Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dalla Croce Verde di Civitanova Marche. "Il Dottor Lucio Sotte, in collaborazione con la Croce Verde di Civitanova Marche, ha deciso di dedicare due mattine a settimana al trattamento gratuito dei pazienti dei paesi terremotati dell'alto maceratese. Molti di questi sono alloggiati in strutture ricettive di Civitanova Marche, Porto Sant'Elpidio Porto Potenza e Porto Recanati che sono prossime alla sede dell'ambulatorio del Dottore (Civitanova Marche, Corso Garibaldi 160). Molte sono le malattie che si possono affrontare con l'agopuntura e la medicina cinese (sindrome post traumatica da stress, sindromi ansioso depressive, attacchi di panico, insonnia ed altri disturbi del sonno, disturbi gastrointestinali, respiratori, cardiocircolatori da stress, patologie artroreumatiche etc). L'ambulatorio sarà a disposizione gratuitamente per i pazienti che decideranno di usufruirne per i mesi di novembre e dicembre il lunedi ed il venerdi dalle ore 9 alle ore 12. Qualora l'iniziativa trovi particolare accoglimento tra coloro a cui è destinata, l'Associazione "Agopuntura nel mondo" che ha già operato nei terremoti dell'India, del Nepal e recentemente ad Arquata del Tronto, estenderà la propria opera negli altri giorni della settimana all'interno degli ambulatori di guardia medica presso la Sede della Croce Verde".
Gagliole, già duramente distrutta dal terremoto, sta vivendo delle ore difficili a causa del maltempo. È di un'ora fa l'appello del sindaco Mauro Riccioni che dalla sua pagina Facebook scrive: "Ora ci si mette anche il maltempo...attenzione sulla strada dei mulini c'è una pianta caduta in mezzo alla strada...la protezione civile sta andando a sgomberarla....fate attenzione!".Non solo disagi alla strada. Il comune di Gagliole è infatti senza luce e si sta cercando di risolvere l'emergenza in qualche modo. Sempre nella pagina di Riccioni si legge: "Stiamo chiamando il SOI perchè porti un gruppo elettrogeno a Gagliole e privati che ne dispongano ...nel caso non tornasse la luce per le 22 o il Soi o i privati non portassero il gruppo elettrogeno perchè non ne dovessero disporre, gli sfollati di Gagliole dovranno andare a dormire alla scuola di Selvalagli . Chiunque sia a conoscenza di un privato che ha un gruppo elttrogeno potente per alimentare quanto meno la mensa ed il centro sociale mi chiami subito al 392.9749509. Il sindaco. La situazione diventa ancora più critica ...Vi prego di condividere immediatamente il messaggio".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da Treia Comunità Ideale Comitato Civico. "Durante un incontro fra produttori e consumatori emiliani, tenuto il 6 novembre 2016 in provincia di Modena, a cui ho partecipato, è stato detto che alcuni GAS pensano di acquistate dei prodotti delle zone terremotate, in modo da aiutare a far ripartire l'economia di quei luoghi, per cui oggi faccio un appello per avere un elenco di aziende umbre e marchigiane e dintorni che producono, formaggi, salumi, legumi, tartufo, conserve, zafferano, etc. Se qualcuno dei lettori ha riferimenti idonei ce lo faccia sapere. In questi momenti credo sia importante essere "presenti" per dare una spinta a mantenere la vita attiva laddove ci può essere paura, disagio, sconforto e far si che queste aziende che sicuramente anche in tempi "normali" lavoravano bene e con profitto, abbiano un aiuto in più. Certo il reddito non è tutto, è importante anche che si mantengano, anzi che si incentivino, le attività sociali che fanno sentire che abita in quei luoghi, meno soli. Per dare un sostengo lavorativo anche localmente il Comitato Treia Comunità Ideale sta organizzando la seconda edizione della Fierucola delle Eccellenze Bioregionali che si tiene l'8 dicembre 2016, quest'anno a Passo di Treia. Invitando anche gli artisti, gli operatori olistici, i oltre ai produttori agricoli e gli artigiani".
Nel punto di accoglienza allestito dal Comune di San Severino Marche nel palazzetto dello sport “Albino Ciarapica” di viale Mazzini, è stato attivato un servizio di consulenza psicologica per i terremotati con psicologi specializzati nella gestione delle emergenze.Chiunque avesse bisogno di aiuto può rivolgersi direttamente alla struttura aperta dalle ore 10,30 alle 18. Al palasport, inoltre, è stato attivato anche un servizio di guardia medica aperto dalle ore 8 alle 14.Il Comune di San Severino Marche ha individuato una nuova area parcheggio per camper e roulotte, destinata ai soli residenti, nel piazzale dell'ospedale “Bartolomeo Eustachio” dove si stanno approntando i necessari servizi (acqua, scarico wc e corrente elettrica). Un pozzetto per scarichi a mano è in funzione in via Trattati di Roma, nei pressi del cimitero di via San Michele.
