Sesstanta aziende presenti, 800 studenti e giovani laureati, 12 workshop, 8 seminari, 1 tavola rotonda, stand e presentazioni aziendali: sono questi i numeri del Career Day 2018 che l’Università di Camerino e Confindustria Macerata hanno organizzato nella giornata di oggi, giovedì 19 aprile, presso il Relais Borgo Lanciano, a Castelraimondo.
Il Career Day rappresenta la principale occasione di incontro tra studenti ed aziende. Laureandi, laureati e dottorandi avranno l’opportunità di incontrare le imprese, conoscere i responsabili delle Risorse Umane, sostenere colloqui conoscitivi e lasciare il proprio curriculum vitae.
Le aziende partecipanti hanno invece la possibilità di presentarsi, far conoscere la propria realtà e le opportunità offerte ai giovani laureati, raccogliere candidature per le posizioni di lavoro aperte.
"Il Career Day – ha dichiarato il rettore dell'Unicam, Claudio Pettinari – rappresenta senza dubbio uno dei momenti più importanti della vita universitaria dei nostri studenti e laureati. L’Ateneo è infatti da tempo impegnato in iniziative di placement che permettano la maggiore visibilità possibile dei curricula dei nostri laureati, nonché nell’offrire tutte quelle opportunità che permettano a studenti e laureati di avere elementi utili per una ricerca attiva delle opportunità di lavoro in una dimensione sia territoriale che europea. Voglio inoltre ringraziare Confindustria Macerata per questa importante sinergia, che attribuisce un sicuro valore aggiunto all’evento e offre maggiori opportunità di confronto e crescita a tutti i partecipanti”.
“Il Career Day rappresenta da anni un appuntamento fondamentale per il mondo imprenditoriale – ha affermato il presidente Piccola Industria di Confindustria di Macerata, Domenico Ceci – un’occasione importante per avvicinare sempre di più i giovani all’Industria e dare loro la possibilità di iniziare un percorso professionale facendosi conoscere tramite i propri curriculum ed i colloqui di orientamento, ringrazio a titolo personale e della Piccola Industria l’Unicam per la collaborazione che. e da anni contraddistingue questo evento ed altri che organizziamo sul territorio”.
L’evento si è aperto con i saluti del rettore, del componente del Comitato Piccola Industria Confindustria di Macerata, Chiara Ercoli, del aindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, mentre gli interventi introduttivi sull’organizzazione della giornata sono stati a cura di Elisabetta Torregiani, delegata del rettore ai Rapporti con le imprese, e di Francesco Nobili, delegato del eettore allo Stage & Placement.
"Le competenze si acquisiscono durante gli studi universitari ma nello stesso tempo devono crescere verso i proprio obiettivi della vita - ha sostenuto Chiara Ercoli - il mondo cambia giorno per giorno ed è importante capire qual è il proprio ruolo all'interno della società".
"Le competenze vanno sviluppate non solo a livello locale ma anche a livello internazionale - ha aggiunto - i problemi che sorgono sono continuativi e per questo l'innovazione è importante". Chiara Ercoli ha concluso il suo intervento ribadendo che la formazione continua è indispensabile per essere protagonisti dentro l'azienda.
Il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, ha invitato gli studenti di essere attivi, di essere umili e soprattutto ambiziosi perchè l'ambizione può sviluppare i nostri territori.
"I giovani sono una risorsa indispensabile e proprio per questo li valorizziamo tramite stage e placement - ha affermato Francesco Nobili - nel 2017 abbiamo attivato oltre duemila stage nel nostro territorio e nella regione Marche".
"Attraverso il Career Day - ha continuato Nobili - si ci può confrontare con le imprese, imparare come affrontare un colloquio e scrivere un curriculum vitae".
Elisabetta Torregiani ha concluso la prima parte del convegno invitando i giovani a prendere le informazioni e consegnare i curricula presso gli stands delle aziende e ha ringraziato quest'ultime della loro presenza.
Nel corso della mattinata si è poi tenuta anche la premiazione dei vincitori del “Bando Fondazione Mike Bongiorno” dedicato agli studenti Unicam e volto a premiare il merito e ad incentivare la passione dei giovani studenti. A premiare i tre vincitori, ai quali è assegnata una borsa di studio del valore di 3.000 euro, è stato Nicolò Bongiorno, presidente della Fondazione, insieme al rettore Pettinari. "Mio padre, attraverso la conduzione dei suoi quizi televisivi, premiava le persone preparate e quindi dava molta importanza alla cultura e al merito" ha ricordato Nicolò la proiezione di un filmato dedicato a suo padre, ha quindi consegnato le borse di studio ai vincitori del bando preparato dalla fondazione da lui presieduta insieme al eettore Pettinari. Il Rettore, alla conclusione del convegno, ha definito Mike Bongiorno capitano coraggioso e persona che sapeva guardare in avanti.
Al Career Day è possibile partecipare a dei workshop dedicati alla ricerca del lavoro, al colloquio con i responsabili risorse umane, sulla redazione del curriculum vitae e su come cercare lavoro all'estero.
Nei workshop, tutti al completo per numero di partecipanti, sono state trattate tematiche quali soft economy e green economy, industria 4.0, competenze vincenti per il futuro, la scelta del servizio civile, come scrivere un curriculum vitae, come sostenere un colloquio di lavoro e come promuovere se stessi al meglio.
Spunti interessanti sono giunti anche dalla tavola rotonda su “Imprenditorialità femminile”, moderata dalla giornalista di TV Centro Marche Marta Vescovi, alla quale sono intervenute Marilena Cocci Grifoni, General Manager Tenuta Cocci Grifoni, Eleonora Paganelli, Project manager e-Lios group e Rosa Piermattei, Manager Tod’s.
Molto seguiti poi sono stati anche i seminari sulle numerose opportunità per la mobilità internazionale tenuti dagli operatori della rete Eures della Regione Marche.
Di Giovanni Maria Pontieri
Dopo anni di lotte e di iniziative politiche, il Parlamento il 14 dicembre 2017 ha approvato la legge 219 sul biotestamento avente per titolo Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. "Non ci possiamo fermare a questo nostro grande risultato, dobbiamo andare avanti anche per ottenere la piena applicazione della legge e farla conoscere a tutti. Per questo sabato 21 aprile 2018 sarà la “Giornata del Biotestamento”: un giorno di mobilitazione nazionale sul Testamento Biologico". Oltre a quello di via Mattoetti 16/20, nelle Marche ci saranno altri sette banchetti informativi: Ancona dalle 16 alle 20, in piazza Pertini sopra parcheggio sotterraneo Stamira, Fano, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, in corso Matteotti presso struttura Gabuccini, Pesaro dalle 15 alle 19,30, presso l’Ipercoop Mirafiore, Porto Sant’Elpidio dalle 15 alle 20, in via Umberto I 485, San Benedetto del Tronto, dalle 16 alle 20, in viale Secondo Moretti, Senigallia, dalle 16 alle 20, in piazza Roma, Urbino dalle 9 alle 12,30, presso il Pian del Monte (zona mercato settimanale) e in caso di pioggia sotto i portici di piazza della Repubblica.
