C'era da aspettarsi un grande spettacolo e così è stato. Lo scontro al vertice della ventitreesima giornata di Promozione Girone B fra Matelica e Vigor Castelfidardo ha regalato un match senza esclusione di colpi, terminato con il 3-2 in favore dei biancorossi.
Dopo il vantaggio iniziale del Matelica con Aquila, la Vigor ha trovato il gol del pareggio nel secondo tempo con Gioielli. Quando il risultato sembrava assestarsi su un pareggio, ecco che nel finale succede di tutto. Iori trova il gol del 2-1 al minuto 89'. In pieno recupero arriva di nuovo il pareggio di Brugiapaglia. Così al 95' è ancora Iori, da calcio di rigore, a fare 3-2 e regalare la vittoria alla sua squadra.
Un penalty decisivo, che potrebbe decidere le sorti di un intero campionato. Grazie al successo di sabato scorso infatti, la squadra della Presidentessa Orlandi si porta a +8 sui fidardensi. Sul dischetto si è presentato Mauro Iori, sempre più trascinatore di questo Matelica con 15 gol segnati sin qui. L'abbiamo intervistato dopo la pesante vittoria sulla Vigor Castelfidardo.
Vincere uno scontro al vertice è sempre importante. Vincerlo in quel modo al 95’ lo è ancor di più?
"Vincere uno scontro al vertice è una cosa fantastica. Farlo in questo modo poi è stato indescrivibile".
Sei stato protagonista assoluto con una doppietta. Prima il gol del pareggio e poi il rigore al 95’. Ti sei preso una responsabilità non indifferente. Quanto pesava quel pallone?
"Sinceramente non l'ho sentito più di tanto, ero sicuro di fare gol ed è andata bene".
I 3 punti di sabato vi consentono di portarvi a +8 sulla Vigor Castelfidardo. Questo vantaggio rischia in qualche modo di farvi rilassare?
"Non credo. Siamo una squadra forte, un grande gruppo e siamo anche giocatori maturi. Andremo a Trodica a fare la nostra partita come sempre. Ancora non abbiamo vinto nulla e quindi bisogna continuare a spingere".
Altra doppietta dunque per te. Continua il duello a distanza con Ruzzier nella classifica cannonieri. Dopo i 16 gol segnati nello scorso campionato di Eccellenza, quest’anno punti a segnare più di tutti in Promozione?
"Ogni anno mi pongo il massimo degli obbiettivi, poi a volte va bene e a volte va male, ma bisogna puntare sempre al massimo. Sono 4-5 anni consecutivi che sono sempre nelle prime posizioni della classifica dei marcatori. La classifica dei marcatori è importante ma il calcio è uno sport di squadra e quindi è una cosa secondaria, l'unica cosa di cui mi importa veramente è portare il Matelica in Eccellenza".
La scorsa estate, nonostante lusinghe importanti da squadre di Eccellenza, hai deciso di scegliere Matelica. Sei soddisfatto sin qui di questa scelta? Rimarrai al Matelica in caso di vittoria del campionato?
"Quest’estate ho avuto offerte importanti dalle migliori società in Eccellenza ma ho deciso di sposare il progetto del Matelica perché mi sembrava il più 'serio' e lungimirante. Mi è stato prospettato un discorso a più anni e quindi credo che rimarrò, ma nel calcio non si sa mai...La mia intenzione è questa ma vedremo a fine campionato come andranno le cose. Adesso pensiamo a chiudere come tutti sogniamo questo campionato".
(Credit foto: Ss Matelica)
Gol pesante per Matteo Ulivello nel match fra Casette Verdini e Appignanese. Una rete che, oltre a permettere agli amaranto di agguantare il pareggio, vale anche il decimo centro stagionale per “Uligol”.
L’attaccante del Casette Verdini raggiunge così la doppia cifra, confermandosi come assoluto bomber evergreen dei campionati dilettantistici. Si tratta infatti della sesta stagione consecutiva in cui Ulivello raggiunge almeno i 10 gol in campionato, cinque delle quali disputate in Promozione.
Dodici reti con il Montecosaro nella stagione 2017/18, 10 con quella del Monturano nel 2018/19, 11 a Pollenza nel 2019/20, 13 ancora con il Montecosaro nel 2021/22 e poi i 20 gol stagionali con cui lo scorso anno, sempre con la maglia del Casette Verdini, si è laureato capocannoniere del girone B di Promozione.
Il decimo gol stagionale per Ulivello arriva alla ventitreesima giornata, dopo aver saltato buona parte del girone di andata per infortunio. Il suo ritorno è tornato a garantire gol preziosi al Casette Verdini, che ritrovando il proprio bomber ha anche ritrovato le zone alte della classifica. La squadra allenata da mister Lattanzi si trova infatti al settimo posto con 32 punti , a -2 dalla zona playoff.
Sabato prossimo affronterà uno scontro diretto con il Monticelli, che si trova ad una lunghezza di vantaggio da Ulivello &co. Gli ascolani faranno bene a marcare stretto Uligol, che dopo aver raggiunto quota 10 in campionato, non vorrà di certo fermarsi.
Allo stadio La Croce di Montegranaro va in scena un match che mette in palio punti importanti in chiave play off. Per la 23^ giornata di Eccellenza si affrontano Montegranaro e Maceratese. Squadre divise da un solo punto in classifica.
LA CRONACA - Partono meglio i biancorossi. Anzi, fortissimo. Dopo 9’ minuti il primo squillo è di Mancini. Destro secco che sporca i guantoni di Taborda con Cirulli che da pochi passi con il sinistro non riesce a inquadrare lo specchio di porta. La “Rata” gioca e crea. Altri 10’ minuti e altre tre palle gol nitide. D’Ercole, Minnozzi e sempre D’Ercole non sbloccano il tabellino. La più nitida peró capita ancora per Cirulli. Involato verso la porta dei calzaturieri, salta Taborda e calcia. Pallone alto e disperazione per i tifosi della Maceratese. Al 30’ ecco il Montegranaro. La legge più antica del mondo si avvera: Cirulli sbaglia, Tonuzi segna. Bel colpo di testa su cross di Ruggeri che stappa la gara e fa sorridere Marinelli. Padroni di casa che vanno negli spogliatoi in vantaggio.
