Il Bartolomeo Eustachio diventi ospedale unico per l'intera provincia di Macerata. A chiederlo è il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che - in vista della conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 3, in programma per il 27 luglio a Macerata, ha inviato una missiva ai colleghi amministratori del Maceratese.Una lettera per invitarli a una “riflessione comune sulla possibilità di candidare il presidio ospedaliero di San Severino Marche, che già oggi opera unitamente a quelli di Camerino e Matelica, quale ospedale unico per l’intera provincia di Macerata. La struttura – ha scritto il primo cittadino - è già una delle strutture più moderne e funzionali tra tutte quelle presenti nel territorio: sono stati rinnovati tutti gli spazi esterni, le centrali caldaie, le facciate, gli ascensori e si continua a lavorare per il rispetto delle norme antincendio. La posizione del nostro ospedale, peraltro, si presenta piuttosto baricentrica sia per i Comuni della vallata del Potenza che per quelli della vallata del Chienti che continuerebbero, comunque, ad avere operativo Camerino come presidio della montagna". Senza dimenticare "che è presente una delle poche, se non l’unica, pista per l’elisoccorso dell’intero territorio regionale capace di operare anche di notte", evidenzia ancora la Piermattei.Candidare il Bartolomeo Eustachio, insieme a quelli di Camerino e Matelica che oggi figurano come presidio unico della ex Zona 10, "quale ospedale unico della provincia di Macerata significherebbe fornire risposta a un bacino d’utenza che supera le 100mila unità. Ad oggi, si registrano infatti migliaia di accessi al Pronto soccorso che indicano, comunque, la vocazione della struttura sanitaria a presidio di riferimento, anche per le emergenze, di un’area ben più vasta rispetto a quella in cui ha sede. Peraltro la presenza dell’università degli studi di Camerino e dell’università degli studi di Macerata potrebbe finalmente consentire l’organizzazione di nuove lauree specialistiche. Non da ultimo mi piace far notare la disponibilità, attorno alla struttura attualmente presente, di diversi ettari di terreno che potrebbero essere necessari per l’auspicato ampliamento. Certa che questi elementi possano essere utili ad avviare una prima discussione – ha concluso la missiva indirizzata ai colleghi sindaci il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei - resto a completa disposizione al fine di giungere, fin dalla prossima conferenza dei Sindaci di Area Vasta, alla ideazione di un progetto quanto più condiviso con tutti gli amministratori locali e, ovviamente, la popolazione del nostro territorio”.
Si è svolto giovedì scorso, alle 21, presso la caratteristica cornice del cortile della redazione di Picchio News il convegno organizzato dal Partito Democratico di Macerata dal titolo: Un sì per cambiare l’Italia. L’intento era quello di esporre le ragioni per approvare, nel referendum consultivo previsto per il prossimo ottobre, le modifiche alla Carta Costituzionale, già votate – con doppia lettura – da entrambi i rami del Parlamento.Oltre ai relatori, erano presenti il presidente ed il segretario provinciale del PD, rispettivamente Francesco Vitali e Settimio Novelli. L’assessore regionale Angelo Sciapichetti e quello comunale Narciso Ricotta, oltre a diversi consiglieri comunali, tra i quali Paolo Manzi e Ninfa Contigiani. Assenza vistosa quella del sindaco di Macerata, Romano Carancini.Dopo i saluti e la sintetica presentazione dell’ordine dei lavori ai numerosi partecipanti, da parte del segretario cittadino Paolo Micozzi, ha preso la parola Maurizio Natali, coordinatore, assieme all’on. Irene Manzi del Comitato per il Sì di Macerata. Natali ha esposto le motivazioni politiche che – secondo il suo punto di vista – costituiscono la base di questa riforma.Lunga ed articolata è stata la relazione del prof. Guido Maria Salerno, direttore del Dipartimento di Diritto ed Economia dell’Università di Macerata. Il suo è stato volutamente un taglio prettamente tecnico, visto pure che la platea era composta da attenti cultori e appassionati di vicende costituzionali. Egli ha analizzato ogni singola norma mettendola in relazione con le vicende politiche attuali e con altri importanti strumenti normativi: in particolare la legge elettorale. In questa maniera è riuscito a “raccontare” la riforma nel suo percorso e nei suoi passaggi, senza cadere in pedanti tecnicismi, ma al contrario suscitando l’attenzione e l’approvazione dei presenti.Sono state due ore intense di illustrazione, alle quali è seguito un partecipato dibattito nel quale, come nel caso del prof. Renato Pasqualetti, è stata fatta, a tratti, una vera e propria contro-relazione.Il combinato disposto dell’interesse per la materia ed il fresco di un verde cortile, proprio nel cuore pulsante della città, ha fatto sì che a mezzanotte inoltrata ci fossero ancora mani che si alzavano per chiedere al prof. Salerno qualche ragguaglio o perché qualcuno voleva aggiungere il suo personale contributo alle ragioni della riforma o al funzionamento del sistema, in generale.Visto lo straordinario successo di partecipazione, il coordinatore comunale Paolo Micozzi, ha assicurato ulteriori incontri a breve sul tema.Purtroppo, e per un banale ritardo del treno che la riportava a casa da Roma, non è potuta essere presente all’incontro, come da programma, l’on. Irene Manzi, coordinatrice del Comitato cittadino per il Sì.
