In base al decreto del Governo del 10 aprile, i cui effetti decorrono da oggi, viene consentita una graduale riapertura delle attività produttive.
In particolare, si consente l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di manutenzione, vigilanza e conservazione.
Tutte le attività sono tenute al rispetto delle disposizioni attualmente in vigore in relazione all'emergenza epidemiologica in essere, con particolare riguardo ai contenuti del "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro" sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali.
In relazione alle previsioni del decreto, si ritiene che siano ammesse:
- le installazioni e gli allestimenti stagionali necessari per l'apertura degli stabilimenti balneari oltre che di piccoli chioschi già autorizzati, e pertanto senza esecuzione di modifiche o nuove opere, purché le stesse siano svolte all'interno della concessione demaniale marittima senza interferire con spazi pubblici e con l'area di cantiere segnalata e recintata per impedire l'accesso ad estranei;
- i ripascimenti stagionali e la sistemazione delle spiagge con mezzi meccanici con le medesime modalità operative di cui sopra;
- le opere minori di cui al D.P.R. 6 giugno 2001 n ° 380 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia" come di seguito indicate: attività edilizia libera per piccoli interventi, di cui all'art. 6 del D.P.R. 38/01/2001; opere edilizie per le quali è sufficiente la CILA, di cui all'art. 6bis del D.P.R. 38012001;
- prestazioni di servizio di carattere artigianale rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto all'ormeggio.
Il decreto non pone inoltre limitazioni al normale svolgimento delle attività agricole stagionali e di quelle relative agli allevamenti (conduzione superfici foraggere, pascolamento, distribuzione reflui, governo e cura dei capi zootecnici) né allo svolgimento delle attività inerenti alle filiere agro-alimentari, assicurando quindi una continuità dei conferimenti e delle forniture, da parte delle aziende agricole alle imprese di trasformazione agro-alimentare, e il mantenimento dei flussi produttivi di alimenti.
Il D.P.C.M. 10 aprile 2020 ha inoltre inserito tra i codici ATECO consentiti il codice 81.3 "Cura e manutenzione del paesaggio" con esclusione delle attività di realizzazione e consentendo pertanto quanto di seguito indicato:
- cura e manutenzione di parchi e giardini per: abitazioni private e pubbliche, edifici pubblici e privati (scuole, ospedali, edifici amministrativi, chiese eccetera), terreni comunali (parchi, aree verdi, cimiteri eccetera), aree verdi per vie di comunicazione (strade, linee ferroviarie e tranviarie, vie navigabili, porti, aeroporti), edifici industriali e commerciali;
- cura e manutenzione di aree verdi per: edifici (giardini pensili, verde per facciate, giardini interni eccetera), campi sportivi (campi di calcio, campi da golf eccetera), campi da gioco, aree per solarium ed altri parchi per uso ricreativo, acque lacustri e correnti (bacini, bacini artificiali, piscine, canali, corsi d'acqua, sistemi di scolo).
Il DPCM autorizza, altresì, la ripresa delle attività relative alla costruzione di opere idrauliche.
È confermata la piena operatività dei cantieri relativi alla realizzazione di opere pubbliche, finalizzate al ripristino dei danni conseguenti ad eventi alluvionali e, più in generale, alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico e alla difesa degli abitati dall'azione del mare.
Le attività di manutenzione e propedeutiche alla consegna dei mezzi navali già allestiti da parte dei cantieri navali ed il loro spostamento dal cantiere all'ormeggio sono autorizzate previa comunicazione al Prefetto ed alla Autorità Marittima competente ed ottenuto l'assenso delle parti sociali.
Dopo i 19 casi di positività riscontrati (17 ospiti e 2 operatori, leggi qui) nel giorni scorsi, la situazione presso la struttura per anziani Ircer Assunta di Recanati è in continua evoluzione.
Si è entrati in una nuova fase della gestione dell'emergenza, vista la presenza di ospiti positivi al Covid 19 e di ospiti non Covid 19. Una fase critica e complessa, sotto tutti gli aspetti.
La Fondazione ritiene che, per la tutela della salute e sicurezza delle cure, l’ospite non autosufficiente, e ora positivo al Covid 19, vada trasferito in strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate.
"Si ritiene che il trasferimento sia doveroso e il più sicuro per questa tipologia di ospite già fragile con pluri patologie e ora positivo al virus Covid 19 - sottolineano il presidente Giacomo Camilletti e la direttrice generale Mara Pierini -, e sia doveroso perché aumentata la sua fragilità e complessità. Questa nuova tipologia di ospite non corrisponde più alla tipologia di ospite entrato in Ircer e accompagnato dall’unità valutativa distrettuale iniziale".