Le due squadre rientrano in campo con la Maceratese alla ricerca del gol del pari. Altra occasionissima per i biancorossi al 12’: bella imbucata di Minnozzi per Cirulli che fa partire un bel cross rasoterra. Sul secondo palo sbuca Mancini che a botta sicura mette a lato. La Maceratese ci prova in tutti i modi, con il Montegranaro che però si difende in maniera compatta e ordinata. Ruani le prova tutte, inserendo anche Perri e Di Ruocco. Il muro gialloblù però tiene e in pieno recupero arriva anche il 2-0 veregrense. Perpepaj sfrutta un’indecisione difensiva di Strano e deposita alle spalle di Gagliardini.
Una Maceratese sciupona esce così sconfitta dallo stadio “La Croce”, contro un Montegranaro che grazie ai 3 punti aggancia la zona salvezza. Occasione di sorpasso persa invece per i biancorossi, che dopo un’altra sconfitta esterna vede ora la zona play-off a tre punti di distanza.
Masterchef Italia vede le Marche sempre più protagoniste della sua tredicesima edizione. Dopo la presenza dello chef Errico Recanati del ristorante loretano Andreina, l’undicesima puntata dell’edizione 2024 del famoso programma televisivo di Sky è stata infatti registrata presso il ristorante Uliassi di Senigallia.
Punto di riferimento della ristorazione italiana e internazionale, nel 2018 Uliassi ha raggiunto il traguardo delle tre stelle Michelin. Il locale, situato a due passi dal mare, ha fatto da palcoscenico per la puntata in esterna della semifinale. Gli aspiranti chef hanno avuto l’onore di mettersi all’opera nella cucina di Mauro Uliassi, cimentandosi nella preparazione dei suoi raffinatissimi piatti.
Mauro Uliassi nel 1990 ha aperto il suo ristorante sulla “spiaggia di velluto”. La sua idea di cucina si basa su due semplici parametri raccontati durante la puntata di Masterchef: la semplicità e l’autenticità.
“Semplicità significa che tutto deve avere un costo comprensibile, gli ingredienti devono essere facilmente reperibili e che una volta fatto il piatto poi tutto il gruppo di lavoro sia in grado di replicarlo. Mentre l’autenticità deve raccontare quello che tu sei. Non si mangia più con la fame contadina che potevano avere i nostri nonni. Si mangia per puro piacere. Ogni piatto deve essere in grado di creare una situazione sensoriale in chi lo mangia, creando un desiderio verso il prossimo piatto”.
Attraverso queste parole, lo chef Ulissi ha cercato di trasmette il suo amore per la cucina e la passione che mette nei suoi piatti ai concorrenti di Masterchef Italia.
Dopo il pareggio a reti bianche con il Montegranaro, la Civitanovese si prepara ad affrontare la trasferta di Montegiorgio. I rossoblù sono sempre in testa alla classifica del campionato di Eccellenza. La sconfitta del K Sport Montecchio Gallo sul campo della Maceratese ha permesso alla squadra di Mister Alfonsi di allungare di 4 punti. ora a farsi sotto è però il Montefano che, dopo il successo esterno sulla Jesina, si trova a -2 dal primo posto.
Contro il Montegiorgio sarà sicuramente una trasferta insidiosa per la Civitanovese. All’andata il match finì sul risultato di 0-0, con la squadra allenata dall’ex Roberto Vagnoni che dimostrò grande solidità difensiva al Polisportivo. Alfonsi ritroverà Becker, che ha saltato le ultime due partite per infortunio. Un ritorno importante quello del fantasista argentino, già autore di 5 gol in questa stagione.
In vista della partita di Montegiorgio Pablo Becker ha dichiarato: "Penso che sarà una partita tosta, come lo sono tutte d’altronde quest’anno. Spero che riusciremo ad affrontarla nella miglior maniera possibile, sempre con l’obiettivo di vincere. Da qui alla fine faremo di tutto per difendere il primo posto".
Sulle sue condizioni fisiche invece il numero 10 della Civitanovese ha affermato: "Mi sento bene, sono pronto a tornare in campo. Ho fatto di tutto per essere della partita, quindi sono a disposizione del mister".
La partita con il Montegiorgio si giocherà alle 15:15. Anticipata alle 14:15 invece Montegranaro-Maceratese. Decisione presa dalla prefettura di Fermo per garantire l’ordine pubblico, vista la concomitanza del viaggio che le tifoserie provenienti da Civitanova e Macerata dovranno affrontare. Becker non ha dubbi sulla folta presenza dei supporters rossoblù a Montegiorgio: "Non credo ci sia bisogno di invitare i tifosi a Montegiorgio, perché loro sono sempre con noi, sia in casa che in trasferta. Sono molto importanti per noi".
In uno scintillante “Stadio della Vittoria” è andato in scena il recupero dell’undicesima giornata di Eccellenza femminile fra CF Maceratese e Recanatese. La partita si è giocata in notturna, di fronte ad un numerosissimo pubblico composto in larga parte da giovani. Le colonne neoclassiche illuminate del campo dei pini hanno fornito uno scenario mozzafiato alla partita.
Le due formazioni hanno dato vita ad un primo tempo molto combattuto ed equilibrato, andando a riposo sul risultato di 0-0. Il secondo tempo è ripartito da dove era finito il primo, con le ragazze in campo che non si sono risparmiate su nessun contrasto. Al 60’ però la fiammata decisiva: Stollavagli recupera palla sulla trequarti, triangola con una compagna e poi lascia partire un sinistro da posizione defilata che scavalca il portiere avversario. La squadra di casa si porta in vantaggio con il gol della sua bomber.
La Recanatese reagisce e prova in tutti i modi a trovare il gol del pareggio. Finale di grande sofferenza per la CF Maceratese, che grazie ad una difesa impenetrabile riesce a portare a casa una vittoria importante. Le biancorosse salgono ora al quinto posto in classifica e accorciano sul terzetto di testa composto da Ascoli, la stessa Recanatese e Sambenedettese. Questa domenica la squadra del presidente Avallone tornerà a giocare al “campo dei pini”, dove alle 14:30 affronterà l’Ancona Respect.
La settimana che ha visto l’esonero di Dino Pagliari da allenatore della Maceratese si è chiusa con un bel successo sul K Sport Montecchio Gallo, che ha riportato un po' di serenità all’ambiente biancorosso e ha permesso alla squadra di rilanciarsi in classifica. La Rata si trova ora infatti a -2 dalla zona play-off e domenica affronterà un vero e proprio scontro diretto sul campo del Montegranaro.
