Continua il momento di difficoltà della Recanatese, uscita sconfitta dalla Spal dal Paolo Mazza di Ferrara. Il match, valido per la venticinquesima giornata del Girone B di Serie C, è stato deciso da un gran gol al volo di Mirco Antenucci. I ferraresi erano rimasti anche in dieci al 71’, con l’espulsione di capitan Peda. Quando la partita sembrava essersi messa sui giusti binari per i leopardiani è, però, arrivato il gol del bomber ex Serie A.
Nel finale la Recanatese ha provato a reagire, con il tentativo di Carpani fermato da un grande intervento difensivo di Valentini. Per la squadra di Giovanni Pagliari arriva così la quarta sconfitta di fila in campionato, nonché il dodicesimo risultato consecutivo senza vittorie. Giallorossi che vengono raggiunti proprio dalla Spal a quota 24 e rimangono in piena zona play-out.
Mister Pagliari, dopo il triplice fischio, ha così commentato l’ennesimo risultato negativo per la sua squadra:
“Peccato perché, dopo l’espulsione di Peda nella Spal avevamo preso bene campo e pensavo addirittura di vincerla più che di perderla. Siamo stati un po’ ingenui a concedere la punizione da cui poi è nato il gran gol di Antenucci. Il punto sarebbe stato importantissimo per noi perché la Spal sarebbe rimasta dietro in classifica. Lo spirito comunque non è mancato da parte dei miei ragazzi. Pensiamo già da stasera alla partita contro il Rimini”.
Sulle voci che si sono inseguite negli ultimi giorni su un suo possibile addio alla panchina giallorossa, Pagliari ha dichiarato:
“È un momento di difficolta in cui non riusciamo a fare punti. Leggo notizie sulle mie possibili dimissioni. Io non mollo, non mi chiamo Schettino. Questa squadra è una creatura mia, del direttore e della società. Finche quest’ultima mi supporta io darà tutto ciò che ho per portare questi ragazzi alla salvezza”.
Nella gara di andata giocata al Tubaldi, la Recanatese aveva ottenuto una prestigiosa vittoria per 1-0 contro una società storica come la Spal. Quella però era sicuramente tutt’altra squadra, come confermato dal tecnico.
“Normale che quando perdi certezze, soprattutto una squadra giovane come la nostra inizia a giocare con meno sicurezza e meno spavalderia. Nel calcio l’aspetto mentale è fondamentale. Lo è per giocatori più navigati, figuriamoci per quelli con meno esperienza”.
Grande assente del match è stato l’ex di turno Federico Melchiorri. L’attaccante maceratese non è sceso in campo per infortunio. Il suo recupero diventa ora più che mai fondamentale per permettere alla Recanatese di tornare a fare punti.
“Melchiorri non lo abbiamo rischiato per via di un piccolo stiramento. È stata logicamente un’assenza importante, ma chi ha giocato ha dato tutto quello che poteva dare”.
MACERATA - Federico e Francesco Zeffiretti sono due fratelli che da trentadue anni vendono insieme dischi e vinili a Macerata. Nel 2014 si sono spostati in corso della Repubblica, dove si trova il loro negozio “Jukebox all’idrogeno”.
Un nome che riprende il titolo dalla famosa raccolta poetica di Allen Ginsberg, poeta statunitense della Beat Generation, movimento letterario e artistico a cui i due sono particolarmente legati.
“Nel testo si affrontano temi che erano molto importanti all’epoca, come la lotta al nucleare. È un nome che poi suona bene, oltre ad avere un significato profondo e rivoluzionario. Da grandi fan della Beat Generation abbiamo deciso di chiamare così il nostro Music Shop", raccontano i titolari del negozio.
L'esercizio commerciale ha sede in un locale storico del centro di Macerata, caratterizzato da vetrine ed esterni in stile Liberty e decorazioni Art Nouveau. All’interno invece cattura subito l’attenzione un dipinto che rappresentata la prima centrale elettrica di Macerata, attribuito all’artista futurista Bruno Tano.
Con Federico e Francesco abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere sul mercato del vinile e il prepotente ritorno che lo ha visto protagonista negli ultimi anni.
Come si spiega questo improvviso ritorno del vinile?
"Più che di ritorno, parlerei di consolidamento del vinile. Dice Francesco. Quella del vinile non è più una moda passeggera, come confermato dagli indicatori del mercato. Soprattutto nel mondo anglosassone si vedono sempre più negozi dedicati esclusivamente alla vendita del vinile, che hanno completamente abbandonato i CD. C’è stata gente che ha creduto in questo prodotto. Per vendere dischi bisogna crederci, investirci, essere presenti nel negozio e soprattutto avere passione".
Cosa offre in più rispetto agli altri formati il vinile?
"Ascoltare un vinile è una vera e propria esperienza artistica, una vera e propria meditazione. La gestualità di scegliere un disco, appoggiarlo, sentire il rumore della puntina. Riporta il pensiero su ciò che stiamo facendo, diventa quasi un rituale. Osservare le copertine (spesso delle vere e proprie opere d’arte), leggere i testi, i nomi che hanno realizzato l’album, ti fanno sentire ancora più a contatto con l’artista. La musica diventa reale, la tocchi e hai un approccio fisico. Anche l’odore della carta contribuisce a coinvolgere tutti i sensi".
"In più acquistando un disco si ha un valore duraturo a casa, che spesso aumenta nel tempo e ti insegna ad avere cura, attenzione e rispetto verso l’oggetto che possiedi".
La qualità dell’ascolto con il vinile è migliore?
"Francesco: Sinceramente a me piace più l’aspetto artistico legato al vinile rispetto a quello tecnico. È chiaro che chi dispone di un bell'impianto, di conseguenza pretende un vinile all’altezza, che sia inciso bene e sia di qualità. A quel punto puoi capire se un vinile può avere un ascolto migliore rispetto a quello offerto da un altro formato. Diciamo che il vinile ha un suono più caldo, 'più umano'. Se ci pensiamo si tratta di due pezzi che si toccano: una puntina che va sul pezzo di plastica del vinile. Il CD invece è un raggio laser che legge un’impronta".
"D’altra parte, il CD è sicuramente più economico, occupa meno spazio, non si consuma. Oggi con la riscoperta del vinile si sono un po’ dimenticati quelli che erano i suoi difetti, che poi in parte avevano portato anche al suo abbandono.In più un vinile può caratterizzare anche l’arredamento di una casa. Se sei ospite di amici ti capita spesso di curiosare fra le loro librerie. Allo stesso modo è bello scoprire anche quali sono i loro gusti musicali attraverso i dischi".
Quali sono i dischi che vendete di più?
"Noi trattiamo di tutto, da Albano a Frank Zappa. Il negozio è nato per servire la cittadinanza. Magari a una madre può piacere Biagio Antonacci, mentre il figlio è un fan dei Sex Pistols. Facciamo in modo di accontentare i gusti di tutti".
Come nasce la vostra passione per i vinili? Chi ha influenzato chi?
"Francesco: Non so dirti chi abbia influenzato chi. Non vorrei sembrare troppo romantico ma, quando eravamo ragazzini avevamo due cose: il calcio e la musica. O giocavi a pallone sotto casa o ascoltavi la musica. Siamo sempre stati grandi appassionati di musica e siamo sempre andati ai concerti. Andavamo spesso al Velvet o allo Slego. Anche qui in zona però c’erano gran bei club. Penso al KGB a Trodica. Possiamo dire di aver visto dal vivo i più grandi del rock: da Bowie a Lou Reed, passando per Van Morrison, Bob Dylan, oltre a gruppi come i REM, i Pink Floyd e gli U2".
"Nel 92’ abbiamo deciso di aprire insieme il primo negozio, quasi per scommessa. Eravamo appena ventenni e abbiamo seguito il nostro istinto. Da lì siamo andati avanti insieme. Per diversi anni abbiamo fatto fiere del disco in tutta Italia. Richiedevano grande fatica ma era comunque un bel momento di confronto e condivisione con altri appassionati. Abbiamo venduto dischi ovunque, dai teatri alle piazze, ai banchetti durante i concerti. Ora siamo più in negozio, in questo luogo storico del centro".
