 20% di efficacia nel secondo set). L'iraniano è subito protagonista, decidendo uno scambio interminabile con un tocco sotto rete. La Lube appare più in palla in fase di contrattacco, riuscendo a mantenere senza affanno la fase di cambio palla.  Un muro finalmente incisivo di Anzani su Mazzone porta avanti la Lube, che conquista sino a quattro punti di vantaggio (18-14).  Un margine che sarà nuovamente assorbito dalla Leo Shoes, analogamente a quanto avvenuto nel primo set (22-22). Si va ai vantaggi (24-24).  Il finale è palpitante: Modena spreca quattro match point, mentre la Lube non sbaglia alla prima opportunità utile (29-27). QUARTO SET - La prima fuga in avanti del quarto set è modenese (3-1). Civitanova dapprima riacciuffa la squadra di Giani (5-5), poi torna dietro di quattro complice una difesa strepitosa della Leo Shoes che annulla le chance di contrattacco dei padroni di casa (6-10).  Gli emiliani prendono il largo, supportati da una maggiore incisività a muro (14-20). Il parziale scivola piuttosto agevolmente nelle mani modenesi, per la Lube arriva la sconfitta (20-25). Domani i ragazzi di De Giorgi potranno presenziare soltanto come spettatori alla finale.  TABELLINO CUCINE LUBE CIVITANOVA - LEO SHOES MODENA 1-3 (23-25, 21-25, 29-27, 20-25)  Lube Civitanova: Rychlicki 4, Simon 8, Bruno 4, Anzani 3, Juantorena 12, Leal 18, Ghafour 7, Kovar 1, Bieniek 1 Modena: Holt 11, Anderson 17, Bednorz 18, Zaytsev 10, Mazzone 17, Christenson 3, Kaliberda 2  ARBITRI: Vagni – Florian  PARZIALI: 23-25 (29’), 21-25 (28’), 29-27 (37’), 20-25 (24’). NOTE: Lube battute sbagliate 16, ace 9, muri vincenti 4, ricezione 34% (17%perfette), attacco 39%. Modena battute sbagliate 24, ace 11, muri vincenti 14, ricezione 42% (23%perfette), attacco 50%. Le dichiarazioni post-gara: Bruno: “Merito a Modena nel primo set ma c’è da dire che da parte nostra abbiamo perso un’opportunità di vincerlo. I nostri avversari hanno giocato meglio di noi in muro/difesa, con grande intensità anche se hanno sbagliato di più al servizio ma sono stati più incisivi, bisogna riconoscere che sono stati più bravi. Era il primo appuntamento dell’anno, il più difficile visto che dobbiamo crescere in tutti i fondamentali e ora torniamo a pensare al campionato con il match contro Latina di giovedì sera”. Osmany Juantorena: “Il primo set sicuramente ci ha innervosito troppo, Modena è stata brava a trovare un buon servizio, difendendo e contrattaccando. In questo momento hanno più feeling di gioco rispetto a noi, complimenti ai nostri avversari. Sappiamo che dobbiamo trovare ancora bene i nostri meccanismi, ora ci prepariamo ai prossimi appuntamenti”. Fefè De Giorgi: “Quel primo set ha un po’ destabilizzato alcune situazioni, abbiamo provato a reagire ma bisogna fare i complimenti a Modena che ha giocato una partita intensa in tutti i fondamentali. È mancata la continuità nel nostro campo, possiamo sicuramente migliorare molto: continuiamo per la nostra strada cercando di lavorare sulle diverse situazioni. Modena ha attaccato bene, noi abbiamo murato poco e anche in contrattacco in alcuni momenti siamo stati un po’ precipitosi, bisogna essere più lucidi specialmente in partite secche come questa. Lavoriamo sereni e determinati verso i prossimi obiettivi perché le qualità ci sono”.   (FOTO SPALVIERI) 

01/11/2019 17:39
Caldarola, colpi di pistola nell’ufficio del vice sindaco. La minoranza: "Risposte che convincono solo in parte"

Caldarola, colpi di pistola nell’ufficio del vice sindaco. La minoranza: "Risposte che convincono solo in parte"

