Il Comune di Tolentino emetterà buoni spesa nominali a favore di soggetti in difficoltà economica per effetto dell’emergenza COVID-19, per l’acquisto di prodotti alimentari e per l’igiene della persona e della casa e di beni di prima necessità.
Il beneficio ha carattere di una-tantum. Esso potrà eventualmente essere riproposto in rapporto al protrarsi o meno dell’emergenza COVID 19 e alle disponibilità economiche del fondo.
Dato il carattere di urgenza, eccezionalità e temporaneità della misura nazionale, il servizio potrà essere attivato attraverso compilazione online o domanda inoltrata via mail su casella di posta al seguente indirizzo: romina.caponi@comune.tolentino.mc.it o, esclusivamente per chi fosse sprovvisto di strumenti informatici, chiamando direttamente i numeri 0733/901321 – 323.
Alla domanda va allegato il documento di identità, anche in formato foto.
La distribuzione dei buoni agli aventi diritto sarà fatta in formato elettronico e, solo qualora si fosse sprovvisti di supporti informatici, per la consegna degli eventuali buoni cartacei verranno utilizzate le procedure già attivate per l’emergenza Covid-19 anche in relazione alla spesa a domicilio.
L’esercizio commerciale in cui potrà essere speso sarà determinato, per ciascun beneficiario, sulla base del criterio di prossimità.
Possono presentare domanda i cittadini residenti che si trovano nelle seguenti situazioni di bisogno derivanti dall’emergenza Coronavirus, con il seguente ordine di priorità:
A. i nuclei familiari o persone sole, già a carico del Servizio Sociale per situazioni di criticità, fragilità, multiproblematicità, disabilità, minori, patologie, non beneficiari di forme di sostegno economico quali: Reddito di Cittadinanza, pensione di cittadinanza, contributo per l’affitto, Naspi, cassa integrazione ordinaria, cassa integrazione straordinaria, cassa integrazione in deroga, oppure che usufruiscono di prestazioni non significative dal punto di vista del reddito;
B. nuclei familiari monoreddito il cui titolare ha richiesto trattamento di sostegno al reddito o il datore di lavoro ha richiesto ammissione di trattamento di sostegno del reddito, ai sensi del D.L. 18/2020, o il datore di lavoro abbia sospeso e/o ridotto l'orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore;
C. persone segnalate dalle Associazioni del Terzo Settore che si occupano di contrasto alla povertà;
D. persone in difficoltà economica, anche momentanea, a causa dell'emergenza Coronavirus.
Entità dei buoni spesa:
€ 150,00 per nucleo monofamiliare
€ 250,00 per nucleo di due persone adulte
€ 100,00 per ogni figlio minore fino ad un massimo di € 600,00 a famiglia
Il primo termine per la valutazione delle domande è venerdì 10 aprile e, successivamente, il venerdì di ogni settimana fino a esaurimento delle risorse disponibili, fatta salva la possibilità di integrazione di dette risorse con fondi del bilancio comunale, laddove possibile.
Un ulteriore segno di vicinanza e solidarietà, quello che la comunità cinese del territorio marchigiano , appartenente alla Chiesa Cristiana Evangelica, ha voluto esprime nei confronti dei concittadini del Comune di Potenza Picena in un momento di particolare difficoltà. Stamane il referente della comunità religiosa cinese ha consegnato in Municipio 600 mascherine unitamente ad un messaggio di sostegno ed augurio: "Andrà tutto bene perchè Dio è con Noi".
Presenti gli Assessori Luisa Isidori e Tommaso Ruffini ed il Presidente della municipalizzata A.S.P.P. Mario Properzi, i quali hanno ringraziato a nome di tutta la cittadinanza. "Un gesto che abbiamo apprezzato e che ci ha davvero toccato - ha riferito l'Assessore Ruffini - le 600 mascherine saranno distribuite tra Casa di Riposo, addetti alla Polizia Locale, volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile e presso le Farmacie Comunali".
L'Amministrazione Comunale di Potenza Picena rende noto, inoltre, che è operativo lo Sportello di Ascolto Telefonico attivato dal Comune di Potenza Picena tramite la divisione Servizi Sociali. Il servizio, totalmente gratuito, ha l'intento di offrire un supporto a chiunque ne abbia bisogno in un momento di grande difficoltà per tutti ed in particolare per chi è solo o con particolari esigenze. Lo sportello è disponibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 16 alle ore 17, chiamando il 327.4613215.