Avete mai pensato di spostarvi da Macerata?
"Tanti ci suggeriscono di spostarci a Civitanova, ma qui ci troviamo bene. Macerata è una città universitaria, che vive di cultura. Qui abbiamo avuto sempre tanto successo. Possiamo dire di essere entrati in ogni casa dei maceratesi".
Come credete sia cambiato il mercato della musica?
"Il nostro motto è 'slow music contro il fast food dello streaming'. Oggi l’ascolto della musica è più mordi e fuggi. La smaterializzazione della musica dovuta allo streaming ha velocizzato l’acquisto e l’attenzione dedicata alla musica è meno ponderata".
"Non puoi sempre andare a mangiare al fast food. Qualche volta devi anche andare in un agriturismo, dove ti servono cibo buono e ti spiegano i prodotti che utilizzano. Così con il vinile: la fruizione è più profonda, più intensa, più vera".
In epoca di smaterializzazione della musica, la gente ha sentito la mancanza della sua tangibilità. Il packaging e l’artwork di un vinile lo rendono più fascinoso. In più puoi aprirlo, toccarlo… ha un aspetto più fisico. Prendiamo questo disco dei Rolling Stones (Sticky Fingers). La copertina è meravigliosa, per altro realizzata da Andy Warhol. È la musica che diventa opera d’arte".
L’Attila Basket torna nel palazzetto che lo scorso anno l’aveva incoronata vincitrice dei playoff contro Bramante. Questa volta lo fa per affrontare il Pisaurum nella ventunesima giornata di Serie B Interregionale, la penultima della regular season.
I ragazzi di coach Scalabroni si sono allenati con grande concentrazione in settimana in vista del delicato impegno del PalaCampanara, che potrebbe voler dir molto anche in ottica play-in silver. Nel match di andata giocato a Porto Recanati, l’Attila era uscita sconfitta con il punteggio di 84-90. Sarà dunque importante cercare una vittoria per non avere il computo degli scontri diretti a sfavore.
Lo sa bene Joaquin Gamazo, che da capitano ha voluto suonare la carica in vista del confronto con il Pisaurum:
“Sarà una partita importante, in un palazzetto che lo scorso anno ci ha regalato grande felicità. Andiamo a Pesaro per fare una grande partita. Sappiamo che sarà tosta, essendo uno scontro diretto. Proprio per questo però sarà una sfida bella da affrontare”.
L’Attila arriva a questa partita dopo la vittoria di sabato scorso contro il Pescara. Un match terminato 84-71 in favore dei portorecanatesi, nonostante diverse assenze pesanti.
“Prima della partita sapevamo che Pescara non sarebbe venuta al Pala Medi per fare una passeggiata. Abbiamo affrontato una squadra tosta, con diversi giovani di talento. Avevamo anche due assenze pesanti, come Mancini e Montanari. Ognuno di noi però ha messo in campo tutto quello che poteva per sopperire a queste assenze e siamo riusciti a vincere. Speriamo di continuare su questa strada”.
"Un angolo d’Italia che è da sempre Cina". Con queste parole "The Economist", il prestigioso settimanale inglese d’informazione politico-economica, aveva definito la città di Macerata in virtù dei suoi storici rapporti con la Cina.
Una dichiarazione sottolineata anche dal rettore dellUniversità di Macerata John McCourt nella conferenza stampa di presentazione del Capodanno Cinese 2024, tenutasi presso l’aula Erodoto di Palazzo Ugolini. Una location non casuale, come specificato dallo stesso rettore, perché situata proprio nella sede del dipartimento di lingue e culture straniere e mediazione linguistica, che offrono corsi di lingua e cultura cinese fra i migliori in Italia.
Il forte legame fra Cina e Macerata tornerà allora ad essere protagonista durante i festeggiamenti del Capodanno Cinese, evento organizzato dall'Istituto Confucio dell’Università di Macerata con il sostegno del Comune. Il centro storico di Macerata si tingerà del rosso benaugurante del drago, segno entrante del Capodanno Cinese.
L'evento si terrà sabato 10 febbraio e avrà inizio alle ore 15:00 con il corteo di draghi e leoni. Corteo che partirà da Piazza Annessione e farà tre tappe per esibirsi all’Emiciclo Torri, in piazza Vittorio Veneto e infine in piazza della Libertà. Sarà composto da 70 figuranti in totale, fra cui draghi, leoni danzanti, tamburini e molto altro ancora. I locali e le librerie del centro si uniranno all'iniziativa allestendo le loro vetrine con le decorazioni di colore rosso.
Alle 16:30 i festeggiamenti si sposteranno in Piazza Mazzini, dove si apriranno le porte della città dei Draghi: un piccolo villaggio cinese diviso tra “cittadella”. Sarà messa a disposizione una struttura riscaldata che consentirà lo svolgimento del Capodanno Cinese anche in condizioni atmosferiche sfavorevoli.
All’interno ci saranno diverse “case” con numerose attività per i visitatori: la scuola di arti marziali, la casa del tè per la degustazione, il teatro in cui provare i vestiti tradizionali o farsi truccare, la scuola di calligrafia dove si potrà avere il proprio nome in cinese, la casa dei giochi dove provare i giochi tipici della tradizione e del folklore cinese e i ristoranti dove poter gustare i tipici ravioli, involtini primavera e il pane cinese, con il supporto dell’azienda Itaci.
Ci sarà inoltre l’area "giardino", destinata agli spettacoli che si alterneranno per tutto il pomeriggio fino alle ore 20. Oltre i 100 i performers che si esibiranno in spettacoli di Danza, musica, Canto, arti marziali, poesie, danza aerea, danza del leone, danza del Drago ed evoluzioni dei Draghi di Seta, detti anche Draghi volanti.
Gli spettacoli vedranno le esibizioni degli studenti e docenti dell’Istituto Confucio – Università di Macerata, gli atleti dell'Accademia di Arti Marziali Giuseppe Giosuè, gli allievi dell’Accademia di Lingua Cinese delle Marche, i circensi di VisionAria, i giocatori di Go, millenario gioco di strategia, di Macerata No Go. La direzione artistica è di Daniele Montenovo, responsabile e coordinatore per la provincia di Macerata dell’Accademia Arti Marziali Giuseppe Giosuè.
L'evento rinsalda il legame tra Ateneo e territorio nel segno del dialogo culturale con la Cina incarnato da Padre Matteo Ricci. Come dichiarato anche dal rettore John McCourt: "Il Capodanno cinese viene vissuto in maniera intensa in questa città. Quello fra Macerata e la Cina è un rapporto secolare, che ha inizio con Padre Matteo Ricci e che tutt’oggi è rilevante in tutto il centro Italia. Questo grazie al prezioso lavoro svolto negli anni dall’Istituto Confucio e ai corsi di lingua e cultura cinese che portiamo avanti sia all’interno del corso di laurea di Mediazione Linguistica che in quello di Lingue e letterature straniere. Il cinese è una lingua che si studia soprattutto a Macerata".
Come detto, l’anno del Coniglio cederà il passo a quello del Drago, il quinto animale nel ciclo di 12 anni dello Zodiaco cinese. Il direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin ci spiega come, per la precisione, il segno entrante sarà il Drago di Legno: "Il Drago è il segno dello zodiaco più potente. Nella cultura cinese è un anno di grandi cambiamenti. Il segno dell’anno è legato anche agli elementi e questo è un anno di legno. Il Drago di Legno dunque dovrebbe prevedere un anno meno turbolento".
Il direttore artistico del Capodanno cinese Daniele Montenovo ci tiene particolarmente a specificare come quella di quest’anno sarà un’edizione all’insegna della partecipazione: "Vogliamo che la gente non assista soltanto, ma partecipi attivamente agli spettacoli. Le persone potranno, oltre a degustare cibo cinese, anche farsi scrivere il proprio nome in cinese, essere coinvolti nella antica cerimonia del tè, partecipare ai tradizionali giochi cinesi e in più, nel giardino, ci saranno spettacoli interattivi. Ci sarà un palco e un sottopalco, perché secondo l’antica tradizione cinese gli spettacoli venivano effettuati a terra. Cercheremo quindi di rispettare al meglio le tradizioni cinesi per quello che si prospetta essere un anno molto importante".