Per informazione, per la provincia di MAcerata, Nazario Cesca (telefono 3389793734)
Il latino lingua morta? Non sono di questa opinione i tre vincitori della seconda edizione del Certamen Philelfianum, la cui cerimonia di premiazione si è svolta il 17 aprile a Tolentino nella Chiesa del Sacro Cuore, meglio conosciuta come Chiesa dei “Sacconi”, riportata all’antico splendore dopo i danneggiamenti degli ultimi eventi sismici. Il primo premio è andato all’emozionata Camilla Amadio del Liceo Classico “Filelfo” di Tolentino, a seguire Erika Fracioni del Liceo “Leopardi” di Macerata e Lorenzo Perfetti ancora del Classico di Tolentino.
Strumento di valorizzazione delle eccellenze per il Liceo Classico “F.Filelfo”, che con questa competizione intende promuovere lo studio della cultura classica e umanistica e dimostrare quanto il latino sia efficace strumento educativo, il Certamen Philelfianum, unico certamen nazionale di latino umanistico, rappresenta un momento culturale altamente significativo anche per il territorio, poiché con la sua denominazione, rende omaggio al celebre tolentinate Francesco Filelfo, uno dei più grandi restauratori delle lingue classiche della civiltà umanistica.
Destinata agli studenti della quarte e quinte classi dei Licei Classici, la gara, alla sua seconda edizione, consiste nella traduzione di brani in prosa, tratti da opere composte da illustri autori delle humanae litterae, operanti fra XV e XVI secolo e fondamentali per la formazione intellettuale dell’Italia e dell’Europa del Rinascimento. Il passo sorteggiato quest’anno alla prova, che si è svolta il 9 marzo, presso l’attuale sede dei Licei dell’IIS “F. Filelfo”, è stato tratto dal De viris illustribus dell’umanista Bartolomeo Facio, scelta che ha permesso ai concorrenti di cimentarsi in un’operazione culturale assolutamente originale e inedita, visto che dell’opera proposta non esistono traduzioni in nessuna lingua.
L’iniziativa è resa possibile grazie al patrocinio e alla collaborazione dell’Associazione Filelfiani di Tolentino, presieduta da Franco Belluigi, che ha messo in palio il primo e secondo premio, mentre il terzo premio è stato offerto dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, dai cui membri sono composti il comitato scientifico e la commissione giudicatrice, presieduta dalla prof.ssa Silvia Fiaschi, grande studiosa della figura del Filelfo. “L’educazione umanistica – ha detto la Fiaschi nel suo intervento introduttivo, volto a illuminare il significato profondo dei testi selezionati per la prova- non scinde mai quelle che sono le conoscenze disciplinari da quelle che devono essere le competenze etiche che deve avere chi studia arti che liberano il pensiero e ci rendono capaci di avere un senso critico”.
Durante la cerimonia di premiazione, tra gli affreschi di Luigi Fontana, alla presenza del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della dirigente scolastica Santa Zenobi, degli studenti concorrenti e dei docenti, l’attento e affezionato pubblico ha potuto godere anche della suggestiva esibizione dei ragazzi del Coro giovanile dell’I.I.S. “Filelfo”, diretto dal maestro Fabiano Pippa, e del giovane organista Riccardo Ricci che tra i rapimenti vocali di ritmi gospel e le sonate di Buxtehude hanno trascinato tutti in incanti d’altri tempi.
“Verso la Tarip: progettare la tariffa puntuale nei comuni della Provincia di Macerata”. Se ne è discusso ampiamente al Cosmari, nel corso di un incontro convocato per illustrare lo stato dell’arte della sperimentazione in atto e il relativo cronoprogramma di Cosmari, in attuazione della Normativa nazionale e della recente Legge regionale in materia di Tariffa Puntuale dei rifiuti.
In apertura di seduta il presidente Marco Graziano Ciurlanti ha portato i saluti del cda – erano presenti la vicepresidente Rosalia Calcagnini e il consigliere Paolo Gattafoni – e ha sottolineato l’impegno di Cosmari, in questi anni, in questo settore e che rappresenta la naturale evoluzione del porta a porta e del sistema dei sacchetti dotati di microchip.
Il direttore generale di Cosmari srl Giuseppe Giampaoli ha ricordato tutti i vari passaggi che sono stati fatti proprio in previsione dell’applicazione della tariffa puntuale. La tecnologia alla base del sistema Riciclochip si fonda su una gestione integrata di sistemi che permettono la distribuzione, l’identificazione, il tracciamento Gps, la gestione della tariffa e la gestione delle anomalie. I sacchetti distribuiti sono dotati di Fides Code, un sistema all’avanguardia che impedisce contraffazione e duplicazione del tag e quindi la certezza del dato. Per la distribuzione dei kit vengono utilizzati tablet che, grazie al cloud, permettono uno scambio dati giornaliero con il software cosi da rendere le anagrafiche contribuenti sempre aggiornate. Un’opzione alternativa e da valutare, prevede l’utilizzo di distributori automatici anche essi controllabili da remoto. I sistemi innovativi di raccolta VT-2 extreme di Teea sgravano l’operatore da qualsiasi azione, rendendolo partecipe e controllore visivo dell’attività di raccolta. L’innovazione prevede, inoltre, l’allineamento automatico delle banche dati comunali con quelle Cosmari grazie alla partnership Quara srl- E-lios e l’evoluzione dei sistemi Green Point, progettati da Cosmari e realizzati grazie a Meccaniche Torresi, veri e propri punti di conferimento “intelligenti”.
Ad illustrare i risultati della sperimentazione, i correttivi apportati e i risultati raggiunti, grazie anche agli investimenti di SPM Sfregola, azienda fornitrice di Cosmari dei sacchetti, sono intervenuti Lorenzo Neglia di Teea srl che ha parlato degli aspetti tecnico/informatico relativi agli impianti tecnologici e all’allestimento mezzi, Corrado Altinier di Quadra srl che ha spiegato come sono stati predisposti i software e le attività svolte relative all’applicazione della Tari e Chiara Ercoli di E-Lios srl – Spin Off dell’Università di Camerino che invece ha chiarito tutti gli aspetti che consentono di interfacciare i programmi comunali e il software di gestione Tarip.
Presente all’Incontro anche il Consigliere regionale Sandro Bisonni relatore della nuova legge, la prima approvata in Italia e che si è complimentato con Cosmari per il lavoro fatto e per aver organizzato l’incontro sulla Tarip, che consente di avviare un processo che passi proprio dalla sperimentazione all’applicazione reale della nuova Tarip, con lo scopo di favorire una maggiore differenziazione e una più equa applicazione della tariffa ai cittadini virtuosi. Infatti, con la tariffazione puntuale, il cittadino avrà la sicurezza di pagare in proporzione alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotta, vedendo premiati i propri sforzi per aumentare la raccolta differenziata. Con la tariffa il cittadino è responsabilizzato e vengono promossi comportamenti virtuosi: più si differenzia meno si paga, meno rifiuti non riciclabili si producono a tutto vantaggio dell’ambiente.
L’approvazione della legge è un risultato importante che valorizza il ruolo delle Ata e delle associazioni ambientaliste voluta dalla maggioranza e votata all'unanimità. La legge attua le previsioni contenute nel Piano regionale gestione rifiuti, dà seguito al decreto del Ministero dell’Ambiente del 20 aprile 2017, favorisce azioni finalizzate a politiche e percorsi amministrativi dei comuni diretti all'implementazione della tariffa puntuale. Il provvedimento è in linea con le direttive europee e perfettamente coerente con il principio “chi inquina paga”. Previste dotazioni informatiche per i Comuni, un tavolo tecnico e campagne di comunicazione.