"Questa mattina il mercato ortofrutticolo di piazza Gramsci e di altri generi alimentari si è svolto senza assembramenti né code e nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza". Così il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha commentato la ripresa del mercato alimentare del sabato, nonostante l'emergenza coronavirus.
"Le misure sono state garantite non solo dalla Polizia municipale e dalla Protezione civile, ma – ci tengo a dirlo - dall'alto senso civico dei cittadini che si sono comportati con buon senso e come prescritto dalle norme in vigore dall'inizio di questa emergenza. Come ho spiegato più volte - prosegue Ciarapica -, lo svolgimento del mercato alimentare è previsto dal decreto della Presidenza del Consiglio e avrebbe fatto bene, in questo periodo così difficile, chi non possiede competenza specifica in materia legislativa, a lasciare da parte interpretazioni faziose, utili solo a discreditare l'Amministrazione comunale e a sollevare polemiche preventive dando per certa la mancanza di senso civico delle persone".
"Le regole ci sono e si possono rispettare in qualsiasi situazione - puntualizza il sindaco -. Questa mattina, i cittadini e i tredici ambulanti che hanno svolto legittimamente la loro attività lo hanno dimostrato, mettendo in campo un altissimo senso di responsabilità, a differenza di chi preventivamente ha voluto causare confusione, allarmismo e tensioni, quando invece in questo momento c'è bisogno di calma e ponderatezza".
"Quanto accaduto stamattina dovrebbe servire da lezione a certa politica che approfitta anche delle emergenze per mettere in cattiva luce chi lavora, speculando sulle paure della gente. Non abbiamo organizzato una festa ma applicato la legge - conclude Ciarapica -: gli operatori, quei pochi a cui lo Stato consente di restare aperti in questo momento, hanno potuto svolgere il loro lavoro, i clienti hanno potuto acquistare i beni alimentari necessari, proprio come avviene ogni giorno nei supermercati e il Comune ha vigilato affinché tutto avvenisse nel rispetto delle norme, mentre l'opposizione, invece di collaborare, come dice di voler fare, finora ha creato solo bufere".
Dopo l’acquisto da parte del Comune di 11.000 mascherine e la distribuzione capillare in ogni via e frazione dai ragazzi della croce Rossa di Cingoli, nel comune scatta l’obbligo, da oggi, di indossare guanti e mascherine per accedere a negozi, farmacie, supermercati ed esercizi pubblici in genere. Il sindaco Michele Vittori ha emesso un'ordinanza comunale.
"Con il provvedimento odierno - scrive il sindaco in una nota - si sono rafforzate le misure precedentemente adottate che avevano il fine di evitare l’ammassamento delle persone e che, ancora oggi a Cingoli, sono valide. Si tratta dell’obbligo di mantenere una distanza superiore a 2 metri tra persone e del divieto di accesso degli avventori nei negozi in un numero superiore ai commessi e al personale addetto alla vendita. La misura adottata in data odierna non deve allarmare su un peggioramento dei numeri epidemiologici del nostro Comune - continua Vittori - .
Dai dati trasmessi dalla Prefettura e dalla Regione dal 20 marzo 2020 si tratta, attualmente, di circa 30 persone affette dalla patologia da Covid-19 e di 29 persone obbligate alla cosiddetta quarantena (non si conosco i dati del numero delle persone ricoverate negli ospedali)."Se si esclude il numero dei contagiati nella Casa di riposo e dei decessi, si può sperare che le misure di contenimento stiano producendo i loro effetti" - spiega Vittori - .
A tal fine è necessario continuare a rispettare tutte le misure statali e comunali adottate, affinché sia possibile tornare alla normalità nel più breve tempo possibile".
Chi non avesse ricevuto le mascherine può chiamare la croce Rossa di Cingoli 0733604330 o il COC 3316906665
Primo caso di Covid-19 all’Ircer di Recanati. L’esito del tampone è stato comunicato al personale della struttura nella mattina del 2 aprile scorso, la direzione ha tempestivamente richiesto il trasferimento del caso Covid 19 presso un’altra struttura sanitaria, trasferimento avvenuto nella tarda mattinata dello scorso 2 aprile.
“In data odierna gli ospiti della struttura socio sanitaria Ircer sono 65 ed al momento non si ha la presenza di altri casi Covid 19 accertati, in ogni caso la situazione è continuamente monitorata dallo staff interno della struttura che è in stretto contatto con i Medici di Medicina Generale e con la centrale operativa del 118” – fanno sapere della Direzione - .