Drinking with L.A.: un aperitivo con Alessandra LumachelliNell'arena si respira aria di vacanze. Le mura antiche della corte del castello racchiudono parole e sorrisi di gente che si siede accanto ad amici, oppure a persone che non rivedrà più, una volta conclusosi il concerto. È singolare pensare che un musicista come Steve Hackett, alcune delle cui melodie ci riportano ad atmosfere medievali, suonerà fra mura costruite nel 1200: gli strani incastri del destino!Immaginiamo insieme quali sarebbero le risposte di “Drinking” del celebre chitarrista, che ha collaborato lungamente con i Genesis, che ne dite, amici di Picchio News? … proviamoci, su (la sua riservatezza è proverbiale!)Se Steve Hackett fosse un supereroe, che supereroe sarebbe e che super poteri avrebbe?Forse Hackett risponderebbe Legolas, l'elfo del “Signore degli Anelli”, personaggio etereo ed immortale.Se Steve Hackett avesse la macchina del tempo, dove vorrebbe andare?Probabilmente Hackett sarebbe indeciso fra il Medioevo e il 1700, nel qual secolo potrebbe incontrare Johann Sebastian Bach.La domanda “non fissa” è sul sogno …e qui Hackett troverebbe molte declinazioni poetiche sull'attività onirica ad occhi aperti e non solo.Il drink preferito da Steve Hackett?Proviamo a supporre la cervogia, cioè l'antenata della birra, densa e pastosa, bevuta con moderazione, non i 4 litri giornalieri concessi ai monaci durante il concilio di Aquisgrana!Cosa può fare Hackett per cambiare il mondo?Questa risposta, con sicurezza, la fornisco io al posto del celebre chitarrista: ha già fatto moltissimo, donando ad ognuno di noi le splendide melodie che ha composto e che esegue magistralmente.Quindi, Steve Hackett, grazie infinite a nome di tutti, e … Amici, in alto i boccali!!Alla prossima!Who's WhoPer chi non lo sapesse.Stephen Richard Hackett, detto Steve, chitarrista e compositore britannico, è conosciuto principalmente per il suo lavoro con i Genesis, con i quali ha inciso otto album, dal 1971 (“Nursery Crime”, considerato il primo capolavoro del gruppo) fino al 1977. Nell'album “Foxtrot” (1972), è contenuto un assolo acustico di Hackett, intitolato “Horizons”, diventato poi uno dei suoi brani di repertorio classico. Successivamente ha intrapreso la carriera di solista. A dodici anni, da autodidatta, inizia a studiare la chitarra. Viene influenzato soprattutto dalla musica classica (in particolare Bach) e operistica, e dal blues. Nel 2014, Hackett ha girato un documentario sulla carriera dei Genesis insieme agli ex compagni. Il suo ultimo lavoro è “Wolflight” del 2015.
Deborah Pantana nominata componente titolare della delegazione italiana nel congresso dei Poteri locali e regionali presso il Consiglio d’Europa. L'investitura ufficiale della consigliere comunale di Forza Italia a Macerata è avvenuta lo scorso 4 luglio. Una nomina tanto caldeggiata dal Presidente Silvio Berlusconi e dal responsabile nazionale degli Enti Locali Marcello Fiori."Sono profondamente riconoscente al mio partito per tale incarico, che cercherò, come sempre, di onorare al meglio e di rappresentare il mio territorio presso le Istituzioni Europee, portando le istanze del maceratese. Anche per questo ringrazio il sindaco di Macerata, Romano Carancini e il presidente della Provincia Antonio Pettinari, per l’incoraggiamento che mi hanno espresso, oltre alle attestazioni di stima che ho avuto da diversi Amministratori locali e dalla consigliera Regionale, nonché capogruppo di Forza Italia, Jessica Marcozzi".Il Congresso rappresenta le 200.000 Regioni e Comuni in Europa e costituisce uno spazio privilegiato di dialogo, entro il quale i rappresentanti dei poteri locali e regionali hanno la possibilità di dibattere problemi comuni, di confrontare le rispettive esperienze e di esprimere i propri punti di vista presso i governi. L'obiettivo del lavoro del Congresso è di rafforzare la democrazia e migliorare le prestazioni di servizio locali e regionali. Il Congresso si occupa di temi specifici come la partecipazione cittadina, la sicurezza urbana, il dialogo interculturale ed interreligioso, la migrazione, lo sviluppo sostenibile degli enti, la cultura, l'istruzione e la lotta contro la tratta di esseri umani. Il Congresso mira ad aiutare gli enti locali e regionali ad affrontare le loro sfide molteplici e a favorire la cooperazione tra i comuni e le regioni. Nella sua funzione consultiva il Congresso promulga raccomandazioni ed opinioni sulle relative tematiche e le presenta al Comitato dei Ministri e/o all'Assemblea parlamentare. Approva anche delle risoluzioni e le presenta agli enti locali e regionali. Tra gli incarichi del Congresso si trova anche l'osservazione di elezioni comunali e regionali."E’ importante in questo momento storico - conclude Deborah Panata - il contributo dei Governi locali e regionali nella cooperazione allo sviluppo e le opportunità che emergono dalla nuova generazione di strumenti di finanziamento dell'UE, mettendo in atto una politica di costruzione delle reti sul territorio che, come cerchi concentrici, devono coinvolgere Enti locali, soggetti pubblici e privati, Ong e metterli in rete con altri soggetti omologhi esteri pubblici e privati, con le Istituzioni nazionali, internazionali e comunitarie competenti in materia".
