«Ho provato a fare una cosa semplicissima: trasformare la fabbrica nel fulcro della quotidianità di persone rimaste all'improvviso senza riferimenti», sono le parole di Luca Bortolami, l’imprenditore vicentino che nel 2015 ha rilevato la Tigamaro. Dopo il sisma l’azienda ha deciso di dare pieno supporto ai propri dipendenti, col risultato che dopo quattro giorni i 110 operai sono tornati tutti a lavoro.Insomma, mentre fuori c’è una Tolentino stremata, in piena emergenza terremoto, con migliaia di sfollati, dentro lo stabilimento della Tigamaro le mamme lavorano, i bimbi giocano, disegnano, fanno i compiti e alla sera i dipendenti che non sanno dove far pernottare le proprie famiglie trovano un alloggio sicuro. L'obiettivo ovviamente è tenere coesa la comunità, dare un segnale di speranza e voglia di non arrendersi.Quindi Prada, Armani, Fendi, Mont-Blanc e tutte le altre grandi firme della moda che affidano la produzione di accessori in pelle a Tigamaro possono stare tranquille, la produzione è ripresa.
Il Vaticano condanna le affermazioni andate in onda su Radio Maria riguardo al terremoto come "castigo divino" dopo le unioni civili. "Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede", deplora mons. Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato. Il presule ha spiegato che si tratta di parole "datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo". "I terremotati ci perdonino, a loro solidarietà del Papa". La redazione di Radio Maria, da parte sua "smentisce categoricamente che il direttore padre Livio Fanzaga abbia pronunciato le parole attribuitegli riguardo 'il terremoto che sarebbe colpa delle unioni civili'. Fra l'altro il 30 ottobre, giorno della trasmissione padre Livio non aveva nessuna diretta su Radio Maria. Le espressioni riportate sono di un conduttore esterno, fatte a titolo personale, che non rispecchiano assolutamente il pensiero di Radio Maria al riguardo".
Il terremoto non ha prodotto danni strutturali nella fabbrica dell'Arena a Tolentino, l'azienda che produce abbigliamento sportivo e costumi hi-tech e veste la nazionale azzurra di nuoto.''La struttura - si legge in una una nota - è stata costruita alla fine degli anni '90, progettata e costruita secondo criteri antisismici. Dopo un sopralluogo tecnico, possiamo confermare che l'immobile non presenta danni strutturali. Ha ripreso la sua normale attività''. L'Arena, 350 dipendenti, uno dei marchi del Made in Italy, era stata visitata nel luglio scorso dal premier Matteo Renzi (ANSA).
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa Gruppo Consiliare "Castelraimondo che sarà" "Tutto ciò che è stato danneggiato sarà ricostruito. Tutte le attività commerciali e produttive saranno rimborsate: “Cento per cento per i danni” ha affermato Errani a Castelraimondo e a Macerata; “Ricostruiremo tutto come prima” Mattarella a Camerino. Ad oggi l’unica certezza per il futuro che abbiamo è che tutto non potrà più essere come prima. Quindi per favore non illudeteci. Non lasciateci ad aspettare una promessa se non può essere mantenuta, altrimenti al danno seguirà un altro danno, forse più terribile del primo. Non ingannateci. La consapevolezza è il primo passo per la ricostruzione, questo è vero per ogni fatto della vita come per la sciagura del terremoto. Non vogliamo compassione così come non vogliamo elemosina. Vogliamo solidarietà e certezze. Solo con le certezze possiamo riprogettare il nostro futuro misurato alle nuove sfide. Per realizzare un futuro di lavoro e relazioni è necessaria la condivisione di un progetto di ri-pianificazione, non semplicemente di ri-costruzione, con l'obiettivo di indirizzare, guidare, il rapido mutamento delle dinamiche sociali ed economiche a cui stiamo assistendo. Ceriscioli ed Errani hanno il dovere di avviare, appena le condizioni lo consentiranno, un percorso che sostenga la società civile attraverso l’organizzazione degli attori pubblici e privati, permettendo loro così di indicare le priorità di sviluppo del nostro territorio. Non c'è la sicurezza di farcela, ciononostante dobbiamo provarci. Quello che è successo è una catastrofe ma probabilmente ci permetterà di rivedere, in una prospettiva futura, tutte le valenze economiche, sociali e culturali che hanno fatto del nostro territorio, sino a pochi anni fa, un territorio a misura d'uomo, ammirato e invidiato".