Dietro richiesta dell’ Ircer, sono stati programmati dall’AsurAv3 i tamponi faringei per tutti gli operatori presenti nella struttura socio-sanitaria e per i 10 ospiti. I tamponi per i restanti ospiti saranno effettuati nella mattinata di lunedì del 6 aprile prossimo, pertanto a tutti gli operatori e a tutti gli ospiti in Ircer sarà eseguito il tampone. Tutto ciò risulta particolarmente importante per effettuare una prima mappatura della situazione sanitaria dentro la struttura.
L’Ircer ricorda che per le informazioni assistenziali i familiari dei suoi ospiti si potranno rivolgere al personale sanitario, invece per avere contatti diretti con i loro cari, la struttura ha messo a disposizione fin dal 5 marzo alcuni canali alternativi di comunicazione. A supporto della comunicazione è presente per quattro ore al giorno un operatore appositamente dedicato che funge da facilitatore ospite/ familiare per i collegamenti attivi quali videochiamate, skype o voce. Invece in caso di informazioni strettamente cliniche i familiari si dovranno rivolgere al medico curante.
Il sindaco di Fiuminata Vincenzo Felicioli torna a rivolgersi, tramite un video postato sui social, alla propria cittadinanza. I casi di positività al coronavirus nel paese sono saliti a sei (quattro curati a domicilio, due curati in ospedale), con 8 persone in quarantena obbligatoria. "Siamo in attesa del responso di altri tamponi eseguiti di recenti su altri nostri cittadini. Numeri che cominciando a creare una grandissima preoccupazione - dice il sindaco -. Ancora troppa gente gira per il paese, ci giungono segnalazioni di bambini che giocano a calcio in piazza. Stiamo scherzando con il fuoco".
"Dalla prossima settimana verranno potenziati i controlli. È ora di dire basta e capire che non siamo fuori dal mondo" aggiunge Felicioli, che annuncia anche l'inizio della distribuzione di mascherine alla popolazione.
Ecco il video postato dal sindaco:
Anche il sindaco di Sarnano Luca Piergentili si appella al buon senso dei suoi concittadini, informando della prima persona residente nel suo comune positiva al coronavirus.
"Si tratta di una persona da tempo ricoverata presso strutture sanitarie" dice il primo cittadino.
"Con enorme dispiacere ho riscontrato in questi ultimi giorni, da parte di troppi compaesani, un allentamento nel rispetto delle regole - prosegue Piergentili - pertanto, sentiti i gruppi in consiglio comunale ed in accordo con le forze dell'ordine e la polizia locale, provvederemo a fare controlli in modo ancor più rigoroso e puntuale. Lo sforzo che abbiamo fatto fino ad ora non deve essere vanificato e richiede da oggi in avanti maggiore impegno".
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4341 casi positivi al coronavirus riscontrati in Regione Marche. Sono 1820 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1290 in provincia di Ancona, 598 in provincia di Macerata (37 in più di ieri), 305 in provincia di Fermo, 233 in provincia di Ascoli Piceno, 95 extra regione.
Aumenta a 1150 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (10 più di ieri), mentre quelli in terapia intensiva scendono a 153 (5 in meno di ieri): 21 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (10 a Civitanova, 11 a Camerino).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è di 270.
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Questa mattina, alle ore 12.00, rappresentanze delle Forze dell'ordine di Macerata - Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza - si sono recate presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove, dopo essersi schierate all'esterno delle strutture, hanno reso omaggio al personale medico e sanitario che sta lottando da settimane contro il Covid-19.
Presso l'ospedale di Macerata era presente anche il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre al direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni. Presente presso l'ospedale di Civitanova anche il comandante del commissariato Lorenzo Sabatucci.
Tutti sugli attenti, gli uomini e le donne delle Forze dell'Ordine. Il saluto è stato accompagnato dalle note dell'Inno di Mameli. Un omaggio che è stato raccolto dal personale ospedaliero. Gran parte di medici, infermieri, operatori, infatti, si sono affacciati dai balconi delle strutture o sono usciti per ringraziare. Un omaggio, quello delle Forze dell'Ordine, che si è tenuto in varie parti d'Italia.
Sono le 400 strutture marchigiane che accolgono 12 mila anziani a pagare il prezzo più alto di questa emergenza sanitaria. La popolazione anziana è in generale la più indifesa ed esposta alla mortalità del virus.
Non è stato sufficiente limitare l’accesso degli esterni alle case di riposo per frenare i contagi, il virus continua a circolare nei corridoi, trasformandosi lentamente in veri e propri focolai.
Federica Carosi, responsabile di CNA Pensionati Macerata, denuncia: “Quello che emerge ancora oggi è la drammatica carenza di protezioni per gli operatori che vi lavorano; mascherine, camici sterili, occhiali, calzari; non è un caso quindi che in diverse strutture sanitarie, molti dipendenti si trovino in quarantena”.
