Attualità

Sisma: la stima dei danni è di 23,5 miliardi

Sisma: la stima dei danni è di 23,5 miliardi

La sequenza sismica che dal 24 agosto ha colpito il centro Italia ha provocato danni per 23,5 miliardi di euro: cifra che include sia i danni strutturali veri e propri che i costi per l'emergenza. Il fascicolo completo relativo alla stima dei danni e i costi relativi al terremoto in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo è stato trasmesso dal Dipartimento della Protezione Civile a Bruxelles per l'attivazione del Fondo di solidarietà dell'Ue. Le stime considerano anche le integrazioni arrivate dalle Regioni dopo la scossa del 18 gennaio. (Fonte Ansa)

15/02/2017 11:48
HELP! - Servizio di ripetizioni e studio assistito : la soluzione per i brutti voti!

HELP! - Servizio di ripetizioni e studio assistito : la soluzione per i brutti voti!

Le pagelle di metà anno scolastico rappresentano un momento di riflessione non solo per gli studenti, ma per tutta la famiglia. Se i voti non sono stati soddisfacenti e il percorso fatto finora non ha portato dei buoni risultati, ecco che Help! entra in gioco per aiutarvi a compiere le scelte migliori in direzione di un secondo quadrimestre positivo. Il servizio di ripetizioni e studio assistito Help!, rivolto a studenti di scuole elementari, medie e superiori, ha 2 obiettivi:  1) Superare le difficoltà scolastiche di alunni e studenti per rendere la loro esperienza scolastica migliore.2) Farlo garantendo comodità, puntualità, sicurezza e serietà. Come? Attraverso un team di docenti pronti a buttare il cuore oltre il voto, ad accompagnare didatticamente ed empaticamente i ragazzi attraverso un metodo di studio personalizzato e individualizzato, formato e modellato sulle necessità e sui tempi di ognuno. I nostri insegnanti, grazie alla buona formazione dell'Associazione Praxis di Macerata, sede del servizio, tendono la mano anche a tutti gli studenti con bisogni educativi speciali (B.E.S) e disturbi specifici d'apprendimento (D.S.A), fornendo loro tutti gli strumenti in più che necessitano per superare gli ostacoli scolastici. Con HELP! la professionalità e la buona volontà dei docenti la portiamo direttamente a domicilio, evitando agli studenti distrazioni e costi di trasporto, e facendo risparmiare tempo e denaro ai genitori. Chi sceglie Help! può:- DECIDERE quando fissare la lezione (giorno e ora),- PRENOTARE il docente per un nuovo appuntamento,- CONCORDARE degli appuntamenti periodici fissi (settimanali, bisettimanali, plurisettimanali).- USUFRUIRE di opzioni sconto tramite l'acquisto di pacchetti promozionali. Basta una sola chiamata per ricevere aiuto in TUTTE le materie e se volete essere sicuri di fare la scelta giusta, Help! vi mette in contatto con chi sta godendo del servizio per avere un riscontro sincero. Per maggiori informazioni chiamate il numero 345. 0355034 o visitate la pagina www.facebook.com/PraxisHelp

15/02/2017 09:30
Civitanova, piazza XX Settembre si rifà il look

Civitanova, piazza XX Settembre si rifà il look

Dopo gli interventi dei giorni scorsi sulle palme del lungomare Piermanni, resesi necessari per la ricomparsa del temibile punteruolo rosso, continua la manutenzione del verde pubblico ed oggi gli operai sono al lavoro in Piazza XX Settembre con le operazioni di potatura degli alberi.Nel periodo dei lavori, per agevolare lo svolgimento, verranno segnalati i divieti di sosta nelle zone interessate.La potatura ha molteplici obiettivi: eliminare i rami secchi lesionati o ammalati a difesa della pubblica incolumità, difendere la pianta dal punto di vista fitosanitario e perché no, anche un motivo estetico e di decoro urbano.

14/02/2017 21:07
Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità elaborato da Anas: priorità per 408 interventi del valore complessivo di 389 milioni

Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità elaborato da Anas: priorità per 408 interventi del valore complessivo di 389 milioni

Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha approvato il primo stralcio del programma definito da Anas, di concerto con le Regioni e i gestori stradali, per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale interrotta o danneggiata a causa dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia a partire dallo scorso 24 agosto.   Anas, infatti, è stata incaricata dal Governo, con il decreto legge n. 205 del 4 novembre scorso, di provvedere al ripristino ed alla messa in sicurezza della viabilità delle infrastrutture stradali di propria competenza nonché di coordinare e supportare gli interventi su quelle di competenza degli enti territoriali e locali. In particolare, con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 408 del 15 novembre 2016, l’ingegner Fulvio M. Soccodato di Anas è stato nominato Soggetto Attuatore di Protezione Civile, con il compito di effettuare una puntuale ricognizione del danno e realizzare un Programma complessivo di interventi di ripristino di tutta la rete stradale all’interno del cratere sismico. Successivamente all’approvazione del Programma, il Soggetto Attuatore dovrà coordinare e provvedere alla sua attuazione.   «Per ripristinare la viabilità e le connessioni per il Centro Italia colpito dal sisma – afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio – sono stati considerati sia gli interventi urgenti, sia la definizione di assi prioritari di collegamento con il Paese. Siamo impegnati vicino alle comunità colpite perché senza collegamenti non vi è sviluppo e ripresa dell’attività economica».   In particolare, in fase di programmazione, in un confronto continuo con la Dicomac, si è provveduto alla ricognizione delle criticità sulla rete viabilistica interessata dagli eventi sismici ed all’individuazione degli interventi minimi essenziali per garantire il ripristino della viabilità, redigendo un cronoprogramma di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale che indichi anche le priorità di intervento. La successiva fase di attuazione del programma prevede, invece, il coordinamento operativo e il monitoraggio dell’esecuzione degli interventi e, ovviamente, la realizzazione degli interventi di propria competenza e di quelli di competenza dei gestori locali in relazione alla loro effettiva capacità operativa e finanziaria.   Anas, in qualità di Soggetto Attuatore, ha finora effettuato 622 sopralluoghi su 124 strade insieme ai tecnici dei rispettivi enti gestori della rete viabilistica interessata. Si tratta di una superficie complessiva di circa 7.600 kmq che comprende 4 Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 8 Provincie (L’Aquila, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia), 131 Comuni per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale.   Data l’estensione della rete e la diffusione dei danni, il Soggetto Attuatore ha attribuito un livello di priorità da 1 a 5 per ogni intervento, individuando – di concerto con il territorio – 408 interventi con priorità da 1 a 3, necessari per ripristinare la circolazione o le condizioni di sicurezza lungo la rete stradale principale, da realizzare nel primo stralcio del programma per un importo complessivo stimato in circa 389 milioni di euro. Per gli interventi sulla rete stradale di Anas e per quelli per i quali gli enti gestori richiederanno supporto diretto per l’attuazione, il Soggetto Attuatore utilizzerà, in via di anticipazione, le risorse del Fondo Unico Anas (istituito con legge 208/2015). I gestori delle reti stradali locali che, invece, comunicheranno di voler intervenire direttamente sui tratti di propria competenza, utilizzeranno le proprie risorse, se disponibili, oppure chiederanno l’autorizzazione alla Regione di riferimento per accedere ai fondi di Protezione Civile.   «Il lavoro del soggetto attuatore, in accordo con la nostra Dicomac a Rieti e con i gestori stradali, in questi mesi è stato incessante – ha ribadito il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Sappiamo tutti quanto la viabilità sia fondamentale sia per la fase di gestione dell’emergenza sia per quella successiva di ricostruzione a trecentosessanta gradi di queste comunità. Sapere di riuscire a raggiungere, in tempi ragionevoli e in sicurezza, determinate zone del Centro Italia può fare la differenza anche sulle scelte di dove realizzare un’area con le casette piuttosto che la nuova zona commerciale provvisoria di un comune ora deserto. Per questo è davvero importante che il primo stralcio del Programma più complessivo che ho approvato oggi sia stato condiviso con tutti i soggetti interessati, a partire dalle quattro Regioni».   «La rete stradale nella zona del cratere è molto diffusa e frazionata, con la presenza di oltre 1.770 centri urbani. Anas in qualità di Soggetto Attuatore di protezione Civile, ha compiuto un importante lavoro di programmazione degli interventi di ripristino della viabilità – ha spiegato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – si tratta di uno step fondamentale per dare il via al progetto di ricostruzione. Il piano nel suo complesso sarà molto articolato e si svilupperà ulteriormente in corso d’opera, secondo le priorità individuate e secondo le esigenze che ci segnalerà il territorio di volta in volta. L’importante è partire, e questo è un primo passo concreto».   Il primo stralcio del Programma di ripristino definito da Anas si inserisce nel più ampio Piano di potenziamento e completamento di infrastrutture viarie nell’Area del cratere sismico previsto nel Contratto di Programma Anas-Ministero delle Infrastrutture, nel quale sono stati programmati investimenti per ulteriori 1,18 miliardi di euro. In particolare, si tratta di lavori in corso per 255 milioni, opere in avvio per 148 milioni e in programma per 785 milioni. Questo Piano, unito al valore degli interventi del Programma di ripristino - tenuto anche conto dei relativi stralci futuri di completamento, eleva l’investimento infrastrutturale nell’area ad oltre 1,7 miliardi di euro. 

14/02/2017 17:29
Sul sito Ingv il terremoto del centro Italia cambia nome e diventa "sequenza sismica di Amatrice, Norcia e Visso"

Sul sito Ingv il terremoto del centro Italia cambia nome e diventa "sequenza sismica di Amatrice, Norcia e Visso"

 Il "terremoto del centro Italia" cambia nome. Sul sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) è ora denominato "sequenza Sismica di Amatrice, Norcia e Visso" ha annunciato l'assessore a Cultura e turismo del Comune di Assisi Eugenio Guarducci.    "Questo è un importante risultato che spero possa essere contagioso" ha sottolineato lui stesso al termine di un incontro con il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni.    Alla riunione hanno partecipato anche esperti dell'ente di ricerca.    "Il presidente Doglioni - ha annunciato Guarducci - si è reso disponibile a migliorare, nei tempi tecnici necessari, le modalità di informazione rispetto alla geolocalizzazione degli eventi sismici sulle proprie piattaforme social e web, dove verrà inserita in primis la località più prossima all'epicentro, lasciando l'indicazione della provincia (abbreviata nei canali social)". (Ansa)

14/02/2017 17:13
Vigili del fuoco maceratesi protestano giovedì 16 febbraio  a Montecitorio: “mai più trattati come un corpo di serie B!”

Vigili del fuoco maceratesi protestano giovedì 16 febbraio a Montecitorio: “mai più trattati come un corpo di serie B!”

