La terra continua a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 3.3, a 10 chilometri di profondità, è stata registrata alle 21.36 di questa sera a Norcia, a 11 chilometri da Castelsantangelo sul Nera.
La scossa è stata distintamente avvertita nella zona montana del Maceratese ed è stata preceduta da due episodi: uno alle 20:04 di magnitudo 2.7 e uno alle 21:30 di magnitudo 2.1.
Orientarsi all’interno delle problematiche legate alla ricostruzione non è facile nemmeno per gli addetti ai lavori. La lettura delle norme emanate anziché fornire soluzioni certe aumenta ogni volta dubbi e riflessioni che portano i tecnici ad interrogarsi sulla bontà delle proposte progettuali che in molti vedono comunque ancora non inquadrate in un disegno generale in cui la ricostruzione degli edifici è solo l’ultimo anello di un percorso di riflessione sull’identità dei territori, sulla tenuta del tessuto sociale, sulle possibilità economiche di interi comparti di ripartire e rilanciarsi. In poche parole: “quale futuro vogliamo costruire?”
Il seminario che si svolgerà a Tolentino il 20 settembre, fortemente voluto dalla Soprintendenza SABAP delle Marche e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Macerata con la preziosa collaborazione del Comune di Tolentino che ha messo a disposizione un vero gioiello, il Teatro Vaccaj esempio di buona pratica, "vuole tracciare un percorso logico di avvio del processo di ricostruzione che attraverso la riflessione e il confronto porti alla piena consapevolezza dell’importanza storica del momento che siamo chiamati a segnare con le nostre azioni" - afferma il Presidente dell'OAPPC di Macerata architetto Vittorio Lanciani.
"Ad una prima sessione mattutina di elevata qualità e contenuti, che costituisce la cornice culturale all’interno della quale è opportuno andare ad inquadrare ogni singola azione volta al rilancio del nostro territorio nel processo della ricostruzione, ne segue un’altra nel pomeriggio, in cui partendo in modo pragmatico dagli strumenti normativi attualmente forniti, si prova a valutare, attraverso esperienze amministrative di cinque comuni campione, il livello di attuabilità degli obbiettivi che si sono fissati" prosegue l'architetto Lanciani.
"La stessa immagine simbolo del seminario, un arco storico già restaurato con sullo sfondo un muro di sostegno in calcestruzzo a protezione di un quartiere SAE realizzato in emergenza in ambito montano ed all’interno del Parco dei Sibillini: è la manifestazione plastica della complessità della situazione che ci troviamo ad affrontare" conclude Lanciani.
Il Comune di Camerino incontra la cittadinanza per parlare di ricostruzione. È stata programmata per mercoledì 25 settembre, alle ore 18, nell’Aula Magna del nuovo Polo informatico dell’Università di Camerino in via Madonna delle Carceri, un'assemblea pubblica per parlare di ricostruzione.
Si parlerà di aggregati e consorzi presentando la modulistica per la manifestazione d’interesse per la formazione di “aggregati edilizi” da sottoporre a intervento unitario della ricostruzione. Un’assemblea pubblica voluta dal sindaco Sandro Sborgia proprio per confrontarsi direttamente con la cittadinanza esponendo anche la situazione di Camerino a tre anni di distanza dal sisma.
Un treno speciale per raccontare la mobilità nelle Marche, mobilità sempre più funzionale e sostenibile che fa bene alla salute e all’ambiente.
A bordo di un treno Swing dedicato, partito da Ancona e diretto a Macerata, l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti, il direttore regionale di Trenitalia, Fausto Del Rosso, il direttore territoriale produzione di RFI, Nicola D’Alessandro ed il Direttore Commerciale Centro Sud Adriatica di RFI Roberto Laghezza, hanno compiuto un viaggio insieme alla stampa, alle autorità locali, ai rappresentanti dell’Università e delle aziende che effettuano trasporto pubblico locale nella regione Marche, per fare un quadro generale di sintesi delle attività del Trasporto Pubblico Locale con un particolare focus di Trenitalia Marche e di RFI con il bilancio dei lavori propedeutici all’elettrificazione della linea ferroviaria Civitanova-Albacina. Illustrate, inoltre, le iniziative in calendario per la settimana europea per la mobilità sostenibile.
“Offrire il miglior servizio all’utenza è la premessa di ogni iniziativa sul territorio marchigiano – sostiene l’assessore Angelo Sciapichetti – per garantire sempre comfort e sicurezza, accessibilità e affidabilità per pendolari e viaggiatori delle linee ferroviarie marchigiane. Strategica poi l’integrazione ferro gomma, con servizi in più che favoriscono i flussi turistici permettendo di vivere e gustare in pieno le meraviglie paesaggistiche delle nostre Marche”.
