Un elefante, completamente solo in un recinto sull'asfalto: quest’immagine ha scatenato l'accesa protesta di moltissimi cittadini e attivisti per i diritti animali, stufi di assistere a questa forma di sfruttamento nella propria città.
Il circo è infatti tornato ad attendarsi a Civitanova Marche (MC), questa volta con la compagnia circense “Maya Orfei” che, oltre all'elefante, fa esibire moltissimi animali selvatici come tigri, leoni, una giraffa, un ippopotamo e vari cammelli.
Quello che non è accettabile - afferma l'Oipa - è di fatto quello che viene contestato a tutti i circhi che sfruttano delle vite per il solo intrattenimento: viaggi stressanti, addestramenti coercitivi e frustrazione dei bisogni etologici di specie animali che, in gabbia su un piazzale di cemento, proprio non hanno ragione di trovarsi. Il circo con animali oltre ad avere un forte valore diseducativo per i bambini, come dimostrato da molti psicologi, costituisce un rischio per la sicurezza degli animali stessi, dei circensi e dei cittadini.
“Abbiamo ricevute moltissime segnalazioni di rabbia e di rifiuto da parte di moltissimi cittadini di fronte all'immagine dell'elefante solo in un recinto sull'asfalto: il dissenso per questi spettacoli è ormai unanime, com'è stato evidente dalla grande partecipazione al nostro presidio lo scorso settembre sempre a Civitanova Marche – dichiara Laura Raccosta, delegata dell’OIPA di Macerata e provincia – Abbiamo chiesto al Sindaco un incontro ufficiale e mentre aspettiamo risposta abbiamo deciso di tornare a manifestare con un presidio di protesta contro questa ennesima violenza contro gli animali Pur consapevoli che solo una legge nazionale potrebbe vietare senza deroghe questo sfruttamento, vorremmo chiedere al Comune di prendere comunque posizione per dare voce al dissenso dei cittadini”.
Il presidio si terrà sabato 23 Febbraio dalle ore 20.15 in P.le Martiri della Libertà a Civitanova Marche.
La Fondazione Carima, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato delle Marche e Intesa Sanpaolo, ha organizzato un convegno di approfondimento, che si è svolto ieri all’Abbadia di Fiastra, sul Fondo di garanzia per le organizzazioni marchigiane del Terzo Settore promosso dalla Consulta tra le Fondazioni Casse di Risparmio delle Marche.
L’iniziativa è stata pensata per diffondere la conoscenza di questo strumento finanziario innovativo sul territorio provinciale e per spiegarne il funzionamento ai potenziali soggetti beneficiari.
I lavori sono stati aperti dalla Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti, che ha rimarcato l’importanza e il valore del mondo del volontariato nella società, senza il quale il nostro Paese si troverebbe in una situazione di grande difficoltà a causa delle numerose sacche di criticità esistenti.
“Oggi siamo alle prese con nuove emergenze sociali – ha dichiarato la presidente – ci aspettano quindi nuove sfide da affrontare e nuovi progetti da realizzare. Il Fondo di garanzia vuole sostenere il prezioso lavoro svolto dalle organizzazioni del Terzo Settore”.
Gli interventi dei relatori hanno illustrato la genesi del Fondo di garanzia e le modalità per accedere ai benefici garantiti dallo stesso, nonché l’importanza delle reti nella progettazione. Sono intervenuti sul tema Gianni Fermanelli (Segretario Generale Fondazione Carima), Alberto Neri (Direttore di Area Direzione Impact Intesa Sanpaolo Emilia Romagna, Marche e Abruzzo) e Daniele Antonozzi (Presidente delegazione provinciale CSV Marche).
È stato sottolineato inoltre come il territorio maceratese, in particolare, e quello marchigiano, in generale, sia particolarmente virtuoso in questo ambito grazie ad una forte presenza di associazioni, tra cui si evidenziano vere e proprie eccellenze. Il Fondo di garanzia, dunque, si rivolge alle realtà associative marchigiane, soprattutto di dimensioni medio-piccole poiché hanno maggiori difficoltà a reperire risorse, per dare loro fiducia e coraggio ad intraprendere nuove progettualità.
In concreto, il Fondo di garanzia è alimentato dalle risorse delle Fondazioni aderenti alla Consulta tra le Fondazioni Casse di Risparmio delle Marche – tra cui la Fondazione Carima che ha aderito con un impegno economico di quasi 100.000 euro attestandosi al secondo posto per entità del contributo – ed è volto ad agevolare il rilascio della garanzia fideiussoria in favore degli enti non profit che accedono a finanziamenti pubblici e privati.