Invalida al 70% con braccio paralizzato, e, nonostante ciò, adibita a fare fotocopie e a smistare la posta. Demansionata, umiliata e infine licenziata. Sarebbe una vera e propria vicenda di discriminazione lavorativa quella che ha visto coinvolta una dipendente della Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche, che, assistita dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi), ha adesso impugnato il licenziamento e citato in giudizio l’istituto per mobbing.Il grave episodio è stato oggi denunciato dalla Fabi, in una conferenza stampa che si è svolta all’Hotel Miramare di Civitanova, alla quale hanno partecipato, oltre i segretari provinciali della FABI marchigiana Danilo Donzelli e Andrea Scavella, anche Anna Menghi, presidente associazione nazionale mutilati e invalidi civili di Macerata e Maria Michela Ciciretti, avvocato che su mandato della Fabi difende la lavoratrice."La condotta della Bcc di Civitanova Marche, che denunceremo e contrasteremo in tutte le sedi opportune, è intollerabile e ci riporta all’anno zero dei diritti”, hanno esordito Danilo Donzelli e Andrea Scavella, segretari provinciali della Fabi marchigiana. "Oltre ad assistere la lavoratrice nel ricorso alla magistratura del lavoro contro la Bcc di Civitanova Marche, chiediamo alla Federazione regionale delle Bcc delle Marche e a Federcasse d’intervenire presso la sua associata e di prendere pubblicamente le distanze da questa condotta che infrange ogni regola: etica, giuridica, nonché gli stessi principi mutualistici del movimento cooperativo. Invece di essere stata messa nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro, la dipendente è stata ostacolata in tutti i modi”.Secondo Anna Menghi, presidente provinciale Anmic Macerata, "quando viene discriminato un disabile, per di più donna, è un fatto gravissimo. Si tratta di un attacco alla dignità della persona ed è inaccettabile. L'Anmic ha attivato un nuovo servizio proprio per difendere le persone come la lavoratrice in questione, l'Ufficio anti-discriminazione, e l'associazione si costituirà ad adiuvandum nel giudizio contro il licenziamento".Il calvario lavorativo di A.C. inizia oltre 10 anni fa. La lavoratrice, invalida al 70% e per questo rientrante nella così detta categoria protetta, viene assunta presso la segreteria fidi della banca e negli anni arriva a maturare il grado di vicecapo dell’ufficio Crediti. Poi improvvisamente nel 2004 il cambio di mansioni: A. C., a causa di mai specificate ragioni organizzative, viene trasferita dalla banca al settore contabilità. Ma di operazione contabili ne svolge ben poche, poiché i superiori le assegnano tutt’altri compiti, "degradanti rispetto alla qualifica maturata". A.C. si trova così a dover smistare posta, chiudendo le buste con il gomito, a fare fotocopie, e in certi casi addirittura sbrinare e riempire il frigorifero della segreteria," in barba alla sua grave menomazione fisica: una paralisi ostetrica al braccio destro che la rende invalida al 70%". In aggiunta, "la lavoratrice subisce continui attacchi da parte di colleghi e superiori, tanto da cadere in depressione, come certificato dai medici della Asl locale". Un disturbo depressivo, causatole dall’ostile ambiente di lavoro, che la costringe a sottoporsi negli anni a una serie di cure mediche. "Ma la banca non demorde. Le condotte vessatorie nei confronti della dipendente s’intensificano e conseguentemente le condizioni di salute di A.C. si aggravano e richiedono cure specifiche che costringono la lavoratrice ad assentarsi ripetutamente per malattia. Il medico legale nel 2010 appura il rapporto causale tra la patologia della dipendente e le vicende lavorative della stessa”.La stessa Asl di Civitanova Marche all’inizio del 2016 dichiara che, realizzate le normali misure di prevenzione del caso in materia di ergonomia, postura e stress lavoro correlato “non emerge alcun motivo per cui si debba temere per la salute e la sicurezza di A.C.”. Come dire: "se la banca adotta le dovute misure, smettendo di causare stress e danni psico-fisici alla dipendente, A.C. può tornare a lavorare in serenità"."Ma la Bcc di Civitanova , in spregio alle indicazioni della Asl, prosegue nella sua condotta vessatoria e pone A.C. in aspettativa forzata fino a recapitarle la lettera di licenziamento", raccontano dalla sindacato. "Adesso la lavoratrice, con a carico un mutuo e costretta a sostenere ingenti spese mediche per curare il disturbo depressivo causatole dalla banca, non riceve né stipendio né contributi. É chiaro che la Bcc di Civitanova Marche ha attuato un comportamento gravissimo e ingiustificabile, ledendo la dignità della lavoratrice. Ora chiediamo - hanno concluso Donzelli e Scavella - che l’istituto annulli questo vergognoso provvedimento".Ma i legali della Bcc replicano a quanto scaturito dalla conferenza stampa e danno la versione dell'istituto di credito. Gli avvocati Massimo Bertola e Maurizio Cinelli affermano che “La signora, disabile già assunta in quota obbligatoria – dopo protratti e reiterati lunghi periodi di assenza dal lavoro e vari tentativi che la Banca, in più occasioni, ha svolto pur di impiegarla proficuamente in attività anche diverse da quelle originarie –, all’esito di accertamenti sanitari effettuati dal medico competente ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008, e, prima ancora, dalla Commissione medica per l’accertamento delle disabilità ai sensi della legge n. 68 del 1999, è risultata permanentemente inidonea a mansioni di addetta all’ufficio con uso del videoterminale, nonché inidonea ad attività di front office, e comunque ad attività fisicamente impegnative. La Banca, dopo aver effettuato tutti i tentativi per reperire posti di lavoro, anche di qualifica inferiore, atti a consentire che la predetta potesse essere impiegata in maniera proficua, nel pieno rispetto delle sue condizioni di salute, non senza essersi previamente preoccupata anche di effettuare tutti i tentativi possibili per consentire alla medesima una ricollocazione presso altra, consona realtà produttiva – non ha potuto evitare di procedere al licenziamento della dipendente per giustificato motivo oggettivo”.
