Attualità

Pollenza, Abbazia Santa Maria di Rambona: come procedono i lavori?

Pollenza, Abbazia Santa Maria di Rambona: come procedono i lavori?

 Recupero dell’Abbazia di Santa Maria di Rambona a Pollenza, la Diocesi di Macerata rende noto che lo staff dei progettisti, coordinato dal professor Mauro Saracco, ha effettuato il rilievo geometrico dell'intero complesso edilizio, costituito dalla cripta, dalla villa e dalla ex aula carolingia, interfacciandosi con i tre Enti proprietari di riferimento, rispettivamente parrocchia Santa Maria Assunta, Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero e la stessa Diocesi. “La progettazione viene condotta in maniera unitaria, benché tali macro elementi seguiranno diversi canali di finanziamento (parte in ricostruzione privata, parte in ricostruzione pubblica)”, scrive la Diocesi. “Sono state svolte nuove indagini conoscitive propedeutiche alla progettazione, secondo quanto autorizzato dalla Soprintendenza, a livello geologico, geotecnico e sismico; le prove strutturali e le stratigrafie da parte del restauratore, e sono state reperite ed esaminate quelle già svolte”. Nel 2023, per far fronte al degrado delle coperture, la Diocesi di Macerata ha condotto un intervento di messa in sicurezza tale da scongiurare il pericolo di infiltrazioni. Lo staff ha preso anche in esame la complessa mole di documentazione afferente agli interventi condotti sul complesso negli ultimi 50 anni, durante i quali sono state eseguite opere strutturali, architettoniche, di restauro e una articolata campagna di scavi archeologici. «Tenuto conto delle risultanze di tutti questi studi preliminari – ha dichiarato il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi – nello scorso mese di settembre le proprietà, coordinate dalla Diocesi di Macerata, hanno affidato ai progettisti le linee guida per il recupero funzionale dell'intero complesso, sintetizzando i molteplici stimoli pervenuti dal territorio con le diverse esigenze di culto, pastorali e culturali, nella convinzione che soltanto una visione unitaria e di lungo termine potrà restituire a questo luogo il ruolo che merita».    

18/10/2024 11:16
'L'oro di Cessapalombo': il millefiori dell'azienda Ottavi Serena premiato fra "i Grandi mieli d'Italia"

'L'oro di Cessapalombo': il millefiori dell'azienda Ottavi Serena premiato fra "i Grandi mieli d'Italia"

Domenica 15 settembre si è conclusa a Castel San Pietro Terme la 44° edizione del prestigioso concorso “Tre Gocce d’Oro – Grandi mieli d’Italia”, organizzato dall’Osservatorio Nazionale del Miele, organismo di supporto che associa le Organizzazioni apistiche a livello nazionale e regionale, che dal 1988, anno della sua fondazione, rappresenta uno dei più autorevoli enti per il monitoraggio delle dinamiche produttive e svolge numerose attività di promozione e valorizzazione dei mieli nazionali di qualità. L’azienda agricola “Ottavi Serena” di Cessapalombo, vincitrice peraltro del premio “Miglior Millefiori dei Parchi dell’Appennino Centrale” nel 2023, si è resa protagonista del concorso riuscendo a conquistare l’ambito riconoscimento di “una Goccia d’Oro” ed entrando a far parte della Guida Tre Gocce d’Oro 2024, presentando un delizioso millefiori prodotto all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in località Villa di Montalto, Cessapalombo, a quota 500 mt. Un miele caratterizzato da una elevata qualità e genuinità che perfettamente rispecchiano il territorio ricchissimo in biodiversità del comune di Cessapalombo e dell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.  Azienda di piccolissime dimensioni, gestita da Serena, a cui negli ultimi anni si è unita la passione per le api del cugino Diego Coperchio, e di tutta la famiglia, che viene annualmente coinvolta nella produzione del miele, con l’obiettivo principale di rappresentare un valore aggiunto per il Comune di Cessapalombo, il quale, forte dell’ottimo rapporto con enti come la Comunità Montana ed il Parco Nazionale, da sempre si impegna a supportare le attività produttive locali e a tutelare ed accrescere il proprio patrimonio naturalistico, culturale e sociale.  Da lungo tempo l’azienda agricola collabora inoltre con la Pro Loco di Cessapalombo, costantemente attiva nella promozione del proprio territorio e dell’unicità dei suoi prodotti, nonché con importanti associazioni locali, una fra tutte: il Giardino delle Farfalle, associazione riconosciuta a livello nazionale quale “Oasi della Biodiversità”, che si impegna ad offrire agli apicoltori locali le proprie conoscenze e competenze allo scopo di migliorare la salute ed il benessere degli impollinatori che popolano l’area.  In occasione del Concorso Tre Gocce d’Oro, dal 2015 viene organizzato dall’Osservatorio Nazionale del Miele anche un concorso fotografico che porta il nome di Andrea Paternoster, pioniere e innovatore dell’apicoltura italiana, defunto nel 2021, e che premia le migliori fotografie dedicate ogni anno ad un tema diverso in ambito di apicoltura.  Quest’anno il tema era “Cinquanta sfumature di mieli, colori e sapori”, e L’Occhio Nascosto dei Sibillini, altra importante Associazione del territorio che collabora con l’azienda agricola Ottavi Serena, e che lavora con impegno per valorizzare l’ambiente, il paesaggio, ed il territorio, con particolare attenzione alle terre alte, ha conquistato il premio “Menzione Speciale” del Concorso.   La foto concorrente ritrae un hamburger con patatine all’ingresso di un alveare. L’autore, Giuseppe Del Balzo Ruiti, vuole far riflettere sulla contrapposizione fra cibo naturale, come il miele prodotto dalle api, e il cosiddetto junk food, o cibo ultra-processato, dal basso valore nutrizionale.  Un grande successo, dunque, per Serena Ottavi e per l’Occhio Nascosto dei Sibillini, protagonisti indiscussi dei concorsi 2024.

18/10/2024 10:50
Camerino, ristrutturazione della Cattedrale della Santissima Annunziata: ok al progetto da 7,3 milioni

Camerino, ristrutturazione della Cattedrale della Santissima Annunziata: ok al progetto da 7,3 milioni

Approvato in conferenza dei servizi l’intervento di miglioramento sismico della Cattedrale della Santissima Annunziata di Camerino. L’edificio si trova nella porzione settentrionale della città, nella piazza principale. Oltre alla chiesa, su questo grande spazio, si affacciano il palazzo ducale, sede dell’Università di Camerino, e la curia arcivescovile. L’impianto originario risale presumibilmente al VII secolo, come deducibile da frammenti architettonici presenti nella cripta ascrivibili a tale periodo. Tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo venne realizzata la cattedrale in uno stile di transizione fra il romanico e il gotico: si trattava di un edificio a tre navate scandite da dieci colonne in pietra e con numerose cappelle laterali. Nel 1748 fu realizzata una nuova facciata. A seguito del terremoto del 1799 che colpì violentemente la città di Camerino la cattedrale romanico gotica crollò e il progetto per la sua ricostruzione fu affidato ad Andrea Vici, allievo di Vanvitelli che, nel giugno 1800, a seguito di una perizia sui ruderi della fabbrica, elaborò tre possibili soluzioni progettuali per la riedificazione. Fu scelta l’ultima ipotesi progettuale, che prevedeva una edificazione a pianta longitudinale a tre navate priva di transetto e munita di cappelle laterali, di cui quella posta a metà della navata sinistra con un impianto semicircolare. L’apparato decorativo previsto era arricchito dall’inserimento di capitelli compositi, di nicchie nei pilastri per l’inserimento di statue e di lacunari romboidali nel catino absidale. I lavori furono avviati nel 1806. La chiesa fu edificata più a nord-ovest rispetto a quella presente fino al 1799, consentendo di aumentare lo spazio della piazza antistante e di ampliare, inglobando il nartece, il portico dell’adiacente palazzo arcivescovile. A seguito della morte di Vici nel 1817 subentrò l’ingegner Clemente Folchi, il quale trasformò il progetto della cappella semicircolare in una rettangolare più profonda. Nel 1832 la cattedrale venne inaugurata e nel 1833 consacrata alla Vergine Annunziata. In seguito, l’edificio non fu oggetto di particolari trasformazioni, se non per i restauri avvenuti a seguito del sisma del 1997. Le strutture maggiormente danneggiate risultano essere quelle verticali e portanti interne (setti e piloni centrali) e i due campanili sul fronte principale. Sebbene dall’esterno non sia così evidente il grado di danno della Cattedrale, internamente è chiaramente riscontrabile uno stato di danno molto grave. Dopo gli eventi sismici del 2016, i primi interventi di messa in sicurezza furono realizzati nel febbraio 2017 dal Corpo del vigili del fuoco, che si occuparono della facciata e di una porzione dei campanili. Sono previsti numerosi interventi tra cui azioni di scuci-cuci in corrispondenza delle lesioni passanti e non passanti, dei distacchi e delle ammorsature ritenute non idonee all’incrocio di pareti portanti, il consolidamento degli archi, frontali e laterali, tramite messa in pressione con zeppe in legno, scuci cuci e iniezioni di malte a base calce con additivi espansivi, consolidamento della copertura tramite installazione di cordolo perimetrale e controventi in acciaio, il ripristino e consolidamento dei setti portanti e deipiloni con consolidamento dei basamenti in pietra e delle murature in elevazione, ripristino e consolidamento delle colonne, la ricostruzione delle porzioni di muratura crollate dei campanili, con consolidamento dei basamenti dei pilastri in marmo e consolidamento all’intradosso delle volte con riparazione delle parti lesionate previa battitura a campione delle stesse. Il progetto ha un valore di  7.390.522,85 euro. "È un progetto fondamentale per tutto il territorio di Camerino. La ricostruzione ha indubbiamente cambiato passo e i risultati si vedono. Vogliamo restituire alla comunità la loro Cattedrale, uno dei simboli del sisma del 26 ottobre 2016- ha dichiarato il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli - . Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’arcivescovo Francesco Massara, il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Marche Marco Trovarelli e il sindaco Roberto Lucarelli per la continua e incessante collaborazione. La tutela delle nostre chiese è una delle nostre assolute priorità e non ci possiamo fermare nemmeno un minuto per portare a termine il nostro compito”. L’arcivescovo Francesco Massara evidenzia che “l’approvazione degli interventi per la Cattedrale, a distanza di otto anni dal terremoto, rappresenta un ulteriore tassello di rinascita e di gioia per l’intera comunità. Un grazie al commissario Castelli per la sua vicinanza e per il grande servizio che fa al nostro territorio”. Il sindaco Roberto Lucarelli aggiunge che l'’approvazione del progetto per la cattedrale è un altro punto fondamentale per la ricostruzione del centro storico e che è un punto di riferimento per la nostra comunità. Un ringraziamento all’arcivescovo massara e al commissario Castelli che, con l’avvicinarsi dell’ottavo anniversario del sisma dell’ottobre 2016, porta a casa un altro importante risultato. Il lavoro di squadra è fondamentale per ricostruire il centro storico più danneggiato delle Marche. Questo insieme ai tanti progetti in corso di approvazione danno una fattiva presenza di quella che è la ricostruzione del centro storico che si è riusciti a sbloccare”.    