Prevenzioni sismica e idrogeologica, miglioramento dell'efficienza energetica e sostegno alla ripresa socio economica delle aree colpite dal terremoto. Sono gli obiettivi del nuovo Asse 8 del Por Marche Fesr 2014-2020 finanziato con i 248 milioni di euro aggiuntivi stanziati dall'Unione europea e dallo Stato per favorire la rinascita delle zone terremotate marchigiane. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che sostiene il potenziamento della coesione sociale, ha ora una dotazione complessiva superiore a 585 milioni di euro, sommando le nuove risorse ai 337 milioni iniziali. Secondo il presidente Ceriscioli si tratta di "un pacchetto organico di azioni".
(fonte Ansa)
Visita istituzionale del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016, Paola De Micheli, a San Severino Marche. Ricevuto dal sindaco, Rosa Piermattei, e dai colleghi della giunta comunale, il commissario ha incontrato in mattinata, al teatro Feronia, gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini”. La scuola è stata abbattuta ad aprile dello scorso anno ed è stata inserita, con l’ordinanza n.14/2016, fra i ventuno edifici scolatici finanziati direttamente dall’Ufficio del Commissario che, direttamente, ne seguirà anche l’iter realizzativo.
All’incontro, riservato agli studenti, hanno preso parte anche Benedetto Renzetti, responsabile dei progetti scuole della struttura dell’Ufficio commissariale, Giovanni Di Mambro, responsabile del settore operativo affari generali e interventi di ricostruzione dell’Ufficio del Commissario, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, il direttore dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione, Cesare Spuri, Paolo Margione dell’ufficio Tecnico della Provincia di Macerata, ente proprietario della scuola, e la dirigente scolastica Rita Traversi.
“La Commissione di gara ha già aggiudicato i lavori - ha spiegato, rassicurando gli studenti il commissario De Micheli, per poi aggiungere - Adesso tutta la documentazione è in mano all’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che ci ha garantito una rapidissima istruttoria. Successivamente l’Ufficio del Commissario procederà all’aggiudicazione definitiva. Poi convocheremo la Conferenza dei Servizi per avere il progetto esecutivo. Una volta avuto quest’ultimo, e il via libera della Conferenza, potremo aprire finalmente il cantiere. Abbiamo ipotizzato circa due mesi, due mesi e mezzo”.
Sull’incontro chiesto dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, per conto degli studenti il Commissario ha tenuto a sottolineare: “Sono molto contenta di essere venuta oggi perché vedere come gli studenti siano così profondamente coinvolti e interessati alla ricostruzione della loro scuola, nonostante le giuste paure e le giuste preoccupazioni, è veramente un segnale straordinario. Molto della ricostruzione di questa città gira attorno alla scuola. Sappiamo bene che ci sono stati ritardi, sono ritardi tutti motivati, ma dobbiamo garantire una ricostruzione sicura che scelga professionisti, progettualità e modalità ricostruttive giuste”.
Oltre al tema della ricostruzione dell’Itts “Divini” l’incontro è servito per parlare, nel corso di un breve summit istituzionale che ha fatto seguito all’assemblea dei ragazzi, anche della ricostruzione più in generale: “Non si può non vedere come, oltre alla determinazione delle istituzioni, c’è soprattutto la determinazione di rimanere a vivere in questi territori da parte delle persone – ha osservato la De Micheli in proposito, aggiungendo - Dobbiamo accelerare le procedure, aiutare la ricostruzione materiale, spingere ancora di più sul tema delle opere pubbliche ma dobbiamo anche occuparci della ricostruzione del tessuto economico e produttivo. Se la gente se ne va via per qualche anno c’è il rischio che non torni più. Il processo è lento ma deve avere questa efficacia e questi obiettivi”.
Il dibattito si è soffermato più volte sui numeri: “Le domande sono ancora poche, il tema vale per tutto il cratere. Da quello che ho capito, visto che spesso sono qui, penso di essermi fatta un’idea e posso dire che non tutte le persone sono consapevoli del fatto che le procedure che abbiamo modificato garantiscono, per esempio, il diritto di non dover anticipare nulla – ha detto la De Micheli, che ha ricordato subito dopo – E’ ovvio che c’è un po’ di paura perché la terra ancora trema, ma stiamo ricostruendo in sicurezza ed è questo uno dei motivi della lentezza. E, infine, c’è la questione degli abusi. Appena ci sarà un Governo presenteremo una proposta di norma che è una sanatoria chirurgica sui micro abusi perché stiamo rilevando un numero importante che ferma la presentazione delle domande”.
Al termine dell’incontro con gli studenti dell’Itts e di quello più istituzionale che il Commissario ha avuto con l’area tecnica e la giunta comunale, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha voluto accompagnare la De Micheli nel cantiere della scuola provvisoria di via D’Alessandro: “Sono stati due momenti molto positivi e sono contenta per come sia andata e cioè senza proteste perché queste servono a poco. Sono un sindaco del fare e mi sono subito mossa per organizzare l’incontro con il Commissario che mi era stato chiesto dai ragazzi del “Divini”. Ho subito avuto risposta positiva e mi sono adoperata affinché l’assemblea fosse propositiva e costruttiva al massimo. Ho voluto che tutti capissero che si sta lavorando e che non stiamo fermi a guardarci negli occhi su questo come su altri argomenti. A San Severino Marche – ha sottolineato ancora il primo cittadino - abbiamo duemila persone fuori casa, ben 1.100 abitazioni da ricostruire. Il lavoro non manca di certo. Oggi questa giornata però l’ho voluta dedicare ai giovani. E’ a loro che noi vogliamo dare un futuro. Ridare loro una scuola moderna e funzionale mi sembra una premessa importante per ripartire bene”.
Il 23 e 24 aprile due nuove sedute per il consiglio comunale convocato dal presidente Luciano Pantanetti per le 16.30.
Dopo l’interrogazione e l’interpellanza rispettivamente relative all’iter per la costruzione dei plessi scolastici Dante Alighieri e Mestica nell’area ex Casermette (Andrea Marchiori e Riccardo sacchi di Forza Italia) e al settore trasporti dell’Apm (Anna Menghi del Comitato Anna Menghi e altri consiglieri della minoranza), che verranno prese in esame lunedì 23 aprile, alle 15.30, il Consiglio passerà alla discussione degli altri punti iscritti all’ordine del giorno dei lavori.
Il consesso cittadino si occuperà di sette mozioni delle quali quattro presentate dal Movimento 5 stelle e che riguardano la regolamentazione del gioco d’azzardo, Musicultura, e le case dell’acqua. Il controllo del vicinato e la concessione di locali comunali in comodato d’uso e le affissioni abusive e il progetto “Adotta un cane” sono invece gli argomenti delle mozioni avanzate da Paolo Renna di Fratelli d’Italia e da altri consiglieri della minoranza mentre la chiusura dei progetti di accoglienza Sprar è quella presentata da Riccardo Sacchi di FI e altri rappresentanti dell’opposizione.
Infine verranno discussi tre ordini del giorno che riguardano un progetto condiviso di recupero delle abitazioni del centro storico (Carla Messi del Movimento 5 stelle), la costituzione di parte civile nel futuro processo agli imputati per il delitto di Pamela Mastropietro (Riccardo Sacchi FI e altri consiglieri di minoranza) e il tema “Crescere consapevoli” (David Miliozzi di Pensare Macerata e altri consiglieri di maggioranza).
