L'inviata di Striscia la Notizia Chiara Squaglia nella puntata andata in onda giovedì 28 marzo ha effettuato un servizio sulle Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE) di Muccia.
Le casette, realizzate in acciaio e legno, assegnate alle persone colpite dal terremoto versano in condizioni igieniche piuttosto preoccupanti come evidenziato da una delle persone intervistate: "Abbiamo evidenti problemi di umidità con la crescita, a volte, di funghi e muffe. A spese nostre le abbiamo fatte analizzare ed è stata riscontrata la presenza di batteri, anche pericolosi e nocivi per la salute. Abbiamo trovato anche dei topi. Su 42 casette ben 31 sono risultate marce".
L'inviata Chiara Squaglia ha effettuato una misurazione tramite igrometro, lo strumento che misura il grado di umidità presente nell'aria, sul pavimento delle Sae: i risultati sono arrivati a sfiorare il 50%, quando dovrebbero invece avvicinarsi il più possibile allo zero.
Al momento della consegna le Sae, sottolinea il servizio di Striscia La Notiza, erano state dichiarate soluzioni abitative antisismiche adatte a qualsiasi condizione climatica come si può ancora leggere all'interno del sito della Protezione Civile: leggi qui.
Il servizio ha poi sottolineato la situazione presente a Rasiglia, in provincia di Perugia, per constatare lo stato delle casette realizzate in polistorolo e cemento armato in occasione del terremoto del 1997 che colpì Umbria e Marche. Qui il grado di umidità è risultato inferiore al 2%, valore più che in linea con quanto previsto tanto che - nonostante le loro abitazioni originali siano state ristrutturate - gli abitanti delle casette hanno scelto di continuare a vivere a loro interno.
"I costi di costruzione della Sae - secondo quanto affermato dall'architetto Cristian Angeli - risultano più alti sia in termini di oneri diretti di costruzione che di uso e manutenzione".
Per rivedere il video del servizio andato in onda il 28 febbraio su Striscia La Notizia: clicca qui
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