Col Montefano in testa al massimo campionato regionale e il Matelica prossimo alla vittoria finale, si fermano per la pausa del torneo delle regioni i campionati i di Eccellenza e Promozione. La sosta si prolungherà anche per via delle festività pasquali, con le squadre che torneranno dunque in campo nel weekend del 6 e 7 aprile.
I campionati di prima, seconda e terza categoria però non si fermano e già da questo fine settimana sono in programma appuntamenti da seguire con attenzione.
Venerdì sera il girone maceratese di terza categoria mette sul piatto il confronto ad alta quota fra Stese e Monte San Martino, prima contro seconda. Un match se sarebbe ancora più entusiasmante, se non fosse per i 10 punti di vantaggio con cui la Stese guida attualmente la classifica. I rossoblù di Monte San Giusto con questo turno potrebbero dunque mettere una ipoteca ancora più seria sulla vittoria finale del torneo. Sempre venerdì sera la Robur ospiterà al campo “Salesiano” di Macerata la Junior Montemilone. La storica società maceratese andrà alla caccia dei tre punti per continuare a sperare in un posto nei playoff.
Veniamo a sabato, giorno in cui si concentrano la maggior parte degli incontri clou.
Nel girone C di Prima Categoria va in scena il big match fra Montecassiano e Vigor Montecosaro. La terza forza del campionato ospita la seconda, in un confronto che si promette davvero avvincente. La classifica del girone è guidata dalla Settempeda, che potrà affrontare nello scontro diretto delle due inseguitrici per allungare ulteriormente in vetta. Per farlo dovrà vedersela però con l’Urbis Salvia.
Nel girone E di Seconda Categoria invece l’Helvia Recina terza in classifica ospita al “Michele Gironella” la capolista Casette D’Ete. Le due squadre sono separate da 8 punti in classifica, con gli orange hanno dunque un’ultima occasione di rimettersi in corsa per la lotta al vertice. Nel cercare di agguantarla, potranno contare sull’immancabile sostegno dei supporters di Villa Potenza.
Sempre in seconda categoria, ma nel girone F, andrà in scena il testa-coda fra Borgo Mogliano e Lorese Calcio. I bianconeri guidano la classifica con 10 punti di vantaggio sulla Belfortese. Battendo il fanalino di coda, vedrebbero avvicinarsi sempre di più la vittoria finale del girone.
Il weekend calcistico maceratese si chiude poi con Montemilone Pollenza-Cingolana San Francesco, l’unica partita della provincia in programma domenica. Un aspetto che mette ancora più in risalto l’importanza del confronto, con le due squadre in lotta per la salvezza diretta e separate in classifica da soli 3 punti.
Dunque, anche se le squadre di Eccellenza e Promozione non scenderanno in campo, il calcio dilettantistico continuerà a regalare spettacolo anche questo weekend. Con l’arrivo della primavera e le giornate soleggiate che la stagione entrante sta regalando, ci sono tutte le condizioni essenziali per un bel fine settimana all’insegna del calcio di provincia.
Maceratese-Montefano è sicuramente tra i match più attesi e importanti della ventiseiesima giornata di Eccellenza Marche. I biancorossi sono alla ricerca di punti per rimanere agganciati alla zona playoff. I viola, a -2 dalla Civitanovese, sognano il primo posto.
Ruani ripropone la stessa formazione che una settimana fa ha battuto la Sangiustese. Unica eccezione il rientrante Sensi al posto di Vittorini.
È la Maceratese a partire meglio, con Mancini che dopo 10 minuti calcia alto sopra la traversa. Stesso esito anche per il tentativo di Perri al 17’, che colpisce al volo da ottima posizione. Al 35’ è Minnozzi a sfiorare il vantaggio, con una conclusione dal limite dell’area che per centimetri non si infila sotto l’incrocio dei pali. Sul ribaltamento di fronte l’episodio che cambia la partita: Gagliardini esce coi piedi su Palmucci e l’arbitro estrae il cartellino rosso. Decisione che farà discutere molto nel post-partita. La Maceratese è così costretta a giocare dal 25’ del primo tempo in dieci uomini. Ruani inerisce il secondo portiere Amico al posto di Perri, che non prende affatto bene il cambio. La superiorità numerica da fiducia al Montefano, che inizia a padroneggiare la metà campo avversaria. Al 35’ cross pericoloso dalla destra raccolto in area da Bonacci, che si trovava però in offside. Un minuto dopo Palmucci scalda i guanti di Amico, che blocca però senza problemi. L’occasione migliore per il Montefano arriva al 39’, con Di Matteo imbeccato bene in area che però non riesce a superare Amico. L’ultimo tentativo del primo tempo è della Maceratese, con Minnozzi che nel recupero prova a sorprendere David con un calcio di punizione da posizione angolata che però si perde a lato. Squadre a riposo sullo 0-0.
Inizia la ripresa e la Maceratese ha subito due grandi occasioni: al 47’ Strano incrocia col destro col pallone che sibila al fianco al palo. Un minuto dopo è ancora una volta Cirulli a sciupare da sotto porta. Al 57’ ancora Palmucci da fuori, ancora Amico a bloccare. La Maceratese, nonostante l’uomo in meno, attacca con coraggio. Al 60’ Minnozzi, trovato in area da Cirulli, si coordina in sforbiciata e va al tiro a botta sicura. Palmucci si immola e salva il risultato. Arriviamo così al minuto 84’, con Alla che lascia partire un siluro dalla distanza che batte Amico e porta in vantaggio gli ospiti. La Maceratese prova con tutte le energie a riagguantare il pareggio nel finale. L’occasione ce l’avrebbe D’Ercole all’89’, ma il suo colpo di testa da buona posizione finisce comodamente fra le braccia di David.
Al triplice fischio è festa totale per il Montefano, che grazie alla sconfitta della Civitanovese contro il Castelfidardo, si porta al comando della classifica sbancando l’Helvia Recina. Grandi proteste da parte di Ruani e i suoi giocatori all’indirizzo dell’arbitro, così come da parte di tutto il pubblico di casa. La Maceratese esce comunque fra gli applausi della Curva Just. Mariani e i suoi giocatori vanno a prendersi invece l’abbraccio del popolo viola, arrivato in buon numero a Macerata.
La passione nel calcio non conosce limiti e ostacoli. Ce lo dimostrano i 6 tifosi della Recanatese che hanno seguito la squadra nella delicata trasferta di Olbia, valevole per il trentaduesimo turno del campionato di Serie C.
Sbaffo e compagni si giocano molto quest’oggi e sono chiamati necessariamente a fare punti sul campo della penultima in classifica. Potranno così contare sul sostegno di Fabio, Antonio, Paolo, i giovani Patrizio, Giovanni e Riccardo, che questa mattina sono volati da Fiumicino per raggiungere la Sardegna. Qualsiasi sarà il risultato, sono sicuramente loro i vincitori assoluti.
Non si ferma più la corsa dell’Attila Basket, che nella terza giornata di Play-In Silver di Serie B Interregionale ha battuto Ferentino con il punteggio di 83-77. Una vittoria che consente alla squadra di Porto Recanati di salire a quota 14 punti e rimanere dunque al comando della classifica del proprio raggruppamento.