Nel caso in cui la seduta del 24 aprile dovesse andare deserta la seconda convocazione è fissata per il 26 aprile alle 16.30.
“L'ex chiesa di San Francesco è un posto di una tale bellezza, che poterci allestire la mia opera omnia rende tutto davvero speciale regalandomi un'emozione unica”. Parole di Andrea Rauch, grafico toscano dalle referenze internazionali, che quest'anno festeggia nelle Marche i suoi 50 anni di carriera, con la mostra di punta a Civitanova Alta e i fuori salone al Lido Cluana, Sant'Elpidio a Mare, e Casette d'Ete. Cinque temi per cinque luoghi pensati da Enrico Lattanzi, ideatore del Festival Cartacanta e M A MA (Museo Archivio del Manifesto), con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova, Regione Marche, Assemblea legislativa marchigiana, Comuni di Sant'Elpidio a Mare e dall'Aiap.
La mostra “Produrre memoria. I manifesti” sarà inaugurata sabato 21 aprile, alle 18, nello spazio espositivo San Francesco a Civitanova alta (ingresso libero), dove saranno proiettati anche dei video sull'artista.
“E un onore per il comune di Civitanova ospitare le creazioni di un artista tanto illustre – ha detto l'assessore alla Cultura Maika Gabellieri – che nella sala multimediale ripercorrerà la sua storia professionale, lunga cinquant'anni. Rauch è uno dei protagonisti della grafica italiana che porta in alto il nome della nostra Italia, rendendoci orgogliosi del suo talento e la sua creatività”.
Enrico Lattanzi, nel sottolineare le tante attività del festival Cartacanta in venti anni, ha ricordato l'importanza di proseguire con il progetto del museo del manifesto, e ha sottolineato la forza di un prodotto grafico inserito anche nel contesto industriale e calzaturiero marchigiano.
“Mi definisco un grafico perché organizzo lo spazio visivo – ha detto Rauch dopo aver ringraziato gli enti che organizzano l'evento – ci tengo molto alla mostra di Civitanova Alta, allestita dall'architetto Mei. La grafica è l'espressione più completa e democratica del pensiero e in Italia abbiamo avuto una fioritura eccezionale, ricordo con commozione i tempi della grafica di pubblica utilità e i tanti amici con cui ho lavorato nei campi più diversi, dai libri al teatro, dai manifesti ai miei 'miracolini' che ho tanto amato.
La mostra, presentata in catalogo da Mario Piazza, ripercorre l'attività di Rauch, dal design all'illustrazione, alla pittura, alla scenografia dal 1968 al 2018. Un percorso lungo e articolato, praticato con curiosità e passione. Oltre a un nutrito numero di manifesti le mostre presenteranno immagini tratte dai libri di Rauch; da Pinocchio ad Alice nel Paese delle Meraviglie a GianBurrasca alle Fiabe di Perrault. Una sezione della mostra, all'auditorium "Della Valle" di Sant'Elpidio a mare, presenterà una rassegna di manifesti di Massimo Dolcini, Graphiti e Tapiro, ripercorrendo quindi l'esperienza della 'pubblica utilità' e facendo il punto su quella stagione importante della grafica italiana.
La monografia, pubblicata nell'occasione da La casa Usher, contiene, in quasi 500 pagine, oltre 1300 immagini.
Per informazioni su orari delle sedi: 349 8409158 e staff@cartacanta.it
Nell’ambito dei lavori di riqualificazione del cimitero di Porto Potenza Picena che ha previsto una serie di interventi migliorativi, sia nella parte dell’ingresso che nelle ali dei fornetti, si è provveduto alla sistemazione della Cappellina. “Il manufatto prospiciente l’entrata adibito a luogo di preghiera necessitava di piccoli ma importanti interventi - ha precisato l’Assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Luisa Isidori – si è ritenuto importante ripristinarne il decoro, e con esso una piena fruibilità. Sono state ritinteggiate le pareti, levigato il marmo della pavimentazione, ottimizzato l’impianto elettrico, ridecorato il piccolo altare ed, infine, acquistate nuove sedie”.
Appuntamento da non perdere, venerdì 27 aprile, alle ore 21, presso Libreria Passepartout, in Piazzale Patrizi a Recanati.
L’incontro si preannuncia di grande interesse sia per gli appassionati della tematica sia per gli amanti del Rinascimento, in quanto il prof. Vitali, riconosciuto tra le massime autorità internazionali sull’argomento, parlerà delle sue importanti scoperte che riguardano l’inventore di quel gioco, il significato della parola ‘Tarocco’ (informazioni a tutt’oggi ancora non divulgate), oltre alla reale storia di quelle carte considerate dall’ambiente accademico una delle più straordinarie realizzazioni del pensiero umanistico italiano.
Durante l’intero Rinascimento le “Immagini degli Dei Antichi” suscitarono nell’osservatore il ricordo dei miti classici ai quali veniva attribuito un grande valore etico e morale. In quell’epoca nacque il gioco dei Tarocchi che riuniva i più augusti rappresentanti del pantheon greco affiancati dalle virtù cristiane, da immagini allegoriche di condizioni umane e dai simboli dei più importanti oggetti celesti.
I tarocchi erano un grande gioco di memoria che racchiudeva le meraviglie del mondo visibile e invisibile fornendo ai giocatori istruzioni di ordine tanto fisico, quanto morale e mistico. Infatti, la serie delle virtù (Forza, Prudenza, Giustizia e Temperanza) ricordava loro importanti precetti etici; la serie delle condizioni umane (Imperatore, Imperatrice, Papa, Matto e Bagatto, cioè il Mago) rammentava la gerarchia alla quale era soggetto l’uomo; quella dei pianeti (Stelle, Luna, Sole) alludeva invece alle forze celesti che assoggettavano gli uomini, sopra le quali era concepito l’Universo retto da Dio, chiamato 'El Mondo' nella prima lista di tarocchi conosciuta.
Ma l’utilizzazione ludica dei tarocchi prese presto il sopravvento sull’aspetto didattico-morale del gioco, che già agli inizi del Cinquecento non veniva più compreso. A questa incomprensione corrispose un preciso mutamento dell’iconografia delle figure, che si trasformò di regione in regione secondo i diversi gusti popolari e le correnti di pensiero.
Grazie alle ricerche compiute principalmente dal prof. Andrea Vitali e da altri docenti dell'Associazione Le Tarot, quale il prof. Franco Cardini, la storia dei tarocchi non cela alcun mistero: in base ai documenti sappiamo che vennero ideati nella Bologna di inizio Quattrocento come gioco di carte con contenuti etici cristiani. In pratica una specie di catechismo che i giocatori potevano rimandare alla mente attraverso l'utilizzo ludico. Un percorso mistico in grado di condurre il Matto, che la Chiesa del tempo identificava come colui non credeva in Dio, a divenire, attraverso l'osservanza dei precetti espressi dagli altri 21 Trionfi (Arcani Maggiori), folle di Dio come lo divenne il santo più popolare, cioè San Francesco. Conosciamo anche che il termine Tarocco, come trasmessoci dalla letteratura del tempo, significava una persona folle, mancante di ragione. La divinazione con queste carte avvenne in epoca più tarda, sul finire del Settecento. Fu Carl Gustav Jung, attraverso le sue teorie sull'energia del simbolo, a comprendere e a spiegare i meccanismi grazie ai quali i simboli, comprese quindi le carte dei tarocchi, possono porsi come strumenti per indagare l'inconscio prevedendo nel contempo gli eventi futuri.
