Simone Baldelli illustra a Macerata le ragioni del NO al referendum
“Ha quaranta anni, fa politica da venti e si propone come l’anticasta!” È condensato in questa caustica ed incisiva frecciata il giudizio su Matteo Renzi del vice presidente della Camera dei Deputati Simone Baldelli, eletto nelle file di Forza Italia, nel collegio delle Marche.
Il parlamentare, salito ultimamente alla ribalta delle cronache locali per aver destinato, con una risoluzione, ai terremotati di Marche, Umbria e Lazio i risparmi sui costi sulle spese di gestione della Camera dei Deputati (si tratta di ben 47 milioni di euro), in una conferenza stampa convocata, in tarda mattinata, presso l’Hotel Claudiani di Macerata, ha argomentato le ragioni del NO al referendum. Accanto a lui la coordinatrice provinciale Lorena Polidori e la capogruppo in Regione Jessica Marcozzi.
“Una riforma approvata nottetempo con i banchi delle opposizioni vuoti per protesta. – ha continuato Baldelli – Nulla a che vedere, quanto a legittimità, con quella proposta da Berlusconi nel 2005. In quel caso, il presidente del consiglio era stato eletto, con una maggioranza schiacciante e con il Mattarellum: quindi senza nessun premio di maggioranza dichiarato poi illegittimo dalla Consulta. Appare quantomeno curioso – rileva ancora il parlamentare – come in questa riforma una maggioranza, di fatto delegittimata dalla Corte Costituzionale, si preoccupi di investire preventivamente la stessa Consulta, nel giudicare sulla legittimità delle leggi elettorali. La verità - continua Baldelli - è che è stato messo in piedi un meccanismo spregiudicato di campagna elettorale che mette sul piatto della bilancia la sola sopravvivenza politica di Renzi, ma il conto da pagare verrà consegnato a tutti gli italiani: una pessima riforma con un titolo ingannevole che non farà che aumentare il contenzioso tra Stato e Regioni.”
Baldelli infine ha posto due domande provocatorie alla platea di giornalisti. La prima relativa alle conseguenze sull’approvazione del referendum: “Se sbagli una riforma, poi ci vogliono degli anni per rimettersi in carreggiata. L’Italia ha tutto questo tempo da perdere? ” - ed infine si è chiesto: “Come mai in questa eccezionale sovraesposizione mediatica sul referendum non sia mai passata, nemmeno sullo spot di Palazzo Chigi l’informazione che a questo quesito non è richiesto, a differenza degli altri referendum, il quorum necessario per la sua validità ed efficacia.”
“Anche per questa ragione – ha concluso Baldelli – il mio invito è duplice: prima di tutto occorre andare a votare e portare a votare più gente possibile, quindi fermare questa deriva e votare convintamente NO”
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