Incidente, verso le 15.30 di oggi pomeriggio lungo la superstrada Civitanova - Foligno, nel tratto tra Sforzacosta e Corridonia.Due le auto coinvolte e due i feriti portati via in ambulanza.Sul posto Vigili del Fuoco e Carabinieri per gli accertamenti.Servizio in aggiornamento.
Quella di Alessio e del gruppo di giovani architetti dello studio Harcom di Camerino, è una storia che parla non solo di distruzione, quella del terremoto, ma anche di rinascita e di speranza. Alessio e gli altri, infatti, dopo il sisma del 26 ottobre, hanno dovuto abbandonare l'ufficio che era sito nel centro della città ducale. "Siamo un gruppo di giovanissimi architetti - racconta Alessio Palmieri - e professionisti nel mondo della casa e dell'edilizia in genere. Tra soci e collaboratori contiamo un personale di 11 persone che fino al fatidico 26 ottobre era in pianta stabile nel centro di Camerino lungo il C.so Vittorio Emanuele con un negozio e un intero piano di uffici. Purtroppo il centro di Camerino da quel giorno é diventato zona rossa per via del violento sisma. Molti di noi non solo hanno perso l' ufficio ma anche la casa, e sono stati costretti a spostarsi in hotel della costa perché senza più un tetto". I ragazzi hanno però deciso di ripartire dalla loro città e sempre a Camerino, in poco tempo, sono riusciti a trovare una nuova sede e un nuovo motto: "Harcom/inciamo" col quale hanno deciso di ripartire. "Tutto questo pero invece di abbatterci - continua Alessio - ci ha reso più forti. Siamo rimasti uniti è nel giro di pochi giorni siamo riusciti a trovare una nuova sede dove ripartire. Sempre a Camerino (in via D'accorso) perché crediamo che abbandonare adesso il luogo che tanto ci ha dato sarebbe l'errore più grande per noi che per primi dobbiamo dare una risposta a una domanda che ora il futuro pone. Come ricostruire , con quali nuove tecniche si può evitare che questo accada di nuovo? Questi sono i punti che oggi ci interrogano e che ci trovano già in parte pronti visto la nostra esperienza già maturata nell'uso delle tecniche costruttive innovative del legno e dell'acciaio". "Insieme ad altri tecnici e ingegneri - conclude Alessio - inoltre stiamo sviluppando una conoscenza più approfondita nel campo degli isolatori sismici. Sistemi, come molti sapranno , che posizionati nelle fondazioni degli edifici, garantiscono una sicurezza totale da ogni tipo di sisma. Le difficoltà certo ci sono. Molto del nostro materiale é ancora bloccato nel vecchio ufficio in centro dove il corpo scale parzialmente crollato non ci consente di recuperare documenti e strumentazione necessaria al normale svolgimento del nostro lavoro. Nonostante questo, siamo già pienamente operativi. Pronti per riportare la nostra professionalità a servizio della cittadinanza colpita convinti ancora più di prima che il futuro non crolla".
Quella di non mollare è una prerogativa di molti comuni duramente colpiti dal terremoto di questi ultimi giorni. Anche Sarnano, dalla pagina sarnanoturismo.it, lancia un appello carico di speranza e coraggio. "Il terremoto ci ha colpito per tre volte in due mesi - si legge - e la mattina di domenica 30 ottobre ci ha ferito profondamente. Molto profondamente, ma non abbastanza da distruggerci. Gran parte delle frazioni sono devastate, tantissime persone hanno perso la propria casa e la propria attività, le scuole sono inagibili, i palazzi storici sono fortemente lesionati, la splendida Abbazia di Piobbico è parzialmente distrutta. Ma nonostante tutto, qui c’è ancora vita. E coraggio, tanto coraggio. A dimostrarlo ci sono i tantissimi volontari che assistono gli sfollati al Palasport, i commercianti che hanno perso la casa ma fanno di tutto per tenere aperti i negozi, c’è una gran voglia di rendersi utili e, soprattutto, c’è il desiderio fortissimo di dire a tutti che Sarnano resiste. Tutti noi, di tanto in tanto, alziamo gli occhi verso quelle tre torri, che seppur danneggiate sono ancora in piedi. Per noi sarnanesi quelle tre torri sono il segno che possiamo rinascere, che possiamo ricominciare, che la nostra identità non crolla. Devastati nel cuore e nell’anima, privati delle nostre case, ma vivi e combattivi, fermamente convinti che ce la possiamo fare, perché l’amore per questo luogo e il desiderio di costruire un futuro qui sono più forti delle difficoltà. La cosa meravigliosa è che in mezzo a tutto questo dolore non ci siamo sentiti abbandonati. Abbiamo ricevuto tante dimostrazioni di solidarietà da parte di coloro che, pur vivendo altrove, hanno lasciato il cuore tra questi vicoli: parole di conforto, di sostegno, d’affetto, ma anche aiuti concreti. Abbiamo aperto un conto corrente per raccogliere le donazioni: il codice Iban è