Da queste forti motivazioni muove l’iniziativa di Sanidoc e CNA Macerata: “Mettere in sicurezza gli operatori sanitari con gli adeguati presidi è una prima via di uscita per evitare la diffusione del contagio tra i nostri anziani – precisa la Carosi. Abbiamo quindi accolto con favore la raccolta fondi lanciata da Sanidoc per l’acquisto di mascherine che saranno donate alla residenza protetta per anziani di Urbisaglia”.
Le mascherine, rigorosamente certificate per l’uso sanitario, saranno fornite dalle imprese di CNA Federmoda Marche. Per chi volesse fare offerte libere è possibile farlo tramite Paypal o tramite bonifico intestato a SANIDOC APS all’IBAN: IT89 S030 6909 6061 0000 0169 591 per avere maggiori informazioni sulla raccolta è possibile accedere al sito internet di Sanidoc al link www.sanidoc.it/donazione/.
“Sanidoc - ricorda Federica Carosi - è un’associazione di promozione sociale che nasce nel 2009 e CNA è tra i suoi soci fondatori. Negli anni ha stipulato circa ventimila convenzioni con gli ambulatori privati distribuiti in tutta la regione, per permettere ai propri associati forti sconti sulle prestazioni sanitarie. Saranno preziose anche donazioni di piccolissime somme”.
La responsabile CNA Pensionati lancia infine un appello: “Approfittiamo per raccomandare ai nostri anziani di tener duro e restare a casa fino alla fine dell’emergenza. Per qualsiasi necessità io e tutta la CNA di Macerata siamo disponibili. Per chi volesse, la CNA Pensionati nazionale ha aperto un canale di ascolto esclusivo sulla piattaforma gratuita Telegram”.
(Foto di repertorio: Federica Carosi Cna Pensionati Macerata)
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 111 su 794 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 4341 su un totale di 14.472 campioni testati.
Si registra un decremento nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati, con un'incidenza del 13,97% nelle ultime 24 ore, contro il 17% riscontrato nella giornata di ieri.
Il computo totale dei positivi in base alla totalità dei test effettuati è del 29,99%, contro il 32% di ieri.
Nel dettaglio i dati del Gores:
Il Comune di San Severino Marche sta procedendo al pagamento del Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione, del mese di febbraio. Sono 664 i nuclei familiari destinatari del contributo che ammonta, in totale, a 489.672,41 euro.
L’ufficio Servizi alla Persona del Comune ricorda che, a causa dell’emergenza Coronavirus, è stata pubblicata dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, l’Ordinanza n. 650 con cui è stata disposta la proroga di 60 giorni per la presentazione delle nuove domande del Cas, in scadenza il 18 marzo 2020.
La nuova Ordinanza, di fatto, apporta modifiche all’articolo 1 dell’Ordinanza dello stesso capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 614 del 12 novembre 2019.
Chi ha già presentato domanda non dovrà ripresentare nuove dichiarazioni.
Si ricorda, infine, agli aventi diritto al Cas di comunicare all’ufficio Servizi Sociali ogni variazione del nucleo familiare, qualsiasi spostamento e l’eventuale nuova sistemazione avente carattere di stabilità, la revoca dell’inagibilità della propria abitazione lesionata dal sisma oppure l’eventuale variazione del proprio Iban e del conto corrente.
Lavori di ricostruzione terminati anche all’Istituto Croce Bianca, in località Rocchetta. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato parzialmente non utilizzabile la struttura che ospita da più di cinquant’anni una comunità terapeutica residenziale impegnata nell’assistenza carceraria e post -detentiva e nella salvaguardia dell’emarginazione sociale oltre che nella cura e nel reinserimento socio lavorativo di soggetti affetti da disturbi derivanti da nuove e vecchie forme di dipendenza patologica anche sottoposti a misure alternative alla reclusione.
La revoca fa seguito ad opere di riparazione del danno sismico con rafforzamento localizzato della struttura per un importo di circa 425mila euro.
A San Severino Marche, complessivamente, sono 430 le pratiche di ricostruzione presentate e inserite nel portale Domus Sisma-2016. Di queste 290 fanno riferimento alla ricostruzione leggera B – C, 136 alla ricostruzione pesante E e altre 4 alle attività produttive. Altre 45 pratiche hanno interessato la delocalizzazione di queste ultime. In totale sono state finanziate 217 pratiche per un totale di 35.664.546,63 euro di cui 195 relative alla ricostruzione leggera B – C e 22 alla ricostruzione pesante E. Di queste ne sono state chiuse 162 con riferimento alla ricostruzione sisma 2016, 3 relative alla ricostruzione pubblica e altre 37 con riferimento al cosiddetto Sisma Bonus.