L'attesa seduta del Consiglio Comunale di Caldarola andata in scena nella serata di martedì 29 settembre è stata caratterizzata dalla risposta del primo cittadino Luca Giuseppetti in merito all'interrogazione presentata dai membri della minoranza sui due colpi di pistola esplosi dal vice sindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini lo scorso 31 luglio, all’interno del suo ufficio, attualmente spostato provvisoriamente in un container (leggi qui). Nella sua risposta Giuseppetti ha sottolineato come Ciarlantini abbia operato col fine di effettuare le opportune verifiche sulle armi riconsegnate dal comandante della Polizia Municipale Giancarlo Cecchini in occasione del suo pensionamento: compito affidatogli da lui stesso. Un'operazione avvenuta all'interno del suo ufficio, in orario di chiusura e con porta chiusa a chiave.  "Le armi erano state riconsegnate con il caricatore inserito" ha sottolineato il sindaco, che ha aggiunto come Ciarlantini, in quanto delegato, abbia "effettuato le operazioni di scarico per renderle inoffensive". Il vicesindaco ha, pertanto, provveduto allo scarico di una prima arma, avvenuto con successo.  Al momento delle operazioni di scarico delle seconda arma, invece, "sono stati esplosi due colpi d'arma da fuoco, relativi ai proiettili lasciati indebitamente nel caricatore - ha puntualizzato il sindaco Giuseppetti -. I colpi, esplosi in maniera del tutto involontaria e con l'arma rivolta verso il terreno, non sono usciti verso l'esterno, hanno provocato un lieve danneggiamento alla struttura, che lo stesso vicesindaco a sue spese ha provveduto a riparare".  La risposta del primo cittadino ha convinto soltanto in parte la minoranza. "Restano ancora delle questioni irrosolte - chiariscono dall'opposizione -, alcuni elementi fondamentali non sono stati trattati".  Anzitutto tra i banchi della minoranza restano molte le perplessità legate alla mancata comunicazione tempestiva dell'episodio: "A fatto avvenuto non si è proceduto immediatamente a dare un’informativa in merito ed eventualmente a prendere i provvedimenti necessari nei confronti dei soggetti attivi del fatto, non dando nessuna notizia né ufficiale né ufficiosa si è voluto far passare l’avvenuto come di poca rilevanza". "Il vicesindaco, anche se avente delega alla Polizia Municipale - proseguono i consiglieri di minoranza - non era tenuto a maneggiare le armi e soprattutto a procedere alle operazioni di scarico delle stesse all’interno degli uffici comunali, ma soltanto riconsegnarle nello stato originale alla stazione dei Carabinieri". Altro elemento dirimente riguarda la pericolosità degli spari esplosi dal vicesindaco: "Il fatto che abbia operato a porta chiusa nel container, non in orario di apertura, non significa che abbia tutelato la pubblica incolumità in quanto il Comune è dislocato in un area vicina a giardini pubblici, ed è attraversato da percorsi interni pedonali liberi tra i container stessi. Per cui avendo le pallottole la possibilità di attraversare quel tipo di pareti, potevano offendere sia gli impiegati presenti in stanze vicine, sia i passanti casuali".  "Rimane da chiarire infine se nella riconsegna delle armi alla stazione dei Carabinieri, sia stato comunicato l’evento dei colpi esplosi agli stessi, fatto rilevante anche per la conta delle munizioni effettivamente riconsegnate dal Vigile uscente" concludono gli esponenti della minoranza.

01/11/2019 10:50
Chiude un pezzo di storia a Macerata: addio al Mercato delle Erbe. La signora Rosanna: "È la fine del centro"

Chiude un pezzo di storia a Macerata: addio al Mercato delle Erbe. La signora Rosanna: "È la fine del centro"

Chiude lo storico Mercato delle Erbe a Macerata. Un altro simbolo del capoluogo viene cancellato, lasciando profonda amarezza e tristezza in tutta la cittadinanza. Si perde uno dei pochi presidi in centro storico in cui comprare frutta e verdura a chilometro zero. A riprova del sentimento di sgomento dei cittadini, le tante telefonate giunte alla nostra redazione, che hanno segnalato come così si faccia soltanto morire la città. "Ormai non è rimasto più nulla in centro" sottolinea avvilita Rosanna Gattari, una delle ultime contadine rimaste nei banchi del mercato.  La notizia dello 'sfratto' è arrivata mercoledì scorso da parte dell'ufficio comunale competente causa urgenza della ditta responsabile dei lavori di aprire il cantiere: "Ci hanno annunciato il trasferimento in via Panfilo -prosegue la signora Rosanna -, nei locali dell'ex Mattatoio. Per completare la liberazione dei nuovi locali, ci hanno però prospettato quindici giorni di tempo: noi nel frattempo che ne faremo della nostra verdura? Facciamo un piccolo appello al Comune: siamo rimasti in cinque, ci basterebbe anche un piccolo spazio vicino l'ascensore, non daremmo alcun tipo di fastidio. I lavori dovrebbero completarsi in tre mesi, ma sappiamo quanto le cose si dilunghino in questi casi". Nei locali di via Armaroli sorgerà una nuova struttura divisa in tre ambienti, secondo quanto voluto dal progetto di rifunzionalizzione dell'Amministrazione Carancini: uno spazio polivalente di accoglienza, un'area collettiva co-working e una sala conferenze di 90 posti, per incontri e convegni. L'investimento totale previsto è di 500 mila euro e rientra all'interno all'interno dei finanziamenti FESR e FSE della Regione Marche 2014-2020 nell'ambito del progetto ITI (Investimenti Territoriali Integrati urbani). Gli orari del Mercato delle Erbe nei nuovi locali dell'Ex Mattatoio

30/10/2019 12:04
Mirko Salvatori completa la maratona di Pollenza: "Pronti a proporla in Consiglio"

Mirko Salvatori completa la maratona di Pollenza: "Pronti a proporla in Consiglio"

Mirko Salvatori ha completato la prima maratona (ufficiosa) di Pollenza. Il consigliere comunale, capogruppo della lista di minoranza "Insieme Possiamo", nella giornata di domenica 28 ottobre ha testato un percorso con partenza e arrivo a Pollenza, che rispetti la classica distanza della maratona (42 chilometri e 195 metri) per incrementarne l'attrattivita turistica. Come raccontato a Picchio News qualche giorno fa (leggi qui), l'idea nasce di getto poco prima di iscriversi alla maratona di Venezia, alla quale Salvatori aveva già partecipato lo scorso anno. "Sono riuscito a completare il percorso - racconta il consigliere -, coprendo una distanza totale di 42 chilometri e 200 metri. Probabilmente l'ultimo tratto di 5 chilometri, in salita, che riporta al centro del paese è troppo duro da affrontare. Per questo credo che l'ideale sarebbe proporre una mezza maratona che copra tutto il territorio comunale e preveda un doppio giro delle mura, la frazione di Casette Verdini e il ritorno in centro. Presto presenteremo un'interpellanza in Consiglio per avere già dal prossimo anno la prima maratona ufficiale di Pollenza. Si tratta soltanto della prima delle varie iniziative che metteremo in campo e che saranno rivolte all'incremento del turismo nel nostro Comune. Certamente la prossima riguarderà un progetto di turismo formativo". 

