Una delegazione di fasce tricolori marchigiane parteciperanno venerdì 22 febbraio dalle ore 11 all’incontro a Montecitorio sul tema “Lo Stato dei Beni Comuni”. La delegazione che parteciperà all’incontro voluto dall’Anci e dalla Camera dei Deputati sarà guidata dal Presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi, il vice Brandoni, il direttore Bedeschi, e molti sindaci o assessori che indosseranno la fascia.
Ad aprire l’iniziativa sarà il Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico. Chiuderanno il Presidente dell’Anci Antonio Decaro e il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. L’evento sarà trasmesso in diretta, a cura di Rai Parlamento, su Rai2, sul canale satellitare e sulla webtv della Camera a partire dalle ore 11.
“Il momento storico che stiamo vivendo – ha detto Mangialardi nel messaggio con il quale ha invitato i sindaci delle Marche a partecipare all’iniziativa – è tale per cui il rapporto tra cittadini e sindaci, se possibile, si è ancora più rafforzato e rinsaldato per le tante criticità legate alla ricostruzione post sisma nelle Marche e non solo. A questo incontro l’Anci ribadirà il necessario ruolo di sintesi tra tutte le istanze provenienti dai territori ma anche la ferma determinazione a risolvere situazioni che investono il Governo ma anche il Parlamento” – ha concluso.
I comuni marchigiani presenti all’evento sono: Ancona, Macerata, Senigallia, Falconara Marittima, Mondolfo, Urbino, Force, Cossignano, Campofilone, Montegallo, Pievetorina, Monsampietro Morico, Appignano, Loreto, San Costanzo Castignano, Staffolo.
Ci siamo ormai abituati alle temperature miti di questi giorni ma il caldo anomalo non è destinato a durare ancora per molto. Già da venerdì si avrà infatti un abbassamento delle temperature che ci riporterà, nuovamente, al tipico clima invernale.
Questi primi due giorni della settimana sono stati caratterizzati da strane temperature miti per la stagione: l'alta pressione di origine nord africana continuerà comunque a insistere sull'Italia fino alla giornata di giovedì. A partire da venerdì invece, e per tutto il fine settimana, la colonnina di mercurio scenderà precipitosamente. Una massa d'aria fredda infatti, che arriva dall'Europa nord orientale, punterà l'aria dei Balcani e la Grecia, interessando anche gran parte della nostra Penisola.
Si potranno registrare temperature intorno allo zero sulle Alpi e sull'Appennino e la massa di aria fredda colpirà in particolare il versante Adriatico, dove le temperature diminuiranno notevolmente. Il freddo interesserà comunque principalmente il centro nord e quindi anche la provincia maceratese.
Continuano le delibere approvate dal Sindaco Pezzanesi e dalla Giunta e riguardanti i progetti esecutivi che consentono di realizzare alloggi di edilizia residenziale che saranno messi a disposizione di tutte quelle famiglie che hanno perso la loro casa a seguito del sisma del 2016.
Infatti dopo il parere favorevole ai progetti di fattibilità e ai progetti esecutivi dei giorni scorsi e che riguardavano l’ospedaletto dei pellegrini, la ex scuola Paterno, gli alloggi di contrada Pace e in via VIII Marzo, l’Amministrazione comunale ha approvato il progetto esecutivo per l'intervento denominato "SISMA 2016 – Lavori di ristrutturazione edilizia a completamento dell'edificio Ex Scuola di Sant'Angelo" redatto dall'ing. Martina Terzi e il relativo quadro economico ammontante a complessivi € 300.000,00. Da un edificio allo stato grezzo già finanziato con i fondi del sisma '97 saranno realizzati 4 nuovi alloggi.
L'intervento è stato finanziato con Ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile che stabilisce che il Comune di Tolentino è individuato quale soggetto attuatore per la realizzazione, in luogo delle SAE, di strutture abitative da destinare temporaneamente ai soggetti che, al momento degli eventi sismici, dimoravano in un'abitazione dichiarata inagibile con esito di tipo E o F non di rapida soluzione o in zona rossa. Il progetto è stato già approvato dalla Regione Marche.
Un focus sulla lotta alle ludopatie, a due anni dall'approvazione della legge regionale che prevede tanto il contrasto al gioco d'azzardo patologico quanto la riabilitazione delle persone cadute nella dipendenza da slot e scommesse. L'appuntamento è per venerdì prossimo, 22 febbraio, alle 21:15, alla sala consiliare del Comune di Civitanova Marche, piazza XX settembre. A promuovere l'iniziativa è il gruppo Pd dell'Assemblea legislativa delle Marche e vedrà l'apertura dei lavori affidata al vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, che passerà poi la parola agli esperti dell'ambito medico e sanitario e agli esponenti del'associazionismo.
