“In questo momento critico per tutto il nostro Paese e anche per la nostra cittadina recanatese, occorre fare una riflessione. Le nostre paure e le nostre menti sono giustamente focalizzate sugli effetti del Coronavirus e nel poter attuare le giuste procedure per trattare tale pandemia dilagante; ciononostante non può e non deve essere dimenticato il fatto che i singoli cittadini non soffrono e non muoiono solo di Coronavirus”. Lo scrive, in una nota, Marco Buccetti, portavoce del comitato per la difesa del punto di primo intervento dell’ospedale di Santa Lucia di Recanati, il quale chiede strategie chiare per strutturare percorsi clinico-terapeutici differenziati per pazienti Covid e no Covid.
“Di questa tragica situazione – prosegue Buccetti - se ne stanno rendendo conto tutti quei cittadini che, pur avendo bisogno, si vedono negare visite o indagini mediche, si vedono procrastinare le prenotazioni già fatte da mesi od operazioni chirurgiche già in programmazione; peraltro si osserva anche nella titubanza che hanno molti pazienti che, pur necessitando di indagini o trattamenti per patologie croniche gravi, cercano di rinviarle nel timore di essere contagiati all’interno della struttura residuale del nostro vecchio Ospedale (ormai quasi vuoto con solo la presenza di alcuni pazienti positivi al virus). Ne sono anche testimonianza tutti i medici di famiglia che hanno difficoltà a far effettuare indagini o trattamenti specialistici a soggetti “non infetti”; come ne sono ulteriormente testimoni anche gli operatori del Punto di Primo Intervento e dell’Emergenza che stanno in difficoltà nell’operare in un ambito territoriale caotico e senza chiari punti di riferimento.
Pertanto, il nostro Comitato sollecita gli organi competenti ad individuare strategie chiare e utili per strutturare percorsi clinico-terapeutici differenziati (Covid e non-Covid) agevolmente accessibili per la nostra cittadinanza”.
“In particolare – spiega Buccetti - suggeriamo la scelta di individuare nella nostra struttura del Ex Ospedale di Recanati un concreto punto sanitario “Non-Covid” per poter avere in tal modo un utile presidio di riferimento per tutti i pazienti che lo necessitano; in tal modo la nostra Struttura del “Santa Lucia” potrebbe essere, assieme all’Ospedale di San Severino Marche, un adeguato strumento clinico-terapeutico Non-Covid nel percorso differenziato di risposta alle necessità della popolazione; in tal modo sarebbe data giusta copertura alla zona costiera (Recanati) e alla zona interna (San Severino) della nostra Area Vasta n.3.
Il comitato chiede, inoltre, che venga potenziato il Punto di primo Intervento con medici dedicati, considerata anche la estrema carenza di personale medico interno all’ospedale Santa Lucia, e con adeguate attrezzature diagnostiche.
Infine, considerata la grave situazione creatasi alla RSA e che sta coinvolgendo anche la Casa di Riposo, sollecita la predisposizione, con particolare urgenza, di uno specifico servizio medico con regolare incarico a personale dedicato (attrezzato con strumentazioni e presìdi idonei alla prevenzione e primo trattamento Covid-19) che operi nell’arco delle 24 ore per assistere al meglio i pazienti presenti, supportando il medico già presente nella struttura IRCER e garantendo una continuità terapeutica nella RSA”.