17/10/2024 17:40
Macerata sulla strada dell'innovazione 'verde': 240mila euro per soluzioni biomimetiche

Macerata sulla strada dell'innovazione 'verde': 240mila euro per soluzioni biomimetiche

La Giunta comunale ha approvato il progetto “BIOMIMICRY: promoting biomimicry-inspired habitat design solutions for biodiversity protection and restoration”; l’obiettivo del progetto è trovare soluzioni biomimetiche efficaci e innovative per la progettazione di ambienti, contribuendo alla protezione e al ripristino della biodiversità. Sono previsti, quindi, lo sviluppo e l’installazione di infrastrutture verdi sia nelle aree rurali che in quelle urbane, adottando i principi della biomimetica, al fine di attuare misure di adattamento al cambiamento climatico, che favoriscano uno sviluppo sostenibile. Le varie fasi del progetto prevedono l’analisi dello stato dell’arte degli ecosistemi locali e delle loro caratteristiche (flora, fauna, idrologia, microclimi) e l’analisi delle buone prassi nel settore della biomimetica per sviluppare una strategia congiunta. Per Macerata è stata individuata come area pilota quella del MATT co-working doverranno installate strutture verdi ispirate alla biomimetica con l’obiettivo di proteggere e ripristinare gli insetti impollinatori. Infine, il progetto prevede anche capacity building, formazione e campagne di sensibilizzazione sull’importanza della biodiversità per i cittadini. “Grazie a questo bando, nel comune di Macerata entra un concetto innovativo, quello della biomimesi, una disciplina che si ispira ai processi, alle strategie e alle soluzioni presenti in natura per sviluppare innovazioni e tecnologie – ha commentato l’assessore all’Ambiente Laura Laviano -. Attraverso l’osservazione degli organismi e degli ecosistemi, andiamo alla ricerca di idee che possano essere applicate in ingegneria, architettura, design e altre aree. Il fine della biomimesi è quello di promuovere soluzioni sostenibili e intelligenti, riducendo l’impatto ambientale”. Il progetto, che ha una durata di 30 mesi ed è completamente finanziato per 240mila euro da fondi FESR e dal Fondo di Rotazione Nazionale, coinvolge il seguente partenariato: RIS (Raziskovalno izobraževalno središče dvorec Rakičan) - Slovenia (capofila), Comune di Macerata (PP), Croatian Green Building Council - Croazia (PP), Regional Development Agency for Central BiH - Bosnia Herzegovina (PP), Regional Development Agency Eastern Serbia - Serbia (PP), Public Institution for the development of the Međimurje County REDEA Croazia (PP), Parco Nazionale dell’Abruzzo, Lazio e Molise (PP); Municipality of Žabljak - Montenegro (PP).  

17/10/2024 11:10
Marche, una Regione da podio: eccellenze sportive e imprenditoriali premiate nel salone d'onore del Coni (FOTO e VIDEO)

Marche, una Regione da podio: eccellenze sportive e imprenditoriali premiate nel salone d'onore del Coni (FOTO e VIDEO)

