Tutto esaurito al Politeama di Tolentino per l’omaggio dedicato al maestro Natale Airaghi storico organista, insegnante e Direttore di Cappella della Basilica di San Nicola di Tolentino, nel 10° anniversario dalla sua scomparsa.
Hanno eseguito musiche originali composte dal Maestro Airaghi Loredana Giacobbi (soprano), Vania Longhi (soprano), Giuseppe Trivellini (tenore), Marco Airaghi (baritono), Luigi Tomassini (flauto), Marco Sardellini (clarinetto), Cecilia Airaghi (pianoforte) Coro di voci bianche Sofia Cippitelli, Margherita Paolucci, Nitu Venturini, Martina Paolucci e la corale Polifonica “A. Antonelli”, sotto la direzione del M° Cinzia Pennesi.
Nel corso dell’evento sono intervenuti Enzo Calcaterra e Paolo Paoloni che hanno tracciato un significativo ricordo di Natale Airaghi, anche con molti aneddoti e testimonianze, mettendo in evidenza il carattere deciso, autoritario ma anche autorevole, a volte irruento e nervoso ma anche magnanimo e comprensivo e aperto verso l’umorismo. Tutti i suoi allievi sia del coro che della scuola media dove insegnava educazione musicale, lo ricordano come un insegnante che si faceva rispettare ma che si prodigava ad aiutare chi stava in difficoltà. E’ quasi proverbiale la sua grande generosità: quando scopriva allievi dalle capacità musicali che non potevano permettersi di studiare musica, gli impartiva gratuitamente lezioni e gli noleggiava gratuitamente un pianoforte per tutto il periodo in cui si dedicava a studiare musica. Inoltre è stato ricordato che Airaghi riportò la corale Bezzi agli antichi splendori dopo un lungo periodo di decadenza, con concerti che riscossero il plauso di molte autorità sia nel campo religioso, che nel campo politico amministrativo e ovviamente anche nel campo musicale.
In pratica, come anche ricordato dal Presidente del Consiglio comunale Fausto pezzanesi, dall’Assessore all’istruzione Alessandro Massi e da Padre Marziano Rondina, Airaghi ha insegnato musica a tutta la città insieme alla consorte Maria Angela Carlucci.
Natale Airaghi col suo esempio umano insegnò la sincerità e la lealtà, la dedizione disinteressata verso l’arte, l’amicizia. Era severo e simpatico nello stesso tempo insegnando la disciplina, l’impegno la serietà, l’attaccamento allo studio ma anche all’amicizia e alla convivialità.
Il pittore Rino Mantelli ha donato un bellissimo ritratto del Maestro Airaghi.
Al termine del concerto i figli Cecilia e Marco hanno ringraziato i presenti e gli artisti che si sono esibiti e visibilmente commossi hanno espresso tutta la loro soddisfazione per i meriti riconosciuti al maestro Airaghi e soprattutto per le tante attestazioni di affetto ricevute nel corso della serata.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Tolentino.
Sono 409, di cui il 10% ha subito conseguenze fisiche gravi, le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza delle Marche (Cav), strutture provinciali dedicate all'informazione e all'ascolto protetto delle vittime di violenza. Il dato emerge dal Rapporto 2018 sul fenomeno della violenza contro le donne presentato nella Giunta regionale delle Marche e trasmesso al Consiglio regionale in vista della discussione in aula nella Giornata mondiale del 25 novembre. 124 donne (46,6%) delle 266 che hanno intrapreso azioni dopo la violenza, hanno denunciato l'autore (8-10% in più rispetto al valore medio nazionale). "Un dato significativo - commenta l'assessore alle Pari Opportunità Manuela Bora - che rileva il processo di consapevolezza in atto nelle Marche e il grande lavoro svolto dal personale qualificato dei Centri antiviolenza regionali". Sono 270 (66%) le donne prese in carico e assistite con percorso dedicato. L'autore della violenza è per il 53,7% italiano. Il 50,6% sono mariti, fidanzati e conviventi. (ansa)
E’ stata inaugurata ufficialmente la mostra allestita nella sala Mari del Miumor, a Palazzo Sangallo, in piazza della Libertà, curata da Enzo Calcaterra, “Dal Chienti al Piave. Tolentino e la Grande Guerra nei documenti dell’Archivio Storico comunale”.
La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 16 dicembre e sarà visitabile il mercoledì e il giovedì dalle 15 alle 18, il venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.
Per informazioni 0733.972937 – prenotazioni visite guidate 0733.901399 – 366.5842080
Per tutta la durata della mostra si potrà acquistare il volume “Dal Chienti al Piave” a cura di Enzo Calcaterra a un prezzo speciale.