IT90F0605569170000000003658, la causale da utilizzare è “EMERGENZA SISMA 2016”. Per i bonifici dall’estero il codice SWIFT è: BAMAIT3AXXX. Vi saremo grati per ogni piccolo aiuto ricevuto e rendiconteremo con cura tutte le spese che effettueremo con questo denaro. Ma non è soltanto questo il motivo per cui ora ci rivolgiamo a voi. Voi che siete passati di qui per caso e siete rimasti affascinati da ogni piccolo dettaglio, voi che avete calpestato queste pietre millenarie, che avete camminato su queste montagne incantate, che avete mangiato nei nostri ristoranti, dormito nei nostri alberghi, comprato i nostri prodotti, voi che passate qui tutte le vostre estati, che venite a sciare nelle domeniche d’inverno o a volare nelle mattine d’estate, voi che vi siete rilassati alle nostre terme, voi che avete applaudito sorridenti nel nostro teatro, voi che ad agosto avete mangiato le pinciarelle alla Taverna della Luna e bevuto l’ippocrasso all’Osteria dei Frati, voi che eravate talmente presi da quest’atmosfera magica che durante il Palio del Serafino avete persino scelto una contrada per cui tifare. Voi, non dimenticateci. Parlate di Sarnano, raccontate le sue bellezze a chi non c’è mai stato, raccontategli di quel modo di dire che vi ha fatto ridere, di quel centro storico che solo ad entrarci sembra di tornare indietro nel tempo, di quel paesaggio che vi ha lasciato senza fiato, di quei cieli stellati che avete ammirato nelle notti estive. E soprattutto, quando questo brutto colpo sarà superato, tornate a Sarnano. È l’aiuto più grande che potete darci".
Un bambino di 7 anni è scappato di casa a Camerino, terrorizzato per la scossa di magnitudo 3.8 registrata alle 4:19 della notte scorsa nel Maceratese.I genitori non si sono accorti di nulla fino a stamani, quando non l'hanno trovato nella sua cameretta. Hanno chiamato i vigili del fuoco e poco dopo le 8 il piccolo è stato ritrovato sano e salvo, non lontano da casa. Era un po' infreddolito, e ancora molto spaventato. Lo sciame sismico iniziato il 26 ottobre non finisce, e per i bambini dell'area del cratere fronteggiare l'ansia è sempre più difficile (ANSA).
Dopo oltre due ore di battaglia, lo scontro al vertice nel Girone F della Serie B tra la Medea Montalbano e la Finanza e Previdenza Offagna prende la via di Macerata. La truppa di coach Pasquali guadagna quindi la testa provvisoria in solitaria della classifica, prendendo un vantaggio di un punto proprio sulla formazione affrontata sabato 5 novembre al Fontescodella.Gara terminata 3-2, vinta al tie break, come si conviene alle gare tra corazzate. Sono i padroni di casa a partire meglio, mettendo la freccia avanti con un bel primo set concluso 25-20. La reazione degli ospiti però arriva puntuale: prima pareggiano conquistando il secondo parziale 18-25, poi superano al termine di un tiratissimo terzo set concluso 27-29, trascinati dall’opposto Bruschi. Il colpo subito rischia di tagliare le gambe ai ragazzi di Adrian Pablo Pasquali, che reagiscono e fanno loro il quarto parziale con un autorevole 25-18. Con il ripristino della parità cambia decisamente l’inerzia psicologica della partita, che passa a favore dei bianco-verdi di Macerata, che conquistano i due punti, vincendo per 15-11 il set decisivo, dove per gli ospiti c’è anche la tegola dell’infortunio a Bruschi.“Ci siamo messi in gioco – ha dichiarato nel dopo partita l’opposto maceratese Leonardo Scuffia (26 punti all’attivo per lui) – Sapevamo che Offagna era una squadra forte, d’altronde veniva da tre vittorie 3-0 consecutive come noi. Purtroppo per loro e per fortuna nostra, l’infortunio del loro opposto Bruschi ha inciso, visto che ci stava mettendo in grande difficoltà. Per un paio di giornate vorremmo rimanere in testa in solitaria, magari, perché no, per tutto il girone di andata. Poi vedremo partita dopo partita e tireremo le somme”.Una partita giocata davanti alla cornice di pubblico più importante giunta al Fontescodella dall’inizio del campionato, ma che soprattutto ha affratellato le due società, che hanno partecipato ad una raccolta fondi per le popolazioni più colpite dal sisma del Centro Italia. In occasione della partita infatti sono state vendute le magliette “Vincere per chi ha perso tutto” create in occasione del Villaggio degli Sportivi dello scorso settembre. La solidarietà ha fatto man bassa, visto che non ne è rimasta più una.La differita video della gara sarà trasmessa alle ore 21 di martedì 8 novembre sulla web tv di Radio Studio 7 (radiostudio7.net/radiostudio7tv) ed in simulcast sul canale 610 del digitale terrestre Marche. Il prossimo turno in calendario prevede la trasferta a Montorio al Vomano contro la MD’E Volley, sabato 12 novembre alle 18.