I vigili del fuoco sono sempre in prima linea contro ogni calamità e in difesa della sicurezza dei cittadini. Eppure il trattamento retributivo e pensionistico che ricevono rispetto agli altri corpi di Polizia è ben diverso e chi governa continua a fare orecchie da mercante e non dare mai soluzione a questo problema. Trecento euro al mese in meno rispetto alle già sottopagate forze di polizia e nessun riconoscimento dei servizi operativi ai fini pensionistici è un affronto che i pompieri del CONAPO non riescono più a digerire, anche perché dopo le tante lodi pubbliche per loro i soldi non si trovano mai, finiscono sempre all’ultimo posto dell’agenda politica. E per dire basta a questo trattamento da corpo di serie B il CONAPO ha organizzato per giovedi 16 febbraio  2017 una manifestazione di protesta a Roma davanti alla Camera dei Deputati che vedrà la partecipazione di migliaia di pompieri in divisa provenienti da tutta Italia e non mancheranno ovviamente quelli di Macerata che daranno il loro contributo numerico alla protesta. “Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione anche perché non chiediamo nessun privilegio ma solo parità di trattamento con gli altri corpi semplicemente attraverso o l’inserimento del CNVVF nel comparto sicurezza dal quale siamo rimasti nel passato esclusi per volere dei sindacati politicizzati, oppure attraverso misure legislative di equiparazione retributiva e pensionistica agli stessi corpi del comparto sicurezza” fa sapere Michele Cicarilli, segretario del CONAPO di Macerata che aggiunge “non c’è nessuna attenzione nemmeno per gli specialisti che vivono una sperequazione ancora più elevata rispetto agli altri corpi dello stato”. I Vigili del Fuoco, gli stessi eroi del terremoto, quelli che ogni giorno si vedono passare per le vie delle citta maceratesi e ancora impegnati a fronteggiare numerosissime richieste di massa in sicurezza sul territorio soprattutto nell’entroterra maceratese, quelli che avete chiamato per far valutare le vostre abitazioni in conseguenza del sisma, quelli che avete chiamato ogni volta che avete avuto bisogno di essere aiutati, quelli che sono intervenuti per salvarvi la vita, quelli che sono intervenuti nella tragedia di Rigopiano,  non sono solo i meno pagati tra i corpi dello Stato ma, secondo la ragioneria generale, si trovano anche agli ultimi posti nella classifica delle retribuzioni del pubblico impiego, e nessuno interviene per aiutarli. “Una umiliazione che deve essere subito e totalmente sanata in occasione dei decreti di riordino delle carriere che la legge Madia ha previsto entro la fine di questo mese – ha spiegato Cicarilli – ecco perché abbiamo urgentemente deciso di gridare il nostro malessere in piazza, chiediamo stanziamenti maggiori anche per noi pompieri”. “Ma vi è di più – continua il segretario del Conapo – oltre all’affronto di essere i meno pagati e di non vedere mai stanziati i fondi necessari a risolvere una volta per tutte questa ingiustizia, dobbiamo anche combattere la poca attenzione del ministero dell’Interno e degli altri sindacati che rappresentano anche i normali impiegati pubblici, i quali ogni volta che si riesce a spuntare una qualche risorsa aggiuntiva che il Governo stanzia per i Vigili del Fuoco, seppur insufficiente, pretendono di distribuirla anche a chi non è Vigile del Fuoco, a chi sta dietro una scrivania, cosi ritardando sempre il processo di equiparazione agli altri corpi”. Insomma servitori dello Stato veramente privi di attenzione se pensiamo anche che “durante le drammatiche operazioni di soccorso in centro Italia hanno dovuto persino acquistare di tasca propria le calzamaglie termiche per difendersi dal gelo e dalla neve in quanto il ministero dell’interno pur prevedendo che i vigili del fuoco intervengano in ogni circostanza o situazione di pericolo non prevede la fornitura di vestiario intimo e tecnico adatto a quel tipo di interventi”.  “Aspettiamo da troppo tempo - conclude Cicarilli - di avere un rilancio autentico dei Vigili del Fuoco e la meritata valorizzazione del personale in divisa che è il vero patrimonio del Corpo Nazionale e che grazie solo alla passione e al sacrificio individuale rappresenta un’eccellenza nel Soccorso Pubblico e nella Difesa Civile del Paese invidiata in tutto il mondo. Servono anche ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale e quelli in servizio hanno un età media troppo elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni. Per questo ci aspettiamo la solidarietà e il sostegno delle Istituzioni, del governo a partire dal premier Gentiloni e dai Ministri Minniti e Madia, delle forze politiche responsabili, dei mezzi di informazione e dei cittadini”. Il Conapo fa sapere che attraverso il proprio segretario generale Antonio Brizzi ha lanciato anche un appello agli altri sindacati affinché escano dal silenzio in questo cruciale momento di protesta e si uniscano alle importanti battaglie per la parità di trattamento con gli altri corpi. Mai più trattati come un corpo di serie B sarà lo slogan della protesta di Roma affinché in questo momento storico in cui la legge Madia impone riforme del nostro corpo i pompieri non vengano ancora una volta traditi".

14/02/2017 15:57
Raccolti con gli sms solidali tre milioni e mezzo di euro per la ricostruzione delle scuole

Raccolti con gli sms solidali tre milioni e mezzo di euro per la ricostruzione delle scuole

Si conclude oggi la terza raccolta fondi attraverso il numero solidale 45500, promossa da Rai, in accordo con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione, con la collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile, che ha permesso di raccogliere promesse di donazioni per 3.446.236,00 milioni di euro. La nuova iniziativa, aperta il 31 dicembre scorso, a differenza delle precedenti - grazie alle quali è stato possibile raccogliere circa 20 milioni di euro -, è stata destinata alla ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Le donazioni saranno trasferite dagli operatori di telefonia al conto della Presidenza del Consiglio dal quale confluiranno, poi, sulla contabilità speciale del Commissario straordinario per la ricostruzione e saranno gestite passando dal controllo di un Comitato dei Garanti. Sarà, invece, ancora possibile donare sul conto corrente Mps attivato dalla Protezione Civile che ha raccolto 8.678.471 di euro. (Ansa)

14/02/2017 14:52
Il geologo Cristian, da Montecosaro all'Australia: "avevo perso le speranze di costruirmi un futuro in Italia"

Il geologo Cristian, da Montecosaro all'Australia: "avevo perso le speranze di costruirmi un futuro in Italia"