Dopo le iniziative degli anni 2014-2017 – come scrive Enzo Calcaterra - si concludono a Tolentino le commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale con una Mostra documentaria sull’esperienza storica vissuta dalla città negli anni 1915-1918.
Con una selezione accurata, essenziale, ma significativamente rappresentativa dell’abbondante materiale documentario conservato nell’Archivio Storico Comunale, viene infatti presentata un’interessante raccolta di testimonianze cartacee: documenti ufficiali, disposizioni governative, comunicazioni locali e nazionali, telegrammi, manifesti, corrispondenze, etc. Corredano l’esposizione pannelli informativi, con notizie storiche e immagini d’epoca, aventi il duplice scopo di contestualizzare i documenti e, al tempo stesso, valorizzarne il contenuto, rendendone la lettura agevole, qualificante e storiograficamente appropriata.
Il lavoro di ricerca, selezione, catalogazione e collocazione archivistica, proposto da Enzo Calcaterra sulla base delle sue precedenti ricerche confluite nel volume “Dal Chienti al Piave. 1914-1919 Tolentino e la Grande Guerra” (in vendita ad un prezzo speciale), è stato possibile anche grazie alla competenza e fattiva collaborazione di Laura Mocchegiani, Direttrice dell’Archivio, il cui impegno è stato determinante per la preparazione della Mostra e il suo allestimento finale. Altro fondamentale contributo si deve a Giorgio Leggi, del Centro Stampa comunale, la cui esperienza pluriennale ha permesso di affrontare le questioni logistiche e tecnico-organizzative connesse alla realizzazione della Mostra.
Tolentino pagò un prezzo molto alto alla guerra nazionale “ italo-austriaca”. Ebbe anch’essa il suo esercito di caduti, mutilati e invalidi, vedove e orfani in numero difficile da quantificare. Per restare alle nude cifre – per altro non complete né del tutto documentabili – i deceduti sui vari fronti per cause diverse (in combattimento, per ferite riportate, dispersi, per malattia, in prigionia) finora censiti ammontano a 214, di ogni ordine e grado, appartenenti soprattutto alla Fanteria e ai diversi Corpi, per la maggior parte contadini, operai, impiegati. I decorati per atti di valore furono 29, secondo le cifre ufficiali reperite. Ma il prezzo della Vittoria non deve trascurare le numerose famiglie private dei loro cari (spesso il sostegno più importante in condizioni di indigenza diffuse); i sacrifici sopportati con dignità, con dedizione, senza aspettarsi ricompense; il dolore silenzioso di innumerevoli madri, mogli, figli, che nessuno potrà mai compiutamente ricostruire. Da ultime, ma non meno importanti, le risorse economiche bruciate in una guerra senza quartiere dove ad ognuno fu richiesto oltre le proprie possibilità.
Come gran parte degli Italiani, neppure i tolentinati – salvo alcune frange minoritarie – volevano la guerra. Ma quando dovettero farla, la fecero fino in fondo con coraggio, spirito di sacrificio, stoicismo genuino, senso del dovere, senza risparmiarsi, spendendovi ogni energia. Anche e soprattutto per questo, la memoria di quella esperienza diventò preziosa e degna di essere tramandata. Così vennero intitolate strade, scolpite e scoperte lapidi commemorative, progettati e realizzati monumenti per ricordare ai vivi i caduti e la loro storia comune. La prima via – ancor oggi viale Cesare Battisti – fu intitolata nel 1917, a guerra ancora in corso. L’ultima, quasi un secolo dopo, nel 2004. Già nei primi anni del dopoguerra si pensò di erigere un Famedio per conservare i resti dei soldati provenienti dai vari cimiteri di guerra. Intanto si progettava un Monumento da dedicare ai caduti e alla città, che onorasse nel loro sacrificio quello di quanti avevano condiviso quattro anni tra i più difficili della storia cittadina. Tra il 1935 e il 1938 furono finalmente realizzati un Famedio, posto nel Cimitero urbano, e un imponente Monumento alla Vittoria, in cui arte e memoria collettiva si sono mirabilmente fusi. Ora il compito di noi posteri è quello di conservare con lo stesso rispetto, cura, orgoglio, tali testimonianze, destinate a futura memoria da chi le raccolse e conservò come un bene irrinunciabile.
Enzo Calcaterra, nella mostra, ricorda anche la figura di Gaetano Serrani, uno dei primi giornalisti caduti al fronte e a cui è stata anche dedicata una strada a Milano, all’interno della Cittadella dei Giornalisti. Serrani e gli altri caduti marchigiani sono già stati più volte ricordati dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche.