Salgono a tre i casi positivi al Coronavirus nel Comune di Saranano, due solo nell'ultima giornata, dopo il primo contagiato che si era registrato sabato scorso (leggi qui l'articolo). Ad annunciarlo è stato il Sindaco Luca Piergentili attraverso la sua pagina Facebook che ha fatto il punto sull'emergenza sanitaria per quanto riguarda il suo comune:
"Comunico alla cittadinanza la presenza di altre due persone residenti nel comune di Sarnano risultate positive al Covid 19 - annuncia il primo cittadino -.Come per il caso riscontrato in precedenza si tratta di un uomo ed una donna che si trovano al di fuori del nostro territorio in quanto ospitati da tempo in strutture sanitarie - e aggiunge -. Per completezza di informazione comunico che ad oggi non ci sono a Sarnano persone in isolamento fiduciario - e ha terminato affermando -Rinnovo l'invito a rimanere nelle abitazioni ed uscire solo in caso di reale necessità"
«Abbiamo deliberato la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio» spiega Conte che aggiunge: «Con in decreto diamo liquidità per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno altri 200 potenziare export».Lo ha annunciato al termine di quella che ha definito «una giornata intensa di lavoro, con tutti i ministri», il premier Giuseppe Conte in diretta da Palazzo Chigi.
In particolare ha spiegato Conte. «E’ una potenza di fuoco. Non ricordo che nel nostro Paese ci sia mai stata una manovra come questa. I prestiti verranno erogati attraverso i normali canali, con la differenza che lo Stato offrirà una garanzia perché il tutto avvenga in modo celere e sicuro».
Il presidente del Consiglio ha annunciato anche di aver varato «importanti misure fiscali anche per i mesi di aprile e maggio», come la sospensione dei tributi.
«Agli italiani voglio dire: state dando un contributo fondamentale, presto raccoglieremo i frutti di questi nostri sacrifici. Quando sarà tutto superato ci sarà una nuova primavera, la vivremo tutti insieme» ha detto Conte che ha parlato della Pasqua: «Sarebbe irresponsabile andare in giro e allentare la fiducia e la responsabilità. Pasqua significa passaggio dalla schiavitù e anche riscatto: speriamo che possa portarci questa libertà. Io vivo questa festività con fede, come redenzione. Speriamo che in una versione più laica sia un passaggio verso un definitivo riscatto».
«Quando tutto questo sarà passato – ha concluso – Vivremo una nuova primavera».
Successivamente è stata la volta Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri che ha specificato che i miliardi da erogare sono garantiti «per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato senza limiti di fatturato, per imprese di tutti i tipi. Potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese. Il sistema di erogazione e’ molto semplice e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con condizionalità’ limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi».
"Il primo di aprile è cominciata una discesa, abbiamo superato il cosiddetto picco, l'andamento è andato meglio delle curve analizzate prima che ci facevano prevedere il picco metà aprile". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nella sua comunicazione al Consiglio regionale, riunito in videoconferenza.
"La nostra curva - ha aggiunto - si è scostata da quella della Lombardia e ha seguito quella cinese. Significa che le misure di contenimento hanno avuto un effetto molto importante". "E' cominciata una fase discendente ma questo - ha sottolineato - non significa che deve venire meno il rispetto delle restrizioni, che oggi ci permette di avere uno sguardo sul futuro. Noi ora siamo al punto in cui era la Cina un mese fa e si è visto che appena si molla possono esserci nuovi focolai". E ha annunciato una prossima ordinanza sull'uso di mascherine.
(fonte: ANSA)
L'Amministrazione comunale ha provveduto anche oggi alla distribuzione dei buoni spesa ad altre 40 persone che hanno presentato domanda nei giorni scorsi. La consegna avviene solo se si riceve un appuntamento telefonico. Alle 14 di oggi 6 aprile sono pervenute un totale di 1.100 domande. Domani è l'ultimo giorno per richiedere i buoni acquisto previsti, anche se già sabato si era vicini al raggiungimento del budget di 262 mila euro.
L’invio della domanda potrà avvenire tramite posta elettronica all’indirizzo email: protocollo@comune.civitanova.mc.it o pec: comune.civitanovamarche@pec.it
Per informazioni sarà possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 09:30 alle ore 12:30 gli uffici comunali al numero 0733822285.