La Maceratese è riuscita a dare continuità al successo nel derby con la Civitanovese battendo domenica scorsa il Montegiorgio all'Helvia Recina. Decisivo per l'1-0 finale un calcio di rigore trasformato da capitan Strano.
Molto importante, come al solito, è stato l'ingresso dalla panchina di Ferdinando D'Ercole, in grado di dare frizzantezza ed imprevedibilità all'attacco della Maceratese. Abbiamo intervistato l'ala biancorossa in vista del prossimo match di campionato con l'Azzurra Colli, che per disposizioni della società ascolana si giocherà sabato 10 febbraio alle 15:00 allo stadio comunale "Colle Vaccaro" di Colli del Tronto.
Partiamo dal successo con il Montegiorgio. Quanto è stato importante continuare a vincere?
"È stato molto importante, sia per dare continuità alla vittoria nel derby che per il morale. Come si dice 'vincere aiuta a vincere', oltre a farti allenarti meglio e con il sorriso".
A proposito del derby, quanto può risultare cruciale la vittoria sulla Civitanovese per la vostra stagione?
"La vittoria di Civitanova ha dato un senso diverso al campionato, oltre a rinsaldare il nostro rapporto con i tifosi. Eravamo all'ultima spiaggia ma battere la Civitanovese ci ha dato grande fiducia".
Questo sabato invece si va a Colli del Tronto, dove vi aspetterà un’altra battaglia. Come vi state preparando e che partita ti aspetti?
"Sarà un'altra partita complicata, contro una buona squadra che non rispecchia assolutamente l’ultimo posto in classifica. Si giocherà tra l'altro su un terreno un po' difficile, quindi ci stiamo preparando al meglio. Come ogni domenica ovviamente scenderemo in campo per andare alla ricerca dei tre punti".
L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, nelle partite più bloccate, si affidava spesso all’ingresso dalla panchina di Douglas Costa per provare a risolvere. Possiamo dire che Mister Pagliari nelle ultime partite sta facendo un po’ la stessa con te.
"Un bel paragone. In effetti ultimamente è stato così. Se a Civitanova non è servito, credo che domenica il mio ingresso è riuscito a dare qualcosa in più. Sinceramente però non mi piace stare in panchina, così come credo a tutti. Sono però scelte che condivido e che nel calcio ci possono stare".
Sei ancora alla ricerca del tuo primo gol in questa stagione. Con il Montegiorgio ci sei andato vicinissimo, ma la tua conclusione si è spenta di poco fuori. Ti stai tenendo i gol per le partite in cui conteranno ancora di più?
"Domenica, come in altre partite, ci sono andato vicino. Tra l’altro ho anche sbagliato anche un rigore in questo campionato. Speriamo che sia come dici tu, ovvero che, quando conterà, il gol arriverà. Anzi arriveranno".
Martedì sera è andata in onda dal Teatro Ariston la 74esima edizione del Festival di Sanremo. Numeri televisivi da record nella prima serata per il Festival della canzone italiana, con uno share del 65,5% (il più alto dal 1995).
Fra i 10,6 milioni di italiani incollati di fronte alla televisione, anche tanti giovani maceratesi. Abbiamo raccolto i pareri e le impressioni di quest’ultimi all’indomani della prima serata del Festival di Sanremo 2024.
Nella serata d’apertura si sono esibiti tutti e 30 gli artisti in gara. Fra i più apprezzati dai giovani il rapper Geolier, che alla sua prima apparizione sul palco dell’Ariston ha portato un pezzo interamente in napoletano. Ha convinto diverse ragazze anche Irama. Il suo brano "Tu no" per qualcuno è già da podio finale. "Molto profondo e in grado di cantare i propri sentimenti" invece Il Tre, anche lui al suo esordio a Sanremo. Non smette mai di stupire invece Loredana Bertè, alla sua dodicesima partecipazione al Festival. L'iconica cantante dai capelli turchini, sempre molto apprezzata da giovani e non, è stata inserita al primo posto della classifica della sala stampa al termine della prima serata.
Il più amato dai giovani però, pur non essendo in gara, è Marco Mengoni. Il vincitore della scorsa edizione del festival ha affiancato Amadeus negli inediti panni di co-conduttore. La sua simpatia e la sua spontaneità sono state molto gradite, oltre ai suoi outfit. L'esibizione di "Due vite", riproposta sul palco che lo scorso anno lo consacrò vincitore, per qualcuno ha addirittura finito per sfigurare gli altri artisti in gara.
La prima serata, pur essendosi "leggermente" dilungata, si è dunque rivelata un successo, come confermato dai ragazzi di Macerata intervenuti ai nostri microfoni. La seconda per fortuna però sarà più breve, con le esibizione di "soli" quindici artisti. Previsti anche diversi ospiti speciali, fra cui il marchigiano Giovanni Allevi, che tornerà ad esibirsi al pianoforte dopo il mieloma multiplo che lo ha tenuto lontano dai palchi negli ultimi due anni.
Ultimi dubbi da sciogliere per mister Pagliari in vista dell'attesissimo derby di domenica, che vedrà la sua Maceratese andare a caccia dell'impresa contro la Civitanovese capolista.
L'allenatore e bandiera biancorossa, che può vantare più di 100 presenze in carriera fra Serie A e Serie B, chiede ai suoi ragazzi rabbia e sfacciataggine in vista del derby, che ricorda come una partita storica e sempre molto tosta da giocare sul campo.
Civitanovese-Maceratese: cosa rappresenta per lei il derby?
Il derby è il derby: una partita storica che mette di fronte “pesciaroli” e “pistacoppi”. È un evento in grado di coinvolgere tante persone ed è per questo che è la partita più sentita.
Immagino che in settimana abbia cercato di trasmettere l’importanza di questa partita ai suoi ragazzi. Come vi siete allenati in questi giorni?
Ci siamo allenati molto bene. I ragazzi hanno percepito da soli l’importanza della partita. Ce l’andremo a giocare, come abbiamo sempre fatto con tutte le altre squadre. Questa volta con quel quid in più dovuto ovviamente al fatto che è un derby.
Al termine del match pareggiato con l’Urbania c’è stato un colloquio fra lei, i giocatori e i tifosi. Cosa vi siete detti?
I ragazzi della curva ovviamente chiedono di fare risultato, soprattutto chiedono di farlo con la Civitanovese. È l’obiettivo per cui ci stiamo preparando al meglio. Dobbiamo solo trovare quel pizzico di rabbia e di sfacciataggine in più che ci permette di fare quel passo avanti che ci sta mancando.
Si dal suo arrivo ha saputo instaurare un grandissimo rapporto umano con i giocatori, in particolare con Perri e Minnozzi. Quali sono le condizioni di Perri? C’è la possibilità di vederli in coppia contro la Civitanovese?
Ci alleneremo fino a domani, quindi è ancora da vedere chi andrà in campo domenica. Posso dire comunque di aver visto bene Perri. Sul mio rapporto con i giocatori, credo sia ottimo con tutti quanti. Questo è un gruppo a cui sono legato, che si sta allenando con grandissima serietà. Mi auguro pertanto di riuscire a ritrovare i risultati quanto prima, perché questi ragazzi se lo meritano.
Ricorda qualche derby in particolare vissuto da giocatore?
Più che un derby in particolare, ricordo partite sempre molto toste. Il calcio negli anni è cambiato molto. Prima c’erano più duelli individuali, più “uno contro uno”. Adesso diciamo che se ne vedono di meno.
Domenica i fari del calcio regionale saranno puntati sul Polisportivo di Civitanova Marche, dove andrà in scena il derby fra Civitanovese e Maceratese. Chi conosce molto bene questa partita è Francesco Nocera: l'eroe dei due mondi. Capace di vincere sia a Macerata che a Civitanova, conservando sempre e comunque il rispetto di entrambe le tifoserie.