Per questo motivo, il 9 aprile è stata inviata all’ASUR Area Vasta 3 una formale richiesta di trasferimento degli ospiti Covid 19 presso strutture sanitarie. Successivamente, la richiesta è stata inviata anche ad ASUR Marche, assieme a quella di poter attingere alla sua graduatoria di personale infermieristico, perché ne è in carenza.
Dovendo gestire nel frattempo la nuova fase di emergenza, l'Ircer ha rafforzato il proprio organico con l'assunzione di un medico che si aggiunge a quello già presente in organico. "A Lui, a nome della Direzione e del Consiglio di Amministrazione Ircer va tutto il nostro ringraziamento - dicono Camilletti e Pierini -, apprezzamento e senso di gratitudine perché, ha accettato la richiesta, senza indugio, e si è rimesso anche lui in prima linea nonostante fosse in pensione da alcuni anni, volendo al contempo apportare la sua specializzazione e lunga esperienza ospedaliera a supporto della gestione dell’emergenza sanitaria in Ircer".
Sono 410 mila le mascherine che la Protezione Civile della Regione Marche ha distribuito nelle ultime tre settimane attraverso Confservizi e il fondamentale apporto dei volontari.
A Comuni, Prefetture, Polizia provinciale, Tribunali e Forze dell’Ordine sono state consegnate 210 mila mascherine di tipo Montrasio e 160 mila mascherine chirurgiche.
Ai lavoratori impiegati nei servizi essenziali (trasporti e rifiuti) sono state assegnate 20 mila mascherine chirurgiche e 20 mila KN95.
Queste ultime sono una donazione del Pio Sodalizio Piceno, con il quale ha curato i contatti il presidente dell’Anci Maurizio Mangialardi.
Prosegue l’impegno del sindaco Alessandro Gentilucci nei confronti della comunità di Pieve Torina sul fronte anti covid 19. Dopo l’attivazione di servizi a sostegno delle fasce più deboli, la distribuzione di mascherine, la disinfestazione delle strade ed altre misure di sanificazione e prevenzione sanitaria adottate grazie anche alla collaborazione con il dottor Franco Cencetti, Gentilucci si appresta a rendere possibile l’effettuazione di test sierologici per circa l’8% della popolazione del suo comune, almeno in questa prima fase.
“Si tratta di un percorso attivato in via sperimentale in poche altre realtà comunali oltre Pieve Torina, e non solo nelle Marche” chiarisce Gentilucci. “Ho ritenuto opportuno, d’accordo con il dottor Cencetti, fornire questa ulteriore opportunità alla cittadinanza per monitorare al meglio la situazione e l’eventuale diffusione del contagio. Voglio che sia chiaro che, nonostante continuiamo a vivere una condizione di marginalità sotto tanti punti di vista, non molleremo di un centimetro per attestare il nostro desiderio di resilienza. Siamo gente tenace, che ha resistito al terremoto e resisterà al virus, ma ogni cosa che può essere fatta per aiutarci in queste battaglie la porteremo avanti con determinazione”.
I test sierologici sono stati affidati al medico di medicina generale, Franco Cencetti appunto, con cui è stato stilato un preciso protocollo. “A lui abbiamo affidato la gestione dei test che hanno un valore indicativo – prosegue il sindaco – ma che possono aiutarci a leggere meglio il quadro epidemiologico della nostra comunità che, al momento, non presenta situazioni di particolare criticità”.
ll Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5426 casi positivi al coronavirus sui 21.949 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2195 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1629 in provincia di Ancona, 837 in provincia di Macerata (3 in più di ieri), 363 in provincia di Fermo, 254 in provincia di Ascoli Piceno, 144 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 1588 A 1603 (+25). Un aumento che si conferma superiore rispetto a quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore .
Torna a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 1066 di ieri ai 1043 di oggi). Diminuisce ancora, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 108 a 106): 18 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (9 a Civitanova Marche, 9 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Una fila interminabile e per giunta sotto la pioggia.
Questa è la disagevole situazione che si sono trovati ad affrontare questa mattina molti cittadini maceratesi che hanno tentanto di recarsi agli Uffici Postali di Via Antonio Gramsci in pieno centro storico.
Usufruire di un servizio essenziale come quello delle poste a Macerata sembra esser diventata un vera e propria impresa, come segnalato da diversi cittadini, che oggi hanno dovuto sopportare delle file di più di mezz'ora con tanti di loro che ,constatata l'impossibilità di accedere agli sportelli per compiere delle semplici operazioni, hanno preferito rinunciare e fare marcia indietro.