«Il problema del gioco d'azzardo patologico è sempre più dilagante in Italia e nel nostro territorio, come hanno messo in evidenza alcuni dati, di una recente indagine condotta da Visual lab, in collaborazione con Dataninja ed Effecinque – afferma Micucci –. Per questo la Regione Marche è intervenuta e ha legiferato su un tema come questo per tentare di limitare il il propagarsi della ludopatie. Grazie alla legge abbiamo messo a disposizione dei sindaci strumenti utili a contenere il fenomeno. Strumenti equi, che bilanciano anche gli interessi economici, ma con il fine ultimo del bene della popolazione, anche quello di giovani e giovanissimi."
"Purtroppo però – prosegue Micucci – alcuni Comuni, tra cui quello di Civitanova Marche, sono in ritardo nell'adottare i regolamenti indispensabili per l'applicazione concreta della legge e l'introduzione di limitazioni più chiare rispetto al generale. Se i regolamenti, infatti, servono proprio per introdurre divieti specifici – aggiunge ancora Micucci –, la legge regionale prevede anche strumenti di informazione rispetto ai rischi della ludopatia e interviene anche quando i danni sono già stati fatti, con azioni di recupero di coloro che sono affetti da questa dipendenza».
Alla serata interverranno oltre al consigliere regionale, Francesco Micucci, il consigliere comunale del Pd, Mirella Franco; Marco Nocchi, area disagio sociale dipendenze patologiche Regione Marche; Mario De Rosa, direttore Uoc dipendenze patologiche Asur Area Vasta 3; Antonella Ciccarelli, esperta problematiche gioco patologico; Andrea Foglia, esponente associazionismo civitanovese.
Il ricordo di una tragedia, quella di centinaia di migliaia di cittadini italiani, privati della loro terra, dei propri affetti, della loro Patria. La seduta aperta del Consiglio regionale, dedicata alla celebrazione del Giorno del Ricordo, si è tradotta in un lungo momento di riflessione sulle vicende successive al 1947, dunque al passaggio dei territori, allora italiani, di Fiume, Istria e Dalmazia alla Jugoslavia. Chi non decise di rimanere, scelse la via dell’esodo. Un dramma rievocato, durante la seduta, dalle parole del Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo. “Questa tragica pagina della storia nazionale – ha affermato – non può essere oggetto di negazionismo e neanche di paragoni impropri che si prestano all’ambiguità o strumentalizzazioni politiche. Il rischio di regressione culturale e riaccendersi di incomprensioni è dietro l’angolo – ha poi aggiunto Mastrovincenzo – dobbiamo dire tutti insieme no ai nazionalismi, ai totalitarismi, alle pulizie etniche e alle discriminazioni, sforzandoci di comprendere in maniera critica quei fatti che rappresentano una ferita di tutto il popolo italiano”.
Dopo di lui, il Presidente del Comitato anconetano dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Franco Rismondo. “Ricordare è importante, anche se sembra ancora difficile trattare questa vicenda storica. Celebrare questa Giornata – ha affermato Rismondo – appare spesso, purtroppo, come guidare una nave in tempesta in mezzo agli scogli”.
Momento centrale della seduta, l’intervista a Simone Cristicchi, da parte del direttore dell’Amat, Gilberto Santini, con domande rivolte anche da alcuni studenti, durante la quale il cantautore romano ha ripercorso le tappe della sua carriera, soffermandosi sulla fase di riscoperta e di studio del dramma delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata. Un’esperienza umana e artistica, dalla quale sono scaturiti gli spettacoli teatrali Magazzino 18 e il più recente Esodo, un racconto per voce, parole e immagini, che Cristicchi sta portando in tour per l’Italia e che è andato in scena, proprio ieri sera, al Teatro La Fenice di Senigallia. “Un’emozione grandissima vissuta sia nella giornata di ieri che in quella di oggi – ha detto Cristicchi, ringraziando il Consiglio regionale per aver promosso l’iniziativa – Il teatro rappresenta un luogo di impegno civile e strumento per sfondare barriere, entrare nelle menti e nel cuore delle persone”. “Quando la barbarie diventa normalità – ha poi aggiunto – la tenerezza può diventare rivoluzione”.
Presenti alla seduta, i ragazzi del Liceo Scientifico “Galilei” di Ancona, del Liceo Scientifico e Classico “Corridoni – Campana” di Osimo. Inoltre, gli alunni della classe quinta C della scuola “A. Olivetti” dell’Istituto istruzione superiore Polo 3 di Fano, che si sono aggiudicati il secondo premio al concorso nazionale del Miur, intitolato “10 febbraio”, dedicato al Giorno del Ricordo, che hanno illustrato il lavoro realizzato.
Chiusura delle celebrazioni affidata alle parole del Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli. “Troppo spesso quando si richiamano vicende storiche facciamo riferimento ai fatti e ci si dimentica del vissuto delle persone – ha detto Ceriscioli – Queste Giornate commemorative servono proprio a recuperare il ricordo e il sentimento profondo nei confronti di tante vicende umane”.