La prima produzione sarà il nuovo film di Alessandro Valori “Tiro libero”, ambientato nelle Marche (tra Macerata, Montegranaro, Recanati e il Conero), con un cast di grandi nomi tra cui Nancy Brilli e il ciak previsto per ottobre 2016. È il promettente biglietto da visita di Linfa Crowd 2.0, il “portale delle idee”, che nasce per iniziativa di Simone Riccioni, attore marchigiano (vive a Corridonia) arrivato alla notorietà con il film “Come saltano i pesci” dello stesso Valori.Un portale dedicato a progetti culturali di qualità che proprio sul web cerca soci finanziatori per diventare realtà e sostenere questo primo importante progetto. La campagna di raccolta capitali, da oggi on line su www.nextequity.it, è stata presentata stamane a Macerata, nei prestigiosi spazi della Biblioteca comunale; hanno partecipato Stefania Monteverde, assessore alla Cultura del Comune di Macerata; Simone Riccioni, fondatore di Linfa Crowd 2.0; Michela Centioni e Domenico Formica di Next Equity.Sul portale troveranno spazio progetti culturali nelle diverse declinazioni: cinema, teatro, editoria, arti visive, eventi. Un luogo di creatività con un occhio attento al sociale, ma soprattutto un’impresa culturale che attiverà sinergie virtuose sul territorio con attività di product placement, sponsorizzazione e marketing territoriale. Simone Riccioni ha svelato i primi dettagli del film, che lo vedrà nel doppio ruolo di attore e produttore: “Tiro libero è tratto da una storia vera – ha spiegato l’attore parlando anche delle sue esperienze nella pallacanestro con le giovanili della Sutor – e racconta di un giocatore della squadra di basket di Montegranaro che ha tutto e si trova improvvisamente ad affrontare la disabilità. Un tema importante, trattato però con ironia in una commedia brillante. Il film avrà un cast di altissimo livello, con Nancy Brilli tra i protagonisti. Ci sarà anche Luca Vitali, e forse un giocatore Nba”. Vitali, nazionale di basket che ha vestito la maglia della Sutor, era presente all’evento ed ha raccontato di come sia stato affascinato da questo progetto.La ricerca di soci finanziatori per Linfa Crowd 2.0 è affidata alla piattaforma on line www.nextequity.it della società Next Equity Crowdfunding Marche di Civitanova, che si è già messa in luce nel panorama nazionale con campagne di successo: “Linfa Crowd 2.0 – ha spiegato Domenico Formica di Next Equity - si distingue dai portali esistenti perché proporrà progetti culturali selezionati già pronti per il mercato e perché investirà direttamente in questi progetti”.L’attività di Linfa Crowd 2.0 ed il nuovo film di Valori saranno un’importante vetrina per il territorio: Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Monteverde, che ha messo l’accento sulla volontà dell’amministrazione di stare vicina a questo “progetto di industria culturale creativa” e di sostenere la visibilità che arriverà per il territorio con azioni di promozione.La campagna è attiva da oggi su www.nextequity.it ed ha un obiettivo di raccolta di 660.000 euro, a fronte di quote di partecipazione pari al 40%: chiunque potrà investire e diventare socio a partire da un importo minino di 1.850 euro.
Degustazioni di vino, assaggi street food marchigiani e siriani, brindisi pre-opera, aperitivi culturali con il Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, Colli Maceratesi – Ribona, Vernaccia di Serrapetrona e San Ginesio. Sono alcune delle iniziative previste dalla rinnovata partnership tra l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini - IMT e Macerata Opera Festival (al via da oggi fino al 14 agosto), che quest’anno dedica la sua 52^ edizione al tema Mediterraneo e all’integrazione culturale tra i popoli del bacino del Mare Nostrum.Ricco il programma delle attività che vedono il consorzio partner della kermesse: dal brindisi di inaugurazione della stagione lirica in programma stasera dopo la prima di Otello all’aperitivo con Goran Bregovic and his Wedding & Funeral Orchestra (24 luglio ore 18:00), fino all’anteprima enogastronomica organizzata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini per Medea, lo spettacolo a favore di Medici Senza Frontiere di giovedì 11 agosto. Per l’occasione, infatti, a partire dalle 18.30 in piazza Mazzini a Macerata, IMT proporrà degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei realizzati dallo chef stellato Errico Recanati e dagli chef siriani dell’associazione Yalla Yalla, per celebrare, in linea con il tema del Festival, il dialogo tra i popoli del Mediterraneo. Protagonisti dei tasting, i vini della provincia di Macerata (costo delle degustazioni: € 10; € 8 se acquistato contestualmente al biglietto dello spettacolo).Per il direttore di IMT, Alberto Mazzoni “Vino e lirica rappresentano due eccellenze distintive delle Marche: due elementi che messi insieme possono offrire un’esperienza culturale unica adatta a pubblici differenziati. Rinnoviamo la nostra partnership con il Macerata Opera Festival consapevoli della valenza di questo appuntamento nel panorama lirico ma anche della sua capacità di abbracciare la cultura nel senso più ampio, spaziando dalla letteratura alla musica, dall’enogastronomia al sociale”.Tornano anche per il 2016 gli aperitivi culturali: incontri con giornalisti, direttori d’orchestra, registi, scrittori e musicisti, previsti tutti i venerdì, sabato e domenica del Festival presso gli Antichi Forni (ore 12:00). Tra le presenze, i registi delle tre opere di questa stagione, Paco Azorin (“Otello”), Luigi Di Gangi, Ugo Giacomazzi (“Norma”) e Francesco Negrin (“Il trovatore”), i filosofi Monia Andreani, Umberto Curi, Andrea Panzavolta e Cesare Catà.