Serrani – come precisa Calcaterra - nato a Tolentino nel 1882, abitava nel cuore del centro storico, il quartiere “Fondaccio”, uno dei più popolari e poveri della città. Trasferitosi a Roma nel 1913, dopo un’iniziale attività giornalistica con le testate regionali, venne a contatto con gli ambienti interventisti della Capitale. Decisivo fu il suo trasferimento a Milano, dove nel 1914 divenne redattore de “Il Popolo d’Italia”, fondato da Mussolini per sostenere le posizioni interventiste del Partito Socialista. Arruolatosi come sottotenente nel 29° Reggimento Fanteria della Brigata “Pisa”, rimase al fronte appena dieci mesi. Infatti cadde in combattimento per “ferita da bomba” il 17 marzo 1916.
E’ stato celebrato anche a Tolentino il centesimo anniversario della ricorrenza del 4 Novembre, Anniversario della Vittoria, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale.
L’Amministrazione comunale di Tolentino ha promosso una cerimonia molto partecipata che dopo la Santa Messa prevedeva la formazione di un corteo che, accompagnato dal Corpo bandistico “Nicola Simonetti” ha raggiunto il Monumento della Vittoria per l’apposizione di una corona di alloro per ricordare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale e di tutte le Guerre.
Subito dopo il corteo ha raggiunto piazza della Libertà dove, dopo l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno di Mameli, il Sindaco pezzanesi ha apposto una corona di alloro sulla lapide che ricorda il bollettino del generale Diaz sulla fine della Guerra.
Essendo stata allestita la bellissima mostra nella Sala Mari di Palazzo Sangallo “Dal Chienti al Piave. Tolentino e la Grande Guerra nei documenti dell’Archivio storico comunale”, tutti i discorsi sono stati fatti dopo il taglio del nastro. Sono intervenuti il Sindaco pezzanesi, il Sindaco del Consiglio dei Ragazzi Veronica Orpello, i rappresentanti del Filelfo.
I due curatori della mostra Enzo Calcaterra e Laura Mocchegiani hanno illustrato il percorso espositivo ed hanno sottolineato la grande quantità di documenti originali conservati presso l’Archivio Storico comunale.
Il programma delle celebrazioni era stato aperto sabato 3 novembre con l’inaugurazione della mostra di foto storiche e annullo postale filatelico Tolefil.
Nel corso della mattinata sono state deposte corone di alloro al Famedio dei Caduti del Cimitero comunale e in via 4 Novembre.
L'Amministrazione comunale ha deciso di intitolare il verde attrezzato, adiacente a viale Vittorio Veneto (lato est - tratto sud) a Calogero Zucchetto.
Calogero Zucchetto nato a Sutera il 3/2/1955 è stato un Agente della Polizia di Stato, medaglia d'oro al valore civile. Impegnato nella lotta alla mafia è caduto, per mano mafiosa, il 14/11/1982 a Palermo.
Il verde attrezzato riceverà la denominazione "Parco Calogero Zucchetto". La cerimonia di intitolazione è programmata per domani 6 novembre 2018, alle ore 11,00. Saranno presenti numerose Autorità, tra cui il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli.
Si invita la cittadinanza a partecipare alla cerimonia.
Per l’occasione, il Comando della Polizia municipale ha emesso la seguente ordinanza per la modifica della viabilità: martedì 6 novembre, dalle 8 alle13: divieto di sosta con rimozione eccetto i veicoli autorizzati nel parcheggio pubblico (ex Ceduc) adiacente il verde attrezzato e divieto di sosta con rimozione eccetto i veicoli autorizzati sul lungomare Piermanni, corsia ovest, nel tratto compreso tra via Bainsizza e largo Italia.
"Quando lo spirito di squadra e il soccorso uniscono le loro s e fanno una sinergia con la S veramente maiuscola...."
Così viene introdotta l'inziativa che si è svolta a Camerino presso IIS Costanza Varano - sede licei classico e scientifico, dove oggi la Protezione Civile di Sefro e Soccorso Alpino della Stazione di Macerata hanno utilizzato la sinergia per informare i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado che ne fanno richiesta e aderiscono al loro progetto perchè hanno compreso l'importanza di questi incontri.
A loro volta questi volontari, sulla loro pelle, hanno compreso quanto l'emergenza può solo trarre beneficio dall' unione delle loro forze e della preparazione in continuo aggiornamento.
I volontari del Soccorso Alpino hanno partecipato alla formazione obbligatoria prevista dal loro statuto, nell'inverno tutti i volontari della Protezione Civile sono stati formati per il Blsd dall'Associazione Formiamoci di Fano ed hanno seguito un corso di cartografia e gps base con il Soccorso Alpino, inoltre hanno svolto esercitazioni congiunte anche con il gruppo Cinofilo. I ragazzi sono stati informati delle modalità di richiesta soccorso e delle varie possibilità di ricerca in caso di perdita orientamento, infortunio o malessere e conseguente salvataggio.