"Salva Camerino dall'abbandono post terremoto 2016".
È l'appello lanciato con una petizione on line al presidente Mattarella dal Seminario di Architettura e Cultura Urbana promosso da Unicam, Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e Archeoclub d'Italia: su change.org ha raccolto oltre 5.500 adesioni in pochi giorni, l'obiettivo è di arrivare a 7.500.
La petizione individua come priorità il recupero di 4 complessi monumentali nel centro storico di Camerino che "rischia l'abbandono" dopo gli eventi sismici dell'ottobre 2016: "da allora la città dentro le mura lunghe 32 ettari è vuota. I palazzi, le vie e i luoghi pubblici, solitamente animati da migliaia di cittadini e di studenti, a distanza di oltre due anni dall'esodo, sono deserti.
La vegetazione selvatica si fa strada fra le pietre e un'atmosfera metafisica, struggente avvolge il paesaggio urbano esanime". Nel centro si è sviluppata la storia millenaria della città, sede universitaria dal XIV secolo.
(Fonte Ansa)
Dall’Ufficio Speciale della Ricostruzione della Regione Marche semaforo verde all’ottavo cantiere della ricostruzione pesante a San Severino Marche. L’Usr ha infatti dato il via libera alla concessione di un contributo, per 560mila euro, relativo alla ristrutturazione di una palazzina sita in località Pitino su progetto del tecnico Fabrizio Brodoloni.
Nel Comune di San Severino Marche ad oggi sono state presentate, complessivamente, 43 pratiche relative a progetti di ricostruzione pesante e 216 pratiche per la ricostruzione leggera di edifici danneggiati dalle scosse dell’ottobre 2016. In tutto sono state firmate 41 Ordinanze di revoca di inagibilità per fine lavori legati alla ricostruzione e altre 18 per l’ultimazione di opere che hanno seguito un iter diverso.
Inaugurazione trionfale per La Serra a Civitanova Marche, un laboratorio di cucina e musica, in Via Aldo Moro 70. Non poteva essere differentemente considerando l'attesa per la nuova creatura sognata da Aldo Ascani e condivisa dal resto della famiglia. La realizzazione ha poi potuto prendere forma grazie alla volontà imprenditoriale di Massimo Torresi e Massimo Scolaro. Un'opera impegnativa quanto affascinante quella del recupero architettonico di una ex Serra, affidata a Marco Lucchi, autore dei celeberrimi Lola e Babaloo.
Un ambiente moderno con tre diverse sale ben definite e di travolgente bellezza, in cui si è deciso di esaltare il verde piuttosto che la cementificazione. Nel locale sono presenti un'area ristorazione, un'area bar e intrattenimento e un giardino aperto e riscaldato.
Un locale quindi in trasformazione durante tutta la giornata, partendo dalla colazione mattutina, al pranzo, arrivando all'aperitivo, al cena e al dopo cena. Nel fine settimana prevista sempre una serata a tema dal venerdì alla domenica.Al taglio del nastro era presente il Sindaco Fabrizio Ciarapica oltre ad alcuni membri della giunta. Nell'occasione, il primo cittadino, ha espresso "orgoglio per la Città per questa nuova e importante attività commerciale che porterà Civitanova Marche sempre di più al top della Riviera Adriatica marchigiana e non."
Per informazioni sulla nuova apertura: 339 847 6741
Tra le priorità dell’attività rotariana a livello mondiale c’è, da sempre, la tutela della salute attraverso la prevenzione. E’ stato riconfermato anche nella riunione Interclub tra i Club Rotary Macerata e Rotary Club Matteo Ricci, che si è svolta lo scorso 15 febbraio, voluto dai rispettivi presidenti, Stefano Quarchioni, e Leonardo Archimi.
Al centro della serata, infatti, il tema della prevenzione delle malattie dermatologiche, sul quale sono intervenuti due illustri professionisti e soci del Rotary Club Matteo Ricci: Marco Simonacci e Marco Sigona, dirigente medico e aiuto dell’Unità Operativa Complessa di Dermatologia della Asur Marche Area vasta 3 di Macerata.
Nel corso dell’evento, è stato presentato il Camper del Rotary che sarà utilizzato nel Distretto 2090 (Marche Umbria Abruzzo e Molise) come unità mobile per la prevenzione sanitaria. «Il Camper - ha spiegato Quarchioni - è frutto di un progetto del Distretto 2090 promosso dal governatore Gabrio Filonzi al quale hanno contribuito tutti i Club che ne fanno parte. Attrezzato come ambulatorio mobile, il mezzo sarà messo a disposizione dei club e delle loro iniziative per svolgere attività di prevenzione sanitaria sul territorio. I “nostri” dermatologi si sono resi disponibili per una giornata da dedicare alla conoscenza e alla cura delle malattie della pelle, mettendo a disposizione dell’intera comunità maceratese la loro professionalità in nome dei principi rotariani».