A Dubai andrà in scena l’Italian Cuisine World Summit e dal 7 al 17 novembre 2016 la città degli Emirati Arabi diventerà la capitale del cibo e della cultura italiana. A questo prestigioso evento, che vede la collaborazione delle più importanti aziende italiane che si occupano di food e non solo e organizzato con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana a Dubai, parteciperanno famosi personaggi italiani ed arabi, ambasciatori e chef italiani provenienti da tutto il mondo.Il M° Riccardo Serenelli, direttore artistico di Villa InCanto con i suoi cantanti, arricchirà l’evento previsto per martedì 7 novembre che si terrà nel World Trade Center Plaza di Dubai portando a far conoscere la lirica come una delle più alte espressioni dell’italianità nel mondo e la città di Recanati patria di Beniamino Gigli.I poliedrici artisti di Villa InCanto si esibiranno a partire dalle ore 19.30 durante il summit dei chef stellati. Previsti interventi di membri del Governo italiano e dell’Ambasciatore italiano a Dubai.La musica insieme alla cucina italiana, valorizzata dai più famosi chef a livello mondiale e da prodotti di alta qualità che si uniscono per trasmettere quello che rende il Made in Italy un prodotto eccellente e un valore ancora oggi inimitabile.
I residenti nelle aree del cratere del terremoto nel Centro Italia e i volontari della Protezione Civile che operano nelle zone interessate potranno viaggiare gratuitamente sui treni del Gruppo Ferrovie dello Stato ogni giorno, per raggiungere le aree di attività o i luoghi di residenza.L'iniziativa, in collaborazione con la Protezione civile nazionale, ricalca quella già adottata dopo il terremoto di Amatrice del 24 agosto, e resterà valida fino al 31 dicembre. Prosegue intanto l'attività del personale del Gruppo Fs nella gestione quotidiana dei due treni-cuccetta, operativi nelle stazioni di Fabriano (da venerdì 28 ottobre) e di Foligno (dal pomeriggio di lunedì 31 ottobre), che hanno una capacità complessiva di più di 700 posti letto (ANSA).
Il direttore sportivo della SS Maceratese, Gianluca Stambazzi, dal ritiro di Castiglione delle Stiviere, fa il punto tecnico e logistico della situazione. “Intanto – sottolinea – ringrazio la società che ci ha permesso questa soluzione che ha consentito ai ragazzi di potersi allenare allentando la tensione per i continui eventi sismici nella zona di Macerata. Il ringraziamento va amplificato ed esteso ad Alberto Garbisi, presidente dell’F.C. Castiglione, formazione di 3^ Categoria di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, ed al responsabile Marketing & Communication della società di consulenza IN THE BOX, Stefano Pigolotti, che hanno offerto alla SS Maceratese l’opportunità di allenarsi senza l’incubo del terremoto in Lombardia, per preparare con la dovuta professionalità la sfida esterna, la quarta consecutiva, ma non ci facciamo caso, con la Feralpi”. Tornando al match valido per la 12^ giornata di andata, che partita sarà?“Difficile, perché avremo di fronte una squadra, quella di mister Asta, molto ben assortita in ogni reparto. La loro forza è appunto il collettivo. Non sarà quindi assolutamente determinante l’assenza per squalifica del difensore Ranellucci a cui Asta può sopperire senza problemi. Di contro, la Feralpi può far male davanti con giocatori che possono fare la differenza in Lega Pro come Bracaletti, Gerardi e Romero, che dovremo tenere nella massima considerazione per evitare che ci possano far male”.Cosa dovrà fare la Maceratese per uscire dal Lino Turina con un risultato positivo?“La partita perfetta perché se restiamo concentrati fin da subito, approcciando il match con la massima attenzione, avremo chance di ottenere un risultato positivo. Dobbiamo sbagliare il meno possibile perché i bresciani sono molto bravi nelle ripartenze”.Il ritiro mantovano ha fatto bene alla squadra?“Sì. Abbiamo avuto la possibilità di allenarci con serenità per tentare di ridare continuità ai risultati dopo la partita con la Reggiana. Dobbiamo pensare al match con la Feralpi ma anche, guardando oltre, ad altri impegni molto stimolanti ma pure impegnativi che sono alle porte e che verranno disputati a breve”.Compreso quello con la Casertana in coppa il 9 novembre?