L’Attila ha controllato il risultato per ampi tratti della partita, grazie ai 19 punti di un ispiratissimo Gulini, ai 16 di capitan Gamazo e agli 11 di testa di Balilli e Montanari. Squadra esperta, quella allenata dall’ex bandiera della Teramo Basket Gianluca Lulli, che nel finale è tornata pericolosamente a farsi sotto, recuperando 10 punti di svantaggio. I padroni di casa sono però stati bravi a rimanere concentrati e riportarsi avanti fino alla sirena finale, che ha decretato il punteggio definitivo di 83-77.
“Partita strana”. Commenta l’Head Coach dell’Attila Nicola Scalabroni. “Sapevamo di affrontare una squadra esperta e che non sarebbe stato facile vincere. Sono stati bravi loro a metterci un po’ fuori equilibrio in qualche situazione, ma allo stesso tempo bravi anche noi a riuscire a portare una differenza canestri fino a 10 punti. Nel momento decisivo, quando siamo arrivati a rispondere punto su punto, siamo riusciti a mantenere comunque la giusta tranquillità e non perdere equilibrio. Questo ci ha permesso di trovare canestri importanti, anche con i giocatori che giocano meno. È sicuramente un segnale importante per tutta la squadra”.
Unica nota negativa in casa arancioblu l’infortunio alla caviglia di Matteo Redolf nel corso del primo quarto. Lo stesso coach Scalabroni però rassicura l’ambiente sulle condizioni del suo giocatore, che dunque ha rimediato un infortunio meno grave del previsto.
Da segnalare poi la grande cornice di pubblico presente al Pala Medi di Porto Recanati, che ha incessantemente spinto la squadra verso la vittoria. Molto bella, inoltre, l’iniziativa proposta della società portorecanatese, che ha premiato il cartellone più bello realizzato dai giovani tifosi arancioblù con un pallone autografato dal capitano Pepo Gamazo.
L’Attila, come detto, ribadisce dunque la propria leadership in questi Play-In Silver. I ragazzi di Coach Scalabroni si preparano ora ad affrontare due trasferte di fila contro Viterbo e Cagliari, dove saranno chiamati a difendere il loro primato.
Serviva una partita perfetta alla Stese per ribaltare la sconfitta per 3-2 subita all’andata è così è stato. Nel ritorno della semifinale di Coppa Marche di terza categoria contro i sambenedettesi del Micio United, i ragazzi di Mister Paoloni hanno offerto una prestazione impeccabile sotto tutti i punti di vista, mandando al tappeto i loro avversari con un netto 4-0 a Villa San Filippo. Quattro reti che dunque permettono alla squadra di Monte San Giusto di staccare il pass per la finalissima del torneo.
Grande approccio alla gara per la Stese, che al 16’ di gioco passa subito in vantaggio col solito Atragene, sempre decisivo nei momenti importanti di questa stagione. I padroni di casa si vedono poi annullare un gol viziato da un tocco di mano al 33’. Un minuto dopo arriva comunque la rete del raddoppio con Bastianelli, servito in area da un tocco delizioso di Malloni.
Nella ripresa il Micio United prova ad abbozzare una timida reazione. Al 66’ però Amaolo porta il risultato sul 3-0, segnando il quindicesimo gol della sua stagione. La ciliegina sulla torta la mette invece Alessandrini, che al minuto 72 cala il poker con la rete del definitivo 4-0.
La Stese ribalta completamente il 3-2 dell’andata in favore della formazione di San Benedetto. La squadra di Monte San Giusto, sempre più vicina alla conquista del girone E di Terza Categoria, avrà dunque l’occasione di rendere ancora più memorabile la stagione in corso, essendosi guadagnata l’accesso alla finalissima di Coppa Marche. Ad attendere la Stese in finale ci sarà il Camerano, che ha superato nella doppia sfida il Pole Calcio, squadra della provincia di Pesaro e Urbino.
La qualificazione alla finale è stata commentata con grande soddisfazione dal presidente della Stese Manuel Micucci.
“Abbiamo fatto una grande partita. Avevo detto ai ragazzi quanto tenessi a questa qualificazione e loro hanno risposto sul campo. Venivamo dalla sconfitta dell’andata, ma questa squadra sa farsi trovare pronta quando c’è da tirar fuori il carattere e togliere le cosiddette castagne dal fuoco”.
Il presidente rossoblù si gode dunque l’accesso alla finale di coppa, ma invita la sua squadra a concentrarsi ora sulla conquista del campionato, obiettivo primario della stagione.
“Arrivare in finale è già una grande cosa, che in parte premia la grande stagione che stiamo facendo. Prima di pensare alla coppa però dobbiamo continuare a fare punti in campionato, perché mancano ancora tante partite. Possiamo dire di essere comunque a buon punto, grazie al grande lavoro di Mister Paoloni e al bel gioco espresso dai ragazzi in campo. L’obiettivo è di arrivare a giocare la finale con la vittoria del campionato già acquisita, per poi provare a portare a casa anche quella. Sarebbe il coronamento perfetto di una grande annata”.
Ci sono alcuni elementi nei grandi film che finiscono per diventare simboli intramontabili e rimangono impressi nella memoria degli spettatori. Fra questi sicuramente la Lancia Aurelia convertibile B24S del film "Il Sorpasso" di Dino Risi, capolavoro del 1961. L’auto col tempo è divenuta un'icona in movimento, in grado di incarnare la libertà, l'avventura e l'incontro tra due mondi diversi, con l’Italia del boom economico sullo sfondo.
La mitica auto del film, divenuto negli anni un cult del cinema italiano, è stata acquistata nel 2000 da Adalberto Beribè, civitanovese appassionato di auto storiche. Da diversi anni è iscritto alla scuderia Marche di Macerata, di cui è stato anche presidente. Lo abbiamo incontrato alla vigilia della proiezione de “Il Sorpasso” al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, che darà il via a “Cinema Barbaro”, una serie di appuntamenti all’insegna dei grandi capolavori italiani.
Adalberto arriva a bordo della sua Lancia Aurelia, strombazzando il clacson che riproduce proprio la stessa marcetta del film. L’auto, tenuta come una reliquia dal suo proprietario, è di un color carta da zucchero che si sposa a meraviglia con il mare di Civitanova sullo sfondo. Ci accomodiamo sui suoi comodissimi sedili in pelle e iniziamo la nostra intervista.
Adalberto ci spiega come l’acquisto dell’auto non fu dettato dalla passione per il celebre film, ma proprio da quella per il veicolo in sé. "L’acquisto dell’auto non era vincolato al discorso del film, ma dal fatto che fin da ragazzo ero innamorato di quest’auto. La aveva anche il mio medico di famiglia e quando la tirava fuori rimanevo incantato ad ammirarla".
La sua però non è una "semplice" Lancia Aurelia, bensì proprio quella del film "Il Sorpasso". Dalla radio, agli specchietti, fino alla foto di Catherine Spaak sul cruscotto con la scritta “Sii prudente a casa ti aspetto io”. L’auto è rimasta tale e quale a quella immortalata da Dino Risi nella sua celebre pellicola. Per Adalberto però non è solo l’aver scarrozzato Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant a rendere unica la sua Lancia.
"Al suo tempo quest’auto era molto avveniristica come meccanica e come linea. Quest’ultima tra l’altro è Pininfarina, che non ha bisogno di presentazioni. Il motore invece è un 2500 'a V stretta'. Lo stesso monoblocco fu usato poi anche per l’iconica Dino Ferrari”.
Ma cosa si prova a guidare quest’auto e poi vederla sfrecciare sul grande schermo? Ecco la risposta di Adalberto. “Quest’auto è fantastica da guidare, in tutti i percorsi. Vederla poi nel film, di cui ormai conosco a memoria ogni singola battuta, è davvero affascinante. Se mi sento un po’ Vittorio Gassman? Magari”.