Questa è la storia di Cristian Mazzoccolo, 30 anni, laureato in scienze geologiche che un bel giorno decide di lasciare il suo paese, Montecosaro, per andare a cercare fortuna all'estero, più precisamente a Sidney, in Australia.Una storia comune a molti altri ragazzi purtroppo che non riescono a trovare lavoro in Italia e quando lo trovano magari non si sentono valorizzati o peggio, vengono sfruttati e sottopagati. Quelli insomma che i media definiscono "cervelli in fuga".Cristian ha una laurea tecnica, abbastanza importante (scienze geologiche) ed è specializzato in "rischi e risorse geoambientali". Per come è messo il nostro paese, con innumerevoli criticità dal punto di vista idrogeologico e idraulico, ci sarebbe molto bisogno di figure come la sua, se solo si decidesse di intervenire preventivamente ma come è noto, da noi la pianificazione è quasi del tutto assente e ci troviamo per questo a dover affrontare costantemente delle emergenze.Come prima cosa, chiediamo quale fosse la sua situazione in Italia per capire cosa l'abbia spinto a prendere la decisione di partire. Cosa facevi in Italia prima di partire?Lavoravo come potevo facendo più lavori allo stesso tempo per racimolare qualche soldo. Nell'ultimo anno prima di partire ho fatto il volontario in Caritas assistendo gli anziani soli, nella comunità di Montecosaro, ripetizioni agli studenti di medie e superiori, dog sitter e vendevo caffè con le macchinette in comodato d’uso. Negli ultimi sei mesi facevo i turni in fabbrica. Lavori inerenti il mio campo Mai!Perché hai deciso di partire?Ho deciso di partire perchè ho perso le speranze nel provare a costruirmi un futuro in Italia. Non avevo tempo libero e non riuscivo a mettere da parte un po' di risparmi (e non sono un tipo che ha le mani bucate)Hai pensato anche ad altre nazioni? Perché proprio in Australia?Certo che ho pensato ad altre Nazioni. Per prima l'Italia, pensando di spostarmi verso la Capitale o verso Napoli tramite dottorati di ricerca o in aziende/enti che mi dessero la possibilità di accumulare esperienze e "skills" nel campo Geologico ma ho avuto solo delusioni. Poi ho ampliato i miei orizzonti all'Unione Europea dove Grazie al progetto Eures (dove Macerata è ora una delle tante città europee facenti parte del progetto) si dava la possibilità a tantissimi ragazzi di avere un'esperienza lavorativa in Europa di un anno in un'azienda o privati (mestieri attinenti i tuoi titoli di studio e remunerati) dove inoltre ti veniva pagato il biglietto di andata, 1000/1500€ in contanti per trovarti un alloggio e poi con lo stipendio potevi continuare senza problemi a sostenerti migliorando inoltre la lingua inglese ed anche una seconda lingua. Anche qui completo disastro per tutta una serie di motivi la cui spiegazione richiederebbe delle ore.Scartata l'Europa era rimasta solo una possibilità, trasferirsi in Australia dove avevo degli amici che mi stavano aspettando a braccia aperte. E così, insieme all'amico Guido, sempre di Montecosaro, abbiamo deciso di intraprendere questa avventura dall'altra parte del mondo, il 17 maggio 2014.Il lavoro l'hai trovato lavoro dall'Italia oppure una volta arrivato là?Ho trovato lavoro direttamente in Australia dopo meno di una settimana dal mio arrivo.Di cosa ti occupi di preciso? Hai fatto sempre lo stesso lavoro da quando sei in Australia?Ho lavorato per il primo anno e mezzo come assistente infermiere in case di cura per anziani. Nell'ultimo anno invece mi sono dedicato a fare l'Home Carer (in Italiano sarebbe badante ma è riduttivo) di anziani e bambini con disabilità fisiche e/o mentali. Tra le due esperienze ho fatto i famosi 3 mesi nelle Farm.Conoscevi bene la lingua prima di partire oppure l'hai imparata sul posto?Prima di partire il mio inglese era scarso specialmente nel parlato e nell'ascolto. Ora invece sono molto fluente anche se l'accento italiano si sente alla grande.Le maggiori difficoltà?All'inizio la lingua. Puoi anche saper parlare bene inglese ma l'Australia è davvero multiculturale. Ogni nazione parla inglese col il proprio accento e se ti capita di parlare con un vero australiano, è impossibile capirlo. E' così per me ancora adesso.Un'altra grossa difficoltà è stata quella di dover cominciare da zero, lasciare famiglia, amici, tutta la tua storia alle spalle sperando di poterne riscrivere una migliore. Devo dire che grazie a miei migliori amici questo dolore è stato più che sopportabile e ciò mi ha aiutato a buttarmi anima e cuore in questa avventura sin dall'inizio. Cosa ti piace di questa tua nuova avventura?Adoro la multiculturalità del posto, quando esci di casa l'unica cosa di australiano che trovi è la flora e la fauna. Ogni viso, ogni negozio, ogni ristorante appartiene ad una realtà diversa ed ognuna di esse invece di mescolarsi l'una alle altre, esprime la propria cultura e le proprie tradizioni.La concreta possibilità di crearsi un futuro, sensazione che in Italia era solo un'utopia.Il verde e la natura quasi incontaminata a due passi dalla città. Ci sono parchi ovunque e riserve naturali a contatto con le spiaggie dove hai la sensazione che l'uomo non sia mai passato e se ti addentri nel west giusto alcune decine di chilometri, non è difficile trovare canguri e koala che vivono allo stato brado.Cosa non ti piace invece?Il fatto che l'Australia è così lontana dall'Italia e dalla mia famiglia.La burocrazia del posto, che rende difficile la vita agli immigrati che vogliono vivere in Australia senza scadenze di visti e senza regolamentazioni assurde, come dover cambiare lavoro ogni 6 mesi quando sei con il visto lavorativo o la limitazione di 20 ore lavorative a settimana quando sei con il visto studente (situazione quasi insostenibile visto che il costo della vita qui è tra i più alti al mondo ed in più, i corsi sono molto costosi).Ultima cosa che non mi piace e a cui ancora non riesco ad abituarmi è il Natale torrido e il Ferragosto con il freddo cane.Hai nostalgia dell'Italia? Pensi di tornare tra pochi anni oppure più tardi possibile?Ho nostalgia dell'Italia ma non penso di ritornare nei prossimi anni, in fondo le motivazioni e le cause che mi hanno spinto verso l'Australia sono ancora presenti nella mia povera Italia, adesso più che mai.Vivi in affitto oppure se già riuscito a comprato una casa? Vivo in affitto con la mia futura moglie. A Sydney il costo delle case è proibitivo anche se lavori in due. Ho una macchina di seconda mano e per ora va bene così.Quindi oltre al lavoro, hai trovato anche l'amore? Si, sono fidanzato con Kushma, una ragazza Nepalese di Kathmandu. Conviviamo da quasi due anni e ci sposeremo il prossimo Ottobre. L'ho conosciuta sul primo posto di lavoro, dove io ero assistente infermiere e lei fisioterapista. Ci siamo piaciuti talmente tanto che tempo dieci giorni eravamo già insieme ed abbiamo iniziato a convivere. Sono molto felice e a differenza di tanti trentenni non vedo l'ora di sposarmi e, se Dio vuole, diventare papà. Come ti trovi con la gente del posto? Sono ospitali con gli stranieri? La gente del posto è una minoranza in questo paese e forse per questo c'è lo stereotipo che l'australiano sia razzista (i pochi che conosco sono persone per bene che non bollerei come tali). Per quanto riguarda il loro essere ospitali ti posso dire che da quando sono qui la popolazione è salita da circa 23 Milioni a quasi circa 25 milioni, in meno di 3 anni.Per concludere, data la tua esperienza, cosa ti senti di dire ai ragazzi che in Italia non riescono a trovare lavoro o che vivono da precari senza poter pianificare in nessuno modo la loro vita?Se avete meno di 30 anni, mettetevi sotto con l'inglese specialmente ascolto e parlato e partite. Sei mesi o al massimo un anno, non avrete nulla da perdere e male che va ritornerete a casa con un livello di inglese estremamente superiore alla media italiana, un'esperienza di vita che vi accompagnerà sempre e un modo diverso di vedere e vivere la vita grazie ai nuovi orizzonti che potrete esplorare.  