28/10/2019 16:47
Mirko Salvatori testa la maratona di Pollenza: "Porterà turismo"

Mirko Salvatori testa la maratona di Pollenza: "Porterà turismo"

Il consigliere Mirko Salvatori, capogruppo della lista di minoranza "Insieme Possiamo" del comune di Pollenza, nella giornata di domenica 27 ottobre testerà un percorso di 42,195 chilometri per comprendere la fattibilità di una futura maratona di Pollenza. Salvatori, che ha già all'attivo sette maratone, sottolinea come l'idea si inserisca all'interno del programma elettorale elaborato in occasione delle scorse amministrative dalla sua lista: "Domani si corre la maratona di Venezia, a cui ho già partecipato lo scorso anno e alla quale mi stavo nuovamente per iscrivere - racconta Salvatori -, ma questa volta mi sono detto: si potrà mai correre a Pollenza una maratona? Ebbene, domani, in concomitanza con la corsa veneziana, testerò un percorso di 42 chilometri per capire se si possa fare o meno. In alternativa valuterò anche la possibilità di organizzare una mezza maratona, con distanza dimezzata". Il tragitto che Salvatori percorrerà, avrà come partenza la piazza di Pollenza, per poi prevedere il giro delle mura sino all'arrivo alla Stazione. Di qui raggiungere la Divina Pastora di Tolentino, e ritornare nuovamente a Pollenza.     

26/10/2019 16:35
Civitanova, Cristian Aireti in semifinale al festival "In...Canto" (FOTO e VIDEO)

Civitanova, Cristian Aireti in semifinale al festival "In...Canto" (FOTO e VIDEO)

Sarà una serata importante quella che attende Cristian Aireti, giovane talento musicale di Civitanova Alta. Cristian, a soli 14 anni, salirà sul palco del cinema-teatro "Dorico" di Ancona per prendere parte alle semifinali del festival canoro nazionale "In...canto", dopo aver passato le fasi di selezione e audizione. Davanti ai giudici proporrà il brano "Tappeto di Fragole" dei Modà.  Una passione, quella per il canto, che nasce circa un anno fa tra i banchi di scuola quando Cristian si esibisce in occasione di uno spettacolo natalizio, ricevendo la standing ovation dei compagni di classe. La musica è il mezzo con cui il ragazzo trova il proprio modo per esprimersi, aiutandolo ad uscire da un momento difficile.  Il debutto ufficiale davanti al pubblico arriva in occasione della "Corrida" di Civitanova Alta, quando ancora Cristian non prendeva lezioni di canto, ottenendo sin da subito un grande riscontro. Da lì in poi partecipa ad altre manifestazioni canore come il "Gold Talent" di Potenza Picena e il "Music Gallery" di Grottammare, dove arriva sino alle semifinali. Il suo idolo è Marco Mengoni.  A poche ore dall'importante esibizione di questa sera, la mamma Daniela, il fratello Alessio, Debora e di tutti gli amici ci tengono a fare un grande in bocca al lupo a Cristian e comunicargli tutto l'orgoglio per la strada artistica che sta intraprendendo.  Ecco il video dell'esibizione di Cristian in occasione del festival "Music Gallery" di Grottammare:  

25/10/2019 16:09
Macerata, la Cassa Edile lancia la ricostruzione: "Agevolazioni per lavoratori e imprenditori del cratere"

Macerata, la Cassa Edile lancia la ricostruzione: "Agevolazioni per lavoratori e imprenditori del cratere"