Proprio il figlio di Vittorio, Alessandro Gassman, è stato incontrato da Adalberto due anni fa a Roma, in occasione dei cento anni dalla nascita del papà. L’auto per tre mesi fu esposta all’auditorium capitolino e fece grandissimo scalpore fra il pubblico.
Domani invece l’originale auto che nel giorno di Ferragosto scorrazzava lungo la Via Aurelia, parcheggerà al Teatro Anibal Caro, dove, come detto, avverrà la proiezione del film per la serie di appuntamenti Cinema Balordo.
Prima di rimettersi al volante del suo bolide, Adalberto ci lascia con una frase, che in qualche modo ci dice molto della sua passione per le auto d’epoca: "Ho sempre avuto la passione per le auto e le moto d’epoca. Quando ci stai dentro, ci metti le mani e riesci a farle rivivere è un orgoglio e una soddisfazione immensa".
Nel corso della sua importante carriera spesso ha preferito lasciar parlare il campo. Vista la delicata situazione della sua squadra, terzultima con 30 punti, Federico Melchiorri si è espresso tramite i canali ufficiali della Recanatese.
"Il tempo stringe - dice l’attaccante ex Cagliari -. Contro il Sestri Levante abbiamo avuto una battuta d’arresto, ma finché la matematica non ci condanna dobbiamo cercare di fare più punti possibili".
La sconfitta di Vercelli di lunedì sera è stata provocata da un imperdonabile calo di concentrazione, che ha visto i giallorossi subire due reti in meno di dieci minuti. Ora la Recanatese è attesa dall’impegnativa trasferta di Olbia, dove affronterà la penultima forza del girone B di Serie C. Inutile sottolineare quanto sarà necessario andare alla ricerca di punti, come confermato anche da Melchiorri: "Abbiamo un fuoco dentro che brucia e fa sì che nessuno di noi voglia retrocedere - conclude -. La mentalità c’è, così come la voglia. Ora dobbiamo solo trasportarla in campo. I tifosi hanno ragione a dire che noi giocatori più esperti dobbiamo prendere in mano la squadra e lo faremo per provare a cambiare questa situazione".
Dopo la bella vittoria esterna sulla Sangiustese, che le ha permesso di agganciare la zona playoff, la Maceratese si prepara a ospitare il Montefano per la ventiseiesima giornata di Eccellenza Marche. Nel successo di Villa San Filippo, complice anche l’assenza di Sensi, la retroguardia biancorossa ha visto l’esordio dal primo minuto di Matteo Vittorini, difensore arrivato nel mercato invernale che sin qui aveva trovato pochi minuti in campionato.
Il roccioso centrale, originario di Piombino, ha offerto una prova attenta e ordinata, contribuendo così al 3-0 finale. Abbiamo intervistato Vittorini, che ci ha riportato le sue impressioni in seguito al suo debutto da titolare con la maglia della Maceratese.
Domenica il tuo esordio da titolare. La squadra ha difeso bene e tu in particolare hai offerto una prova di grande solidità. In più non avete subito gol, quindi direi che, come debutto, è andato più che bene.
Era un po’ che non partivo titolare, quindi ci tenevo a far bene. Al di là della mia prestazione personale però credo che tutta la squadra abbia fatto molto bene domenica, quindi sono molto contento della vittoria. Il 3-0 è sempre un grande risultato, soprattutto fuori casa.
In generale come ti stai trovando nell’ambiente Maceratese? Hai giocato la prima parte di stagione in Eccellenza romagnola. Che impressioni ti ha fatto l’Eccellenza marchigiana? Come ti sembra rispetto ai campionati delle altre regioni?
Da quando sono arrivato a dicembre sono stato accolto benissimo dai compagni. È un gruppo di bravissimi ragazzi e anche grandi calciatori a mio avviso. L’ambiente poi è tanta roba. Macerata è una piazza importante, con tanti tifosi. Sicuramente un ambiente da categoria superiore.
Quanto all’Eccellenza Marche invece, posso dire che è un campionato molto equilibrato. Tutte le squadre sono molto attrezzate. Anche quelle di bassa classifica sono molto difficili da affrontare. Io ho sempre giocato in Toscana, mentre nella prima parte di stagione ero in Emilia-Romagna. Facendo un parallelismo con questi due campionati, mi sembra che ci sia un equilibrio superiore, con tutte squadre toste.
Domenica affrontate il Montefano, una delle squadre più in forma. Con una vittoria fareste un favore ai vostri rivali della Civitanovese. Immagino però non vi interessino questi tipi di calcoli.
Dobbiamo pensare esclusivamente a noi. È importante fare una buona prestazione con il Montefano e poi il risultato sarà una conseguenza. Siamo concentrati sul nostro percorso e sui nostri risultati.
Tornando ai 3 punti con la Sangiustese, sono stati fondamentali per agganciare la zona playoff. Quanta consapevolezza vi ha dato questa vittoria?
Sicuramente quando vieni da una serie positiva, facendo anche risultato fuori casa, ti dà fiducia e consapevolezza. Secondo me avevamo fatto una buona partita anche a Montegranaro, soprattutto nel primo tempo. Poi il risultato non è arrivato, ma è importante dare continuità a questo tipo di prestazioni.
Nelle ultime partite si è visto il vero potenziale di questa squadra. Ripensando a qualche punto perso qua e là, vi viene qualche rammarico per un finale di campionato che poteva vedervi lottare anche per il primo posto?
Col senno di poi è difficile dirlo. L’importante è aver incanalato questa serie di risultati positivi. È chiaro che qualche punto in più avrebbe fatto comodo. Noi comunque abbiamo sempre lavorato col massimo impegno per cercare di vincere. Per questo direi che non ci sono grossi rammarichi quindi, se non dal punto di vista dei punti. Il calcio sappiamo che da questo punto di vista è strano e certe cose sono imponderabili. Noi come squadra e come gruppo abbiamo sempre lavorato al 100% per vincere ogni domenica. Ripeto, può esserci rammarico dal punto di vista dei risultati, ma l'impegno c'è sempre stato.
La prima delle delicate trasferte da affrontare per l’Attila Basket in questi Play-In Silver di Serie B Interregionale si risolve con una grande vittoria. La squadra di Porto Recanati ha infatti battuto la Carver Roma al palaFonte con il punteggio di 52-59. Le due formazioni arrivavano a questa partita entrambe con 10 punti e quindi entrambe in testa al raggruppamento. I due punti consentono quindi agli arancioblu di portarsi in solitaria al comando della classifica con 12 punti.
“Una grande vittoria”. Commenta l’head coach dell’Attila Basket Nicola Scalabroni. “Quando una squadra tira con 4 su 30 da tre punti in un campo caldo come questo, per altro in una partita che valeva il primato, è sinonimo di grande maturità e carattere, oltre che di grande pallacanestro. Abbiamo pagato forse un po’ la trasferta, così come era stato per le laziali nel turno scorso. Nonostante non fossimo arrivati a questa partita col massimo della freschezza, siamo stati bravi a portarla a casa lo stesso, con grande cuore. Ora abbiamo una partita difficile con Ferentino. Sono contrario al discorso sulla superiorità delle squadre marchigiane su quelle laziale. Le partite si devono vincere sul campo. Dobbiamo tornare ad allenarci bene perché ci aspettano altre sei battaglie”.
