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Unimc e Comune di Ussita lanciano un nuovo modello fiscale per le zone terremotate

Unimc e Comune di Ussita lanciano un nuovo modello fiscale per le zone terremotate

L’Università di Macerata e il Comune di Ussita hanno dato il via a un progetto finalizzato alla creazione di un territorio a fiscalità privilegiata che comprenda tutti i Comuni colpiti dagli eventi sismici di questi ultimi mesi, in armonia con le tradizioni dei territori. Si tratta di una fiscalità più umana, capace di rilanciare il sistema imprenditoriale del territorio e di essere attrattiva verso nuovi capitali attraverso una detassazione da applicare sul reddito prodotto nelle zone di insediamento. Il documento è stato inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente della Camera Laura Boldrini ed è stato presentato stamattina a Unimc dal professor Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario, nel corso del convegno “Recuperare il valore del territorio dopo il sisma”.

 

Le linee guida si fondano su modelli innovativi e su nuovi modi di pensare e di utilizzare la leva fiscale, diversi dalla Zona franca, che rappresenta “qualcosa di fermo e immobile che secondo noi non funziona – ha spiegato Rivetti -. Quello che noi proponiamo è un modello di fiscalità umanitaria con ricadute importanti sul territorio. Abbiamo predisposto linee guida con l’obiettivo di detassare non solo le imprese già presenti nella zona, ma anche quelle che vogliono investire sul territorio limitatamente ai redditi lì prodotti. Naturalmente, si incentiveranno quelle aziende che propongono attività in armonia e nel rispetto delle tradizioni. In questo senso il sindaco di Ussita Marco Rinaldi mi ha detto di essere già stato contattato da alcune multinazionali. Peraltro, le aree di esenzione solo apparentemente determinano una diminuzione finanziaria del bilancio dello Stato in termini di minori entrate. L’intervento diretto di quest’ultimo, comporterebbe, infatti, una spesa di gran lunga superiore. In tale contesto, l'istituzione di una fondazione di diritto privato con finalità pubbliche, mediante l’apporto di competenze gestionali, potrebbe sostenere, attrarre e organizzare le iniziative nei territori interessati”.

 

 

L’utilizzo della leva fiscale come forma di sviluppo è solo una delle decine di proposte operative presentate oggi nel corso del convegno. “Non abbiamo mai lamentato nulla, ma abbiamo cercato di ricostruire – ha commentato in apertura il rettore Francesco Adornato -. L’Università di Macerata può svolgere un ruolo di volano in questo processo. Si tratta di ricostruire anche lo spirito della comunità, tutto ciò che costituisce la sua identità più profonda, a partire da quelle attività ricomprese nel triangolo agricoltura, cultura e turismo”. Come ha spiegato il professor Alessio Cavicchi, uno degli organizzatori dell’iniziativa, “in questi mesi abbiamo incontrato associazioni, imprenditori e tanti esponenti della società civile impegnati in opere di sostegno alla popolazione e di recupero del valore presente sul territorio. A metà dicembre abbiamo lanciato un invito a presentare le proprie idee. Il risultato è stato impressionante: sono arrivate più di 100 adesioni e 40 proposte operative”. I progetti discussi e approfonditi nel corso della giornata saranno pubblicati la prossima settimana su sito di CreaHub, lo spazio dedicato all'imprenditorialità, alla creatività ed all'innovazione di Unimc, www.creahub.it, come ha spiegato Francesca Spigarelli, delegata del rettore all'autoimprenditorialità. 

 

 

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