La Cassa Edile delle Marche (C.ED.A.M.) conferma l'attenzione da sempre rivolta nei confronti degli 87 comuni della nostra Regione che rientrano all'interno del cratere sismico. Con il progetto "Ricostruiamo" sono state presentate, in occasione di una conferenza stampa indetta presso la sede della Camera di Commercio di Macerata, una serie di agevolazioni e prestazioni in favore di lavoratori e titolari d'impresa impegnati nella ricostruzione.  Un segnale di vicinanza e sostegno verso coloro che saranno impegnati nella futura riedificazione, come sottolinea il presidente di C.ED.A.M. Aramis Garbatini: "Vogliamo agevolare da un punto di vista finanziario le imprese che operano in cantiere pubblici o privati nei comuni del cratere sismico, a partire dalla riduzione dell'aliquota complessiva allo 0,11% (l'aliquota parte dal 1 giugno 2019 per un periodo iniziale di tre annim prorogabile ndr). Inoltre abbiamo previsto un contributo di mille euro alle imprese con sede legale o operativa nei comuni danneggiati dal terremoto, costrette a spostare la propria sede a causa di inagibilità. Un contributo sarà versato anche a tutti i lavoratori e titolari che hanno spostato la loro residenza all'interno del territorio del cratere per questioni lavorative e vi permangono almeno un anno. Si tratta di un contributo forfettario di 2.000 euro. Vogliamo ricreare un'economia laddove il sisma ha distrutto tutto".  "Di fondamentale importanza simbolica, per esprimere ancor più la nostra vicinanza al popolo dei terremotati - prosegue Garbatini -, è stata l'apertura di una sede operativa decentrata, con operaratori della Cassa Edile, nel Comune di Caldarola. Siamo a disposizione di  tutte le imprese che richiederanno i nostri servizi. Rguardo il decreto legge sul terremoto appena presentato dal Governo, chiediamo ancor di più semplificazione per migliorare l'assetto edilizio e agevolare la ricostruzione post-sisma".  La sede di Caldarola, per la quale C.ED.A.M non ha mancato di sottolineare l'ottima collaborazione intercorsa con l'amministrazione comunale di Caldarola, sarà aperta al pubblico tutti i mercoledì (orario 9:00/13:00 - 14:30/18:00).  Il direttore della Cedam regionale Marco Falcioni ha evidenziato l'importanza del rilascio del certificato di congruità (DURC): "Si tratta di un controllo che serve essenzialmente a stabilire quanta manodopera è necessaria per un dato cantiere. Pertanto si certifica il corretto impiego e pagamento dei lavoratori presenti nei cantieri per prevenire qualsiasi tipo di infiltrazione e irregolarità". Il DURC di Congruità riguarda tutti i Lavori Pubblici e i Lavori Privati che supereranno i 50.000 euro di contributo statale. "Siamo a disposizione di tutti gli imprenditori che vorranno chiederci delucidazioni in merito alla compilazione di questi documenti" conclude Falcioni.  Cinzia Marincioni, a nome di Confartigianato, sottolinea nel suo intervento la bilateralità di C.ED.A.M., tra le poche realtà in grado di mettere insieme datori di lavoro e lavoratori. Una simbiosi che dovrebbe estrinsecarsi anche nel rapporto fra le imprese stesse: "Confartigianato vuole incentivare l'associazionismo tra imprese per non permettere l'imperare delle grandi realtà che provengono al di fuori dei confini del territorio regionale. Una delle formule che ci sentiamo di proporre, in questo senso, è quelle del contratto di rete, per cui più imprenditori si uniscono per accrescere la propria competitività sul mercato. Salutiamo con favore il nuovo DL terremoto in quanto permette la riduzione dei tributi in carico alle imprese del cratere, grazie a misure come la proroga dello stato di emergenza e della cosiddetta 'busta paga pesante'".   

23/10/2019 16:33
Buona la prima per la Lube Civitanova: Piacenza k.o in tre set (FOTO)

Buona la prima per la Lube Civitanova: Piacenza k.o in tre set (FOTO)

Buona la prima per la Lube Civitanova. I campioni d'Italia in carica partono bene nel campionato di Superlega 2019/2020, battendo in casa l'ostica neo-promossa Gas Sales Piacenza, uscita assai rinforzata dal mercato estivo. I cucinieri si impongono in tre set (26-24, 27-25, 25-20) all'Eurosuole Forum di Civitanova Marche e iniziano nel migliore dei modi la stagione.  La partita racconta dell'ottimo impatto sulla squadra di Simone Anzani, mentre è da rivedere la prova di Kamil Rychlicki. Il migliore in campo è il centrale cubano Robertlandy Simon, complice anche un rientro anticipato dalla Nazionale che gli ha dato la possibilità di svolgere gran parte della preparazione atletica con De Giorgi.   La cronaca  Nelle scelte iniziali del coach biancorosso partono dall'inizio Anzani e Simon come centrali, Bruno in cabina di regia, capitan Juantorena e Leal come schiacciatori, Balaso libero e Rychlicki opposto.  Piacenza al centro si presenta con Krsmanovic e Stankovic, palleggiatore Cavanna, schiacciatori Berger e Kooy, opposto Nelli. Il libero è Scanferla.  Prima del via ufficiale l'omaggio di tutto il Forum e del patron Giulianelli per l'ex capitano Dragan Stankovic, vero faro della Lube per ben nove anni e passato da questa stagione tra le fila di Piacenza.  PRIMO SET - La Gas Sales parte senza alcun timore reverenziale. Krsmanovic appare subito infuocato e stampa, prima un muro, poi due ace vincenti approfittando di un Leal piuttosto svagato in fase di ricezione (1-3). Civitanova reagisce e cancella lo svantaggio iniziale con un ispirato Simon, bravo sia in primo tempo che in fase di muro (4-4). Il cubano trascina i compagni in avvio, portandoli al primo break del match (9-7). La replica piacentina è veemente: l'ex Kooy bombarda dai nove metri e riporta avanti i suoi (9-10).  La murata di Simon su Berger riconsegna due punti di vantaggio alla Lube (21-19), ma Piacenza non ci sta. Si va ai vantaggi (24-24), dopo che i cucinieri sprecano due set ball. Alla terza opportunità, però, i campioni d'Italia non falliscono. Ghafour, entrato dalla panchina nel finale di parziale, realizza il muro che vale l'uno a zero (26-24).  SECONDO SET - Capitan Juantorena si presenta nel secondo set con un ace, che mette subito in chiaro le cose (2-0). La Lube sale di tono e con un parziale di 5-0 prende il largo (10-5). Cavanna comincia a balbettare in palleggio e i meccanismi offensivi di Piacenza ne risentono. Nelle difficoltà ospiti emerge il talento di Nelli. L'azzurro riesce a non far scappare Civitanova (15-13). Rychlicki dall'altro lato fa rimpiangere Sokolov (soltanto 17% in attacco nel set), e con qualche errore di troppo facilita l'ulteriore riavvicinamento ospite (18-17). Nelli, invece, appare "on fire" e fa la differenza anche in battuta: si va sul 22-22. Nel finale punto a punto decisiva è un'invasione di Kooy, confermata anche dalla consultazione del video-check (27-25).  TERZO SET - Piacenza prova subito la fuga (0-2), ma la Lube riprende presto la rotta con le bordate di Leal. Il brasiliano, tra le star della Coppa del Mondo appena conclusasi in Giappone con la vittoria della squadra carioca, conduce al break i cucinieri (7-5).  La Gas Sales sembra sul punto di cedere di schianto, ma ancora una volta riesce a tirarsi fuori dalle sabbie mobili e tornare a contatto (11-10). La nuova spallata di Civitanova arriva nella parte centrale del parziale, e stavolta non concede contro-repliche (16-12). Bruno si affida ai primi tempi di Anzani e Simon per chiudere la pratica (25-20). La Lube inizia nel migliore dei modi la nuova stagione.  TABELLINO:  Lube Civitanova: Anzani 7, Juantorena 7, Leal 11, Ghafour 4, Rychlicki 5, Simon 13, Bruno 4 Gas Sales Piacenza: Kooy 9,  Krsmanovic 7, Nelli 22, Berger 11, Fei 1, Stankovic 2 Spettatori: 3010 I commenti dei protagonisti del match: Bruno: “L’importante era conquistare i tre punti, Piacenza è una squadra molto forte e sono sicuro che sarà in corsa per i Playoff, ha giocatori di gran livello. Dopo pochissimi giorni insieme siamo stati molto bravi a non fare delle cose troppo brutte, giocando pulito, senza commettere errori: non possiamo ovviamente essere al top adesso. Abbiamo la mentalità giusta e sarà una stagione intensa in cui potremo toglierci diverse soddisfazioni. In questo momento per me è più importante l’intesa con qualche giocatore che la strategia, piano piano miglioreremo e la vittoria di oggi è un punto di partenza”. Simone Anzani: “La prima volta con una nuova maglia è sempre emozionante, ero un po’ teso all’inizio ma una volta che sono entrato in campo è sparita l’emozione per dare spazio all’adrenalina. Avevamo voglia di vincere ed è andata bene, sono molto contento del risultato, non è facile dopo 2 giorni di allenamenti insieme essere brillanti. Ci eravamo detti di giocare azione dopo azione e così abbiamo fatto”. Fefè De Giorgi: “Il bilancio della gara è positivo per due aspetti, innanzitutto i tre punti, poi perché sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire e per questo ci siamo chiesti di avere l’atteggiamento giusto giocando punto per punti, aggiungendo la qualità individuale che in certi momenti può fare la differenza. I ragazzi sono stati bravi, abbiamo tenuto e non ci siamo mai spazientiti”. Foto: Spalvieri