Il CSV Marche, infatti, grazie all’attività svolta sul territorio dai propri sportelli, ha portato all’attenzione della Consulta la difficoltà delle organizzazioni del Terzo Settore a partecipare a bandi a valere su fondi europei, nazionali o regionali, perché gli stessi presuppongono dotazioni economico-patrimoniali o la presentazione di apposite fideiussioni, che non di rado comportano la necessità di prestare garanzie personali da parte degli amministratori.
Dalla partnership operativa tra le Fondazioni marchigiane e la Direzione Impact del Gruppo Intesa Sanpaolo è quindi scaturito un accordo per il rilascio di garanzia fideiussoria a beneficio degli enti del Terzo Settore tramite apposito fondo, che rimarrà attivo fino al 31/12/2024. L’importo massimo di ciascun impegno di firma sarà pari a 70.000 euro, per il quale il fondo garantirà la copertura dell’80% del credito vantato dalla banca nei confronti del beneficiario. In tal modo, le predette organizzazioni saranno nella condizione di poter partecipare a bandi e gestire progetti vincitori di bandi assegnatari di risorse.
I beneficiari sono dunque enti non profit, anche costituiti in forme aggregative, che abbiano sede legale e operativa nel territorio marchigiano, siano attivi da almeno due anni ovvero neocostituiti a seguito di un progetto di fusione o integrazione tra organizzazioni esistenti da almeno due anni, nonché in grado di comprovare l’assegnazione di un contributo relativo a bandi pubblici o privati inerenti al Terzo settore che richiedano l’emissione di un impegno di firma.
È online il video del nuovo singolo di Tiziano Ferro “Amici per errore” dall’album “Accetto Miracoli“ per Universal Music Italia, il singolo è disponibile in radio da venerdì 14 febbraio 2020. Il video è stato diretto dal Gianluca Grandinetti e prodotto da Thestylepusher.
Il giovanissimo regista potentino è una figura di spicco nel settore cinetelevisivo; il suo stile, raffinato, poetico e visionario, unitamente all'energia creativa che lo caratterizza, gli hanno permesso di essere notato, appena maggiorenne, con i suoi primi video caricati sui social web, dalle più importanti agenzie di comunicazione internazionali. Sono subito arrivati i primi contratti con le maggiori case di produzione musicali e a seguire quelli con le più importanti firme del mondo della moda.
Autore a trecentosessanta gradi dei suoi video, dall'ideazione, alla scrittura, alla produzione fino alla post-produzione, Gianluca Grandinetti ha realizzato reportage del tour video per il digital di artisti internazionali del calibro di Ben Harper, Eminem, Lenny Kravitz, AC/DC, Justine Bieber e per gli italiani Negramaro, solo per citarne alcuni. Ha firmato il bellissimo "Animali Alieni" per il gruppo maceratese Elpris, premiato al “Berlino Fashion Film Festival”. Suoi sono inoltre gli spot televisivi di Nike e Lube, e il fashionfilm per Dior parfums con Chiara Biasi.
Commenta il regista: "Ringrazio la produzione e il team di professionisti che mi supportano in ogni mio lavoro."
Nella mattinata odierna, 14 febbraio 2020, Macerata e tutti coloro che quotidianamente la vivono e la frequentano, si sono svegliati trovando due striscioni apposti sotto il Monumento ai Caduti in Piazza della Vittoria recanti la scritta “Polveri sottili e solite facce: Cambiamo Aria”.
Strada Comune rivendica la paternità dell'iniziativa per sensibilizzare la popolazione su di un tema fondamentale per la salute ed il benessere di tutti noi, l’inquinamento della nostra città, troppo spesso sottaciuto nel dibattito pubblico.
Macerata infatti, secondo un rapporto di Legambiente è una di quelle città ad aver superato i limiti per le polveri sottili e l’ozono ma nonostante tali datti oggettivi l’Amministrazione Carancini ha da sempre negato che la nostra città fosse inquinata: questo perché i dati relativi al inquinamento atmosferico a Macerata vengono analizzati da un’unica centralina posizionata a Collevario, in una zona quasi agricola, lontana da fonti di inquinamento e dalle grandi arterie di collegamento.
Da qui la scelta di posizionare i nostri striscioni in uno degli snodi viari più trafficati e laddove un tempo era posizionata proprio una centralina di rilevamento dello smog. Il Monumento ai Caduti, inoltre, guarda verso Corso Cavour, che nella nostra visione di città, da semplice strada di scorrimento dovrà diventare uno spazio dedicato al commercio e al passeggio.
Affermano i membri di Strada Comune: "Noi di Strada Comune riteniamo che per un tema cosi delicato sia necessario un approccio totalmente diverso rispetto ai soliti noti che stanno governando la città da ormai troppi anni negando alla radice il problema. Proponiamo come prima mossa quella di avviare una rete di monitoraggio in modo tale da avere un quadro completo sulla situazione dell’inquinamento a Macerata così da poter programmare ed attuare le iniziative più opportune al fine di salvaguardare il bene comune più importante per tutti noi: la nostra salute".