Una Norma mai così cosmica e umana, inquadrata in uno scenario fisso di corde intrecciate, ispirate alle opere dell'artista sarda Maria Lai, che ricoprono l'enorme muro del palco, fili metaforici di un destino tessuto, squarciato e riannodato dalla protagonista. Sarà così domani, all'Arena Sferisterio, la messa in scena della Norma di Bellini dei due registi siciliani Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, seconda opera in cartellone dopo l'Otello di Verdi del 52° Macerata Opera Festival."Quello di Norma, in fondo - dicono i registi - è il sogno semplice di ogni donna: avere un amore e una famiglia, che le è precluso dai suoi voti sacerdotali e dal conflitto tra il suo popolo, i Druidi, e i Romani invasori, di cui ama il proconsole Pollione. Per questo, nel preludio, la immaginiamo sul palco giocare serena con l'amato e i figli avuti da lui, che invece nella vita è costretta a nascondere. Per lei abbiamo voluto evocare un finale sospeso, che anziché vederla perire sul rogo con l'amato, la vede uscire di scena insieme a Pollione". (Ansa)
Nuovo round a favore della proprietaria del casolare nell'area del Colle dell'Infinito a Recanati da anni oggetto di un contenzioso con il ministero dei Beni culturali per un progetto di ristrutturazione che secondo la Soprintendenza rappresenterebbe un vulnus per i luoghi e il paesaggio cantati da Giacomo Leopardi.Il Consiglio di Stato, con l'ordinanza n. 3158 del 15 luglio 2016, ha rigettato l'istanza proposta dal Mibact e dalla Soprintendenza, che chiedevano la sospensione dell'esecutività di una precedente sentenza del Tar Marche (n. 429 del 2015). La sentenza aveva annullato l'ennesimo parere negativo espresso dalla Soprintendenza marchigiana al recupero del casale. A darne notizia l'avv. Alessandra Piccinini, che rappresenta la proprietaria dell'immobile, la signora Anna Maria Dalla Casapiccola. (Ansa)
Dal segretario provinciale del Pd Settimio Novelli riceviamoIl tema “scottante” della gestione dell’emergenza migranti tocca tutti noi profondamente e chi ha responsabilità amministrative teme di rimanere “scottato” in termini di perdita di consensi. Non meraviglia, perciò, che qualche Sindaco cerchi di rimandare al mittente le richieste di collaborazione che di volta in volta provengono dal Governo, dalle Regioni o dalla Prefettura pensando, così facendo, di prendere applausi dai cittadini. Così facendo è anche evidente, però, che ci si espone al ridicolo fino al punto di abdicare allo specifico ruolo istituzionale di primo cittadino, Sindaco di tutti i cittadini per definizione, ed autodegradarsi a “capopopolo” di bassa lega secondo le parole dello stesso senatore Morgoni che condividiamo.Cerchiamo però di superare le schermaglie tra partiti e vediamo di trovare un terreno comune di confronto partendo dal presupposto che la questione è di una portata storica tale che va oltre la possibilità di gestirla dalla periferia. Su questo almeno potremmo essere tutti d’accordo! Per fare questo, a nostro avviso, bisogna osservare il problema (di cui nessuno ha la soluzione in tasca) da almeno due prospettive storico, culturali e geografiche. La prima riguarda la prospettiva europea: è indubbio che l’Italia è una delle nazioni più esposte per la sua collocazione geografica ma è l’Europa intera che deve rispondere a questa emergenza, è evidente. Dopo una fase in cui l’Italia sembrava avesse convinto i suoi partners, adesso si assiste ad un riflusso dettato dalla paura e dalla minaccia terroristica. L’Italia compatta deve convincere gli alleati europei e farsi carico tutti insieme dei problemi. Pensiamo che su questi temi ci si possa ritrovare.La seconda riguarda la prospettiva semplicemente umana, di dignità umana. Cattolici o non cattolici non si può restare indifferenti a questa apocalisse. Non possiamo sempre e solo dividerci sulle responsabilità degli altri e di chi ci ha preceduto. Ognuno di noi dovrebbe provare a lasciarsi indietro il passato e guardare con occhi nuovi al futuro. Un futuro nel quale oltre alle incognite e catastrofi annunciate sono presenti anche tante opportunità. Tra queste segnaliamo i progetti di accoglienza che possono essere presentati e finanziati tramite lo SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). Per attivare il sistema, gli enti locali possono utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dal ministero dell'Interno attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Con questo strumento, vengono assegnati contributi in favore degli enti locali che presentino progetti destinati all’accoglienza per i richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria. Progetti che possono essere attivati con importanti ricadute economiche e sociali sul territorio.Ma questo è solo un esempio, uno dei temi sui quali confrontarsi. Un confronto che va certamente oltre il semplice profilo politico-economico.
