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Steve Hackett, il sogno e la cervogia

Steve Hackett, il sogno e la cervogia

Drinking with L.A.: un aperitivo con Alessandra Lumachelli

Nell'arena si respira aria di vacanze. Le mura antiche della corte del castello racchiudono parole e sorrisi di gente che si siede accanto ad amici, oppure a persone che non rivedrà più, una volta conclusosi il concerto. È singolare pensare che un musicista come Steve Hackett, alcune delle cui melodie ci riportano ad atmosfere medievali, suonerà fra mura costruite nel 1200: gli strani incastri del destino!

Immaginiamo insieme quali sarebbero le risposte di “Drinking” del celebre chitarrista, che ha collaborato lungamente con i Genesis, che ne dite, amici di Picchio News? … proviamoci, su (la sua riservatezza è proverbiale!)

Se Steve Hackett fosse un supereroe, che supereroe sarebbe e che super poteri avrebbe?

Forse Hackett risponderebbe Legolas, l'elfo del “Signore degli Anelli”, personaggio etereo ed immortale.

Se Steve Hackett avesse la macchina del tempo, dove vorrebbe andare?

Probabilmente Hackett sarebbe indeciso fra il Medioevo e il 1700, nel qual secolo potrebbe incontrare Johann Sebastian Bach.

La domanda “non fissa” è sul sogno

e qui Hackett troverebbe molte declinazioni poetiche sull'attività onirica ad occhi aperti e non solo.

Il drink preferito da Steve Hackett?

Proviamo a supporre la cervogia, cioè l'antenata della birra, densa e pastosa, bevuta con moderazione, non i 4 litri giornalieri concessi ai monaci durante il concilio di Aquisgrana!

Cosa può fare Hackett per cambiare il mondo?

Questa risposta, con sicurezza, la fornisco io al posto del celebre chitarrista: ha già fatto moltissimo, donando ad ognuno di noi le splendide melodie che ha composto e che esegue magistralmente.

Quindi, Steve Hackett, grazie infinite a nome di tutti, e … Amici, in alto i boccali!!

Alla prossima!

Who's Who

Per chi non lo sapesse.

Stephen Richard Hackett, detto Steve, chitarrista e compositore britannico, è conosciuto principalmente per il suo lavoro con i Genesis, con i quali ha inciso otto album, dal 1971 (“Nursery Crime”, considerato il primo capolavoro del gruppo) fino al 1977. Nell'album “Foxtrot” (1972), è contenuto un assolo acustico di Hackett, intitolato “Horizons”, diventato poi uno dei suoi brani di repertorio classico. Successivamente ha intrapreso la carriera di solista. A dodici anni, da autodidatta, inizia a studiare la chitarra. Viene influenzato soprattutto dalla musica classica (in particolare Bach) e operistica, e dal blues. Nel 2014, Hackett ha girato un documentario sulla carriera dei Genesis insieme agli ex compagni. Il suo ultimo lavoro è “Wolflight” del 2015.

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