Un vero e proprio inno alla vita, il libro-testimonianza scritto dai ragazzi e ragazze del Centro socio-educativo e riabilitativo “L’Infinito” del Comune di Recanati, gestito dalla cooperativa sociale Pars onlus. Gli ospiti del Centro insieme agli operatori Pars e ai volontari, hanno scritto i testi tracciando le proprie storie e le proprie emozioni all’interno della struttura.
“Qui ho trovato una piccola felicità. Con gli educatori e i ragazzi facciamo tante attività, disegniamo, cantiamo, lavoriamo al computer e tutte queste attività mi rendono felice perché mi tolgono i pensieri negativi che a volte ho in testa” scrive uno dei ragazzi del centro.
“I nostri ragazzi sono eccezionali, hanno messo in luce la loro incredibile forza e ricchezza - commenta Marco, uno degli operatori Pars del Centro “L’Infinito”- Abbiamo lavorato in piccoli gruppi di due, proprio per permettere un lavoro più approfondito in ogni storia. Abbiamo chiesto di esprimere i propri sentimenti e di raccontare cosa ha rappresentato nella loro vita il centro, che cosa ha significato stare qui con noi, le difficoltà, gli obiettivi raggiunti, le esperienze, il valore della diversità come opportunità di crescita. Mettere in ordine delle idee non è stato semplice. E’ difficile gestire le emozioni e poi metterle per iscritto. E’ stato un lavoro intenso che vorremo ulteriormente approfondire, potrebbe diventare un libro da pubblicare”.
“Non sono io che offro qualcosa ai ragazzi assistiti, ma loro a me. Ogni giorno, mi donano qualcosa in più: un abbraccio, un sorriso, la loro vicinanza - commenta un volontario del Centro.
"Da quando frequento il centro, molte cose in me sono cambiate -conclude Ivano, uno dei ragazzi del Centro - Prima ero chiuso, diffidente, avevo paura della relazione con gli altri, adesso, sono più socievole e aperto agli altri e ho notato che non sapevo di alcune cose neanche il significato. Ho imparato ad amare il teatro, e vi dirò, lo spettacolo che abbiamo fatto al Persiani a Recanti, Pinocchio, è stato davvero emozionante, davvero forte. Pensavo di non essere in grado di salire su un palco, di recitare davanti a un vero pubblico, invece, grazie all’aiuto degli operatori e insieme al lavoro di squadra con gli altri ragazzi, ci sono riuscito a superare le mie difficoltà”.
Iniziate le indagini archeologiche sull’area del quartiere San Paolo, a Camerino, dove sorgerà il nuovo Istituto comprensivo Ugo Betti. Come richiesto nella conferenza dei servizi che si è svolta a Rieti a fine gennaio, sono iniziate le azioni utili per limitare il più possibile rinvenimenti casuali di siti archeologici nel corso dei lavori garantendo, così, una più efficace tutela e contenendo gli effetti di imprevisti su costi e tempi di realizzazione dell’opera stessa.
L’attuale decreto in prosecuzione della precedente legge prevede l’intervento della Soprintendenza sotto forma di un parere preventivo e, in aggiunta, definisce e regolamenta non soltanto la fase preliminare ma fornisce anche le linee di indirizzo per la parte esecutiva, come era stato già richiesto nel 2018. Scopo dello studio in oggetto è quindi quello di verificare le possibili interferenze tra l’opera in progetto e le eventuali preesistenze archeologiche nell’area verificate attraverso indagini e attività di tipo diretto, indiretto e la verifica di eventuali perimetrazioni di aree di interesse archeologico e di vincoli da parte degli enti preposti. Indagini di tipo diretto le ricognizioni di superficie effettuate direttamente sul campo allo scopo di verificare la presenza o meno di materiale e strutture archeologiche affioranti.
Secondo la normativa vigente il lavoro si articolerà in più fasi alla fine delle quali sarà stilata una relazione. In base ai risultati dell’indagine si deciderà se sarà possibile procedere con l’inizio dei lavori e la cantierizzazione.
Giorgio Gervasi, presidente del Consorzio Stabile Arcale, interviene in merito alla vicenda riguardante la vertenza dei lavoratori della società subappaltatrice Gesti One, che sono stati impiegati nella costruzione delle Sae.
"La vicenda ci sta a cuore come ogni vicenda che riguarda diritti negati o violati - sottolinea il presidente Gervasi -. Il Consorzio Stabile Arcale, come risulta dalle nostre prese di posizione, non si è mai tirato indietro nella ricerca di un accordo con le rappresentanze sindacali".