Una folla commossa si è stretta a Senigallia attorno alla bara di Max Fanelli, morto a causa della Sla contro cui combatteva e che aveva fatto della sua malattia un manifesto per ottenere dal Parlamento la calendarizzazione di una legge sul fine vita. Il teatro La Fenice era stracolmo di persone (almeno un migliaio) giunte per dare l'ultimo saluto al 56enne che fino all'ultimo ha lottato per il diritto a una morte dignitosa e alla libera determinazione di ogni uomo.Ad aprire il rito laico la moglie di Max, Monica Olioso, che ha ripercorso brevemente alcune delle tappe della vita del compagno: dal matrimonio alla battaglia contro una malattia che pian piano lo ha imprigionato. Per un saluto o per un ricordo sono poi saliti sul palco il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, visibilmente commosso, il presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo, i deputati Beatrice Brignone, Pippo Civati e Lara Ricciatti, e gli amici del comitato #iostoconMax. (Ansa)
Nel pomeriggio del prossimo 23 luglio al rifugio del Fargno si aprirà ufficialmente la mostra dei progetti sviluppati dagli studenti del Liceo Artistico “Cantalamessa” di Macerata per riqualificare la struttura stessa del rifugio.Si tratta di un progetto didattico che ha visto impegnate nel corso dl passato anno scolastico le classi 4^A e 5^A della sezione “Architettura e Ambiente” dell’istituto, guidate dal Prof. Vincenzo Treccioni, insegnante di Discipline Progettuali della suddetta sezione; il progetto ha puntato l’attenzione su uno dei luoghi più belli del nostro territorio, conosciuto però probabilmente solo dagli affezionati della montagna.Il Fargno è infatti un sito unico nell’ambiente dei Monti Sibillini. Ubicato nel comune di Ussita, di fronte al monte Bove, a 1820 metri di altitudine, è il rifugio più alto della Regione Marche. Esso costituisce un luogo di ritrovo e di sosta per tutti gli escursionisti e gli amanti della montagna, che da qui partono per affrontare i percorsi che raggiungono le vette circostanti (il Pizzo Berro a 2.260 mt., il Pizzo Tre Vescovi a 2.092 mt., il Monte Priora o Pizzo della Regina a 2.332 mt. ed il Monte Rotondo a 2.102 mt.) o i vicini laghi di Pilato e la piana di Castelluccio.Il rifugio è inserito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed è stato edificato negli anni sessanta, con grandi sacrifici, da Delio Franceschetti. La forma ottagonale era stata pensata appositamente per spezzare il vento, che è spesso molto forte nella zona. Oggi la proprietà è di Teresa Franceschetti, figlia del costruttore.La riqualificazione che il Liceo Artistico ha proposto ha costituito uno spunto per l’attività di progettazione degli studenti e dunque ha avuto principalmente una sua finalità didattica specifica, che, come sempre accade in questo istituto, mira allo studio ed alla elaborazione di progetti concreti che portino gli studenti a confrontarsi e ad interagire con la realtà. In secondo luogo, la scelta ha avuto lo scopo di immaginare di poter consentire a tutti, attraverso l’ampliamento e l’arricchimento dell’offerta di comfort della struttura, di godere della bellezza di questi luoghi.Come sottolinea il Prof. Treccioni, in questa occasione l’attività didattica si è svolta lasciando grande libertà agli studenti e imponendo loro pochi vincoli, tra i quali vanno comunque segnalati il rispetto del già esistente (ad esempio la parte seminterrata dell’edificio) e la continuità e l’integrazione con il paesaggio circostante.Gli allievi hanno dato fondo alla loro creatività, delineando, ognuno a suo modo, strutture complesse ed articolate, che prevedono palestre, saune, piscine, stanze per massaggi e quant’altro può oggi soddisfare le esigenze di un turismo moderno e qualificato.I molti progetti elaborati dagli studenti, insieme ad un video costruito sui rendering degli stessi, verranno esposti nella mostra che si andrà ad inaugurare sabato 23 luglio alle ore 17.00, con un evento a cui sono state invitate le diverse autorità del territorio (Presidente della Provincia di Macerata, Sindaco del Comune di Macerata, Sindaco del Comune di Ussita, Presidente dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata).Il rifugio si raggiunge dai vari versanti attraverso diversi sentieri, ma l'accesso più agevole, e dunque consigliabile anche ai non esperti di montagna, è la strada che sale dalla frazione di Casali di Ussita.La mostra rimarrà aperta fino al 16 agosto e tutti sono ovviamente invitati a visitarla.Un doveroso ringraziamento va alla ”Sibyllinexperiences APS”, l’azienda che gestisce il rifugio, e in particolare al Sig. Andrea Salvatori, che entusiasticamente ha seguito l’iniziativa e messo a disposizione i locali.La mostra è dedicata alla memoria del compianto Prof. Giovanni Soldini, per molti anni insegnante della scuola, venuto a mancare lo scorso primo marzo. Essa costituisce dunque una delle diverse iniziative che il Liceo Artistico sta organizzando per ricordare il collega che è stato per molti anni una figura fondamentale per l’istituto.