“Certamente. Probabilmente in Coppa Italia verrà schierata qualche pedina che ha giocato di meno in campionato, ma onoreremo l’impegno con la ferma volontà di superare il turno. Insomma, restiamo concentrati su tutti i fronti”. A partire da domani".In vista della gara casalinga con la Maceratese, in programma domani, sabato 5 novembre, alle ore 16.30, chiunque si presenterà allo stadio Turina con un giocattolo verrà omaggiato del biglietto d’ingresso allo stadio. È questa l’iniziativa organizzata dalla Feralpisalò e dalle parrocchie di Santa Maria Annunziata (Salò), Sant’Antonio Abate (Campoverde) e Sant’Antonio da Padova (Villa di Salò), insieme alla Caritas zonale di Salò, Gruppo Volontari del Garda e Gruppo Alpini di Salò. Le modalità di partecipazione sono semplici. Ogni tifoso che porterà allo stadio un giocattolo dovrà mostrarlo alla biglietteria dello stadio che provvederà a emettere un tagliando gratuito. Dietro la tribuna sarà collocato un desk in cui poter posare il giocattolo ed eventualmente porgere un’offerta libera di aiuto alle popolazioni colpite dal sisma tramite la Caritas zonale di Salò. Al termine della partita, tutti i giocattoli raccolti verranno trasferiti ai magazzini del Gruppo Volontari del Garda. Per ringraziare i tifosi dei doni che verranno recapitati, il Gruppo Alpini di Salò servirà una bevanda calda durante tutto l’arco della gara, pre e post-partita compresi.Insomma, assistere a Feralpisalò-Maceratese assume un valore davvero importante: partecipare alla gara darà la possibilità ai tanti bambini della provincia di Macerata di ricevere un oggetto che rassereni le loro giornate in questo drammatico periodo. Proprio per questo si invitano tifosi, simpatizzanti e la cittadinanza del territorio bresciano a partecipare questo evento sportivo.
La pioggia battente e le avverse condizioni meteo hanno causato, come noto, l’annullamento dello spettacolo "Da Galliani a Maldini passando per il mitico Caccamo... Teo Teocoli Show", uno degli eventi di punta dell’edizione 2016 di Overtime Festival programmato per sabato 8 ottobre.L’appuntamento, organizzato congiuntamente da Associazione culturale Pindaro, Università degli Studi di Macerata e Comune di Macerata, era stato ideato per raccogliere fondi tramite le offerte libere degli spettatori a sostegno della popolazione di Castelsantangelo sul Nera, già colpita dal sisma del 24 agosto 2016. Nonostante l’annullamento, Overtime Festival non vuole e non può dimenticare gli amici di Castelsantangelo e il suo coraggioso sindaco Mauro Falcucci, ovviamente anche alla luce delle scosse del 26 e del 30 ottobre 2016 che hanno reso enormemente più drammatica la già difficile situazione. Per questa ragione ha deciso di devolvere al Comune di Castelsantangelo 1.500 Euro complessivi tra denaro e beni di prima necessità e conforto che verranno consegnati ai cittadini momentaneamente ospitati presso le strutture alberghiere della costa. La somma è in piccola parte coperta anche dalle donazioni raccolte prima dello spettacolo di cui generosi cittadini maceratesi non hanno chiesto la restituzione ma condiviso la destinazione a questa causa solidalePresto verranno inoltre annunciati i particolari di un’iniziativa editoriale di rilievo nazionale volta a raccogliere ulteriori fondi e a mantenere alta l’attenzione in ogni parte d’Italia su questa immane tragedia che non deve essere dimenticata nei mesi e negli anni che verranno. Hanno entusiasticamente aderito a questo progetto 18 amici di Overtime, tra le più prestigiose firme del giornalismo sportivo e del fumetto italiani.Un piccola goccia nel mare dei bisogni di questa popolazione fieramente legata al suo territorio. Con la speranza, anzi la certezza, che anche se ci vorranno anni ed un impegno fuori dal comune Castelsantangelo, come tutti gli altri tantissimi paesi colpiti dal terremoto, risplenderà più bella di prima tra i suoi monti, i suoi boschi, le sue sorgenti.
