
di Giammario Scodanibbio

Magliano di Tenna, vasto incendio nelle campagne: evacuate alcune famiglie (FOTO)
Un vasto incendio ha colpito il territorio del comune di Magliano di Tenna, in provincia di Fermo, causando forte apprensione tra i residenti della zona. Le fiamme, divampate poco dopo mezzogiorno in una scarpata incolta, si sono rapidamente propagate a un terreno alberato, coinvolgendo anche un vigneto e il campo agricolo adiacente, fino ad arrivare a ridosso di alcune abitazioni. Vista l'entità del rogo e la vicinanza alle case, le autorità hanno disposto l'evacuazione precauzionale di alcune famiglie, mentre sul posto si è attivato un imponente dispiegamento di soccorsi. Al lavoro sette squadre dei vigili del fuoco, giunte da due province: Fermo (comando provinciale e distaccamento di Amandola) e Macerata (comando provinciale e distaccamento di Civitanova Marche), con l'ausilio di autobotti e mezzi 4x4. Determinante anche il contributo aereo: è intervenuto l’elicottero AIB regionale (Anti Incendio Boschivo), coordinato dal DOS VVF (Direttore delle Operazioni di Spegnimento), che ha effettuato ben 37 lanci d’acqua per contrastare le fiamme dall’alto. Dopo alcune ore di lavoro intenso, i vigili del fuoco sono riusciti a circostruire e domare le fiamme, riportando la situazione sotto controllo. Sono ora in corso le operazioni di bonifica e sorveglianza dell’area, affidate alle squadre della Protezione civile regionale per evitare che il rogo possa riattivarsi. Sul posto, oltre alle squadre operative, erano presenti anche le autorità e i carabinieri, a cui spetta ora il compito di ricostruire le cause dell'incendio, ancora in fase di accertamento.

Entra alla festa dei bambini armato e spara: morta una donna, gravissima la figlia
Una tranquilla festa di compleanno si è trasformata in una tragedia nella serata di ieri a Marotta, in provincia di Pesaro e Urbino. Cinque bambini stavano festeggiando il quinto compleanno di un’amichetta in un casolare, quando un uomo armato ha fatto irruzione. Secondo le prime ricostruzioni, Sandro Spingardi, 70 anni, per cause ancora da accertare, è entrato nel pergolato esterno all’abitazione dove si svolgeva la festa. L’area è la stessa in cui viveva la vittima e dove l’uomo risiedeva in una roulotte. La lite tra lui e i presenti sarebbe scoppiata a causa della musica alta, che il 70enne non sopportava. Il diverbio, alimentato da vecchi rancori familiari, è degenerato quando Spingardi ha aperto il fuoco. La prima vittima è stata Griselda Cassia Nunez, 44 anni, di origine boliviana, nonna della festeggiata e cognata dell’aggressore. L’uomo ha poi sparato anche alla figlia della donna, Kenia Cassia Vaca, 28 anni, che è stata trovata gravemente ferita nel giardino dell’abitazione, dove probabilmente era riuscita a trascinarsi. Una madre presente alla festa è riuscita a mettere in salvo i bambini, portandoli fuori dalla casa mentre l’uomo continuava a minacciare le donne con l’arma. Dopo l’aggressione, Spingardi si è rifugiato in un capanno per gli attrezzi, asserragliandosi all’interno. All’arrivo dei Carabinieri, è iniziata una trattativa che si è conclusa intorno alle 22, quando l’uomo si è consegnato spontaneamente. È attualmente in stato di fermo nel carcere di Pesaro. Durante l’interrogatorio in caserma a Fano, Spingardi avrebbe dichiarato: “Non volevo uccidere, non volevo che morissero”. La giovane ferita è stata trasportata in condizioni gravissime all’ospedale di Torrette di Ancona. I cinque bambini, tutti di cinque anni e in stato di choc, sono stati trasferiti al reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Fano per essere valutati. Nessun altro è rimasto coinvolto nella sparatoria. Le indagini proseguono per chiarire le dinamiche e le motivazioni del gesto, che ha profondamente scosso la comunità locale. (Foto Ansa) AGGIORNAMENTO È stata dimessa dall'ospedale di Torrette Kenia Cassia Vaca, la 28enne ferita ieri sera nella sparatoria a Marotta di Mondolfo dove è stata uccisa sua madre, Griselda Cassia Nunez, di 44 anni. La donna, che voleva raggiungere la figlia di cinque anni, verrà rivista a breve dai chirurghi maxillofacciale: è stata colpita da due colpi in modo superficiale, nel sottocute della zona addominale e sul volto, vicino a un orecchio. È già stata sentita dalle forze dell'ordine in ospedale.