La cronaca della vicenda ha subito un'accelerazione dopo la decisione dell'Ispettorato del Lavoro di Macerata che ha ingiunto il pagamento del corrispettivo ai lavoratori entro 15 giorni, cioè entro il 14 febbraio. "Attraverso i nostri legali, abbiamo chiesto l'accesso agli atti per una ricognizione puntuale sul numero dei lavoratori creditori con Gesti One - prosegue Gervasi -, l'effettiva esigibilità e riconducibili degli stessi allo svolgimento delle opere affidate dalla Regione Marche al Consorzio Stabile Arcale. Per ragioni che comprendo e rispetto, l'Ispettorato del Lavoro ha spiegato che è impossibile acquisire gli atti poiché coperti da segreto istruttorio. In questo senso ci siamo riservati di fare istanza in altra sede".
"Mi preme in questo richiamare due punti: da un lato, desidero invitare la Regione di soprassedere da ogni pagamento ai lavoratori subordinati; dall'altro lato, desidero rinnovare l'invito alle rappresentanze sindacali, e specificamente alla Cgil di Macerata, di sedere attorno a un tavolo di conciliazione per trovare una soluzione efficace, rapida e condivisa alle legittime esigenze dei lavoratori. Intendo ribadire, se non fosse stato chiaro fino a questo momento, che la via del conflitto, anche non voluto, non porta da nessuna parte mentre rischia di danneggiare ulteriormente quei lavoratori ai quali dobbiamo dare piena soddisfazione" conclude il presidente Gervasi.
A pochi giorni di distanza da Aroldo Ragaini, un altro storico partigiano tolentinate è venuto a mancare. Infatti è deceduto in Svezia, dove si era trasferito, subito dopo la guerra, Enzo Angeli di 92 anni.
La sua è stata una famiglia antifascista che ha subìto diverse ingiustizie e prepotenze. Il babbo fin dai primi momenti dell’armistizio, nel 1943 si rifugiò in montagna, insieme ai figli. La mamma fu una staffetta partigiana che più volte, affrontando molte difficoltà, si recava in montagna per vedere i suoi congiunti ma anche per incoraggiare i giovani partigiani. Per questo motivo fu soprannominata “Mamma dei Patrioti”. A lungo ricercata le fu bruciata la casa dai fascisti.Il fratello Luigi, in una azione, a San Liberato, contribuì a salvare molti compagni quando rimase in un torrente immerso fino alla cintola, a sparare ai nemici e coprendo la ritirata. Fu colpito al torace ma fu creduto morto. Riuscì a raggiungere Monastero e fu curato. Enzo, allora quindicenne, entrò a far parte delle brigate partigiane dimostrando, come è stato scritto “.. la tenacia del babbo, la fortezza della mamma, il coraggio del fratello”. Insieme al Tenente Acciaio e a Toto Claudi partecipò a molte azioni, con “squadre volanti”, e si distinse per audacia e sprezzo del pericolo. A lui fu affidata la bandiera tricolore nel giorno della Liberazione di Tolentino, il 30 giugno del 1944. Insieme ai suoi compagni fece il suo ingresso trionfale in piazza della Libertà. È sopravvissuto all’Eccidio di Montalto per puro caso, in quanto fu vittima, proprio qualche giorno prima della strage, di un piccolo incidente. Ha ricevuto molte onorificenze tra cui la Cittadinanza Onoraria consegnata nella Sala consiliare dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
La salma di Enzo Angeli, come dalle sue volontà, sarà sepolta presso il Famedio dedicato ai Martiri di Montalto, presso il Cimitero comunale.
Il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha inviato un messaggio di cordoglio a nome suo personale, dell’Amministrazione comunale e della Città tutta. La nostra Comunità – ha detto – perde un altro dei suoi figli migliori. Dopo Ragaini è purtroppo venuto a mancare anche Enzo Angeli. Patriota, Partigiano e Cittadino onorario, in tutti questi anni, non ha mai fatto mancare i suoi ricordi. Grazie a lui è stata mantenuta la memoria dei tragici fatti di Montalto e abbiamo potuto tramandare alle giovani generazioni l’importanza della lotta partigiana in nome della Democrazia, della Libertà e della Pace. Purtroppo non ho avuto modo di stringere con lui quei solidi rapporti di fraterna amicizia che avevo con Ragaini, perché non abbiamo avuto molte occasioni per incontrarci.
Enzo Angeli è stata una persona dalla profonda umanità, dal sorriso rassicurante che ha vissuto la storia da protagonista, seppur giovanissimo, insieme alla sua famiglia, ha combattuto per noi, come ci ricordano le due Medaglie d’argento al Valor Civile e Militare che fregiano il nostro Gonfalone.
"Vogliamo farci promotori delle esigenze di chi vive il centro storico tutti i giorni" - afferma Gabriele Micarelli, il quale ha convocato al Verde Caffè nella serata del 10 febbraio alle ore 19.30, più di 180 commercianti ed esercenti maceratesi che hanno trovato nella loro cassetta postale una lettera apolitica e slegata a qualsiasi associazione di categoria, come ci tiene a precisare più volte lo stesso Micarelli, che li invitava a prendere parte alla discussione.