Nel pomeriggio del 15 ottobre, il Salone d'Onore del Coni al Foro Italico di Roma ha brillato di luce marchigiana con l'edizione 2024 di "Marche, una Regione da podio". Ideato dall'ex pugile e ora promotore di eventi Vladimiro Riga, la manifestazione ha celebrato le eccellenze delle Marche non solo nello sport, ma anche nella musica, nello spettacolo e nell'imprenditoria. Il giornalista e telecronista di San Benedetto del Tronto Maurizio Compagnoni, affiancato dall'attrice Melissa Di Matteo, ha condotto la serata di gala alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò e del governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli. Fra le autorità presenti anche il Commissario starordinario alla ricostruzione Guido Castelli, il presidente del Coni Marche Fabio Luna, il cosnigliere regionale Renzo Marinelli e il senatore Maurizio Gasparri. Malagò ha sottolineato l'importanza delle Marche per il movimento olimpico italiano, elogiando le eccellenze sportive che continuano a portare lustro all'Italia. "WVoglio ringraziare le Marche, che danno fiducia al comitato olimpico. Oggi si parla di chi ha fatto grande questa regione, che rappresenta un'eccellenza anche per le associazioni sportive dilettantistiche che continuano a tenere alto il nome dell'Italia". Anche Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, ha evidenziato la ricchezza del territorio: "Tante straordinarie eccellenze, tanti risultati importanti per la nostra regione, che confermano anche la grande dinamicità del nostro territorio e la forza di tanti personaggi protagonisti". Fra gli atleti premiati, oltre al campione del mondo di vela Alberto Rossi, i due eroi marchigiani di Parigi 2024: lo schermidore anconetano Tommaso Marini, argento olimpico nella gara a squadre e lo schermidore fermano Michele Massa, reduce da un 4⁰ e 5⁰ posto alle Paralimpiadi di Parigi. Riconoscimento speciale anche ai Premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo Ferretti. Ai microfoni di Picchio News il celebre sceneggiatore originario di Macerata ha dichiarato: “Mi dispiace per le Marche di essere stato un po’ lontano in questi anni e anche per me di venirci poco. Presto ci sarà una mia mostra ad Ancona su tutti i miei bozzetti e i miei film”. Ferretti svela un aneddoto simpatico sull’inizio della sua carriera: "Sono andato via dalle Marche quando avevo 17 anni. Iniziai a far pratica dall’architetto Tomassini Barbarossa, anche lui maceratese, che mi propose di fare lo scenografo per un film. Si trattava de Le prigioniere dell’isola del diavolo di Domenico Paolella e si sarebbe dovuto girare ad Ancona. Accettai ovviamente l’incarico ma scherzando risposi ‘Ma come ho fatto tanto per andar via dalle Marche e il primo film me lo fate girare ad Ancona".  Non solo marchigiani e sportivi ma anche “Amici delle Marche”, protagonisti assoluti dello spettacolo a cui è stato conferito un premio di riconoscenza per il legame con la regione. Fra questi Roberto Ciufoli, Eleonora Daniele, Nancy Brilli, Manuela Arcuri e Valeria Marini. Ospite d'eccezione Katherine Kelly Lang, la mitica Brooke Logan di Beautiful.     “Le Marche hanno raggiunto un posto anche sul mio di podio perché ho finito di girare il mio ultimo film proprio in questa fantastica regione – ha dichiarato Manuela Arcuri –. Siamo stati veramente molto bene e spero di tornarci presto". "Non sono solo una amica delle Marche, ma io amo le Marche - dice Valeria Marini  - Questo premio lo prendo come un porte-bonheur". Per l’imprenditoria marchigiana che da sempre amplifica e porta le Marche nel mondo, premiati invece Azienda Tombolini, Algam Eko e Umberto Antonelli. "Ricevere questo premio qui al Coni è ancora più speciale, essendo stato mio nonno oltre che fondatore dell’azienda anche un grande appassionato di sport - afferma Silvio Tombolini - L’imprenditorialità a volte si unisce allo sport in maniera importante, grazie a valori comuni come la resilienza e il sacrificio. Siamo molto contenti". L’azienda Tombolini, con la recente partnership con l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, è un esempio di come il know-how delle Marche possa travalicare i confini regionali e arrivare in tutto il mondo. Rimanendo in tema sportivo, Silvio Tombolini ci svela un’altra importante collaborazione per l’azienda di Colmurano: "Oltre all’Al-Naasr a cui consegneremo le divise in questo mese, anche l’Inter per il calcio femminile. Ci siamo regalati due grandi partnership per celebrare al meglio il traguardo dei 60 anni". “Negli ultimi anni siamo riusciti a raggiungere grandi successi, quindi è giusto coronarli e celebrarli in questa sala straordinaria", Umberto Antonelli di Eurobilding, partner dell’evento. "Credo che l’imprenditoria e lo sport debbano andare a braccetto per continuare a portare in alto la nostra Regione. Il calcio marchigiano ha vissuto un estate un po’ turbolente. Le squadre si sono comunque riorganizzate e hanno, secondo me, bisogno solo di tempo per riconquistare le giuste dimensioni. Per me è importante che le società sportive vengano gestite da imprenditori locali. Questo è un connubio che deve riguardare le città, le amministrazioni e i tifosi. Così possono crescere le realtà locali".   “Quest’anno siamo qui come ospiti e come partner dell’evento. Ormai è diventata ‘un’anteprima del panettone - dichiara Mauro Quacquarini -. Finita la manifestazione, infatti, gli ospiti hanno potuto godere di un rinfresco nel quale è risaltato il panettone dell’azienda dolciaria Quacquarini. Le Marche a livello sportivo stanno crescendo molto. Sono stato uno sportivo e mi adopero molto per lo sport, a partire dai miei figli. Oggi vediamo qui personaggi sportivi di spicco anche a livello internazionale". Patrocinato dalla Regione Marche, dal Coni Nazionale e dal Comune di Falconara Marittima, l’evento si è avvalso anche della collaborazione dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. Presenti tutti i sindaci dei 15 comuni che ne fanno parte e il presidente Giampiero Feliciotti, che ha dichiarato: "Una bella finestra per promuovere il nostro territorio e mi sembrava giusto che tutti i sindaci approfittassero di questa bella occasione per essere qui in fascia tricolore e far vedere che c’è un territorio in cui si vive bene e ci sono eccellenze di arte e di enogastronomia". Tra i giornalisti illustri il premio è andato al direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi, ai giornalisti della Gazzetta dello Sport Mimmo Cugini e Andrea Elefanti. Premiata per la sezione "Amici delle Marche" anche la giornalista di Sky Vanessa Leonardi, legata alle Marche per essere sposata con il telecronista Maurizio Compagnoni. "Si sta meglio dall’altra parte del microfono, quando fai le domande” – scherza la Leonardi ai nostri microfoni – Essendo sposata con un marchigiano posso affermare che le Marche sono meravigliose e forse anche poco pubblicizzate. C’è il mare, la montagna e la collina, si mangia bene e si beve bene. C’è tutto!". L'edizione 2024 di "Marche, una Regione da podio" ha dimostrato dunque ancora una volta come le Marche siano un territorio ricco di talenti, che spaziano dallo sport all'imprenditoria, fino al mondo dello spettacolo. Un evento che ha saputo valorizzare i protagonisti di successo, sia a livello nazionale che internazionale, mettendo in risalto le qualità e il legame indissolubile tra il territorio ei suoi eccellenti rappresentanti. Le parole degli ospiti e dei premiati hanno trasmesso un forte senso di appartenenza e orgoglio marchigiano, dimostrando come questa regione continua a brillare sul palcoscenico mondiale grazie alla dedizione, all'impegno e alla passione dei suoi figli.  

16/10/2024 17:40
Cingoli, due milioni per il recupero della cinta muraria: ok al progetto

Cingoli, due milioni per il recupero della cinta muraria: ok al progetto

La Conferenza regionale ha approvato il progetto per il recupero della cinta muraria di Cingoli, nel Maceratese, per un importo di 2 milioni di euro. L’intervento, ricompreso tra quelli finanziati dall’ordinanza numero 137, prevede lavori sulla porzione di mura medievali che si sviluppa da Porta Piana fino alla Portella e tra Porta Spineto e le mura storiche sottostanti il convento di San Benedetto, per una lunghezza totale di 1,8 chilometri circa. Tutto ciò perché le scosse di terremoto del 2016/2017 hanno aggravato la situazione di quello che rappresenta uno dei tratti distintivi e più ammirati del centro storico cingolano. «Il patrimonio storico del cratere è innegabilmente vasto e prezioso in tutte le sue manifestazioni - spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. Nostro dovere non è solo ricostruire ma preservare tali tesori. L’ordinanza 137 viaggia anche in questa direzione, e la sua pronta attuazione ci conferma la bontà della scelta. Ringrazio come sempre il Comune, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli». Soddisfazione da parte del sindaco Michele Vittori. “È un importante intervento che avrà un impatto rilevante che riguarda anche l’accoglienza. Le Mura sono un biglietto da visita fondamentale della nostra città. Chi decide di visitare il nostro borgo, può apprezzare la bellezza che contraddistingue le nostre Mura. Facciamo sentire sicuro e accolto chi viene a visitarci ma anche chi ci abita”. La progettazione ha suddiviso il lavoro in quattro settori, per i quali sono previste diverse tipologie di intervento. Il primo comprende unicamente Porta Piana, oggetto di una pulizia approfondita dei fregi in pietra tramite una soluzione di sali di ammonio disciolti in acqua. Il secondo si sviluppa da Porta Piana fino a Portella mentre il terzo include Porta Spineto e il muro adiacente. Gli interventi sui tratti di mura inclusi in questi raggruppamenti hanno come scopo principale quello di migliorarne la coesione e la stabilità. Infine il quarto settore, di cui fanno parte le mura del convento di San Benedetto, che si sviluppano su due livelli. Qui sono previsti, tra le altre cose, lo smontaggio e rimontaggio della fascia sommitale della porzione di mura poste più alto, compreso il manto di copertura in coppi, e l’esecuzione di cuci e scuci di muratura nei tratti fessurati  

16/10/2024 13:02
Monte San Martino - Penna San Giovanni, completati i lavori sulla provinciale 113

Monte San Martino - Penna San Giovanni, completati i lavori sulla provinciale 113

Sono stati completati gli interventi di risanamento e asfaltatura di un tratto della strada provinciale 113 Sant’Angelo in Pontano – Monte San Martino, nei comuni di Penna San Giovanni e Monte San Martino. I lavori sono stati finanziati con le risorse previste nel quinto stralcio del Programma degli interventi per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016, per un importo complessivo di 2.624.279,14 euro. Il progetto e la direzione dei lavori sono stati eseguiti da tecnici della Provincia di Macerata, mentre la ditta che ha realizzato l’intervento è stata la Gecos srl di Andria, che si è aggiudicata i lavori con un ribasso del 18%, per un importo contrattuale di 1.641.134,86 euro. I lavori principali hanno consentito di costruire diverse palificate sull’argine di valle della strada  che hanno permesso di risanare vari dissesti presenti, interventi di drenaggi, posa di nuove barriere di sicurezza in acciaio corten, realizzazione di diversi cassonetti stradali, riparazione di gabbionate esistenti e asfaltatura di vari tratti di strada. Unitamente a un altro intervento di asfaltatura sulla stessa strada provinciale finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, quindi, oltre al risanamento dei dissesti, si è riusciti a porre in opera nuovi asfalti sulla provinciale, con nuova segnaletica orizzontale e verticale.