Contro il K Sport Montecchio si è vista una Maceratese pimpante e propositiva, ridisegnata dal nuovo allenatore Pieralvise Ruani. Fra le novità introdotte dal neotecnico biancorosso c’è stato sicuramente il ritorno di Nicolosi dal primo minuto. L’esperto difensore era finito un po’ fuori dai radar sotto la gestione Pagliari. Schierato titolare contro il Montecchio, ha saputo garantire alla fascia sinistra una buona spinta in fase offensiva e grande solidità in fase difensiva. Abbiamo dunque intervistato Matteo Nicolosi nella settimana che porta al match con il Montegranaro.
Domenica scorsa siete scesi in campo dopo una settimana sicuramente non semplice per via dell’esonero di Mister Pagliari. Avete risposto alla grande trovando una importantissima vittoria. Quanto ne avevate bisogno?
"È stata una settimana molto particolare. Venivamo innanzitutto dalla sconfitta di Colli del Tronto. Poi come hai detto c’è stato l’esonero del Mister, quindi eravamo abbastanza scossi. Diciamo che abbiamo accusato il colpo. Per questa serie di motivi la vittoria ci serviva come il pane. Dovevamo dare una risposta a tutto l’ambiente e anche a noi stessi, sia dal punto della prestazione che soprattutto del risultato. Ci voleva proprio una domenica così".
A giudicare dalla sua prima partita, Mister Ruani ha saputo subito trasmettere alla squadra le sue idee di gioco. Che impatto ha avuto il nuovo allenatore sullo spogliatoio?
"Ha avuto sicuramente un impatto positivo. Ha portato un po’ più di spensieratezza. Dal punto di vista del gioco poi Mister Ruani ci chiede di giocare il pallone in qualsiasi parte del campo, in qualsiasi situazione. Diciamo che noi, nonostante il dispiacere per l’addio del Mister Pagliari, abbiamo accolto al meglio le direttive del nuovo allenatore".
Domenica sei tornato titolare dopo diverso tempo e hai offerto una buonissima prova. Come hai vissuto questi ultimi mesi in cui hai giocato meno?
"Non è stato facilissimo non avere quasi per niente spazio. L’ho vissuta comunque con serenità, mettendomi a disposizione in tutti gli allenamenti, cercando comunque di far cambiare idea al mister. Ho sempre cercato di allenarmi bene, poi quando venivo chiamato in causa cercavo di dare il meglio. Non nascondo che però mi mancava assaggiare il campo da titolare".
Nonostante questo, c’è da riconoscere che hai sempre accettato le decisioni del Mister senza mai “lamentarti” …
"Questo fa parte del mio carattere. Sono sempre dell’idea che in primis viene la squadra. Se magari manifesti qualche pensiero negativo la squadra può risentirne e questo non va affatto bene. Certo, in allenamento cercavo comunque di far cambiare idea al mister, ma sempre senza creare problemi alla squadra".
I tre punti col Montecchio hanno sicuramente fatto bene a tutto l’ambiente. Come detto, è stata una settimana turbolenta, che poi ha visto anche la protesta della Curva Just nel primo tempo. In questa fase finale della stagione, quanto è importante per voi giocatori ritrovare il supporto dei tifosi?
"In questo rush finale sarà importante remare tutti dalla stessa parte, dalla squadra, alla società, ai tifosi. Poi alla fine tireremo le somme e vedremo come si concluderà la stagione".
Domenica c’è il Montegranaro. Direi un altro banco di prova importante. Che partita ti aspetti?
"Montegranaro è sicuramente una squadra tosta. L’abbiamo già affrontata tre volte in questa stagione, avendoli incontrati anche in coppa. Potrebbero avere un po’ il dente avvelenato proprio per l’eliminazione dalla coppa. Noi però dobbiamo averlo ancora di più perché siamo dietro di loro e vogliamo recuperare terreno. Conosciamo le loro qualità. Sarà una partita aperta e combattuta, con due squadre che vogliono giocare a calcio".
Continua a macinare punti e vittorie il Montefano, che nell’ultimo turno di campionato ha superato per 2-0 la Jesina in trasferta. Tre punti che portano la squadra di mister Mariani al secondo posto in classifica, a -2 dalla Civitanovese capolista. Il successo di Jesi porta indubbiamente la firma di Manuel Dell'Aquila, autore di una doppietta. Abbiamo sentito l’esperto attaccante del Montefano che ci ha rilasciato la seguente intervista.
La vittoria di domenica sulla Jesina vi porta a -2 dal primo posto. Questo Montefano ormai non può più nascondersi.
"Sappiamo che dobbiamo affrontare ancora tante squadre forti, ma noi non siamo da meno. Possiamo puntare alla vittoria finale. L’importante è che continuiamo a lavorare come i miei compagni stanno facendo da agosto e io da dicembre. Ormai siamo lì dobbiamo ballare".
Sei tornato in viola dopo una prima parte di stagione a Matelica. Quanto ha fatto bene anche a te personalmente tornare in quella che è un po' casa tua?
"Il mio rapporto col Montefano, di fatto, non si era mai chiuso. Durante la prima parte di stagione ci siamo sentiti sempre, sia col mister che con i compagni. Diciamo che il cordone che ci univa non si è mai staccato. C'è stata poi l’occasione di tornare e non ci ho pensato due volte".
39 anni ma evidentemente ancora non ti sei stancato di segnare. In più dimostri grande atletismo, vista l’esultanza con la Jesina alla Oba Oba Martins.
"L’età è solo un numero. Se ti curi bene, mangi bene e ti alleni con voglia riesci a fare anche cose che l’età magari non ti permette di fare. Io fisicamente sto ancora bene. Quella delle capriole è una cosa che faccio da tanti anni ormai".
Domenica arriva il Chiesanuova, un'altra squadra che come voi sa proporre un gran bel calcio. Inoltre, è una sfida che mette in palio punti pesanti. Che partita ti aspetti?
"Sarà una partita tosta. Conosco tanti giocatori del Chiesanuova, con molti di loro ho anche giocato insieme. Conosco benissimo anche mister Mobili, che è stato un allenatore importante nel mio percorso calcistico. Ho tuttora un bellissimo rapporto con lui e so quello che sa dare alle sue squadre. Sarà una partita da affrontare nel migliore dei modi perché, come dici, mette in palio punti molto pesanti. Se vuoi cercare di raggiungere risultati importanti devi cercare di fare risultato tutte le domeniche. In più è anche un derby, quindi sarà una bella partita, da vivere, da giocare e da provare a vincere".
