Sangiustese, che impatto per Handzic: "Il mio idolo Dzeko? Preferisco Ronaldo il fenomeno"
Arrivato alla Sangiustese nella finestra invernale di calciomercato, Haris Handzic ci ha messo pochissimo ad integrarsi nel calcio italiano. Il bomber bosniaco, che in carriera ha avuto esperienze in club europei blasonati come Lech Poznan, Debrecen e Rijeka, ha segnato a ripetizione dal suo arrivo in Italia. Sono già 7 le reti messe a segno in 8 partite, nelle quali ha realizzato ben 3 doppiette.
I suoi gol stanno aiutando la Sangiustese a risalire i bassifondi della classifica, dopo una parma parte di stagione deludente. La squadra allenata da mister Giandomenico è in netta ripresa e ha trovato 2 vittorie nelle ultime 3 partite. Successi che hanno portato la firma indelebile di Handzic, autore di due doppiette nel 4-1 rifilato alla Jesina e nel 3-2 di domenica scorsa contro l’Osimana. Abbiamo intervistato il centravanti bosniaco in vista del durissimo finale di stagione che attende la sua Sangiustese, che domenica sarà ospite della capolista Civitanovese al Polisportivo.
È la tua prima esperienza nel calcio italiano. Come ti stai trovando? Che impressioni ti ha fatto?
"Il calcio italiano è difficile, c’è molta tattica. Mi piace molto lo stile di gioco".
Hai avuto un impatto incredibile dal tuo arrivo, con ben 7 gol già messi a segno. Direi che ci hai messo poco a integrarti nella Sangiustese.
"Sì, mi sono abituato velocemente perché ho giocato per tanti anni nei campionati europei, quindi per me non è un problema adattarmi".
La tua squadra si trova in zona playout, ma è in netta ripresa. Credete nella salvezza diretta?
"Sono sicuro che il campionato sarà difficile fino alla fine, ma spero che miglioreremo di partita in partita e raggiungeremo il nostro obiettivo".
Domenica affronterete la capolista Civitanovese sul loro campo, dove davvero in pochi quest’anno hanno vinto. Come ti stai e vi state preparando per questa partita?
"Ci stiamo preparando come tutte le altre partite, daremo tutto per ottenere un buon risultato".
La Bosnia ha una tradizione di grandi centravanti, su tutti il cigno Edin Dzeko. C’è un attaccante a cui ti ispiri?
"La Bosnia ha sempre avuto buoni attaccanti. Dzeko è uno dei giocatori migliori del mondo. Il mio idolo è Ronaldo il brasiliano, il Fenomeno".
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