Il tendone allestito dalla Protezione Civile accanto al campo da calcetto a Loro Piceno, ieri pomeriggio, ha accolto un'intera comunità commossa, riunita per salutare per l'ultima volta Lucia Ciccioli, la ragazza di 32 anni tragicamente scomparsa a Londra investita da un camion.Centinaia gli amici e conoscenti che sono arrivati anche da fuori Loro Piceno per salutare Lucia, amici con i quali la ragazza, pur vivendo da 4 anni a Londra, non aveva perso i contatti e che ieri hanno ricordato la loro amica per l'ultima volta con messaggi intensi.Una cerimonia commossa, come commosse sono state le parole del parrocco Don Claudio che ha ricordato l'impegno attivo della ragazza, animatrice in parrocchia per tanti anni.Nella commozione generale tutta la comunità di Loro Piceno si è stretta intorno alla famiglia di Lucia, al papà David, alla mamma Rosalia e alla sorella Beatrice.
Raffiche di vento violentissime stanno causando disagi in strada. Nella notte il vento ha sradicato numerose piante creando disagi in strada in molte zone della provincia. Particolarmente colpita la zona di Sarnano, alberi caduti anche a Treia, Pioraco, Tolentino, Macerata e PollenzaUna pianta è caduta nel viale di Villa Lazzarini, di fianco alla Chiesa della Natività a Passo di Treia fortunatamente non creando nessun danno.Altra pianta caduta a Villa Potenza, poco dopo la rotonda, salendo verso Macerata.In contrada Morazzano due auto sono state coinvolte dalla caduta di una pianta, fortunamente non ci sono stati feriti.Le forti raffiche dal nord al sud della regione, infatti, hanno sradicato alberi, abbattuto tegole e comignoli pericolanti, e costretto i vigili del fuoco di Macerata, Ascoli Piceno e Fabriano a decine di interventi per mettere in sicurezza le tensostrutture e le coperture provvisorie degli edifici danneggiati dal terremoto. (servizio in aggiornamento)
Difficile capire quanto possa tenere quel poco che è rimasto in piedi, ancor più difficile immaginare come verrà fatta la ricostruzione: ripartendo da zero o salvando il salvabile? Oltre al colpo d’occhio desolante, passeggiando per le vie del centro di Visso si rimane impressionati dal silenzio, rotto soltanto dal transito lento dei mezzi di soccorso e delle poche automobili a cui Vigili del Fuoco e Polizia concedono il passaggio. In larga parte sono persone che devono raggiungere Ussita ma anche chi vorrebbe controllare lo stato della propria abitazione.Lungo via Cesare Battisti troviamo una famiglia che qui aveva una seconda casa. Il sisma l’ha aperta sul davanti come se qualcuno l’avesse cannoneggiata. Due Vigili del Fuoco hanno provato ad entrare ma è stato impossibile tirar su le serrande “troppo pericoloso forzarle – ci dice uno di loro – e anche la porta è bloccata dal peso sovrastante, c’è il rischio che venga giù tutto”.Alcuni degli edifici rimasti in piedi, ma comunque seriamente lesionati, sono quelli che erano stati ricostruiti dopo il sisma del 1997. Dai tetti delle case file di tegole si sporgono pericolosamente nel vuoto, simbolo dell’equilibrio instabile che aleggia su quel poco che è rimasto del bellissimo borgo medievale.Luigi Bisesto, il poliziotto che ci scorta, ci dice di camminare al centro perché quassù lo sciame sismico si fa sentire con regolarità e “la notte scorsa una scossa ha fatto gelare il sangue a tutti”.A destra e sinistra una teoria di macerie e di antichi palazzi sulle cui facciate corrono fenditure profondissime. E’ così fino all’incrocio con Largo Filippo Corridoni, qui c’era un distributore, ora un intero edificio è crollato sopra le pompe di carburante e il risultato è uno scorcio quasi surreale.Impossibile addentrarsi oltre, via Giuseppe Rosi è transennata, e subito dopo l’arco medievale si scorgono detriti e massi: il cuore del borgo ferito a morte.Alle nostre spalle c’è un bar, entriamo nel pergolato, sedie e tavoli impolverati. Solo un pacchetto di sigarette e una bottiglia a testimoniare il passaggio dell’uomo.“Guardate qui - il poliziotto indica la vetrata - io li toglierei ma non ne ho il coraggio” sono due fantocci di pezza che sembra che se la ridano. Come dargli torto, mettono inquietudine, l’unica parvenza umana rimasta a Visso è impagliata ed esibisce un sorriso che sa di beffa. Non tocchiamo niente, ce ne andiamo con l’anima pesante.