Lo sviluppo del "brand Monti Sibillini" per il rilancio turistico della zona dopo il sisma. E' la 'ricetta' per far ripartire e sviluppare Amandola proposta dallo chef Massimo Bottura, patron dell'Osteria Francescana di Modena, eletta l'estate scorsa miglior ristorante al mondo nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2018.
Bottura ha preso parte a "Diamanti in Tavola", festival del tartufo bianco pregiato e dei prodotti tipici dei Sibillini che si svolge nella città del Fermano fino all'11 novembre.
"Serve un progetto turistico che sia basato su alcuni punti essenziali - ha osservato lo chef "tre stelle Michelin" -: lo sviluppo del brand 'Monti Sibillini', l'orgoglio di difendere e promuovere il valore del tartufo di questo territorio e portarlo a livello di Alba e Acqualagna perché ne ha tutte le potenzialità e creare eventi che coinvolgano anche le persone, i residenti. Possono fare loro stessi promozione turistica anche soltanto sorridendo al turista".
(fonte Ansa)
Ha vinto il suo pilota e quindi anche lui. Stiamo parlando di Marco Carancini, residente a Sambucheto, meccanico presso Team Gresini Racing di Faenza e nel Team nella categoria Moto3 del Campionato del Mondo.Proprio oggi nel circuito Shell Malaysia Motorcycle Grand Prix dopo un campionato entusiasmante il suo pilota Jorge Martin (Spagnolo) è diventato Campione del Mondo. Inoltre per somma punti anche il Team si è laureato Campione del Mondo, e quindi è grande la soddisfazione di avere un meccanico maceratese Campione!
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente tematiche riferibili alla condotta di quei ragazzi che pongono in essere atteggiamenti aggressivi nei confronti dei propri compagni di scuola. Di seguito la risposta alla domanda posta da una lettrice di Montecassiano, che chiede: a quali responsabilità può andare incontro un ragazzino che maltratta ed umilia un proprio compagno di classe, in modo sistematico, isolandolo dagli altri e procurandogli serie conseguenze psicologiche e fisiche?
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tematica estremamente attuale, e purtroppo sempre più diffusa al giorno d’oggi, ossia il bullismo, che si configura quando vengono posti in essere, intenzionalmente e ripetutamente, comportamenti prevaricatori nei confronti di una persona con cui si condivide il medesimo contesto sociale, quale potrebbe essere quello scolastico, condotte a seguito delle quali la vittima, spesso percepita come “anello debole” della catena, diviene del tutto isolata ed incapace di difendersi. E’ importante rilevare, innanzitutto, come, nonostante nel nostro ordinamento non sia ancora stata tipizzata un’apposita fattispecie di reato per il bullismo, vengano certamente puniti i singoli atti attraverso i quali tale fenomeno si manifesta; infatti, le aggressioni fisiche ai danni di un compagno di classe possono sicuramente integrare i reati di molestie,percosse e lesioni personali, nelle aggressioni psichiche possono ravvisarsi i reati di minacciae diffamazione, così come, nei casi di aggressioni al patrimonio, possono configurarsi il furto, l’estorsione ed ildanneggiamento, ecc. .
Qualora le aggressioni, reiterate nel tempo, generino poi nel soggetto un perdurante stato di ansia e di timore, tanto da costringerlo, ad esempio, a non frequentare più la stessa scuola, si può addirittura arrivare a configurare il delitto di atti persecutori,ex art.612 bis c.p., così come stabilito dalla Corte di Cassazione con una recente sentenza, la n. 26595/2018, con cui si è affermata la responsabilità penale di due studenti per il cd. stalking scolastico; difatti, con specifico riferimento a due ragazzi che avevano posto in essere condotte vessatorie e moleste ai danni di un loro compagno di classe, nel corso dell’intero anno scolastico,tanto da comportare il suo trasferimento presso un differente istituto, la Suprema Corte ha stabilito quanto segue: “Del tutto condivisibile appare il percorso argomentativo seguito dal giudice di secondo grado, sottolineando, con particolare riguardo al delitto di cui all'art. 612 bis c.p., la pluralità delle condotte vessatorie poste in essere dai due imputati per tutto il periodo dell'anno scolastico in cui egli frequentò la scuola, costringendolo, prima, ad interrompere la frequenza scolastica ed, alla fine, ad abbandonare la scuola, eventi che, avendo determinato un'evidente alterazione delle condizione di vita del minore, integrano, come correttamente ritenuto dal giudice di appello, la fattispecie incriminatrice, di cui all'art. 612 bis c.p., unitamente all'accertato stato di ansia e di paura per la propria incolumità fisica, insorto nel minore”(Cassazione penale, sez. V, 28/02/2018, n. 26595).
