Un popolo che cammina verso Cristo: partito il trentanovesimo Pellegrinaggio Macerata-Loreto - FOTO e VIDEO
Un gesto semplice, una delle prime cose che impariamo, stavolta con un valore profondissimo: incontrare Cristo. Camminare, nell’intimità della notte, per cercare il Signore e rispondere al Suo appello.
Il popolo di fedeli arrivati nel pomeriggio di oggi, sabato 10 giugno, da tutta Italia si è messo in marcia. La croce di legno, guida nel lungo percorso del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto come già nella quotidianità, simbolo di salvezza, vita e resurrezione, ad indicare la strada. E dietro, le migliaia di pellegrini che dallo stadio Helvia Recina di Macerata raggiungeranno all’alba di domani la Santa Casa di Loreto.
Scarpe comode, zaini in spalla, rosari colorati al collo. Pronti a vivere un momento di preghiera, ma più ancora di ricerca. Un’esperienza di raccoglimento, speranza, riflessione, gratitudine, condivisione, amicizia, amore. Un’occasione per rispondere alla domanda che Gesù pose a Pietro, tema di questa trentanovesima edizione: “Mi ami, tu?”. “Una frase molto bella, a due sensi: posso essere io – ha spiegato Papa Francesco, salutando al telefono la folla prima che la Santa Messa iniziasse, intervenuto per benedire i presenti e augurare a tutti buon pellegrinaggio – a chiederlo a Gesù e può essere Gesù a chiederlo a me. Vorrei che stasera ognuno di voi avvertisse la voce di Gesù fare questa domanda e che rispondesse a Gesù per poi sentire, ciascuno nel proprio cuore, la risposta che Gesù dà”.
“Sono qui per ringraziare per tutte le cose che ho ricevuto nella mia vita” dice Veronica, al suo terzo pellegrinaggio, arrivata da Senigallia. Seduta accanto a lei, c’è Bruna: “Per me è la prima volta. Spero di trovare stanotte la forza per affrontare il mio percorso, tutto in salita”. “Un cammino di fede e insieme di aiuto, l’aiuto che da volontaria Unitalsi – racconta Emanuela – offro quest’anno per la quinta volta ai malati che vorrebbero tantissimo partecipare ma da soli non potrebbero. Un cammino faticoso, ma ripagato dalla loro felicità all’arrivo”. “Ho organizzato la partenza di alcuni pulman da Firenze. Siamo 210 persone, dai bambini – afferma Monia – agli anziani che ancora riescono ad affrontare la camminata. Un gesto semplice, che ci aiuta ad affidarci a Dio”. “Partecipo a questo pellegrinaggio da sempre, perché credo che sia – sostiene Enrico – un momento imperdibile per chi si impegna a diventare un bravo cristiano. Quest’anno come tutte le altre volte, nonostante il rischio per le cose che si sentono tutti i giorni in televisione. Ma se ci pensassi, non sarei qui. Bisogna avere fede: l’unica forza che aiuta nella vita ad affrontare le difficoltà”.
“Che questo pellegrinaggio sia per voi – ha detto durante la celebrazione eucaristica il cardinale Kevin Farrell, Prefetto del nuovo Dicastero per i laici, la famiglia e la vita – una nuova forte esperienza di Dio e della Chiesa. Che sia per voi medicina spirituale, perché passo dopo passo riemerga dai vostri cuori la certezza che la vita, nonostante le difficoltà, è comunque buona, che il vostro impegno ha un valore e che voi stessi agli occhi di Dio avete un valore infinito”.
(Foto di Guido Picchio)
Commenti