Si ricorda che i cittadini possono fare donazioni solidali versando al conto corrente IBAN IT 56 Y 03111 68874 000000017850 - UBI BANCA intestato a comune di Civitanova Marche, indicando come causale del versamento Fondo di Solidarietà comune Civitanova Marche – Emergenza 2020
"La Famiglia Della Valle, anche a nome dei propri dipendenti, dona la somma di 5 milioni di euro da destinare ai familiari del personale sanitario che ha perso la vita nella lotta al Covid-19: il loro altruismo e il loro coraggio saranno per sempre un esempio per tutti noi".
Lo fa sapere la famiglia di imprenditori marchigiani Della Valle in una nota. "L'amministrazione del fondo - spiega - sarà affidata alla Protezione Civile, che ringraziamo per l'immenso lavoro che svolge tutti i giorni nella lotta al virus.
Il fondo si chiamerà 'Sempre con Voi' e chiunque vorrà, potrà contribuire tramite il conto aperto dalla Protezione Civile: Iban IT66J0306905020100000066432.
(fonte:ANSA)
E' stato approvato poco fa dal Consiglio dei Ministri l'atteso Decreto Scuola
Due gli scenari operativi previsti nel Decreto che ruotano attorno al termine della quarantena: prima o dopo il 18 Maggio 2020
In caso di termine della quarantena prima del 18 Maggio si tornerà sui banchi di scuola fino al termine naturale delle lezioni mentre, in caso contrario, tutto si svolgerà on line
Per la Maturità, tutti ammessi automaticamente all'esame di maturità a prescindere che le scuole riaprano prima o dopo il 18 maggio. Se si tornerà a scuola entro il 18 maggio, per la maturità ci sarà una prova nazionale di italiano e la seconda prova sarà preparata dalla commissione interna. Se invece non si tornasse a scuola ci sarà un'unica prova orale anche telematica.
Per la Scuola Media nell'ipotesi in cui non si tornerà in aula entro il 18 maggio niente esame di terza media e solo valutazione dei prof. Infine tutti promossi all'anno successivo
Per tutti gli altri studenti la promozione sarà automatica, ferma restando la possibilità di recuperare tutte le lacune e le insufficenze nel prossimo anno scolastico
Sul voto finale peserà, come previsto, l'esito delle attività della didattica a distanza inaugurata in queste settimane e che diventera obbligatoria per il prossimo anno
Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi, chiarisce lo scenario che non sembrà così roseo.
"Tutti promossi? Non è detto. - dichiara Giannelli - Ritengo che per motivi di stretta emergenza sanitaria, come stiamo vivendo ora, la valutazione dei ragazzi non sotto esame, possa essere giustamente rimandata all'anno prossimo. Insomma si valuteranno due anni in uno e non significa che non si debba studiare, la valutazione permane"
Riguardo allo scenario peggiore ovvero che non sia possibile svolgere gli esami nel modo tradizionale, rassicura "Abbiamo già esperienza di esami agevolatì: durante la Seconda Guerra Mondiale e a seguito dei terremoti"
«in relazione al protrarsi dello stato di emergenza, con uno o più decreti del Ministro dell'università e della ricerca possono essere definite, anche in deroga alle attuali disposizioni normative, l'organizzazione e le modalità della prima e della seconda sessione dell'anno 2020 degli esami di Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove integrative per l'abilitazione all'esercizio della revisione legale»
Via libera, intanto, sempre dal Cdm alle assunzioni chieste dal Ministero dell'Istruzione per recuperare parte dei posti liberati nell'estate del 2019 da quota 100. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.
(ANSA)
“L'Amministrazione comunale sosterrà gli operatori del turismo e del commercio con tutte le misure necessarie per aiutarli a far fronte al duro colpo subìto dal settore. Le attività turistiche sono la linfa del nostro territorio e nessuno sarà lasciato solo in questa situazione drammatica; se non riparte l'economia non riparte il Paese e di conseguenza questo ricadrà sulle famiglie. L'emergenza è sanitaria e senza confini e questo ci impone di seguire in maniera ferrea le indicazioni del Governo, ma nessuno ora è in grado di fornire un piano per il rilancio futuro delle attività”. Si espressa così, in una nota, l’assessore alla Cultura e al turismo del Comune di Civitanova, Maika Gabellieri, riguardo alle incertezze che sta vivendo il comparto turistico in questo periodo di emergenza.