Anche lo scorso anno il Montefano si era reso protagonista di una grande stagione. Quest’anno l’impressione è che la squadra sia anche più matura. Cosa è cambiato secondo te?
"Sono arrivati altri giocatori che ci permettono di avere una rosa più lunga. Lo scorso anno, fra infortuni e squalifiche, eravamo arrivati un po’ più lunghi nel finale di stagione. Quest’anno abbiamo più soluzioni e c’è la possibilità di far riposare chi magari ha tirato un po’ di più la carretta. Va fatto un plauso alla società che ha messo in mano a mister Mariani una rosa ampia e competitiva. Poi ovviamente tanti giovani che lo scorso anno affrontavano per la prima volta il campionato di Eccellenza hanno acquisito maturità e quest’anno hanno meno pressione nell’affrontare le partite. Dobbiamo comunque ancora migliorare tantissimo, ma direi che siamo sulla buona strada".
Ascoli-Cremonese non passerà di certo alla storia per la sua spettacolarità o per il suo peso ai fini della classifica. La partita è infatti terminata con il punteggio di 0-0, con le due squadre che hanno guadagnato un punto che serve ben poco per il raggiungimento dei rispettivi obiettivi.
Il match che si è disputato al Del Duca ha però permesso a Fabrizio Castori di agganciare Eugenio Fascetti a quota 549 panchine in Serie B. Il tecnico bianconero diventa così l'allenatore in attività con più panchine nel campionato cadetto e il secondo di sempre dietro Guido Mazzetti (626).
Per l'allenatore di San Severino Marche è sicuramente un traguardo importante, raggiunto grazie alle varie esperienze in Serie B alla guida di Carpi, Cesena, Trapani e Ascoli. Un altro riconoscimento prestigioso dunque per Mister Promozioni, che è anche l'unico tecnico italiano ad aver scalato tutti i campionati, dalla terza categoria fino alla Serie A.
Nell’intervista di circa un mese fa, la giovane calciatrice maceratese Alice Ruffini ci raccontò come desiderasse vivamente partecipare al Torneo di Viareggio con la Rappresentativa LND. Non solo è riuscita a meritarsi la convocazione per il prestigioso torneo, ma fra qualche ora la sua squadra giocherà la finalissima contro il Milan.
Dopo aver fatto fuori il Livorno Calcio Femminile e il Wenchester United, la formazione under 19 della Rappresentativa LND affronterà le giovani rossonere nell’atto finale della Viareggio Women’s Cup. Il match avrà inizio alle ore 15:00 e sarà trasmesso in diretta sul canale 58 di Rai Sport
Una stagione iniziata con la fusione e il cambio di denominazione in Sangiorgese Monterubbianese, seguita poi da un grande mercato estivo che ha creato grandissime aspettative in vista del campionato di Promozione.
A novembre poi le improvvise dimissioni da presidente onorario di Pasquale Fermani, che hanno imposto un ridimensionamento del budget e portato ad alcune cessioni eccellenti nel mercato invernale.
La squadra ha così iniziato ad annaspare in campionato, ottenendo una serie di risultati deludenti, fino ad arrivare alle ultime due sconfitte consecutive contro Appignanese e Monticelli. La squadra si trova ora invischiata nella lotta salvezza, che in queste ultime otto giornate si preannuncia molto serrata, con tante squadre raccolte in pochi punti.
Dopo la sconfitta di Monticelli, la società ha deciso, in comune accordo con l’allenatore, di sollevare dall’incarico Mister Mengoni e affidare la panchina al duo Jaconi-Polini.
"Il comandante", 77 anni compiuti a gennaio, torna dunque sulla panchina della Sangiorgese, dopo averla portata a centrare i playoff nello scorso campionato di Prima Categoria. Il cambio di denominazione e la fusione con la Monterubbianese avevano poi portato ad una mancata riconferma. A qualche mese di distanza sarà però di nuovo il decano a guidare la squadra di Porto San Giorgio.
Jaconi detiene il record del maggior numero di promozioni nel calcio italiano, avendo ottenuto con le proprie squadre undici salti di categoria, di cui otto tra i professionisti e tre tra i dilettanti, superando Gigi Simoni, che ne ha ottenute otto, tutte in campionati professionistici. Fra le più grandi imprese del tecnico classe 47’ si ricordano la clamorosa scalata dalla Serie C2 alla B con il Castel di Sangro, paesino abruzzese di 5mila anime, la promozione in Serie B con il Livorno, che lo fece diventare un grande idolo della tifoseria amaranto. Nella stagione 1982/83 portò invece la Civitanovese in Serie C1.
Parliamo sicuramente di altri tempi e altre categorie. La Sangiorgese si affida ora all’esperienza di Osvaldo Jaconi, unita a quella di Enos Polini, per conquistare la salvezza in questo combattutissimo girone B di Promozione Marche.
Nel consiglio delle donne convocato per oggi, lunedì 19 febbraio, si sarebbe dovuto discutere dell’organizzazione di iniziative in vista della Giornata Internazionale delle Donne e si sarebbero dovute conoscere le rappresentanti di quartiere neoelette.
L’esclusiva presenza della presidente Sabrina De Padova e della vicepresidente Ninfa Contigiani come membri di diritto, oltre a due rappresentati di quartiere, ha portato a dichiarare la seduta deserta.
Assenti, dunque, le rappresentanti delle associazioni, che in seguito ad una variazione di regolamento approvata lo scorso anno, si erano viste togliere la facoltà di voto.
"Capisco la mancanza delle associazioni che, vista la modifica al regolamento, hanno ritenuto opportuno non presentarsi", queste le parole della presidente Sabrina De Padova di fronte all’aula deserta.
La vicepresidente Ninfa Contigiani invece afferma: "Questa sala vuota è perfettamente rappresentativa e dà la dimensione della capacità di ascolto, della sensibilità e delle volontà di confronto che le esponenti consiglieri comunali ed assessori della giunta dimostrano nei confronti della realtà cittadina. Non sono per niente sorpresa, era assolutamente ovvio che una volta cambiato il regolamento per far diventare il consiglio delle donne un luogo in cui passano solo le decisioni già prese dalle esponenti della maggioranza, esso non avesse più la funzione di confronto per cui era nato".