"Ho avuto questa idea una ventina di giorni fa, considerato il momento difficile dal punto di vista imprenditoriale per tutti coloro che posseggono un'attività a Macerata, soprattutto nel centro storico perchè per ripartire e migliorare bisogna iniziare dal cuore della città".
Continua Micarelli: "Abbiamo appurato che la difficoltà riscontrata per via delle molte chiusure aziendali o della scarsa appetibilità di vendita è un sentore condiviso da moltissimi, per questo noi vorremmo intraprendere questo percorso di ascolto al termine del quale stipulare un documento che sottoporremo all'attenzione di chi verrà eletto sindaco".
Noi vogliamo parlare della città, non ci interessa il partito politico di chi dovrà occuparsene, vogliamo solo che vengano ascoltati quelli che tutti i giorni vivono il centro storico e vivono la città.
Macerata infatti è ormai una città fantasma, c'è sempre meno richiesta e meno affluenza, mancano progetti ed iniziative per rilanciare il territorio. Lo scopo di questo dialogo al quale hanno partecipato più di 90 commercianti, è proprio quello di far fronte alla necessità di ridare vita alle attività e richiamare l'attenzione turistica e non all'interno dello spazio cittadino principale.
Si preannuncia un San Valentino all’insegna del vento nelle Marche. È stata diramata, infatti, una nuova allerta meteo della Protezione Civile regionale valida dalle ore 18 della giornata di oggi, fino alle ore 12 di domani 14 febbraio.
l veloce transito, durante la mattina di venerdì, di una saccatura proveniente dall'Europa centro-settentrionale determinerà sul medio versante Adriatico condizioni iniziali di favonio (vento caldo-secco), seguite da una temporanea instabilità.
Nella mattinata di domani sui settori interni della regione si determineranno condizioni di favonio con vento teso e raffiche di burrasca forte; lungo la fascia costiera vento teso e raffiche di burrasca al primo mattino, con rapida rotazione da nord-ovest. Intensità in forte attenuazione al pomeriggio.
Martedì 20 febbraio alle ore 18.30 si terrà un'assemblea pubblica per discutere delle strategie e della formazione del quadro d'insieme del Contratto di Fiume dell’Alto Potenza, con particolare riferimento ai territori montani dello stesso bacino idrografico. L’incontro si terrà a Passo di Treia, alle ore 18, nei locali della Bocciofila.
L’assemblea servirà per presentare e delineare le possibili azioni da sviluppare e per confrontare le strategie alle programmazioni già predisposte dagli enti di gestione del territorio.
Sarà fatto un focus in ambito locale con il coinvolgimento di tutti gli attori, cittadinanza compresa, che è invitata a partecipare all’importante discussione.
All’iniziativa seguirà una riunione della cabina di regia del Contratto di Fiume per concordare le modalità per giungere alla presentazione della bozza del primo Piano di azione.
L’assemblea sarà aperta e quindi sarà possibile far pervenire proposte di azione e segnalazioni che possono anche essere indirizzate, comunque, all’Unione Montana Potenza Esino Musone o alla pagina Facebook Contratto di fiume dell’alto Potenza.
“Civitanova, nuovamente palcoscenico dell’Alta Formazione Facciamo31".
Facciamo31 torna a Civitanova per un evento di Alta Formazione sul tema del cambiamento, inteso come driver del vantaggio competitivo aziendale. Lo scorso giugno era stata Eurosuole Spa il palcoscenico della Scuola di Impresa marchigiana, l’evento - un workshop - aveva visto riuniti numerosissimi imprenditori insieme ai loro collaboratori per approfondire tematiche finance.
Con un taglio fortemente consulenziale, il prossimo 21 Febbraio l’Alta Formazione Facciamo31 proporrà un format diverso, Efficacia OperativaⓇ, un setting teorico e pratico che si concentrerà sul tema de “Il Cambiamento come vantaggio competitivo aziendale”.
A condurre l’evento un unico speaker, il dottor Lorenzo Braconi, tra i più richiesti consulenti di direzione aziendale del nostro Paese e Amministratore Delegato Facciamo31 che, in occasione del Corso, ha anticipato: “Il cambiamento - in azienda - va introdotto anche quando tutto sembra procedere per il meglio”. Apportare modifiche in azienda è qualcosa che va implementato e previsto all’interno delle agende di ciascuna organizzazione.