20/10/2019 17:55
La Feba Civitanova Marche esce sconfitta da Cagliari

La Feba Civitanova Marche esce sconfitta da Cagliari

La Feba Civitanova Marche esce sconfitta da Cagliari. Le momò cadono in casa del Cus Cagliari per 69-51. Fatale alle ragazze di coach Nicola Scalabroni è stato il secondo quarto in cui hanno subito uno scarto di 18 punti che non sono riuscite a ricucire. Pronti via e il match procede sui binari dell'equilibrio: le sarde provano la fuga sul 9-5 subito ricucita ed i due liberi di Ortolani nel finale fissano il risultato sull'11-11. Nel secondo quarto, dopo un discreto avvio delle momò, le ragazze di coach Scalabroni si inceppano e subiscono un break di 13-0 (29-16) con Striulli e Ljubenovic sugli scudi. Le biancoblù fanno fatica in attacco e non riescono a contenere le avversarie, che vanno al riposo lungo sul 39-21. Alla ripresa delle ostilità la Feba non riesce a ricucire lo strappo: nonostante la buona volontà le locali rimangono avanti chiudendo il terzo quarto sul 56-35. Nell'ultimo periodo il Cus Cagliari tocca il +27 con Striulli, 65-38 a 6'30'' dal termine, ma negli ultimi cinque minuti Sorrentino ricuce il margine, complice anche la poca lucidità in attacco delle locali, ed il canestro di Pelliccetti vale il 69-51 con cui si chiude la sfida. "Diciamo che la sfida si è decisa nel secondo quarto - commenta coach Nicola Scalabroni - Nella prima frazione siamo andate bene, tenendo testa a Cagliari, poi nel secondo quarto abbiamo iniziato a forzare un paio di tiri ed abbiamo perso l'equilibrio che avevamo nel primo periodo. Abbiamo subito il parziale decisivo che ha indirizzato la gara. Purtroppo abbiamo ancora questi momenti negativi durante la partita che alla fine ci penalizzano, dovuto al fatto che siamo una squadra giovane e rinnovata. Ci sono stati dei miglioramenti però dobbiamo lavorare per evitare quanto prima questi momenti in cui perdiamo equilibrio e diamo modo agli avversari di indirizzare le sfide a loro favore". CUS CAGLIARI - FEBA CIVITANOVA MARCHE 69-51  CUS CAGLIARI: Ljubenovic 8, Caldaro 8, Niola 2, Landi 7, Striulli 20, Puggioni 8, Novati 5, Madeddu 6, Saias 5, Serra, Sanna ne, Luridiana ne All. Xaxa FEBA CIVITANOVA MARCHE: Bocola 4, Trobbiani 6, Sorrentino 24, Gombac 5, Ortolani 7, Paoletti 1, Pelliccetti 2, Ceccanti 2, Maroglio, Binci ne All. Scalabroni  Parziali: 11-11, 28-10, 17-14, 13-16 Arbitri: Bernardo e Marcelli  