Il malcontento dei maceratesi presenti nella fila si è ulteriormente accentuato in quanto per raggiungere l'ufficio postale, che tra l'altro è l'unico aperto nel comune di Macerata, è ancora obbligatorio parcheggiare fuori le mura e fare una lunga scarpinata, per poi trovarsi davanti ad una catena umana lunga almeno 50 metri, senza considerare l'esposizione a tutti i rischi inerenti al contagio da Covid-19.
Tenere il semaforo di via Don Minzoni attivo continua a creare non pochi problemi a chi deve recarsi alle Poste ma a quanto pare l'Amministrazione Comunale sembra non rendersi conto del disagio dei cittadini che anche oggi hanno dovuto fare i conti non solo con una lunga fila ma anche con il menefreghismo del Sindaco.
Lo stop imposto al turismo dalla pandemia da coronavirus ha colpito duramente i tour operator dell’incoming. Tra cancellazioni e mancanza di nuove prenotazioni, le adv hanno già perso circa il 90% del fatturato annuale e non si vedono ancora segnali di recupero. A stimarlo è Inside Marche, l’associazione dei più importanti tour operator marchigiani. Per far fronte alla lunga notte del turismo, l’associazione sta tenendo i contatti con tutti i livelli di governo, locali, nazionale e regionale per sensibilizzare le istituzioni sulla crisi del comparto.
L'incoming turistico organizzato (agenzie e tour operator) è una vera e propria fonte di ricchezza che genera un volume di affari solo nelle Marche di oltre 20milioni di euro ed impiega oltre 200 persone direttamente e con l'indotto; oltre 500mila turisti italiani e stranieri arrivano grazie al lavoro diretto ed indiretto di queste imprese, che permettono ai diversi attori di agganciare economie importanti: strutture ricettive (hotel, agriturismi, B&B, casolari), attività di servizio (bagnini, trasporti pubblici e turistici, guide, musei, ristoranti) e attività commerciali presenti nell’intero territorio regionale.
L'emergenza sanitaria ha causato la cancellazione di tutte le prenotazioni dall’estero e quasi tutte dall'Italia: tutta la promozione e gli investimenti messi in atto da settembre 2019 a marzo 2020 sono andati persi, in un anno che sembrava poter essere da record, grazie alla promozione fatta ed al successo di Lonelyplanet che aveva inserito le Marche nella Top20 delle Regioni da visitare nel mondo.
Riteniamo utili gli interventi di sostegno per le imprese del Governo, a partire dalla cassa integrazione in deroga, anche se andrebbe allungata almeno fino al 31 dicembre 2020; gli interventi sul credito, la moratoria di finanziamenti e mutui e l’introduzione dei voucher per i rimborsi, al fine di evitare il default del sistema turismo. Ma sono utili per limitare i danni immediati, e sono insufficienti ad affrontare l’aggravamento della crisi dovuto al dilagare globale della pandemia, che ha bloccato il mercato turistico internazionale.
“Per noi la cosiddetta ‘fase 2’, che sia tra una settimana o un mese, rischia comunque di essere solo un miraggio - commentano a margine dell’incontro con Celani - anche se si dovesse procedere ad una graduale riapertura delle attività, il blocco imposto in molti Paesi ai viaggiatori italiani e i limiti di spostamento che probabilmente rimarranno in Italia di fatto ipotecheranno tutto il 2020”.
Quindi ben vengano i provvedimenti che la Regione Marche ha deliberato, ovvero prestiti a tasso agevolato,( significa fare debito ) ma serve subito di più: chiediamo alla Regione Marche di istituire un vero e proprio fondo di emergenza sul turismo importante a livello delle altre regioni, in modo che gli operatori di incoming marchigiani siano in grado di poter sussistere e poter operare sui mercati internazionali, ma partendo dai tour operator dell’incoming che sono i primi interlocutori dei tour operator italiani ed internazionali, oltre alla cancellazione di imposte, contributi e tasse locali per il 2020, e la riduzione del 50% per il 2021.
Poi bisognerà mettersi subito al lavoro per la ripartenza: le nostre proposte sono di riconoscere a chi acquista un pacchetto presso un’agenzia di viaggio o tour operator un onere detraibile del 19% del valore del pacchetto acquistato, senza limite di spesa e,fare una iniziativa analoga per attrarre i clienti esteri ed appena finita l’emergenza sanitaria, di co-finanziare, concertandola direttamente con gli operatori, una seria campagna di promo-commercializzazione nel prossimo autunno per puntare a recuperare nel 2021 le perdite di questa stagione.