14/02/2017 12:39
Lord Bio, nasce una collaborazione fra Raffaele Delle Fave e lo chef Andrea Giuseppucci

Lord Bio, nasce una collaborazione fra Raffaele Delle Fave e lo chef Andrea Giuseppucci

Sodalizio di spessore tra lo Chef Andrea Giuseppucci e Lord Bio di Raffaele Delle Fave: a Macerata prende vita “Piazza 16 - Lord Bio”, Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar, incastonato nel Palazzo dei Priori, in Piazza della Libertà 16. E’ una sinergia, quella tra Giuseppucci e Delle Fave, che nasce dalle conseguenze del terremoto del 30 ottobre scorso, evento drammatico che ha reso inagibile “La Gattabuia”, il ristorante di ricerca avviato nel 2014 dallo Chef tolentinate, oggi “ambasciatore” delle Marche in giro in alcuni ristoranti Eataly nazionali ed europei. Il Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar amplierà l’offerta gastronomica di Lord Bio, il Ristorante vegetariano biologico di altissima qualità inaugurato nel 2015 dall’iniziativa di Raffaele Delle Fave. Primo step “Piazza 16 - Lord Bio” sarà quello di avviare una nuova stagione per la ristorazione maceratese, con un menu speciale pensato per la sera del 14 febbraio: saranno proposti molti piatti “pop” marchigiani, oltre alla pizza al piatto digeribilissima, con 48 ore di maturazione, che offrirà sapori diversi per ogni stagione.  

14/02/2017 11:32
Sisma Service: l'associazione di specialisti al servizio dei terremotati

Sisma Service: l'associazione di specialisti al servizio dei terremotati

Un’equipe di professionisti a servizio delle popolazioni colpite dal terremoto, che fornisce supporto tecnico, economico, legale, morale e ricreativo. In due parole: Sisma Service. E’ nata un’associazione unica nel suo genere perché offre consulenze completamente gratuite da parte di avvocati, geometri, esperti di management e marketing, consulenti finanziari e programmatori web. Non solo, perché oltre ad aiutare i cittadini a districarsi tra perizie di immobili, decreti e agevolazioni fiscali, Sisma Service organizza eventi per finanziare i suoi progetti di beneficenza. In questo periodo di difficoltà, c’è innanzitutto bisogno di concretezza. E l’associazione, composta da un team di specialisti in vari settori, garantisce in tempi rapidi, con un linguaggio semplice, comprensibile da tutti, e a costo zero risposte ai quesiti degli associati. Chiunque può diventare socio. Il progetto si basa su tre concetti fondamentali: no profit, no politica, etica professionale. Per informazioni e consulenze chiamare il 3491048279. Sisma Service è attiva dal primo gennaio. I promotori hanno eletto Leonardo Maccari, libero professionista, come presidente e l’avvocato Andrea Luzi come vice. Il resto della squadra sarà svelato durante la serata di debutto dell’associazione giovedì 23 febbraio al Donoma Sound Theater and Food di Civitanova, in via Mazzini 47. Sisma Service in collaborazione con l’Avis, l’associazione volontari italiani sangue di Tolentino, organizza un gran buffet di beneficenza dalle 20.30 (costo 30 euro a persona), mentre dalle 23 si balla (uomo 10 euro, donna omaggio). L’intero incasso dell’iniziativa sarà destinato alla ricostruzione dei locali Avis, danneggiati dal sisma, adibiti a punto di raccolta e sede amministrativa. Per le prenotazioni contattare il 3345979000 (la presidente Avis Ivana Ciucci) o il Donoma allo 0733.775860. Dopo le scosse di fine ottobre infatti i donatori dell’oro rosso, che a Tolentino sono 1.011, non hanno più una sede. E la prima mano di Sisma Service va a loro.    

14/02/2017 10:55
Un carico di solidarietà da Bologna a Colmurano

Un carico di solidarietà da Bologna a Colmurano

Con grande piacere oggi l’ “Azienda Agricola Vagni Adolfo & Pasquale” ha accolto un tir della Protezione Civile Regionale Marche carico di fieno proveniente da una ditta bolognese. L’Azienda Vagni, nota ditta locale dedita all’ allevamento di oltre 500 ovini e diverse decine di equini, a seguito degli eventi sismici del 2016, ha riportato numerosi danni sia all’abitazione che alle stalle ed è per questo motivo che una generosa ditta bolognese ha voluto tendere una mano donando quel che per un allevatore è di fondamentale importanza: il fieno per gli animali. Dopo la campagna di solidarietà della scorsa settimana del Comitato “Trenino di Babbo Natale” di San Clemente in Romagna, rappresentata da Massimo Pazzaglini e compagni, anche Bologna ha mostrato tutta la sua vicinanza donando, oltre al fieno, gioia e nuova forza alle aziende agricole locali.

13/02/2017 20:37
David Clementoni, fuori dall'azienda di famiglia per inseguire i propri sogni