Durante le 4 Ore di Alta Formazione, il dottor Braconi spiegherà agli oltre 150 professionisti, che si riuniranno a Civitanova, come tradurre il cambiamento e l’innovazione in opportunità per produrre valore nella propria azienda e fornirà gli strumenti e le basi fondamentali per accrescere la propria efficacia personale e professionale. Se la prima finalità del Corso sarà quella formativa, il programma dell’evento lascerà spazio anche a momenti di networking per i presenti, in cui entrare in contatto e poter dare visibilità alla propria attività.
La sesta Sezione della Cassazione, nel procedimento per le spese di gruppi consiliari e singoli consiglieri regionali delle Marche, ha annullato, con rinvio alla Corte d'appello di Perugia, le assoluzioni dall'accusa di peculato pronunciate dalla Corte d'appello di Ancona riguardanti l'ex presidente della Regione Gian Mario Spacca, l'ex segretario Pd Francesco Comi, l'ex vice presidente del Consiglio regionale Giacomo Bugaro, l'ex consigliere Massimo Binci e l'ex addetto al gruppo Pd Oscar Roberto Ricci.
I legali degli imputati, presenti a Roma, avevano chiesto alla Corte di dichiarare inammissibile il ricorso contro le assoluzioni in appello proposto dalla Procura generale della Corte d'appello di Ancona, riguardanti spese sostenute tra il 2008 e il 2012, in due diverse legislature. I giudici d'appello, ribadendo quanto statuito in primo grado in abbreviato dal gup di Ancona, avevano ritenuto legittimi i rimborsi per le spese effettuate "nell'esplicazione di attività politica in senso lato".
Anche quest'anno Treia vuole far sentire la propria voce a favore delle donne. Per questo organizza uno “Stand Up”, collegato a “One Billion Rising”, un evento per affermare una cultura della libertà, del rispetto e della solidarietà, linfa vitale per una rivoluzione pacifica. Partecipano all'iniziativa: Auser Treia, Comitato Treia Comunità Ideale, Adesso Yoga ed altri gruppi.
Appuntamento Venerdì 14 Febbraio 2020, alle ore 17, in Piazza della Repubblica al centro storico di Treia, indossando un indumento rosso, per distribuire volantini contro la violenza di genere.
L termine dello Stand-Up si tiene l'Assemblea di Auser Treia, in via Lanzi 18/20 (ore 17.30 - 18 circa) per una condivisione di discorsi solidali verso il mondo femminile, presentazione dei programmi per l'anno in corso, approvazione del bilancio e tesseramento 2020. Al termine verrà offerto un piccolo rinfresco ai convenuti.
Info: auser.treia@gmail,com - Tel. 0733/216293
I Vigili del fuoco anche oggi, hanno proseguito gli interventi causati dal forte vento che nei giorni scorsi ha colpito duramente la regione Marche. Oltre 100 quelli effettuati, dalle ore 8:00 di questa mattina fino alle ore 19:00 di questa sera, di cui 60 effettuati nelle provincie di Ascoli Piceno e Fermo in cui rimangono da evadere circa 20 richieste .
In particolare a Cingoli, è stato rimosso un albero pericolante. La casa sottostante era stata evacuata in mattinata per il pericolo di caduta della pianta, ma le famiglie sono potute rientrare nella propria abitazione nel pomeriggio, in seguito alla messa in sicurezza dell’albero.
Ad Ascoli Piceno,gli interventi dei pompieri hanno riguardato rami pericolanti presso il campo di atletica leggera con guaina isolante dal tetto in parte scoperchiato nel quartiere di Porta Maggiore
A Jesi vi è stata la messa in sicurezza di un tetto a seguito della caduta del comignolo in cemento
L'intera comunità di Appignano è in lutto. Questa mattina, a 67 anni, si è spento Giovanni Antico, da tutti conosciuto come "Giordano". Da quattro mesi l'uomo si trovava in coma per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto lo scorso 24 ottobre.
Giovanni, pensionato, si dedicava a tempo pieno alla società dell'Appignanese calcio di cui era dirigente e tuttofare. L'incidente è avvenuto proprio mentre era alla guida del pulmino con cui trasportava i giovani calciatori del paese al centro sportivo, in occasione degli allenamenti.
Inizialmente Antico era stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona, per poi essere trasferito a Camerino e infine all'Hospice di San Severino Marche.
La camera ardente verrà allestita presso il centro funerario sito in via dei Velini, a Macerata.
Il funerale di Giovanni Antico sarà celebrato domani - 14 febbraio - presso la chiesa Gesù Redentore ad Appignano, alle ore 15.
Grande attesa per la prima presentazione ufficiale del nuovo romanzo giallo di Mauro Mogliani al Politeama di Tolentino, prevista per il 29 febbraio.
Dopo il successo nazionale di “Cerco te”, lo scrittore tolentinate si presenta al grande pubblico con un nuovo thriller incentrato sulla figura dell’ispettore Nardi che avrà a che fare nuove indagini su casi particolarmente intricati di omicidio. Anche questo romanzo di Mogliani è ambientato a Tolentino.