Proprio il tecnico campano ha riportato i rossoblù in Eccellenza, dopo la vittoria del campionato di Promozione dello scorso anno. Per Nocera in carriera si sono intervallate due esperienze diverse sia sulla panchina della Maceratese che su quella della Civitanovese. Ecco allora il derby visto dagli occhi di chi ha allenato entrambe le squadre:
Domenica c’è Civitanovese-Maceratese. Lei ha allenato entrambe le squadre e dunque conosce benissimo tutte e due le piazze. Cosa rappresenta questa partita?
È un derby, basta la parola stessa. Parliamo di una partita molto sentita, fra due squadre che meritano ben altre categorie. Sarà sicuramente una partita con una cornice di pubblico da Serie C.
Le squadre arrivano a questa partita in momenti di classifica differenti. Che partita si aspetta?
Per come sta andando il campionato, al momento è ovvio che la Civitanovese parte favorita. La Maceratese sta avendo qualche problema, ma un derby è una partita a sé. All’andata il pronostico era in favore della Maceratese e poi abbiamo visto com’è andata a finire. È sempre un match da tripla. Non ho dubbi, comunque, sul fatto che sarà una bellissima partita.
Immagino ci sia un derby che ricorda in maniera particolare…
Sicuramente quello vinto da allenatore della Maceratese nella stagione 2004/05. Vincemmo 1-0 e grazie a quel successo acquisimmo la promozione matematica in Serie D. Fu una festa doppia: sia per la vittoria del derby che per la vittoria del campionato.
Oltre a quel campionato vinto in biancorosso, ne ha vinti altri due invece in rossoblù. Meglio vincere a Macerata o a Civitanova allora?
Meglio vincere sempre. Dove ti trovi ti trovi.
Quanto a lei mister, sappiamo che è stato contattato da diverse società… cosa riserverà il futuro a Francesco Nocera?
Stiamo valutando. C’è qualcosa che si è mosso proprio in questi giorni. A tal proposito, infatti, domenica non potò essere al derby perché andrò a visionare da vicino un’altra squadra. Vedremo se la cosa si concretizzerà.
In poco più di 5 minuti sono stati prenotati tutti i posti disponibili per l’evento di Popsophia “La Banalità del male”, in programma sabato 27 gennaio all’Auditorium della Mole Vanvitelliana Ancona.
“Un risultato da guinness dei primati”. Commenta la direttrice artistica di Poposophia Lucrezia Ercoli. “Solo chi è riuscito a collegarsi da subito alla piattaforma è stato in grado di prenotarsi. Sapevamo di doverci far trovar pronti dopo 'l’assalto' ricevuto per lo spettacolo filosofico musicale dedicato a Raffaella Carrà. Siamo così ricorsi a una soluzione tecnica che ha funzionato alla grande ed è stata in grado di reggere l’urto”.
Popsophia metterà nuovamente in atto le proprie formidabili idee all’Auditorium della Mole Vanvitelliana, dopo il successo ottenuto nei tre spettacoli precedenti. “E se domani…” ha permesso, in un primo momento, di rileggere in chiave inedita il senso e la tradizione del Natale, grazie anche al genio cinematografico di Tim Burton; e poi di celebrare attraverso i brani e le immagini la grandezza di Lucio Dalla.
“Tanti Auguri…” invece ha ripercorso le tappe più significative della carriera iconica di Raffaella Carrà, in quello che è stato uno show pirotecnico di luci e colori. “La Mole Vanvitelliana è un gioiello architettonico”. Afferma la direttrice artistica di Popsophia. “È uno spazio perfettamente attrezzato per ospitare un festival multidisciplinare come il nostro. In più gode di un’acustica che non ha nulla da invidiare a quella di una sala da registrazione. Stiamo lavorando ad un progetto in grado di coinvolgerne tutti i meravigliosi spazi. Presto sveleremo tutte le novità”.
Alla domanda sul come si possa spiegare il successo che sta contraddistinguendo ogni singolo evento targato Popsophia, Lucrezia Ercoli invece risponde. “Al di là dei meriti propri, credo che gli spettacoli che realizziamo siano unici ed esclusivi. Sono spettacoli organizzati per quel preciso giorno, per quella specifica ricorrenza e per quello specifico luogo. È questo ciò che rende i nostri philoshow irripetibili”.
Appuntamento dunque al 27 gennaio con “La banalità del male”, l’evento che concluderà le celebrazioni per la Giornata della Memoria. Nelle due ore di spettacolo la direttrice artistica, attraverso gli strumenti della filosofia e della cultura visuale proveniente dal cinema, proverà a raccontare come la filosofia abbia pensato l’impensabile e come il cinema, dal kolossal hollywoodiano di Spielberg, “Schindler’s List” fino a “La vita è bella” sia riuscito, più o meno efficacemente, a raccontare la Shoah.
“Vogliamo indagare sugli aspetti che hanno portato il male, rappresentato in questo caso dall’olocausto, ad essere reso spettacolo di massa, sia nella musica che nel cinema”.
I fortunati 500 che sono riusciti a prenotarsi, potranno godere sicuramente di uno spettacolo sensazionale. Chi non ci è riuscito invece, potrebbe consolarsi grazie all’eventualità di un “piano B”. “Stiamo cercando delle soluzioni tecniche per cercare di rendere lo spettacolo fruibile a più persone possibili. Faremo del nostro meglio per cercare di soddisfare questa grande domanda”.
Domenica non sarà in campo, per via del brutto infortunio rimediato contro l’Osimana. Michele Paolucci si è detto comunque pronto a sostenere i propri compagni da fuori, in quello che si preannuncia un derby scoppiettante, con la sua Civitanovese prima in classifica da una parte e una Maceratese vogliosa di ribalta dall’altra.
Il capitano rossoblù ha parlato anche di come le grandi prestazioni dei suoi compagni lo stiano aiutando ad affrontare l'infortunio. Intanto pensa già ad una possibile data per il suo ritorno in campo.
Questa la nostra intervista a Paolucci fra infortunio, primato in classifica e derby.
Contro l’Osimana hai rimediato la lesione del crociato. Da come hai scritto sui social mi sembra che abbia affrontato con grande maturità la notizia dell’infortunio, quasi come fosse una tassa che un calciatore nell’arco della sua carriera deve pagare…
Sinceramente avrei fatto volentieri a meno di pagarla questa tassa. Per usare una metafora simpatica diciamo che sono scivolato su una buccia di banana che si è presentata lungo il mio cammino. Purtroppo, sono cose che nel calcio accadono. Per fortuna però i miei compagni mi stanno regalando emozioni incredibili. Sicuramente dovrò molto a loro in questo processo di recupero che dovrò affrontare da qui in avanti. Il mio infortunio ci ha compattato ancora di più come squadra, ci ha dato una forza e un’energia diversa.
Domenica eri a Villa San Filippo per Chiesanuova-Civitanovese. È stata una partita di alto livello. Immagino non sia stato facile per te seguirla da fuori, ma allo stesso tempo sarai stato orgoglioso dei tuoi compagni.
È stata una gran bella partita, fra due formazioni che meritano la classifica che hanno e che si sono affrontate a viso aperto. Ci tengo pertanto a fare i complimenti al Chiesanuova, che è davvero una bella squadra. Volevo fare una menzione particolare anche per Angelo Giordani, che è entrato molto bene nel finale. È un under molto valido. Era già con noi lo scorso anno e si sta rivelando pronto per il mondo dei grandi.Insieme a lui, fra i giovani che si stanno distinguendo, metterei anche Mangiacapre e Cosignani. Sono entrambi prodotti del nostro settore giovanile che stanno ben figurando in prima squadra.
Come ho sempre detto, nella nostra squadra non ci sono titolari e riserve, ma tutti sono importanti allo stesso modo. Faccio i complimenti anche alla coppia centrale di domenica. Avevamo qualche defezione ma Pasqualini e Ruggeri hanno disputato una grandissima partita. Lorenzo è un giocatore esperto che non ha bisogno di presentazioni. Federico è un ragazzo umile, che in campo sta facendo grandi cose. Qualche scienziato lo scorso anno mi aveva detto che Ruggeri non potesse giocare in Promozione e che addirittura fosse raccomandato. Sta rispondendo a suon di prestazioni importanti. È di Civitanova e ha tutta la stoffa per salire ancora di categoria e diventare un simbolo di questa squadra e di questa città.