David Clementoni, fuori dall'azienda di famiglia per inseguire i propri sogni

David Clementoni, l’erede della famiglia famosa in tutto il mondo per i giocattoli, ha deciso di lasciare da parte un futuro assicurato e di provare a percorrere la sua strada. A soli trent’anni si lancia nel mondo del lavoro con un progetto che si chiama Italian Artisan e che David racconta al blog "Quoziente Giovani". Dopo essersi formato come architetto a Roma e come manager a Madrid, il giovane della famiglia Clementoni si è trasferito a New York per un’esperienza lavorativa che gli ha permesso di venire a contato con i grandi marchi di comunicazione e di marketing. Tornato poi nell’azienda di Recanati David ha deciso poco dopo di voler trovare la sua strada e di fare frutto dell’esperienze passate per produrre un suo mercato e quindi un suo futuro: “ho deciso di seguire un mio sogno: applicare le stesse capacità delle imprese multinazionali alle PMI per  sviluppare il Made in Italy nell’ambito del fashion, settore dal quale sono sempre stato attratto”, spiega alla rivista online. “L’idea di Italian Artisan ha le sue origine nelle Marche, osservando la situazione di tante piccole e medie imprese David ha intuito come esse fossero bloccate nella loro crescita a causa dei grandi brand, quindi per risolvere questo gap economico ha creato una piattaforma “che facesse da canale, b2b appunto, allo scopo di dare visibilità alle aziende a livello internazionale e permettere loro anche di creare un sistema di opportunità”. Italian Artisan è quindi un canale di distribuzione digitale per il made in Italy e per i piccoli tesori che costudisce "è questa la mission di Italian Artisan: rendere il lusso Made in Italy accessibile nel mondo. I nostri clienti, principalmente rivenditori, trovano vantaggio competitivo non solo in termini di costo prodotto ma soprattutto in termini di costi di gestione evitabili, viaggi, intermediari, ecc Accorciare la filiera fino ad avere un contatto diretto con il produttore permette di avere tempi brevi di trattativa ed un flow comunicativo/operativo più efficace.Questi sono alcuni dei key success factors che rendono competitivo il nostro modello di business e gli utenti fidelizzati" Ad oggi, sono finite nella rete di Clementoni più di duecento aziende che vendono soprattutto scarpe, borse e accessori, con l’idea di continuare ad allargare i propri confini a tutti i settori del made in Italy. Quando gli viene chiesto di dare un consiglio ai giovani come lui David risponde: “In questo periodo storico, di grande difficoltà non solo economica ma anche umanistica, non c’è più tempo di aspettare che i frutti maturi cadano dall’albero ma bisogna saper selezionare intuitivamente le opportunità che ci mette davanti la realtà di tutti i giorni e avere fede nel perseguire quell’intuito”, si parla di coraggio e di saper saltare sul treno che passa mettendo in gioco se stessi. Così a trent’anni il giovane recanatese inizia il suo percorso di vita fuori dalla strada sicura e battuta della Clementoni s.p.a. per inseguire i suoi sogni.  

13/02/2017 14:45
Cisl Marche, donati due taxi a Camerino e San Ginesio

Cisl Marche, donati due taxi a Camerino e San Ginesio

Un progetto di solidarietà promosso dalle segreterie regionale e nazionale della Slp Cisl a favore delle aree colpite dal terremoto. Il più rappresentativo sindacato dei lavoratori postali ha consegnato oggi  due taxi solidali all’Unione Marca Montana di Camerino e all’Anffas dei Sibillini per il trasporto di anziani e disabili: un’iniziativa che si inserisce nella articolata serie di attività coordinate dalla Cisl Marche vengono attuati nella moltitudine di comuni all’interno del cratere sismico. Il progetto è stato illustrato dai rappresentanti regionali e nazionali della Slp Cisl, Dario Dominici, Luca Burgalassi e Mario Petitto: «Auspichiamo – hanno dichiarato - che il nostro gesto possa contribuire, almeno in parte, a favorire i processi di normalizzazione  di una  vita quotidiana duramente colpita dal sisma, partendo dal valore della  socialità e della presenza sul territorio, che ci sono profondamente cari tenuto conto della tipologia delle  attività svolte dai nostri colleghi.  I lavoratori del servizio postale, oggi fortemente messo a rischio da interessi finanziari e di mercato, rappresentano da sempre importanti elementi di coesione nel tessuto civico e sociale del territorio. Sebbene i processi di ricostruzione siano lunghi, e il Paese abbia mostrato la propria fragilità ed esposizione rispetto agli eventi naturali accaduti, speriamo che gli interventi procedano speditamente, favorendo ogni intervento che aumenti la sicurezza, senza ulteriori indugi come l’eccezionale macchina della solidarietà che si è immediatamente innescata subito dopo i fatti avvenuti».  Il segretario generale della Slp Cisl Marche, Dario Dominici, ha ricordato la chiusura di una trentina di uffici postali nell’area del cratere, alcuni dei quali sono stati successivamente riattivati in container e postazioni mobili. Circa 60 i lavoratori postali sfollati. Sono stati inoltre sottoscritti accordi a livello nazionale tra Poste Italiane e organizzazioni sindacali per individuare azioni in favore dei dipendenti colpiti dal sisma. «Tuttavia – conclude Dominici – il numero dei distacchi autorizzati per i colleghi residenti dentro il cratere è ancora insufficiente e non sono state attivate le procedure di sostegno economico attraverso sussidi per i dipendenti  di Poste Italiane». «Siamo soddisfatti di questo ulteriore investimento sociale sul territorio colpito dal sisma. – dichiarano Silvia Spinaci, responsabile Cisl Macerata, e Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche - I progetti sono stati individuati insieme alle comunità locali che ci hanno indicato le priorità per rispondere concretamente alle reali necessità. Oggi è un'ulteriore occasione per rilanciare la sottoscrizione indetta per donare un'ora di lavoro, perché ognuno possa fare la propria parte per la ricostruzione». I rappresentanti dell'Unione Marca Montana e dell'Anffas dei Sibillini hanno ringraziato il sindacato dei postali per il gesto concreto di solidarietà e la Cisl Marche per il coordinamento sul territorio, sottolineando che i due mezzi donati saranno messi in funzione immediatamente per sostenere le esigenze delle tante famiglie che si fanno carico dei propri cari in circostanze rese ancor più difficili dalle conseguenze dello sciame sismico.

13/02/2017 14:27
Sisma, Palazzo Chigi: "Fondi destinati all'emergenza rispettano impegni presi"

Sisma, Palazzo Chigi: "Fondi destinati all'emergenza rispettano impegni presi"

Palazzo Chigi precisa in una nota che i fondi destinati all'emergenza nelle aree interessate al terremoto sono "assolutamente in linea con gli impegni presi pubblicamente e a più riprese dal governo". "Per fare un solo esempio - si legge - nell'ultimo decreto terremoto ci sono ulteriori misure pari a circa 165 milioni di euro, tra quelle a sostegno del reddito e quelle per le imprese zootecniche. Alle risorse mobilitate nel decreto, con vecchi e nuovi capitoli di spesa, pari a centinaia di milioni, se ne aggiungono, come è noto, altre: sia quelle stanziate in Legge di bilancio per investimenti e agevolazioni fiscali; sia quelle dichiarate dal ministro Padoan nella sua lettera ai commissari europei Moscovici e Dombrovskis 'ben oltre un miliardo di euro' e da decidere 'entro l'arco temporale della approvazione del Def'".E le popolazioni terremotate "non sono soggette a tasse e imposizioni fiscali" per circa circa 300 milioni di euro per il lavoro dipendente e altrettanti per quello autonomo (ANSA).