La seconda puntata di questa avvincente saga “Ombre dal passato”, sempre edito da Leone Editore, sarà in tutte le librerie d’Italia a partire da giovedì 13 febbraio 2020 e verrà presentata ufficialmente al grande pubblico sabato 29 febbraio, alle ore 18.30, al Politeama di Tolentino da Solidea Vitali. Sarà presente l’autore Mauro Mogliani.
Trama del romanzo:
Il corpo di Gionata Pennesi, dato per scomparso dal fratello, viene ritrovato tra i resti di un vecchio casolare crollato. L’ispettore Nardi, ancora costretto a fare i conti con il proprio passato, si occupa di condurre le indagini di un caso tutt’altro che semplice. Pochi giorno dopo, infatti, ecco una nuova vittima, sepolta tra le macerie di una vecchia casa di campagna, nelle stesse condizioni della prima. Nardi non esclude quindi che possa trattarsi di un serial killer, mosso non da una casuale furia omicida ma da un desiderio irrefrenabile di vendetta.
"Ha destato incredulità la notizia apparsa ieri sulla stampa locale, nella quale il Sindaco denuncia l'incuria e lo stato di completo abbandono in cui versa "il Bosco per la Città" in zona Santa Maria in Potenza". Così Lorenzo Riccetti, a nome della lista "Uniti per Porto Recanati", commenta le dichiarazioni del sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo, che aveva definito l'area come "un groviglio di sterpaglie lasciate da tempo incustodite”.
"In realtà quello di cui si parla è un bosco selvatico con essenze rare protette - sottolinea Riccetti - creato, a seguito di convenzione con l'Ente, nel 2007 da "Un Punto Macrobiotico", per la città di Porto Recanati. Nel 2011 è scaduto l'accordo per la manutenzione con l’associazione che ha curato il progetto di messa a dimora. Nella citata convenzione, che il Sindaco dimostra di non conoscere, si legge: '[...] trascorsi quattro anni dall'impianto [...] il Comune provvederà ad effettuare i necessari interventi di manutenzione con personale e mezzi propri'. Nel 2014 la Giunta Montali ha eseguito una manutenzione straordinaria del bosco e l'allora Consigliere con delega Alessio Sampaolesi - ricorda Riccetti -, vi mise a dimora oltre 100 querce nell'ambito del progetto "un albero per ogni nuovo nato" (Legge N. 113/1992)".
"Pertanto è chiaro che la responsabilità dell'attuale degrado è tutta, ma proprio tutta, dell'attuale Amministrazione Comunale che, negli ultimi 4 anni, è stata guidata dall'Ing. Mozzicafreddo. Ma quello che inquieta - sotolinea ancora Riccetti - è l’annuncio di un “eventuale” cambio di destinazione d'uso, con trasferimento delle piante in altro posto, quasi fossero bonsai in vaso. Prima si retrocedono pezzi di zona industriale ad area agricola e si spostano le volumetrie dei capannoni sulla collina del Burchio, poi si pensa di abbattere un polmone verde per fare spazio a cosa? Forse a nuovi capannoni industriali?"
"Il Sindaco ci dica chiaramente se vuole imitare Bolsonaro abbattendo, assieme agli alberi, le evidenze di quattro anni di politica fallimentare in materia di cura e rispetto del verde" conclude Riccetti.
Festa di compleanno per la Polisportiva Serralta. Il sodalizio, fondato il 9 febbraio 1990, ha salutato i trent’anni di attività con una piacevole rimpatriata che ha coinvolto dirigenti, tecnici, giocatori e famiglie.
Partita come sigillo di un'avventura a carattere amatoriale, oggi la società è non solo cresciuta sensibilmente ma si è consolidata ed è diventata un punto di riferimento per lo sport settempedano, con tantissimi tesserati e svariate discipline sportive.
Oltre alla società dai colori giallo azzurri, la prima “impresa” fu la costruzione dell’attuale campo sportivo, poi intitolato alla memoria di Stefano Palazzesi, realizzato dal quel gruppetto di amici che si trasformarono in manovali per alcune settimane creandosi un terreno di gioco tutto loro.
L’amicizia è sempre quella di un tempo così come l’armonia, l’unione e la passione, sentimenti che anche oggi sono rimasti intatti e non sono stati scalfiti dal tempo che è passato.
Marco Crescenzi è da anni al timone della Polisportiva e oggi, a trent’anni, mostra ancora l’emozione del primo giorno come tutti i suoi amici soci fondatori che hanno scommesso in questa impresa unica, non solo dal punto di vista sportivo.
Tra i tanti presenti alla festa anche Sauro Orazi, primo e storico presidente del Serralta. L’iniziativa ha dato ora il via alle celebrazioni del trentennale della Polisportiva che proseguiranno anche nei prossimi mesi.