Ngwang e il video provocatorio davanti alla Prefettura: stop all’espulsione, la decisione passa alla Cassazione
La notizia è apparsa oggi e sta già facendo discutere l’opinione pubblica. Al centro del caso la decisione del tribunale di sospendere l’espulsione di Ibii Ngwang, ex calciatore della Cluentina Calcio e residente a Macerata. Classe 1998, circa due mesi fa Ngwang aveva girato un video davanti alla Prefettura di Macerata, pronunciando frasi offensive contro le istituzioni, contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il tutto in perfetto stile trap, con toni provocatori: «Melo’, ho saputo che hai una bella figlia. Io sono nero, bello figo, con mio fratello Bello Figo. Mangiamo gratis, dormiamo gratis, non paghiamo l’affitto e poi scop… le ragazze italiane». Il video era esploso in rete suscitando forti polemiche. La Cluentina Calcio aveva annunciato immediatamente la rescissione del contratto con il calciatore, ma il caso ha avuto ulteriori sviluppi: Ngwang e l’amico che lo riprendeva, un 24enne, sono stati denunciati per vilipendio. Pochi giorni dopo, sono arrivate le scuse pubbliche di Ngwang:«Non volevo offendere l’Italia e gli italiani che mi hanno accolto con solidarietà e amicizia, né il ministro Salvini e la presidente Meloni, né la Polizia». Nonostante le scuse, il questore di Macerata ha proposto l’espulsione dal territorio nazionale. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha accolto la proposta, firmando un decreto motivato con parole molto dure: «Atteggiamento indegno e spregevole da parte del cittadino camerunense verso i minori e il genere femminile [...] un irrispettoso scherno alla società civile italiana che, di fatto, gli consentirebbe di vivere sul territorio nazionale senza doveri né oneri [...] una totale mancanza di rispetto verso l’istituzione della Polizia di Stato». Contestualmente è stata revocata la carta di soggiorno e firmato l’ordine di accompagnamento alla frontiera. Tuttavia, il 7 maggio, la giudice Alessandra Filoni del tribunale di Ancona non ha convalidato il decreto di accompagnamento alla frontiera, ritenendo che il comportamento del giovane non fosse «idoneo a giustificare un’esecuzione immediata e coattiva del provvedimento di allontanamento». La giudice ha inoltre rilevato che Ngwang si era «più volte scusato per le dichiarazioni rese, che non intendeva come offensive». Il caso a quel punto è finito in Cassazione, mentre i legali del giovane camerunense hanno impugnato il decreto di espulsione. Ricevuto il ricorso, la giudice Silvia Albano ha fissato l’udienza per il 23 dicembre e, in attesa della pronuncia definitiva, ha sospeso il decreto di espulsione motivando così la decisione: «Non può evincersi che lo straniero, figlio di cittadino italiano, abbia tenuto comportamenti che costituiscono una minaccia concreta, effettiva e sufficientemente grave ai diritti fondamentali della persona o all’incolumità pubblica». Secondo la giudice, è necessario tener conto del fatto che Ngwang risiede regolarmente in Italia da quando era minorenne, convive con il padre cittadino italiano, non ha precedenti penali e svolge attività lavorativa come calciatore professionista, ricevendo una regolare retribuzione. A ciò si aggiunge l’elemento delle scuse pubbliche rilasciate subito dopo l'accaduto. La decisione ha scatenato reazioni sui social, dove molti utenti hanno criticato duramente la sospensione del provvedimento, accusando la magistratura di essere troppo indulgente. La posizione del tribunale si inserisce comunque in un quadro giuridico che richiede l’esame puntuale e individuale dei casi, tenendo conto della proporzionalità della misura rispetto al comportamento contestato.