Questa domenica invece ci sarà il derby. Guardando la classifica è ovvio che la Civitanovese ci arriva meglio, rispetto ad una Maceratese che invece sta disputando un campionato al di sotto delle aspettative. Che partita ti aspetti?
In queste partite così importanti la classifica si azzera, quindi credo che domenica in campo non si vedrà alla differenza di punti che al momento separa le due squadre. Allo stesso modo sappiamo che arriverà una formazione che ha bisogno di ritirare su il proprio morale e la propria classifica. Noi dobbiamo rimanere concentrati e pensare a fare la nostra partita. Questo è un campionato in cui bisogna rimanere sempre attenti e non ci si può assolutamente sedere su quello che è stato fatto la domenica prima.
Mi auguro di vedere tanta gente allo stadio. Ho un bellissimo ricordo della partita di coppa di settembre, così come dei derby disputati a Macerata. Sono sicuro che la gente di Civitanova verrà a tifare con grande orgoglio la propria squadra. Quello civitanovese è un popolo fantastico e ne sta dando dimostrazione ogni domenica.
L’ultimo derby al Polisportivo è terminato 1-1, con una tua rete su calcio di rigore. Hai segnato gol importantissimi in carriera, anche in Serie A. Quel gol con la Maceratese rientra tra i più belli della tua carriera?
È stata sicuramente una grandissima emozione. Giocare il mio primo derby nella mia città e segnare di fronte a quella splendida cornice di pubblico rappresenta sicuramente un momento significativo della mia carriera. Credo che quel giorno ci fossero almeno 5.000 persone allo stadio, fra cui anche la mia famiglia e amici che non vedevo da tempo. Questa volta sarà dura non poter essere della partita, ma sicuramente non farò mancare il mio sostegno ai miei compagni. Sarò il loro primo tifoso.
In questi giorni si sente il clima derby? Come hai visto i tuoi compagni in settimana?
Questo tipo di partite regala grande adrenalina. Sono andato a trovare i miei compagni in allenamento e posso dire di aver visto delle facce da derby. Li ho visti lavorare in silenzio e con grande concentrazione. Questo sicuramente mi fa ben sperare.
Tornando all’infortunio, ovvio che a 38 anni la rottura del crociato rappresenta una bella batosta. Comunque, hai detto che quella con l’Osimana non sarà la tua ultima partita in rossoblù…
L’infortunio è arrivato in seguito ad un contrasto in cui, con grande determinazione, ero andato a recuperar palla. Quella stessa determinazione che, nel corso della mia carriera, mi ha portato a raggiungere obiettivi importanti. Sarà proprio quella determinazione che mi aiuterà a recuperare e a tornare in campo. In questi giorni ho ricevuto attestati di vicinanza da parte di ex compagni, anche della Juventus, che mi hanno detto che quest’infortunio mi ha allungato la carriera.
Io ho già segnato sul calendario, in maniera ben evidenziata, una possibile data che mi prefiggo come obiettivo per il mio rientro in campo.
Sarà mica l’ultima giornata di campionato?
Non lo dico altrimenti mi prenderebbero per matto...
Attraverso un comunicato sulla propria pagina Facebook, la Civitanovese ha reso noti i costi e le modalità di acquisto dei biglietti per l'attesissimo derby di domenica 28 gennaio con la Maceratese.
"Le disposizioni delle Autorità per la gara di domenica prevedono la vendita dei tagliandi del settore ospiti a cura della società Maceratese che dovrà annotare gli estremi del documento di identità di ogni singolo acquirente. Non ci sono biglietti ridotti e pagano i nati dal 2009 e precedenti. Gli Under 14 (nati 2010 e successivi) non pagano ma possono accedere agli spalti solo se accompagnati da un maggiorenne ed esibendo un documento d’identità in corso di validità", si legge nella nota della società rossoblù.
Il costo dei biglietti è il seguente: 12 euro tribuna coperta nord e sud (ospiti), 10 euro gradinata; 25 euro tribuna centrale. "Oltre alla vendita diretta da parte della società ospite (tabaccheria Monachesi) sarà possibile acquistare i tagliandi (per tutti) anche sul circuito 'Ciao Ticket'. Per gli ospiti c’è tempo fino alle ore 19:00 di sabato 27 gennaio prossimo", prosegue la nota.
Il botteghino settore ospiti resterà chiuso mentre i botteghini per i locali saranno regolarmente aperti. Per i sostenitori locali non è prevista nessuna restrizione e nessuna prescrizione nominale.
Lunedì 22 gennaio, nella cattedrale di san Giovanni Battista in piazza Vittorio Veneto, in occasione della ricorrenza di San Sebastiano, patrono della polizia locale, è stata celebrata una messa organizzata dal Comando di Macerata per ricordare il segno di unione e la statura morale del santo condannato a morte per aver anteposto, nel suo lavoro, lo spirito solidaristico e di servizio per la comunità.
La Santa Messa è stata celebrata dal vescovo Monsignor Nazzareno Marconi, che in questa giornata speciale ha voluto evidenziare l’utilità e il funzionamento organizzativo della polizia locale.
Presenti, oltre al sindaco Sandro Parcaroli e agli assessori della giunta comunale, anche il questore Luigi Silipo, il prefetto Isabella Fusiello e il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Nicola Candido.
Il comandante della polizia municipale Danilo Doria ha tenuto un discorso di fronte a tutti i presenti, dicendosi orgoglioso del lavoro che viene svolto quotidianamente dal comando di Macerata e ringraziando ogni componente della sua area.
Successivamente, ai nostri microfoni, il comandante Doria ha dichiarato: “Oggi festeggiamo San Sebastiano, protettore della polizia locale, che in ogni occasione ci dà la forza per poter agire nel migliore dei modi e per tutelare la comunità, il territorio e tutti gli aspetti sociali della città. Tutti questi risultati possono essere raggiunti solo se vi è un’ottima organizzazione. Da parte mia va il ringraziamento a tutti i colleghi della polizia locale, al sindaco, agli assessori e alle figure statali. La loro cospicua presenza quest’oggi è un segno tangibile di come questa realtà funzioni. Il fatto che il corretto funzionamento del nostro comando sia stato evidenziato anche dal vescovo Nazzareno Marconi ci rende particolarmente orgogliosi”.
Nella giornata di San Sebastiano è stata organizzata anche una conferenza stampa da parte della polizia locale, nella quale è stato tracciato un bilancio sull’operato svolto nel 2023. A tal proposito il comandante ha riferito:
“Il 2023 è stato un anno positivo. Ci sono stati elementi essenziali che vanno valorizzati, fra tutti chiaramente le manifestazioni. Tutte le attività sono state svolte garantendo sempre i fattori costanti della viabilità, dell’infortunistica stradale, del controllo al commercio, per cercare di aprire Macerata a più persone possibili”.
Come detto, hanno partecipato a questa giornata di celebrazioni anche il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori del Comune di Macerata. Paolo Renna, assessore alla sicurezza e al decoro, ha espresso tutta la propria soddisfazione riguardo al prezioso lavoro che viene svolto quotidianamente dalla polizia locale:
“Il ruolo della polizia locale è fondamentale perché è la prima avanguardia nei confronti del cittadino. Oggi è stata anche l’occasione per ritrovarsi con tutte le altre forze dell’ordine e con le funzioni del comune. La macchina amministrativa funziona bene se funziona in sinergia con tutto ciò che le ruota intorno. La polizia locale è sempre operativa e per questa città è sicuramente un’importante risorsa”.
I dati più significativi Tessuto e coesione sociale
Sul fronte tessuto e coesione sociale, il numero degli accertamenti anagrafici effettuati sono stati 2.193 pari al 5,37 % della mutazione della popolazione. Sui 40.835 residenti (19.679 maschi, 21.156 femmine) la popolazione universitaria è stata quantificata indicativamente in 10.000 studenti.