Associazione Inside Marche
Luigi Settembretti - Presidente Inside Marche
Gli associati:
Fabrizio Oliva - Vacanza Mia sas, Pesaro
Stefania Stefanelli - Greenwich sas, Ancona
Renzo Fazi - Break in Italy di Flavio,Pesaro
Agnese Finoia - Piceno.2 srls Marcuzzo Viaggi , San Benedetto del Tronto
Alessandro Crucianelli - CM Viaggi srl, Macerata
Federico Scaramucci - Urbino incoming sas, Urbino
Elena Popa - Food & relax sas, Venarotta
Adolfo Ciuccoli - Dream Saling srl, Fano
Marco Cadeddu - Esatour Srl,Pesaro
Ceccoli Maria Brunella - Sogno srl cr, Pesaro
Edoardo Settembretti - Terre Marchigiane ass.,Civitanova Marche
Emanuele Piunti -Alemar soc. Coop., San Severino Marche
Enrico Grassi - Marche Holiday spa, Acqualagna
Antonio Perticarini - Spazio Cultura ass., Recanati
Aldo Giustozzi - international service srls, Civitanova Marche
"Il comparto dei Vigili del Fuoco si regge sul precariato: 10 mila sono i vigili del fuoco che da anni attendono la stabilizzazione su un totale di 30 mila lavoratori. Li chiamano "discontinui" perché sono assunti con contratti brevissimi della durata massima di 14 giorni al mese, se si ammalano o se subiscono un infortunio sul lavoro sono indennizzati solo per la durata del loro breve contratto. Tale modalità di assunzione non gli consente di maturare la tredicesima mensilità e il TFR". Così, in una nota, il sindacato nazionale Cub pubblico impiego, che chiede a gran voce l'assunzione diretta dei Vigili del Fuoco precari, già dal prossimo decreto di aprile.
"Si tratta di personale altamente qualificato , formato e, di fatto, già operativo che opera nell’incertezza più assoluta, senza tutele previdenziali, assicurative ed economiche, prosegue il sindacato. È impensabile gestire la sicurezza dei cittadini e la prevenzione del territorio in queste condizioni. I pochi vigili permanenti sono già sfiancati dall’emergenza Covid 19 perché stanno operando in condizioni di grande disagio e rischio, con turni di 24 ore consecutive.
È dal 2016 che siamo impegnati su questa vertenza nazionale con manifestazioni a Roma e in tutta Italia; nel 2017 abbiamo ottenuto la formulazione di una graduatoria nazionale che vede la presenza di circa 10 mila vigili del Fuoco precari ma i Governi che si sono succeduti negli anni hanno stanziato pochissime risorse per la loro stabilizzazione.
In questo periodo di emergenza nazionale legata al Covid 19 abbiamo toccato con mano la fragilità del nostro sistema pubblico che negli ultmi vent'anni è stato tagliato, privatizzato, disprezzato dalla politica nella terminologia usata e da chi aveva interesse a depotenziarlo a favore dei privati: ci siamo accorti che la sanità pubblica è l'unica che riesce a garantire la salute dei cittadini. Pertanto bisogna invertire la tendenza investendo risorse in quei comparti che garantiscono la tutela del territorio e la salute pubblica. Uno di questi è proprio il comparto dei Vigili del Fuoco. Per questo motivo abbiamo chiesto al Governo di rendere operativi subito i 10 mila vigili del fuoco discontinui : è necessario farlo già dal prossimo decreto di aprile stanziando adeguate risorse.
Stabilizzare i Vigili del Fuoco precari significa dare dignità a lavoratori che vivono nell’incertezza più assoluta da almeno 20 anni".
Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 45 sui 436 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 5426 su un totale di 21.949 campioni testati.
Si registra un decremento del rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati nell'arco delle ultime 24 ore, rispetto alla giornata di ieri quando su 456 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 78, sotto la soglia del 10%.
In termini assoluti, però, si tratta del minor incremento giornaliero di casi dal 9 marzo, quando i nuovi positivi furono 71. L'incidenza generale, in base al totale dei positivi rapportato ai tamponi effettuati fino ad oggi, è del 24,72. Conferma la discesa della progressione dei contagi (ieri era del 25, 01%).
Leggi qui i dati divisi per Provincia
Di seguito nel dettaglio le tabelle rese note dal Gores:
Vento di burrasca in arrivo nella nostra regione.