Quarchioni ha anche annunciato che il prossimo 30 marzo sarà a Macerata il Camper distrettuale per la prevenzione medica: l’occasione sarà il seminario organizzato dal Rotary sul tumore al seno che vedrà protagonista, al Teatro Lauro Rossi, il dottor Paolo Veronesi, direttore dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente i comportamenti penalmente rilevanti dei pubblici ufficiali diretti a colpire il regolare funzionamento della Pubblica Amministrazione. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Civitanova Marche, che chiede: “A quali conseguenze può andare incontro il pubblico ufficiale che utilizza per i propri scopi personali la vettura di servizi, lasciandola parcheggiata all’esterno di un condominio privato?”.Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ai reati che vengono compiuti contro la Pubblica Amministrazione, quale insieme degli Enti pubblici che concorrono all’esercizio e alle funzioni dell’amministrazione di uno Stato nelle materie di sua competenza, e in particolare ai delitti che vengono commessi dai pubblici ufficiali in danno della P.A., individuati, ai sensi dell’art. 357 c.p., in coloro che esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa, tra i quali gli appartenenti alle Forze armate italiane, alla Polizia di Stato, ai Vigili del fuoco, il sindaco, ecc.Quindi, la condotta appropriativa posta in essere dal pubblico ufficiale ai danni della Pubblica Amministrazione, risulta perfettamente idonea a configurare il reato di peculato, così come previsto dall’art.314, co. 1, c.p., il quale punisce espressamente il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria illegittimamente. A tal proposito, la Suprema Corte con una recente pronuncia, ha riconosciuto proprio la responsabilità penale del pubblico ufficiale che utilizza per fini personali la vettura di servizio, statuendo quanto segue: “La condotta del pubblico ufficiale che utilizza reiteratamente l’autovettura di servizio per finalità attinenti alla vita privata configura il reato di cui all’art. 314, comma 1, c.p. in quanto realizza una condotta appropriativa di un bene della Pubblica Amministrazione per la cui integrazione è sufficiente l’esercizio da parte dell’agente di un potere uti dominus tale da sottrarre il bene alla disponibilità dell’ente” (Cassazione Penale, Sez. VI, sentenza n. 13038/16; depositata il 10marzo 2016).Oltretutto, l’articolo 314 c.p., al secondo comma, prevede una autonoma fattispecie penale, ovvero il peculato d’uso, il quale viene in rilievo nel momento in cui il pubblico ufficiale, si appropria della cosa, ma al solo fine di farne un uso momentaneo, ed a condizione che, dopo tale uso, il bene venga immediatamente restituito, ovvero riportato nella disponibilità materiale o giuridica dell’avente diritto.Pertanto, in risposta alla specifica domanda del nostro lettore, affinché possa configurarsi il peculato d’uso, previsto dall’art. 314 co. 2 c.p., è doveroso che l’appropriazione indebita si estenda entro un arco cronologico di più breve durata, a differenza di quanto previsto nel comma 1, che coincide con il periodo di tempo necessario perché il soggetto agente possa fare uso della res. Tale situazione, è ravvisabile nella condotta del sindaco che, in assenza di una specifica finalità istituzionale, utilizza momentaneamente una macchina di proprietà del Comune, per i propri interessi personali, parcheggiandola all’esterno di un condominio privato. In merito una recente pronuncia della Corte di Cassazione, stabilisce quanto segue: “Il presupposto per la configurabilità del peculato d'uso dell'auto di servizio da parte del sindaco, è l'utilizzo a fini privati del mezzo” (Cassazione penale,Sez. III, n. 57517/18, depositata il 27 settembre 2018).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il vice sindaco e medico di Civitanova Marche Fausto Troiani è stato sospeso per 15 giorni dal suo lavoro di chirurgo, in virtù di un provvedimento disciplinare preso dall'Area Vasta 3, in quanto organismo autonomo e indipendente.
La notifica è arrivata nella giornata di ieri (venerdì 15 febbraio) al chirurgo di Civitanova, ed è stata presa a seguito delle frasi choc che alcuni mesi fa Troiani aveva pubblicato sul suo profilo facebook, indirizzate verso alcuni esponenti politici europei e addirittura verso il Papa.
Da qui il provvedimento disciplinare e la sospensione lavorativa per 15 giorni, con decurtazione dello stipendio. Troiani, in seguito alle sue esternazioni ingiuriose pubblicate sul popolare social network, è stato anche oggetto di un'inchiesta della Procura che ha aperto un fascicolo al riguardo.