Questa mattina tutti i pescherecci di Civitanova, al rientro in porto dopo l'ultima pescata della notte, hanno offerto una cassetta di pesce in favore dei terremotati.Immediatamente tutte le cassette sono state trasportate a Sarnano e domani mattina i pescatori raggiungeranno quella cittadina per preparare gustose pietanze a base di ricette tradizionali di mare. (Ansa)
La terribile attività sismica, iniziata lo scorso 24 agosto e soprattutto le successive fortissime scosse verificatesi il 26 ed il 30 ottobre, hanno devastato i nostri territori procurando danni gravissimi ad intere comunità ed alla tante piccole imprese ivi dislocate, imprese che avevano fino ad oggi rappresentato il fulcro dell’economia di queste nostre terre.Il disagio e la drammaticità della situazione in cui versano, in questo momento, persone, famiglie, imprenditori, sono davanti gli occhi di tutti. Di fronte a questa tragedia Confartigianato ha organizzato diversi incontri sul territorio, ai quali sono stati invitati anche i sindaci e gli amministratori locali, per ascoltare e per provare a dare le prime risposte ai tanti bisogni aziendali in questo particolare e difficile momento.In tali incontri saranno, tra gli altri, trattati temi quali: la sospensione degli adempimenti e dei versamenti dei tributi e dei contributi Inps/Inail, le agevolazioni ed i contributi messi a disposizione dall’EBAM (Ente Bilaterale Artigianato Marche) per i loro iscritti per danni da “calamità naturali”, la gestione del personale dipendente e le richieste eventuali di Cassa Integrazione in deroga, la sospensione del pagamento delle rate di prestiti e mutui in essere relativi ad immobili artigianali, commerciali, industriali e residenziali, le possibilità offerte dal Fondo di garanzia a sostegno delle imprese, l’assistenza sociale e previdenziale alle persone attraverso il Patronato INAPA.Di seguito il calendario degli incontri ai quali tutte le imprese colpite dal sisma, previa scelta circa la sede e l’orario più consono alle singole esigenze, sono invitate a partecipare: Mercoledì 9 novembre ore 10.00: Tolentino (c/o sede Confartigianato - .da Cisterna, Via Ficili); Mercoledì 9 novembre ore 16.00: San Severino Marche (c/o ristorante “Scuriatti” – fraz. Taccoli); Giovedì 10 novembre ore 10.00: Pieve Torina (c/o “Locanda del Re” – Km. 73 Val Nerina, 1); Giovedì 10 novembre ore 15.00: Camerino (c/o ristorante “Etoile” – Via Le Mosse, 69) Venerdì 11 novembre ore 10.00: Passo S. Ginesio (c/o ristorante “Mirage” – S.S. 78 Picena).
Germano Santoni è un ragazzo di 43 anni di Camerino vittima, anche lui, del tremendo sisma che ha devastato le Marche in questi giorni. Germano oltre ad essere sfollato, la sua casa di Camerino è infatti stata dichiarata inagibile, è purtroppo affetto da una doppia disabilità, una legata alla vista e l'altra alle sue ridotte capacità motorie.Dopo il terremoto, da Camerino è stato spostato in una struttura ricettiva della costa, a Civitanova, ma le condizione che ha trovato ad attenderlo non erano quelle che gli erano state prospettate."A Camerino - racconta Germano al telefono di Picchio News - mi avevano assicurato che avrei potuto usufruire di un servizio di pensione completa a titolo totalmente gratuito, dal 30 ottobre invece mi sono trovato a dover pagare la cena. Inoltre la struttura dove sono stato sistemato non è assolutamente idonea alle mie condizioni fisiche: per intendersi nella stanza c'è un box doccia di 65 centimetri che non basta per ospitare un ragazzo della mia stazza e con le mie difficoltà motorie".Inoltre Germano racconta di un primo intervento che non ha tenuto conto delle sue difficoltà di ipovedente."Quando ci hanno trasferiti, in un primo momento a Porto Sant'Elpidio, ho trovato una volontaria della Protezione Civile che mi ha messo in mano un modulo e una penna senza curarsi della mia impossibilità di compilarlo. Inoltre all'interno della struttura non mi è stato riservato un trattamento minimamente adeguato e anche per questo ho deciso di contattare un avvocato (Sante Monti ndr.) che seguirà la mia vicenda".
Il nuovo decreto sulla ricostruzione delle aree terremotate è stato finalmente approvato, salvo intese, questa mattina dal Consiglio dei Ministri, ma la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per lunedì prossimo.
A quanto appreso i punti principali riguarderebbero innanzitutto la delimitazione del c.d. cratere del sisma e l’indicazione dei nuovi comuni ivi ricompresi, da aggiungere ai 62 già precedentemente inseriti nell’elenco.
Per quanto riguarda la popolazione dei luoghi terremotati invece, dovrebbero essere introdotte procedure semplificate per edifici con danni lievi per permettere il rapido rientro nelle abitazioni. Per chi non potrà tornare nella propria casa, in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, il decreto prevederebbe che il Dipartimento della protezione civile acquisisca ed installi rapidamente i container in accordo con i Comuni circa le aree dove collocarli.