13/10/2019 09:42
Macerata, Simone Livi e Francesca D'Alessandro aderiscono a Fratelli d'Italia (FOTO)

Macerata, Simone Livi e Francesca D'Alessandro aderiscono a Fratelli d'Italia (FOTO)

Il centro-destra accelera in vista delle elezioni regionali e amministrative del 2020. È stato annunciato quest'oggi in piazza Cesare Battisti, a Macerata, l'ingresso in Fratelli d'Italia di Simone Livi e Francesca D'Alessandro, fondatori ed esponenti rispettivamente del gruppo civico "Azione in Movimento" e "Macerata nel Cuore". La conferenza stampa di presentazione ha richiamato la presenza nel Capoluogo dell'Onorevole Francesco Acquaroli, del Consigliere regionale e capogruppo Fdi Elena Leonardi e del portavoce regionale Carlo Ciccioli. Presente anche il consigliere comunale di Macerata, Paolo Renna. Ad aprire le danze è stato il segretario provinciale di Fratelli d'Italia, Massimo Belvederesi che ha sottolineato: "Oggi è una bella giornata per il nostro partito. L'ingresso di Simone e Francesca è arrivato al termine di una serie di incontri al culmine dei quali abbiamo trovato una perfetta sintonia tra i loro valori e i nostri. Valori che poggiano sui consueti tre pilastri: Dio, Patria e Famiglia".  Simone Livi ha spiegato la sua scelta come una prosecuzione naturale del lavoro portato avanti in questi anni: "Ho ritrovato in questo partito i valori fondamentali di 'Azione in Movimento'. Ci tengo, infatti, a precisare come non si tratti di una scelta individuale, ma condivisa con tutti gli attivisti del gruppo civico dal quale provengo. Ho visto la volontà di fare subito squadra: mi riconosco a pieno nella leader Giorgia Meloni. Da oggi ci mettiamo a disposizione per portare avanti i nostri obiettivi: cambiare Macerata e cambiare la Regione. Per vincere i cittadini hanno bisogno di vedere progetti tangibili".  Sulla stessa lunghezza d'onda anche Francesca D'Alessandro: "Ho iniziato a fare politica nel 2010 e sono stata consigliere comunale sino al 2015. Da allora assieme alla lista "Macerata nel cuore" ho seguito le vicende politiche della città. Chiunque mi conosce, sa che non avrei potuto fare una scelta diversa da quella di Fratelli d'Italia. Si tratta di un riferimento valoriale in cui mi riconosco, provenendo dal mondo cattolico. Sono tanti i cittadini che ci segnalano come la città non sia più a loro misura: c'è bisogno di respirare aria nuova".  Una volontà di cambiare fortemente presente anche nelle parole dell'Onorevole Acquaroli: "Vengo da Foligno, dove si avverte nuovo entusiasmo da quando il Comune è passato al centro-destra. È arrivato il momento di portare il cambiamento anche a Macerata e in Regione Marche, dopo 30 anni di governo di sinistra. Bisogna dare risposte per il futuro dei giovani e rendere nuovamente la politica un servizio a disposizione dei cittadini. Un territorio che avverte la debolezza del proprio Capoluogo, perde i propri punti di riferimento. Questo avviene oggi a Macerata: la nostra provincia è sempre stata fondamentale nella storia della Regione. Oggi non è più così".  Una Regione sin troppo distante dalle istanze del territorio maceratese, come rimarca il portavoce regionale di Fratelli d'Italia, Carlo Ciccioli: "Macerata non ha più rappresentanza politica in Regione, dove si ha una prevalenza pesarese. Crediamo che le Marche, unica Regione al plurale d'Italia, debba invece essere rappresentata da tutti i suoi territori. L'ingresso di Simone e Francesca in Fdi è prezioso perchè non si tratta solo di due singoli che aderiscono al nostro progetto, ma dei loro due mondi di appartenanza che convergono nel nostro partito. Entrambi hanno accumulato la giusta esperienza e preparazione per far parte della nostra classe dirigente: con l'incompetenza si governa male, come dimostrano i Cinque Stelle".  "Macerata non può essere ricordata solo per i tragici fatti di Pamela Mastropietro - ricorda il Consigliere regionale e capogruppo Fdi, Elena Leonardi - e le vicende legate allo sfruttamento dell'accoglienza degli immigrati, divenuta per alcuni un business redditizio".  Concetti ripresi anche dal consigliere comunale di Macerata e provinciale, Paolo Renna secondo il quale il fallimento dell'attuale linea politica è evidente: "Fratelli d'Italia è un contenitore al servizio della città. Macerata deve smettere di essere serva della politica, per essere servita dai politici. La situazione attuale vede un degrado diffuso, a causa della miopia dell'amministrazione Carancini. Il sindaco non è stato in grado di comprendere quanto stava avvenendo in città già prima del brutale omicidio di Pamela. Non si può dire che non esiste la mafia nigeriana e poi vedere che uno dei loro capi viene catturato a Macerata. Oggi abbiamo scelto di essere in piazza, perchè siamo in una città bellissima e le nostre piazze non possono essere sempre vuote. Per la prima volta il centro-destra si presenta così unito in occasione delle elezioni: i cittadini vanno rimessi al centro delle scelte politiche del Capoluogo".  "Oggi ci ritroviamo, - conclude Eraldo Mosconi, ex sindaco di Sant'Angelo in Pontano - dopo aver fatto delle esperienze che ci hanno fatto crescere dal punto di vista personale. Ci attendono delle sfide epocali: questi due nuovi ingressi daranno un effetto moltiplicatore alle nostre idee. Bisogna garantire un'alternativa al degrado odierno".   