16/10/2024 12:04
Macerata, nuovi percorsi di accesso esterni allo Sferisterio: scattano i lavori, cambia la viabilità

Macerata, nuovi percorsi di accesso esterni allo Sferisterio: scattano i lavori, cambia la viabilità

Due nuove ordinanze della polizia locale di Macerata. La prima riguarda la regolamentazione temporanea della circolazione stradale in via Diomede Pantaleoni per consentire la prima fase dei lavori per la realizzazione di percorsi di accesso esterni all’Arena Sferisterio. Il provvedimento, in vigore dal 17 ottobre al 14 dicembre, con orario 0 - 24, prevede, in via Diomede Pantaleoni, nel tratto di strada compreso tra piazza Nazario Sauro e il civico 18, un divieto di transito con chiusura della corsia di destra, eccetto bus urbani, Tpl e veicoli addetti ai lavori, transito e fermata bus urbani e Tpl, sulla corsia di destra, nella parte libera dai lavori e  limite massimo di velocità in 30 km/h. Invece, in via Maffeo Pantaleoni un divieto di transito, con sbarramento, sulla rampa di accesso a via Diomede Pantaleoni e direzione obbligatoria dritto verso la rotatoria di piazza Nazario Sauro.  La seconda ordinanza, invece, è stata emessa per consentire l’esecuzione di lavori di smontaggio ponteggio in via Crescimbeni 19. Il provvedimento in vigore il 17 e 18 ottobre, dalle ore 7:30 alle 18:30, stabilisce in via Crescimbeni, (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via XX Settembre) un divieto di sosta con rimozione coatta, nel tratto interessato dai lavori e divieto di transito, eccetto autorizzati, con istituzione del senso unico alternato. In via Domenico Ricci è prevista la direzione obbligatoria a sinistra verso via Padre Matteo Ricci, per uscita centro storico, eccetto autorizzati. Invece in piazza Vittorio Veneto un divieto di sosta con rimozione coatta per tutti i veicoli eccetto residenti di via Crescimbeni con permesso zona A (nell’area antistante il loggiato) e direzione obbligatoria a sinistra, verso piaggia della Biblioteca/via Padre Matteo Ricci, eccetto autorizzati, per tutti i veicoli provenienti da via Santa Maria della Porta e corso della Repubblica I veicoli autorizzati sono quelli utilizzati dalla ditta richiedente, dai residenti di via Crescimbeni (nell'area di chiusura strada) muniti di autorizzazione zona A e tutti i veicoli in servizio di emergenza. 

15/10/2024 14:29
Macerata, frana lungo via Pancalducci: al via i lavori di messa in sicurezza per 400mila euro

Macerata, frana lungo via Pancalducci: al via i lavori di messa in sicurezza per 400mila euro

Sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza e bonifica del fenomeno franoso presente lungo via Pancalducci, in prossimità del civico cimitero, a Macerata. Un’opera di prevenzione che interessa un’area fortemente esposta al fenomeno del dissesto idrogeologico e classificata con pericolosità elevata P3 e rischio elevato R3. L’intervento, interamente finanziato dal Ministero per 400mila euro a valere sui fondi dedicati al dissesto idrogeologico, prevede la realizzazione di pozzi drenanti, dreni sub orizzontali di raccolta delle acque, di un nuovo collettore fognario e di sistemi di controllo e monitoraggio. L’esecuzione delle opere idrauliche non avrà interferenze con la viabilità di via Pancalducci. Le indagini e i monitoraggi geologici e geotecnici preliminari hanno permesso di cartografare il tipo di frana e stabilire la programmazione degli interventi. Dalle analisi è emerso un importante fenomeno gravitativo - generato per le caratteristiche proprie del terreno, per l’assetto strutturale e stratificato e per la presenza di acqua - che si estende per una lunghezza di circa 550 metri e una larghezza di circa 300 metri lungo il versante che digrada verso nord-est, posto sotto via Palcalducci. "Dopo gli interventi su via Verga (conclusi), via dei Velini e Madonna del Monte (in esecuzione), diamo avvio a un’altra opera di messa in sicurezza del nostro territorio su una principale arteria di accesso alla città – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori -. È sempre più attuale l’esigenza, da parte delle amministrazioni, di prevenire situazioni di rischio collegate ai fenomeni atmosferici e l'amministrazione Parcaroli, con questa ulteriore opera, dimostra la grande capacità di attrarre risorse e, grazie alla professionalità degli Uffici, tramutarle in interventi concreti". I pozzi drenanti permetteranno di migliorare le caratteristiche meccaniche del terreno dissipando le sovrappressioni neutre indotte dalla falda; il sistema consentirà, inoltre, di raccogliere le acque contenute all’interno del sottosuolo così da allontanarle attraverso un sistema di tubazioni di collegamento profonde. Infine, saranno eseguite almeno quattro campagne di monitoraggio all’anno (per due anni) che, tramite dei sondaggi, permetteranno di prelevare dei campioni di terreno ed effettuare le relative analisi.

15/10/2024 12:38
Pierluigi Pardo chiude un Overtime da incorniciare: la prossima edizione avrà come tema le 'scelte'

Pierluigi Pardo chiude un Overtime da incorniciare: la prossima edizione avrà come tema le 'scelte'

Si chiude così, con uno dei grandi protagonisti della storia Overtime, un’edizione da incorniciare per il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva, che nel pomeriggio di ieri ha ufficialmente fatto calare il sipario su cinque intense giornate dedicata allo sport, alla cultura sportiva e ai suoi intramontabili valori. Di fronte a una platea di studenti dell’Università di Camerino - da quest’anno partner di Overtime insieme all’Università di Macerata e all’Università Politecnica delle Marche - e di appassionati di ogni età, Pierluigi Pardo ha animato un incontro estremamente partecipato, affrontando temi di grande attualità legati al calcio e non solo. Immancabile, ovviamente, una buona dose di sano rumore, tema dell’edizione 2024 che ha accompagnato gli oltre 60 appuntamenti in programma da mercoledì a domenica, ognuno dei quali con una storia da condividere e raccontare rigorosamente ad alta voce. Il tutto esaurito del Teatro della Filarmonica per una delle voci più amate del calcio italiano, di ritorno a Macerata in compagnia del giornalista Rai Riccardo Milletti, è l’ultimo atto di una delle edizioni più apprezzate e partecipate degli ultimi anni, in grado di fare davvero rumore grazie al coinvolgimento diretto del pubblico maceratese e di tutti gli amanti dello sport che anche quest’anno hanno scelto Overtime per discutere della propria passione in compagnia degli addetti ai lavori. Dalla cerimonia inaugurale con le campionesse della ritmica Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri al brindisi finale con Pardo, passando per la classe senza tempo di Gianni Rivera, il successo strepitoso di “Viva el Futbol” con il trio Adani-Cassano-Ventola e il fascino tutto sudamericano della “milonga” argentina cantata e ballata da Federico Buffa e Fabrizio Gabrielli, quest’anno Overtime ha fatto davvero il pieno di presenze. Per tutta la settimana, le location del Festival, ma soprattutto le vie, le piazze e le vetrine cittadine, con il loro inconfondibile tocco verde, hanno contribuito a far vivere e respirare l’atmosfera autentica dello sport, come testimoniato dalla straordinaria risposta del popolo di Overtime, protagonista indiscusso di ogni appuntamento con centinaia di domande, curiosità e foto da conservare nel cassetto della memoria, in attesa del prossimo anno. «Anche quest’anno abbiamo condiviso storie e testimonianze sullo sport e i suoi valori, da sempre la stella polare del nostro Festival - dichiara Michele Spagnuolo, direttore artistico di Overtime - Ci auguriamo che il successo dell’incontro con Pierluigi Pardo possa rappresentare l’inizio di un percorso condiviso con l’Università di Camerino, così come per gli altri atenei marchigiani che hanno scelto di sostenerci. Rivolgo un grandissimo ringraziamento a tutti i partner che credono in questo progetto, a cominciare dal Comune di Macerata e dalla Regione Marche, senza dimenticare mia moglie Pamela, mio fratello Angelo, tutto lo staff di Overtime e il nostro pubblico». «Siamo giunti al termine di un’edizione strepitosa, che con entusiasmo e capacità di approfondire lo sport a 360 gradi ha animato la città facendo registrare il tutto esaurito in ogni location - commenta l’assessore comunale allo Sport Riccardo Sacchi - Come Amministrazione siamo davvero felici per lo straordinario ritorno di immagine per la città e il gran numero di visitatori che in questi giorni hanno frequentato i locali e le attività commerciali di Macerata». «Siamo davvero molto soddisfatti - afferma il professor Graziano Leoni, Rettore Unicam - di aver potuto portare il contributo dell'Università di Camerino a Overtime Festival su tematiche che ci stanno molto a cuore, quali il benessere della persona, lo sport, una sana ed adeguata nutrizione ed alimentazione e dei corretti stili di vita, approfonditi con la serietà ed il rigore scientifico che si richiedono ad un Ateneo. Ringrazio pertanto studenti, studentesse, dottorande e dottorandi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei prodotti della Salute, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria e della Scuola di Scienze e Tecnologie, che hanno dialogato con Pierluigi Pardo su argomenti quali l'utilizzo degli integratori, la problematica del doping, la corretta alimentazione per lo sportivo, l'utilizzo della tecnologia anche per migliorare performance». Archiviata questa quattordicesima edizione, per Overtime è già tempo di guardare al futuro. Come annunciato dal direttore artistico Michele Spagnuolo, in occasione dei 15 anni di Overtime il Festival 2025 sarà dedicato al tema delle scelte, aprendo le porte a nuove storie e condividendo con il pubblico alcune tra le decisioni più importanti prese sul piano sportivo, ma soprattutto umano ed etico. Il prossimo anno, giorno dopo giorno, Overtime approfondirà le motivazioni alla base di gesti particolarmente significativi o cambiamenti radicali in grado di segnare una carriera e, in alcuni casi, la storia dello sport, all’insegna di un format che negli anni continua a vincere e convincere.  