L'Attila tornerà dunque in campo sabato sera alle 21:15 al PalaMedi di Porto recanati, dove arriverà il Basket Ferentino per la terza giornata di Play-In Silver.
Si è tenuta sabato sera, presso la splendida cornice di Villa Anton a Recanati, la serata "Woman is Life", volta a celebrare la donna all’indomani della sua Giornata Internazionale.
L’evento, organizzato dalla consigliera di Parità della Provincia di Macerata Deborah Pantana, ha visto la premiazione di sedici donne che nell’ultimo anno si sono distinte particolarmente nel mondo del lavoro. Dalla politica all’imprenditoria, dall’informazione all’istruzione. Le donne dei vari settori che definiscono il tessuto economico e sociale della provincia di Macerata sono state omaggiate con un riconoscimento e hanno riportato al pubblico le loro testimonianze professionali e di vita.
Ospite speciale della serata è stata la ballerina britannica Carolyn Smith. La presidente di giuria del noto programma televisivo “Ballando con le stelle” ha parlato di come il suo carattere forte e deciso l’abbia aiutata a superare la malattia e, in seguito, a fondare la sua associazione Woman of Oncology. Essa si occupa di sostenere le donne durante il delicato percorso della chemioterapia, fornendo loro corsi di 'sensual fitness', corsi di ballo e di ginnastica che le aiutano a non smarrire la loro femminilità e appunto il loro essere donna.
Tema centrale della serata Woman is Life è stata infatti anche la cura e la prevenzione della donna dai tumori e dalle malattie. Esperte del settore medico hanno potuto trasmettere alcuni buoni accorgimenti alle tante donne che hanno preso parte alla serata, rinnovando il proprio impegno quotidiano per la prevenzione del corpo femminile.
“Una serata riuscitissima”. Afferma Deborah Pantana. “Tante donne sono intervenute ed hanno potuto ascoltare varie esperienze, mettendo insieme la sanità pubblica e privata che abbiamo nel nostro territorio. Ho deciso poi di premiare sedici donne che si sono distinte nel mondo del lavoro, dando così un premio da donna ad un’altra donna. È stata una serata piena di emozioni. Carolyn Smith ci ha raccontato tanto di se e non nego che alcune storie hanno finito per commuovermi. È una donna davvero straordinaria”.
“È stato un evento per certi aspetti unico”. Continua l’amministratore unico di Fisiomed Enrico Falistocco. “Siamo abituati a parlare di sanità in un ambiente diverso, mentre stasera abbiamo cercato di rendere la serata più piacevole. Gli argomenti trattati sono stati importantissimi e affrontati con serenità e responsabilità. Noi di Fisiomed non vogliamo promuovere una sanità solo scientifica, ma anche eventi di questo tipo, con confronti e testimonianze di personaggi importanti. Alla fine è prevalsa una conviviale, che ha dato vita ad un intenso dibattito. Possiamo dire che l’evento si è concluso in maniera davvero positiva. Complimenti a Deborah Pantana per l’organizzazione".
La stessa consigliera provinciale di Parità ha ricambiato il proprio ringraziamento a Fisiomed per la promozione della serata, svelando anche un’iniziativa in programma nei prossimi giorni: “Premieremo Fisiomed come struttura con il fiocco rosa, per la loro particolare vicinanza alle donne. Dopo Pasqua faremo questa premiazione perché Fisiomed se la merita davvero”.
La capolista Civitanovese si appresta ad affrontare il K Sport Montecchio per la venticinquesima giornata di Eccellenza Marche. I rossoblù sono reduci dal successo casalingo per 1-0 sulla Sangiustese e, grazie allo 0-0 fra Osimana e Montefano nel recupero, si sono portati a +4 sul secondo posto.
È tornato a parlare della partita con la Sangiustese l'allenatore della Civitanovese Sante Alfonsi: "Ormai sappiamo che in questo campionato non ci sono partite semplici. Siamo contenti dei 3 punti. Loro hanno fatto una buona partita e hanno anche avuto l'occasione per passare in vantaggio. Questo è il calcio. Noi siamo stati bravi a rimanere calmi e a sbloccare il risultato nel secondo tempo".
Domenica, come detto, la Civitanovese andrà a Montecchio per affrontare una delle squadre più attrezzate della categoria, ma che viene da una serie di risultati non proprio entusiasmanti. Il tecnico rossoblù invita però i suoi ragazzi a tenere alta la guardia. "Ci ricordiamo come nella gara di andata il K Sport Montecchio fece un’ottima partita e dimostrò di avere individualità importanti. Vengono da 3 partite in cui non hanno raccolto molto dal punto di vista dei risultati, ma a livello di gioco hanno sempre fatto bene - dichiara Alfonsi -. Sicuramente vorranno rifarsi con noi. Dobbiamo però stare sereni, preparare la partita e andare a Montecchio senza paura e con personalità".
Sei giornate alla fine del campionato, sempre meno. La Civitanovese sta tenendo ormai saldamente la testa della classifica da diverse settimane. A chi si chiede se questa squadra possa soffrire un po' di vertigini mister Alfonsi risponde: "Non soffriamo di vertigini. La nostra sofferenza riguarda le squadre che affrontiamo, che sono forti e ci possono mettere difficoltà. È inutile guardare al +2 o al +4, a noi poco cambia. Anche se il Montefano avesse vinto saremmo andati comunque a Montecchio per cercare di fare il risultato".
Per la partita con il K Sport Montecchio Alfonsi non avrà a disposizione Testa e Visciano, entrambi squalificati. I pali della Civitanovese saranno difesi da Cannella, che si è sempre fatto trovare pronto in questa stagione quando è stato chiamato in causa. In dubbio Becker e Strupsceki, mentre potrebbe rientrare dal primo minuto dopo l'infortunio Bagnolo. Appuntamento, dunque, a domenica alle ore 15:00 allo stadio Spadoni di Montecchio.
La Maceratese è tornata al successo nel derby di domenica scorsa con il Tolentino. Il gol del definitivo 2-0 ha portato la firma di Alessandro Mancini, che si è dunque rifatto alla grande dopo qualche errore commesso nella partita persa con il Montegranaro. Nel prossimo turno di campionato la squadra di mister Ruani affronterà la Sangiustese. I biancorossi sono a -2 dalla zona playoff e vogliono trovare continuità di risultati a partire dal match di Villa San Filippo, come confermato dallo stesso Mancini nella seguente intervista.
Quanto è stato importante tornare a vincere con il Tolentino dopo il passo falso di Montegranaro?
"È stato importantissimo tornare a vincere, sia perché era un derby ma anche per recuperare fiducia dopo la sconfitta di Montegranaro, se posso dire immeritata".
Domenica sei stato freddo nel realizzare la rete del 2-0, mentre a Montegranaro avevi sbagliato da una posizione simile. Quanto ti serviva questo gol?
"Sono contento del gol perché mi sono rifatto di qualche errore di troppo a Montegranaro, ma soprattutto perché è servito alla squadra per vincere la partita".
Nell'azione del tuo gol è stato molto bravo Minnozzi nel fornirti l'assist decisivo. L’hai ringraziato dopo la partita?
"Dopo il gol mi sono subito girato verso di lui per ringraziarlo. Con Minnozzi ho un buon rapporto. Abbiamo legato tanto quindi sono felice che sia stato lui a farmi l’assist".
