Non è d'accordo con le modifiche al Cas contenute nella bozza di ordinanza inviata ai Sindaci del cratere sismico il primo cittadino di Petriolo Domenico Luciani. Il contributo di automa sistemazione è infatti al centro della riunione convocata per il 4 ottobre ad Ancona del Comitato istituzionale per le attività di ricostruzione post sisma.
Durante la seduta si esaminerà la proposta per la quale il sindaco Luciani ha già fatto pervenire al Presidente della Regione Luca Ceriscioli le sue osservazioni in merito. “Nello spirito di proficua collaborazione tra gli Enti che rappresentiamo – ha scritto Luciani -, trovo ancora inique le disposizioni in materia di contributo per il canone di locazione di unità immobiliari tra chi aveva una casa in affitto e chi di proprietà”.
Per il sindaco di Petriolo, il testo della nuova bozza di ordinanza sul Cas è “eccessivamente farraginoso” e ha proposto pertanto “una totale revisione dello stesso”. Nella nota inviata, il sindaco Luciani, in particolare, propone di prevedere contributi sostitutivi dell'attuale Cas articolati in contributi distinti: per il disagio abitativo (Cda) e per il mancato godimento dell'immobile danneggiato (Cmg); oltre a una rideterminazione del contributo per l'autonoma sistemazione (Casr) in base al numero dei componenti del nucleo familiare, in misura minore rispetto all'attuale, ma tale che, sommato agli altri due contributi, risulti un contributo complessivo non inferiore all'attuale Cas.
Tra i punti presi in esame, l'attenzione di Luciani è anche sull'art. 2 della bozza che reca disposizioni in materia di contributo forfettario nell'ipotesi di acquisto di una nuova unità immobiliare. “Trovo la misura discriminatoria nei confronti di chi ha trovato un'autonoma sistemazione caratterizzata da stabilità – ha aggiunto -, sarebbe opportuno prevedere solo la possibilità di avere un'anticipazione del contributo spettante e non un contributo forfettario”. Altra osservazione riguarda la sistemazione nelle strutture ricettive.
“Chi al momento del sisma stava in affitto in un'abitazione con danni lievi dove lo mandiamo?”, si è chiesto Luciani. Per il Sindaco “è bene concedere una sae anche ai nuclei familiari provenienti da case con danni lievi (di tipo B all'interno di una zona perimetrata”. Infine, Luciani ha chiesto anche un contributo per i proprietari per il mancato godimento degli edifici resi inagibili dal sisma.
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