“La Mobilità nella Marche raccontata a bordo di un treno che normalmente viene utilizzato dai pendolari – ha dichiarato Fausto Del Rosso - è una chiara testimonianza del grande passo avanti che è stato fatto in questo settore; il viaggio di oggi ha inoltre consentito di visionare direttamente sul campo gli effetti dei recenti lavori effettuati da RFI dal 1° luglio al 25 agosto, interventi che hanno richiesto la sospensione della circolazione e l’istituzione dei servizi sostitutivi su gomma per garantire la mobilità dei viaggiatori. L’attenzione ai pendolari rimane comunque immutata, pur non perdendo di vista la possibilità di far arrivare viaggiatori anche da fuori regione per trascorrere dei piacevoli WE, esperienza concretizzata con il Marche Line, servizio svolto nei fine settimana di luglio ed agosto, che è stato utilizzato da più di 6000 persone. Altra iniziativa estiva di successo, realizzata insieme a Conerobus, è stata quella del Conero Link, autobus dedicati che, in coincidenza con gli arrivi dei treni, hanno fatto la spola tra la stazione di Ancona e la piazzetta di Portonovo”.
“I lavori – ha spiegato Nicola D’Alessandro - riguardano l’ampliamento della sagoma di ben 8 gallerie (Cincinelli, Convitto, San Giuseppe, Bura, Artificiale, Maricella, Cancellotti e Gesso), la soppressione di passaggi a livello privati, la realizzazione di sottopassi e l’adeguamento dei marciapiedi nelle stazioni di Morrovalle e Corridonia - Mogliano, la realizzazione di fabbricati tecnologici nelle stazioni di Montecosaro, Morrovalle, Corridonia, Macerata, Tolentino, San Severino Marche, Casteraimondo e Matelica, ed infine le attività volte alla costruzione della nuova fermata a Macerata-Vallebona. Interventi rilevanti e complessi, volti ad innalzare in maniera sensibile gli standard di qualità e affidabilità della linea a tutto vantaggio della regolarità del viaggio delle persone”.
“L’importo della prima fase dei lavori di elettrificazione è pari a 40 milioni di euro; per il completamento dei lavori, previsti per il 2024, sono necessari ulteriori 70 milioni di euro già inseriti nel programma pluriennale di investimenti RFI - ha aggiunto l’assessore Angelo Sciapichetti - e quasi sicuramente troveranno allocazione nel bilancio dello Stato per il completamento di un’opera ormai in stato avanzato di realizzazione molto desiderata dalla comunità in questione. Dal 2021 sarà funzionante la seconda fermata nel nuovo quartiere di Tolentino Pace che consentirà all’insediamento abitativo, commerciale e scolastico di avere un ulteriore servizio per la mobilità sostenibile dell’area”.
Nel corso del viaggio sono poi stati presentati i rendering dei progetti in via di realizzazione dell’intera opera, il cui valore strategico è ovviamente ancora più evidente dopo i recenti eventi sismici.
“Gli interventi illustrati oggi – ha affermato Roberto Laghezza - sono in linea con l’assetto dei servizi riportati nell’Accordo Quadro già sottoscritto da RFI con Regione Marche, e rappresentano un’importante opportunità per la mobilità regionale su ferro, migliorano la qualità del servizio e gettano le basi per lo sviluppo dei servizi stessi anche in un’ottica di integrazione modale ed accessibilità delle stazioni”.
Il tour “VIAGGIA CON NOI!” è stata anche occasione per presentare le iniziative in calendario per la settimana europea per la mobilità sostenibile dal 16 al 22 settembre ed organizzate dagli enti locali nell’ambito del territorio regionale, tutte finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica su come rendere più “puliti” e “sicuri” i loro spostamenti per ragioni di lavoro, di scuola o di svago. Lo slogan promosso dalla Regione Marche, “Cammina con noi!”, vuole incoraggiare a scegliere sane abitudini e associare gli spostamenti a piedi e in bicicletta con quelli sui mezzi pubblici. La Regione ha organizzato per domani 19 settembre il Convegno a Palazzo Li Madou sulle tematiche della sicurezza stradale. L’occasione è data dall’avvio dell’operatività del Centro regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale, una sorta di Osservatorio regionale dei dati sull’incidentalità stradale, che permette di analizzare dati ed informazioni sulla incidentalità per la costruzione di conseguenti idonee politiche di contrasto del fenomeno. Piattaforma finanziata con le risorse MIT del 2° Piano nazionale di sicurezza stradale che vede la partecipazione del partner scientifico DICEA dell’Università degli Studi La Sapienza e la collaborazione istituzionale dell’ISTAT per la messa a disposizione delle elaborazioni di tipo statistico.
