Scuola Olimpia, parla l'ex cuoca della mensa: "Lamentele bambini? Sono stata io a segnalarle"
“Mi trovo costretta, mio malgrado, a dover replicare circa l’odiosa questione della mensa scolastica e delle mie recenti dimissioni. Voglio subito precisare che io non ho mai partecipato attivamente alle vicende politiche locali, né ho mai dovuto parteciparvi al fine di appetire un posto di lavoro sicuro”. A parlare è Alice Accattoli, a seguito del polverone politico innescato dalle sue dimissioni come cuoca della mensa della scuola Olimpia.
“La mia storia professionale all’interno delle varie mense comunali – spiega Alice - è iniziata nel 2016 quando l’allora dipendente comunale Franca Tronto, oggi assessore comunale mi contatta per propormi di sostituire una cuoca dimissionaria presso la cucina della Casa di Riposo di Montefano, poiché ero fresca di diploma d’Istituto Alberghiero, settore cucina”.
“Trascorsi quattro anni al fianco delle mie ex colleghe Giulia e Maria Grazia – racconta ancora Alice - , l’amministrazione comunale attuale ci propone, per una di noi, un nuovo impiego come cuoca nella nuovissima cucina ubicata presso la scuola elementare e, come si può intuire, accettai con la promessa di un contratto a tempo indeterminato tramite la cooperativa Serenissima (che tutt’ora fornisce la cucina)”.
“Questo contratto si rivelò di 25 ore settimanali e a tempo determinato, non come asserisce la sindaca” puntualizza la cuoca, che evidenzia. “Durante la permanenza nella sede di lavoro non ho mai incontrato nessuno dell’amministrazione che controllasse l’effettiva qualità delle materie prime fornite. Come può la sindaco comprovarne la qualità?”
Alice Accattoli sottolinea come la sindaca abbia anche omesso “di dire che sono stata io, più volte, ad informarla delle varie lamentele dei bambini sulla qualità di alcune materie prime. Forse ritiene più facile scaricare le colpe di chi non si è mai premurato di controllare su di una ragazza di 25 anni che non faceva altro che il suo lavoro e che, per divergenze professionali ed etiche, ha deciso di licenziarsi spontaneamente”.
“Spero che queste mie parole possano mettere una pietra tombale su questa fastidiosa vicenda che, a mio avviso, dà la possibilità a tutti di capire quanto sia facile farsi bella con una cucina nuova e, di contro, quanto sia difficile garantire un uso consapevole della stessa” conclude Alice.
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