Prosegue senza sosta la solidarietà a Treia: sono arrivate nella tarda mattinata di ieri 2000 mascherine, donate da Ernesto ed Elisabetta Raponi alla città e alla casa di riposo comunale; la donazione è stata effettuata per ricordare la figura di Benito Raponi, grande personaggio treiese, industriale e sportivo che ha segnato profondamente la storia della città del bracciale.
La distribuzione inizierà questa mattina, sabato 4 aprile, dalle ore 9, presso tutte le attività commerciali di sali e tabacchi del comune di Treia (centro storico, zona borgo, Passo Treia e Chiesanuova).
“Per quanto riguardano le frazioni di Camporota e Santa Maria in Selva – fa sapere il Comune - si potranno ritirare presso il Circolo di Santa Maria in Selva previa chiamata a uno dei due operatori (3357160409 o 3357160410). Chi per comprovate esigenze non può in nessun modo recarsi in uno dei punti di consegna può contattare anche l’Avis di Treia che si è attivata per consegnarle a domicilio contattando preventivamente i seguenti numeri: 380 10 58 133 o 335 58 86 049 339 16 48 458 o 339 21 72 121”. Intanto dopo due giorni di ricezione domande buoni pasto ecco la situazione: 114 domande presentate per un totale di 24000 euro concessi in buoni pasto.
Prosegue l’attività del centro operativo comunale di Treia, reperibile al numero 0733218700.
Prefettura di Macerata, Camera di Commercio Marche, Associazioni di categoria e sindacati in call conference per fare un punto della situazione sull'attuazione del DPCM 22 marzo 2020 e per verificare la conformità a quanto previsto nell’art. 1 del del decreto e delle comunicazioni pervenute fino ad oggi.
L'approccio metodologico, illustrato dal Prefetto Iolanda Rolli in apertura di riunione, è stato preceduto da una analisi volta da un lato alla ricognizione delle attività produttive, operata grazie al contributo della Camera di commercio, che ha fornito un panorama completo e chiaro del tessuto produttivo del territorio, dall’altra all’accertamento dei codici Ateco contenuti nell’all.1 al DPCM 22 marzo 2020, successivamente modificati con DM MISE 25 marzo 2020.
Dai dati della Camera di commercio delle Marche sono più di 24.000 le imprese della provincia di Macerata che, rientrando in una delle fattispecie previste, possono proseguire regolarmente la propria attività lavorativa. La prefettura di Macerata sulla questione ha, inoltre, già ricevuto poco più di 300 comunicazioni da parte di imprese che dichiarano di svolgere attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1 del DPCM 22 marzo, come modificato dal DM MISE 25 marzo u.s., nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali e di queste 130 sono state già definite senza elementi ostativi. Numerosissimi, poi, sono stati i quesiti concernenti l’esatta applicazione della nuova normativa.
Con l'obiettivo di favorire una trattazione veloce delle domande, è stato istituto un gruppo di lavoro interno, che si avvale del più ampio bagaglio di competenze e informazioni possedute dalla Camera di Commercio e della attività di controllo svolta dal Corpo della Guardia di Finanza che è direttamente coinvolto nel puntuale esame delle comunicazioni.
Nella maggior parte dei casi, le comunicazioni sono state ritenute documentate e motivate. Nei casi dubbi sono stati chiesti chiarimenti e integrazioni o disposti mirati controlli.
"Devo dare atto - ha sottolineato il Prefetto - della grande serietà e del senso di responsabilità delle aziende della provincia che emergono dalle istruttorie finora svolte: nessuna richiesta è risultata essere in contrasto con le disposizioni governative. La maggioranza delle dichiarazioni è congrua con le attività ammissibili, svolte e soprattutto legate alle filiere dell'agroalimentare, del commercio e dei trasporti.
La Prefettura sta producendo un grande sforzo per vagliare in tempi eccezionalmente compressi tutte le comunicazioni e per fornire rapidamente un riscontro. In ragione del significativo numero delle “comunicazioni” già pervenute, non poche delle quali inevitabilmente da integrare secondo le indicazioni contenute negli appositi moduli, si è ritenuto di fornire ulteriori chiarimenti predisponendo un vademecum utile alle imprese. Tutto ciò, oltre ad essere stato diffuso agli organi stampa, è stato da subito pubblicato sul sito web dalla Prefettura e nell’odierna occasione è stato raccomandato a tutti i rappresentanti delle categorie presenti di richiamare l’attenzione sulle corrette modalità di presentazione delle comunicazioni.