Il convegno, che si terrà in sala Parlamentino dalle 9 alle 13, sarà anche momento per rappresentare con una pubblicazione ad hoc i 116 interventi realizzati in 67 comuni e 5 province mediante l’attuazione delle 5 annualità del Piano nazionale sicurezza stradale (PNSS) che ha movimentato risorse pubbliche complessivamente pari a 27 milioni di euro. Con coinvolgimento di tutti gli stakeholders di settore si dà voce alle buone prassi costruite nel tempo. I lavori si concludono con la premiazione degli studenti vincitori del concorso bandito lo scorso anno.
Sostenere in modo sinergico la domanda e l’offerta di servizi da parte delle imprese culturali e creative attraverso connessioni con il manifatturiero tradizionale e il turismo nelle aree colpite dal sisma. È quanto si propone il nuovo bando “Eventi sismici - Sostegno alla innovazione e aggregazione in filiere delle PMI culturali e creative, della manifattura e del turismo ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell’occupazione” che partirà il 30 settembre prossimo per chiudersi il 29 novembre.
Con una dotazione di 4 milioni e 500 mila euro a carico del Programma Operativo Regionale (POR) Marche – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) l’azione si rivolge, pertanto, alle imprese della filiera culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e delle produzioni tradizionali in area sisma.
“Un’ azione che fa parte a pieno titolo del Piano strategico di Sviluppo che la Regione sta portando avanti – ha commentato il presidente, Luca Ceriscioli – e che, insieme ad altri interventi, fa ricostruzione. La ricostruzione si fa anche rafforzando e rilanciando il tessuto produttivo oltre che riparando gli edifici, perché costituisce appunto il tessuto connettivo delle società, occupando persone, valorizzando le produzioni, collegando in maniera virtuosa i sistemi. E la grande risposta che abbiamo avuto con il bando precedente sta a dimostrare che le comunità ci credono perché prima di tutto è la Regione a crederci fortemente, sostenendo questo tipo di opportunità che già hanno messo in moto una notevole mole di investimenti produttivi e altrettanto ne produrranno con questo nuovo bando in favore delle aree colpite. Abbiamo chiesto al presidente del Consiglio, Conte di approvare strumenti straordinari per la Ricostruzione e dare un tavolo-sede per permettere di uscire dai vincoli europei dei fondi comunitari e dare operatività concreta a quello che già facciamo per valorizzare la vocazione naturale e l’identità socio -culturale dei territori colpiti.”
Anche l’assessore al Turismo- Cultura , Moreno Pieroni ha sottolineato la validità sotto il profilo dello sviluppo economico e occupazionale di questo nuovo bando, oltre che di promozione territoriale delle aree colpite: “ Un messaggio forte lanciato attraverso strumenti concreti per far comprendere che la Regione è sempre accanto a chi si impegna per far rinascere e far crescere le aree colpite. Ancora una volta, come è accaduto per il bando sulla riqualificazione delle strutture recettive con 60 domande tutte finanziate, una scelta e una volontà precisa da parte della Regione di creare indotto economico e migliorare allo stesso tempo la nostra offerta turistico-culturale.”
Come ha precisato la dirigente del Servizio Cultura, Simona Teoldi illustrando, oltre agli aspetti operativi, anche la filosofia che ha ispirato la riproposizione di questo secondo bando, “nell’ambito di creazioni di reti d’impresa è possibile una partecipazione di realtà imprenditoriali fuori area sisma nella misura del 30% del totale dei soggetti partecipanti. La finalità è valorizzare i collegamenti settoriali e realizzare prodotti e servizi finalizzati all’arricchimento, diversificazione, qualificazione dell’offerta turistico – culturale nonché alla capacità di innovazione anche non tecnologica del manifatturiero. Si tratterà cioè di valorizzare e finanziare quelle operazioni di concezione, sviluppo e comunicazione dei prodotti e servizi che si avvalgono di contenuti e professionalità della cultura e della creatività capaci di veicolare al meglio i valori e i caratteri identitari del territorio marchigiano.”
Sette famiglie settempedane di nuovo a casa dopo i lavori di riparazione del danno che hanno fatto seguito alle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha infatti firmato la revoca delle Ordinanze con le quali erano state a suo tempo dichiarati non utilizzabili un edificio di via Monte Bove e un edificio di via Ponte Sant’Antonio.