“-L'incertezza di quello che potrà accadere nei prossimi mesi, con l'estate alle porte – continua Gabellieri - ci spinge come amministratori ad agire subito per sostenere quanti stanno subendo pesanti perdite, affinché non si aggiungano altri drammi allo strazio per le tante vite perse a causa di questo virus.
Come già annunciato ieri, il sindaco ha proposto un emendamento al Bilancio di previsione per costituire un fondo di circa 1.100.000 euro e vorrei precisare che in esso confluiranno anche gli aiuti per il settore turistico, sicuramente tra i più colpiti.
Nell'immediato avevamo previsto la sospensione dell’imposta di soggiorno, per dare un primo sostegno, mentre tra pochi giorni proporremo quest'altra misura forte per riequilibrare gli stanziamenti necessari, studiando insieme in quale modo o misura. Ci sono molteplici aspetti da valutare e da verificare, ma di certo non lasceremo soli i nostri operatori”.
“L'obiettivo finale – prosegue l’assessore - è la ripartenza di tutte le attività, ma ciò potrà avvenire solo quando avremo alle spalle l'emergenza sanitaria. In questo momento non possiamo prevedere quali saranno le nuove regole di aggregazione sociale dell'immediato futuro.
Questa emergenza ci porta a sostenere e a stare accanto alle aziende locali individuando i loro bisogni, motivo per cui questa Amministrazione ha deciso di accantonare delle risorse in un capitolo a parte per l'emergenza per sostenere le attività colpite.
Il settore turistico-culturale non viene abbandonato, ma dovrà essere certamente riscritto e ridisegnato in base alle nuove esigenze e al nuovo scenario per ora sconosciuto, ma che ci auguriamo possa tornare ad essere anche più florido del precedente. Solo insieme e uniti vinceremo questa battaglia”.
E' stata stipulata oggi la convenzione tra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri che permetterà ai cittadini con età pari o superiore ai 75 anni di delegare ai Carabinieri il ritiro della pensione che poi verrà consegnata direttamente a domicilio.
La convenzione è rivolta a "tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti" e quindi ad una platea di circa 23000 pensionati.
Non tutti, però, avranno diritto ad usufruire del servizio che «non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione».
Come si legge nel comunicato a firma congiunta, il servizio di consegna a domicilio "è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l'adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro".
"I Carabinieri - si legge ancora - si recheranno presso gli sportelli degli uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un'apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800.556670 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni"
Il nuovo servizio, attivo da subito, verrà assicurato per l'intera durata dell'emergenza Covid-19.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4614 casi positivi al coronavirus riscontrati in Regione Marche. Sono 1919 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1401 in provincia di Ancona, 639 in provincia di Macerata (25 in più di ieri), 312 in provincia di Fermo, 235 in provincia di Ascoli Piceno, 108 extra regione.
Sale di tre unità, a 1141, il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali rispetto a ieri, ma scende quello dei ricoverati in terapia intensiva (140, 11 in meno di ieri): 22 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (10 a Civitanova, 12 a Camerino).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è salito a 296 (9 più di ieri), mentre sono 956 gli operatori sanitari posti in isolamento domiciliare (30 più di ieri).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Continua il programma di sanificazione in tutto il territorio comunale di Montefano, rafforzati mezzi e personale Cosmari con servizi appositamente riorganizzati per combattere l’emergenza coronavirus. Lo rende noto l’assessore all’ambiente Massimo Sparapani.