Le Frecce Tricolori omaggiano Loreto e la sua patrona
Sono comparse in mattinata nei cieli di Loreto in tutto il loro splendore le Frecce Tricolori nella formazione che porta il bianco, il verde e il rosso al seguito. La pattuglia acrobatica nazionale è appoggiata in questi giorni all'aeroporto di Falconara per la preparazione dello spettacolo di domani, sabato 21 giugno, a Porto San Giorgio. Durante uno degli spostamenti, la squadriglia si è fermata a sorvolare in diversi passaggi la chiesa di Loreto seguita dall'immancabile tricolore. L'omaggio, ovviamente rivolto alla Madonna di Loreto, patrona dell'aviazione, è durato alcuni minuti con la formazione che si è resa protagonista di affascinanti acrobazie immortalate dai residenti che, in pochissimo tempo, hanno riempito i social. (Foto prese dalle pagine social)

Grande successo per "la Transumanza", due giorni da pastori nei Sibillini immersi nella natura
Sono partiti alle 9:00 da Pontelatrave: butteri, pastori, veterinari, organizzatori, tutti ad accompagnare il gregge che doveva arrivare sulle alture. Ad affiancare la squadra, tanta gente. Dai venti partecipanti stimati, se ne sono presentati una cinquantina: grandi, piccoli, famiglie e anziani che hanno aderito all'iniziativa “La Transumanza”, vivendo due giorni da pastori nel cuore dei Sibillini. L'evento, aperto a tutti e con partecipazione gratuita, è stato organizzato da “La Banda Dei Manigoldi” con il contributo fattivo dell'avvocato Borgani di Macerata, di tutta la famiglia dell'allevatore Giambattista Pizzi, dei professionisti zootecnici e di tante realtà del territorio, sempre nell'obiettivo di “fare comunità”: in, per e con la montagna e con i suoi custodi. “Un’avventura tra montagne e natura”, recita il manifesto, creata per avvicinare la gente comune a un mondo, quello della pastorizia, che sembra ormai dimenticato ma che è lì, a due passi da noi, e vive grazie al rispetto dei luoghi, della natura e soprattutto degli animali. Un mestiere sottovalutato, ma duro e impegnativo, anche se ricco di soddisfazioni. La prima tappa, di 14 km da Pontelatrave a Rote di Valle Sant’Angelo, è trascorsa anche troppo velocemente, con tutto il gruppo che è arrivato a destinazione prima delle 16. Ma non era ora di riposare. Bisognava provvedere alla sistemazione del gregge nel recinto e poi fare la marcatura delle pecore, riproducendo una sigla con la vernice sul vello dell'animale per riconoscere il proprio gregge in caso di fuga. Tutte operazioni a cui hanno partecipato con grande impegno anche i novizi pastori, mantenendo serrato il gregge e adoperandosi in tutte le altre mansioni, sempre sotto lo sguardo vigile degli allevatori, pronti a insegnare e a redarguire gli “allievi”. L'entusiasmo è salito sin da subito. “Non pensavo fosse così – le parole di un adolescente – è stato bellissimo vedere la montagna vera, con i cavalli che ti girano intorno, le pecore al fianco che devi esser pronto a riprendere, sembrava un film dei cowboy”. Ma la vera rivoluzione è stata abbandonare tutto ciò che è ormai quotidianità per riabbracciare l'ambiente. Per quasi tutto il tragitto la copertura internet era assente, un’assenza che oggi sarebbe destabilizzante per un adolescente e che poteva essere un problema, ma non per i ragazzi presenti: “All'inizio avevo provato a mettere una foto su (un social), ma non prendeva internet. È strano, ma non ci ho pensato più. Avevo troppo da fare”, dice soddisfatto un ragazzino dopo cena. Avrà 12 anni e scappa via subito: vuole andare a vedere se il cavallo veramente si è addormentato in piedi. Già, perché la serata è continuata con una cena a base di prodotti locali degli allevatori, offerta dall'organizzazione sotto un tendone messo a disposizione dal Montelago Celtic Festival e montato grazie alla collaborazione attiva della Comunanza Agraria di Valsant’Angelo di Pieve Torina. E poi canti e stornelli tradizionali sotto le stelle, al ritmo dell'organetto. Nelle tende montate dai partecipanti, però, l'alba della seconda giornata arriva troppo presto ed i neo pastori sono svegliati con un'abbondante colazione a base di latte, caffè, dolci e marmellate casalinghe: insomma una tipica colazione rurale, buona e sostanziosa. Ma c'è poco tempo, perché i mandriani non perdono tempo. Ecco allora che si inizia: bisogna provvedere alla tosatura delle pecore per alleggerirle, poi pensare alla mungitura e infine alla lavorazione del latte. E poi si riparte, per accompagnarle al pascolo attraverso gli ultimi dieci chilometri di sentieri quasi scomparsi, che si inerpicano sulla montagna conducendo finalmente il gruppo a Collattoni, meta finale del viaggio. All'arrivo, tanta emozione. Per un’impresa vissuta, per le persone conosciute, ma anche per un mondo che è tutto intorno a noi e che molti sembrano aver scoperto in questa esperienza: riconoscendo alberi, assaggiando bacche, guidando pecore, raccogliendo latte e guardando il mondo con più tranquillità. Riuscendo a capire il valore che l'ambiente e gli animali hanno per noi e quanta bellezza non avevamo visto, non perché si nasconda a noi, ma perché – senza saperlo – siamo noi che ci siamo nascosti ad essa.