Per sistemare lo stabile di via Monte Bove, un condominio di sei abitazioni, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ha riconosciuto un contributo di 235 mila euro. Per l’immobile di via Ponte Sant’Antonio, un’abitazione singola, lo stanziamento è stato di 90 mila euro.
Si avviano a conclusione i lavori di risanamento del dissesto avvenuto sulla strada provinciale “Fermana” 46, nel Comune di Monte San Giusto. Oltre alla realizzazione prevista di una paratia di pali trivellati di profondità di 12 metri e la ricostituzione del corpo stradale con materiale inerte idoneo, è stato completato un intervento di rafforzamento su un ulteriore tratto dell’area interessata dalla frana, grazie alle economie del ribasso dell’appalto.
Per la giornata di venerdì 20 settembre è prevista l’asfaltatura e a seguire lo smantellamento del cantiere, con l’impianto semaforico e il ripristino completo della viabilità.
“I tempi di esecuzione - afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari - sono stati molto veloci, grazie anche alla ditta incaricata che ha risposto alle esigenze della nostra Amministrazione di terminare quanto prima l’opera”.
L'Enalcaccia Marche si è costituita in giudizio presso il TAR, nell'ambito del ricorso che vede tutte le associazioni ambientaliste e animaliste schierate nell'intento di bloccare l'esercizio venatorio per la stagione appena iniziata.
La delegazione regionale dell'associazione venatoria, con il patrocinio dell'Avvocato Giorgio Salustri, del Foro di Macerata, appassionato cacciatore e anche Presidente della sezione Provinciale di Macerata, ha depositato un atto di intervento ponendosi a difesa del calendario Venatorio e a sostegno della sua validità, in quanto rispettoso delle normative nazionali e comunitarie.
"All'udienza, in camera di consiglio, che si terrà questa mattina - spiega l'Avvocato Salustri - ci si auspica che il collegio, non venga influenzato dall'ondata animalista che imperversa nel nostro paese, sappia valutare saggiamente le difese delle controparti ed emetta un provvedimento, innanzitutto di buon senso".
"Sebbene alcune debolezze debbano essere addebitate all'ente regionale - continua Salustri - per la gestione del settore venatorio, negli anni passati, va sottolineato che la situazione attuale è anche figlia di una situazione di empasse coincisa con la forzata chiusura delle provincie e conseguente riorganizzazione degli uffici. In questa situazione, per così dire precaria, complice anche la situazione politica nazionale, che vede al governo una compagine dichiaratamente animalista e contro la caccia, si sono inserite tutte le associazioni ambientaliste ed animaliste, le quali, anziché, sedersi intorno ad un tavolo con le associazioni venatorie e gli enti di gestione per concertare calendari venatori condivisi, preferiscono spendere i propri soldi proponendo ricorsi su ricorsi, avverso i calendari venatori di tutte le regioni".
"Tale situazione è inammissibile ed invivibile anche perché, va ricordato che tali associazioni sono presenti di diritto in tutte le commissioni tecniche ed enti di gestione che partecipano alla formazione dei calendari venatori". Secondo l'Avv. Salustri è arrivato il momento di dire basta, fare fronte comune e passare al contrattacco. "I cacciatori meritano rispetto ed hanno bisogno di certezze. E' inammissibile che ad ogni stagione debbano trovarsi a pagare cospicue e preventive tasse di concessione con la spada di damocle sulla testa del sistematico ricorso. Basta ricordare quanto accaduto la passata stagione per i territori ricadenti nelle Aree rete Natura 2000 (SIC e ZPS), che hanno subito un'imbarazzante altalena di aperture e chiusure a stagione in corso. Il calendario venatorio deve sicuramente rispettare quelle che sono le direttive comunitarie e nazionali, ma, una volta approvato, deve dare solo certezze e non può rimanere in balia di qualsiasi persona che si erge a paladino dell'ambiente, solo ed esclusivamente perché le norme glielo consentono".
"E' sicuramente certo che esiste una legge nazionale che consente la caccia in un determinato periodo e così sarà sino a che non verrà abrogata, ma è inammissibile che l'esercizio venatorio possa venir sospeso, o addirittura arrestato, nella sua calendarizzazione, da un Tribunale amministrativo solo ed esclusivamente in conseguenza delle sue modalità di approvazione. Ed allora - conclude l'Avv. Salustri - non appena sarà definitivamente approvato il nuovo Piano Faunistico Venatorio, la Regione dovrà trovare il modo di rivedere le modalità di approvazione dei calendari venatori. L'unica soluzione, per dare certezza, potrebbe essere quella di approvarlo con legge, anziché con una semplice delibera di giunta, aggredibile da chiunque".