Torna a splendere a Montecassiano l’affresco di Sant’Antonio Abate. Opera della seconda metà del XV secolo realizzata da un artista sconosciuto, raffigura il santo colto nell’atto della benedizione, un gesto enfatizzato dalla mano dipinta sovradimensionata. L’affresco si trova nel loggiato di Palazzo dei Priori e nei giorni scorsi è stato restituito ai cittadini in tutto il suo splendore.Presenti all’inaugurazione il sindaco Leonardo Catena con diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale. Con loro anche la direttrice dell’Istituto di Restauro delle Marche con sede a Montecassiano, Francesca Pappagallo, che ha effettuato il restauro e che ha indicato gli aspetti più importanti del lavoro, e gli studiosi Lucia Cingolani e Andrea Trubbiani del circolo culturale Scaramuccia che si sono soffermati rispettivamente sugli aspetti iconografici e sulla ricostruzione cronologica dell’opera.L’affresco era molto deteriorato al punto che molti cittadini di Montecassiano non ricordavano bene neppure cosa ci fosse raffigurato. Un particolare del restauro è la presenza di evidenti tracce di siniopia, ovvero del disegno preparatorio usato dall’artista prima della pittura a fresco. Soddisfazione per l’intervento, finanziato dall’amministrazione comunale, è stata espressa dal sindaco Catena che, insieme alla giunta, è impegnato nella realizzazione di una serie di lavori di recupero dei beni culturali cittadini. La scorsa primavera a Palazzo Compagnucci, ad esempio, sono state poste le persiane, fondamentali anche per poter garantire un’ottimale conservazione dei quadri esposti all’interno della pinacoteca. Sempre nel 2015, grazie alla donazione di un privato, è stata invece recuperata la raffigurazione di una Madonnina posta, anch’essa, sulla facciata di Palazzo dei Priori. In questi giorni l’amministrazione comunale sta provvedendo a illuminare adeguatamente l’affresco.
Venerdì 22 luglio alle ore 21.30 in piazza Umberto I a Belforte del Chienti, tradizionale appuntamento con la moda sotto le stelle.Presenteranno le loro collezioni Joy abiti per bambini, Mafalda, Bulli e Pupe, Intimo Adamo ed Eva, Moscati, Arte e Co. e Delsa.La sfilata sarà intervallata da momenti di spettacolo che prevede l’esibizione di una coppia di ballerini Alessandra e Matteo Ballini e dalla solista Giulia Barabucci, tutti della Fashion GianManDance e dalla cantante Matilde.A rendere l’evento ancora più divertente e gustoso gli stand gastronomici curati dalla Pro Loco Belfortese. Anche la Taverna del Forte proporrà per l'occasione un menù tipico.“Belforte in passerella” è un evento-moda ideato, organizzato e diretto da Simonetta Carfagna e Catia Cappellacci e propone, per il quarto anno consecutivo, un indovinato mix di moda, bellezza, musica, spettacolo e sport. Protagoniste in passerella tante giovani e belle ragazze che indossano i capi di alcuni selezionati negozi.
Terminato con successo il primo football camp per i giovani calciatori della Baichuan Yuan Yuan, la squadra della città cinese di Taicang legata a Macerata da rapporti di amicizia e di scambio in diversi settori fin dal gennaio 2015.I ragazzi di Taicang, di età compresa tra gli 11 e i 12 anni, nel corso del loro soggiorno in città hanno condiviso momenti non solo sportivi ma anche di vita quotidiana con i coetanei maceratesi della società di calcio Robur. La felice esperienza ha rappresentato un importante momento di scambio tra le due città durante il quale i giovani ospiti cinesi sono entrati in contatto con una realtà completamente differente dalla loro.La squadra composta per l’occasione da ragazzi italiani e cinesi ha lavorato insieme in campo con allenatori locali, selezionati dall'AIAC di Macerata, e ha affrontato compagini locali in partite amichevoli ottenendo ottimi risultati. Il legame che i ragazzi hanno stretto tra di loro ha sorpreso tutti gli organizzatori fin dal primo giorno, nonostante la differenza di cultura, lingua e mentalità, i ragazzi, infatti, hanno trovato, nonostante qualche inevitabile difficoltà, il modo di comprendersi e stare insieme divertendosi, il tutto confermato dall'emozione che tutti hanno provato durante la cerimonia di chiusura dove, tra abbracci e saluti, è spuntata anche qualche lacrima.Il sindaco Romano Carancini e l'assessore allo sport Alferio Canesin hanno voluto essere presenti all’evento partecipando a un allenamento insieme alla squadra a riprova che, quello nato tra Macerata e Taicang, è un rapporto importante e significativo che sta dando risultati concreti. Il Soccer Camp Macerata – Taicang è frutto del lavoro coordinato dall'agenzia la viaSoccer che fa da tramite tra le due città e che ha permesso alle due realtà di entrare in contatto e stabilire una forte amicizia. La stessa società si sta già mettendo in moto per organizzare un viaggio che porterà a Taicang un gruppo di giovani calciatori maceratesi.