13/02/2017 14:21
Arriva la beffa del recupero dei beni dagli edifici: per accedere alle case terremotate bisognerà pagare

Arriva la beffa del recupero dei beni dagli edifici: per accedere alle case terremotate bisognerà pagare

L’attività di recupero dei beni di prima necessità svolta dai vigili del fuoco nei fabbricati inagibili e presso gli edifici ubicati in zone rosse nei comuni terremotate è conclusa. E anche da diverso tempo.  Così il Ministero dell’Interno, in una nota riguardante appunto il “Coinvolgimento dei vigili del fuoco nel prelievo di beni da fabbricati inagibili e edifici ubicati in zone rosse nelle aree colpite dal sisma” , informa l’ufficio del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, i comandi dei vigili del fuoco del cratere e la Dicomac che d’ora in avanti la loro attività di salvataggio di beni nelle zone danneggiate dal terremoto riguarderà soltanto i beni culturali, storico-documentali e di interesse pubblico. La nota è stata inviata lo scorso 29 dicembre, ma ha effettiva validità dalla data in cui la stessa è stata protocollata.  I cittadini, laddove debbano recuperare beni non classificabili di prima necessità, non potranno avvalersi dei vigili del fuoco ma dovranno invece rivolgersi a delle imprese private che, pur non specificato, ma sicuramente, in quanto tali, si faranno pagare. Quindi è proprio il caso di dire: dopo il danno ecco la beffa. Puntuale. In primis: si parla di beni di prima necessità e beni non qualificabili come tali. Ma in realtà  tale suddivisione è stata soltanto una conseguenza delle circostanze e delle disposizioni impartite ai proprietari degli edifici: ingresso in casa accompagnati dai vigili del fuoco per non più di cinque minuti per volta. Sappiamo però bene che in simili condizioni i beni di prima necessità non possono essere raccolti in così poco tempo e con la paura che ci crolli la casa addosso. Si pensi poi a chi ha bambini o anziani o disabili che necessitano di oggetti che in un primo momento non possono essere portati via dalle abitazioni ma che sono comunque necessari a queste categorie di soggetti. In secondo luogo: le persone terremotate, oltre a non avere più a disposizione i propri beni per ovvie ragioni, ed avere aspettato tempi più tranquilli per poterle riprendere, ora devono addirittura pagare per averli? Non sono infatti previsti contributi per questo. Come si può chiedere a chi è già in difficoltà di pagare per un suo legittimo diritto, ovvero entrare in casa e prendere le proprie cose? E’ assurdo se non raccapricciante. In ultimo ma non meno importante: certamente i vigili del fuoco non sono dei facchini, ma perché non prevedere nel terzo decreto terremoto un fondo per tali necessità? I vigili del fuoco sono stati sempre a disposizione dei cittadini anche oltre il proprio dovere ed ora le persone dovrebbero rivolgersi ad aziende private che non hanno di certo l’ esperienza e soprattutto l’affidabilità dei vigili del fuoco.  Urge pertanto un emendamento al decreto in fase di conversione in legge per evitare l’ennesimo schiaffo alla collettività colpita dal sisma. 

13/02/2017 11:47
I fan di Vasco si uniscono per aiutare Caldarola. E ad aprile maxi concerto con le cover del Blasco

I fan di Vasco si uniscono per aiutare Caldarola. E ad aprile maxi concerto con le cover del Blasco

Provano a costruire "Un mondo migliore". Arrivano da tutta Italia, si sono conosciuti su Facebook ed hanno deciso di aiutare le popolazioni terremotate. Unico comun denominatore la passione per la musica di Vasco Rossi. Otto persone, provenienti da Modena, Avellino, Bari, Roma, Foligno si sono incontrate a Caldarola per portare solidarietà, aiuti economici e materiali al paese dell'entroterra maceratese tra i più colpiti dal sisma del 30 ottobre. Insieme hanno creato un gruppo su Facebook: Quelli Che Si Muovono Per L'Italia Che Si Muove, e in circa due settimane hanno raccolto tra amici, conoscenti o semplicemente persone di buon cuore, 1.000 euro in contanti e numerose derrate alimentari consegnate domenica mattina nelle mani del sindaco Luca Maria Giuseppetti e del consigliere Roberta Rovelli. Hanno scelto Caldarola attraverso i racconti di una volontaria modenense della Protezione Civile che ha svolto servizio proprio nel paese dell'entroterra maceratese, Valentina Golinelli. A far parte dell'eterogeneo gruppo, nato senza alcun scopo di lucro sono : Giuseppe Anzalone, Deborah Tropia, Nicoletta Bruni, Sergio Vistocco, Annamaria Cionci, Italo Roberto, Patrizia Morganti e Valentina del Ieso. Hanno deciso di attivare una carta di credito Post-Pay Evolution col nr: 5333 1710 3355 3799 subordinata al Codice Fiscale: VST SRG 63A10 A509Z, con IBAN: IT 20O0 7601 0513 8284 3692 84371 intestata a Sergio Vistocco. Causale: "FAN DI VASCO PER CALDAROLA".   Ma la solidarietà non si esaurisce con la donazione di domenica, il gruppo vorrebbe organizzare un concerto per il mese di Aprile magari coinvolgendo band locali o cover band di Vasco Rossi, con il nobile fine di continuare a raccogliere fondi in favore di Caldarola.  

12/02/2017 22:40
Civitanova: torna la ZTL ed è raffica di multe

Civitanova: torna la ZTL ed è raffica di multe

Dopo le incomprensioni della settimana scorsa quando si sarebbe dovuto chiudere il centro che invece è rimasto fruibile agli automobilisti, oggi a Civitanova è tornata regolarmente la zona a traffico limitato.Considerando che mancava dall'anno scorso, forse qualcuno pensava fosse stata eliminata per sempre o più semplicemente se n'è dimenticato. Fatto sta che lungo  Corso Umberto I c'erano almeno una decina di auto parcheggiate che non sono state risparmiate dalla polizia municipale che ha elevato diverse multe.Durante il pomeriggio abbiamo notato un fatto curioso: il passaggio di diverse auto tra la folla e solo una di queste era un taxi, mentre le altre, apparentemente, non avevano motivo di circolare in mezzo ai pedoni.