Pertanto, riguardo al caso che ci occupa, alla luce di tali considerazioni ed in adesione all’unanime orientamento della Suprema Corte, risulta dunque corretto affermare che, chiunque maltratti ed umili un proprio compagno di classe, in modo ripetuto e sistematico, isolandolo dagli altri e procurandogli serie conseguenze psicologiche e fisiche tali da comportare addirittura una modifica delle proprie abitudini di vita, potrà essere punito, ai sensi dell’ art. 612 bis c.p., per il grave delitto di “stalking”, fatta salva comunque l’integrazione di altri reati che frequentemente si accompagnano alla condotta del cd.bullo.
Nel consigliare, dunque, di non sottovalutare tali circostanze e pertanto denunciare prontamente alle Autorità competenti tali gravi reati, rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Come da cronoprogramma, sono state consegnate oggi, sabato 3 novembre, le ultime Sae di Visso con la sostituzione dei pannelli isolanti.
L'impegno preso dal consorzio Arcale all'indomani delle segnalazioni dei cittadini, quindi, è stato rispettato. Va ricordato che nel periodo in cui si sono svolti i lavori - ricorda Arcale - il consorzio si è fatto carico di offrire una sistemazione alternativa alle famiglie interessate dal problema.
Soddisfatto il presidente del consorzio Arcale Giorgio Gervasi: "Abbiamo rispettato l'impegno preso con i cittadini di Visso. La sostituzione dei pannelli isolanti ha riguardato 56 Sae sulle 1600 consegnate, quindi una percentuale di circa il 3 per cento del totale. Le Sae erano in garanzia e ci siamo subito attivati per risolvere questa problematica, rispettando i tempi previsti".
(foto d'archivio)
Con la lettura della biografia dell’agente Calogero Zucchetto, vittima della mafia, si aprirà martedì 6 novembre, alle 11, la cerimonia di intitolazione del verde pubblico comunale nella zona sud della città che ne porterà il nome a futura memoria e ospiterà la scultura commemorativa realizzata per l’eroe di Sutera.
La manifestazione è organizzata dal Comune di Civitanova Marche e dalla Questura di Macerata e vedrà la presenza di moltissime Autorità civili, militari e religiose che arriveranno anche da fuori regione per ricordare il valoroso agente, Medaglia d'Oro al valore civile.
Attesa la presenza, insieme al questore di Macerata Antonio Pignataro e al prefetto Iolanda Rolli, del Capo della Polizia Franco Gabrielli.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica aprirà gli interventi ricordando la figura del giovane che nel 1982, ad appena 27 anni, immolò la propria vita per lo Stato.
“La zona sud della nostra città è legata al maresciallo Piermanni – ha detto Ciarapica - L’Amministrazione comunale aggiunge ora il ricordo di un altro uomo di inestimabile valore, Calogero Zucchetto, per lanciare un messaggio chiaro di lotta alla mafia. Attraverso la memoria possiamo continuare a far vivere tutte le persone che hanno perso la vita e che non si sono piegate a ricatti e hanno difeso la legalità senza scendere a compromessi, perdendo quanto di più caro ha un essere umano”.
Calogero Zucchetto collaborò negli anni Ottanta presso la squadra mobile di Palermo e con il commissario Ninni Cassarà. A Civitanova sono stati invitati per la cerimonia anche alcuni collaboratori di Zucchetto, che con lui hanno combattuto la mafia.
La cerimonia si concluderà con la deposizione di una corona d’alloro a ricordo di tutti i caduti. Saranno presenti insieme ai vertici dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco, Protezione civile, anche rappresentanze dei Comuni del maceratese, della Provincia, della Regione, delle scuole e associazioni cittadine.
A benedire la scultura dopo un momento di preghiera ci sarà il parroco don Mario Colabianchi.
Sono ripartiti per fare ritorno a casa dopo ore e ore passate, di giorno e di notte, ad aiutare la popolazione del Veneto colpita dal nubifragio di questi giorni i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche che fanno parte della colonna mobile della Regione impegnata nel Cadore.
I volontari, guidati dal coordinatore Dino Marinelli, sono stati raggiunti da uomini e mezzi dell’Esercito che adesso proseguiranno nell’opera di soccorso. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che è stata costantemente aggiornata sulla situazione e che ha dato subito il via libera per la partenza della missione, si è complimentata con la squadra e ha messo a disposizione altri volontari in caso di nuove allerte.
"Da quando è nata,10 ani fa, l’esperienza delle “Marche in valigia” ha fatto conoscere la nostra Regione in 15 Paesi nel mondo , più volte in Europa in Nazioni come Francia, Belgio, Germania, Inghilterra, Slovacchia, Slovenia e Danimarca arrivando fino in Giappone, in Australia e ad aprile 2019 sarà in California".
