Tolentino, una famiglia rinuncia agli alloggi di 'Borgo Rancia': "In ritardo di oltre un anno e mezzo"
"Sono passati oltre 1.600 giorni dal quel 30 ottobre 2016 che difficilmente potremo dimenticare, è ancora possibile chiamarle Soluzioni Abitative di Emergenza? Sinceramente noi facciamo fatica". A scriverlo, all'interno di una comunicazione ufficiale inviata stamane via Pec al comune di Tolentino, è Federico Pieroni che - a nome della sua famiglia - ha trasmesso la sua rinuncia all'appartamento sostitutivo della Sae che gli era stato assegnato a "Borgo Rancia". Appartamenti per i quali si è svolta oggi la seconda inaugurazione dopo quella avvenuta lo scorso 9 gennaio (leggi qui).
"Lo abbiamo detto questa mattina anche al Sindaco Giuseppe Pezzanesi, al quale abbiamo simbolicamente consegnato nelle mani una chiave a rappresentare la nostra rinuncia" puntualizza Pieroni, che ricorda le criticità vissute in merito all’assegnazione e all’effettiva consegna di questi appartamenti.
"Fummo invitati dai funzionari comunali il giorno 16 giugno 2018 presso i locali della Biblioteca Comunale Filelfica per l’assegnazione in base alla graduatoria stilata dal Comune e in quell’occasione ci fu detto che la consegna sarebbe avvenuta al massimo per l’agosto 2019 (fatto anche più volte ribadito a mezzo stampa dal Sig. Sindaco) - racconta -. Abbiamo scelto di accettare il sostituto della SAE nonostante avremmo potuto rifiutare di ricevere l’abitazione in base alla normativa allora vigente. Furono proprio le informazioni allora ricevute a farci valutare l’accettazione di questa soluzione. Oggi quelle promesse sono state disattese totalmente: il ritardo per la consegna dell’immobile si è protratto di oltre un anno e mezzo. Abbiamo oramai organizzato le nostre vite in attesa di riavere la nostra casa e abbiamo quindi declinato la consegna delle chiavi".
"In questi quasi cinque anni la nostra famiglia ha già dovuto provvedere a 3 traslochi, alcuni di noi hanno anche dormito in roulotte per diverso tempo, il tutto sempre in autonomia nell’attesa che lo Stato espletasse le dovute pratiche emergenziali. Oggi, dopo quasi 2 anni di semi-stabilità ritrovata, non possiamo pensare di affrontare nuovamente l’ennesimo trasloco per poi tra circa un anno e mezzo dover tornare nella nostra abitazione che oramai sarà pronta. Non è accettabile".
Pieroni, inoltre, ritiene la consegna degli appartamenti "del tutto fittizia, dato che non sono subito abitabili. (...) Verranno consegnate delle mura spoglie in cui dovremo portare il mobilio con un ennesimo trasloco e comprare a nostre spese tutto quello non possiamo recuperare dall’immobile inagibile. Tutto ciò sembra una vera e propria beffa".
A ciò si aggiunge il fatto che la comunicazione della cerimonia di consegna delle chiavi "è avvenuta giovedì 20 maggio 2021 tramite vie non ufficiali, dal momento che siamo stati avvisati per via telefonica, e soprattutto con soli 9 giorni di anticipo - sottolinea Federico Pieroni -. Attualmente siamo in stallo presso un appartamento con regolare contratto di locazione che prevede 3 mesi di disdetta anticipata. Secondo le ordinanze, però, al momento della consegna delle chiavi, si perde il diritto al contributo di autonoma sistemazione, quindi saremmo costretti a versare i canoni di giugno, luglio ed agosto anche con un’immediata comunicazione al proprietario".
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