Si lancia fuori dall'auto della polizia in A14: immigrato trasportato a Torrette
Viaggiava sui sedili posteriori del veicolo della polizia che lo stava accompagnando al CPR di Potenza da Vicenza quando, nel tratto compreso tra i caselli di Ancona Nord e Ancona Sud, ha improvvisamente aperto lo sportello, gettandosi sull'asfalto. È successo nel pomeriggio di ieri e, sotto gli occhi attoniti degli altri utenti della strada, l’uomo – uno straniero irregolare proveniente dalla Tunisia – è caduto rovinosamente, rotolando sull’asfalto autostradale. Immediato l’intervento degli agenti che lo stavano scortando: hanno messo in sicurezza la zona e allertato i soccorsi. I sanitari del 118, giunti sul posto, hanno prestato le prime cure e trasportato il ferito all’ospedale regionale di Torrette. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Sull’episodio sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine.

Porto Recanati, auto divorata dalle fiamme vicino al casello dell'A14
Erano da poco passate le 22 della serata di ieri quando un automobilista, in prossimità del casello autostradale di Porto Recanati, ha notato delle anomalie al proprio veicolo. Dopo essere uscito dall'autostrada, ha immediatamente accostato l’auto, che nel giro di pochi istanti ha cominciato a sprigionare del fumo. È scattata subito la chiamata al 112, che ha inviato sul posto una squadra dei Vigili del Fuoco di Osimo. Nonostante l’intervento tempestivo, le fiamme hanno rapidamente avvolto la vettura, una diesel di recente immatricolazione, sotto gli occhi attoniti degli altri automobilisti in transito. Una densa colonna di fumo bianco si è alzata in cielo durante le operazioni di spegnimento. L’auto è andata completamente distrutta. Si registrano soltanto lievi danni al manto stradale e alle infrastrutture vicine, ma fortunatamente nessuno degli occupanti è rimasto ferito.