14/10/2024 17:30
L'Unione Montana cerca istruttori tecnici a tempo determinato: aperto il bando

L'Unione Montana cerca istruttori tecnici a tempo determinato: aperto il bando

L’Unione Montana Potenza Esino Musone informa che è indetta una selezione pubblica, per solo colloquio, per l'eventuale assunzione di istruttori tecnici (ex categoria C) a tempo determinato (parziale o pieno). La selezione, in particolare, è finalizzata alla formazione di una graduatoria a cui potranno attingere l’Unione Montana ed i suoi Comuni per esigenze ex articolo 50 bis DL 189/2016 o per l’attuazione degli interventi finanziati dal Pnrr. La durata della singola assunzione ex art. 50 bis DL 189/2016 sarà stabilita dall’Ente utilizzatore e sarà comunque subordinata alle esigenze disciplinate dalla normativa sul terremoto del Centro Italia 2016 che potrà disporre anche eventuali proroghe per la gestione commissariale. In caso di assunzione Pnrr, il singolo ente utilizzatore definirà la durata nel relativo contratto di lavoro. Tali contratti possono essere stipulati anche per un periodo superiore a trentasei mesi, ma non eccendente la durata di attuazione dei progetti di competenza delle singole amministrazioni e comunque non oltre il 31 dicembre 2026 (salvo proroghe di legge). Per le assunzioni effettuate per esigenze diverse dall’emergenza sismica o attuazione del Pnrr, ciascun Ente utilizzatore determinerà condizioni (tempo parziale o pieno) e durata del contratto di lavoro. Per l’ammissione è necessario il possesso del titolo di studio di diploma di istruzione secondaria di secondo grado per geometri. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate esclusivamente tramite piattaforma inPA, compilando il relativo modulo online predisposto, previa lettura del bando di concorso pubblicato sul portale del reclutamento inPA (https://www.inpa.gov.it/) con il titolo: Selezione pubblica per solo colloquio per eventuale assunzione di istruttori tecnici a tempo determinato incluse esigenze connesse al sisma 2016 o attuazione degli interventi Pnrr area degli Istruttori (ex cat. C) Unione Montana Potenza Esino Musone. Il bando è presente anche nella sezione "Concorsi" del sito internet dell’Unione Montana Potenza Esino Musone. Sarà possibile presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale fino alle ore 23:59 del 10 novembre 2024.

14/10/2024 17:18
Tolentino, al Politeama un incontro pubblico per parlare di zanzare e malattie tropicali

Tolentino, al Politeama un incontro pubblico per parlare di zanzare e malattie tropicali

A seguito dell'emergenza derivata da un caso di contagio Dengue, il sindaco Mauro Sclavi ha deciso di promuovere un incontro per sensibilizzare i cittadini sui possibili rischi da contagio a seguito di una puntura di zanzara. Pertanto per mercoledì 16 ottobre, alle ore 21:15 ha promosso un incontro pubblico che si terrà al Politeama, in corso Garibaldi. Il titolo scelto è "A proposito di zanzare e malattie tropicali, ne parliamo con…".  Interverranno: Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino, Guido Favia, prorettore con delega alla Ricerca e trasferimento tecnologico, professore ordinario di parassitologia e malattie parassitarie degli animali e dell'uomo, Università di Camerino - Unicam e Claudia Damiani, ricercatrice Università di Camerino - Unicam e co-founder e presidente di Biovecblok S.r.l..   L'incontro sarà trasmesso in diretta televisiva da Canale 16 VideoTolentino e sul canale YouTube del comune di Tolentino. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.  

14/10/2024 16:38
Rotary Club Tolentino: "Ha ancora senso parlare di ordini cavallereschi nel Terzo Millennio?"

Rotary Club Tolentino: "Ha ancora senso parlare di ordini cavallereschi nel Terzo Millennio?"

“Ha ancora senso parlare di ordini cavallereschi nel terzo millennio?" La risposta arriva dal Rotary Club Tolentino che, l’altra sera, ha organizzato un incontro proprio per rispondere al quesito, al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti, con relatore il generale di brigata dei carabinieri Alessandro Gentili, ora in congedo. “Sì, oggi ha senso parlare di ordini cavallereschi - ha detto il generale Gentili – il fatto che la Santa Sede per due volte nello scorso secolo e una terza nel 2012 abbia dovuto ribadire dei concetti che mettono in guardia le persone dal fare scelte azzardate nel campo degli ordini cavallereschi sta a significare che la questione è sentita, che l’attività cavalleresca attira. Gli ordini cavallereschi sono tanti, ma quelli che la Chiesa riconosce, come missione che rispetta le origini e le tradizioni, sono due: l’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme con il compito di sostenere le opere della Chiesa in Terra Santa, quali scuole, orfanotrofi, ospedali, ambulatori; quello di Malta che ha le caratteristiche di uno Stato senza territorio, presente in tutti i paesi del mondo e che ha finalità di assistere poveri, bisognosi e ammalati di tutto il mondo. Le donne, inoltre, sono ammesse dallo scorso secolo in entrambi gli ordini. Sono meno degli uomini, ma ci sono”. Alla fine della serata, condotta da Paolo Francesco Capodaglio, è stato stilato un manifesto letto dal presidente del Rotary Tolentino, Giuseppe Bocci. “Gli ideali degli ordini cavallereschi incarnano valori universali che possiamo considerare precursori degli stessi principi rotariani. Questi ordini, depositari di gentilezza, altruismo e coraggio, sono stati simboli di nobiltà d’animo, non intesa come privilegio di casta, ma come esempio di elevato comportamento morale. Allo stesso modo, il Rotary promuove una leadership basata sul servizio disinteressato verso gli altri, con una particolare attenzione ai più deboli e bisognosi. I cavalieri, con il loro impegno a proteggere e aiutare chi era in difficoltà, possono essere visti come i nostri ‘antenati spirituali’, guidati da una filosofia che oggi ritroviamo nel motto del Rotary: ‘Servire al di sopra di ogni interesse personale’". "Questa eredità morale ci ricorda l’importanza di mantenere alta la guardia sulla nobiltà d’animo, che non si esprime attraverso titoli o privilegi, ma attraverso l’esempio quotidiano di gentilezza e rispetto. Il Rotary, proprio come gli ordini cavallereschi, si distingue per un agire etico che trascende il semplice conformarsi al politicamente corretto o all’ideologia del momento. Piuttosto, l’azione rotariana si fonda su una gentilezza profonda e autentica, che è la vera essenza della leadership morale e del servizio alla comunità”.  All’incontro hanno partecipato il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, il governatore nominato del Distretto 2090 Stefano Gobbi, il presidente del Rotaract Tolentino Maria Bocci.   

14/10/2024 12:54
Cingoli, attestato di benemerenza a Luciano Landi: un patrimonio di volumi gastronomici donato all'Alberghiero

Cingoli, attestato di benemerenza a Luciano Landi: un patrimonio di volumi gastronomici donato all'Alberghiero

Attestato di Benemerenza a Luciano Landi dall’Istituto Alberghiero di Cingoli: una donazione che valorizza la cultura gastronomica L'Istituto Alberghiero "Girolamo Varnelli" di Cingoli ha conferito un attestato di Benemerenza a Luciano Landi, per la sua generosa donazione di centinaia di volumi storici e riviste specialistiche per il settore gastronomia alla biblioteca dell'istituto: “Per aver arricchito la nostra biblioteca con risorse senza tempo da oggi fruibili dai nostri studenti”, come recita la motivazione del riconoscimento. La pratica per la donazione era giunta a termine questa estate e la dirigente scolastica, Antonella Canova, nei suoi ultimi giorni alla guida del “G. Varnelli”, ha voluto suggellare un tale gesto di grande valore culturale con questo riconoscimento. Luciano Landi, fondatore dell’ente di cooperazione internazionale PISIE, nel suo lavoro per la formazione professionale degli allievi dei paesi in via di sviluppo, ha girato il mondo, promuovendo anche la sua passione per la cucina italiana e i prodotti del territorio, facendoli conoscere in molti Paesi e nei cinque continenti". "Questo attestato mi riempie di orgoglio perché ho lavorato molto per lo sviluppo del comparto alimentare e con nostalgia guardo ai vecchi tempi. Ed è un riconoscimento che anche per me chiude un ciclo: fui promotore dell’allora centro alberghiero con un’attività di cooperazione internazionale specializzata nella creazione di centri di formazione in Italia. Negli anni ‘70 mi affidarono il compito del trasferimento di tecnologie applicate al settore manifattura e comparto alimentare”, spiega Landi. “Ho promosso – prosegue Luciano Landi- borse di studio per studenti da tutto il mondo e poi, nel 1981, il Ministero degli Esteri, con l'avvento del Dipartimento di Cooperazione allo Sviluppo, autorizzò il PISIE a gestire corsi sulle produzioni animali, vegetali, paste alimentari e prodotti da forno. Tale settore includeva la gastronomia italiana e questo permise a molti borsisti esteri di svolgere gli stage presso l'istituto alberghiero Panzini di Senigallia, prima che venisse fondato quello di Cingoli". La donazione di Luciano Landi rappresenta un prezioso contributo per il patrimonio culturale dell'Istituto "G. Varnelli" e un'opportunità di crescita per gli studenti, i futuri professionisti della ristorazione e dell'accoglienza.