Segreteria e gestione del comando
Le richieste di intervento pervenute alla centrale operativa del comando sono state 5.210 e nel 92% dei casi ha visto l’intervento della pattuglia con risoluzione positiva della situazione. Le pratiche inerenti alla Ztl eseguite dall’Apm sono state 3.705 mentre quelle rilasciate dalla polizia locale 450, 50 i trattamenti sanitari obbligatori e A.S.O. eseguiti, 32 i minori stranieri non accompagnati affidati ai centri di accoglienza, 162 gli atti relativi al ritrovamento di oggetti smarriti, 20 i corsi di educazione stradale nelle scuole cittadine, 76 le relazioni di servizio, 46 le rilevazioni di incidenti stradali con uso esclusivo della videosorveglianza.
Per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi 34 sono stati i report mensili inerenti al vigile di quartiere (Sforzacosta, Piediripa e Villa Potenza), 93 i servizi serali compresi quelli di controllo nelle serate di movida, 24 i servizi presso altri Corpi, 40 antidroga nell’ambito del progetto “Scuole sicure”.
Verbali e contenziosi
Le violazioni al Codice della strada sono state 15.770, 10.818 le infrazioni rilevate dalla polizia locale, 3.831 dall’Apm e 1.121 dai Servizi Generali Giulioni. Le violazioni ai regolamenti comunali e alle ordinanze emesse ammontano a 265, 70 i veicoli sequestrati per assenza di assicurazione obbligatoria e aggiornamento del Servizio Informatico Veicoli.
Le dotazioni del sistema di videosorveglianza comprendono 206 telecamere di cui 56 OCR, 144 osservazioni di contesto di varie tipologie e 1 mobile, con concentrazioni specifiche nei punti strategici del territorio comunale. Importante anche il software per la gestione delle immagini, strumento molto utile ai fini degli incidenti stradali ma anche per qualsiasi altra tipologia di indagine.
Circa i controlli sulla circolazione stradale i servizi effettuati con l’uso delle telecamere OCR sono stati 41 e le violazioni accertate 289, con autovelox 8 e infine con telelaser 50.
Sempre grazie all’uso della strumentazione Ocr (telecamere fisse e mobili) e telelaser 74 sono stati i verbali per circolazione senza assicurazione, 286 per circolazione con veicolo non sottoposto a revisione e 208 per mancato rispetto ai limiti di velocità. La fascia oraria con il maggior numero di verbali effettuati è quella che va dalle 10 alle alle 11.59 del mattino. I verbali infatti risultano essere 3.540.
Per quanto riguarda le soste irregolari i verbali emessi per veicoli in sosta in area riservata a residenti 894, 190 per sosta in area carico/scarico, 33 su passaggi pedonali, 99 su aree per disabili e 63 soste su marciapiedi. Per ciò che concerne i controlli su documenti le carte di circolazione ritirate sono state 28, le patenti di guida 45.
Nel corso del 2023 il comando della polizia locale ha rilasciato 505 concessioni di occupazione suolo pubblico per lavori, 41 nulla osta per manifestazioni varie, 121 invece sono state le ordinanze.
Gli incidenti stradali rilevati sono stati in totale 303, 138 con feriti e 2 mortali, 251 nel centro abitato (82,82%) – le strade in cui si sono verificate le maggiori violazioni al codice della strada sono state sono corso Matteotti (1.683), via Mozzi (1.323), via don Minzoni (986) e viale Leopardi (746) - e 52 fuori dal centro abitato (17,17%), le segnalazioni alla Prefettura per l’applicazione di provvedimenti cautelari di sospensione della patente 81, 492 le richieste di accesso agli atti relativi agli incidenti stradali.
Per quanto riguarda le informative all’autorità giudiziaria 21 hanno riguardato gli articoli 589 bis/590 bis del codice penale (lesioni personali stradali gravi), 29 per guida in stato di ebbrezza, 7 per fuga/omissione di soccorso, 31 le persone denunciate per altri reati.
Le violazioni accertate in materia di rifiuti/raccolta differenziata sono state 70, gli interventi per inconvenienti igienico sanitari ed ecologici 5, 25 i posizionamenti della videocamera per il controllo dell’abbandono dei rifiuti, controlli edilizia vari 65, verbali di accertamento violazioni sulla detenzione del cane 69 mentre i controlli dei detentori sulla conduzione del cane sono stati 225.
Dopo lo 0-0 con l'Urbino, arriva un altro pareggio interno per la Maceratese. Il gol dell'Urbania nel finale rimanda ancora una volta la vittoria in casa biancorossa. All'Helvia Recina il risultato finale è di 1-1.
Dino Pagliari schiera la sua squadra con un centrocampo a tre, con il confermato Gomis e i rientranti dalle squalifiche Tortelli e Pagliari, In avanti, con Perri out per alcune noie muscolari, c'è Minnozzi, con D'Ercole e Di Ruocco sulle ali.
Non succede molto nel corso del primo tempo, con il primo tiro in porta, per giunta innocuo, che arriva al 28' con Minnozzi. L'Urbania si affaccia dalle parti di Gagliardini qualche minuto dopo, ma la conclusione di Dal Compare termina fuori. Al 39' momento chiave: Gomis anticipa un difensore avversario in area di rigore e viene toccato. Finisce a terra e Signor Ferroni della sezione di Fermo assegna il calcio di rigore ai padroni di casa. Sul dischetto va Minnozzi che con una conlusione forte e angolata batte batte Ubietis. La Maceratese rientra dunque negli spogliatoi in vantaggio per 1-0.
La Rata torna in campo con Martedì e Cirulli al posto di Luciani e D'Ercole. Proprio il giovane esterno biancorosso al 14' minuto impegna il portiere avversario in una parata non semplice. Minnozzi sfiora la doppietta al 23', bravo ancora Urbietis a respingere. Il match entra nella fase più calda e la Maceratese abbassa il proprio baricentro per difendere il gol di vantaggio. Al 40' però l'Urbania trova il gol del pareggio: gran traversone dalla destra di Nouri per Dal Compare, che di testa supera Gagliardini e fa 1-1. La Maceratese si rigetta in avanti per provare a riportarsi in vantaggio. Una punizione calciata dalla trequarti finisce in fondo al sacco, ma l'arbitro annulla per una carica sul portiere. Grandi proteste da parte dei giocatori di casa. L'ultimo sussulto del match lo regala ancora Cirulli, che nel recupero sfiora uno spettacolare gol al volo. Urbietis alza in calcio d'angolo. Sarebbe venuto giù l'Helvia Recina. Dopo cinque minuti di extra time l'arbitro fischia la fine: è 1-1 il risultato finale fra Maceratese e Urbania.
Un punto a testa dunque, che permette all'Urbania di rimanere davanti alla Maceratese di una lunghezza, con la squadra di Pagliari raggiunta invece dall'Osimana a quota 24. Altra beffa nel finale e altra vittoria rimandata per la Maceratese, che domenica prossima affronterà la Civitanovese nel derby. Dopo il triplice fischio tifosi a colloquio con l'allenatore e con la squadra per ricordar loro l'importanza della prossima partita, appuntamento cruciale per la stagione biancorossa.
Un pareggio esterno alla prima giornata e poi solo vittorie, ben dodici consecutive. Il rullino di marcia della Stese, nel girone E di Terza Categoria, sta risultando davvero impressionante. I ragazzi di mister Paolo Paoloni, a una partita dalla chiusura del girone di andata, si ritrovano al primo posto in classifica, con addirittura dieci punti di vantaggio sulla seconda.
37 i punti conquistati sin qui, sui 39 a disposizione nelle tredici partite disputate. Un attacco monstre, capace di realizzare 40 reti in campionato, che valgono praticamente la media di 3 gol a partita. La difesa non è da meno, con soli 5 gol subiti in questa prima parte di stagione.