“Si è iniziato dal centro concentrandosi nei luoghi esterni di maggiore aggregazione come piazze, corso, vie interne, attività commerciali, chiese, marciapiedi, senza tralasciare gli arredi come cestini, le panchine, i corrimano e le zone in prossimità delle fermate dei bus – spiega l’essesore - . Poi è stata la volta del quartiere case popolari e borgo, con attenzione particolare anche alle frazioni nelle zone maggiormente abitate di Montefanovecchio, Osterianuova, Settefinestre, la zona industriale ed il cimitero.
Oltre alla spazzatrice che raccoglie vario materiale in strada e rilascia una soluzione sanificante, è stato impiegato un mezzo con apposita barra lava strade, munito di cisterna ed apparecchiatura che azionata da un secondo operatore può nebulizzare la soluzione direttamente su marciapiedi e zone difficilmente raggiungibili dai mezzi solitamente utilizzati”.
“Nulla è lasciato al caso – continua Sparapani - interessare grandi superfici con gli interventi è fondamentale, ma sempre nel rispetto dell’ambiente, per questo Amministrazione ed uffici comunali collaborano con il personale Cosmari sempre disponibile e professionale, seguendo quotidianamente lo svolgimento di tali attività, verificando anche sul posto che vengano svolte in maniera corretta tutte le operazioni del caso.
Il programma non è ancora terminato e proseguirà per tutto il tempo che si reputerà necessario per controbattere il problema attuale, inoltre verrà inserita la sanificazione tra le operazioni che a calendario anche gli operai comunali dovranno svolgere al pari di altre manutenzioni del verde pubblico, infatti il processo di sanificazione non deve essere considerato come una manutenzione straordinaria, questo perché è fondamentale garantire sempre la salubrità degli ambienti, compresi quelli interni come gli uffici comunali, a tutela del cittadino, ma anche di tutto il personale che quotidianamente vi opera”, conclude l’assessore.
"Stamattina ho avuto conferma dagli operatori del servizio sanitario che il primo caso risultato positivo al COVID-19 a Petriolo è ufficialmente guarito in quanto ha svolto ulteriori due tamponi a distanza di almeno 24 ore l’uno dall’altro che sono risultati entrambi negativi. Lo stesso mi aveva già telefonato ieri per informarmi di questa bella notizia. Ciò mi ha riempito di gioia". Così il sindaco di Petriolo Domenico Luciani condivide con tutta la popolazione l'ufficialità della guarigione di quello che era stato il primo cittadino residente nel suo comune contagiato dal coronavirus.
"Altra bella notizia di questa mattina è che mi ha appena telefonato il sig. Poloni della ditta Cupral per dirmi che desidera donare al Comune di Petriolo 1000 mascherine. Le prime 500 - ha specificato il sindaco - saranno ritirate già questo pomeriggio presso lo stabilimento Cupral di Petriolo dai volontari del gruppo locale di Protezione Civile. Ringrazio pubblicamente il sig. Poloni da parte mia, dell’Amministrazione comunale e di tutta la popolazione".
Notizie positive che cozzano con il dato di un nuovo caso positivo accertato a Petriolo. Il numero dei contagiati sale, dunque, a due mentre sono 6 le persone in isolamento domiciliare preventivo.
Dopo la Lombardia e la Toscana, anche la Regione Marche sta valutando l'opzione delle mascherine obbligatorie.
"Da noi però la valutazione è più tecnica che politica - dice all'ANSA il presidente Luca Ceriscioli - oggi si riunirà il Gores, il Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria per scegliere. Ci sono varie possibilità, obbligo totale in tutte le situazioni, oppure dentro ai supermercati".
Il presidente potrebbe parlarne anche durante la seduta in videoconferenza del Consiglio regionale "sempre che il Gores abbia già deciso".
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 150 sui 667 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 4614 su un totale di 15.919 campioni testati.