Il Sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini ha ricevuto presso la Sala Giunta del Municipio il nuovo Comandante della Stazione Carabinieri di Porto Potenza Picena, il Maresciallo Maggiore Alessio Alberigo, in forza al presidio rivierasco dallo scorso 16 settembre in sostituzione del Luogotenente Pasquale Di Muzio. All’incontro erano presenti anche il Comandante della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche Enzo Marinelli, neo promosso al grado di Tenente Colonnello, e il Comandate della Stazione dei carabinieri del Capoluogo, Luogotenente Massimiliano Del Moro.
Un incontro cordiale ed informale nel quale si è ribadita la consueta e proficua collaborazione tra l’Ente Comunale e la Benemerita, profusa a favore delle collettività territoriali. Il Maresciallo Alberigo proviene dal Comando di Porto Recanati dove era uno degli uomini di punta del Luogotenente Giuseppino Carbonari.
C’è un deciso cambio di passo nel distretto marchigiano della calzatura, che in occasione del Micam di Milano, per i produttori del settore il più importante evento fieristico internazionale, lancia la Shoes Valley, un progetto di marketing territoriale di ampio respiro che ha l’obiettivo di mettere in rete tutti gli attori del comparto, non solo i calzaturieri.
“La manifattura delle Marche ha una caratteristica indelebile – ha spiegato Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio – ovvero sa produrre cose belle e di qualità, nel rispetto dell’ambiente e profondamente radicate nel territorio. È un ‘sapere far bene’, che dalla calzatura si diffonde a tutti i settori dell’economia regionale ed è nel dna dei marchigiani”.
“Quello che sta per nascere è un hub che aggrega eccellenze – ha spiegato Gabriele Micozzi, docente di marketing e comunicazione alla Politecnica delle Marche - un luogo di contaminazione per progetti futuri, anche tecnologici, in grado di accompagnare le aziende nel loro business e nei processi di sviluppo. Un ruolo strategico in questo progetto lo avranno le attività di formazione e i rapporti con le scuole e i centri di competenza, anche quelli internazionali”.
Sul fronte delle risorse economiche a disposizione, esiste un impegno iniziale della Camera di Commercio delle Marche e del sistema delle associazioni di categoria che hanno sensibilizzato anche la Regione Marche “perché investa in un progetto che ben si inserisce nelle strategie di promozione del territorio, tant’è che si sta pensando a una presenza del progetto anche alla prossima edizione della Bit a Milano”.
“Il nostro vuol essere un progetto inclusivo – ha spiegato Salina Ferretti, Presidente dei calzaturieri di Confindustria Macerata - che parte dalla forza di un distretto che ha le caratteristiche di filiera completa: si entra con un’idea di prodotto e si esce con il prodotto finito, che ovviamente siamo in grado di spedire in tutto il mondo. Tutto questo con una flessibilità e una rapidità che si sommano alla qualità, dei processi e dei prodotti, e ci rendono competitivi nel servizio”.
Sono quattro i principali destinatari della Shoes Valley: gli investitori e le griffe che cercano partner produttivi tra 1.800 aziende attive nel distretto, i buyer, i consumatori e, soprattutto i turisti dello shopping “ai quali vorremmo offrire uno spazio commerciale dedicato, dove riunire i tanti outlet dislocati sul territorio” valorizzando così anche i settori collegati alla calzatura, come tutto il sistema della moda, l’artigianato artistico e l’agroalimentare di qualità.
“La Shoes Valley non avrà un vero e proprio confine – ha aggiunto il Presidente dei calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico, Valentino Fenni – perché vogliamo invitare i nostri interlocutori a venire nelle Marche, partendo dalla valorizzazione delle competenze del distretto calzaturiero”. “Questo progetto si affianca alle strategie di breve periodo e ha l’ambizione di guardare anche all’interno del nostro sistema imprenditoriale – ha sottolineato - perché si integra dentro un piano di azioni capaci di sostenere le aziende, ad esempio aiutandole a qualificarsi e a saper presentare sempre meglio i propri prodotti, ma sempre nell’ambito della rete”.
Non a caso, accanto alle associazioni industriali sono pienamente coinvolte anche quelle dell’artigianato. “La Shoes Valley darà forza e visibilità anche a decine di piccole aziende come tacchifici, solettifici, accessoristi – ha sottolineato Giammarco Ferranti, responsabile Federmoda di Cna Fermo-Macerata -, che saranno inserite in un contesto più solido e di dimensione internazionale, capace di creare le premesse per uno sviluppo del loro business”. Secondo Simone Del Gatto, Presidente dei calzaturieri di Confartigianato Macerata, “c’è un’intera comunità con una sua preziosa identità della quale siamo orgogliosi e che si può riconoscere nella Shoes Valley, un ecosistema fatto di competenze e conoscenze, ma anche di una realtà, le Marche, dove la qualità della vita è un valore aggiunto che dobbiamo avere la forza di promuovere”.