Centinaia e centinaia di opuscoli informativi sulle droghe sono stati distribuiti venerdì mattina da giovani volontari a giovani studenti per "Dire No alla Droga". Lo scopo è di sensibilizzare gli adolescenti e non solo sul problema dello "sballo", che specie nei fine settimana fa le sue vittime sulle strade, all’uscita delle discoteche e dei locali. Gli opuscoli sono stati distribuiti mano a mano all’entrata del Liceo Coreutico Filefo e all’entrata dell’Istituto Comprensivo Don Bosco di Tolentino.
Gli esperti lanciano l’allarme per il preoccupante aumento di giovani che sempre di più, ogni anno, si avvicinano all’alcool e alle altre droghe. Leggiamo continuamente sui giornali di sequestri di patenti per abuso di sostanze stupefacenti e alcolici e di drammatiche storie dove la droga lascia il suo segno. Tra le statistiche riportate negli opuscoli, troviamo dati allarmanti, dove risulta che in Italia 4 morti su dieci sono dovute a incidenti avvenuti perché il conducente era in stato di ebbrezza. Inoltre in Italia l’alcool è responsabile di almeno 24,000 morti ogni anno. E le statistiche legate all'uso di droga non sono certamente rassicuranti.
I volontari, osservando tra i loro coetanei che il concetto dello sballo con droga e alcol nei fine settimana è quasi diventato "normale", hanno deciso di impegnarsi in una vasta distribuzione di opuscoli dal titolo “La verità sulla droga” per trasmettere ai giovani che ci si può divertire ugualmente anche senza far uso di sostanze che possono portare alla morte. Infatti, come diceva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard: “Le droghe privano la vita delle sensazioni e delle gioie, che sono, comunque, l’unica ragione di vita.”.
I volontari vogliono contribuire alla creazione di un mondo libero dalla droga e attraverso un'adeguata informazione offrono ai giovani la possibilità di conoscere la verità sulla droga, che al contrario di tutte le falsità che vengono trasmesse in ogni modo possibile riguardo la droga, ricevano le vere informazioni e possano decidere di vivere una vita libera dalla droga.
Una storia lunga quasi 500 anni, per l’esattezza 454. Una tradizione che si tramanda di padre in figlio da circa dieci generazioni quella del Mulino Bravi che affonda le sue radici nel 1565. Farina buona e di qualità, condizioni che dipendono esclusivamente dall’accurata selezione delle materie prime, rigorosamente biologiche e provenienti dal territorio circostante. Una produzione a impatto ambientale pari allo zero che si sostenta grazie all’instancabile lavoro dell’acqua e alla qualità della macinazione a pietra.
La famiglia Bravi ha fatto della preziosità dell’acqua la sua fonte di sostentamento e il suo motore di lavoro. Incastonato tra le montagne di Cingoli, in via Valcarecce, sorge il Mulino, emblema di tradizione, sacrificio e genuinità. Oggi nelle mani dei fratelli Francesco, Andrea e Ubaldo dopo che, dieci anni fa, è venuto a mancare il loro padre. Il Mulino Bravi, soprattutto durante i periodi di guerra, è stato un punto di riferimento per l’intero territorio.
“Il Mulino è stato gestito quasi sempre dalla nostra famiglia per tutti i 454 anni – ci racconta Andrea -. Solo tra il 1856 e il 1970 era stato acquistato da un noto industriale dello Stato Pontificio, anche se comunque la gestione era sempre affidata alla mia famiglia. L’acqua che alimenta oggi il Mulino Bravi, in passato dava linfa vitale a molte altre attività: il bacino era in grado di far funzionare anche la vicina segheria, il frantoio e la fabbrica di polveri di sparo, oggi tutti chiusi.”
Il Mulino Bravi è composto da tre macine: una per il grano tenero, per il grano duro, per il farro e per l’orzo biologico; la seconda per il mais biologico e la terza per il mais convenzionale. Ogni blocco è composto dal proprio meccanismo manuale: le due pietre all’interno delle macine, quando vengono azionate, si alzano e si abbassano per regolare la granulosità della farina.
“L’acqua arriva, in modo naturale, dalle cascatelle di Cingoli – ci spiegano Andrea e Francesco -: a circa un chilometro a monte si collega il canale che arriva direttamente al Mulino con un bacino di raccolta profondo circa 5 metri. Il bacino di carico, quando viene aperto, dà pressione alle pale e le aziona facendole girare. Azionando la paratoia poi, vediamo che la macina mobile inizia a girare e manda giù il prodotto. Le pietre compiono circa 100 giri al minuto e da lì esce la farina che noi definiamo “a tutto corpo” – continuano i due fratelli -. I bassi giri delle macine e la stessa macinazione a pietra, consentono di non surriscaldare la farina e mantenere intatte tutte le proprietà organolettiche del grano, che ci viene fornito da produttori locali certificati biologicamente. Dopo questa operazione la farina passa nell’impianto di setacciatura e qui viene depurata di una piccola parte di crusca, circa il 4 %.”