Si registra un nuovo incremento nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati, con un'incidenza del 22,48% nelle ultime 24 ore (la più alta degli ultimi 7 giorni), contro il 15,76% riscontrato nella giornata di ieri.
Il computo totale dei positivi in base alla totalità dei test effettuati è del 28,98%.
I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA
Nel dettaglio i dati del Gores:
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4464 casi positivi al coronavirus riscontrati in Regione Marche. Sono 1853 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1356 in provincia di Ancona, 614 in provincia di Macerata (16 in più di ieri), 308 in provincia di Fermo, 235 in provincia di Ascoli Piceno, 98 extra regione.
Scende a 1138 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (12 meno di ieri), così come quello dei pazienti in terapia intensiva (151, 2 in meno di ieri): 24 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (12 a Civitanova, 12 a Camerino).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è salito a 287 (17 più di ieri), mentre sono 926 gli operatori sanitari posti in isolamento domiciliare.
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
"L'informazione arrivata oggi pomeriggio conferma una situazione che desta preoccupazione presso la Struttura R.S.A di Treia: 5 pazienti e 5 operatori sanitari positivi al coronavirus". Questa la comunicazione ufficiale proveniente dal Comune di Treia.
"Esprimiamo la nostra vicinanza al personale posto in isolamento e a quello che assicura continuità a un servizio di cura così importante e delicato -proseguono dall'Amministrazione Comunale -, perché dedicato a persone estremamente fragili, ancora più esposte in questo momento alla possibilità di ammalarsi gravemente".
La RSA di Treia, così come gli ambulatori dei medici di base rientra nella competenza esclusiva dell'ASUR.
“Tuttavia, - dichiara David Buschittari, il vice sindaco di Treia - appena sono venuto a conoscenza, informalmente tramite un medico di base del territorio delle prime positività nella struttura, ho sollecitato l’ufficio igiene (già avvertito dalla struttura di Treia) affinché effettuasse i tamponi a tutti, pazienti e al personale sanitario e gli stessi sono stati effettuati poche ore dopo la mia richiesta (mercoledì 1 aprile). Inoltre, dopo essermi informato sulle vicende successive, relative agli spostamenti dei pazienti positivi, ho sollecitato la fornitura (già richiesta dall’azienda) dei dispositivi di protezione indivuduale agli operatori in attività, e gli stessi sono stati consegnati poche ore dopo (stamattina domenica 5 aprile)”.
Interviene anche il capogruppo di maggioranza Tommaso Sileoni, delegato alla protezione civile: “Colgo l'occasione per ringraziare il Consigliere Andrea Mozzoni che come volontario della nostra Avis sta facendo da traid d'union tra l'associazione e l'amministrazione comunale e si sta spendendo, a fatti e non a parole, in tante azioni a beneficio della nostra comunità".
Stando all'ultimo aggiornamento, i contagi del comune restano stabili: 35 persone in isolamento domiciliare al cui interno 20 positivi al covid 19. Sono 67 le persone uscite dall'isolamento domiciliare, 4 purtroppo i decessi avvenuti.
Tutti i tamponi effettuati nella casa di riposo comunale hanno, invece, dato esito negativo. "Una grande notizia che dà grande speranza ai treiesi per il futuro" sottolinea il vicesindaco Buschittari.
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 123 su 780 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 4464 su un totale di 15.252 campioni testati.
Si registra una stabilità nel nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati, con un'incidenza del 15,76% nelle ultime 24 ore, contro il 13,97% riscontrato nella giornata di ieri.
Il computo totale dei positivi in base alla totalità dei test effettuati è del 29,26%.
Nel dettaglio i dati del Gores:
(Foto di Polina Tankilevitch da Pexels)
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le direttive date dal Governo in materia di Coronavirus ed ancora quella riferita alla gestione dei minori. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “Il semplice accordo tra genitori in assenza di alcun provvedimento e/o procedimento giudiziale vale come titolo legittimante lo spostamento anche tra Comuni per il diritto di visita del figlio?”