Per il patrimonio storico e culturale, i Comuni potranno procedere direttamente alla messa in sicurezza previa comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Introdotta la possibilità per i Comuni di assumere a tempo determinato personale di tipo tecnico ed amministrativo per il disbrigo dei procedimenti ed anche la Protezione civile e la struttura del Commissario straordinario alla ricostruzione saranno potenziate e rafforzate.
Quanto invece al ripristino della viabilità delle infrastrutture il compito di provvedervi spetta all’Anas. Il provvedimento dovrebbe intervenire anche sulla scuola disponendo misure urgenti per la prosecuzione delle attività didattiche.
Infine, sempre a quanto appreso, sarebbero stati stanziati circa 11 milioni di euro per la ripresa delle attività zootecniche.
Nuova Banca Marche ha concesso al comune di Tolentino l’utilizzo a titolo gratuito di propri locali di circa 1400 metri quadri situati presso il centro commerciale Oasi in contrada Pace. I locali, tutti immediatamente disponibili e in buone condizioni di manutenzione, saranno utilizzati dall’amministrazione comunale sia per la sistemazione degli sfollati, che hanno lasciato le proprie abitazioni rese inagibili a causa del sisma, sia per collocare aule scolastiche d’emergenza che permettano agli studenti delle varie scuole del territorio di continuare l’anno scolastico in sicurezza. Nuova Banca Marche, già all’indomani della prima grande scossa di terremoto del 24 agosto scorso, aveva concesso all’amministrazione comunale di Tolentino l’uso gratuito di locali a piano terra di palazzo Europa, in pieno centro cittadino, dove sono stati trasferiti alcuni uffici comunali. “Cerchiamo di fare, per quanto ci è possibile, del nostro meglio per aiutare le famiglie, le imprese e le amministrazioni colpite dal terremoto - commenta Luciano Goffi, amministratore delegato di Nuova Banca Marche. “In provincia di Macerata, nella zona più duramente interessata dalle scosse, la nostra banca è la prima per presenza territoriale. Abbiamo in questo momento in provincia di Macerata undici filiali chiuse per inagibilità e ancora un’altra agenzia in provincia di Ancona. E’ un momento difficile per tutti, ma sentiamo l’obbligo morale di aiutare quanti sono in difficoltà a causa del terremoto”. “Voglio esprimere il mio più vivo ringraziamento all’amministratore delegato Luciano Goffi e a tutta Nuova Banca Marche per la collaborazione e la vicinanza che ci stanno dimostrando in questo momento così difficile che sta vivendo la nostra comunità” ha commentato Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino. Le dodici filiali di Nuova Banca Marche chiuse, perché inagibili o perché si trovano in zone dichiarate interdette, sono: Camerino, Visso, Pievebovigliana, Pioraco, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Ussita, Pieve Torina, Caldarola, Fiastra, San Ginesio e Monte San Vito.
Sono iniziati a Camerino i sopralluoghi dei tecnici Aedes sulle strutture scolastiche presenti nel territorio comunale. La situazione per il momento sembra rassicurante ma prima di qualsiasi ufficialità il Centro Operativo Comunale intende concludere tutte le dovute verifiche, in relazione ai luoghi e alle aree e valutare ogni possibile ipotesi per identificare le migliori soluzioni e prospettive possibili.Intanto questa mattina i Vigili del Fuoco assieme all'Ingegner Orioli dell'Ufficio Tecnico Comunale stanno provvedendo con l'ausilio di tre autogru alla messa in sicurezza dell'area di Madonna delle Carceri attraverso un delicato intervento di rimozione del campanile gravemente lesionato della Chiesa di Madonna delle Carceri. Ieri, invece, ha visitato la città ducale l'architetto giapponese di fama mondiale Shigeru Ban.Ban è un architetto dell'emergenza: interviene nella fase critica delle emergenza dovute soprattutto alle calamità naturali, costruendo con materiali poveri e per la prima necessità. Tra i suoi lavori: campi profughi in Rwanda dopo la guerra, a Kobe (1995), dopo il terremoto in Turchia (1999). Dopo il sisma del 2004 seguito dallo tsunami in Sri Lanka ha progettato case per un villaggio di pescatori. Dopo il terremoto e tsunami in Giappone con semplici soluzioni all'interno delle strutture di accoglienza ha realizzato divisori per separare i nuclei familiari e garantire la privacy. Nel 2009 a seguito dell'evento sismico ha progettato una sala da concerti per l'Aquila: la 'paper concert hall' fatta di cartone e di legno, inaugurata nel 2011.L'architetto Ban si è voluto rendere conto con i suoi occhi delle condizioni del territorio terremotato e in particolare della città ducale e del suo ricco patrimonio storico-architettonico ed ha messo a disposizione della città la sua importante e peculiare esperienza e attività di ricerca come professionista nelle emergenze. “La presenza a Camerino dell'architetto Shigeru Ban – ha detto il sindaco Gianluca Pasqui – ci fa comprendere che la situazione di emergenza che stiamo vivendo non è stata assolutamente sottovalutata soprattutto da chi vive e lavora costantemente in situazioni di pericolo e di emergenza in tutto il pianeta, ma in particolare vuol dire che gli occhi del mondo dell'architettura e del design si sono posati sulla nostra città pregiandoci della presenza e dell'attenzione di uno dei suoi più noti esponenti”.