"L’assenza qualifica chi è assente avendo il dovere di starci. L’assenza delle associazioni evidenzia invece la mancata volontà delle stesse di sottostare alla volontà della maggioranza. Venire qui solo per fare presenza e non decidere nulla non può rendere viva la funzione di questo consiglio”, spiega Contigiani.
Il prossimo consiglio delle donne si terrà invece il primo marzo, quando si discuterà della revoca della presidente del Consiglio delle Donne Sabrina De Padova, accusata di aver "nel corso del suo mandato programmato e assunto delle decisioni senza un necessario confronto con le componenti di diritto elette del Consiglio delle Donne, determinando la perdita di rappresentatività del gruppo di maggioranza al quale appartiene".
La presidente De Padova ci aveva già mostrato il suo punto di vista su questa vicenda (leggi qui), denominata ironicamente dalla stessa "una decapitazione in stile Maria Antonietta". Il proprio punto di vista a riguardo di questa revoca è stato espresso questa sera anche dalla vicepresidente Contigiani.
“Il mio sospetto è che, al prossimo consiglio delle donne, convocato dalle donne della maggioranza con un ordine del giorno stabilito da loro, molto probabilmente vedrà una folta presenza - dice Contigiani -. Quello che hanno fatto è chiedere la revoca della presidenza sulla base del fatto che non è più rappresentativa della maggioranza. Voglio ricordare che come presidente e vice fummo votate dall’assemblea, fra cui anche le rappresentati delle associazioni. Dovremmo pertanto essere sfiduciate dalla stessa assemblea. Invece le consigliere di maggioranza hanno costruito un regolamento che non rispetta i crismi della corretta funzionalità istituzionale".
"La maggioranza ha impresso un valore politico a questa revoca e ha così trasformato il consiglio delle donne in un organo di contenuto partitico politico, quando non è nato per questo ma per dare alle consigliere donne elette una rete di donne che vivono e agiscono nella società e possono essere in grado di dispensare consigli sugli atti amministrativi da prendere con maggiore efficacia - denuncia la vicepresidente -. È evidente che questa maggioranza non ha voluto questo tipo di confronto. Non c’è rispetto della pluralità di opinioni politiche che era presente all’interno del consiglio delle donne.
"È chiaro che le 35 esponenti associative del territorio avrebbero votato secondo il proprio pensiero e secondo il proprio potere politico. La loro presenza rappresentava una ricchezza, un’opportunità di raccogliere le impressioni della città prima di promuovere un atto amministrativo. Hanno cancellato questa ricchezza con un tratto di penna, dimostrando di non avere bisogno della parola e della visione di nessun altro al di fuori della loro”. La vicepresidente Contigiani, non avendo intenzione di ricoprire questo suo ruolo in "un’organizzazione che vuole imporre le proprie decisioni", domani mattina rassegnerà formalmente le sue dimissioni. Rimarrà comunque nel consiglio delle donne come membro.
Le coincidenze nel calcio possono essere sorprendenti e bizzarre, trasformando il campo da gioco in un teatro di eventi imprevedibili. Sono proprio le coincidenze a confermarci che questo sport, in grado di appassionare le persone in ogni sua categoria, infondo non è che un tessuto di storie incredibili e destini intrecciati.
Ne sa qualcosa il Chiesanuova, che nell’ultima giornata di campionato è tornato a giocare nel proprio stadio, il “Sandro Ultimi”, dove ha ospitato l’Azzurra Colli.
Dopo mesi e mesi di peripezie, in cui il Chiesanuova ha giocato le proprie partite casalinghe in giro per i campi della provincia, domenica la squadra del patron Bonvecchi è potuta finalmente tornare nella propria casa, nella propria frazione, con la propria gente.
Ecco allora che il fischio iniziale del match è stato preceduto da una bellissima coreografia allestita dalla tifoseria dei Crossroads Ultras, con la tribuna del “Nuovo Sandro Ultimi” che si è colorata di biancorosso mostrando la scritta “This is my home, where I belong” (Questa è casa mia, a cui appartengo).
In un clima di grande entusiasmo inizia dunque il match, con la squadra di Mister Mobili che si getta subito in avanti alla ricerca del gol. La voglia di regalare una vittoria ai propri tifosi è tanta, così il Chiesanuova costruisce una marea di occasioni nel corso del primo tempo, senza però trovare la via del gol. Le due squadre rientrano negli spogliatoi sul risultato di 0-0.
Il secondo tempo inizia sulla falsa riga con cui si era concluso il primo. Sono sempre i padroni di casa a proporsi in avanti, con l’Azzurra Colli che però si difende bene. Il Chiesanuova ha speso molto nel corso del match e comincia ad accusare un po’ la fatica, con gli ospiti che invece iniziano a guadagnare campo. Sembra una di quelle partite maledette in cui, nonostante i ripetuti sforzi, il gol non vuole saperne di arrivare.
Manca quasi un quarto d’ora alla fine e Mongiello, una delle bandiere della squadra, vede respingersi una conclusione in calcio d’angolo. Lo stesso capitano batte il corner sul primo palo, dove arriva Iommi che di testa realizza la rete dell’1-0. Esplode il pubblico del “Sandro Ultimi”, per un gol tanto cercato quanto meritato. La firma è quella di uno dei senatori della squadra, che il prossimo mese di agosto toccherà la soglia delle 42 primavere.
Il Chiesanuova protegge il gol di vantaggio nel finale e al triplice fischio può partire la festa biancorossa. Una partita decisa dunque da Iommi, che guarda caso segnò proprio il primo gol del Chiesanuova in Eccellenza. Si giocava contro il Montefano al Sandro Ultimi, prima che fosse interessato dai lavori di ristrutturazione. Quella che riuscì a vincere anche in quel caso per 1-0 era tutt’altra squadra, che si apprestava ad iniziare il suo percorso nel massimo campionato regionale con l’obiettivo della salvezza. A circa un anno e mezzo di distanza il Chiesanuova è una realtà consolidata, capace di mettere in difficoltà qualsiasi squadra e che attualmente si trova al terzo posto del campionato di Eccellenza. Quello che non è cambiato affatto però è il grandissimo spirito che questa squadra mette in campo in goni partita, come confermato dal presidente Luciano Bonvecchi al termine della partita con l’Azzurra Colli.