Papa Leone XIV e il suo legame con le Marche: "Padre Bob" e le sue visite a Tolentino
Correva l’anno 2023, precisamente il 17 settembre, quando per l’ultima volta un monsignore “venuto da fuori” aveva fortemente voluto raggiungere Tolentino per poter officiare, come prefetto del dicastero dei vescovi, la Santa Messa del Perdono in onore di San Nicola da Tolentino, nella festa del Perdono. Celebrò la Messa dedicata a San Nicola. Il monsignore, amico di Tolentino e della Confraternita di San Nicola, non era certo alla sua prima visita in città per onorare il Santo, al quale sono molto legati gli Agostiniani, tanto che in molti lo conoscevano semplicemente come "Padre Bob". Il 2023 fu l’ultima volta da monsignore, dicevamo, ma solo perché pochi giorni dopo, il 30 settembre, Papa Francesco firmò la sua nomina a cardinale. A dicembre dello stesso anno, fece ritorno nelle Marche per l’ultima visita, ma fu anche la sua prima uscita da cardinale, per celebrare la Messa in onore della Madonna di Loreto, in occasione della Giornata della Memoria della Beata Vergine Maria e della rievocazione della Traslazione della Santa Casa. Sempre a Tolentino, dopo la sua nomina a Sommo Pontefice, il priore di San Nicola, Massimo Giustozzo, ha aggiunto un ringraziamento per il nuovo Papa al termine dell’adorazione nella basilica. Il primo a congratularsi pubblicamente è stato Dino Latini, presidente del Consiglio regionale:«A nome dell’Assemblea Legislativa delle Marche, desidero esprimere la più sincera gioia per l’elezione di Sua Santità Robert Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV». «La sua chiamata a guidare la Chiesa universale giunge in un momento storico che interpella profondamente la coscienza di ogni uomo e donna. Le sfide del nostro tempo — la pace tra i popoli, la giustizia sociale, la tutela del creato — richiedono uno sguardo alto, radicato nel Vangelo e capace di parlare al cuore dell’umanità. Sua Santità raccoglie oggi l’eredità spirituale e pastorale di Papa Francesco, un pontificato che ha saputo indicare con chiarezza una via fatta di misericordia, dialogo e attenzione verso gli ultimi». «È una via luminosa, tracciata con coraggio e umiltà, che ora continuerà sotto la sua guida, con nuova forza e rinnovata speranza. La nostra regione, terra di spiritualità e solidarietà, si unisce quindi in un messaggio benaugurale per il suo ministero, affinché sia sempre sostenuto dalla luce dello Spirito e accompagnato dal conforto dei credenti di tutto il mondo». Piene di gioia anche le parole del vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi:«È stata una sorpresa, una bella sorpresa, di quelle che fa il Signore. Papa Leone XIV, Robert Francis Prevost, è un agostiniano, un buon amico delle Marche, particolarmente devoto di San Nicola da Tolentino. Conosce bene i nostri territori e la nostra realtà». «Si tratta di un uomo che ha vissuto tante esperienze, come quella di vescovo missionario in Perù; per questo sa unire la capacità di dialogo con i potenti a quella di stare con i poveri, che conosce bene». «Nel suo saluto ha ricordato la pace del mondo, perché ce n’è un gran bisogno oggi, e il suo affidarci alla Madonna. Papa Leone XIV è un uomo dalla profonda fede mariana, come del resto l’Ordine degli Agostiniani.Il Signore non sbaglia quando fa le cose. Che il Signore benedica e sostenga Papa Leone XIV, e noi lo accompagniamo con la nostra preghiera».

Droga e refurtiva in casa: in manette 30enne recanatese
Tutto è partito da un controllo della polizia locale nel parco cittadino “Passeggi” di Fano, effettuato a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini per situazioni di degrado e disturbo della quiete pubblica. Nel corso dell’intervento, avvenuto lo scorso 25 aprile (ma reso noto solo ora), gli agenti hanno arrestato un uomo di 30 anni, residente a Fano ma originario di Recanati, trovato in possesso di sostanze stupefacenti già suddivise in dosi, pronte per lo spaccio. In seguito all’arresto, le autorità hanno disposto una perquisizione presso l’abitazione del sospettato. All’interno dell’appartamento, gli agenti hanno rinvenuto un ingente quantitativo di materiale di dubbia provenienza: dispositivi elettronici, droni, computer portatili, orologi, documenti intestati ad altre persone, carte bancarie e altri strumenti di pagamento. Il giorno successivo all’arresto, l’uomo è stato processato per direttissima. Il giudice ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di firma.