Questa mattina, in occasione della celebrazione del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, il Vescovo di Macerata, S.E. Mons. Nazzareno Marconi, ha officiato una Santa Messa presso la Chiesa dell’Immacolata, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose della provincia e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.A seguire, presso il vicino Monumento ai Caduti, si è svolta la cerimonia militare (che ha previsto l’alzabandiera, la deposizione della corona al monumento e la lettura dei messaggi del Capo dello Stato, del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa), anche in questa circostanza come avvenuto lo scorso 2 novembre, in forma ridotta – per volontà della locale Prefettura – tenuto conto della prioritaria esigenza di proiettare il personale delle forze armate e di polizia nelle aree della Provincia maggiormente colpite dal recente grave evento sismico, nell’attività di vigilanza e di assistenza alla cittadinanza.
Proseguono i servizi antisciacallaggio disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, a seguito dei recenti eventi sismici, nei centri più colpiti della provincia, specialmente nelle ore serali e notturne.Nel corso dei controlli, tuttora in atto, i Carabinieri della compagnia di Camerino hanno identificato 2 rumene, di 27 e 31 anni, residenti a Perugia e con a carico diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, che si aggiravano con fare sospetto presso un’abitazione nelle vie cittadine di Camerino. Le stesse sono state opportunamente segnalate alla Questura di Macerata per l’applicazione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Camerino.In questi giorni, a supporto delle attività di prevenzione e repressione del fenomeno predatorio, i militari delle compagnie di Tolentino e Camerino si stanno servendo anche di un drone, coordinato dal personale del raggruppamento aeromobili Carabinieri di Pratica di Mare, messo a disposizione dal Comando Generale dell’Arma. Il dispositivo viene impiegato, in particolar modo, nelle aree più a rischio al fine di intercettare situazioni di interesse operativo e contrastare episodi di sciacallaggio.
Anche oggi il Vicepresidente del Consiglio Regionale Marzia Malaigia si sta spostando da un comune all’altro dell’area maceratese colpita dal sisma. Il sopralluogo di stamane ha riguardato innanzitutto il territorio di Cessapalombo. A colloquio col vicesindaco e in giro per le frazioni disastrate, la Malaigia ha raccolto informazioni ed elementi utili per potere redigere una sorta di dossier anche per questa parte di provincia colpita dal sisma. La prima cosa che serve, e non solo ovviamente a Cessapalombo, dopo la prima fase di emergenza, "è il miglioramento delle linee telefoniche": i telefoni fissi sono tutti nelle case distrutte o inagibili, si ha la necessità di parlare velocemente e adeguatamente con i cellulari. Invito il Presidente della Regione ad impegnarsi anche in questa problematica ed i gestori che siano più operativi ed efficaci in una simile situazione". Un'altra emergenza è quella di un miglior coordinamento per far si che gli sfollati abbiano una degna collocazione, chi si sposta non può essere rimandato indietro perché sulla costa i locali indicati non avevano più posto: purtroppo è successo anche questo. Vedere brandine per dormire ubicate nella sala del consiglio comunale, fa capire che qui ancora non sono arrivati adeguati strumenti di sostegno immediato e molto è stato fato grazie all’efficacia dell’amministrazione comunale e del preziosissimo aiuto del Corpo Forestale dello Stato e dei Carabinieri. Un altro appello ed un impegno da assumere è invece a livello di beni culturali: quello del salvataggio del crocifisso ligneo e dei quadri della Chiesa di San Benedetto di Montalto di Cessapalombo. Col crollo del campanile e del tetto della Chiesa ora queste importantissime opere d’arte sono sottoposte alla violenza delle intemperie. "Si invii inoltre il personale tecnico adeguato al Comune che non ha tecnici ed amministrativi e si trova in condizioni di elevato svantaggio nell’attività delle ricognizioni post sisma e nello smaltimento delle pratiche ordinarie. La Regione invii personale o si attivi affinché quello provinciale sia adeguatamente utilizzato nell’area. Un solo vigile urbano sopperisce troppi compiti e occorrono rinforzi adeguati. La gente si sente abbandonata e le istituzioni locali anche. Si cerchi inoltre di riattivare il collegamento tra Cessapalombo e Caldarola: ho sperimentato a mie spese l’impossibilità di raggiungere Caldarola con l’auto e ho dovuto desistere".