Così Roberto Ferretti, che da anni racconta in tutta la Regione l’ esperienza delle “ Marche in valigia”.
Alle serate che si sono svolte a Dudenhofen, vicino Francoforte, su cento partecipanti solo due erano stati nelle Marche, a nord di Ancona, quasi nessuno aveva sentito parlare della nostra Regione. Eppure i tedeschi sono al primo posto tra i turisti stranieri che visitano l’Italia.
L’invito è venuto dal Wanderclub Edelweiss (associazione di Escursionisti e Mandolini) di Dudenhofen per festeggiare l’anniversario della loro fondazione nel 1923.
Durante le serate, completamente autofinanziate con il contributo che i partecipanti alla cena, il gruppo della Valdaso, organizzato da Roberto Ferretti con lo chef Lele Medori , l’esperto Ivo De Ruyter, il tenore Carlo Assogna e il fisarmonicista Massimo Marconi del Museo della Fisarmonica di Castelfidardo, accompagnati dalla professoressa di tedesco Cinzia Galassi di Macerata si è svolta la cena a base di prodotti marchigiani e si sono realizzate varie attività: presentazione di tutte le province delle Marche e in particolare delle aree interne e del Macerata opera festival, spiegazione dei principi della dieta mediterranea patrimonio immateriale dell’Unesco, realizzazione di workshop di cucina con preparazione di olive all’ascolana e pasta fatta in casa, degustazione guidata di olio d’oliva e dei vini forniti dalla cantina Ciù Ciù che ha un punto vendita vicino Francoforte, intervallati da vari intermezzi musicali, arie di Beniamino Gigli, Fisarmonica, orchestra di Mandolini chitarre e flauti.
Per autunno 2019 si programma già un tour dell’orchestra che verrà a Petritoli e dintorni, ospitata nelle strutture ricettive dell’Associazione Agritur Aso , organizzate in un vero albergo diffuso.
“L’idea che abbiamo attuato e che cerchiamo di ampliare, dice Roberto Ferretti, che da anni racconta in tutta la Regione l’ esperienza delle “ Marche in valigia”, è che tutte le strutture ricettive del territorio coltivino la relazione con i loro ospiti.
Attraverso questi eventi all’estero le strutture del Fermano riescono ad ricevere una clientela internazionale durante tutto l’anno e animano i loro borghi con turisti provenienti da tutto il mondo attuando un turismo di relazione,esperienziale e ecosostenibile
Maltempo, massima attenzione in tutta la città su alberi e verde pubblico da parte del Servizio Ambiente dell’Ufficio Tecnico. Dopo la perturbazione che ha interessato la provincia a partire dai giorni scorsi il personale tecnico del Comune ha effettuato una serie di controlli per verificare eventuali criticità alla stabilità delle alberature. Nell’ambito dei sopralluoghi si sono individuati due alberi, un Pinus halepensis e un Pinus pinea, (entrambi protetti ai sensi della L. R. n. 6/2005 e s.m.i) che presentano evidenti segni di cedimento con un preoccupante aumento dell’inclinazione dell’albero stesso.
Data l’urgenza degli interventi e la posizione degli esemplari, che si trovano in zone ad elevato transito di pedoni e di mezzi si è proceduto all’abbattimento nella giornata di oggi, sabato 3 novembre, e si andrà avanti tra lunedì e martedì
Stamattina gli operai sono al lavoro sul Pinus halepensis radicato all’inizio di viale Trieste, immediatamente dopo l’intersezione con porta Convitto. L’intervento che ha visto anche l’impiego di mezzi pesanti ha reso necessaria la temporanea deviazione del traffico veicolare da viale Puccinotti su piazza Marconi verso via Piave o via Caduti di Nassiriya. Tra lunedì e martedì invece si procederàcon il Pinus pinea, radicato a margine del sentiero che fiancheggia via Roma poco prima dell’intersezione con via Bartolini. Entrambe le piante sono Gimnosperme quindi non risulta agronomicamente corretto procedere ad una potatura drastica della chioma al fine di alleggerire il carico sulla zolla radicale, senza operare una grave menomazione della chioma stessa. “E’ stata avvisata la forestale ed è stato valutato che il problema non era risolvibile con un alleggerimento della chioma – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Narciso Ricotta - Il controllo, la potatura e la pulizia su aiuole e alberi è costante ma in questi giorni interessati da forti piogge il livello di attenzione da parte dell’Ufficio Tecnico è al massimo al fine di intervenire tempestivamente ed evitare eventuali situazioni di pericolo.”