Il dopo terremoto è una macchina ormai consolidata e di comprovata funzionalità. Osserviamolo attentamente dal punto di vista di un presbitero. Mentre tutto il resto del genere umano si preoccupa e si occupa di strappare alla morte uomini, donne e talvolta anche innocenti bambini imprigionati tra le macerie polverose, un presbitero, con apposito elmetto da terremoto - equiparato ormai a paramento sacro - si precipita in una delle tante chiese, opportunamente corredate, da immancabili canoniche. In caso di terremoto multiplo e che colpisce più territori (capita raramente, ma talvolta è possibile) questo gravoso ufficio è riservato, in prima persona, al vescovo della diocesi.Esse chiese e canoniche sono ovviamente pericolanti da molti anni. Costruite senza un briciolo di cemento. I muri ed i solai sono fatti di paglia e fango. Gli ornamenti sacri (quando non sono stati colpevolmente trafugati e venduti per quattro soldi ad improbabili antiquari) di scarsa fattura. Il presbitero, dunque, si reca in dette fatiscenti chiese accompagnato dalle telecamere delle immancabili TV diocesane. Quindi, chiamate a raccolta le pochissime fedeli ormai rimaste, le quali si presentano in nero e piangenti a causa delle ferale situazione, con gesti drammatici e parole disperatissime invoca l'immediata riparazione del preziosissimo e venerato immobile. Detta riparazione dovrà avvenire in deroga a qualsiasi norma vigente, ma dovrà rigorosamente rispettare le caratteristiche antisismiche. Possibilmente dovrebbe essere sottratta cubatura all'edificio di culto, così da donarlo alla canonica che casualmente, nel progetto già predisposto da un solerte e pio professionista, essa canonica verrà trasformata in lussuosa e confortevole struttura ricettiva, con tanto di piscina a latere. A sentire la televisione o a leggere i giornali parrebbe all'ignaro telespettatore (o lettore), lontano dai luoghi terremotati , che la precipua esigenza degli sfollati tutti, sia quella di celebrare le funzioni religiose (dalla lodi mattutine a compieta) dentro la riparande chiese. Se taluni irresponsabili ed infedeli terremotati dovessero esprimere malauguratamente timide ed infondate perplessità, in ordine alle priorità che l'autorità costituita ha assegnato ai luoghi di culto e non già agli opifici rasi al suolo o alle abitazioni distrutte, dall'onda d'urto del sisma, sarà cura del direttore di Radio Maria (l'unica stazione radiofonica che si sente pure dentro le grotte di Frasassi) condurli a migliori e miti consigli. Esso direttore (presbitero anche lui) tra un padrenostro ed un'avemaria, farà spiegare agli attenti fedeli come e qualmente le numerose e sempre più intense scosse di terremoto siano la giusta e meritata punizione che il buon Dio ha riservato agli uomini, quaggiù sulla terra, a cagione della loro dissolutezza. In particolare per ciò che attiene ai costumi ed alle riprovevoli abitudini sessuali. È storicamente provato, dai numerosi archivi storici disseminati su tutto il territorio nazionale, che la composita ad affiatata task force dei presbiteri sia l'unica macchina organizzativa - verticistica e minuziosamente organizzata - che tragga inestimabili ricchezze ed indicibili fortune dagli eventi sismici che hanno attraversato, come una spina dorsale, nel corso dei secoli, tutta la penisola. Prosit...
L’U.S. Tolentino 1919 comunica che la gara di andata valevole per il turno di semifinale della Coppa Italia tra Tolentino e Montegiorgio si disputerà mercoledì 9 novembre alle ore 14.30 allo stadio “Tamburrini” di Montegiorgio. La gara di ritorno al “Della Vittoria” è, invece, in programma per mercoledì 30 novembre.Il calendario prevedeva che la gara di andata si disputasse a Tolentino. Nonostante lo stadio “Della Vittoria” sia pienamente funzionale ed agibile come risultato dai controlli prontamente effettuati dai tecnici comunali, la disputa di tale partita è stata sconsigliata per motivi di ordine pubblico legati al necessario massiccio impiego delle forze dell’ordine in tutte le necessità venutesi a creare in città per effetto della crisi sismica.Questa soluzione, raggiunta grazie alla grande sportività del Montegiorgio e delle altre due società impegnate nelle semifinali, consentirà di rispettare le date già prestabilite dal Comitato Regionale.Si esprime, pertanto, immensa gratitudine nei confronti della società rossoblu e di mister Fenucci, i quali hanno rinunciato al potenziale vantaggio di disputare la gara decisiva di ritorno in casa, compiendo un gesto di grande solidarietà verso il Tolentino e la città tutta.