Proseguono a Civitanova i lavori di rifacimento dell’asfalto lungo la strada statale 16 (ex nazionale) di Fontespina.A comunicarlo, gli assessori Marco Poeta (Lavori Pubblici) e Giulio Silenzi (Bilancio) che sottolineano l'importanza della messa in sicurezza del tratto. "L'investimento del Comune supera i 200mila euro, gli operai stanno rifacendo il manto stradale che attraversa Civitanova, una strada dove ogni giorno transitano migliaia di veicoli leggeri e pesanti che nel corso degli anni hanno distrutto il manto rendendolo pericoloso a causa di buche e dissesti. Appena per l'ente si è resa disponibile la risorsa finanziaria sono partiti i lavori sotto la direzione dell’ufficio tecnico comunale e si concluderanno in settimana".Nella zona del cantiere c’è anche un presidio dei vigili urbani per regolare il traffico soprattutto a ridosso della rotatoria dove la presenza degli operai al lavoro crea qualche rallentamento alla viabilità. Il progetto di sistemazione dell'asfalto lungo la statale adriatica si inserisce nell'ambito di un programma di interventi deciso dall'Amministrazione comunale per mettere in sicurezza le strade della città. Allo scopo sono state destinate risorse rese disponibili dal bilancio 2016 per centinaia di migliaia di euro. Dopo l'asfaltatura del lungomare sud e quella della statale, altri lavori verranno effettuati sulle strade in altri quartieri della città.
Maria Elena Cimica oggi ha varcato la soglia dei cento anni.Gli auguri dell’Amministrazione comunale e della città per l’ambito traguardo sono stati formulati personalmente a Maria Elena dal sindaco Romano Carancini che questa mattina gli ha fatto visita nella sua abitazione. Per l’occasione i familiari hanno stampato un piccolo “book” dove sono racchiuse le tappe più importanti della vita della nonnina maceratese, dalla gioventù al matrimonio fino alla nascita dei figli, accompagnate da una poesia. Maria Elena, vedova del marito Brandisio è madre di tre figli, Luciana, Franco e Maria Pia, ha tre nipoti, Daniele Alessandra e Stefania e una pronipote, Francesca.A Maria, che festeggia oggi con tutta la famiglia il suo centesimo compleanno, gli auguri affettuosi di tutta la città.
Curiosità e anche ilarità, per il semplice fatto che alla fine nessuno si è fatto male, ha destato un episodio verificatosi stamattina in via Bramante a Loreto, di fronte alla filiale di Banca Marche.Un'auto in sosta, infatti, intorno alle 13 è stata letteralmente inghiottita dall'asfalto che ha improvvisamente ceduto, forse a causa delle alte temperature. La foto dell'auto, recuperata successivamente dai vigili del fuoco, ha fatto il giro del web con commenti ironici e utenti che hanno lanciato l'allarme Tremors, i vermi giganti protagonisti di un famoso film dei primi anni Novanta.L'importante, comunque, è che alla fine, nessuno si sia fatto male, anche se l'auto ha riportato diversi danni.
“Un ringraziamento sincero a chi, compiendo il proprio dovere in maniera incessante e silenziosa, ha fattivamente contribuito a rinsaldare la collaborazione tra le istituzioni, con concretezza e serietà, non perdendo mai di vista l’obiettivo primario di tutela e difesa dei cittadini”.Queste le parole del Sindaco Francesco Acquaroli durante la cerimonia di conferimento della “Cittadinanza Benemerita” al Maggiore Nunzio Pisano, Comandante della 114^ Squadriglia Radar Remota dell’Aeronautica Militare di Potenza Picena, svoltasi nella Sala Giunta del Municipio alla presenza degli Assessori Noemi Tartabini, Luisa Isidori, Luca Strovegli, Paolo Scocco, del Presidente del Consiglio Comunale Mirco Braconi e del Consigliere Comunale delegato al Personale Antonello Rosali. Una cerimonia che non è stata semplice protocollo, in cui non sono mancati momenti di genuina commozione per un commiato sottolineato da intensi toni umani e di amicizia. Il Maggiore Pisano, infatti, a fine mese concluderà il comando del radar potentino, che aveva assunto nel 2010, lasciando al suo successore, il Capitano Francesco Fermezza (proveniente dalla 4^ Brigata Aerea di Borgo Piave), un’eredità importante fatta di credibilità, disponibilità e umanità, costruita giorno dopo giorno e che ha contribuito a riavvicinare la popolazione locale all’Aeronautica. Significativo il recente protocollo d’intesa siglato dai Militari unitamente al Comune e alla Asur per il monitoraggio costante delle onde elettromagnetiche a tutela della cittadinanza, oggetto di polemiche e proteste pubbliche per decenni, di cui il Maggiore Pisano, insieme al Sindaco Acquaroli e al Consigliere Rosali, è stato uno degli attori principali.
Si è tenuto oggi alle 11, in Regione, l'incontro con l'assessore dei trasporti Sciampichetti e i sindacati di categoria per i trasporti, circa il mancato versamento dei fondi destinati alla copertura dei chilometri alle aziende di trasporto Contram Mobilità.Dopo un'ampia discussione sulle problematiche inerenti al tpl regionale è emerso come fosse la prima volta nella che la Regione non corrispondesse il dovuto alle aziende, le quali, in carenza di liquidità, si sono trovate in difficoltà nel provvedere al pagamento dei singoli stipendi prossimi, cioè quattordicesima e gli stipendi di luglio e agosto.L'assessore ha rassicurato tutti dichiarando che i suoi contabili in mattinata avrebbero provveduto al pagamento del dovuto. In particolare, al versamento di 6 milioni di euro per la copertura delle mensilità di luglio e agosto, mentre la restante parte del debito, di 20 e più milioni, sarà saldata nel momento stesso in cui le aziende firmeranno la proroga del contratto di servizio, che prima era ad appannaggio della Provincia mentre ora è di competenza della Regione.Ad agosto, inoltre, terminerà l'attuale sistema delle tariffe agevolate e la Regione ha deciso che rilascerà tale diritto solo dopo presentazione del modulo ISEE e quindi in base ai parametri sul reddito.