Promozione per il Comandante della compagnia dei carabinieri di Civitanova Marche, a pochi giorni dal suo congedo dalla città. Enzo Marinelli, che dal prossimo 30 settembre assumerà la guida del Nucleo investigativo del comando provinciale di Chieti, è stato promosso Tenente Colonnello.
Marinelli, insediatosi nella città rivierasca 5 anni fa, in questo periodo ha portato a compimento numerose operazioni di prevenzione e di contrasto alla criminalità in tutta la zona costiera della nostra provincia.
Oggi, come ogni mattina, i commercianti di corso Matteotti a Macerata si sono svegliati al solito orario ma forse con un pensiero in più. All’apertura del loro negozio hanno infatti dovuto fare i conti con l’assenza di alcuni colleghi, quelli del negozio Max Mara, chiuso sabato, dopo l’ultimo giorno di attività, dopo 25 anni.
Una notizia che era già nell’aria e che ha suscitato molto clamore in città. C’è chi preferisce non parlare e chi invece vuole sottolineare il lavoro quotidiano che svolge con sacrificio e passione per la città che ama.
“Meno pubblicità facciamo alla chiusura e meglio è – commenta qualcuno -. Se continuiamo a parlare male di Macerata è normale che poi la gente decide di non venire più in città.”
C’è chi invece a Macerata vuole continuare a rimanere, “perché questa è la mia città e nonostante siamo insoddisfatti di molte scelte, e soprattutto delle non scelte, noi qui continuiamo a resistere. Macerata dobbiamo farla vivere con le strutture e con i servizi – spiega qualche commerciante -. La crisi è generale ma bisogna fare qualcosa per contrastarla; noi ci svegliamo tutti i giorni per rendere viva la città e molti turisti e visitatori ci dicono che siamo fortunati ad avere un centro storico così bello. Se andiamo fuori, a Roma, New York, Parigi, andiamo nel cuore della città, come è normale che sia. Quindi cerchiamo di fare qualcosa e di offrire dei servizi e delle agevolazioni ai visitatori affinché Macerata torni a vivere: dispiace a noi in primis se le persone vanno via insoddisfatte o se i negozi chiudono perché qui abbiamo investito e vogliamo continuare a investire, resistendo ogni giorno.”
E poi c’è chi è pungente e non nasconde, oltre al dispiacere, anche un pizzico di rabbia. “Siamo rimasti quattro gatti e le motivazioni di questa chiusura sono tante – commentano altri commercianti -. Se chi di dovere non è capace di prendere delle decisione giuste per la propria Città, come dei servizi mirati per turisti e visitatori, è naturale che la gente non è incentivata a venire in centro. Spesso inoltre chi deve accedere al centro storico per effettuare dei servizi necessari alle nostre attività commerciali, come elettricisti, tecnici o muratori, non ha nemmeno modo di farlo in tranquillità. Se vogliamo continuare così, mandando tutti a casa, allora facciamolo.”
Si è svolto nella mattinata di sabato 14 settembre, nella sede temporanea del Municipio di Valfornace, la consegna di una targa di ringraziamento al Maresciallo Roberto Di Biasio, comandante della Stazione dei Carabinieri di Valfornace, che ha lasciato l’incarico il 16 settembre, dopo cinque anni di permanenza sul territorio.
La breve e intensa cerimonia ha visto il Sindaco Massimo Citracca ripercorrere i momenti più toccanti dell’esperienza umana e professionale del maresciallo Di Biasio, che hanno avuto il momento più intenso nella vicenda del terremoto del 2016, che ha saldato il legame con l’intera popolazione.
Il nuovo Maresciallo Maggiore, Pier Alberto Diamanti, entrato lunedì 16 alla guida della Stazione di Valfornace, ha avuto modo di iniziare questa nuova esperienza con l’inaugurazione del nuovo anno scolastico nella scuola temporanea allestita giusto 2 anni fa nei pressi dell’area SAE “Piazza Vittorio Veneto”.
Al nuovo Comandante della Stazione, il Sindaco, l’Amministrazione e la cittadinanza tutta, esprime un caloroso saluto di benvenuto.”
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un casolare di campagna sito in località Ponte di Pitino.