Una vera e propria gara alla solidarietà quella che è stata messa in piedi da Paolo Renna per gli sfollati di Ussita."L'iniziativa è nata - racconta Paolo - perché sentivo il dovere di cittadino di fare qualcosa di concreto per le tante persone che, in queste ore, stanno vivendo da vicino il dramma del sisma. Per questo motivo ho deciso di mettere a disposizione la mia abitazione per una raccolta di beni di prima necessità da devolvere alla popolazione di Ussita, ospitata nella struttura Bellamare di Porto Recanati""Luana Carota, che si sta occupando dell'emergenza direttamente in struttura e Stefano Marchigiani, che si è reso disponibile a dare una mano - continua Paolo Renna - mi hanno fornito una lista dei beni necessari ai circa 200 ospiti del Bellamare, tra cui abiti, saponi, coperte: in pochi giorni ho riempito l'auto tre volte e sono andato direttamente a consegnare il materiale. Oggi, infine, abbiamo riempito un furgoncino e da Porto Recanati ci hanno fatto sapere che per il momento i magazzini sono pieni".Il materiale andrà ora sistemato e catalogato."La mia disponibilità - conclude Paolo Renna - resta e, non appena ci sarà di nuovo bisogno, mi attiverò in prima persona per promuovere iniziative analoghe.
Maceratese bella solo nella prima metà della frazione d’avvio, ma è troppo poco per poter uscire con almeno un punto dal Lino Turina di Salò.Autori di un secondo tempo più incisivo e precisi in zona gol, i bresciani si impongono per 2-0 e Forte deve superarsi in diverse occasioni per evitare un passivo più pesante. Resta il rammarico per non aver sfruttato a dovere una bella azione corale al 16’, con Colombi in leggero ritardo sul tentativo di deviazione a rete e per le palle gol di Petrilli e Palmieri nella ripresa che la difesa dei padroni di casa è stata brava a disinnescare e che avrebbero potuto sancire rispettivamente il vantaggio dei biancorossi o il pareggio nelle battute finali. “Stiamo verificando il tipo di campionato che ci aspettavamo, duro, difficile, in cui si deve lottare, partita dopo partita contro formazioni quadrate – l’analisi del diesse Gianluca Stambazzi è oggettiva – ma dato che dopo 11 giornate effettive abbiamo collezionato solo 10 punti e che incorriamo in errori simili di partita in partita, è necessario cambiare qualcosa. Ciò significa che a volte in match come quello contro il Feralpi, formazione tecnicamente dotata, potremmo essere più equilibrati e puntare a muovere la classifica, senza sbilanciarci eccessivamente alla caccia di vittorie che spesso non arrivano e che anzi si tramutano in sconfitte. Non parlo di un reparto in particolare ma di tutti, in generale. Se incassiamo troppi gol e non ne realizziamo molti, vuol dire che bisogna studiare soluzioni alternative con i giocatori che abbiamo a disposizione. Con mister e giocatori nel corso della settimana parleremo del da farsi”. Insomma, una verifica tecnico-tattica in settimana che proporrà il recupero del secondo turno della fase finale di coppa Italia con la Casertana (mercoledì 9 alle 14.30). Gli allenamenti riprenderanno lunedì pomeriggio. Domenica libera e seduta di training del martedì da pianificare a livello orario. Sarà una settimana di approfondimento per la Maceratese che non può più concedersi ulteriori passi falsi. Note: prima del match gradito intervento di don Gianluca che ha intonato una preghiera in particolare per tutti coloro che hanno subìto danni dal terremoto; ammoniti Perna, Allievi, Forte, Settembrini; angoli 9-7, rec. 0’+3’. Nel pre gara la pres. Maria Francesca Tardella è stata omaggiata dal pres. della Feralpi Pasini e dal sindaco di Salò di un mazzo di fiori.Ha riscosso successo l’iniziativa benefica dei bresciani che ha consentito di collezionare un gran numero di giocattoli che verranno recapitati ai bambini di Macerata per distrarli dalla difficile situazione post sisma.FERALPISALÒ-MACERATESE 2-0FERALPISALÒ: 12 Livieri, 2 Aquilanti, 4 Staiti, 7 Settembrini, 8 Maracchi (38’ st 5 Davì), 10 Bracaletti (Cap), 13 Allievi, 17 Guerra (25’ st 19 Codromaz), 20 Gerardi (33’ st 9 Romero), 23 Parodi, 26 Gambaretti (A disp. 22 Romeda, 3 Ruffini, 11 Bizzotto, 15 Turano, 16 Boldini, 18 Luche)All. Antonino AstaMACERATESE: 22 Forte; 14 Ventola, 26 Gattari, 24 Perna, 3 Broli; 19 Malaccari, 8 Quadri (Cap), 7 De Grazia; 10 Turchetta (35’ st Allegretti), 9 Colombi, 11 Petrilli (20’ st Palmieri) (A disp. 1 Moscatelli, 2 Gremizzi, 4 Bondioli, 5 Marchetti, 12 Cantarini, 17 Amedeo Massei, 18 Quadrini, 20 Mestre, 21 Bangoura, 23 Franchini)All. Federico GiuntiArbitro: Alessandro Pietropaolo di Modena (Salvatore Buonocore di Marsala-Alex Cavallina di Parma)Reti: 8’ st Gerardi, 40’ st Bracaletti