Il Gruppo di lavoro valuta con la massima attenzione le dichiarazioni, al fine di garantire l’imprescindibile esigenza di salvaguardia della salute pubblica e della continuità dei processi produttivi, ma anche della garanzia dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro dei dipendenti".
Il Prefetto ha assicurato che verificherà, con mirati accertamenti svolti dalle Forze di Polizia e dalle amministrazioni competenti, il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dei lavoratori dal pericolo del contagio Covid-19, anche alla luce del protocollo sottoscritto lo scorso 14 marzo.
Per questo continuano sempre più serrati i controlli di polizia sul territorio, arrivando a superare i 43.000 interventi (ad oggi sono 22.281 le persone e 19.688 le attività economiche controllate).
Il direttore di Confindustria ha assicurato l'impegno dell’associazione a supportare le aziende nell’attivazione degli ammortizzatori sociali messi in campo per affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19 chiedendo, poi, una corsia privilegiata per gli investimenti nell’area del cratere.
Durante la videoconferenza il rappresentante della Coldiretti ha chiesto chiarimenti in merito all’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di prodotti agricoli e alimentari.
In tale situazione, come in molti altri casi, si può far riferimento alle F.A.Q. pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc. Peraltro tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di monitorare in modo stringente le attività nei settori essenziali, al fine di tutelare al massimo la salute dei lavoratori coinvolti, e hanno garantito la disponibilità a collaborare indicando le situazioni di mancata applicazione del protocollo di salute e sicurezza sottoscritto lo scorso 14 marzo.
“Un altro tema particolarmente importante, sul quale è già in atto, per le attività collegate alla ricostruzione, un confronto costante con le parti sociali e con gli Istituti di credito - ha aggiunto il prefetto - è quello delle possibili infiltrazioni. Nelle pieghe delle difficoltà economiche delle aziende del territorio, causate dalla situazione emergenziale per il contagio Covid-19 potrebbe tentare di infiltrarsi la criminalità organizzata di stampo mafioso per incrementare illegalmente i propri profitti”.
“In questa direzione è stata già chiesta la massima attenzione ai vertici della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di finanza. Ma possono rivelarsi estremamente preziosi anche i contributi informativi delle associazioni delle categorie produttive e delle organizzazioni sindacali. Un contributo che può essere determinante al fine di intercettare precocemente le tendenze evolutive dei fenomeni criminali di tipo mafioso nella fase emergenziale e post-emergenziale, proprio in considerazione della capillarità e della capacità diffusiva che loro posseggono”.
A seguito del positivo esito dell'incontro da remoto, il prefetto ha proposto un nuovo incontro per un approfondimento sul tema degli ammortizzatori sociali e per verificare l’andamento dei pagamenti e più in generale della situazione.
Stabiliti i criteri per l’assegnazione del bonus alimentare, a Camerino, in favore di persone o famiglie in condizioni di disagio economico e sociale causato dalla situazione emergenziale in atto, provocata dalla diffusione di agenti virali trasmissibili (Covid19). Si tratta di aiuti per coloro che sono in condizioni di assoluto disagio per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità.
Si potrà richiedere il bonus spesa: se nel proprio nucleo familiare non ci sono componenti percettori di reddito da lavoro dipendente (pubblico o privato), da pensione o da altre forme di reddito; se il proprio nucleo familiare è monoreddito se è stata chiusa o sospesa l’attività lavorativa in base alle disposizioni del d.l. 18/2020; se il proprio nucleo familiare trae reddito da attività di lavoro intermittente, occasionale, stagionale ecc., al momento interrotta in base alle disposizioni del d.l. 18/2020 (specificare l’attività di lavoro); se il proprio nucleo familiare si trova temporaneamente impossibilitato a soddisfare le primarie esigenze di vita a causa dell’emergenza covid19 (specificare la situazione)
La richiesta del bonus spesa potrà essere avanzata anche da coloro che percepiscono altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogate da enti pubblici (Rdc, Rei, naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, contributo autonoma sistemazione). Se all’interno del proprio nucleo familiare ci sono figli minori l’importo sarà aumentato di 50 euro. Da ogni nucleo familiare potrà essere presentata un’unica istanza.