13/10/2024 17:16
A Overtime Federico Buffa e Fabrizio Gabrielli: la storia del calcio argentino tra aneddoti e danza

A Overtime Federico Buffa e Fabrizio Gabrielli: la storia del calcio argentino tra aneddoti e danza

Da “Viva el Futbol” a “La milonga del fùtbol”, il passo - rigorosamente di danza - è breve per Overtime, che dopo lo strepitoso successo del venerdì sera targato Adani-Cassano-Ventola ha fatto ritorno al Teatro Lauro Rossi per accogliere sul palco la magia del calcio argentino, in collaborazione con il centro commerciale Val di Chienti. Da un lato Federico Buffa, lo storyteller più amato d’Italia nonché amico di lunga data del Festival e di Macerata, dall’altro Fabrizio Gabrielli, giornalista, scrittore e fidato compagno di avventure sudamericane. Al centro “La milonga del fùtbol. Un secolo di calcio argentino”, il volume scritto a quattro mani per Rizzoli e dedicato al legame viscerale tra il pallone e la terra di Diego e di Leo. Maradona e Messi, ovviamente, ma anche Sivori, Di Stéfano e Riquelme, protagonisti di un viaggio che dal 20 giugno 1867, il giorno della prima partita di calcio disputata sul suolo argentino, conduce il pubblico maceratese fino al 17 novembre 2000, la domenica in cui un tredicenne Messi si imbarca all’aeroporto di Ezeiza alla volta dell’Europa. Una danza, la milonga, che grazie alla moderazione del giornalista Rai Marco Ardemagni, la competenza di Gabrielli e la maestria di Buffa finisce ben presto per trascinare la platea del Lauro Rossi a ritmo di aneddoti, condottieri, campioni e sconfitti, legati a doppio filo alle vicende storiche, spesso tragiche, del Paese albiceleste. Racconti, atmosfere e suggestioni che ancora una volta sanno incantare centinaia di spettatori, evidenziando anche un profondo legame con l’Italia e in particolare le Marche, che neppure lo scorrere del tempo e la vastità di un oceano sono riusciti a spezzare. «È davvero molto emozionante vedere le vie, le piazze e le location del Festival piene di visitatori e appassionati di sport - afferma Michele Spagnuolo, direttore artistico di Overtime - In questi giorni abbiamo ascoltato moltissime storie ricche di valori ed emozioni, grazie a un Festival continua a crescere anno dopo anno». «La straordinaria partecipazione del pubblico è la testimonianza di un format che funziona - dichiara Riccardo Sacchi, assessore comunale allo Sport - Anche quest’anno, dietro il successo di Overtime c’è un enorme lavoro, fatto di passione, competenza e un profondo amore per lo sport». Tra i protagonisti del sabato sera di Overtime c’è spazio anche per Gianluca Grandinetti, regista e filmmaker di Potenza Picena, che nell’ambito di Overtime Film Festival ha ritirato dalle mani della leggenda rossonera Filippo Galli il premio Miglior Regia, realizzato dall’artista civitanovese Mauro Cicarè per il video “Ac Milan Away Kit 24-25”, dedicato alla nuova maglia da trasferta del Milan. In particolare, con le giuste inquadrature, una sapiente alternanza di luci e ombre e un illuminante abbinamento musicale, Grandinetti ha saputo cogliere perfettamente lo spirito dei calciatori e i valori alla base della società attraverso i movimenti delle mani e la profondità degli sguardi. Archiviata la serata di sabato e la mattinata di domenica, per Overtime è già tempo di tuffarsi negli appuntamenti conclusivi di questa quattordicesima edizione. Alle 15 gli Antichi Forni ospiteranno l’incontro “All in One: Lube Academy Treia e Macerata Rugby insieme verso il futuro dell’inclusione attraverso lo sport”, mentre alle 16 negli spazi della libreria Giunti al punto di corso Matteotti andrà in scena la presentazione de “La partita. Argentina-Inghilterra 1986” di Fabrizio Gabrielli, intervistato dal giornalista Rai Riccardo Milletti. A distanza di qualche giorno dal contest di cucina promosso in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, Tipicità Evo, Esn Macerata e Iis “Garibaldi” di Macerata, per gli studenti maceratesi è tempo di conoscere i verdetti. Appuntamento, dunque, alle 16,30 agli Antichi Forni per scoprire le mistery box vincenti, con la moderazione della cerimonia di premiazione affidata ad Alberto Monachesi di Tipicità. A far calare il sipario su un’edizione da incorniciare sarà, alle 18, un altro grande amico di Overtime. Sul palco della Filarmonica, Pierluigi Pardo discuterà di “Rumore” insieme a Riccardo Milletti, annunciando in anteprima il tema della prossima edizione del Festival in compagnia degli studenti dell’Università di Camerino, da quest’anno partner di Overtime e già protagonista di un incontro promosso all’Iis “Garibaldi” nella mattinata di venerdì 11 ottobre. «Sia nei nostri corsi di laurea che nelle attività trasversali dedicate alle studentesse ed agli studenti - sottolinea il professor Graziano Leoni, Rettore di Unicam - viene riservata una particolare attenzione alle tematiche dello sport, di una sana ed adeguata alimentazione e dei corretti stili di vita, che è necessario approfondire anche tra i giovani non solo in ambito universitario, ma anche nel periodo scolastico.   È per questo che abbiamo voluto proporre un seminario sul corretto utilizzo degli integratori alle studentesse e agli studenti dell'Iis Garibaldi, tenuto dal professor Gianni Sagratini. È fondamentale conoscere e comunicare bene queste tematiche, e l'attivazione in questo anno accademico di due nuovi master, in Biomeccanica clinica e del gesto sportivo ed in Comunicazione scientifica e public engagement, va proprio in questa direzione».

13/10/2024 16:35
Matelica, Belisario è la 'Cantina Cooperativa dell'anno 2025': brinda con 'Tre Bicchieri' sul Gambero Rosso

Matelica, Belisario è la 'Cantina Cooperativa dell'anno 2025': brinda con 'Tre Bicchieri' sul Gambero Rosso