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'ufficio Stampa Commissario Sisma2016
“Le proroghe della struttura commissariale e dei contratti del personale inserite dal Governo nella Legge di Bilancio sono risposte alla ricostruzione post terremoto da guardare in positivo. Perché lamentarsi che due anni di proroga sono pochi? Considerare il bicchiere perennemente mezzo vuoto non ci porta da nessuna parte: dobbiamo anteporre la visione operativa alla militanza politica che rischia di fuorviare i giudizi e le scelte”.
Piero Farabollini, a quasi un mese dalla nomina a commissario per la ricostruzione non condivide le critiche di alcuni sindaci sull’operato del Governo per la ricostruzione quando non si sono ancora sopite le polemiche sul ruolo consultivo dei presidenti di Regione in cabina di regia.
Da tecnico nominato per instaurare un approccio fattuale alla ricostruzione, vorrei che la dialettica fosse strumento di confronto diretto e costruttivo, non di visibilità mediatica – spiega il commissario – Da oltre vent’anni mi occupo di terremoto ed ho messo questa competenza al servizio di una macchina impantanata nella eccessiva burocrazia. Il mio compito è di ridurne al minimo i cortocircuiti adottando un cambio di passo, ma non sono un mago e non posso prescindere da un generale cambio di mentalità”.
Farabollini oltre alle dichiarazioni odierne a mezzo stampa e social di alcuni amministratori che ritengono l’impegno del governo per il terremoto lungi dall’essere risolutivo, aveva già archiviato dure e immotivate critiche mossegli nel corso dell’incontro con tutti i sindaci del cratere dello scorso 30 ottobre .
“Confermo la linea espressa all’inizio del mio mandato: voglio collaborare strettamente con i sindaci su quanto di mia competenza e mi auguro che i sindaci condividano questa visione, in primis dando a ciascuno le proprie responsabilità” aggiunge Farabollini spiegando come lo stanziamento di 360 milioni per la proroga dell’emergenza servirà in buona parte al completamento della rimozione delle macerie di competenza della Protezione Civile.
“Dopo due anni di pastoie abbiamo un Governo che con la Legge di Bilancio, la conversione del DL 55 e il Decreto Genova mette a disposizione risorse e strumenti per velocizzare la ricostruzione – conclude - La regolarizzazione delle piccole difformità, ad esempio, avrà un impatto notevole sulla ricostruzione leggera. Insieme a tutti gli amministratori locali possiamo fare bene e in fretta: non va sprecata in chiacchiere mediatiche un’occasione da cui dipende il futuro stesso della nostra terra”.
DiEM 25 è il primo movimento politico transnazionale riconducibile all’economista e docente universitario Yanis Varoufakis. In Europa ha oltre 70.000 iscritti in tutti i paesi dell’Unione. In Italia il manifesto del movimento è stato sottoscritto da migliaia di persone e tra queste il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Tra gli esponenti noti a livello internazionale del movimento ci sono: il regista cinematografico inglese Ken Loach, il filosofo Noam Chomsky, la saggista Naomi Klein, il giornalista e divulgatore Julian Assange, il musicista Brian Eno, e lo scrittore e giornalista Lorenzo Marsili.In provincia di Macerata il movimento è nato attraverso l’incontro tra diverse identità culturali, politiche e sociali presenti su tutto il territorio e ne fanno parte figure di riferimento nelle città di Macerata, Civitanova Marche, Tolentino, Recanati, Corridonia e San Ginesio. E’ stato eletto la scorsa settimana un coordinamento provinciale di cui fanno parte Michele Eleonori e Silvia Grassetti e un coordinamento regionale composto dal maceratese Alessandro Seri e dell’anconetana Giovanna Righi.La prima assemblea nazionale del movimento si svolgerà sabato 10 novembre a Roma e definirà il precorso politico e di iniziative che porterà fino alle elezioni europee del 2019, primo banco di prova elettorale per DiEM25.Sulla questione europea DiEM25 pensa che anni di politiche scellerate da parte dell'establishment di governo europeo abbiano ottenuto un solo risultato: sprofondare l'Europa in una stagnazione permanente e fare cresce l'estrema destra in tutto il continente.DiEM25 pensa che si debba rompere il rapporto malato fra un establishment in bancarotta morale ed economica e il ritorno di pulsioni razziste, nazionaliste e xenofobe. Avrebbe dovuto esserci un'alternativa a tutto questo. E ora c'è. DiEM25Siamo progressisti, democratici radicali, ecologisti, femministe. Siamo cittadini, attivisti, sindaci, consiglieri comunali. Uniti nelle nostre differenze: di culture, lingue, accenti, provenienze politiche, colori della pelle, identità di genere.
Faranno rientro solo domani i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche partiti nei giorni scorsi con la colonna mobile della Regione per portare aiuti e soccorsi in Veneto dopo la violentissima ondata di maltempo che ha causato allagamenti e frane isolando diversi paesi.