Gli interessati potranno presentare la domanda on line accedendo al sito del Comune all’indirizzo www.comune.camerino.mc.it o inviando una mail all’indirizzo emergenza@comune.camerino.mc.it attraverso il modello disponibile sul sito. Solo nel caso di indisponibilità all’uso di questi strumenti, la domanda potrà essere compilata telefonicamente al numero 0737/631385 e 0737/636041 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 18. L’amministrazione comunale provvederà a effettuare gli opportuni controlli successivi, in merito a quanto dichiarato sull’autocertificazione. Le domande dovranno essere presentate nelle modalità indicate entro e non oltre l’8 aprile.
“Abbiamo cercato di stabilire dei criteri che potessero raggiungere la più ampia fetta di persone che vivono una condizione di forte disagio – ha spiegato il sindaco Sandro Sborgia – Se i fondi riservati al Comune di Camerino (circa 37mila euro) non dovessero esse sufficienti per soddisfare tutte le domande, allora abbiamo già pensato d’implementare la cifra con uno sforzo da parte del Comune. Daremo priorità ai nuclei familiari maggiormente in difficoltà, ma saranno considerati anche coloro che già usufruiscono di altre misure di sostegno proprio per non lasciare nessuno in dietro” conclude Sborgia.
Non ci stava proprio ad essere bannato (escluso per violazioni) da quel gioco on line che tanto gli piaceva.
Ed è così che un ragazzo marchigiano ha pensato bene di inviare questo post ai gestori della piattaforma: "si fa onor ne' reputazione quindi toglietemi sto cavolo di ban altrimenti chiudo per sempre il mio aka. Sono a casa in quarantena e non posso nemmeno giocare..... o me lo riaprite istantaneamente o esco e infetto mezzo mondo sappiatelo"
Probabilmente pensava di intimidire i gestori o semplicemente di fare una goliardata. Purtroppo però, secondo le regole americane, quelle parole si sono rivelate una minaccia alla salute pubblica e pertanto i gestori della piattaforma on line hanno immediatamente informato l'FBI
Raccolti i dati di registrazione dell'utente e verificato che si trattasse di un italiano, l'FBI ha immediatamente coinvolto il Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico e per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) ed il Compartimento Polizia Postale delle Comunicazioni per le Marche.
Gli investigatori sono riusciti a rintracciare una connessione proveniente dalle Marche. Da lì si è arrivati all'account, che non era utilizzato dalla persona registrata
Attraverso un mix di tecniche investigative informatiche e tradizionali, la Polizia ha identificato un giovane, nickname «Kaiser Soze», ovvero colui che usava la piattaforma di gioco online.
Per lui è scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria ex 658 c.p. per procurato allarme. Rischia l'arresto fino a sei mesi.
Siamo pronti per la distribuzione dei buoni spesa: già dal pomeriggio di oggi, in tempi record, i dipendenti dei Servizi sociali chiameranno il primo gruppo di aventi diritto per consegnare il buono alimentare previsto dallo Stato. La consegna avverrà solo su appuntamento telefonico”. A dare la buona notizia, il sindaco Fabrizio Ciarapica, che questa mattina ha provveduto a completare l'iter burocratico per l'assegnazione delle misure di solidarietà previste dall'emergenza Covid-19, che a Civitanova raggiungeranno presumibilmente, secondo una stima ancora provvisoria quasi mille perone in base ai requisiti indicati nel bando e all'ordine cronologico di arrivo delle domande. (alle 14 di oggi sono circa 900 le domande pervenute ma il dato è in aggiornamento).
“Stiamo affrontando un'emergenza e questo comporta essere rapidi e veloci – ha spiegato Ciarapica. La scelta dell'Amministrazione è stata quella di aiutare tutti, comprese le persone che non hanno dimestichezza con l'italiano, o che a casa non possiedono un pc, una stampante o una scheda dati telefonica per effettuare il collegamento Internet. Mi sento di dover ringraziare di cuore ciascuno dei dipendenti dell'Ufficio Protocollo, dell'Urp comunale e l'ufficio messi e Servizi sociali che sono stati in prima linea a raccogliere le domande svolgendo questo lavoro importante nell'aiutare una ad una le persone che avevano necessità nella compilazione dei moduli, soprattutto residenti stranieri. Un lavoro prezioso che, se non fornito, ci avrebbe indotto a respingere le schede che avrebbero rischiato di arrivare incomplete. Un ringraziamento anche agli agenti della Polizia municipale e ai volontari della Protezione civile per il servizio di sicurezza”. C'è tempo fino a martedì 7 aprile per chiedere i sussidi, ma si è verosimilmente vicini al raggiungimento del budget di 262 mila euro.