Cantina Cooperativa dell’anno 2025 e Tre Bicchieri per il Cambrugiano Ris. 21, assegnati alla Cantina Belisario di Matelica. Un’eccellenza marchigiana nello strategico settore vitivinicolo nazionale e regionale ha conseguito entrambi i premi che saranno riportati all’interno della prestigiosa e riconosciuta guida ‘Vini d’Italia 2025’ del Gambero Rosso. “Siamo felicissimi e soddisfatti per il riconoscimento Cantina Cooperativa dell’anno 2025, significa che abbiamo sbagliato poco. Il Gambero Rosso per motivi storici, per le tante persone che fanno parte del panel giudicante, per la capillare conoscenza della vitivinicoltura italiana sia a livello di prodotti che di imprese, ha un metro di giudizio molto oggettivo, scevro da preconcetti legati a metodi, modi, filosofie produttive. Quindi essere la Cantina Cooperativa dell’anno nella Guida dei Vini D’Italia 2025 significa solo che è stata evidenziata in Belisario una costanza comportamentale, uno stile, un percorso progettuale, un uso della storia per costruire il futuro, anche un modo pacato, umile ma fiero di fare impresa che insieme hanno costruito un successo”, le parole di Antonio Centocanti, presidente della Cantina Belisario di Matelica, durante la cerimonia di consegna dei premi che si è svolta oggi, 13 ottobre a Roma, Teatro Brancaccio, alla presenza, tra gli altri dei curatori della guida del Gambero Rosso Giuseppe Carrus, Gianni Fabrizio e Marco Sabellico. “Il ‘genius loci’, nell’ambito di un territorio che ci ha dato tutto e al quale abbiamo dato tutto fin dalla nostra fondazione come cantina sociale, sono i motivi conduttori di ogni nostro pensare e fare. Il legame con il territorio supera gli stereotipi e la retorica di quasi tutti gli storytelling del mondo vino: dal 1971 è vita vissuta, non argomento di comunicazione e marketing. Da 54 anni questa azienda lavora per dare motivo di vita ai vigneti dell’Alta Vallesina e per dare dignità ai lavoratori della cantina. E per conseguire questi duplici obiettivi, bisogna produrre vini molto buoni con prezzi giusti, vini che emozionano, vini che si fanno amare”, ha proseguito Centocanti. Un traguardo, certamente. Ma anche un punto prestigioso dal quale ripartire. “Essere Cantina dell’anno 2025 ci consentirà un ulteriore step internazionale con l’anteprima di Chicago del 20 e 21 ottobre prossimi e agli eventi Tre Bicchieri® nel mondo organizzati dal Gambero Rosso”, ricorda il presidente Centocanti. Ma non è certo la ‘vetrina’ che insegue la cantina Belisario, anzi. L’enologo Roberto Potentini, infatti, è già proiettato sul futuro. “I nostri progetti si dividono in due grandi temi: il primo è la conferma continua delle nostre origini, producendo vini come il Cambrugiano, il Meridia, il Del Cerro, i Vigneti B, il San Leopardo, spinti dalla ricerca del miglioramento continuo e della qualità, ma nel solco di stili maturati in 37 anni di vinificazioni di queste etichette. Alla Belisario sappiamo molto bene che l’aspetto più difficile non è il ‘fare’, ma il ‘ripetersi migliorandosi’. E' la lettura della storia presente e la visione del futuro: Animologico, Noi150, le bolle dei Nadir ed altre etichette di progetti vitivinicoli più nuovi e innovativi, sono figli del pensare al futuro. Una filosofia che ci spinge a non produrre e proporre ciò che già gli amanti del vino trovano da altri e copiarli. Noi, alla Belisario, siamo animati nel ricercare l’oltre, il domani, il desiderio futuro dei consumatori, i loro desideri, anticipandoli o determinandoli ex novo”, conclude Potentini. Anche l sindaco di Matelica, Denis Cingolani, ha espresso parole di elogio per la Cantina Belisario e il suo lavoro: “Un premio che la cantina Belisario si merita tutto; siamo veramente orgogliosi di questo titolo che mette in evidenza l’azienda, ma anche l’intero territorio del Verdicchio di Matelica e la nostra città. Mi congratulo con la cantina Belisario e con il suo presidente Antonio Centocanti per questo importante riconoscimento”.

13/10/2024 14:50
I rischi della dieta iperproteica "fai da te": di quante proteine abbiamo realmente bisogno?

I rischi della dieta iperproteica "fai da te": di quante proteine abbiamo realmente bisogno?

Dalla pasta ai prodotti da forno, barrette, creme spalmabili, bevande… basta un veloce giro al supermercato per trovare sempre più prodotti arricchiti da proteine. Allora la domanda sorge spontanea: ma di quante proteine abbiamo bisogno? Cerchiamo di fare chiarezza. Per stare in salute, recuperare dall’allenamento, costruire massa muscolare, dimagrire, il “quante proteine assumere” è un punto fondamentale. Non l’unico, certo, perché contano anche altri fattori, ma è importante quanto la giusta quantità di carboidrati e grassi. Il fabbisogno proteico non è uguale per tutti, dipende da più fattori: età, composizione corporea, tipo di allenamento, stile di vita, stati particolari (ad esempio gravidanza o allattamento), obiettivi. Per tutti, però, la quantità proteica da assumere viene calcolata sul peso corporeo e deve rientrare all’interno del fabbisogno calorico giornaliero. I livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana (LARN) indicano 0.8g di proteine per ogni chilo di peso corporeo di una persona adulta, sia per gli uomini che per le donne. Questa quota, ovviamente, dovrà essere adattata alle esigenze di ognuno. Ma per un soggetto sano che fa una leggera attività fisica, come si traduce in una dieta quotidiana? In generale, prevedendo una fonte proteica a ogni pasto (colazione, pranzo e cena) il fabbisogno di proteine viene ampiamente soddisfatto. Bisogna considerare che le proteine si trovano anche in cereali e derivati e inserendo a ogni pasto anche questa categoria alimentare non si corre il rischio di avere un'alimentazione carente di proteine. Negli anni, però, la “demonizzazione” dei carboidrati e l’esaltazione delle proteine portata avanti da diversi protocolli dietetici, ha incrementato la percezione che un elevato apporto proteico aumenti automaticamente la massa e forza muscolare e favorisca la perdita di peso, portando a convincere un crescente numero di consumatori che una dieta iperproteica sia sana. La realtà, però, è un’altra. L’adozione di una dieta iperproteica “fai-da-te” soprattutto se seguita per diversi mesi, può infatti comportare seri effetti collaterali. Le proteine apportano le stesse calorie dei carboidrati, per cui, un eccesso di queste può determinare un eccessivo apporto di energia, con conseguente aumento di peso. Inoltre, quando le proteine sono in eccesso, devono essere “demolite”, e il prodotto di scarto che si genera viene eliminato attraverso l’urina. Se si eccede quindi con il consumo di proteine e non si assume abbastanza acqua, ci si può disidratare fortemente. Viene quindi da chiederci, sono davvero utili i prodotti proteici che tanto stanno spopolando sugli scaffali dei supermercati? Ricordiamo che si tratta di alimenti ultra-processati, che possiedono una lista di ingredienti lunghissima dove ritroviamo edulcoranti, addensanti e coloranti. Inoltre, la porzione standard suggerita dalla maggior parte di questi prodotti non apporta molte più proteine rispetto alla sua versione classica. Cosa farne quindi di tutti questi prodotti? È giusto o meno consumarli? Come sempre, non bisogna mai demonizzare un prodotto preso singolarmente. L’utilizzo occasionale di un budino proteico o di una crema spalmabile proteica per variare la nostra alimentazione è più che concesso, ricordiamo però di preferire sempre prodotti più semplici possibili.

12/10/2024 17:00
Giornata mondiale del turismo, San Severino si trasforma in "capitale dell'accoglienza"

Giornata mondiale del turismo, San Severino si trasforma in "capitale dell'accoglienza"