La Protezione civile delle Marche ha emesso un bollettino di condizioni meteo avverse, valido dalle 9 alle 18 di martedì 14 aprile. Le zone di allerta prese in considerazione sono quelle costiere. Il vento medio potrà raggiungere intensità di vento teso, in particolare durante la parte iniziale del periodo di validità sui settori costieri settentrionali; le raffiche potranno raggiungere, in particolare nel corso del pomeriggio, intensità di burrasca.
Il transito di una veloce saccatura sul mar Adriatico durante la prima parte della giornata di martedì 14, associata ad aria in quota fredda e instabile, favorirà anche sulle Marche un temporaneo aumento dell’instabilità con rovesci o temporali sparsi e raffiche post-frontali lungo la fascia costiera.
Si susseguono in questi giorni le proposte di solidarietà sociale, che mostrano quanto la comunità dei recanatesi sia in gran parte attiva e attenta. È solo una prova in più, perché il volontariato nella nostra Città è stato sempre pronto, attento e vivace.
Tra le iniziative già realizzate, il pranzo solidale del giorno di Pasqua, ieri donato da esercenti locali e distribuito da alcuni volontari e volontarie, con il coordinamento della Protezione civili e dell’Ufficio Servizi sociali comunale.
Da due settimane l’Associazione Altra Eco, in collaborazione con la Caritas della Parrocchia di San Francesco, sostiene l'iniziativa della spesa solidale presso il mercato Ti Porto l’Orto, e ogni giovedì del mese continuerà dalle 16.30 alle 19.30, in Via Campo dei Fiori 1 (Parco Colloredo), assicurando che sono messe in atto tutte le misure di sicurezza ministeriali previste per evitare il contagio da Covid-19. I numeri a cui rivolgersi sono 397140148 oppure 3384013372, per chiedere un pacco di spesa solidale e concordare la consegna. Si può altresì andare al mercato e donare una spesa per chi attraversa un momento di difficoltà.
Hanno inoltre dato la propria disponibilità per la raccolta e la distribuzione di generi alimentari le Associazioni di volontariato Caritas – Parrocchia Cristo Redentore, Controvento APS e Croce Gialla.
I cittadini e le cittadine che volessero mettere a disposizione generi alimentari, possono consegnarli a queste associazioni che provvederanno a ridistribuirli, secondo i seguenti giorni e orari.
- Controvento APS sede in zona Ex-Eco: lunedì, mercoledì e giovedì, ore 15-17
- Croce Gialla: tutti i giorni, ore 10-13 e 17-19
- Parrocchia Cristo Redentore Villa Teresa: tutti i giorni, ore 9-12
Si possono altresì conferire smartphone, tablet e computer portatili in disuso, purché funzionanti, che verranno anch’essi ridistribuiti ad anziani soli e bambini che ne sono sprovvisti, per seguire le lezioni a distanza.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5381 casi positivi al coronavirus sui 21.513 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2181 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1605 in provincia di Ancona, 834 in provincia di Macerata (16 in più di ieri), 363 in provincia di Fermo, 254 in provincia di Ascoli Piceno, 144 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 1489 a 1588 (+99). Un aumento che si conferma superiore rispetto a quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore (78, leggi qui).
Torna leggermente a salire il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 1063 di ieri ai 1066 di oggi). Diminuisce, invece, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 114 a 108): 20 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (10 a Civitanova Marche, 10 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Un bel gesto quello del gruppo di amici che da diversi anni, nel centro storico di Tolentino, organizzano la “Cena del Vicinato” con l’intento di favorire l’aggregazione e i rapporti di amicizia tra persone che vivono nello stesso quartiere. Una serata dove si uniscono convivialità e divertimento alla quale partecipano sempre molti cittadini residenti nella parte più antica della Città.
Considerato il momento che tutti stiamo vivendo, Gionata Del Pupo, Fabio Montemarani, Roberto Cingolani, Michele Fabiani, Gionada Lippi, Vito Cinquepalmi e Diego Aloisi hanno pensato di utilizzare i fondi raccolti con la loro iniziativa per acquistare presidi di sicurezza che potessero essere utili ai volontari del Gruppo comunale di Protezione Civile.
Inoltre, hanno anche promosso la vendita di alcune bandiere tricolore con il messaggio “Insieme per Tolentino”. Con i proventi hanno incaricato la Pelletteria Maccari srl di Tolentino per la produzione di mascherine. Ne sono state acquistate 450 di 400 per adulti e 50 per bambini.
Una bella dimostrazione solidale di attenzione verso la Comunità che ha anche coinvolto un’azienda locale con una simbolica commessa che, comunque, ha offerto motivi di speranza.