L'incontro è propedeutico ad uno Stage sui Tarocchi, curato dal prof. Andrea Vitali, che si terrà sempre presso la Libreria Passepartout sabato 12 e domenica 13 maggio 2018.
ANDREA VITALI
Presidente dell’Associazione Culturale Le Tarot, medievista e storico del simbolismo, è annoverato tra le massime autorità internazionali per quanto riguarda la storia e il simbolismo dei tarocchi. A lui si deve, oltre ai progetti storico-scientifici delle più importanti esposizioni sull’argomento realizzate in Italia e all'estero, la decifrazione in ambito iconologico delle figure più emblematiche dei Trionfi (Arcani Maggiori). I suoi saggi sono stati tradotti in sei lingue. In trent'anni di studi sull’argomento ha scritto numerosi libri, oltre a centocinquanta saggi storici, online presso il sito dell’Associazione Le Tarot (www.associazioneletarot.it). Ha svolto attività di collaborazioni scientifica e didattica dal 1988 al 2013 con il Dipartimento di Filosofia, Sezione di Epistemologia e Storia delle Scienze, Università di Genova (Prof. Paolo Aldo Rossi), tenendo lezioni, seminari e assistendo studenti specialmente nella preparazione di tesi di laurea. Ha continuamente collaborato, dal 2001 al 2012, in qualità di consigliere didattico e scientifico, alla Cattedra di Storia Medievale dell’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze, occupata dal prof. Franco Cardini fino al 31 ottobre 2012, coadiuvandolo attualmente nelle sue funzioni di professore a contratto. É titolare della cattedra di “Tarocchi: storia e divinazione” presso la Libera Università Italiana degli Studi Esoterici, Facoltà di Scienze e Tradizioni Esoteriche, Dipartimento UniMoscow di Lecce.
Parte questa settimana la nuova rubrica di Picchio News "Chiedilo all'avvocato", in collaborazione con l'avvocato Oberdan Pantana.
Il legale maceratese si mette a disposizione dei nostri lettori che possono interagire inviando i loro quesiti alla mail info@picchionews.it. La rubrica avrà cadenza quindicinale. Il primo intervento dell'avvocato Pantana riguarda le multe elevate tramite Scout o Street control.
Le infrazioni rilevate con dispositivi fotografici posti sulle auto dei Vigili urbani, in uso anche a Macerata, vanno contestate subito se presente il trasgressore.
E’ il principio confermato anche dal Giudice di Pace di Milano, dott. Sergio Gallo nella sentenza n. 100658 depositata il 13/3/2013, così come quello di altri giudicanti in altre parti d’Italia.
Il caso sottoposto all’esame del Giudice ha riguardato un automobilista a cui era stato notificato dalla Polizia Municipale di Milano un verbale di accertamento con il quale gli veniva contestata la sosta in doppia fila della propria autovettura. Dalla contravvenzione si ricavava che la stessa fosse stata rilevata con lo strumento cosiddetto “Scout”, dispositivo tecnologico adottato dal Comune di Milano che permette di sanzionare in tempi rapidissimi le auto in doppia fila.
Non essendo stata contestata immediatamente l’infrazione e in assenza di elementi che potessero consentire una verifica delle circostanze contestate (la fotografia scattata dovrebbe infatti essere messa a disposizione del destinatario della contravvenzione accedendo al sito internet del Comune di Milano) poiché l’inserimento del codice indicato sulla contravvenzione sul portale del Comune non conduceva ad alcuna informazione né tantomeno ad alcuna fotografia del veicolo, l’automobilista impugnava il verbale di accertamento dinanzi al Giudice di Pace per ottenerne l’annullamento stante la violazione del proprio diritto di difesa.
Il Comune si costituiva in giudizio con memoria con la quale allegava una fotografia dell’auto senza altra specificazione.
Correttamente, il Giudicante ha dichiarato nella propria sentenza che “non basta dunque riprendere o fotografare un’auto in divieto di sosta, per poter inviare la multa a casa a distanza di tempo. Se la Polizia municipale usa lo “Street control” o altro sistema similare per accertare le infrazioni, gli agenti sono tenuti a cercare subito il trasgressore: in caso contrario la sanzione è nulla”.
Lo ha chiarito anche il Ministero dei Trasporti con propri pareri, con i quali hanno messo al bando i nuovi dispositivi usati da molti Comuni per scovare auto in doppia fila o in sosta vietata e recapitare verbali a raffica ai proprietari dei mezzi. L’automobilista va cercato subito. La pratica, molto agevole e sbrigativa per la Polizia municipale – dell’immortalare con una telecamera portatile le auto in sosta vietata lungo le strade più trafficate, del successivo rintraccio dei dati dei trasgressori e dell’invio per posta delle multe, giustificando la contestazione differita con la mancanza del destinatario a bordo dell’auto – spiega il ministero, viola l’art. 201 del nuovo codice della strada (il d.lgs. 285/1992). Il codice stradale, infatti, permette la «contestazione non immediata della violazione del divieto di sosta, nel caso di accertamento in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo».
I verbali, cioè, possono essere spediti a domicilio, solo se il conducente o l’intestatario della carta di circolazione non sono presenti al momento della scoperta. Ma i sistemi di videosorveglianza, pur essendo adatti a riprendere le violazioni, prosegue il parere «non risultano tuttavia idonei a dimostrare l’assenza del trasgressore, circostanza che può essere accertata solo dall’intervento diretto degli organi di polizia stradale».
Dunque, è necessario che una pattuglia dei Vigili accerti di persona se c’è qualcuno al volante o comunque vi sia la sua presenza nelle vicinanze, poiché in tal caso la contestazione dovrà essere immediata altrimenti tale contravvenzione sarà illegittima.
I pareri di riferimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono il n. 2291/2012 ed il n. 4851/2015, i quali ribadiscono che, “I sistemi di videosorveglianza, anche se risultano idonei a dimostrare l'avvenuta violazione, non sono tuttavia idonei a dimostrare l'assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo, circostanza che può essere accertata solo dall'intervento diretto degli organi di polizia stradale”; ne discende che l’utilizzo degli stessi non servirebbe per giustificare la contestazione non immediata.
Infine, ulteriori contestazioni potrebbero essere elevate contro tale procedura utilizzata dalla Polizia Municipale anche riguardo alla mancata omologazione della strumentazione utilizzata dai vigili urbani, così come l’assenza di segnalazione con cartellonistica circa l’utilizzo di detti mezzi elettronici in quel preciso tratto stradale da parte degli agenti della municipale.
Macerata lì 18.04.2018
Arrivati al 21° mese dall'inizio della sequenza sisma che interessa l'Italia centrale, il sismologo di Ingv Alessandro Amato fa il punto della situazione, anche in relazione ai recenti eventi che sono tornati ad allarmare la popolazione.
"La mappa dei terremoti di magnitudo uguale o superiore a 3 (grafico in alto, in totale 14 eventi) mostra l'addensamento di epicentri degli ultimi giorni a Muccia, compreso l'evento di Mw4.6 del 10 aprile. Ci sono stati 11 eventi in questa zona e 1 verso Serravalle, più a est. A sud, un paio di eventi nell'aquilano. Evidente la concentrazione di questi aftershock tardivi ai bordi del sistema di faglie attivo nei mesi precedenti che, come osservato già negli ultimi mesi, è tipico di molte sequenze sismiche. Questo non significa che la sequenza sia finita, e questo si vede negli altri due grafici (al centro gli eventi di M≥2, 156; in basso quelli di M≥1, 1801).