Anche a Treia, a distanza di alcuni giorni dalle forti scosse del 26 e del 30 ottobre scorso, seguite da altre di fortissima intensità, continua senza sosta la ricognizione degli ulteriori ingentissimi danni subìti dagli edifici pubblici e privati.La priorità nella programmazione dei sopralluoghi è stata data alla popolazione a rischio a causa dei danni del Sisma del 30 Ottobre, ai plessi scolastici, agli edifici pubblici, alle Chiese e ai Beni Culturali. L’attività di verifica presso le abitazioni private, sulla base delle segnalazioni pervenute e della presumibile gravità, sono proseguite grazie alla disponibilità dei tecnici che hanno aderito volontariamente all’invito del Comune.Le scuole torneranno ad essere operative da lunedì 7 novembre, come da ordinanza del Sindaco in data 4 novembre, con cui si dispone la ripresa dell’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado in tutti i plessi scolastici dopo il controllo dei tecnici e degli ingegneri del DICO.MA.C. di Rieti. Le lezioni riprenderanno nelle sedi utilizzate prima della sospensione del 27 ottobre scorso con la delocalizzazione della scuola Secondaria di Treia presso i locali dell’oratorio parrocchiale di Passo di Treia e della scuola primaria elementare di Treia presso il plesso scolastico e l’oratorio di Chiesanuova.L’unica variazione è costituita dalla sospensione temporanea delle lezioni e del servizio mensa per il rischio di crolli esterni (immobile adiacente alla Chiesa di Passo di Treia gravemente lesionata) e l’esecuzione di piccole opere di messa in sicurezza del piano primo della scuola primaria “Arcobaleno” di Passo di Treia. Tale interruzione è momentanea e dovrebbe risolversi in una settimana.Il Comune mantiene attivi i centri di ospitalità provvisoria per l’accoglienza della popolazione che non poteva dormire nella propria abitazione per timore o perché l’immobile risultava gravemente lesionato, provvedendo alla sistemazione di brandine, letti, pasti caldi, assistenza e sorveglianza garantiti dalla Protezione Civile.I Centri di prima accoglienza sono stati individuati:- a Passo di Treia presso la Palestra, con disponibilità di 220 posti letto;- a Chiesanuova presso la palestra, con disponibilità di 60 persone;- a Santa Maria in Selva presso il Centro Socio Educativo riabilitativo (CSER) con disponibilità di 30 posti letto (con precedenza ad anziani e disabili);Inoltre, a Treia è stata messa a disposizione l’area attigua al campo sportivo per coloro che hanno dormito in auto (ancora piu’ di duecento auto sostano la notte in questo spazio) .Questa fase di particolare emergenza è stata affrontata con la preziosa collaborazione del Gruppo di Protezione Civile comunale e con l’aiuto di alcuni tecnici, che, come accaduto in occasione del terremoto del 24 agosto scorso, hanno messo a disposizione volontariamente la propria opera per coadiuvare la complessa attività di verifica della agibilità degli immobili.Il Sindaco comunica inoltre che la prossima settimana inizieranno i complessi lavori di messa in sicurezza del Santuario del Santissimo Crocifisso, per i quali sono stati svolti sopralluoghi dalla Soprintendenza del MIBACT e dei Vigili del Fuoco e per i quali dovranno essere utilizzati mezzi speciali.
Ridotto da oggi sabato 5 novembre l'inagibilità di tutto il patrimonio pubblico e privato esistente sul territorio all'interno delle “zone rosse” del centro storico di Tolentino.È stata inoltre dichiarata l'inaccessibilità per tutti i pedoni e i veicoli, non muniti di apposita autorizzazione rilasciata dal Comune, delle aree del centro storico di Tolentino individuate nelle zone rosse a tutti i proprietari e occupanti degli immobili ricompresi nelle aree; di lasciare le abitazioni e tutti gli edifici e di non farvi ritorno se non muniti di specifica autorizzazione e con accompagnamento del personale del Corpo Nazionale dei Vigile del Fuoco o delle Forze di Polizia; incarica il Comando della Polizia Municipale di Tolentino di organizzare la sorveglianza per il controllo degli accessi a tutte le “zone rosse” nell'arco delle ventiquattro ore fino a nuova disposizione.All’Ufficio della Polizia Locale, in piazza della Libertà possono essere ritirate le prime ordinanze di inagibilità e di sgombro emesse dai tecnici che stanno effettuando i sopralluoghi.Rafforzata la capienza dei punti di prima accoglienza che ospitano già più di 1.200 persone nei sei luoghi appositamente allestiti a cui si aggiungono anche altri due punti di accoglienza destinati a famiglie con bambini piccoli e residenti della zona Le Grazie. Infatti in locale in piazza Ugo La Malfa (ex supermarket Dico) da ieri sera vengono accolti nuclei familiari con bambini in età prescolare mentre nei locali “Antonio Cesaroni” sono state accolte 39 persone residenti in contrada Le Grazie che hanno avuto la propria casa lesionata, un punto di accoglienza completamente autonomo e gestito direttamente dalle persone che abitano nella contrada. Sempre molto importante il coordinamento e l’apporto delle volontarie della Valle d’Aosta che stanno governando