Confrontando i numeri della Stese con tutte le altre squadre marchigiane di Terza Categoria, possiamo accertare che il team di Monte San Giusto è la squadra che ha fatto più punti in assoluto e la miglior difesa della regione. Solo una squadra, la Sammartinese Next Gen, ha fatto meglio per quanto riguarda i gol fatti. I pesaresi, che giocano nel Girone B di Terza Categoria, hanno infatti siglato la bellezza di 43 gol in campionato. Cifre però "gonfiate" dal clamoroso risultato ottenuto contro la Nuova Bedosti, con la partita terminata sul 27-0.
L'ultima dimostrazione di forza della Stese è arrivata venerdì sera, nel match d'alta classifica contro il Serralta. Al "Tullio Leonori" di San Severino Marche, sotto un'instancabile pioggia, i rossoblù hanno ottenuto una vittoria in rimonta per 2-1, arrivata per giunta in dieci uomini.
Stese e Serralta torneranno ad affrontarsi mercoledì sera, nell'andata dei quarti di finale Coppa Italia Terza Categoria, altro obiettivo per cui i ragazzi di Mister Paoloni vogliono lottare in questa stagione. Venerdì 26 gennaio alle 21:00, invece, i rossoblù ospiteranno al comunale di Villa San Filippo il San Ginesio Calcio, per chiudere il girone di andata e continuare a migliorare i propri straordinari numeri.
Gli esponenti di Forza Italia, Giandiego Gatta e Paolo Barelli, hanno presentato nei giorni scorsi una proposta di legge riguardante l'“obbligatorietà della doggy bag”. Nel momento in cui quest’ultima venisse approvata, i ristoratori dovranno mettere a disposizione dei clienti il materiale necessario per portar via con sé gli avanzi del pranzo o della cena. Qualora il ristoratore si venisse a trovare impreparato, potrebbe andare in contro ad una multa che va dai 25 ai 125 euro.
Questa legge esiste già nei vari ordinamenti europei. Attualmente in Italia il ricorso o meno alle doggy bag viene invece stabilito in maniera discrezionale dal ristoratore. Abbiamo raccolto il parere di alcuni titolari di ristoranti del centro di Macerata, i quali, oltre a dirsi favorevoli all’approvazione di questa legge, hanno spiegato come già allo stato attuale ricorrano alla doggy bag per diversi clienti.
Mattia Baldoni, dell’Osteria Agnese, dice di lavorare molto con i pasti d’asporto; quindi, non si troverebbe assolutamente impreparato nel dover mettere a disposizione dei clienti un contenitore per portar via gli avanzi.
È dello stesso avviso anche Elio Vincenzetti della trattoria Da Rosa, che permette già ai propri clienti di portar via gli avanzi, non necessariamente destinati al proprio cane. A tal punto, Elio suggerisce il termine “your self bag”, anziché doggy bag.
In più ci svela come, a Villa Cortese, l’altro locale che gestisce a Treia, è proprio il comune a destinare il materiale necessario per l’asporto alle attività. Grazie all’iniziativa “Fatti gli avanzi tuoi”, il Comune di Treia e Cosmari, forniscono ai ristoratori tutto il necessario per favorire il riciclo degli alimenti e ridurre lo spreco. "Con quello che costa il cibo, è un peccato buttarlo via", dichiara saggiamente il signor Elio.
Gabriele Micarelli di Verde Caffè, da amante degli amici a quattro zampe, dice di essere favorevole all’iniziativa approdata in Parlamento. “Nel mio locale i cani sono sempre ben accetti, ma se rimangono a casa i clienti possono assolutamente portar loro gli avanzi. L’unico dubbio mi viene sul fatto che alcuni alimenti che mangiamo noi esseri umani possono danneggiare la salute dei cani. Per questo motivo selezionerei con cura gli avanzi da destinare agli animali domestici".
Dunque, tutti i ristoratori che abbiamo sentito adotterebbero senza particolari problemi la nuova legge relativa alle doggy bag. Ora la palla passa al Parlamento.
Dopo lo scialbo 0-0 con l'Urbino, la Maceratese tornerà a giocare nel proprio stadio domenica alle 15:00. Questa volta all'Helvia Recina arriverà l'Urbania, reduce dalla vittoria casalinga sul Monturano. I tre punti hanno permesso alla squadra di mister Omiccioli di scavalcare in classifica proprio la Rata, battuta all'andata con il risultato di 2-1.
Per Amedeo Massei, centrocampista della Maceratese nato e cresciuto a Macerata, domenica sarà una partita molto importante per vari aspetti. Questa le sue parole in vista della diciottesima giornata di Eccellenza Marche.
Domenica altra partita casalinga. Questa volta all’Helvia Recina arriva l’Urbania. Non serve nemmeno dire quanto questa partita sia importante per voi.
Esatto. Quella contro l’Urbania sarà una partita importante per tanti motivi. Bisogna tornare a vincere in casa. Bisogna farlo per tutto l’ambiente, per la classifica e poi anche per noi stessi. Le motivazioni per domenica sicuramente non ci mancano.
Contro l’Urbino non si è vista una bella Maceratese. Cosa non ha funzionato secondo te?
Non so dirti cosa non abbia funzionato. Posso dire che nel secondo tempo ci siamo un po’ sfaldati, contro una squadra comunque molto organizzata come l’Urbino. Questo ci ha portato a subire più del solito l’iniziativa avversaria. Per fortuna Federico (Gagliardini) ci ha messo qualche pezza e siamo riusciti a ottenere un punto.
Giocare per la squadra della propria città è sicuramente bello. Un po’ meno però quando la squadra è al centro di critiche da parte dei tifosi. Tu che sei di Macerata, come vivi questa condizione?
Il fatto di essere di Macerata, per me, ha i suoi pro e i suoi contro. Tutte le situazioni che si vengono a creare le sento in maniera più amplificata. Vivendo parecchio la città ed essendo cresciuto qui, vivo tutto in maniera più viscerale. Di contro però, quando le cose vanno bene, diciamo che voli abbastanza alto.
Appunto perché sei di Macerata, sai meglio di chiunque altro cosa vuol dire indossare questa maglia. L’arrivo in panchina di una bandiera biancorossa come Dino Pagliari ha rinforzato questo concetto di “maceratesità” all’interno dello spogliatoio?
Assolutamente. Il mister è molto bravo a trasmetterci le sue idee e la sua grinta. Dino Pagliari ha fatto la storia della Maceratese e averlo come allenatore è sicuramente importante per noi.
Dopo l’Urbania ci sarà il derby con la Civitanovese. Ci state già pensando? La sconfitta dell’andata fa ancora male?
La sconfitta dell’andata ovviamente fa ancora male. Ora come ora però non siamo nella condizione di poter pensare già così in avanti. Il nostro pensiero al momento è rivolto alla partita con l’Urbania e a cercare di fare il massimo per tornare alla vittoria. Poi, ovviamente, sappiamo quanto il derby con Civitanova sia sentito e sappiamo anche che dobbiamo riscattarci dalla partita dell’andata.
Alice Ruffini, giovane calciatrice maceratese che gioca nella squadra femminile della sua città, è stata convocata per il raduno ufficiale della Nazionale Lnd. Al termine della due giorni di allenamenti con la Rappresentativa Under 20, tenutisi nel Centro Sportivo Veronello Resort, abbiamo fatto due chiacchiere con Alice. Fra idoli, sogni e prossimi impegni della sua Cf Maceratese, ne è venuta fuori una bella intervista.
Ti aspettavi questa convocazione in Nazionale LND? Come hai reagito alla chiamata di Mister Canestro?
"Più che aspettarmela diciamo che ci speravo. A novembre abbiamo fatto il raduno con l'area centro e, in quell'occasione, credo di essermi comportata bene. Speravo perciò in questa convocazione, che fortunatamente è arrivata. Mi sono emozionata un sacco al momento della chiamata perché la Nazionale è un obiettivo importante per me, oltre che un'esperienza da cui si possono imparare molte cose".
Come sono andati questi due giorni in rappresentativa? Che livello hai trovato?