Questi numeri" spiega il dottor Amato "sono consistenti con la nota legge di Gutenberg-Richter, che prevede un numero circa 10 volte maggiore di eventi per ogni punto inferiore di magnitudo".
Amato torna poi a parlare di previsioni o presunte tali.
"Sulla ripresa di Muccia dell'ultimo periodo e sul suo significato avevo parlato qualche giorno fa. Non mi sento di fare nessuna previsione sull'evoluzione futura e in particolare sull'eventualità (possibile ma poco probabile) di altri forti eventi. Invito a diffidare di tentativi, velleitari e un po' truffaldini, di dire cosa potrà succedere, come ho letto sui soliti siti di previsori o post-visori ben noti, perché nessuno ha la palla di vetro. Anzi, se un giorno dovessi farlo, diffidate di me!
Le presunte "anomalie" di gas vari, di pianeti più o meno lontani, di "tempo da terremoto", le correlazioni con altri fenomeni esotici, non sono per ora in grado di dirci nulla al riguardo, purtroppo. Facciamocene una ragione.Qualche giorno fa qualcuno mi scrisse, con tono tra l'ironico e il polemico: "allora può succedere tutto in qualunque momento, in pratica". Mi ero ripromesso di riprendere questo punto per una riflessione su cosa sappiamo e cosa possiamo escludere o considerare. Cercherò di farlo presto".
Dopo la denuncia social della figlia Agata Turchetti, il Tg5 è tornato ad occuparsi della triste vicenda di nonna Peppina che si arricchisce di una nuova barbarie, con la revoca del contributo di autonoma sistemazione.
Il servizio, andato in onda nell'edizione serale di ieri, inizia proprio con la nonnina diventata un simbolo nazionale che, con un filo di voce, riferisce di non aver dormito mai la notte precedente per il dispiacere di questa ennesima, brutta novità.
Si tratta di una vicenda insensata e paradossale, dato che la famosa casetta che le avevano costruito i familiari, per passare in serenità gli ultimi anni della sua vecchiaia, è ancora sotto sequestro giudiziario ed è stato rimosso, dopo 21 anni, anche il container nel quale era andata a vivere in un primo momento, fino a che, i rigori dell'inverno, hanno reso necessario trasferirla dalla figlia.
"Le devo sopportare tutte prima di andare sulla tomba", lamenta sconsolata Peppina, mentre la figlia Agata chiede: "se mia mamma, che ha una pensione di 500 euro al mese, non avesse le sue figlie, dove dovrebbe andare? Premesso che a San Martino di Fiastra, le Sae non sono previste".
A questo punto, quando sembra che tutto quello di negativo che poteva accadere si è verificato, resta solo di aspettare l'arrivo di qualche buona notizia, come ad esempio, che si sblocchi la questione dell'autorizzazione paesaggistica, ferma, dopo l'approvazione dalla Comunità Montana di Camerino, alla Soprintendenza delle Belle Arti di Ancona.
Parte dall’Università di Macerata il dibattito nazionale sul ruolo delle università “per costruire un Paese migliore, più giusto, più equo e meno diviso”. Sono le parole conclusive del presidente della Conferenza dei Rettori Italiani Gaetano Manfredi che stamattina, insieme ai colleghi della giunta, ha preso parte all’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo maceratese. “Porto il saluto – ha detto - di tutta la comunità accademica nazionale e lo faccio qui a Macerata dopo due anni molto difficili e complessi, il 2016 e il 2017, non solo per questa comunità, ma per il nostro Paese, per il mondo intero”.
Concetto ribadito anche da Ivano Dionigi, insigne latinista, già rettore dell’Università di Bologna Alma Mater, pesarese di origine, altro ospite d’onore dell’Ateneo, in apertura della sua prolusione: ““Io credo che dovremmo ricordare più spesso, noi marchigiani, a noi e agli altri, un passaggio di “Viaggio in Italia” di Guido Piovene: le Marche sono il paesaggio italiano più tipico, e come l’Italia con i suoi paesaggi ed opere d’arte è un distillato del mondo, le Marche sono un distillato dell’Italia”.
Manfredi ha parlato di una università che deve essere inclusiva, che offra le stesse opportunità anche alle persone più deboli e fragili, che conservi il grande valore di un sistema nazionale, che renda la competizione un’opportunità per mettere in campo le risorse migliori, trasformando la biodiversità in un punto di forza, con grandi realtà metropolitane e atenei più piccoli ma simbiotici con il proprio territorio, in grado di superare il provincialismo attraverso l’internazionalizzazione. Dionigi, nel suo applauditissimo intervento, ha parlato della necessità dell’Umanesimo: “Non perché sia l’altra metà del pensiero, dei suoi interrogativi e delle sue soluzioni, non perché rappresenti l’altro punto di vista, ma perché tiene insieme i diversi punti di vista e li spiega. I tempi spiegano le tecnologie, l’umanesimo spiega i tempi”.
Un ritratto in cui si specchia perfettamente l’Università di Macerata, un ateneo di medie dimensioni, fortemente specializzato nelle scienze umane e sociali, che, come ha sottolineato il sindaco, Romano Carancini, intervenuto per un saluto, “è un gene fondamentale della comunità, fattore decisivo, virtuoso, di crescita, da cui non possiamo prescindere. Dobbiamo crescere insieme, in equilibrio”.
“Noi vogliamo fare della nostra Università un campus urbano internazionale che diventi anche uno spazio del dialogo, un caleidoscopio di etnie e lingue che avvicinano i popoli e incoraggiano alla pace” ha rimarcato il rettore Francesco Adornato, descrivendo un Ateneo in crescita, che ha superato i 12 mila iscritti ai tre livelli di formazione, ha rilasciato 1.976 lauree nel 2017, conta oltre 500 persone tra personale docente e non docente e accoglie oltre 600 studenti internazionali da 66 nazioni diverse. “I gruppi più numerosi - ha specificato Adornato - arrivano da Albania, Romania, Ghana, Russia, Ucraina, Polonia, India, Marocco, Pakistan, Cina, Grecia, Macedonia, Nigeria, Turchia. Ma ve ne sono di molti altri paesi: Ecuador, Kazakistan, Kirghizistan, Francia, Germania, Stati Uniti, Tunisia, Turchia. Insomma, il mondo si concentra in una secolare e accogliente Università”.
Un mondo in cui si ritrova anche Oiza Queensday Obasuyi, studentessa di lingue, 23 anni, nata ad Ancona da genitori nigeriani, che ha parlato in rappresentanza dei suoi colleghi. “Sono cresciuta in un contesto italiano – ha dichiarato -, mi definisco italiana, tuttavia non rinnego le mie origini, anzi le considero un arricchimento del mio bagaglio bi-culturale. Il nostro ateneo offre molte occasioni di scambio culturale. Credo fortemente nell'intelligenza, nel coraggio e nell'entusiasmo di noi studenti. Dobbiamo e possiamo fare la differenza”.