tutta l’ospitalità insieme ai Servizi Sociali e al ced del Comune.Per risolvere il problema della igiene personale e per venire incontro alle esigenze degli ospiti sono stati posizionati nei diversi punti di accoglienza, moduli attrezzati con le docce. Continua incessante l’azione degli uffici comunali di Tolentino, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine e di tanti volontari per rispondere alle più disparate problematiche dei cittadini colpiti dal sisma. Continuano incessanti i sopralluoghi dei tecnici e gli accessi effettuati dai Vigili del Fuoco per prendere vestiario e medicinali dalle case dichiarate inagibili.Sempre più aziende private del territorio, per lo più gratuitamente, hanno messo a disposizione interi stabilimenti o altri spazi o mezzi per effettuare interventi di messa in sicurezza o rimozione di parti cadenti dagli edifici danneggiati oppure per trasportare beni di prima necessità.A tutt’oggi, grazie anche alle favorevoli condizioni meteo, l’Ufficio Tecnico del Comune e i Vigili del Fuoco hanno concluso oltre 200 interventi di messa in sicurezza di cornicioni cadenti, pericolo di crolli di comignoli, rimozione di impianti di condizionamento pericolanti, copertura dei tetti per evitare infiltrazioni di acqua. Si sta iniziando ad operare anche sulle zone rurali e sono state concluse diverse messe in sicurezza degli edifici su pubblica via.
La Delegazione delle Marche Nord del Sovrano Militare Ordine di Malta sta assistendo le popolazioni di Tolentino e San Severino Marche, duramente colpite dal terremoto.A Tolentino, grazie alla disponibilità del Comandante ACISMOM Colonnello Mario Fine, è stato allestito un PMA (Posto Medico Avanzato) del Corpo Militare dell’Ordine di Malta, dove i volontari della Delegazione, i medici, gli infermieri e soccorritori sono in servizio a disposizione della cittadinanza, collaborando con il personale sanitario del Raggruppamento Operativo ROE, con base all'Aquila presso la Caserma Alpini, il cui Comandante è il Colonnello Giuseppe Paradiso.Il servizio si protrarrà in base alle esigenze del Comune.A San Severino Marche, è da segnalare l’importante compito di assistenza che sta svolgendo l’Unità Mobile del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in sinergia con il Delegato delle Marche Nord, Paolo Massi, che è costantemente in contatto con il Sindaco per organizzare i nostri aiuti alimentari destinati alla popolazione locale: pasta, latte, passata di pomodoro, biscotti, succhi di frutta.
Così il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui."Ricominciamo da 24. Ventiquattro è il numero dei nostri studenti che lunedì conseguiranno la laurea in Informatica. A questi ragazzi vanno i miei migliori auguri di Sindaco, i complimenti per il percorso che portano a termine e, soprattutto, il ringraziamento per ciò che rappresentano per noi e la nostra comunità. Per questo, per la prima volta da quando amministro Camerino, desidero formulare le congratulazioni ufficiali del Comune di Camerino ai nuovi laureati di Unicam. Gli studenti e la nostra Università saranno ora più che mai la nostra più concreta speranza di Futuro. Non a caso, l’intera giornata di ieri è stata dedicata agli studenti più giovani, quelli, cioè, delle nostre scuole cittadine. Abbiamo recepito alcune delle valutazioni provvisorie relative alle agibilità degli edifici scolastici e abbiamo nel primo pomeriggio incontrato il Presidente della Provincia di Macerata e i Dirigenti per individuare il migliore percorso condiviso per la ripresa delle lezioni. Riusciremo ad evitare i doppi turni grazie alla collaborazione di tutti ma, in particolare per quanto riguarda il Polo Scolastico avremo bisogno di circa due settimane per il ripristino della piena funzionalità dei luoghi e per preparare i nuovi spazi. Sarà necessaria, infatti, una contrazione degli spazi in attesa dell'arrivo di un ulteriore prefabbricato. Tuttavia, tutte le valutazioni sono ancora in corso. Sempre relativamente alle Scuole, Contram s.p.a. ha messo a disposizione autobus assistiti per il trasporto dei ragazzi anche dalle strutture ricettive della costa. Intanto nel pomeriggio, insieme al presidente del Comitato Locale Gianfranco Broglia, ho incontrato anche il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italia, Francesco Rocca, che è venuto in visita a Camerino, presso le strutture che la C.R.I. ha ormai da giorni installato a Camerino. Un incontro, questo, che è avvenuto dopo la consueta riunione del Centro Operativo Comunale in cui si è stabilito che già dalla prossima settimana sarà possibile restringere il perimetro della zona rossa poiché sono state bonificate alcune situazioni a rischio o sono state individuate soluzioni di viabilità alternativa. Nei prossimi giorni inoltre si procederà alla demolizione di edifici pericolanti che mettono a rischio la sicurezza pubblica".