“Questo tipo di lavorazione – continuano Francesco e Andrea -, permette di garantire l’integrità del prodotto stesso, cosa che non avviene nella normale macinazione industriale in quanto, in quel caso, vengono esportate a monte sia il germe sia la crusca. Una differenza qualitativa enorme: la farina macinata a pietra non è assolutamente paragonabile alla farina doppio 0, sia come profumo, sia come qualità." La produzione è variabile in base ai periodo dell’anno, anche se il Mulino è in grado di lavorare un quintale e mezzo di prodotto ogni ora. “Un lavoro fatto di molto sacrificio e impegno ma che, se fatto di passione, diventa il più bello del mondo” sono concordi i fratelli Bravi sull’importanza di una tradizione che si tramanda da 454 anni e che ha raggiunto il mercato italiano ed estero, diventando un unicum a livello nazionale.
Tante le novità presentate alla Borsa Internazionale del Turismo 2019. Tra gli elementi di maggiore attrattiva ha certamente spiccato il Tour Virtuale del Comune di Morrovalle. Come ogni anno, al Fieramilanocity, nel centro di Milano, si è svolta la Bit Milano, appuntamento ormai storico e fondamentale punto di riferimento del settore turistico nazionale e mondiale. La Borsa Internazionale del Turismo è l’evento finalizzato all’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer. Una straordinaria occasione che, sin dal 1980, favorisce opportunità di business e anticipa tendenze.
L’edizione 2019 ha fortemente strizzato l’occhio all’innovazione tecnologica e al processo di digitalizzazione del settore turistico, elemento quest’ultimo in costante sviluppo e sempre più centrale nelle strategie di mercato e promozione territoriale. Un’intera area tematica - “BeTech, resta sempre connesso” - è infatti stata dedicata ai concetti di connettività, virtualità e interattività: un insieme di eventi, networking e formazione dove gli operatori professionali hanno incontrato gli influencer e gli innovatori del settore travel.Tra le novità illustrate ha riscosso enorme interesse il Tour Virtuale del Comune di Morrovalle, un progetto estremamente innovativo, coordinato dall’Assessore alla Cultura e al Turismo Valentina Salvucci. Un progetto la cui realizzazione tecnica e creativa è stata svolta dalla Empix Multimedia, Digital Agency di Civitanova Marche, e presentato presso lo stand della Regione Marche dall’Associazione Noi Marche in collaborazione con Matteo Malatini, Consulente di Marketing e Comunicazione Digitale.Il Virtual Tour permette, tramite la ripresa immersiva dei luoghi turistici di maggiore rilievo, di effettuare una visita virtuale del patrimonio storico e artistico della Città di Morrovalle, regalando così al pubblico un’esperienza multisensoriale e interattiva, divertente e fortemente coinvolgente sul piano emotivo. Ai contenuti virtuali si può accedere utilizzando dispositivi per la visione immersiva come, ad esempio, Oculus Go o tramite smartphone inserito in dispositivi più economici come i Cardboard oppure accedendo al Portale Turismo del Comune di Morrovalle al seguente indirizzo: http://turismo.comune.morrovalle.mc.it/vt/Morrovalle_VT.html
Certamente la realtà immersiva e virtuale rappresenta la nuova frontiera della promozione turistica e del marketing territoriale, una frontiera che apre la via a scenari affascinanti e dal grande potenziale innovativo.
Rientro a casa per altre sei famiglie settempedane terremotate dopo i lavori di ricostruzione post sisma. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato infatti la revoca dell’Ordinanza di inagibilità che aveva costretto i sei nuclei familiari a lasciare gli appartamenti di una palazzina sita in piazza Del Popolo al civico numero 70 dopo le scosse dell’ottobre 2016.
I lavori di ripristino, per un importo complessivo di 420mila euro circa, sono stati seguiti dall’ingegner Giorgio Giorgetti di Fabriano e hanno interessato tramezzi e murature.
"Il prossimo Natale dei terremotati lo faremo a Pesaro". Questa l'amara constatazione con la quale si apre l'ultimo post pubblicato su Facebook dal Comitato Terremoto Centro Italia.
Il riferimento esplicito è alla delibera 20/2019 del 14 gennaio scorso (foto qui sotto, ndr), con la quale la giunta Ceriscioli ha assegnato parte dei fondi europei destinati alle zone del cratere sismico (Asse 8 del FESR) alla mostra "Raffaelo e gli amici" che si terrà alla Galleria Nazionale di Urbino e ai mercatini di Natale che si terranno nel dicembre 2019 in provincia di Pesaro: "Dopo la questione delle ciclovie, ora leggiamo con rabbia sempre maggiore, i contenuti dei provvedimenti sul turismo della Giunta Regionale delle Marche che ha a disposizione ben 248 milioni di euro di fondi europei da usare esclusivamente nel cratere affinché vi sia il rilancio economico del nostro bel territorio.Ci tocca leggere provvedimenti, come la delibera, dove 5 milioni di euro vengono assegnati anche per mostre di Sgarbi a Urbino, concerti a Pesaro e addirittura per i mercatini di Natale in Provinvia di Pesaro".