Le mascherine sono state consegnate da Gionata Del Pupo, Fabio Montemarani, Roberto Cingolani, Michele Fabiani, Gionada Lippi, Vito Cinquepalmi e Diego Aloisi ai coordinatori della Protezione Civile Venanzio Picotti e Mirko Bibini, alla presenza del Sindaco Giuseppe Pezzanesi e di Duilio Bellini.
Continuano a scendere i numeri del contagio da Covid-19 nel Comune di San Severino Marche. Restano 17 i casi di pazienti ancora positivi ma passano da 12 a 9 le persone seguite dall’Asur in regime di assistenza sanitaria obbligatoria. A confermare il nuovo quadro della situazione il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, dopo l’ultimo aggiornamento del Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie.
Tutti negativi i nuovi tamponi eseguiti all’interno dell’azienda per i servizi alla persona “Lazzarelli”. Nonnini e nonnine della Casa di riposo, nonché l'intero personale, stanno bene ma il monitoraggio continua.
L’attenzione da settimane ormai è ai massimi livelli per evitare il riproporsi di focolai di contagio che hanno interessato, in tutta la regione Marche, moltissime strutture che danno accoglienza agli anziani.
La direzione e la presidenza dell’Asp “Lazzarelli”, di concerto con l’Amministrazione comunale, all’insorgere della pandemia hanno chiuso le porte della struttura a visite esterne e limitato al massimo anche le visite dei familiari degli ospiti.
All’interno dell’azienda per i servizi alla persona settempedana vivono 85 degenti e operano una cinquantina di addetti tra personale sanitario, inservienti e dipendenti.
“In occasione della Pasqua – sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – abbiamo ricevuto tanta solidarietà per la Casa di riposo. Servono aiuti e fondi per poter finanziare la sanificazione di stanze ed aree comuni ma anche materiali come mascherine, camici, tute, guanti, occhiali, visiere, maschere facciali filtranti e scarpe per il personale. Speriamo, come sempre, nell’aiuto da parte di tutti”.
Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 78 sui 456 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 5381 su un totale di 21.513 campioni testati.
Si registra una sensibile risalita del rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati (17,10%) nell'arco delle 24 ore, rispetto alla giornata di ieri quando su 997 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 92, sotto la soglia del 10%.
In termini assoluti, però, si tratta del minor incremento giornaliero di casi dal 9 marzo, quando i nuovi positivi furono 71.
Il rapporto complessivo tra la crescita dei casi e il totale dei tamponi effettuati dall'inizio dell'emergenza, continua a decrescere in termini percentuali attestandosi al 25,01% (ieri era al 25,18%).
QUI PER I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA
Ecco nel dettaglio le tabelle pubblicate dal Gores:
Nel giorno di Pasqua l’azienda Paolucci, titolare dei negozi Vodafone store a Tolentino, Piediripa e Civitanova Marche, ha voluto ringraziare con delle uova di cioccolato i 60 addetti del reparto Rekeep che contribuiscono a mantenere il massimo dell'igiene all’ospedale civile di Macerata.
“Siamo certi che attraverso l’impegno di tutti riusciremo a superare l’emergenza coronavirus - hanno dichiarato i titolari della ditta Paolucci. “Si tratta di un grande lavoro collettivo ed è proprio per questo motivo che, in occasione della Pasqua, abbiamo voluto ringraziare anche quella parte della squadra sanitaria che lavora in silenzio come tutte le operatrici e gli operatori delle pulizie. Ognuno di essi tutti i giorni, con il proprio lavoro, dà un grande contributo alla lotta contro il Coronavirus. Perché solo insieme si può vincere questa battaglia”
Anche la consegna delle uova è stata frutto di un bel lavoro di squadra grazie alla fattiva collaborazione della responsabile del reparto Rekeep, Nadia Ilari, e della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino che si è occupata di recapitare direttamente al personale delle pulizie il dono Pasquale da parte della ditta Paolucci. La consegna è avvenuta questa mattina nel corso dell’omaggio delle Istituzioni civili e militari al sistema sanitario davanti all'ospedale di Macerata.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5303 casi positivi al coronavirus sui 21057 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2140 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1590 in provincia di Ancona, 818 in provincia di Macerata (17 in più di ieri), 361 in provincia di Fermo, 253 in provincia di Ascoli Piceno, 141 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 1291 a 1489 (+198). Un aumento decisamente superiore rispetto a quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore (92, leggi qui).