Il direttore generale Mauro Giustozzi ha testimoniato la buona salute dell’ateneo anche dal punto di vista finanziario. “L’attenta gestione, la revisione della spesa e l’innovazione di processo permettono di pianificare importanti investimenti nel settore edilizio e dei servizi agli studenti, che saranno potenziati grazie alle risorse provenienti dall’Accordo di programma con il Ministero, con importanti interventi nel settore delle infrastrutture per la didattica e le biblioteche, l’impiantisca sportiva e gli alloggi per universitari “.
Con l’inaugurazione del 728° anno dalla fondazione, Unimc ha dato il via anche agli “Stati Generali di Ateneo”, un periodo di confronto e riflessione per “promuovere e utilizzare nuove categorie, nuovi paradigmi, nuovi modi di essere Università, al proprio interno e nel rapporto con il territorio e le sue istituzioni, scompaginando i vecchi schemi ingessati”, ha spiegato il rettore Adornato. Stati generali ai quali sono chiamati a partecipare tutte le componenti della comunità accademica, compreso il personale tecnico amministrativo, per il quale è intervenuta Silvia Mozzoni. “Si tratta di un’opportunità per reinterpretare il nostro ruolo e il nostro lavoro all’interno dell’Ateneo”.
Molte le autorità civili, militari e religiose presenti alla cerimonia, tra le quali: il presidente della Regione Luca Ceriscioli con il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, il prefetto Roberta Preziotti, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, l’arcivescovo di Loreto Fabio Del Cin, il vicario della diocesi di Macerata Pietro Spernanzoni, il procuratore regionale della Corte dei Conti Giuseppe De Rosa, il questore vicario Antonio Borrelli, molti sindaci della regione, rappresentanti degli ordini professionali, associazioni di categoria e istituzioni culturali in stretti rapporti di collaborazione con l’Ateneo.
Sabato 24 marzo le classi seconde della scuola media Dante Alighieri hanno incontrato, presso la sala mensa, un ingegnere elettronico. Insieme hanno affrontato un tema tanto caro a noi ragazzi: internet e tutto quello che lo riguarda compreso il cyberbullismo. Innanzitutto l’ingegnere ha spiegato cos’è internet: ovvero una rete costituita da oggetti fisici, soprattutto cavi, nata durante la guerra fredda per scopi militari.
"Per accedere ad Internet - ha spiegato - abbiamo bisogno di wi-fi e quindi di una SIM . Il wi-fi non è altro che un'antenna che porta ai nostri dispositivi la rete Internet. Chiede dati personali e registra che ogni numero di telefono corrisponde ad una certa persona. Quando ci connettiamo, il gestore telefonico ci assegna una specie di targa che ci segue ogni secondo mentre navighiamo: è l’indirizzo IP (Internet protocol).L’IP viene memorizzato in ogni sito in cui entriamo lasciando una nostra traccia. Lasciamo una traccia anche se utilizziamo un nickname per garantirci l’anonimato: in rete nulla è anonimo. Su You-Tube o su qualunque altro social bastano 60 like per far conoscere i nostri gusti ad Internet. Questo avviene grazie ad un Algoritmo, capace di analizzare i nostri like, individuare le nostre preferenze e proporci prodotti : questo fenomeno viene chiamato profilazione. Per poter navigare consapevolmente è necessario conoscere l’inglese".
Durante l'incontro si è parlato anche del bullismo che sempre più spesso sta utilizzando il web per colpire.
"C’è un ultimo fenomeno - ha concluso - , recente e, purtroppo, molto diffuso: il cyberbullismo. Viene considerato cyberbullismo non solo il pubblicare video di atti di bullismo, ma anche il pubblicare foto e video senza il consenso dell’interessato. Questi utenti vengono chiamati cyberpolli. Infatti la polizia postale impiega poco tempo per rintracciarli. Esiste anche un’applicazione “YouPol” che permette all’utente di interagire con la polizia denunciando così l’atto di bullismo. Navigare in Internet rimane comunque una cosa positiva che ci permette di avere una fonte quasi inesauribile di ricerca . Quello che l’ingegnere elettronico ha detto e che io ho riassunto ha lo scopo di farci stare più attenti a come utilizziamo Internet e quindi di darci la possibilità di navigare consapevolmente".
Il fatto è accaduto in tarda mattinata, nella zona adiacente il supermercato "Sì con te", quando un signore ha avuto la sventura di imbattersi in una zingara che, bambino in braccio e un altro ragazzino al seguito, da quanto racconta la figlia nel gruppo social cittadino: "ha tentato di sfilargli il portafogli".
Sembra che a Trodica, nell'ultimo periodo, il problema degli zingari sia abbastanza sentito dalla popolazione che dai commenti apparsi in rete mal digerisce la presenza ormai costante e numerosa nei pressi del parco Pegaso.
Mentre sui social, per questa presenza costante e indesiderata, si dà la "colpa" al sindaco di Civitanova Ciarapica che, con i controlli messi in campo, sembra sia riuscito a far sgombrare le carovane di rom dal proprio territorio, facendole spostare parte a Porto Sant'Elpdio e parte a Trodica, apprendiamo da abitanti della frazione che il motivo potrebbe anche essere legato alla parentela con una famiglia che si è stabilita in un appartamento di Morrovalle. Alcuni di quelli che stazionano al parco Pegaso, sarebbe quindi a Trodica per stare vicini ai parenti.
Tra i numerosi commenti al post che racconta del tentativo di furto, c'è anche chi propone una soluzione (in verità ce ne sarebbe più di uno ma quelle violente non sono praticabili): se il sindaco Ciarapica è riuscito nell'intento di allontanarli, evidentemente la ricetta di Civitanova funziona, per cui si potrebbe applicare anche a Morrovalle.
I piccoli comuni italiani insieme. Per non tremare di fronte alla paura del terremoto. Per fare un gesto concreto per aiutare chi è in difficoltà. Per testimoniare che, proprio insieme, ricostruire è possibile. E’ questo il senso dell’iniziativa che unirà Macerata, Castelsantangelo sul Nera, Romentino (Novara) e Rivarolo Mantovano (Mantova)
“E vissero… sconfitti e vincenti”, ecco il titolo di un libro fatto di storie, aneddoti, racconti e fantasie che unisce tutte queste realtà d’Italia. Un libro che ha coinvolto tante penne e voci del giornalismo sportivo italiano. Per la prima volta insieme. Tutti in nome della solidarietà e dell’etica sportiva.
Un libro i cui proventi sono destinati alla ricostruzione della comunità di Castelsantangelo sul Nera, piccolo centro del Maceratese tra i più colpiti dallo sciame sismico che dal 2016 fino ad ancor oggi sta martoriando il Centro Italia.
Grazie alla collaborazione tra le diverse amministrazioni comunali e la Pindaro eventi, il volume vedrà nei prossimi giorni una doppia presentazione:
Giovedi 19 aprile alle ore 21 presso il Centro Culturale Pio Rocchetta – via Donati 26 a Romentino
Venerdi 20 aprile alle 21 presso la biblioteca Sanguanini di Rivarolo Mantovano
Ventidue gli autori e i giornalisti di fama nazionale che hanno aderito al progetto. Diciannove invece i racconti, di cui molti inediti. Il terreno fertile su cui è nato il libro è un’idea che arriva da «Overtime Festival» (il festival di letteratura e sport che si tiene ogni anno a Macerata, organizzato proprio da Pindaro Eventi), e ha visto coinvolti oltre venti giornalisti. Tutti uniti, nel segno della solidarietà e dell’etica sportiva. La prefazione è di Bebe Vio. Ed è una rivelazione. Scrive Bebe: «Non è stato un oro, ma per me ha un valore maggiore: il bronzo che ho vinto con le mie compagne di Nazionale, Loredana Trigilia e Andrea Mogos. Perché quello lo abbiamo raggiunto insieme». E’ in quest’ultima parola - «insieme» - che va cercato il senso di «E vissero…sconfitti e vincenti». E anche contenti. Per aver fatto qualcosa di utile.