12/02/2017 21:19
La solidarietà dei genitori fa battere ancora il cuore di Emanuele: donazioni a un rifugio per cani e al Soccorso Alpino

La solidarietà dei genitori fa battere ancora il cuore di Emanuele: donazioni a un rifugio per cani e al Soccorso Alpino

E' proprio il caso di dire che l'amore per gli animali può aiutare a lenire il dolore insopportabile della perdita di un figlio. Così Emanuele Bonifazi, il giovane di Pioraco recentemente scomparso nella tragedia di Rigopiano, tramite i suoi genitori ha fatto del bene ai cagnolini bisognosi.  Non conoscevano i responsabili della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che si occupano ormai da anni dei cani del Rifugio di Colle Altino, ma Egidio e Paola hanno voluto devolvere all'associazione milleseicento euro, metà della cifra raccolta durante la cerimonia funebre; l'altra metà ai valorosi del Soccorso Alpino. Un dono drammaticamente splendido che commuove tutti fino alle lacrime, un dono che mai però i volontari avrebbero voluto ricevere. Egidio e Paola li hanno accolti con gentilezza e cordialità, quasi fossero amici da sempre.  Nella pagina facebook del rifugio il responsabile della sezione Roberto Cola, che si è recato dai coniugi insieme con la presidente Ania Pettinelli, così racconta il questo gesto toccante e scrive che il dolore dei coniugi è immenso, incolmabile, forte la rabbia per il ritardo nei soccorsi, ma entrambi i sentimenti sono stati espressi con estrema pacatezza e con una dignità veramente non comune. "Abbiamo interpretato i desideri di Emanuele, che aveva per gli animali un grandissimo amore -ci hanno detto-; ci fidiamo ciecamente di voi. Abbiamo anche chiesto di poter adottare uno dei cuccioli di Rigopiano, Emanuele avrebbe voluto farlo". Cola racconta che c'era anche Shilla, la dolcissima boxer innamorata di Emanuele e che ne avverte vistosamente la mancanza. Un incontro dolce e toccante che li ha arricchiti spiritualmente. "A Paola, Egidio e tutti i familiari la gratitudine della nostra sezione, insieme ai sentimenti della più sincera solidarietà e condivisione. Un pensiero vagamente polemico: nonostante il terremoto e l'abbondante nevicata, anche se personalmente coinvolti e danneggiati, non ci siamo fermati mai e abbiamo fatto il possibile per i cani terremotati, accogliendone più di quaranta, e per le numerose colonie di gatti rimasti soli in tantissime frazioni, da qui a Visso e altrove. Da tante parti d'Italia sono arrivati aiuti di privati cittadini ed associazioni, sulla fiducia, con entusiasmo, senza che ci conoscessimo, e per questo li ringraziamo tutti. Tanti "amici" "animalisti" della zona, neanche particolarmente toccati dal sisma, non ci hanno nemmeno degnato di una telefonata... Anche il terremoto aiuta a riconoscere e selezionare le Persone di Origine Controllata!".  Grazie Emanuele, noi amanti degli animali ti ricorderemo per sempre.

12/02/2017 21:03
Il geologo Gazzani: "Studiare meglio le faglie dell'Appennino"

Il geologo Gazzani: "Studiare meglio le faglie dell'Appennino"

Nel solo Appennino centrale ci sono nove sistemi di faglie. Le più lunghe sono quelle di Pizzoli-L'Aquila (34 km) e di Preci- Cittareale (circa 27,5 km). "Non possiamo attenuare i movimenti tettonici che sono alla base dei terremoti, ma possiamo ed anzi dobbiamo ridurre il rischio sismico, la vulnerabilità degli edifici e, dove necessario, l'esposizione del tessuto antropico". Lo ha detto il geologo Dino Gazzani, intervenuto ad un convegno dell'Aigae, l'Associazione delle Guide ambientali ed escursionistiche, a Cupra Marittima. "Una corretta progettazione non può e non deve avvenire senza una caratterizzazione geosismica del terreno tramite lo studio degli effetti di sito", ha aggiunto. Spesso le cause dei danni provocati da un sisma vanno ricercate in una differente pericolosità sismica locale, determinata anche dal diverso modo in cui si propaga il terremoto o dall'instabilità del suolo. Gli studi di microzonazione sismica sono dunque fondamentali. (Ansa)

12/02/2017 19:08
Costituito il comitato "La nostra terra trema, noi no"

Costituito il comitato "La nostra terra trema, noi no"

Si è costituito il comitato “La nostra terra trema, noi no”, nel corso di un incontro che si è tenuto l'altra sera a Camerino, dopo la manifestazione a Roma dello scorso due febbraio. Durante la serata è stato fatto il punto della situazione, a seguito dei colloqui avuti nella capitale con i massimi rappresentanti istituzionali dello Stato e con il commissario Errani. Si è deciso di dare vita ad un comitato, con rappresentanti dei diversi comuni dell'entroterra, per portare avanti attività rivolte al rispetto dei diritti dei terremotati. “La nostra terra è come una macchina senza benzina – dicono i rappresentanti del comitato – che non riesce a ripartire, serve carburante per rimetterla in moto, per questo continueremo a tenere alta l'attenzione su quanto accade qui ed invitiamo tutti coloro che hanno a cuore il proprio futuro a sostenerci”. Saranno intraprese una serie di iniziative per poter ottenere obiettivi realistici e concreti, andando avanti passo per passo. “Siamo aperti al contributo di tutti coloro che hanno a cuore i problemi delle zone colpite dal terremoto ed hanno voglia di portare un contributo serio, convinto e concreto alla nostra battaglia – spiega il gruppo – la situazione in questo momento è drammatica, in particolare le persone più indifese e che subiscono in modo maggiore i disagi del terremoto sono i bambini e gli anziani, per cui vorremmo maggiore impegno. Se qualcuno pensa che i nostri problemi si risolvono con il clientelismo, si sbaglia di grosso”.

12/02/2017 17:29
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