“Nel momento in cui la partita si stava facendo complicata abbiamo dimostrato come questa squadra non muore mai. Il bello poi è che l’ultimo a mollare è il più grande, l’eterno giovane Giacomo Iommi. Nei momenti cruciali ci pensa sempre lui. Abbiamo coronato questo ritorno a casa nel migliore dei modi. Temevo di bagnarlo con una sconfitta. Dopo tutti i sacrifici fatti per tornare al Sandro Ultimi sarebbe stato davvero brutto. Ringrazio tutta la squadra e tutti coloro che si sono prodigati per giocare qui, così come i tifosi per la bella coreografia messa in scena. È un giorno da ricordare!”
L’eterno giovane Giacomo Iommi, nel finale della passata stagione, aveva preso in mano la squadra insieme all’altro senatore Matteo Monteneri. I due avevano rivestito i panni di allenatori-giocatori, con la soluzione autogestita che alla fine portò la squadra alla salvezza. Al termine della partita hanno espresso tutta la loro soddisfazione per l’importante vittoria.
“Ricordavamo quel gol scherzando con i compagni prima della partita. Oggi abbiamo coronato il sogno di tornare sul nostro campo. Questa nuova struttura meritava un epilogo del genere”.
Buona la prima per Pieralvise Ruani. Il neotecnico della Maceratese ha vinto la sua gara d'esordio all'Helvia Recina battendo 3-2 un avversario complicato come il K Sport Montecchio. Subentrato all'esonerato Dino Pagliari in settimana, Ruani è riuscito subito a dare una buona idea di gioco alla Maceratese, che mai in questo campionato aveva siglato 3 reti in una partita.
Al termine del match, Ruani si è complimentato con i suoi giocatori, facendo gli auguri di pronta guarigione all'infortunato Paolo Tortelli.
"Devo dire bravi a tutti i ragazzi. Faccio in primis un grosso in bocca al lupo a Paolo Tortelli, che ha rimediato un brutto infortunio e vorrei ringraziarlo per ciò che ha fatto sin qui con la Maceratese. Penso che i ragazzi abbiano provato in tutti i modi a giocare, a farsi vedere e a correre. Abbiamo fatto davvero una grossa prestazione contro una squadra forte".
La Maceratese grazie ai 3 punti conquistati contro il Montecchio si porta ora a -2 dalla zona playoff. Domenica la Rata affronterà un'altra sfida importante contro il Montegranaro in tarsferta. Ruani non ha dubbi sul fatto che la sua squadra possa comunque mettere in difficoltà chiunque.
"Questa è una squadra che se gioca così può mettere in difficoltà chiunque. Chi ha giocato, così come chi è subentrato merita i complimenti. Sono stato contentissimo sia per loro, che per me. Sono da un anno e mezzo nello staff della Maceratese e vorrei ringraziare il presidente per questa opportunità. È una persona che mette tanto per questa squadra. Oggi ci godiamo questa vittoria".
All'Helvia Recina va in scena la ventiduesima giornata di Eccellenza Marche, con la Maceratese che ospita il K Sport Montecchio Gallo. Esordio sulla panchina biancorossa per Mister Pieralvise Ruani, che deve subito vedersela con una grande avversaria, non a caso la seconda forza del campionato.
Il nuovo tecnico ridisegna la Maceratese con un 4-3-3. In difesa si rivede dal primo minuto Nicolosi. A centrocampo, con Massei squalificato e Tortelli out, Ruani sceglie Pagliari, Gomis e Mancini. Il tridente offesnivo, orfano di Perri, è composto da D'Ercole, Minnozzi e Cirulli.
La Curva Just rimane fuori dal proprio settore per protesta nel primo tempo, lasciando solo uno striscione sui gradoni.
Pronti via e gli ospiti hanno un'occasione con Peluso, che però non riesce a sfruttare a dovere il contropiede. La Maceratese risponde e al 4' minuto trova subito il vantaggio: cross preciso di D'Ercole per Minnozzi che aggancia e trova una gran girata per l'1-0 biancorosso. Il Montecchio reagisce prontamente. Al 12', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Gagliardini non è preciso in uscita e Bardeggia in mischia ne approfitta per seganre il gol del pareggio. Superata la mezz'ora di gico è ancora Minnozzi a rendersi pericoloso con un tiro a giro che finisce di poco alto. L'attaccante ex Atletico Ascoli, il più attivo nel primo tempo, ci riprova al 35', ma il suo tentativo finisce nuovamente sopra la traversa. Le due squadre rientrano dunque negli spogliatoi sul risultato di 1-1.
Il secondo tempo si apre con l'ingresso dei tifosi della Curva Just.
Passano soli 8 minuti e la Maceratese torna in vantaggio. Ancora Minnozzi, servito alla grande da Cirulli, trafigge il portiere avversario da dentro l'area. Cinuqe minuti più tardi arriva anche il gol del 3-1: propizia ancora Cirulli, che crossa in area e trova la deviazione di testa vincente di capitan Strano. La Rata getsisce bene il doppio vantaggio. Al 40' il Montecchio va vicino al gol con Pelsuo, che di testa mette fuori di un nulla.La rete del 3-2 arriva comuqnue due minuti dopo, con Notariale che rende il finale più acceso. L'arbitro assegna 6 minuti di recupero, in cui la Maceratese serra le file e riesce a difendere il vantaggio. La partita finisce col successo importantissimo per la Maceratese, che esce dal terreno di gioco fra gli applausi del pubblico.
Buona la prima per Mister Ruani, che è risucito subito a dare una bella idea di gioco alla sua squadra. La Maceratese sale a quota 33 punti e vede i playoff a sole due lunghezze. Il K Sport Montecchio rimane a 36 punti e si vede scavalcare dal Montefano.
Non si saranno sicuramente annoiati i numerosi spettatori presenti quest'oggi al Comunale di Appignano.
Una partita incredibile quella messa in scena da Appignanese e Atletico Centobuchi, con i padorni di casa che alla fine la spuntano al termine di novanta minuti in cui succede praticamente di tutto.
L'Atletico Centobuchi inizia fortissimo, con Cialini che dopo 8 minuti di gioco sblocca il risultato spingendo in rete un gran cross dalla destra di Napolano. Lo stesso fantasista ex Maceratese al 31' avrebbe l'occasione del raddoppio ma si fa ipnotizzare da Pettinari dagli undici metri. Ennesimo penalty neutralizzato in stagione per il formidabile portiere dell'Appignanese. Dopo aver rischiato di capitolare per la seconda volta, la squadra di Mister Cantatore trova anche il gol del pareggio. Capitan Gagliardini lascia partire un tiro non irresistibile dal limite dell'area sul quale Camaioni non è preciso, con il pallone che si deposita in rete. Nonostante la doppia mazzata, la formazione ascolana reagisce e al 40' sfiora di nuovo il gol con il colpo di testa dell'esperto Giorgio Galli. Pallone alto di un soffio. Le squadre vanno dunque a riposo sul risultato di 1-1.