“Siamo uno dei pochi comuni che lunedì ha emesso la delibera e venerdì ha avviato la consegna dei buoni – conclude il Primo cittadino di Civitanova. Va sottolineato inoltre, in questi momenti difficili, che Civitanova è la città con il più alto numero di abitanti della provincia e che il Comune versa in carenza di organico. Abbiamo invitato le persone a spedire le email o telefonate, ma le code che si sono create in questi tre giorni testimoniano che abbiamo raggiunto persone che sono davvero in difficoltà anche per la mancanza di mezzi che a volte diamo per scontati”.
L’invio della domanda potrà avvenire tramite posta elettronica all’indirizzo email: protocollo@comune.civitanova.mc.it o pec: comune.civitanovamarche@pec.it
Per informazioni sarà possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 09:30 alle ore 12:30 gli uffici comunali al numero 0733822285.
L’infezione da Covid-19 ha fatto riaprire i battenti delle fabbriche, per distribuire alla popolazione, in modo del tutto gratuito, come in tempo di guerra.
Sono così arrivate al Comune di Cingoli le mascherine prodotte Made in Filottrano-Cingoli, su licenza dalla LARDINI S.p.a., e con le risorse e i materiali della stessa Azienda con sede a Filottrano di proprietà dei fratelli Andrea, Luigi, Lorena e Anna Rita Lardini.
Come ha dichiarato uno di essi, Andrea Lardini, sono state prodotte dai loro dipendenti che ”gratuitamente si sono messi a cucirle senza chiedere nessuna remunerazione del lavoro”.
A Mummuiola, nella nostra zona industriale cingolana, in questa settimana, ma lavoreranno anche la prossima, in modo del tutto gratuito, come si è detto, si sono ritrovate 11 lavoratrici per regalare sempre alla popolazione le loro mascherine. Sono le dipendenti del Pantalonificio CO.MI.G di Giorgio Coppari e della ditta Confezioni-Cingoli di Emili Cavalletti.
Queste mascherine prodotte in loco, potranno essere utilizzate – come prevede l’articolo 16 del DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18, « Per contenere il diffondersi del virus COVID-19, […..] per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro».
Quindi, i lavoratori delle imprese manifatturiere (non gli operatori sanitari), che nella loro prestazione sono impossibilitati a mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro, e non hanno dispositivi più efficaci (tipo FFp2 e FFp3 o Mascherine chirurgiche), potranno richiedere al numero 0733-604330 CRI di Cingoli o al numero C.O.C. 331-6906665 , tali presidi in via del tutto gratuita, grazie alla donazione in parola.
Andrea Lardini ha fatto sapere che sono in corso le validazioni per renderle idonee alla stessa stregua delle mascherine chirurgiche.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi informa sulla situazione Covid-19 a Tolentino.
"Ad oggi venerdì 3 aprile 2020 i positivi sono 14. A questi si aggiungono 26 persone che sono in quarantena.Ci raccomandiamo, ancora una volta di avere pazienza e di restare a casa –sottolinea il Sindaco Pezzanesi – dobbiamo evitare possibili rischi di contagio e quindi dobbiamo rispettare le disposizioni per contenere la diffusione del Covid"
Dopo la Giunta anche il Consiglio comunale di San Severino Marche si riunisce in via telematica per l’emergenza Coronavirus. La seduta, convocata dal presidente dell’Assise settempedana Sandro Granata, si terrà mercoledì prossimo (8 aprile) alle ore 16 in prima seduta.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno, dopo le comunicazioni del sindaco Rosa Piermattei, la definizione delle aliquote dell’addizionale comunale all’Irpef, l’approvazione del programma dei lavori da realizzare nel triennio 2020/2022 e dell’elenco annuale riferito al 2020, l’approvazione del programma biennale degli affidamenti di servizi e forniture relativo agli anni 2020 e 2021.
Successivamente si passerà alla ricognizione, all’approvazione e alla valorizzazione del Piano di alienazione del patrimonio comunale disponibile, alla ricognizione e alla determinazione dei prezzi di cessione, per l’anno 2020, delle aree e dei fabbricati da destinare ad attività produttive e terziarie alla residenza pubblica.
Infine saranno sottoposti ad approvazione il Dup per il triennio 2020-2022, il bilancio previsionale 2020-2022 e il Piano di revisione delle società partecipate. Da ultimo, tra gli argomenti all’ordine del giorno, figura anche l’approvazione definitiva della variante parziale al vigente Piano regolatore generale comunale per la suddivisione in tre lotti di un’area di trasformazione sita nel rione di Contro.