Torna a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 1070 di ieri ai 1063 di oggi). Diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 118 a 114): 19 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (9 a Civitanova, 10 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Con una visita informale, il prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, nella mattina di Pasqua ha voluto portare il suo saluto e i suoi auguri al personale impegnato 24 ore su 24 a garantire la sicurezza della comunità e in particolare agli addetti delle sale operative della Questura, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza attraverso le quali viene garantito il costante controllo del territorio.
"Ho voluto esprimere - ha detto il prefetto - la mia vicinanza e il mio ringraziamento alle donne e agli uomini delle Forze di Polizia. Ogni giorno, senza interruzione, con senso del servizio lavorano intensamente per il bene di tutti noi, in questo momento di emergenza, poi, al lavoro quotidiano si è aggiunto un impegno estremamente importante finalizzato all’osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio da nuovo coronavirus COVID-19. Il loro impegno consente anche in questa occasione il raggiungimento di risultati di eccellenza, nella consapevolezza che questo è quanto la cittadinanza si aspetta dallo Stato e dai suoi funzionari".
Prima tappa all’interno del Palazzo dei Priori dove il prefetto è stato accolto dal questore Antonio Pignataro. Insieme, poi, si sono mossi verso il Comando provinciale dei Carabinieri ed il Comando provinciale della Guardia di Finanza dove sono stati ricevuti, nelle rispettive sedi, dal colonnello Michele Roberti e dal colonnello Amedeo Gravina.
I vertici delle Forze di Polizia hanno fornito al prefetto un quadro delle attività svolte e della pianificazione adottata per garantireun’azione più efficace di controllo del territorio e scongiurare movimenti collegati a esodi, gite fuori porta, ricongiungimenti familiari, trasferimenti non giustificati presso le seconde case.
Il totale degli interventi di controllo complessivamente svolti (63.886) in un mese testimoniano un’attività costante ed incisiva che non conosce soste. Il Prefetto ha inteso così esprimere vicinanza e un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini impegnati anche in queste giornate, con sacrificio personale e delle famiglie, per il bene della Comunità.
Il Rotary di Tolentino va avanti. Il club è impegnato a tutto campo nel supportare coloro che sono in prima linea nella battaglia contro il flagello del coronavirus. Proseguono le donazioni del club tolentinate, presieduto da Carla Passacantando, per far fronte all’emergenza codiv-19. Ieri sono state consegnate mascherine ffp2, quindi ad alta protezione, ai responsabili dell'Azienda servizi alla persona Civica assistenza Tolentino, ex casa di riposo. Erano presenti, Carla Passacantando, il presidente dell'Asp Civica assistenza di Tolentino Giorgio Sbaraglia, il direttore Simone Ricci, la coordinatrice Katia Torresi e la segretaria Sara Lorenzetti. L'altro pomeriggio, invece, sono state donate mascherine alla Protezione civile di Tolentino per far fronte all'emergenza ai container dove vivono coloro che hanno perso la casa in seguito al sisma del 2016. Domenica, inoltre, al Punto di primo intervento dell'ospedale di Tolentino sono stati consegnati sfigmomanometri, apparecchi elettronici per misurare la pressione arteriosa, che facilitano il lavoro degli operatori sanitari e diminuiscono il rischio di contagio. Diverse mattine fa sono state donate tute monouso per gli operatori della Casa di riposo comunale di Treia, mentre il giorno precedente occhiali protettivi. Quest'ultima consegna è stata fatta alla Protezione civile comunale di Treia che ha poi recapitato il materiale alla Casa di riposo di via dei Mille.
La prima consegna del sodalizio tolentinate risale a circa un mese fa e ha riguardato la donazione di tute monouso antistatiche per i medici dell'ospedale di Camerino, individuato come centro territoriale per il Codiv-19. Nei prossimi giorni seguiranno, sempre da parte del Rotary di Tolentino, nuove consegne di altro materiale alla Croce Rossa di Tolentino e alle strutture del comprensorio, di Treia, San Severino Marche e Gagliole. «Il Rotary di Tolentino – afferma Carla Passacantando – continua nella sua azione di solidarietà, sviluppando diversi service, cercando di rispondere alle richieste della comunità». Il sodalizio tolentinate, infine, contribuisce alla raccolta fondi avviata dal Rotary Distretto 2090 che comprende le regioni Marche, Umbria, Abruzzo, Molise.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le tutele del lavoratore in tale periodo di Coronavirus, e, soprattutto, nel successivo periodo di malattia. Ecco l’analisi proposta dall’avvocato Oberdan Pantana.