Pronti via e l'Appignanese ha subito la prima garnde occasione della ripresa: Argalia svetta in area di rigore ma sbaglia da pochi passi. L'Atletico Centobuchi risponde costruendo due grandi occasioni. Se nel primo caso è Napolano ad essere un po' lezioso nel cercare il pallonetto, nella seconda è ancora Pettinari a negare il vantaggio agli ospiti. L'estremo difensore indossa infatti il mantello da Superman e smanaccia in angolo un colpo di testa ben angolato da Cianlini. All'11 Carboni si mette in proprio e va vicino al gran gol da posizione defilata. La partita è più viva che mai e regala occasioni da entrambe le parti. Arriviamo al 41', con Medei che viene atterrato in area da Filipponi. Cartellino rosso per il difensore ascolano e calcio di rigore per l'Appignanese. Sul dischetto si presenta Tarquini che, con grande freddezza, realizza il gol del 2-1 che fa esplodere i tifosi di casa. Guai però a pensare che sia finita, perchè la squadra di Mister Fusco non ne vuole sapere di arrendersi. In pieno recupero infatti un traversone dalla trequarti di campo viene raccolto in area da Cialini che a botta sicura centra la traversa. L'Appignanese resiste nel finale e prima del triplice fischio Carboni sfiora anche la prodezza dalla lunga distanza.
Finisce dunque con la vittoria dell'Appignanese, che contro una delle squadre meglio attrezzate e più in forma del campionato conquista tre punti di platino. Si tratta del secondo successo consecutivo per la squadra di Mister Cantatore, che ora vede la salvezza diretta a soli 4 punti. Si arresta la corsa dell'Atletico Centobuchi, che torna a perdere dopo 6 riusltati utili consecutivi. La formazione ascolana rimane a 37 punti e viene così agganciata al terzo posto dal Trodica.
La Settempeda si aggiudica il big match della ventesima giornata del Girone C di Prima Categoria. Superato 1-0 il San Claudio grazie al gol di Castellano, sempre più leader della formazione biancorossa. I 3 punti consentono alla Settempeda di scavalcare la Vigor Montecosaro, fermata sullo 0-0 dal Camerino, e portarsi così al comando della classifica.
Sotto un bel sole quasi primaverile, a San Claudio è andata in scena una partita molto combattuta e giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Alla fine, sono gli ospiti, con merito, a portare a casa la posta in palio.
Grande cornice di pubblico sugli spalti, con diversi tifosi arrivati da San Severino e tanti giovani a sostenere invece la squadra della frazione di Corridonia.
A partire meglio sono i padroni di casa, che dopo 8’ minuti vanno vicini al vantaggio: Scarponi approfitta di un’uscita avventata di Caracci e impatta di testa. Bravo Gianfelici a salvare sulla linea di porta. La Settempeda si fa vedere in avanti al 31’, con l’insidioso tiro cross di Quadrini che però non viene raccolto da nessun compagno in area di rigore. Il vantaggio ospite arriva però al 37’: grande cross dalla sinistra a trovare sul secondo palo Castellano, bravo a battere Lorenzetti e realizzare il suo undicesimo gol in campionato. La squadra di Mister Cotica prova subito a reagire, con Sinigallia che al 41’ si coordina alla grande e lascia partire un bel destro al volo che però si spegne a lato. Sul finire del primo tempo il San Claudio avrebbe una buona occasione di contropiede ma l’arbitro ferma l’azione per una presunta uscita del pallone dal terreno di gioco. Tante le proteste in casa rossoblù. La prima frazione di gioco si chiude quindi con la Settempeda in vantaggio.
Nella ripresa la formazione allenata da Mister Ciattaglia rientra molto bene in campo. Dopo soli 30 secondi di gioco è ancora Quadrini a provarci dalla distanza. Bravo Lorenzetti a respingere. Il San Claudio però è vivo e ha una buona occasione con Vecchi che però calcia alto col sinistro. I biancorossi sono bravi ad amministrare il vantaggio e a dettare il ritmo della partita. Al 20’ Silla ha sul destro la palla del 2-0, ma è brava la difesa di casa a murare la sua conclusione. La Settempeda sfiora ancora il raddoppio al 32’: un ispiratissimo Castellano rientra sul destro saltando un paio di avversari e va alla conclusione a giro che si perde di pochi centimetri a lato. Sarebbe stato un gran gol.Mister Cotica inserisce tutti i suoi attaccanti per provare ad agguantare il pareggio. La Settempeda però si chiude bene e riesce a difendere il gol di vantaggio.
Al triplice fischio esplode la gioia dei tifosi biancorossi, che grazie a questo prezioso successo vedono la loro squadra salire al primo posto in classifica.
Per il San Claudio arriva invece la seconda sconfitta casalinga della stagione. Un risultato che comunque nulla toglie all’ottimo campionato disputato sin qui dalla squadra di Mister Cotica, che da neopromossa si trova al quarto posto con 35 punti.
Dopo la grande vittoria conquista sul campo dell’Urbania, arrivata con il roboante punteggio di 4-1, la Civitanovese si prepara ad ospitare il Montegranaro per la ventiduesima giornata di Eccellenza Marche. Mister Alfonsi ha sottolineato l’importanza della vittoria di Urbania, ma invita i suoi ragazzi a tenere alta la concentrazione contro il Montegranaro.
"Le vittorie sono tutte importanti. Certamente questa è stata più bella perché è arrivata con 4 gol di scarto, cosa che sin qui non c’era ancora mai successa - precisa l'allenatore. L’abbiamo però già archiviata, perché siamo con la testa alla partita di domenica con il Montegranaro. Parliamo di una squadra che sta facendo bene e che ha una rosa importante. Forse verranno qui al Polisportivo ancora più arrabbiati per la sconfitta subita dall’Osimana nell’ultimo turno. Noi dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo e non disperdere quanto di buono fatto fin qui".
La Civitanovese dovrà fare ancora i conti con gli infortuni. Per il match con il Montegranaro, oltre ai "soliti" indisponibili Paolucci e Visciano, sono fortemente in dubbio Becker e Bagnolo. Si candida ancora per una maglia da titolare Strupsecki, dopo la buona prestazione di Urbania. Davanti spazio al tandem Spagna-Brunet: il primo autore di un gol su rigore nell’ultima partita, il secondo di una doppietta.