Il gruppo, guidato dal coordinatore dei volontari di Protezione Civile settempedani Dino Marinelli, continua ad essere impegnato nel presidio di una frana a monte del fiume Boite, affluente destro del Piave, che minaccia di scendere a valle con il rischio d’inondare di acqua e detriti il comune di Perarolo di Cadore. La cittadina è stata fatta evacuare dopo essere stata dichiarata “zona rossa” dalle autorità.
I volontari hanno lavorato notte e giorno per liberare le sponde del fiume da alberi e tronchi scesi a valle a causa di una frana che ha portato via con sé tutto quanto ha trovato sul proprio percorso.
Una giornata di training professionale e happening tra architettura e design. ICA Group, azienda marchigiana, leader mondiale nella produzione di vernici per legno, è stata invitata venerdì 9 novembre alla Casa dell’Architettura (Acquario Romano, piazza Manfredo Fanti 47) a Roma per l’Aloa Day 2018, l’evento annuale promosso dall’Associazione Ludica Ordine Architetti di Roma e patrocinato dall’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e provincia.
La giornata inizia alle 16.30 con un seminario formativo sul tema dell’innovazione e della tecnologia in architettura. La società civitanovese sarà presente per la prima volta in questo contesto con Frediano Fuscà, Product Technical Manager del gruppo ICA, per presentare la svolta bio nel settore della chimica industriale. Dopo tre anni di ricerche e sperimentazioni, infatti, la realtà marchigiana ha realizzato una vernice senza l’utilizzo del petrolio, ma con materiali rinnovabili generati da innovativi processi di raffinazione di sostanze vegetali “di scarto” non competitive con l’alimentazione umana. Si tratta di un prodotto che punta alla sostenibilità ambientale, anche nel suo ciclo di produzione e che permette un taglio drastico di emissioni di anidride carbonica.
La vernice per interni - Iridea Bio -, ad esempio, utilizzata per una superficie di 100 m2 permette di risparmiare le emissioni per l’equivalente di 410 km percorsi dalla macchina, come la distanza tra Roma e Reggio Emilia. Un passo importante che fa bene all’ambiente e alla salute delle persone che, dall’ambiente di lavoro alla casa, evitano l’esposizione alle sostanze chimiche di sintesi.
Il seminario, che si conclude con un momento conviviale, viene presentato dall’architetto e comunicatore green Gianni Terenzi e moderato dall’architetto Roberta Bocca.
Le telecamere nascoste di fanpage.it portano l'inchiesta anche sul territorio del cratere sismico. In particolare il servizio riguarda le condizioni dei lavoratori nei cantieri dove si stanno realizzando i nuovi alloggi per l'Università di Camerino. E quindi Operai in nero, lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno, caporalato e sfruttamento della manodopera.
Qua il link al servizio e al video.
Riceviamo e pubblichiamo a nome dell'associazione Argo
"L’associazione di volontariato Argo Macerata, che da oltre 20 anni opera nella città di Macerata per la tutela degli animali e lotta al randagismo, nonché co-gestore insieme a Meridiana Cooperativa Sociale del canile comunale “Gli amici del cane”, ha appreso dalla stampa locale circa un “nuovo regolamento per il benessere degli animali che vivono in città”, che verrà discusso durante il consiglio comunale convocato per il 5 e 6 novembre. Argo, i cui volontari sono quotidianamente impegnati nella cura di animali e che è costantemente in contatto con altre realtà animaliste della città di Macerata, ritiene opportuno che il “nuovo regolamento”, i cui contenuti non sono stati ancora resi noti, possa essere condiviso nella sua formulazione anche con le associazioni cittadine che hanno per oggetto proprio il benessere animale e che sono certe di poter offrire, pertanto, un prezioso contributo. Pensiamo, infatti, che sia fondamentale per assicurare il benessere degli animali che vivono nella nostra città, una stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale e le associazioni del territorio al fine di stilare un nuovo regolamento che tenga in considerazione sia le esigenze ed il benessere degli animali (tutelati dalle leggi nazionali e regionali), sia le diverse richieste dei cittadini, per i quali le associazioni sono da tempo dei punti di riferimento e di informazione. Accogliamo, dunque, con l’entusiasmo ogni iniziativa che mira a garantire il benessere degli animali che vivono nella nostra città ed auspichiamo l’apertura di un tavolo dei lavori per il nuovo regolamento a cui invitare non solo le associazioni stesse, ma anche altri due attori il cui ruolo riteniamo fondamentale il Servizio Veterinario dell’Area Vasta 3 competente per il territorio del comune di Macerata e rappresentanti dell’Ordine Nazionale dei Medici Veterinari".