L’edifico è stato interessato da lavori di riparazione del danno per un importo complessivo di 90mila euro. Il casolare ospita due abitazioni.
Nelle prossime settimane sarà portato a compimento il progetto di razionalizzazione e riduzione delle Aziende Speciali delle Marche, che passeranno dalle attuali cinque a tre”. Lo ha annunciato ieri il presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini, parlando nel corso di un convegno dedicato alla calzatura e organizzato da Confindustria Centro Adriatico nell’ambito del Micam, la più importante fiera internazionale del settore in corso a Milano.
“Come previsto, una delle tre Aziende si occuperà del sistema del fashion, e in particolare dei comparti della calzatura e della pelletteria – ha spiegato il presidente camerale –, per dare valore a un distretto che è dimensionato nell’area del Fermano-Maceratese, ma ha una visione progettuale aperta a tutta la regione”. Questa azienda avrà sede a Macerata; le altre due si occuperanno di agroalimentare, e questa avrà sede ad Ascoli Piceno, e di meccanica e arredamento, che sarà posizionata a Pesaro. “Tutte e tre – ha sottolineato Sabatini – lavoreranno in una logica regionale e non territoriale, mentre tutti gli altri settori dell’economia regionale avranno come unico punto di riferimento la Camera di Commercio”.
La razionalizzazione e riduzione delle Aziende Speciali è l’ultimo passaggio del progetto che ha portato alla nascita dell’ente camerale unico a perimetro regionale e “ci permette di essere ancora più vicini al sistema imprenditoriale delle Marche, con strutture agili e professionalità molto qualificate”.
Secondo il segretario generale della Camera di Commercio, Fabrizio Schiavoni, “quella delle Marche è un’esperienza aggregativa notevole e per questa ragione non facile se si considerano le specificità dei territori e dell’economia regionale, ma che diventa una best practice per tutto il sistema camerale italiano”. Solo un anno fa, infatti, le strutture presenti a livello regionale erano ben 11 (Unioncamere Marche, i cinque enti camerali provinciali e le cinque Aziende Speciali): diventeranno 1+3 “e saranno integrate tra loro”.
“Fate della scuola il vostro luogo di conoscenza ma vivetela anche come luogo di socializzazione e di gioco. Aiutate i compagni che hanno più difficoltà cercando in aula la vera palestra di formazione per le vostre vite”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha fatto visita, in occasione del primo giorno di scuola, agli alunni dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, sia nella sede centrale di viale Bigioli che in quella di via Lorenzo d’Alessandro, inaugurata dopo il sisma e che accoglie alunni e alunne della Primaria.
Invitato e accompagnato dal dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, il primo cittadino settempedano ha voluto personalmente incontrare, dopo un momento di ricevimento nell’auditorium della scuola, gli studenti delle nuove classi, gli insegnanti e il personale.
Ogni promessa è debito ed è per questo che gli amici del gruppo Riders Douhet di Porto Potenza hanno onorato il loro impegno di tornare a Caldarola per consegnare nelle mani del Sindaco Luca Maria Giuseppetti un assegno contenente i proventi raccolti durante la 2° edizione del Vintage Motorcycle Club organizzato lo scorso giugno.
Il gruppo di motociclisti, affiliati alla sezione “Vintage” del motoclub Franco Uncini di Recanati, aveva ospitato anche una delegazione proveniente d’oltre oceano, più precisamente dal Messico. I bikers del Motoclub OGT’s, con loro avevano visitato Caldarola e pranzato insieme presso il ristorante Tesoro. Tutti sono rimasti favorevolmente colpiti dalla bellezza del paese.
Tirate le somme della “Vintage Fest” il nutrito gruppo di centauri, capitanati dal Presidente Antonio Tarica, in compagnia del suo vice Paolo Ciarrocchi e del Road Capitain Renzo Zinni domenica scorsa hanno nuovamente visitato Caldarola e consegnato l’assegno.
I Riders Douhet sono già al lavoro per la prossima edizione, ancora più grande e con altri ospiti, questa volta provenienti dagli Stati Uniti, che si uniranno agli amici messicani già riconfermati.
Un gruppo che continua a crescere. Gli iscritti che sono arrivati all’importante numero di 45 motociclisti vintage provenienti da tutte le Marche, e da qualche mese possono vantare anche una nuova sede sicuramente unica, un caravan di 12 metri di lunghezza - posizionato in una zona recintata donata dalla famiglia Scarfiotti - per ospitare riunioni e momenti di relax e dipinto con disegni correlati al mondo su 2 ruote.