Quest’anno eri partito un po' fuori dall'undici iniziale ma poi ti sei saputo ritagliare il tuo spazio e ora sei praticamente un titolare fisso. Come hai lavorato questi mesi? Hai cambiato anche diversi ruoli, quello di adesso di mezzala è quello che senti più tuo?
"Sì, io mi sento più mezzala però mi metto sempre a disposizione dell’allenatore e faccio quello che mi chiede. La parte iniziale della stagione è stata un po' difficile, perché ho giocato poco o niente. Ho sempre lavorato al massimo in allenamento per migliorarmi e alla fine il lavoro ripaga sempre".
Domenica andrete a Villa San Filippo per affrontare la Sangiustese. Che partita ti aspetti?
"Sarà una partita difficile, da affrontare come una finale. Sappiamo che in questo campionato niente è scontato e che dobbiamo assolutamente trovare quella continuità che ci è mancata sin qui".
È stato al centro dell’attenzione dei vari seguaci ed appassionati del campionato di Eccellenza Marche nei giorni che hanno preceduto la partita e alla fine ha anche vinto. Il campo, reso pesante dalle precipitazioni che si sono registrate nella tarda mattinata di oggi, è stato il protagonista assoluto anche durante Osimana-Montefano.
Dopo la sconcertante squalifica rimediata dall’Osimana in seguito alla partita di Coppa Italia con l’Atletico BMG, che ha costretto i senzatesta ad emigrare fino a giugno 2025, era stato trovato l’Aldo Spivach di Cingoli per ospitare la gara con il Montefano. La questura di Macerata ha vietato però che la partita si disputasse a Cingoli, così il match è stato rinviato quest’oggi al San Giobbe di Filottrano.
Così, dopo aver creato problemi alle due squadre prima della partita, il campo di gioco ha continuato a crearne altri anche durante la disputa. Questa volta non di ordine logistico, bensì tattico. Dalle immagini che sono pervenute della partita giocata a porte chiuse, si è potuto vedere come dal primo minuto le condizioni del terreno di gioco abbiano fortemente condizionato il confronto fra Osimana e Montefano, squadre entrambe molto valide tecnicamente e con diversi giocatori di qualità fra le proprie fila.
Così, dopo un legno per parte (l’Osimana lo ha colpito al 91’) ed il Montefano in dieci uomini per l’ultimo quarto d’ora per l’espulsione di Orlietti, il match è terminato con il punteggio di 0-0.
Un punto a testa che è giusto per quanto (poco) visto in campo, ma che non può assolutamente soddisfare nessuna delle due squadre a questo punto del campionato. L’Osimana infatti con 33 punti in classifica si ritrova con un apparentemente sicuro +6 sulla zona playout e con un non del tutto incoraggiante -5 dalla zona playoff, mentre il Montefano con il pareggio non riesce a riavvicinare la Civitanovese.
I rossoblù di Alfonsi infatti, dopo la vittoria di domenica sulla Sangiustese, rimangono al comando con 4 punti di vantaggio sui viola di Mariani, che domenica torneranno nel proprio stadio per sfidare il Monturano.
L’Osimana avrà invece il derby con il lanciatissimo Castelfidardo, il primo nel rinnovato stadio Mancini. Da capire se i supporters giallorossi potranno seguire la squadra nel sentito confronto con i fidardensi.
La Recanatese ospita il Pescara nel turno infrasettimanale del girone B di Serie C. La trentesima giornata mette di fronte due squadre che, ognuna a proprio modo, vivono un momento delicato della loro stagione.
La Recanatese, dopo l’esonero di Giovanni Pagliari del 14 febbraio scorso, ha affidato la propria panchina a Giacomo Filippi. Nelle sue prime 3 partite in giallorosso il tecnico siciliano ha rimediato una vittoria e due sconfitte, l’ultima contro il Perugia domenica scorsa.
Anche sulla panchina del Pescara siede un allenatore siciliano. Dopo il malore accusato da Zeman in seguito la partita con il Gubbio del 9 febbraio, al timone degli abruzzesi c’è il suo vice Giovanni Bucaro, allenato dallo stesso boemo nel “Foggia dei Miracoli”. I biancoazzurri arrivano da tre sconfitte nelle ultime quattro partite e nello scorso turno di campionato hanno rimediato un sonoro 4-1 in casa della Torres.
Recanatese in campo senza Carpani. Al centro dell’attacco invece dal primo minuto c’è il grande ex Melchiorri, in dubbio alla vigilia del match. Sono 260 i tifosi arrivati da Pescara che, delusi dall’andamento della squadra, entrano allo stadio dopo 20 minuti per protesta.
Avvio subito vibrante. La Recanatese si divora il gol del vantaggio dopo appena due minuti con Melchiorri, che a porta sguarnita mette clamorosamente a lato. Gol mangiato, gol subito. Giallorossi puniti dalla legge più antica del calcio al 4’ minuto con Merola: il numero 10 biancoazzurro si incunea in area da destra e fulmina Meli con una conclusione rasoterra. Match subito in salita dunque per i leopardiani. Al 12’ il Pescara ha anche l’occasione del raddoppio, con Meli che deve superarsi per salvare sul colpo di testa di Cuppone da due passi. Al 24’ arriva però la reazione dei padroni di casa: grande azione di Longobardi che entra in area da sinistra e mette al centro un pallone che Melchiorri deve solo spingere in porta. Preggio agguantato con il gol dell’ex, che si fa subito perdonare l’errore iniziale. Torna a farsi vedere in avanti il Pescara al 32’, con la conclusione di Tunjov da fuori che finisce a lato. Passano circa 5 minuti e la Recanatese protesta per un fuorigioco dubbio segnalato su Melchiorri lanciato a rete. Al 44’ staffilata da fuori di Aloi che si spegne sul fondo. È l’ultima occasione del primo tempo. Squadre negli spogliatoi sull’1-1.
Al rientro dagli spogliatoi la Recanatese ribalta subito il risultato con un super gol di Lipari. Pronta la risposta del Pescara che al 51’ scheggia la traversa con Merola. Passano 8 minuti e la Recanatese vede assegnarsi contro un calcio di rigore per presunto fallo di mano di Peretti. Dal dischetto va ancora Merola che calcia centrale e fa 2-2. Il Pescara ha anche l’occasione per il vantaggio ma Cuppone sbaglia clamorosamente da pochi passi. Allora la rete del 3-2 la trova la Recanatese: Plizzari prima si supera ma poi non può nulla sul secondo tentativo di testa di Ferrante. Ennesimo cambio di parziale. La squadra di Mister Filippi difende con ordine il gol di vantaggio, nonostante il forcing degli adriatici. Ma è ancora la Recanatese a sfiorare il gol, con la punizione di Sbaffo che sibila di fianco al palo. Gli ospiti ci provano in tutti i modi ma dopo 5 minuti di recupero i giallorossi di casa possono festeggiare la seconda vittoria sotto la gestione Filippi.
Un successo prestigioso per la Recanatese, che dopo aver battuto il Pescara all'andata all'Adriatico si ripete anche al Tubaldi. I leopardiani salgono così a quota 30 punti e continuano a lottare per la salvezza diretta.
Il tema delle piscine riesce sempre a generare discussioni accese in sala consiliare e così è stato anche nel Consiglio comunale del 4 marzo.
La mozione presentata dal consigliere di Macerata Insieme, David Miliozzi, ha infatti scaldato un po’ il clima all’interno del palazzo comunale. Ancora una volta al centro del dibattito la costruzione delle nuove piscine.