Chiesanuova piange la cuoca Marisa Orpianesi
Se n'è andata nella notte Marisa Orpianesi (ved.Pannelli), novantenne, conosciutissima cuoca e pilastro della piccola comunità di Chiesanuova. Nata a Treia, ha dedicato la vita alla sua passione, la cucina. Autorevolissima cuoca dedita sopratutto a cucinare per le iniziative della parrocchia, è nella mente di ognuno mentre dirige magistralmente le cucine per i pranzi di cresime e le comunioni oltre che per le sagre, con la viva vocazione per i piatti "de 'na orda". A darne il triste annuncio i figli Lauretta e Mauro con Elisabetta, le adorate nipoti Alessia, Giulia e Elena, e i parenti tutti. La funzione funebre si terrà oggi, giovedì 8 maggio alle ore 15 presso la chiesa dei SS. Vito e Patrizio di Chiesanuova di Treia.

Recanati, auto si ribalta sulla strada
Rocambolesco incidente nel tardo pomeriggio di oggi a Recanati, nei pressi dello stabilimento Fratelli Guzzini Casalinghi. Una Fiat Grande Punto, per cause ancora al vaglio delle autorità, si è ribaltata sull'asfalto all'altezza dell'accesso dell'azienda Guzzini andando a finire a testa in giu al centro della careggiata Immediato l'intervendo della Polizia Locale che ha dovuto gestire il traffico rimasto paralizzato in entrambe le direzioni. Sul posto anche i Vigili Del Fuoco di Macerata ed il personale sanitario del 118 intervenuti con un ambulanza Nonostante il serio incidente, il conducente non ha riportato gravi conseguenze ed è stato assistito sul posto importanti i disagi alla circolazione tuttora rallentata in entrambe le direzioni

Macerata, per la loro festa i papà tornano all'asilo per un giorno
Festa grande stamattina all'asilo nido d'infanzia Mi e Ma (convenzionato con il comune di Macerata) dove i protagonisti oggi non sono solo i bambini, ma anche i loro papà. Grazie alla sempre viva fantasia delle educatrici infatti, questa mattina tutti i papà sono stati invitati per una colazione insieme ai loro bimbi per festeggiare tutti insieme la festa del papà La cuoca dell'asilo ha preparato meravigliose torte e pizze salate oltre a vestire i panni del barista per una mattina servendo caffè, cappuccini, succhi di frutta e molto altro Il refettorio si è vestito a festa accogliendo allo stesso tavolo i papà (e le mamme delegate dai papà indaffarati) e i propri bambini per iniziare al meglio la festosa giornata A fare bella vista di se un enorme cuore su cui campeggia la scritta Auguri Papà, decorato con impronte di manine e tratti di pennarelli. È il regalo che tutti i bimbi, ieri, hanno creato per questa stupenda giornata con i loro amati papà L'asilo d'infanzia Mi.e.Ma è sempre prodigo di iniziative tra cui le passeggiate per le visite agli artigiani della zona nei giorni di sole, le giornate della festa della mamma e del papà, il Carnevale, e moltissime altre idee per tramutare un impegno di istruzione in un bellissimo viaggio di scoperta.

Nel cantiere spunta un capriolo. Avvistamento insolito a Macerata
Insolito avvistamento nella notte nel quartiere Santa Croce a Macerata. Verso le 23 un grande frastuono ha attirato l'attenzione di una residente che, con grande stupore, ha trovato un capriolo in un cantiere di via Ettore Ricci L'animale, come documentato fotograficamente dalla signora in un post pubblico, si era introdotto nel cantiere situato sulle scalette che collegano viale Carradori con viale Ettore Ricci. L'animale, probabilmente proveniente dal polmone verde di Santa Croce, aveva sfondato la prima recinzione entrando nell'area interdetta salvo poi non riuscire a fare altrettanto nella recinzione sottostante, rimanendo intrappolato nel recinto. La signora, con esemplare spirito da altruismo, ha provveduto a liberare l'animale, impaurito ma incolume, per restituirlo al suo habitat naturale.