Dal punto di vista del lavoratore, tralasciando, pertanto, le possibili responsabilità amministrative e penali del datore di lavoro per la violazione sulle norme del distanziamento sociale e/o delle misure sulla messa in sicurezza da attuare sul luogo di lavoro anche in riferimento al Coronavirus, è intervenuto il Decreto “Cura Italia” che, tra le altre cose, ha disposto quanto segue:
- a decorrere dal 23 febbraio 2020 e sino al 1° giugno 2020 il decorso dei termini di decadenza relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative erogate dall'INAIL (e dall'INPS) è sospeso di diritto e riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione (artt. 34 e 42, c. 1, DL 18/2020);
- nei casi accertati di infezione da coronavirus in occasione di lavoro, il medico certificatore redige il consueto certificato di infortunio e lo invia telematicamente all'INAIL che assicura, ai sensi delle vigenti disposizioni, la relativa tutela dell'infortunato. Questo tipo di prestazione è erogata anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell'infortunato con la conseguente astensione dal lavoro (art. 42, c. 2, DL 18/2020).
A tal proposito l’INAIL ha fornito le prime istruzioni operative in merito, secondo le quali, nei casi accertati di infezione da Coronavirus in occasione di lavoro, l'INAIL eroga le prestazioni previste per l'infortunio sul lavoro: in questi casi, infatti, la causa virulenta è equiparata a quella violenta; tali prestazioni spettano ai lavoratori, dipendenti, parasubordinati, sportivi professionisti dipendenti ed appartenenti all'area dirigenziale.
Con riferimento alle categorie di lavoratori che seguono vige la presunzione semplice di origine professionale, considerata la elevatissima probabilità che gli stessi, per la natura del loro lavoro, vengano a contatto con il Coronavirus: operatori sanitari, lavoratori che operano in front-office, alla cassa, addetti alle vendite/banconisti, personale non sanitario operante all'interno degli ospedali con mansioni tecniche, di supporto, di pulizie, operatori del trasporto infermi.
Una volta accertato il contagio, il medico competente deve trasmettere telematicamente il certificato medico, necessario ai fini dell'erogazione delle prestazioni INAIL, che deve riportare: i dati anagrafici completi del lavoratore e del datore di lavoro, la data dell'evento/contagio, la data di astensione dal lavoro per inabilità temporanea assoluta conseguente al contagio da virus o la data di astensione dal lavoro per quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria del lavoratore sempre legata all'accertamento dell'avvenuto contagio; per le fattispecie per le quali non opera la presunzione semplice dell'avvenuto contagio in relazione al rischio professionale specifico, anche le cause e circostanze, la natura della lesione e il rapporto con le cause denunciate.
Solo dalla conoscenza positiva, da parte del datore di lavoro, dell'avvenuto contagio decorrono i termini per la trasmissione telematica della denuncia di infortunio all'INAIL; la tutela INAIL decorre dal primo giorno di astensione dal lavoro attestato da certificazione medica o per avvenuto contagio coincidente con l'inizio della quarantena, sempre per contagio da nuovo Coronavirus (contagio che può essere accertato anche successivamente all'inizio della quarantena). Pertanto, a seguito di tale Decreto Legge, dal 23 febbraio 2020 e sino al 1° giugno 2020, sono sospesi: il decorso dei termini di decadenza relativi alle richieste di prestazioni erogate dall'INAIL, i termini di decadenza e prescrizione delle prestazioni INAIL, ed i termini di revisione della rendita su domanda del titolare, nonché su disposizione dell'INAIL, che scadano nel periodo indicato.
Inoltre, nel caso di decesso del lavoratore, spetta ai familiari anche la prestazione economica una tantum prevista dal Fondo delle vittime di gravi infortuni sul lavoro (art. 1, c. 1187, L. 296/2006); la prestazione è prevista sia per i soggetti assicurati con INAIL sia per quelli per i quali non sussiste il predetto obbligo.
Infine, gli eventi di contagio da Coronavirus accaduti durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro sono configurabili come infortunio in itinere (art. 12 D.Lgs. 38/2000); in merito all'utilizzo del mezzo di trasporto, poiché il rischio di contagio è molto più probabile in aree o a bordo di mezzi pubblici affollati, al fine di ridurne la portata, per tutti i lavoratori addetti allo svolgimento di prestazioni da rendere in presenza sul luogo di lavoro è considerato necessario l'uso del mezzo privato per raggiungere dalla propria abitazione il luogo di lavoro e viceversa: tale deroga vale per tutta la durata del periodo di emergenza epidemiologica.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.