"La passata amministrazione - recita la mozione del consigliere di minoranza - ha deliberato la costruzione delle nuove piscine comunali nell’area ex Saram. A seguito di tale decisione si è assistito allora (quando gli attuali assessori erano consiglieri comunali) a un ampio dibattito e umori discordanti fra i banchi dei consiglieri, soprattutto di opposizione".
"Nonostante ciò, tale scelta politica è stata portata avanti dall’attuale giunta. Più volte negli ultimi 3 anni e mezzo sono stati fatti annunci di presunte date per inaugurazioni e aperture tramite comunicazioni sui social e sulla stampa locale. Per molti mesi il cantiere del futuro polo natatorio è comunque rimasto fermo e tuttora sembra inattivo”.
Si apre così la mozione presentata dal consigliere Miliozzi, presentata in seguito ad un’interrogazione del consigliere Alberto Cicaré sullo stato dei lavori per la realizzazione delle nuove piscine.
“Il dirigente dei Servizi tecnici del comune di Macerata ha inviato una nota ai dirigenti dei due plessi scolastici “Enrico Mestica” e “Dante Alighieri”, per rendere nota l’apertura del cantiere per opere di urbanizzazione primaria. In tale nota si evidenzia che saranno necessari almeno tre mesi per ultimare gli interventi di cui si parla. Da cronoprogramma i lavori dovranno terminare a fine maggio, mentre le attività scolastiche si concluderanno il prossimo 6 giugno. Tali lavori coincidono perfettamente con l’ultimo trimestre scolastico e con il periodo più caldo dell’anno, in cui in genere si tende a tenere aperte le finestre con ovvie e pesanti ricadute sugli studenti e sull’attività stessa in termini di rumorosità e produzione di polveri”. Continua Miliozzi nel suo intervento, chiedendo all’amministrazione comunale di informare il consiglio e la cittadinanza sulle motivazioni che hanno portato a decidere di far partire i lavori in questo periodo.
Puntale la risposta dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori.
“Miliozzi ha partecipato fattivamente al disastro delle piscine di Fontescodella e alla restituzione alla città di un polo scolastico in mezzo a un cantiere e oggi propone una mozione, travestita da interrogazione, per puntare il dito contro chi si è ritrovato in questo disastro e li accusa di colpevolezza. Ricordiamo tutti come il progetto faraonico della piscina olimpionica a Fontescodella naufragò, con uno scavatore piazzato in prossimità dell’area per dire che i lavori erano in corso. In più ci avete lasciato un debito relativo al compenso professionale del progettista delle piscine Fontescodella mai realizzate. Non si può rimproverare questa amministrazione che sta cerando di porre rimedio a una situazione che era veramente critica e che restituirà invece alla città un polo scolastico ed un’area complessa pienamente vivibile, sicura ed urbanisticamente adeguata”.
Prende a questo punto la parola il consigliere del Partito Democratico Narciso Ricotta.
“L’acredine che traspare nella risposta dell’assessore Marchiori è fastidiosa, perché ha solo parlato male di quelli di prima evitando di dire quello che invece stanno facendo adesso. La risposta non doveva essere quella di prima, ma quella di oggi. Criticando le cose fatte male prima critica anche il suo ufficio, quelli con cui sta lavorando tutti i giorni, perché quelle opere sono state progettate e dirette dall’ufficio nelle stesse persone che oggi ha come suoi collaboratori. Noi abbiamo ridato alla città la zona delle Casermette, due scuole nuove antisismiche e alla vostra amministrazione abbiamo consegnato un’area, i soldi, il progetto, il bando per fare le piscine e siete in ritardo. Anziché parlare di quello che è successo in passato, ci dica perché questo progetto è in ritardo”.
Alle dichiarazioni di Marchiori risponde anche Miliozzi.
“Rimango ancora una volta sorpreso dall’assessore Marchiori per la sua incapacità di prendersi le sue responsabilità e di rispondere, più che a me, alla città. L’attuale assessore e allora consigliere di minoranza si stracciava le vesti contro la piscina alle Casermette. Oggi invece è uno dei suoi programmi di punta. Delle piscine, intanto, non si sa nulla, a parte l’invivibilità che questi lavori comportano alle scuole. I lavori finiranno con la fine dell’anno scolastico. Perché non aspettare qualche settimana, sfruttando la chiusura della scuola? Diamo una spiegazione per queste scelte sciagurate alle famiglie”.
Sulla vicenda interviene anche il consigliere di maggioranza Pierfrancesco Castiglioni.
“Non si può cancellare il passato. Le cose sono conseguenziali. Non si può pensare di cancellare l’immagine di mutui pagati quando ancora non c’era l’opera, le discussioni con l’università, il cambio di rotta sull’area da utilizzare. Adesso ci chiedete perché non ci sbrighiamo? Il progetto è stato fatto dalla Cassa dei depositi e prestiti che ci dà dei termini. Se aspettiamo la chiusura delle scuole, prevista per l’estate, che è il periodo in cui è risaputo che le imprese lavorano di meno, il progetto non si farà mai. Parliamo di un progetto partito nel 2002 e andato avanti all’infinito. Da una parte ci chiedete perché non finite presto e dall’altra di fermarci perché ci sono le scuole. Di cosa parliamo? La priorità è finire i lavori. Ora capisco perché non li avete finiti mai. Il passato non si cancella e di errori ne avete fatti tanti. Fossi in voi starei zitto”.
Nel consiglio comunale del 4 marzo, dunque, si è assistito ad un dibattito molto concitato, che così accaldato non si ricordava da un tempo. Servirebbe l’acqua delle famose piscine per spegnere le fiamme.
La capolista Civitanovese si prepara a tornare in campo contro la Sangiustese per la ventiquattresima giornata di Eccellenza. I rossoblù vengono dal successo esterno sul campo del Montegiorgio, dove hanno indirizzato subito il risultato con il gol di Spagna dopo 1 minuto di gioco.
"Domenica abbiamo offerto un’ottima prestazione, partendo veramente alla grande. Abbiamo perso qualche occasione, altrimenti potevamo dilagare sul 3 o 4-0", afferma il direttore generale Claudio Cicchi, soddisfatto della prova della sua squadra contro il Montegiorgio. Devo fare un elogio a tutta la squadra per il modo in cui è scesa in campo, decisa a fare risultato su un campo molto difficile come quello di Montegiorgio".
Cicchi, uomo di calcio esperto e navigato, non ha dubbi su quello che servirà alla Civitanovese per rimanere fino alla fine in testa alla classifica del campionato di Eccellenza: "Dobbiamo dare il 110%, partita dopo partita. Non dobbiamo mai abbassare la guardia in queste 7 battaglie che mancano alla fine del campionato".
Civitanovese che ha recuperato, come confermato dallo stesso dg, anche diverse pedine importanti per questo finale di stagione. Uno su tutti Ivan Visciano, leader assoluto della squadra di Alfonsi, che ha messo alle spalle l’infortunio subito nel derby con la Maceratese. Oltre a capitan Paolucci, l'unico indisponibile contro la Sangiustese sarà Spagna, fermato per un turno di squalifica in seguito al post contro l'arbitro diffuso sui social dopo la partita con l'Urbino: "Abbiamo recuperato diversi giocatori e ora la squadra è quasi al completo. Sono convinto che già a partire da domenica con la Sangiustese questa Civitanovese non ci deluderà".