 “La città di San Severino Marche oggi vive un momento molto importante: diventa capitale regionale del turismo in occasione di questa Giornata dedicata a un tema fondamentale per il mondo intero, per la sua economia e per il suo futuro. Oggi, infatti, celebriamo non solo il turismo ma anche il potere che esso ha di unire le persone, promuovere la pace e sostenere le nostre comunità”. Con queste parole il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha aperto, nella bellissima cornice del teatro comunale Feronia, le celebrazioni per la 45esima Giornata Mondiale del Turismo promosse e organizzate nelle Marche dalla Commissione regionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Marchigiana e dall’Anci con la collaborazione della Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche e il patrocinio del Comune e dell’Unione Montana Potenza Esino Musone. Tante le presente istituzionali per quello che è stato un momento di incontro e confronto su di un tema tanto caro a molti, a partire dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha proprio la delega al turismo e che ha chiuso la mattinata ricordando le tante unicità dell’unica regione d’Italia al plurale ma pensata al singolare. “Per creare turismo – ha detto Acquaroli nel suo saluto - dobbiamo lavorare su tante strade diverse ma quella del turismo è una sfida che dobbiamo portare avanti e se ci impegniamo tutti insieme, uniti e coesi, riusciremo a farlo meglio”. “Il nostro – era intervenuto in apertura dei lavori la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei - è un territorio ricco di storia, cultura e bellezze naturali. È nostro compito valorizzare queste risorse e condividerle con il mondo, promuovendo un turismo che non solo attiri visitatori, ma che crei anche opportunità di sviluppo economico e sociale. È a questo settore che guardiamo con fiducia e ottimismo nell’ottica di valorizzazione delle nostre realtà. Per guardare avanti abbiamo deciso di strizzare l’occhio a un turismo che sia slow, un turismo lento che abbia attenzione e cuore per le nostre peculiarità e che rispetti le nostre terre. Siamo sulla buona strada - ha poi concluso con ottimismo la sindaca dal palco del Feronia, sottolineando - I tanti cammini che attraversano il nostro vasto territorio, uno dei più vasti delle Marche, ci stanno offrendo una prima grande indicazione in tal senso”. La Giornata è stata contraddistinta da tre eventi fondamentali: l’incontro con i giovani, nella prima parte, quello con le istituzioni, nella seconda, e quello conclusivo con una visita al MARec, il Museo dell’Arte Recuperata che nelle sale espostive del palazzo Vescovile raccogliere tante opere provenienti dalle chiese terremotate dell’Arcidiocesi camerte e settempedana. Tra le relazioni della cerimonia di apertura anche quella del responsabile dell’ufficio per la pastorale, il tempo libero, il turismo e lo sport della Conferenza Episcopale Marchigiana, Francesco Fioretti: “Come chiesa delle Marche ogni anno organizziamo questa iniziativa che, per l’edizione 2024, ha inteso mettere insieme turismo e pace. Quando si parla di turismo a volte fa venire in mente solamente un qualcosa legato all’economia ma non è così. Chi lo pensa così ne vede solo un pezzetto. Il turismo è il muoversi delle persone, l’incontrarsi tra persone diverse e il sapersi apprezzare. Questo è il vero turismo”. Di bellezza, dopo essere stato accolto con entusiasmo in città, ha voluto parlare monsignor Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona – Osimo e delegato Cem per la pastorale del tempo libero, turismo e sport cui è stata affidata l’introduzione della Giornata insieme sul tema: “Dare speranza alle nostre comunità”. “Arrivando in questa piazza si entra nel tema di quest’anno della Giornata Mondiale del Turismo: turismo e pace. Questa è piazza che, con la sua forma – ha sottolineato il presule - ti abbraccia, non ti respinge, ti accoglie e ti fa stare proprio in pace con tutte le sue bellezze. C’è bisogno di tante realtà per creare la pace. La bellezza mette gli occhi in pace e porta nel cuore qualcosa di immenso, tanto che conosciamo la famosa opera in cui il principe Miškin chiede: ‘Ma chi salverà il mondo?’ E Dostoevskij, con una frase fulminante, dice: ‘La bellezza salverà il mondo.’ C’è una bellezza estetica, ma ci vuole una bellezza etica, perché una bellezza solo apparente, estetica, senza dei valori interiori, è una cosmetica, e quella sparisce subito”. A chiudere gli interventi della prima parte della giornata è stato il cardinale Edoardo Menichelli, vescovo emerito di Ancona – Osimo, cui è stata affidata una riflessione sul tema: “L’urgenza di operare per la pace, mettendo al centro l’uomo e il Creato”. Partendo dalle parole persona, pace e Creato, Menichelli ha sottolineato: “C’è una difficoltà che il mondo attuale sta vivendo: quello di riconoscere, più che vivere, in un mondo che gli è stato donato e che dovrebbe restituire almeno un bel 93%. Creare significa dare forma a nuove idee, progetti e speranze, contribuendo attivamente alla costruzione di un mondo più giusto e umano. Questa riflessione è un richiamo alla responsabilità individuale e collettiva, e invita a non arrendersi mai, anche quando si affrontano difficoltà o momenti di debolezza”. Da San Severino Marche, dopo essere stata accesa nella bellissima piazza Del Popolo, è anche partita la Fiaccola della Pace che ha poi raggiunto Loreto, città scelta per la Gmt 2025. A seguire la seconda parte dei lavori, accolta nella sala degli Stemmi nel Palazzo Comunale, diverse autorità. Insieme al presidente della Regione Marche Acquaroli, i consiglieri regionali Anna Menghi e Pierpaolo Borroni, la consigliera provinciale Tiziana Gazzellini, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, gli assessori comunali Vanna Bianconi e Michela Pezzanesi, il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Denis Cingolani, che ha animato  gli interventi della tavola. 

12/10/2024 14:09
Tolentino, continua per altri 2 giorni la disinfestazione contro le zanzare: ecco in quali zone

Tolentino, continua per altri 2 giorni la disinfestazione contro le zanzare: ecco in quali zone

Nel pomeriggio di oggi si è riunito il tavolo tecnico del comune di Tolentino a seguito del primo caso di dengue accertato in provincia di Macerata, dovuto a una puntura di zanzara. Come previsto in questi casi si è deciso di continuare con la disinfestazione per altri due giorni. Nelle notti tra venerdì 11 ottobre e sabato 12 ottobre e tra sabato 12 ottobre e domenica 13 ottobre, dalla mezzanotte alle 6 del mattino, la disinfestazione interesserà solo ed esclusivamente viale Benadduci e vie limitrofe, la zona degli impianti sportivi Sticchi e l'area direzionale di contrada Rancia. Inoltre saranno trattate le zone ritenute sensibili come ad esempio i giardini e parchi pubblici, i centri sociali, la casa di riposo, le scuole, le aree cimiteriali, piazza della Libertà, piazza Mauruzi, piazza Martiri di Montalto e le zone particolarmente frequentate.  "Sentiti gli esperti della sanità pubblica – precisa il Sindaco Mauro Sclavi – abbiamo concordato di seguire quelle che sono le indicazioni da applicare in questi particolari casi, soprattutto con l’intento di prevenire altri contagi. Quindi dopo una prima disinfestazione, ripetiamo i trattamenti, come stabilito dalla specifica profilassi, per evitare ulteriori contagi. Abbiamo individuato le aree che sono ritenute più sensibili e quindi per le prossime due notti, verranno ripetute dagli operatori di Cosmari le operazioni di disinfestazione". "Ringraziamo per la collaborazione tutti i cittadini che invitiamo a seguire le nostre indicazioni affinchè vengano evitati ristagni di acqua che favoriscono la deposizione e la schiusa delle uova da parte delle zanzare", conclude Sclavi.  

11/10/2024 19:28
Recanati, 105mila euro per la sistemazione delle strade dopo l’alluvione: l'ok della Giunta

Recanati, 105mila euro per la sistemazione delle strade dopo l’alluvione: l'ok della Giunta

"Le strade recanatesi danneggiate dall’emergenza maltempo del 19 settembre scorso saranno rimesse in sicurezza e torneranno pienamente fruibili nel più breve tempo possibile. Avverrà grazie allo stanziamento preliminare di 105mila euro che la Giunta ha deliberato martedì scorso (8 ottobre, ndr) per i piani di intervento prioritari sulle strade, sulle quali era stata fatta una capillare operazione di ricognizione già all’indomani dell’evento calamitoso". Soddisfazione da parte del sindaco, Emanuele Pepa, che fin da subito ha ritenuto urgente l’azione di ripristino della normalità, che partirà già dalle prossime settimane e che dovrebbe concludersi intorno alla fine dell’anno. Entra più nello specifico l’assessore ai Lavori Pubblici della città leopardiana, Roberto Bartomeoli: “Con questa delibera ribadiamo il nostro impegno tempestivo per garantire la sicurezza stradale ai cittadini recanatesi – spiega – Nei giorni scorsi, abbiamo effettuato una ricognizione puntuale sui 25 km di rete viaria danneggiati dal maltempo nel nostro territorio e sono state stilate le priorità di intervento. La Giunta ha poi deliberato i fondi necessari a portare a termine i lavori prioritari sulle strade danneggiate. Lo avevamo promesso e lo porteremo a termine. Lo faremo attraverso un piano a due stadi: in primis risolvere gli interventi urgenti; nei mesi successivi, da qui a fine anno, faremo un ulteriore stanziamento di fondi per procedere con altri lavori”.  A fare le spese dei danni del maltempo erano state soprattutto le strade periferiche e rurali, caratterizzate da pavimentazione a ciottoli e non asfaltate, nelle frazioni di Chiarino, Bagnolo, Montefiore e Santa Croce. Grazie all’intervento tempestivo dell’Ufficio Tecnico comunale, le prime situazioni di emergenza erano state superate a poche ore dagli eventi avversi, con la rimozione del fango, degli alberi caduti e la pulizia dei fossi. Ora la priorità è rimettere in sesto la pavimentazione, che rappresenta ancora un forte disagio per l’utenza. Per stanziare i fondi dovuti è stata necessaria una delibera di Giunta straordinaria con uno scostamento di bilancio. “Il costo complessivo dei danni è stato valutato in 620mila euro circa, di cui 105mila destinati a risolvere subito le priorità emerse – spiega l’Assessore al bilancio Sabrina Bertini – Grazie ad una variazione di bilancio di 33mila euro, resa possibile da una procedura di emergenza, siamo riusciti ad approntare subito i lavori prioritari. Successivamente, da qui a fine anno, prevediamo di stanziare ulteriori 200mila euro necessari a portare a termine gli interventi”. L’assessore Bartomeoli ha infine precisato come i lavori fossero da tempo necessari per la sistemazione delle strade e che il maltempo ha solo aggravato una situazione già precaria: “La rete viaria aveva e ha tutt’ora una profonda necessità di manutenzione. Gli interventi che andremo ad eseguire per ripristinare la completa viabilità saranno necessari per risolvere i disagi ancora in corso dal 19 settembre, ma non basta più intervenire a margine dell’emergenza: con i prossimi stanziamenti di bilancio, andremo infatti ad eseguire lavori sistematici sulla rete viaria, per avere una manutenzione continua e più efficiente. Si interverrà, dunque, per garantire la prevenzione”.  

11/10/2024 17:45
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