Procedono a passo spedito i lavori in viale Martiri della Libertà. Lavori che oggi vedono dare il via alle opere di asfaltatura e iniziano a svelare quelle che sono state "promesse elettorali".
La triste realtà si contrappone alla ridondanza delle parole enfatiche dell'amministrazione a cui, in verità, in molti non avevano creduto sin da subito.
Se già l'abbattimento degli alberi di pino era apparsa decisamente irragionevole, la millantata volontà di aumentare i posti auto e la passeggiata in una via non proprio centrale aveva fatto etichettare come "bufala" l'operazione.
"Fà tutte 'se cose come se dicesse corri che devo andà via" aveva chiosato un avventore, con chiaro riferimento al sindaco Carancini, in uno dei primi casi in cui abbiamo provato a tastare il polso dei residenti.
Un disagio palese e profondo il loro, cresciuto di giorno in giorno, per una serie di prevaricazioni sulla memoria e sul lato pratico della vita di quartiere. Disagio che, troppo spesso, è ricaduto sugli operai ai quali dovrebbe, invece, essere rivolto il massimo plauso in quanto si sono fatti cuscinetto tra la popolazione "insorta" ed un'amministrazione un pò troppo fantasiosa, lavorando molto oltre l'usuale carico di lavoro e, nonostante le pressioni, riuscendo a realizzare un lavoro eccellente secondo i dettami dei progettisti.
Un progetto che ora sembra utopistico, visto come procede la sua realizzazione. Entriamo nel dettaglio.
I POSTI AUTO - Nel progetto enfatico presentato dall'assessore Ricotta veniva annunciata la disponibilità a fine lavori di ben 30 posti auto in più in una zona con grande carenza di parcheggi. Nella realtà, vengono cancellati tutti i posti auto davanti all'ostello Mortati (ex Scuola Madonna della Misericordia) all'incrocio tra viale Carradori e viale Martiri della Libertà.
Già solo questa modifica comporta la perdita di 32 posti auto che si sommano ai 16 (conteggi basati sul conto dei veicoli dalle foto ante lavori), che sono stati tagliati per realizzare una nuova fermata per il pulman di linea nei pressi del monumento della resistenza. Altri 10 posti circa sono stati fagocitati dalle isole di attraversamento, isolette progettate senza valutare stalli morti (ovvero passi vincolati tra pali e alberi non utilizzabili per stalli di sosta).
Al momento non è certo se verranno eliminati anche gli stalli davanti al Bar dei Pini. Operazione che comporterebbe la perdita di altri 5 posti auto. Un totale di circa 50/60 posti auto in meno e non 30 in più come prospettato.
ISOLE PEDONALI E PANCHINE - Nel progetto si faceva riferimento a piazzole di rinfranco, aree dove erano posizionate panchine ed illuminazione. Nella realtà nessuna piazzola è stata creata e le dimensioni dei marciapiedi non permetterebbe il loro posizionamento in nessun punto della via, fatto salvo lo spiazzo creato dinnanzi al collegio universitario, tanto da far ipotizzare ai mal pensanti che tutta l'opera sia stata fatta proprio per agevolare l'urbanistica del collegio visto che, ai fatti, è l'unica struttura ad aver tratto vantaggio dall'opera.
Nessuna panchina o passeggiata è stato realizzata nè potrà essere realizzata sulla base di quanto sin ora terminato.
PASSAGGIO PEDONALE PER IL CAMPO SPORTIVO - Il progetto prevedeva un passaggio pedonale rialzato per l'accesso all'impianto. Nella realtà dell'opera, niente è stato ancora realizzato. In ogni caso, la realizzazione del rialzo imporrà inevitabilmente un limite di velocità di 30 km/h su tutta la tratta con disagi evidenti.
Ma il maggior disagio verrà creato nei confronti del trasporto pubblico degli studenti e dei mezzi di pronto intervento che, proprio in quella via, hanno un percorso privilegiato per i soccorsi. La normativa vieta la realizzazione di rialzi (dissuasori) nelle vie di transito abituale dei mezzi di soccorso e pertanto anche questa notizia, a meno che non si voglia realizzare contra legem, è irrealizzabile.
Ribadiamo, nessun passaggio pedonale rialzato può essere realizzato in una via preferenziale di passaggio dei mezzi di soccorso.
Mentre stiamo scrivendo, si sta realizzando il rifacimento del manto stradale nel tratto di viale Martiri della Libertà, quindi ragionevolmente i lavori sono avviati al termine.
Nelle giornate passate abbiamo realizzato un cospicuo lavoro di documentazione fotografica dell'opera per testimoniare tutte le segnalazioni giunteci dai lettori (tranne quelle riguardanti gli ultimi giorni) e che saranno parte essenziale degli articoli che pubblicheremo nei giorni a venire.