Grazie al 4-1 di Urbania, la squadra di Mister Alfonsi si torva ancora al comando della classifica del campionato di Eccellenza, a +3 dal K Sport Montecchio Gallo. I pesaresi domenica faranno visita alla Maceratese, nella prima di Ruani dopo l’esonero di Pagliari. Sull’eventualità di un risultato favorevole dall’Helvia Recina il tecnico rossoblù ha dichiarato: "Pensiamo a noi e a fare bene con il Montegranaro. Poi mancano ancora tante partite da qui alla fine, quindi non credo si possa parlare di una lotta a due con il Montecchio. Possono sicuramente inserirsi altre squadre per la corsa al primo posto. Abbiamo questo piccolo vantaggio e dobbiamo essere bravi a sfruttarlo e non farci riprendere".
Dopo 21 giornate di campionato, il girone B di Promozione vede al comando il Matelica di mister Passarini. Dal momento del suo arrivo, il tecnico tolentinate è riuscito subito a dare continuità di risultati e un gioco spettacolare alla sua squadra, che dopo la sconfitta della Vigor Castelfidardo di sabato scorso gode ora 5 punti di vantaggio sulla seconda in classifica.
Passarini, dopo l’esperienza saudita sulla panchina dell'Afif Club, è tornato in Italia per allenare l’ambizioso Matelica della presidentessa Sabrina Orlandi. Il tecnico era subentrato a Renzo Tasso sulla panchina biancorossa lo scorso 4 novembre, debuttando contro il Trodica nel match terminato sul punteggio di 1-1. Da lì sono arrivati 13 risultati utili consecutivi, frutto di 11 vittorie,2 pareggi e 0 sconfitte.
Ancora imbattuto dunque, Mister Paolo Passarini ha rilasciato a Picchio News la seguente intervista.
L’ultima giornata di campionato vi ha permesso di portarvi a +5 dalla Vigor Castelfidardo. Questo vantaggio rischia di farvi rilassare o è una motivazione ancora maggiore per continuare a far punti?
"La nostra squadra, come ricordo sempre ai ragazzi, deve tenere sempre l'acceleratore premuto e non si può permettere cali di tensione o di abbassare l'intensità, lo dicevo quando eravamo a metà classifica figuriamoci ora".
Il +5 è arrivato grazie alla vostra vittoria sul Potenza Picena e alla sconfitta della Vigor Castelfidardo in casa dell’Aurora Treia. Si sente di ringraziare e fare un augurio per il finale di stagione alla sua ex squadra?
"Sono convinto che si possa salvare, adesso che ha recuperato tutti i giocatori ha tutte le carte in regola per farlo".
Ha preso in mano a stagione in corso una squadra composta di elementi importanti ma che aveva fatto un po’ fatica nella parte iniziale della stagione. Su cosa ha lavorato maggiormente per cambiare rotta e conseguire questi grandissimi risultati?
"Abbiamo lavorato sull'identità di squadra e sulla consapevolezza dei propri mezzi, loro hanno risposto alla grande".
Prima di arrivare sulla panchina del Matelica ha provato l’esperienza in Arabia Saudita. Che tipo di calcio ha trovato? Meglio allenare in Italia o in Arabia?
"Quella araba è stata un'esperienza di vita prima che calcistica, il tipo di calcio è semplicemente diverso ed allenare lì ha le sue cose positive e quelle negative rispetto all'Italia. Quell'esperienza mi ha fatto scoprire che c'è un mondo fuori di qua che apre a molte possibilità".
Il suo calcio sembra essersi sposato a meraviglia con le ambizioni e i progetti di una società importante come quella biancorossa. Che ambiente ha trovato a Matelica? Senza guardare troppo al futuro e con tutti gli scongiuri del caso, crede che questa squadra possa dire la sua anche in Eccellenza?
"A Matelica ho trovato un ambiente molto organizzato, frutto degli anni passati in serie più prestigiose e una Presidentessa ambiziosa e con le idee chiare. Ogni anno il campionato di Eccellenza è diverso, quello di quest'anno sembra bloccato, non saprei dire".
Il Matelica questo sabato farà visita al Porto Sant’Elpidio per la ventiduesima giornata di Promozione. La giornata successiva al Giovanni Paolo II di Matelica andrà in scena lo scontro al vertice con la Vigor Castelfidardo. Partita che potrebbe già dire molto sulla vittoria finale di questo campionato.
All’indomani della sonora sconfitta per 4-1 rimediata al “Tubaldi” dal Rimini, la Recanatese ha deciso di interrompere il proprio rapporto con Giovanni Pagliari. L’allenatore, artefice della gloriosa cavalcata che portò la Recanatese a vincere lo Scudetto Dilettanti e della prima grande stagione dei giallorossi in Serie C, culminata con l’accesso ai playoff, lascia la squadra al terzultimo posto in classifica con 24 punti.
Una serie di risultati negativi e una vittoria che manca in campionato dal 12 novembre (4-1 con l’Olbia) hanno portato la società leopardiana a prendere questa decisione. Pagliari era subentrato sulla panchina della Recanatese nel febbraio del 2021. Dopo tre anni e tante indimenticabili soddisfazioni, termina dunque il suo percorso in giallorosso.
Settimana nera per la famiglia Pagliari. Dopo l’esonero di Dino con la Maceratese, arriva anche quello del fratello Giovanni con la Recanatese.
Il club leopardiano ha comunicato la propria decisione attraverso un post diffuso sui principali canali social, rinnovando tutta la propria stima e la propria riconoscenza al tecnico uscente.
“La Recanatese comunica l'esonero dell'allenatore Giovanni Pagliari. Il provvedimento è stato preso con accordo consensuale con il tecnico che era legato alla Recanatese fino a giugno 2025. Ancora una volta Giovanni Pagliari ha dimostrato professionalità e un rapporto forte e sincero con la Recanatese, anche in questo momento di grande difficoltà. Al tecnico la società rivolge un sentito ringraziamento per aver contribuito in modo determinante a scrivere pagine indelebili di storia, con la promozione in Serie C e la vittoria dello Scudetto Dilettanti. Ora la società è al lavoro per l'individuazione del nuovo tecnico che prenderà la guida della squadra”.
Atteso dunque nelle prossime ore il nome del nuovo allenatore.