Se il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo non ci sta (leggi qua l'articolo) i ragazzi di Scampia rispondono a quella che era stata la sua risposta.
Il sindaco infatti, riferendosi alla situazione dell'Hotel House, aveva rilasciato delle dichiarazioni nelle quali aveva affermato che "Porto Recanati non è scampia". La dichiarazione ha suscitato diverse reazioni da parte degli abitanti di Scampia che hanno indirizzato a Mozzicafreddo alcune lettere. Il sindaco ha allora voluto chiarire le sue parole attraverso un'intervista ma i ragazzi di Scampia ribattono sulla mancanza di scuse da parte del primo cittadino.
"Il sindaco di Porto Recanati - scrivono - ha risposto in un'intervista ad un giornale locale ("Picchio News") alle lettere inviategli dai ragazzi di Scampia dopo la sua recente dichiarazione ("Porto Recanati non è Scampia"). Nell'intervista il sindaco dichiara che lui "non ha mai fatto riferimenti ad altre realtà" (ma li ha fatti nella sua conferenza stampa del 6/4/18 e proprio per difendere la sua città e rimarcare le differenze e l'offesa era proprio in quel passaggio). Nell'intervista sottolinea che è giusto che "ognuno parli del territorio che conosce" (questo non lo aveva affatto detto in conferenza e questo dovrebbero dirlo quelli di Scampia, visto che è stato lui a parlare di loro e non il contrario). Di fronte all'amarezza di quelle lettere fiere e belle e di fronte all'indignazione di migliaia di persone anche sul web in queste ore, nell'intervista, però, non c'è traccia di una parola che in questi casi sarebbe stata e sarebbe importante: "SCUSATEMI". Resta l'invito per un caffé caffè a Scampia (siamo Napoletani, cortesi e ospitali da 3000 anni) ma cresce la perplessità se questo è l'atteggiamento di chi rappresenta una intera comunità. PS Le parole testuali del sindaco in conferenza: "Hotel House di Porto Recanati, pur con tutti i suoi problemi, non è Scampia... A Scampia i singoli agiscono con una regia di stampo camorristico" (altro che "non ho mai fatto riferimenti"...).
Con la stagione delle cronoscalate già iniziata per il tricolore autostoriche, ha preso avvio anche il lavoro dello staff organizzatore del Trofeo Scarfiotti, che raggiungerà il traguardo della 28^ edizione per le auto moderne valida come settima prova del CIVM e l’11^ edizione per le autostoriche, valida come settima prova del CIVSA. Continua l’unicità per l’Italia dell’appuntamento di Sarnano, dalla doppia validità tricolore.
Cambia invece la dislocazione in calendario, con l’Automobile Club Macerata e l’Associazione Sportiva AC Macerata che hanno preferito inserire la gara dei Monti Sibillini nel weekend 3-5 agosto 2018, tornando praticamente nel tradizionale periodo delle prime edizioni. Lo splendido scenario appenninico del Trofeo Lodovico Scarfiotti attende i protagonisti della montagna tra le mura della bella cittadina di Sarnano, dalle origini medioevali e dal suggestivo centro storico. Lo spettacolare percorso, apprezzatissimo per le sue caratteristiche, è lungo 8877 metri e sale dalla località Sant’Eusebio, appena fuori dal centro abitato, per raggiungere l’arrivo presso Fonte Lardina a 1300 metri d’altitudine, poco prima della sommità di Monte Sassotetto. La prima parte tecnica ed impegnativa precede il tratto centrale e finale con allunghi e sette spettacolari tornanti che permettono passaggi mozzafiato.
Particolare la dislocazione del paddock in centro a Sarnano, diviso tra Piazza della Libertà, il parcheggio Bozzoni (sede anche delle verifiche tecniche) e Via Benedetto Costa dove vengono dislocati solitamente i van dei protagonisti delle vetture più potenti.
Lo sforzo organizzativo è reso possibile anche dall’impegno e la collaborazione del Comune di Sarnano, della Provincia di Macerata e dall’associazione Sarnano In Pista, che rendono ottimamente funzionale la macchina organizzativa. Con l’Amministrazione Comunale c’è ormai grande sinergia, questo è il pensiero del vice-sindaco Stefano Censori: “Lo scorso anno siamo riusciti tra mille difficoltà ad organizzare nel migliore dei modi il Trofeo Scarfiotti, con grande soddisfazione degli appassionati e della comunità locale. Il nostro territorio deve ripartire, e a maggior ragione in questo 2018 stiamo cercando di farlo con grandi eventi sportivi. Proprio il percorso della Sarnano-Sassotetto ha visto un bellissimo fine tappa della gara ciclistica Tirreno-Adriatico, con l’arrivo in montagna. La città sarà teatro a metà maggio di un traguardo volante di una tappa del Giro d’Italia ed in agosto ospiteremo di nuovo la cronoscalata automobilistica di doppia validità tricolore. Stiamo compiendo questi sforzi perché crediamo fortemente nel turismo per la nostra montagna, che è attrazione turistica invernale ed estiva e non c’è altro modo di lavorare se non dare visibilità alle nostre bellezze promuovendo questi eventi, l’ospitalità e di conseguenza anche l’economia.”
Ancora una importante iniziativa di Fermento Creativo al cinema Italia di Macerata.
Domani, giovedì 19 aprile, serata evento alle ore 21, con il documentario Ex Libris-The New York Public Library del grandissimo regista/documentarista Frederick Wiseman.
L’iniziativa presa dall’AIB, Biblioteca Mozzi Borgetti, Comune di Macerata, in collaborazione con la società della famiglia Perugini, sarà introdotta dalla dottoressa Alessandra Sfrappini, Direttrice dell’Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei.
Per quanto riguarda il documentario, «volendo azzardare una sintesi un po' brutale, e che tradisce comunque lo sguardo sempre elegante di Frederick Wiseman, Ex Libris – hanno scritto alcuni critici cinematografici - potrebbe essere recensito con una frase: “Studiate, capre!”».
Perché i 197 scorrevolissimi minuti del film, che racconta una delle biblioteche più famose nel mondo, la New York Public Library, sono una vera e articolata dichiarazione politica che rivendica il ruolo centrale, nella vita sociale ed economica delle nostre società della cultura. Dove per cultura non s'intende solo leggere libri, ma tutta quell'esperienza complessa di esperienza del mondo e dei suoi meccanismi garantito dall'accesso all'informazione e alla conoscenza di cose, fatti, persone, immagini, musiche, parole, storie.
Non è un caso che questo lungo ma mai noioso documentario, libero e lontano da ogni forma di pedanteria e dell'odiatissimo elitismo intellettuale di cui si fa un gran parlare di recente, si apra con le parole di Richard Dawkins che sottolineano l'importanza di combattere l'ignoranza e il pregiudizio che oggi sembrano voler governare con arroganza ogni ambito della vita pubblica e politica degli Stati Uniti e di molte altre nazioni, Italia compresa.