Da quando si è manifestata l'esigenza di assumere una disciplina emergenziale per limitare gli spostamenti delle persone, ci si è posti il problema della regolamentazione dei tempi di permanenza dei figli minori con il genitore con il quale non convivono. Il Governo era già intervenuto chiarendo la legittimità di detti spostamenti, se giustificati da un provvedimento giudiziale, reso in un procedimento di separazione, divorzio, ovvero di disciplina dell'affidamento di figli di coppia non unita in matrimonio.
Nel frattempo è intervenuta anche la giurisprudenza, a cominciare dalla prima pronuncia resa dal Tribunale di Milano, la quale statuiva quanto segue: “Le disposizioni limitative degli spostamenti per effetto del Coronavirus non sospendono il calendario dei tempi di frequentazione genitori/figli, che dunque deve proseguire con le modalità previste dai provvedimenti di separazione/divorzio” (Trib. Milano del 11 marzo 2020).
Il problema ha continuato tuttavia a porsi in quelle situazioni nelle quali manca un provvedimento del giudice: si pensi ad una separazione di fatto tra coniugi, ovvero alla cessazione della convivenza tra due partner, ma anche ad una coppia di coniugi in attesa di separazione, senza che sia stata ancora assunta alcuna decisione. È subito parso irragionevole operare una discriminazione tra i figli minori di età, ovvero tra i loro genitori, a seconda dell'esistenza o meno di un provvedimento giudiziale, provvisorio o definitivo, relativo all'affidamento.
La questione, su cui già ci si era interrogati, è stata risolta con un criterio di buon senso dal Governo, all'interno delle FAQ pubblicate il 1 aprile 2020, e precisamente col ribadire che gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o comunque presso l'affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche da un Comune all'altro, nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, precisando che ciò può avvenire "secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio", ma anche "in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori".
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che: “un accordo tra i genitori può supplire alla mancanza di una pronuncia giudiziale. Ovviamente, tale accordo dovrà risultare da un atto scritto, che potrà essere sostituito da uno scambio di mail tra i genitori o i loro Legali, con cui individuare in maniera precisa tempi e modalità degli spostamenti del figlio minorenne
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi informa sulla situazione Covid-19 a Tolentino. "Ad oggi i positivi sono 15. A questi si aggiungono 25 persone che sono in quarantena. Ci raccomandiamo, come sempre, di restare a casa, di uscire solo se necessario – sottolinea il Sindaco Pezzanesi – rispettiamo le disposizioni e evitiamo i possibili rischi di contagio".
L'aggiornamento proveniente dal sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, indica invece 70 casi positivi al coronavirus nel territorio comunale a cui si aggiungono 97 persone in quarantena. "Ricordate che rispettare le regole non è un castigo, è una protezione per ognuno di noi e per la nostra comunità" ha affermato Ciarapica.
Sedici positivi al Covid-19, tra questi diversi pazienti che restano ricoverati in ospedale, e altre 28 persone seguite in assistenza sanitaria domiciliare dall’Asur. Questo il nuovo bollettino sull’emergenza Coronavirus a San Severino Marche diffuso dal sindaco, Rosa Piermattei, dopo gli ultimi aggiornamenti del Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie.
Al 30 marzo i positivi erano 15, i ricoverati in ospedale 7 e 32 le persone in quarantena a casa.
Il primo cittadino settempedano da settimane ormai, e con ogni mezzo, continua a ripetere di non uscire di casa se non per estrema necessità. Il Comune di San Severino Marche ha anche attivato due linee telefoniche dedicate all’assistenza alla popolazione: per essere aiutati a fare la spesa o altre piccole necessità ci si può rivolgere ai volontari del gruppo Comune di Protezione Civile tel. 3336116712.
Per avere assistenza e risposte ai propri quesiti, ma anche informazioni su come comportarsi, sarà sufficiente comporre il numero di telefono 3336116675.