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Sisma. CISL Marche chiede un tavolo di confronto per i lavoratori delle autonomie locali
La categoria Pubblico Impiego della CISL Marche, in persona del Responsabile Territoriale di Macerata Alessandro Moretti e del Segretario Ragionale Luca Talevi, definisce "non più tollerabili le condizioni di confusione generalizzata nelle quali versano i rapporti di lavoro dei tecnici e amministrativi assunti l’indomani dell’emergenza sismica e addetti dagli Enti locali a occuparsi delle pratiche relative alla ricostruzione, né tantomeno alcuna propaganda tesa a infondere serenità circa lo stato di avanzamento dei lavori per la ricostruzione, perché non corrispondente al vero."
Il Governo, il Commissario alla ricostruzione, la USR e i Sindaci, "devono colloquiare tra loro e collaborare affinché le procedure burocratiche vengano radicalmente razionalizzate e quindi facilitino l’apertura dei cantieri per la ricostruzione" continua la CISL Marche.
Per questo la CISL ha chiesto oggi "la costituzione di un tavolo di confronto, analisi e proposte concrete che veda tutti riuniti i soggetti Istituzionali interessati e le Organizzazioni Sindacali, lavorare unitamente per modificare le ordinanze del Commissario anno 2018 al fine di garantire gli attuali livelli occupazionali presso Comuni e Unioni Montane, anche degli assunti part-time, e salvaguardarne le professionalità acquisite, ovvero provvedere a delle ipotesi di mobilità dei dipendenti verso Enti che hanno maggiore fabbisogno occupazionale; e chiarire una volta per tutte che le assunzioni così stabilite non concorrono con altre norme o obblighi assunzionali degli Enti medesimi."
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