"Se a questi aggiungiamo fiere o incontri da tenersi in ogni parte del mondo incluse le città di Praga, Dubai, Minsk, Baku, Varsavia, Riga, Vilnius, Shangai, Parigi,Toronto, o addirittura una fiera sulle Bandiere Blu e Bandiere Arancioni, dobbiamo pensare - prosegue il Comitato - che al peggio non c’è mai fine".
Il comitato dichiara, inoltre, di aver dato mandato allo studio legale Alterego, di fare chiarezza sulle modalità stesse di stanziamento dei fondi: "Come risulterebbe dalle motivazioni della DGR n. 1597/2017, a quanto pare l’Unione Europea avrebbe stanziato 200 milioni di euro a titolo di Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, e successivamente lo Stato avrebbe aggiunto altri 200 milioni, ma non a titolo di fondo statale, bensì a titolo di fondo europeo, con delle modalità tutte da verificare".
"Abbiamo perso migliaia di posti di lavoro, l’economia e il turismo sono praticamente bloccati nelle aree maggiormente colpite, ci mancano ancora i servizi primari, non arrivano neanche i giornali e queste sono le scelte della regione Marche" così si conclude il post del Comitato.
Carlo Cambi sulle pagine de "La Verità" ha approfondito con un'inchiesta a sua firma la difficile condizione nella quale versa il Gus. Secondo quanto riportato dal giornalista toscano, la Onlus dedita all'accoglienza dei migranti - che conta 470 dipendenti - non verserebbe gli stipendi da due mesi. Ovvero, da quando sono stati ridotti i fondi pubblici ai progetti Sprar e Cas, come previsto dal decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini.
Il presidente Paolo Bernabucci, dopo aver nei giorni scorsi incontrato i rappresentanti della Cgil e della Cisl, non ha sinora fornito risposte precise in merito al mancato pagamento degli stipendi. È trapelata soltanto - scrive Cambi - l'attesa per l'incasso di 11 milioni dai fondi per i progetti Sprar e 2,4 milioni dalle prefetture per i progetti Cas. Secondo quanto riportato nell'articolo, i soldi affluiti nelle casse del Gus per tramite dei progetti Sprar, gestiti direttamente dai sindaci, sarabbero 14 milioni con un fatturato decuplicato negli ultimi cinque anni.
Sul tema il responsabile della Cgil Andrea Coppari, sulle colonne de 'La Verità', dichiara: "Siamo preoccupati della logica che ispira il decreto sicurezza e contestiamo la logica immigrato uguale criminale. II sistema Sprar pur con delle difficoltà ha garantito nel tempo un'accoglienza virtuosa. Depotenziarlo e raddoppiare la permanenza nei Cas risponde alla stessa logica criminale che colpisce l'accoglienza e l'integrazione e finisce per alimentare le tensioni,con il mero obbiettivo del consenso elettorale".
La situazione all'interno della Onlus è incandescente con i dipendenti che hanno anche minacciato azioni clamorose per far sentire la loro voce.
H2H e MAP Communication hanno firmato un accordo di collaborazione strategica per integrare i rispettivi servizi ed expertise e per sviluppare progetti e iniziative congiunte, sia a livello commercialesia di scambio di competenze e best practice. L’unione e la sinergia delle due agenzie permette di presentare al mercato un partner ancor più affidabile capace di affiancare le aziende e i brand in tutte le aree della comunicazione, online e offline: strategy, creatività, centro media (media planning e buying), ufficio stampa, pubbliche relazioni-digital PR, eventi, web marketing, content strategy, social network, gestione influencer e testimonial, product placement, proximity marketing, packaging e below the line, foto e video.
Quello che nasce dall’integrazione delle due expertise è un player completo, capace di supportare le aziende nelle proprie strategie di branding on e offline: le profonde competenze consolidate negli anninei rispettivi ambiti di attività, garantiscono la gestione ottimale del business dei brand clienti, andando a completare l’ampiezza dei servizi attraverso le rispettive skill specifiche.“Siamo orgogliosi di unire le nostre competenze ed unicità a quelle di una realtà affermata come MAP Communication - spiega Paolo Romiti, Presidente e CEO di H2H -. Abbiamo deciso di siglare questa partnership per ampliare il nostro mercato di riferimento, fornendo un valore aggiunto ai nostri clienti attraverso una gamma di servizi sempre più completa e integrata. La presenza consolidata di MAP nel Centro Sud ci consentirà inoltre di essere più vicino ai nostri clienti in queste zone d’Italia e di proseguire lo sviluppo del business sulle medie imprese, affiancandole e supportandole nel loro percorso di crescita”.“Il nostro approccio da sempre è essere un partner strategico dei brand, capace nell’arco dei 40 anni di storia di dare sviluppo alla propria attività anticipando o cavalcando l’evoluzione dei sistemi di comunicazione - ha aggiunto Mario Carlocchia, Presidente MAP Communication -. Questa partnership è un nuovo motore che giorno per giorno interpreterà gli scenari del mercato e le esigenze dei clienti in contesti di continue evoluzioni e rinnovamenti: si crea un unico interlocutore strategico per le aziende, che copre tutte le aree di azione e garantisce un migliore approccio e una responsabilità diretta nei confronti dei clienti”.