Scossa di terremoto nella notte: Foligno epicentro
Un terremoto senza preavviso nel cuore della notte al confine tra Marche ed Umbria. I sismografi hanno iniziato a registrare un movimento sismico alle 1.55 nel territorio folignate, sisma che ha raggiunto in poco tempo un magnitudo di 3.5 con una profondità di 10 km. L'evento tellurico è stato nitidamente avvertito sia in provincia di Perugia che nel maceratese ma è a Foligno, nei pressi dell'epicentro, che si è assistito a scene di panico generale con tantissima gente riversata nelle strade. Per la prima volta nella storia, infatti, l'epicentro è stato localizzato sotto il centro storico di Foligno, un evento mai accaduto prima per un fenomeno di questa intensità e che non è stato preceduto da scosse premonitrici né, al momento, ha registrato una scia di repliche minori. In strada si è subito diffusa la stima dell'intensità del sisma che, come detto, è stata inizialmente inserita tra 3.5 e 3.9, ma in moltissimi non vi hanno creduto sostenendo di aver vissuto un evento deflagrante in un crescendo vertiginoso, una scossa secondo i folignati molto più intensa di quelle vissute nel '96 e nel 2016. Il Sindaco di Foligno Stefano Zuccarini ha decretato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di oggi al fine di permettere le verifiche strutturali necessarie. Medesima ordinanza è stata emessa anche dai sindaci di Spello e Trevi. Il comando dei Vigili del Fuoco di Perugia rende noto che "a seguito della scossa di terremoto di questa notte con epicentro nella zona di Foligno, non sono pervenute richieste di verifica di stabilità. Qualora la situazione dovesse cambiare ne daremo tempestivo aggiornamento" La Protezione Civile è in continuo contatto con il sindaco di Foligno e dei comuni limitrofi tuttavia, nonostante il panico che ha portato in strada moltissime persone, non si registrerebbero particolari criticità o danni a persone o cose.

Precipita con lo spazzaneve nel burrone: morto un uomo di 45 anni
Un uomo di 45 anni è morto precipitando con uno spazzaneve in un burrone. L'incidente si è verificato a cavallo tra le Marche e l'Umbria, più precisamente nel comune di Sigillo, in provincia di Perugia, ed è avvenuto domenica 16 febbraio ma soltanto nelle ultime ore sono circolate maggiori informazioni. L'uomo, Renzo Casagrande, un imprenditore eugubino di 45 anni, stava rientrando a casa con il proprio trattore munito di lama per la neve dopo aver liberato la strada provinciale della Val di Tango, l'arteria che porta alle grotte di Monte Cucco quando, per cause al vaglio delle autorità, è precipitato in un burrone a bordo strada facendo un volo di 60 metri. Ad attivare i soccorsi un automobilista di Fabriano che verso le 16, transitando per la Val di Rango, ha notato un pezzo di guardrail sfondato e si è fermato scoprendo il mezzo sgombraneve nella scarpata. Secondo le autorità l'incidente potrebbe essere accaduto anche diverse ore prima. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Gaifana, ed i carabinieri di Sigillo a cui spetta il difficile compito di ricostruire la dinamica dell'accaduto. Stando alle prime indiscrezioni sembrerebbe che l'uomo, dopo aver liberato la strada fino alla sommità, stesse scendendo per ritornare in sede conducendo lo spazzaneve che, inspiegabilmente, in quel tratto ha iniziato a scivolare sul lato a valle della strada finendo per divellere il guardrail e precipitando inevitabilmente nel burrone. La Provincia di Perugia ha proclamato il lutto affidandosi ad una nota stampa a firma del vicepresidente Sandro Pasquali: "Con profonda tristezza abbiamo appreso questa tragica notizia. E in questo momento di grande dolore vogliamo far sentire la nostra vicinanza a familiari e colleghi". La Provincia precisa anche che "l'impresa per cui Casagrande lavorava è affidataria per conto dell’amministrazione provinciale del servizio di rimozione neve sulla rete stradale provinciale e regionale. Casagrande si era adoperato con il proprio mezzo per liberare dalla neve la strada che da Sigillo conduce al Monte Cucco". (Foto di repertorio)