Domenica arriverà quindi la Sangiustese al Polisportivo. La squadra di Mister Giandomenico viene dalla vittoria contro l’Osimana e sta pian piano risalendo dai bassifondi della classifica. Protagonista assoluto nella partita contro i senzatesta è stato il bomber bosniaco Haris Handzic, autore di una doppietta e di ben 7 gol dal suo arrivo a dicembre. Sarà lui il pericolo numero uno domenica per la retroguardia della Civitanovese: "Loro hanno attaccanti forti, ma noi abbiamo difensori fortissimi. Sono convinto che la squadra anche domenica farà di tutto per conquistare la vittoria. Non sarà facile perché conosco bene Giandomenico e so che è un ottimo allenatore. Sicuramente metterà bene la sua squadra in campo per cercare di strappare un risultato positivo. Noi però non possiamo concedere più nulla alle avversarie, perché dietro di noi le altre squadre corrono e non dobbiamo farci riprendere da qui alla fine del campionato".
Dopo la sconfitta esterna per 2-0 subita dal Montegranaro, la Maceratese si prepara al derby dell'Helvia Recina con il Tolentino. Biancorossi e cremisi sono separati da un solo punto in classifica. Con sempre meno partite che mancano alla fine del campionato, quello di domenica diventa un match cruciale per la stagione di entrambe le squadre. Ne è sicuro anche il direttore tecnico della Maceratese Ermanno Carassai, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni nella settimana che porta al derby con il Tolentino.
Partiamo dalla partita di Montegranaro. La Maceratese è stata punita da una situazione di palla inattiva dopo aver sciupato diverse occasioni importanti. Quanti rimpianti lascia questa sconfitta?
"È stata una sconfitta pesante, ma per come è arrivata. Bisogna comunque fare i complimenti al Montegranaro che ha fatto la sua partita. La prestazione da parte nostra c'è stata. Abbiamo avuto due occasioni limpide prima con Cirulli e poi con Mancini ma, a portiere battuto, non siamo riusciti a realizzare. Poi purtroppo alla prima occasione, come spesso ci capita su palla inattiva, abbiamo preso gol. Dobbiamo sicuramente stare più attenti dal punto di vista della concentrazione ed evitare queste disattenzioni, che nelle ultime partite ci hanno portato via troppi punti".
Ci sarà subito l’occasione di rifarsi domenica nel derby con il Tolentino. Che partita sarà?
"Sarà una partita difficilissima, contro una squadra che gioca bene a calcio. Un derby poi è sempre un derby, quindi non è mai preventivato alcun tipo di risultato. Non dobbiamo avere paura di nessuno e rispettare tutti, perché come sappiamo il campionato è molto equilibrato. Sarà una partita decisiva per la classifica di tutte e due le squadre. Sia per noi che per loro può fare da spartiacque e determinare il prosieguo dei rispettivi campionati. Se una delle due dovesse uscire sconfitta poi diventerebbe davvero dura recuperare punti nelle ultime sei partite".
Con l’arrivo di Ruani sei tornato ad essere più vicino alla squadra, anche se in realtà con Pagliari non avevi mai abbandonato il ruolo di direttore tecnico.
"Il presidente mi ha chiesto di avvicinarmi un po' di più alla squadra ed essere presente agli allenamenti insieme a mister Ruani. Anche durante la gestione Pagliari sono comunque rimasto in linea con la società, mantenendo il ruolo di direttore tecnico. Dopo le dimissioni di Sfredda manca un direttore sportivo e quindi cerco di gestire anche quella situazione".
In questo finale di stagione sarà importante l’apporto alla causa da parte di tutti. Per fortuna l’infortunio di Tortelli è meno grave del previsto. In generale com’è la situazione infermeria?
"Sarà assolutamente importante il contributo di tutti in queste sette partite che mancano alla fine del campionato. Abbiamo perso Tortelli che rientrerà non prima della sosta. Perri sta recuperando e questa settimana ha lavorato meglio rispetto alla scorsa. Non so se con il Tolentino sarà disponibile Massei a causa di un risentimento. La cosa più importante che ci tengo a sottolineare è che ci sia l’unione di tutti: squadra, società, tifosi...dobbiamo essere tutti uniti ed aiutarci per il bene della Maceratese. Dobbiamo essere bravi a rimanere compatti perché è l’unico modo per superare le difficoltà. Dobbiamo farlo per il bene della Maceratese".
Dopo una prima parte di stagione giocata nel vicino stadio comunale di Villa San Filippo, il Trodica Calcio torna a casa. A partire dalla prossima giornata, la squadra di Mister Buratti giocherà, infatti, le proprie partite casalinghe allo stadio San Francesco di Morrovalle.
Sono infatti terminati i lavori che hanno visto il terreno di gioco tramutarsi in sintetico, che per la sua gara inaugurale ospiterà la capolista Matelica. Si prospetta così un match di alto livello, con il Trodica al terzo posto e dunque in piena corsa per un piazzamento in zona playoff.
A supportare Titone e compagni in questo match speciale ci saranno, come al solito, i supporters biancoazzurri delle "Teste Matte Trodica", che torneranno a prendere posto sui gradoni del proprio storico campo. Trodica-Matelica si giocherà eccezionalmente di domenica. Calcio d’inizio fissato per le ore 15:00.
Arrivato alla Sangiustese nella finestra invernale di calciomercato, Haris Handzic ci ha messo pochissimo ad integrarsi nel calcio italiano. Il bomber bosniaco, che in carriera ha avuto esperienze in club europei blasonati come Lech Poznan, Debrecen e Rijeka, ha segnato a ripetizione dal suo arrivo in Italia. Sono già 7 le reti messe a segno in 8 partite, nelle quali ha realizzato ben 3 doppiette.
I suoi gol stanno aiutando la Sangiustese a risalire i bassifondi della classifica, dopo una parma parte di stagione deludente. La squadra allenata da mister Giandomenico è in netta ripresa e ha trovato 2 vittorie nelle ultime 3 partite. Successi che hanno portato la firma indelebile di Handzic, autore di due doppiette nel 4-1 rifilato alla Jesina e nel 3-2 di domenica scorsa contro l’Osimana. Abbiamo intervistato il centravanti bosniaco in vista del durissimo finale di stagione che attende la sua Sangiustese, che domenica sarà ospite della capolista Civitanovese al Polisportivo.
È la tua prima esperienza nel calcio italiano. Come ti stai trovando? Che impressioni ti ha fatto?
"Il calcio italiano è difficile, c’è molta tattica. Mi piace molto lo stile di gioco".
Hai avuto un impatto incredibile dal tuo arrivo, con ben 7 gol già messi a segno. Direi che ci hai messo poco a integrarti nella Sangiustese.
"Sì, mi sono abituato velocemente perché ho giocato per tanti anni nei campionati europei, quindi per me non è un problema adattarmi".
La tua squadra si trova in zona playout, ma è in netta ripresa. Credete nella salvezza diretta?
"Sono sicuro che il campionato sarà difficile fino alla fine, ma spero che miglioreremo di partita in partita e raggiungeremo il nostro obiettivo".
Domenica affronterete la capolista Civitanovese sul loro campo, dove davvero in pochi quest’anno hanno vinto. Come ti stai e vi state preparando per questa partita?
"Ci stiamo preparando come tutte le altre partite, daremo tutto per ottenere un buon risultato".
La Bosnia ha una tradizione di grandi centravanti, su tutti il cigno Edin Dzeko. C’è un attaccante a cui ti ispiri?