"Martedì abbiamo fatto un allenamento per conoscerci e provare qualche situazione di gioco. Mercoledì mattina invece c’è stato un triangolare con due tempi da 20 minuti, mentre nel pomeriggio c’è stata una partitella un po’ più blanda ma comunque con tanta intensità. Abbiamo giocato più o meno tutte una trentina di minuti a testa. Il livello era molto alto. La maggior parte delle ragazze con cui mi sono allenata giocano in Serie C, una categoria più alta rispetto alla mia, che invece gioco in Eccellenza".
Ti sei meritata la convocazione grazie alle tue prestazioni con la Cf Maceratese. La stagione era partita alla grande con il raggiungimento della finale di coppa contro l’Ancona. Adesso state faticando un po' in campionato. La stagione però è ancora lunga. Dove potere arrivare secondo te?
"La stagione è iniziata molto bene. Siamo arrivate in finale con l'Ancona, che abbiamo poi perso, ma comunque abbiamo disputato un buon cammino in coppa. In campionato invece abbiamo avuto un po' di problemi a causa di tanti infortuni, alcuni gravi, che hanno interessato le mie compagne di squadra. Nonostante ciò, puntiamo comunque a fare bene. Non ci siamo posti obiettivi di classifica, ma ci siamo promesse di impegnarci al massimo in tutte le partite".
Domenica ci sarà il derby con l’Aurora Treia. Immagino che vorrai festeggiare questa convocazione in nazionale con una bella vittoria…
"Nonostante questi due giorni impegnativi, venerdì punto ad arrivare agli allenamenti e dare il massimo per poter poi far bene domenica con il mio gruppo. Quella con l’Aurora Treia è una sfida molto sentita per noi, con molte ex da una parte e dall’altra. Sarà una bella partita da giocare".
Giochi nel ruolo difensore centrale. C’è un giocatore o una giocatrice a cui ti ispiri?
"Diciamo che non seguo molto il calcio in televisione. Se però devo fare il nome di un giocatore a cui mi ispiro, dico un grande difensore del passato, ovvero Fabio Cannavaro. Di calciatrici invece, da tifosa della Roma, stimo molto Elena Linari".
Il calcio femminile è sempre più in crescita, come dichiarato anche dal presidente Avallone. Dal tuo punto di vista, come giudichi l’attuale situazione del calcio femminile, sia a livello regionale che nazionale?
"Ho cominciato a giocare nel 2016, all'età di 12 anni. Mi ricordo che l'unica squadra contro cui riuscivamo a giocare all’epoca era il Perugia. Ora invece vedo che le ragazze più giovani della nostra società affrontano trasferte con squadre anche molto vicine. Questa è una cosa che mi riempie di gioia e ci fa capire come il calcio femminile stia prendendo piede in tutto il territorio, sia regionale che nazionale".
Un obiettivo per il futuro imminente e un sogno per la tua carriera.
"Ora ci sarà un altro ritiro con la Nazionale e poi si dovrebbe partire per il Torneo di Viareggio, una competizione molto prestigiosa a cui spero vivamente di partecipare. Mi impegnerò al massimo con la CF Maceratese e poi vedremo se arriverà la convocazione. Per quanto riguarda la mia carriera, spero di essere chiamata da qualche squadra professionistica di Serie B o di Serie A".
Magari la Roma?
"La Roma sarebbe più che un sogno".
Ancora la Roma sulla strada di Juan Luca Sacchi. Il fischietto maceratese, dopo esser stato designato come quarto uomo per Milan-Roma domenica scorsa, questa volta dirigerà dal campo la squadra giallorossa. La Roma scenderà in campo sabato 20 gennaio alle ore 18:00 ed affronterà il Verona, nella ventunesima giornata di Serie A.
In seguito all’esonero di Josè Mourinho, la formazione giallorossa sarà guidata in panchina da Daniele De Rossi. Dopo 616 presenze da calciatore con la maglia della Roma, per De Rossi inizierà dunque una nuova avventura come allenatore del club capitolino. La sua partita di esordio sarà arbitrata dall’arbitro della sezione di Macerata.
Dopo la vittoria su Melendugno, con Michele Carancini che ha preso il posto dell’esonerato Stefano Saja sulla panchina della CBF Balducci, la società arancionera è uscita allo scoperto sui motivi che hanno portato alla separazione con il tecnico lombardo.
Durante un’intervista al TGR, il Presidente dell’HR Volley Pietro Paolella ha così giustificato l’esonero di Stefano Saja:
“Abbiamo visto che dopo tre/quattro mesi la convivenza non era possibile per tante piccole cose e così abbiamo deciso di interrompere il rapporto. Mi dispiace per Saja, ma un presidente e un consiglio di amministrazione devono guardare in prospettiva e devono pensare al bene della società”.
Un feeling mai nato forse, quello fra Saja e la società maceratese; oltre ad un rapporto con le giocatrici, secondo il presidente, sempre più preoccupante.
“Ci siamo accorti che non c’era quella serenità che ti permette di lavorare nel modo giusto. Abbiamo ritenuto opportuno prendere questa decisione adesso, anziché fra un paio di mesi”.
Nello stesso servizio curato dal tg regionale, arriva anche la risposta dell’ex coach arancionero, che si è detto stupito dalla decisione comunicatagli all’indomani della sconfitta di coppa con Messina:
“Il rapporto con il capitano e la squadra era decisamente buono. Sono venuto a conoscenza dei problemi con la società nel momento dell’esonero. Non ho mai ricevuto da parte loto un feedback o una critica”.
Saja manda anche una frecciatina alla sua ex squadra riguardo alla gestione del roster:
“Se le aspettative crescono e invece il gruppo perde elementi, bisogna farsi qualche domanda. A mio avviso alcune dinamiche che hanno portato al mio esonero hanno ben poco di sportivo”.
Sabato 13 gennaio è andato in scena il match fra ASD Montecosaro e la Vigor Montecosaro. Due squadre divise da una grande rivalità, che si sono affrontate davanti ad una straordinaria cornice di pubblico, in quello che più comunemente viene chiamato “il derby dei matti”.
La partita è finita con il risultato di 1-1, al termine di novanta minuti divertenti dal punto di vista del gioco. Protagoniste principali sono state però le due tifoserie, quella neroverde e quella giallorossa, che hanno riempito gli spalti del Mariotti incitando a gran voce i giocatori in campo. Bandiere, cori, fumogeni e circa 500 persone presenti allo stadio. Sicuramente numeri inusuali e importanti per una partita di Prima Categoria.
Non ha perso l’occasione di seguire il derby dalle tribune dello stadio il sindaco di Montecosaro Reano Malaisi, che, collegandosi in diretta su Radio Montecò Web, ha così commentato la giornata:
“È stata una grande festa di paese, supportata da un clima soleggiato e insolito per essere il mese di gennaio. Ho visto tanto entusiasmo, oltre ad una partita bella e divertente. Il vero protagonista è stato il pubblico, che così numeroso in questa categoria è davvero difficile da immaginare. Bella atmosfera, soprattutto per la presenza di tanti ragazzi giovanissimi che hanno voluto partecipare ad un evento del loro paese. È un segnale di appartenenza importante. Questo per me è il calcio vero, quello che appartiene al tessuto popolare e che per le generazioni come la mia rappresentava un fatto naturale e istintivo: un calcio fatto di rivalità paesane, grande passione e il piacere di ritrovarsi fra amici allo stadio. Da sindaco è davvero una gran bella soddisfazione”.
Sulla partita invece, Malaisi ha commentato: L’1-1 è un risultato che fa contenti tutti. Il calendario poi ha fatto sì che il derby capitasse all’ultima giornata; quindi, mi auguro che nella partita di ritorno le due squadre possano festeggiare il raggiungimento dei propri obiettivi”.
Attualmente, infatti, le Vigor Montecosaro guida la classifica del campionato, mentre i rivali della ASD Montecosaro si trovano all’ottavo posto. Il calendario del girone C di Prima Categoria ha regalato una notevole sorpresa, programmando “il derby dei matti” all’ultima giornata. Nella partita di ritorno, dunque, la festa sugli spalti potrebbe essere doppia: in caso di raggiungimento della vittoria finale da parte dei giallorossi da una parte o in caso di piazzamento in zona playoff dei neroverdi dall’altra.