12/10/2019 13:57
San Severino ricorda il sacrifico di Norma Cossetto (FOTO)

San Severino ricorda il sacrifico di Norma Cossetto (FOTO)

Si è svolta sabato 5 ottobre, alle ore 11, presso il monumento ai caduti di San Severino Marche, “Una rosa per Norma Cossetto”, la manifestazione promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio per onorare la memoria della giovane istriana, seviziata e uccisa nel 1943 dai partigiani comunisti slavi. L’evento, che si è svolto con il patrocinio gratuito dell’amministrazione comunale, ha visto la presenza del Vicesindaco Vanna Bianconi, del comandante della polizia municipale e di molti cittadini. “È stata una cerimonia semplice ma partecipata – dichiarano gli organizzatori del Comitato 10 Febbraio e dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – abbiamo ricordato degnamente il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana che nel lontano 1943 venne sequestrata, stuprata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi. Ogni partecipante ha deposto in silenzio una rosa rossa ai piedi del monumento ai caduti, disponendosi poi all’ascolto di un’allocuzione con cui è stata ricordata la vita e l’eroica fine della giovane studentessa". "Durante la commemorazione – concludono gli organizzatori – è stato chiesto all’amministrazione comunale di intitolare una via, una piazza, un giardino o una scuola a Norma Cossetto, insignita nel 2005 della medaglia d’oro al merito civile dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. A sostegno di questa richiesta siamo pronti ad avviare una raccolta di firme tra la popolazione”.

07/10/2019 09:37
Macerata, Cangini sulla ricostruzione post-sisma: "Farabollini inadeguato, più potere ai sindaci"

Macerata, Cangini sulla ricostruzione post-sisma: "Farabollini inadeguato, più potere ai sindaci"

Il senatore di Forza Italia Andrea Cangini ha presentato nel pomeriggio odierno, in una conferenza stampa indetta presso il bar ‘centrale plus' di Macerata, le proposte che il partito ha ideato per velocizzare la ricostruzione post-sisma. Una ricostruzione ancora ferma al palo a tre anni dalle scosse del 2016. Presenti all'evento anche il capogruppo di Forza Italia al Comune di Macerata Riccardo Sacchi e il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Corrado Perugini.  "Dalle parole occorre passare ai fatti - ha sottolineato Cangini -. Servono dai 22 ai 23 miliardi per completare la ricostruzione, come ci dicono i dati della Protezione Civile. I soldi che in questo Paese ci sono, ma vengono spesi male. Si preferisce assumere navigator piuttosto che il personale necessario a smaltire le pratiche sulla ricostruzione. I sindaci devono essere messi in grado di assumere in maniera quasi diretta i funzionari di cui hanno bisogno. La ricostruzione va affidata ai primi cittadini e non alle Regioni, soltanto loro conoscono le vere istanze e necessità dei Comuni che amministrano. Bisogna ripensare la linea di comando".  "Inoltre, risulta evidente come il Commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini non si sia dimostrato all'altezza del ruolo che ricopre. Al suo posto servirebbe qualcuno che conosca davvero le norme, e non un geologo: non serve una professionalità di questo tipo nella fase attuale". Il pensiero del senatore Cangini sul nuovo governo giallorosso è chiaro: "Credo che il premier Conte sia una brava persona, ma come accaduto nel governo precedente, col tempo si troverà schiacciato dai partiti che compongono la sua maggioranza: partiti che hanno priorità diverse da quelle del terremoto. Ad agosto ho scritto una lettera di mio pugno all'allora sottosegretario alla ricostruzione Vito Crimi, e non ho mai ricevuto risposta. Ora ho chiesto che quella stessa lettera venisse girata a Conte".  Per Forza Italia altri punti fondamentali da inserire in un decreto legge ad hoc sul terremoto sono il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli ordini professionali, l'introduzione di deroghe al codice degli appalti, l'stituzione di politiche fiscali adeguate alla ripresa del commercio e all’insediamento di nuove attività imprenditoriali nonché la presentazione a Bruxelles di un progetto per fare dei territori colpiti dal sisma una Zona economica speciale (Zes).  "Se il governo giallorosso - ha concluso Cangini - riassumerà queste iniziative in un decreto, Forza Italia lo voterà all’istante. Così come voteremo un quantomai urgente “Testo unico per la gestione delle emergenze e della ricostruzione” ispirato ai criteri della Protezione civile dei tempi di Guido Bertolaso". Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Macerata Riccardo Sacchi ha snocciolato i drammatici dati sulla ricostruzione a tre anni dal sisma, sottolineando come non si possa parlare di vera e propria ricostruzione visto che "ci troviamo ancora nella prima fase: oltre la metà delle macerie non è stata smaltita. Degli oltre 77 mila edifici lesionati dal terremoto, più del 50% si trova in provincia di Macerata (40 mila edifici). Un fattore da tenere in grande considerazione è quello della rassegnazione: le persone non vogliono più tornare nelle proprie case. C'è enorme bisogno di un alleggerimento delle norme e di una sburocratizzazione normativa".  "Da ingegnere posso garantirvi - ha precisato il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Corrado Perugini - come le maggiori problematiche le porti la burocrazia, che paralizza l'avanzamento delle pratiche negli uffici tecnici comunali. Un rallentamento che incide fortemente sulla ricostruzione privata. Visto anche che, per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, nulla è ancora partito".   