"La Bosnia ha sempre avuto buoni attaccanti. Dzeko è uno dei giocatori migliori del mondo. Il mio idolo è Ronaldo il brasiliano, il Fenomeno".
Il digitale ha trasformato profondamente le nostre vite, lasciandoci immersi in un mare di informazioni e opportunità da esplorare. Una situazione accentuatasi in maniera particolare durante la pandemia, quando il web è stato lo strumento principale con cui assottigliare le distanze e mantenere i contatti con le altre persone.
Fra le varie piattaforme che hanno riscontrato successo durante e dopo il lockdown c’è sicuramente OnlyFans, social media che consente agli utenti di pubblicare contenuti esclusivi, molti di natura sessuale, in cambio di un abbonamento a pagamento da parte dei loro fruitori. La piattaforma è diventata popolare tra creatori di contenuti, artisti, modelli e tutti coloro che desiderano monetizzare il loro lavoro attraverso un abbonamento diretto.
Il grande successo di OnlyFans ha creato effetti anche sul mondo dei night club, specialmente durante la pandemia di Covid-19. Le restrizioni sull'apertura e sulle attività sociali hanno inevitabilmente colpito questo settore. Molte persone che lavoravano nei night club, come ragazze immagine, ballerini e spogliarellisti, hanno così trovato in OnlyFans un'opportunità per continuare a guadagnare denaro in modo alternativo. Tuttavia, ciò ha anche portato a una competizione online più intensa con conseguenze sia positive che negative per l'industria dei nightclub.
Abbiamo parlato proprio dell’impatto che questo tipo di piattaforme ha avuto sul mondo dei night club con Marco Marozzi, fondatore e organizzatore eventi di Miss Agency.
Miss Agency è un’agenzia di riferimento in Italia per tutte quelle ragazze che vogliono valorizzare la propria immagine lavorando nei locali notturni, come night club, sexy disco, piano bar, lap dance e discoteche. L’obiettivo di Marco è quello di rendere più onesto e pulito questo settore, aiutando e tutelando le ragazze in un ambiente sempre più minacciato da pericoli, soprattutto online.
“Oggi una ragazza alla prima esperienza che si affaccia sul mondo del digitale va in contro a mille trappole. In questo ambiente, quando ci sono di mezzo i soldi e le donne, le persone sono disposte a tutto”, spiega Marozzi.
Fatta questa premessa, abbiamo chiesto a Marco quali effetti, a suo modo di vedere, abbia avuto OnlyFans sul mondo dei night club. Ecco cosa ne pensa: “Sempre meno ragazze in Italia scelgono di venire a lavorare nei night club, proprio perché preferiscono mettersi in proprio. Ormai, soprattutto per le più giovani, il sesso è diventato uno strumento per arrivare subito a raggiungere i propri obiettivi economici. Le ragazze della fascia che va dai 18 ai 24 anni, vedendo magari la sorella, la cugina, l’amica più grande che guadagnano subito, pensano di fare la stessa cosa. È facile allora cadere in annunci trappola e ritrovarsi in situazioni pericolose”.
Parlando appunto di pericoli, Marco ci spiega come su queste piattaforme le ragazze sono facilmente adescabili da personaggi poco raccomandati, che fanno grandi promesse e raramente le mantengono.
“Sul web sono presenti molti impresari che lavorano nell’illegalità: senza un volto, senza partita IVA, che non pagano le tasse, mettono annunci su internet e spesso le ragazze cadono nella trappola. Trovano così locali squallidi, case sporche, e molte volte il trattamento economico che ricevono non corrisponde a quello stabilito. Molte di queste ragazze arrivano comunque ad accettare queste proposte, per via della situazione disperata da cui provengono. La mia agenzia invece garantisce innanzitutto trasparenza. Sul mio sito c’è il mio nome, la mia foto, nonché la partita iva e la visura camerale che certifica la piena regolarità. Affidandosi ad un’agenzia come la mia, le ragazze hanno la certezza di avere un referente a cui rivolgersi per ogni eventualità, oltre alla possibilità di sentire il parere di altre ragazze che sono già inserite nel settore e che magari all’inizio si trovavano nella loro stessa situazione. In più, aspetto da non sottovalutare, se un locale non ti paga, lo fa l’agenzia".
Marco ci spiega come anche lui ha avuto a che fare con molte ragazze provenienti da contesti sociali disastrosi, ma grazie al lavoro si sono riscattate e hanno iniziato una nuova vita. “Dopo la pandemia la maggior parte delle ragazze che decide di contattarci sono quelle che hanno bisogno di un alloggio. Parliamo di ragazze che hanno avuto problemi di droga, alcol, che scappano per vari motivi dalla famiglia, dalle comunità. Sono tutte ragazze che avevano grosse problematiche. Un gestore di night oggi deve essere per loro un padre prima che un titolare. Ci sono ragazze che non avevano mai messo un rossetto o indossato dei tacchi nella loro vita. Sono partite da zero, poi col tempo e con l’esperienza hanno acquisito sicurezza e sono rinate”.
Parlando appunto di pericoli, Marozzi ci conferma come su queste piattaforme anche la privacy dei loro utenti è sempre più a rischio: “Le ragazze che iniziano a postare contenuti su Onlyfans non sanno che un domani non potranno eliminare quegli stessi contenuti, che continueranno invece a circolare sul web. Il successo che possono garantire queste piattaforme è a breve termine, mentre i contenuti che vengono pubblicati poi rimangono a vita”.
Ma siamo poi così tanto sicuri che guadagnare con OnlyFans sia così semplice? Come spiegato dal nostro interlocutore, la concorrenza sul noto social media si è inasprita notevolmente e per avere successo c’è bisogno di pubblicare contenuti sempre più hot.
"Oggi su Onlyfans c’è molta più concorrenza rispetto a qualche anno fa. Questo ovviamente provoca un guadagno minore. In più, lo stesso algoritmo di Onlyfans ha cambiato il suo modo di filtrare i contenuti, dando sempre maggiore precedenza a quelli più hot. Se vuoi guadagnare devi letteralmente mettere la faccia su queste piattaforme. Se prima bastava pubblicare una foto con un vestitino sexy, oggi gli utenti non si accontentano più e cercano un’esposizione sempre maggiore. Per questa serie di motivi molte ragazze che avevano abbandonato il mondo dei night club stanno iniziando a tornarci”.
Se invece una ragazza che lavora per la sua agenzia decidesse di aprire un account Onlyfans? Ecco la risposta del titolare di Miss Agency: “Non sono nessuno per giudicare la vita privata di una ragazza. Io mi occupo della sicurezza delle ragazze all’interno del locale, garantendole un posto di lavoro serio, contrattualizzato e sicuro. Poi fuori dal lavoro sono libere di fare quello che vogliono”.
Per concludere, abbiamo chiesto a Marco Marozzi cosa pensa di coloro che nutrono pregiudizi nei confronti della figura della ragazza immagine. La sua risposta:
“Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero. Rimane il fatto che parliamo di un lavoro contrattualizzato e sappiamo che in Italia dove c’è un contratto non c’è prostituzione. È chiaro che, se una ragazza si affida a persone e locali sbagliati, può andare incontro a seri pericoli. Ci sono ragazze che scelgono di fare questo lavoro per mantenersi gli studi o per aiutare le proprie famiglie. Quello della ragazza immagine è un lavoro che si fa, appunto, sfruttando la propria immagine, oltre che la propria personalità”.