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Sisma, Confartigianato: "Attività sospese nel 2017 ancora senza indennità per colpa dei ritardi"

Sisma, Confartigianato: "Attività sospese nel 2017 ancora senza indennità per colpa dei ritardi"

 

Confartigianato fa il punto su “danno indiretto” e “una tantum”.

“Due sono i provvedimenti più urgenti che sono di particolare interesse per le imprese colpite dal sisma – dichiara il Responsabile Costruzioni di Confartigianato Imprese Macerata, Pacifico Berrè – ovvero quelli relativi al danno indiretto e all’una tantum, rivolti a chi ha dovuto sospendere l’attività nel 2017 a seguito del terremoto del 2016.

Il Danno Indiretto, previsto dall’art.20bis della legge 229/2016, ripreso poi dalla Legge 45 del 7.4.2017, all’art.7bis individua gli interventi volti alla ripresa economica al fine di favorire il rilancio produttivo delle imprese insediate da almeno 6 mesi nel cratere.

A queste stesse aziende sono concessi dei contributi, a condizione che nei sei mesi successivi agli eventi sismici, abbiano registrato una riduzione di fatturato annuo in misura non inferiore al 30% rispetto a quello della media del triennio precedente. Con il Decreto 11.08.2017 G.U. n.249 del 24.10.2017 – prosegue Berrè – la riduzione del fatturato viene calcolata sul valore conseguito nei sei mesi intercorrenti tra il 19.01.2017 ed il 19.07.2017 ed il valore medio dei medesimi sei mesi del triennio precedente. Il Decreto è stato appena firmato dal Vice Commissario della Regione Marche Ceriscioli, ma continuiamo a sostenere che sia necessaria l’individuazione per ognuno dei tre eventi sismici di altrettanti semestri su cui effettuare il conteggio del calo del fatturato, analogamente al criterio preso in esame per i periodi individuati dalla Zona Franca Urbana.

Altra questione importante che necessita immediata soluzione è quella dell’una tantum, ormai da tropo tempo in attesa di una proroga. La legge 229/2016, art. 45 comma 4, prevede che alle imprese, ai professionisti e ai lavoratori autonomi che hanno dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi sismici nel 2016, venga riconosciuta un’indennità, appunto una tantum, di 5.000 euro. Come Associazione – conclude il Responsabile Costruzioni – chiediamo che questa indennità possa essere disposta quantomeno anche per le imprese che hanno dovuto sospendere l’attività nel 2017 a seguito di sopralluogo e dichiarazione di inagibilità avuta nel 2017. Andrebbero inoltre incluse anche tutte quelle imprese che hanno sospeso l’attività nei primi mesi del 2017 per altre cause, sempre a seguito del sisma, e che non sono riuscite a presentare la domanda in tempo, pur avendo sospeso l’attività nel 2016”.

 

 

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