L’Università di Camerino riparte dagli studenti e dal loro futuro. Lunedì 7 novembre, infatti, presso la Biblioteca del Campus universitario alle ore 11, si terrà la sessione di laurea per gli studenti dei corsi di Informatica.16 ragazzi del corso di laurea triennale in Informatica e 8 del corso di laurea magistrale in Computer Science concluderanno il loro percorso di studio: Unicam ha fatto di tutto per recuperare la documentazione di segreteria e dare la possibilità agli studenti di conseguire il titolo di studio, dopo tutto l’impegno che hanno profuso per raggiungere questo importante traguardo.“La ripresa delle attività è un segnale fondamentale non solo per l’intera comunità universitaria – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini – ma per l’intero territorio. È un forte segnale che manifesta la nostra volontà di andare, vogliamo riprendere da dove ci siamo lasciati, mantenendo alta la sicurezza dei nostri studenti”.
Monte Cavallo è il secondo comune più piccolo delle Marche e il più piccolo borgo della provincia di Macerata deve il suo nome al monte che lo svosvrasta e che dopo il sima è diventato il pericolo più grande per questo paese.Il terremoto del '97 aveva raso quasi al suo l'intero comune e, successivamente, furono ricostruite il 99% delle abitazioni. Le nuove scosse hanno recato danni contenuti e le case hannoo retto, ma il problema viene dalla montagna da cui si staccano pezzi e cadono massi. Vista la pericolisità della situazione tutti gli abitanti, circa 150, sono stati evacuati e portati ad Alba Adriatica. Monte Cavallo è diventato un paese fantasma in cui 5 allevatori fanno da pendolari per non perdere il loro bestiame e cercare di limitare i danni economici.Le continue scosse non permettono alle persone di tornare e gli stessi allevatori vivono in una situazione precaria, soprattutto quando portano al pascolo le loro mandrie, proprio in quei versanti che cedono ad ogni scossa. C'è anche il cuoco dell'unico ristorante del paese, il Nido dell'Acquila, che fa da pendolare dalla costa al borgo per preparare un pasto caldo agli allevatori e insieme mangiano nel piazzale antistante al ristorante perchè il locale è inagibile, si è salvata solo la cucina. L'ufficio comunale è stato trasferito all'interno di una casetta di legno ed è rimasto a lavorare l'unico dipendente comunaleSi dovrà aspettare che finiscano le scosse per poter superare l'emergenza e mettere in sicurezza il versante della montagna che perde pezzi. Nel frattempo le persone sono obbligate ad un soggiorno nella città abruzzese, ma la mente è rivolta altrove, tutti vorrebbero tornare nella loro Piè di Sasso (il nome originario di Monte Cavallo) e rientrare nelle loro case ora abbandonate e stare con il loro bestiame.