In merito alla donazione il Sindaco Giuseppetti ha voluto ringraziare personalmente i bikers soprattutto per l’interessamento e l’affetto che dimostrato verso la comunità caldarolese e si è detto pronto e onorato ad ospitarli nuovamente anche il prossimo anno.
Dopo un attento restauro sabato 21 settembre alle ore 16, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sarà restituita alla cittadinanza la splendida tela raffigurante l’Adorazione dei Magi datata 1587 e dipinta dal Tintoretto.
Il prezioso dipinto è conservato nei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi dal 2016 dove è stato trasferito, insieme ad altre opere, a causa dei gravi danni dovuti al sisma che hanno reso inagibile la chiesa di Santa Maria delle Vergini in cui era a decoro della parete destra della cappella Ferri.
I lavori di restauro sono stati eseguiti dal laboratorio di Mariani e Topa sotto la direzione del dottor Pierluigi Moriconi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, e sostenuti grazie al contributo delle socie del club Inner Wheel di Macerata.
“Sabato 21 settembre, con una inaugurazione ufficiale, vede luce la realizzazione del restauro dell'opera del Tintoretto, l'Adorazione dei Magi delle Vergini, che è stato fortemente voluto dalle socie dell'Inner Wheel di Macerata – afferma la presidente del Club Marina Cudini - che sono particolarmente orgogliose di aver contribuito al recupero del patrimonio artistico della nostra città, perché una delle finalità della nostra Associazione è proprio intervenire a sostegno delle esigenze sociali e culturali del territorio. Sostenere l'arte e renderla fruibile ai cittadini ci arricchisce tutti".
Il dipinto fu acquistato a Venezia nel 1585 dalla nobildonna maceratese Clelia Amici, per la cappella di famiglia nel Santuario di Santa Maria delle Vergini realizzato nel 1565. Dopo il 1861 la chiesa e il dipinto passarono nelle proprietà del demanio e nella competenza della Soprintendenza delle Belle Arti.
Nel 2014 Vittorio Sgarbi ha voluto l’opera per esporla all’oratorio di San Giuseppe dal 19 dicembre 2014 al 16 marzo 2015 a Urbino, sostenendo che l’opera va attribuito al famoso Jacopo Robusti detto il Tintoretto, e non al meno noto figlio Domenico come ora: “È un capolavoro straordinario, concepito da Jacopo e dipinto da Domenico, suo figlio, che è in una chiesa di Macerata, oggi di proprietà dello Stato. Questo è un dipinto in cui si vede la sua meravigliosa velocità che fa diventare Tintoretto quasi un pittore informale, nel senso che è oltre Tiziano.”
Sabato 21 settembre alle 16 al Palazzo Buonaccorsi durante l’incontro, aperto a tutti, sarà riposizionato il dipinto restaurato nella Sala del Trono del piano nobile del palazzo, in attesa del recupero della Chiesa delle Vergini quando tornerà nella propria cappella.
È stata effettuata la gettata della nuova soletta del ponte sul fiume Musone della strada provinciale 105 “Recanati - Osimo”. Su questo impalcato, dopo un primo stralcio di lavori, si è reso necessario un intervento non prevedibile e più consistente di manutenzione straordinaria, proprio sulla soletta e su alcune travi.
Ora, dopo la gettata, occorre attendere una settimana di tempo per permettere la maturazione del calcestruzzo e successivamente saranno effettuati gli interventi di impermeabilizzazione e di asfaltatura del tratto stradale.
“Come avevamo previsto - afferma il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - siamo in grado di chiudere il cantiere entro la fine di settembre e di riaprire così la viabilità. I lavori sono avanzati velocemente, anche perché la ditta incaricata, la Calzolari SRL, ha proseguito senza sosta pure durante il mese di agosto”.
Proseguono i lavori della Provincia di Macerata sulle viabilità di propria competenza per aumentare le sicurezza stradale.
Sono in corso in questi giorni gli interventi di risanamento delle pavimentazioni su più tratti delle due strade provinciali dell’entroterra: la 29 “Collamato” e la 71 “Matelica - Esanatoglia”.
Il costo complessivo dei lavori, assegnati alla ditta Edilstrade SRL di Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo, è di 300 mila euro e i tempi di esecuzione, tempo meteorologico permettendo, sono stimati in due settimane.
“Va avanti il piano approvato dal Consiglio provinciale e finanziato con le risorse previste dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) nel programma di investimenti di sicurezza stradale del bilancio 2019 - afferma il presidente Antonio Pettinari -. Sono lavori importanti che riguardano alcuni tratti stradali: sono stati scelti quelli più ammalorati in quanto le risorse sono molto limitate”.