“Come Sindaco della Città più grande della riviera maceratese – ha dichiarato Fabrizio Ciarapica - mi sono mosso direttamente in prima persona e tempestivamente sul progetto che riguarderà tutta la nostra costa e che vedrebbe l'intervento delle barriere fonoassorbenti, anche nel nostro comune da parte di RFI (Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo FS Italiane). Le relazioni con la struttura di RFI, che si occupa della realizzazione del Piano di Risanamento Acustico sono iniziate già un mese fa, trovando disponibilità e apertura al dialogo, su un tema, quello ambientale e paesaggistico, di una città come la nostra che è completamente attraversata dalla rete ferroviaria”.
“L'opinione pubblica locale e non solo, mi riferisco anche a tutti i comuni che si affacciano sul mare nelle Marche, è in grande agitazione per questo progetto e – conclude il Sindaco - non nego che anche noi siamo molto preoccupati. Sappiamo anche che questo progetto parte da molto lontano, addirittura da un legge dello stato del 1995 e che ha come obiettivo quello di abbassare l'inquinamento acustico. Mi sto impegnando con tutte le forze e mettendo in campo tutte le relazioni per il bene della Città e dei cittadini”.
Si è svolto, oggi, 15 febbraio, alle ore 9.30, presso l’Auditorium dell’Università di Macerata, sito in via Padre Matteo Ricci 2, un incontro sulle recenti modifiche al Codice della Strada intervenute per effetto dell’entrata in vigore del decreto legge 4 ottobre 2018 n. 113, convertito con modificazioni dalla legge 1 dicembre 2018 n. 132, che ha completamente riscritto le norme del Codice della Strada riguardanti la sanzione accessoria della confisca del veicolo, la misura cautelare del sequestro amministrativo e la sanzione amministrativa accessoria del fermo del veicolo.
Alla presenza del Prefetto di Macerata e del Questore di Macerata si sono riuniti i rappresentanti degli organi accertatori di cui all’art. 12 del c.d.s della Polizia Stradale, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle Polizie locali dei Comuni del territorio provinciale, nonché esponenti dell’Agenzia del Demanio Marche.
L’incontro si è aperto con i saluti del Comandante della Polizia Stradale Massimo Laliscia, seguito dal Questore Antonio Pignataro ed, infine, dal Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli i quali hanno introdotto i lavori sottolineando l’importanza della sinergia tra le componenti territoriali coinvolte nell’accertamento e nella contestazione delle infrazioni al Codice della Strada nonché dei successivi procedimenti. E’ stata evidenziata la necessità di ispirare le attività poste in essere a principi di legalità e correttezza anche in una materia così complessa come quella dei veicoli affidati in custodia.
Durante la riunione sono state proiettate e commentate, da personale della Prefettura e della Sezione di Polizia Stradale di Macerata, immagini stralcio delle Circolari del Ministero dell’Interno, recentemente intervenute, con l’invito, rivolto ai partecipanti, a collaborare fattivamente al fine di uniformare le azioni di accertamento. Sono stati presentati inoltre i modelli allegati alle suddette Circolari per il raggiungimento dell’obiettivo principale della riforma, che è quello del contenimento delle spese di custodia, ed è stata evidenziata la centralità della figura del proprietario-custode, quale responsabile del proprio veicolo.E’ stata sottolineata la necessità dell’immediatezza delle comunicazioni alla Prefettura UTG all’esito delle procedure di sequestro e fermo amministrativo, per consentire la pubblicazione sul sito ufficiale dei dati del veicolo e, decorsi i 5 giorni, procedere alla cessione - vendita dello stesso. Le novità introdotte, oltre ad imporre una rivisitazione delle attività operative svolte dagli organi accertatori, vedono il coinvolgimento della Prefettura e dell’Agenzia del Demanio per tutta la procedura di cessione. In tal senso i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio Marche hanno fatto presente che è in corso di aggiornamento la piattaforma Sives a completamento del quale verranno effettuati dei corsi formativi agli Organi accertatori ed al personale della Prefettura.L’incontro si è concluso con l’invito, rivolto a tutti i presenti, di effettuare un primo periodo di applicazione delle nuove norme e di far pervenire eventuali quesiti di interesse alla Prefettura, che ne curerà l’inoltro al Ministero dell’Interno.