In un momento di estrema ed inedita difficoltà come quello che stiamo tutti attraversando, la politica regionale, nonostante i disagi e le diffuse imperfezioni, sta dando il meglio di sé. Lo debbo ammettere in tutta onestà, in quanto l’ho sperimentato da molto vicino. Dobbiamo, inoltre, riconoscere al nostro Angelo Sciapichetti, assessore regionale alla Protezione Civile, un impegno che va al di là delle sue forze. Impegno umano prima che istituzionale, il suo, che lo porta a tenere sempre in primo piano l’agenda quotidiana delle priorità. Malgrado il susseguirsi delle scosse e, con esse, della tenuta psicologica dei moltissimi senzatetto.Con la scossa del 26 ottobre, a Pioraco, presso lo stabilimento cartario del Gruppo Fedrigoni, è venuto giù il tetto di un intero capannone, seppellendo e rovinando irrimediabilmente i due impianti produttivi. Non ci sono scappati morti solo per miracolo, ma il colpo alla produzione sarà di quelli che lasceranno il segno. Non scherziamo, qui stiamo parlando non di una piccola impresa locale (con il doveroso rispetto che tutte esse meritano) ma di un marchio che appartiene alla galassia delle ormai sempre più rare eccellenze nazionali. Un’azienda leader nel settore con fatturato a nove zeri e fabbriche in tutti i continenti e che a Pioraco dà lavoro ad oltre centocinquanta dipendenti. Sciapichetti ha compreso subito la gravità della situazione e già nel pomeriggio del 27 ottobre, assieme al presidente della Provincia, Antonio Pettinari, si è immediatamente recato a Pioraco per mettersi a disposizione dell’Azienda. Qui, gli alti dirigenti gli hanno rappresentato la pressante esigenza della massima celerità nel poter accedere al più presto nei locali, così da poter portar via le tonnellate di macerie. La mattina di sabato 29, il gruppo cartario aveva già l’autorizzazione sul tavolo. Poi domenica mattina c’è stata l’Apocalisse. Sciapichetti, però non ha mai declassato la priorità cartiera. Anzi martedì mattina ha preso per mano Vasco Errani, il presidente Ceriscioli con tutto il suo staff ed assieme a loro si è portato di nuovo a Pioraco, in fabbrica, per fare il punto della situazione, assieme ai sindaci dei comuni limitrofi. Il messaggio simbolico della riunione operativa era forte e chiaro: l’economia di molti piccoli comuni dell’alta valle del Potenza si regge sulla cartiera di Pioraco e l’Istituzione Regione Marche, in quel preciso momento, doveva essere fisicamente dentro quella fabbrica. Qui Errani, assieme al suo braccio destro Roberto Oreficini (un piacevole ritorno che per competenza ed esperienza ha, decisamente, una marcia in più degli altri) hanno immediatamente preso atto della situazione e, in tempo reale, dato disposizioni agli uffici regionali sul da farsi, così da perdere meno tempo possibile.La sensazione è che Angelo Sciapichetti sia riuscito, in questi giorni, a prendere in mano la situazione molto meglio di Ceriscioli. Lo dico senza nessuna venatura polemica, ci mancherebbe altro. D’altra parte, conosce il territorio ed i suoi amministratori molto meglio del suo presidente. Molte circostanze le ha pure vissute nel sisma precedente come esponente politico e, forte di questa esperienza, sa dove andare immediatamente a mettere le mani. Eppure tutto questo non basta. Si rivela ben poca cosa a fronte delle imminenti e future difficoltà da affrontare.Nel suo appassionante, ma al tempo stesso anche lucido e spietato editoriale di ieri, (leggi qui) il direttore Scorcella ha perfettamente centrato il punto della questione: il timore di un oblio per i terremotati e per tutto il territorio. Un crescente disinteresse che si riverbera nel silenzio e nell’assenza dell’Unione Europea e dei suoi rappresentanti. Non c’è traccia di umana compassione in Juncker e nei suoi burocrati. Non c’è spirito di solidarietà tra le nazioni. Soprattutto di quelle dell’est Europa che fino al 1989, grasso che cola, se mangiavano patate e barbabietole.La novità, casomai, è che questa indifferenza vale anche in caso di calamità naturali e non solo di default bancari. Tuttavia, a questo punto, non serve recriminare, né piangerci addosso. Dobbiamo prenderne atto e arrangiarci da soli. Serve, in una parola, andare oltre la buona volontà e l’impagabile, ed al tempo stesso prezioso, spirito di servizio di cui è stato fin qui esempio per tutti quanti l’assessore Sciapichetti.Serve uno slancio della politica, propriamente intesa. Servono progettualità e coscienza di insieme. Servono le migliori professionalità, necessitano le élite. Senza nessuna pregiudiziale politica.Occorre, al contempo, esorcizzare sin da subito quello spirito di irragionevole autosufficienza che già serpeggia e sta diventando palpabile giorno, dopo giorno.Questo è il momento in cui bisogna chiamare in campo i migliori, riservisti compresi. Quelli, per esempio, che affrontarono prima l’emergenza e poi la ricostruzione del ’97. C’è un intero territorio da ricostruire e un tessuto sociale da ricucire e riparare con cura e pazienza.Ad Angelo Sciapichetti, in quanto rappresentante locale del governo regionale e ad Irene Manzi, in qualità di parlamentare locale, spetta il compito di chiamare a raccolta questa sorta di task force aperta. Possibilmente il prima possibile. Come organo di informazione locale, chiediamo loro di farsi promotori di questa iniziativa epocale (temo che stavolta l'aggettivo sia appropriato), così che dall'emergenza si possa andare anche oltre il terremoto.Questo giornale, ovviamente, è pronto sin d’ora a collaborare in questa direzione.