16/09/2019 19:50
40 anni fa il record del mondo di Mennea. Il ricordo di Rocchetti: "Smith si inchinò"

40 anni fa il record del mondo di Mennea. Il ricordo di Rocchetti: "Smith si inchinò"

Il 12 settembre di 40 anni fa Pietro Paolo Mennea ha riscritto la storia dell'atletica e dello sport italiano infrangendo una barriera ancora oggi insuperabile per qualsiasi atleta europeo. Il 19 e 72 con il quale ha fatto fermare il cronometro a Città del Messico, davanti ad uno sparuto numero di spettatori - perlopiù addetti ai lavori - è rimasto inarrivabile per qualunque umano abbia calcato le piste di atletica in oltre 17 anni di competizioni.   "Non si trattava di un'Olimpiade o di un Campionato del Mondo, ma delle Universiardi. Un mattino qualunque di un giorno qualunque". A parlare è Nazareno Rocchetti, 72 anni, nato a Filottrano e fisioterapista della Nazionale Italiana di Atletica Leggera in quegli anni. L'uomo che ha curato e accudito quotidianamente i muscoli di Mennea con i suoi massaggi.  "Quel giorno non c'era praticamente nessuno sugli spalti. C'erano, però, - racconta Rocchetti - gli atleti. Tra questi Tommie Smith, l'americano che allora deteneva il record del mondo. L'ho visto inginocchiarsi al passaggio di Mennea. <<Mi inchino al nuovo re>>. Così disse". Parliamo di una leggenda. Tommie Smith è stato il primo uomo a correre i 200 metri in meno di 20 secondi e proprio a Città del Messico, undici anni prima, era passato alla storia per il pugno alzato sul gradino più alto podio alle Olimpiadi. Un gesto che è diventato il simbolo delle proteste per l'ottenimento dei diritti civili dei neri. Un gesto immortalato da una fotografia iconica.  Legame indissolubile  Il rapporto tra Rocchetti e Mennea nasce nel '76: "Inizialmente lo vedevo soltanto ai raduni collegiali di Formia. Poi è nata una simbiosi. Abbiamo letteralmente vissuto assieme dal 1979 sino al 1988. Una vera amicizia. Mennea aveva capito che potevo dargli molto e aiutarlo a vincere".  Due storie simili, le loro: "Il nostro legame è nato ancor prima di conoscerci, viste le origini comuni. Entrambi venivamo da una terra misera dove la fame era una dama di compagnia. Eravamo figli di operai, che facevano fatica ad arrivare al 27 del mese. Lui era un uomo schivo, e aveva trovato in me una personalità diversa. Lo facevo ridere, lo sopportavo quando era intrattabile, e soprattutto giocavo un ruolo di tramite con la Federazione e con il suo allenatore Carlo Vittori".  Il Mennea "dietro le quinte" Quando gli si chiede che uomo fosse Mennea, Rocchetti ne profila così i tratti: "Ho amato Pietro, Mennea un pò meno. Si trattava di un uomo che aveva una gran sete di riscattare oltre a sé stesso, un interno popolo e una terra come quella del Sud. Non l'ho mai visto bere il vino prima degli anni '80. Beveva acqua, non gasata, ma liscia. Una volta feci con lui l'ultimo dell'anno a Formia. Ha brindato con l'aranciata, e a mezzanotte e otto minuti era già a dormire. Il suo peggior nemico era proprio sé stesso".  "Si sottoponeva ad allenamenti massacranti - ricorda Rocchetti -, al punto che soltanto lui, in oltre un ventennio, ha resistito a quella mole di lavoro. Gli altri li abbiamo distrutti tutti. Volete sapere perché lui non si faceva mai male ed oggi, invece, vediamo come anche i calciatori incappino spesso negli infortuni? Mennea aveva un rispetto sacrale del suo corpo. Tutte le sere lo massaggiavo per far smaltire ai suoi muscoli tutte le tossine e l'acido lattico accumulato durante la giornata di allenamento".  Il segreto di Mennea  Il grande segreto dietro le grandi imprese sportive di Menna era una dedizione totale, al punto da divenire maniacale. Una dedizione alimentata dalla rabbia di un uomo del Sud, che ha voluto a tutti i costi ridisegnare il proprio destino. "Per ogni traguardo che si vuol raggiungere per l'80% conta la testa e per il 20% il fisico - sottolinea Rocchetti -. Proviene dal cervello, la forza misteriosa che riesce a far sormontare ogni ostacolo. Se tu credi in qualcosa, spacchi le montagne. La grande determinazione riscontrata in Mennea non l'ho trovata in nessun altro atleta con il quale ho lavorato". E la lista dei campioni con i quali Nazareno Rocchetti ha collaborato è lunga, da Sara Simeoni sino a Valentina Vezzali. Un "umile massaggiatore di campagna", come si definisce ingiustamente lui stesso, che ha avuto un ruolo fondamentale nelle imprese leggendarie di Pietro Mennea.   

12/09/2019 19:14
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