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Sciapichetti risponde al sindaco Carancini sulla gestione delle acque nel maceratese

Sciapichetti risponde al sindaco Carancini sulla gestione delle acque nel maceratese

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti rivolta al sindaco di Macerata Romano Carancini.

“Il vero scandalo nella gestione del servizio idrico nella provincia di Macerata è che ci sono molteplici piccoli soggetti gestori, anziché l’ente unico, a cui si sarebbe dovuti arrivare già entro il 2015, come previsto dalla legge. Così inefficienze e costi lievitano. Carancini dovrebbe ricordare che il presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo, insediatosi alla fine del 2015, aveva pubblicamente preso l’impegno di arrivare al gestore unico entro e non oltre l’estate del 2016, mentre invece nonostante le ripetute sollecitazioni pubbliche e private effettuate dagli uffici e dal sottoscritto in questo senso, siamo ad ottobre 2017 ed ancora abbiamo molti, troppi soggetti gestori.

Ci sono infatti ad oggi tre società che detengono partecipazioni in ben sette ex municipalizzate, inoltre otto comuni mantengono, in modo difforme dalla normativa, la gestione diretta. Sono solo tre i piccoli comuni che, in modo regolare, gestiscono direttamente il servizio. La situazione è troppo frammentata e completamente contraria alla legge. Occorre pervenire al più presto al soggetto unico gestore, per garantire non solo il rispetto delle norme, ma anche quelle economie di scala che permettano una gestione efficiente del servizio idrico integrato di qualità a servizio dei cittadini”.

Da parte della Regione non c’è nessuna chiusura a priori né la volontà di vanificare gli investimenti nel servizio idrico integrato che, anzi auspichiamo e lavoriamo affinché crescano, per razionalizzare, eliminare le perdite, aumentare la qualità ed abbassare i costi per i cittadini. Questo può essere fatto solo con il gestore unico, non con una miriade di piccoli gestori.

Non corrisponde assolutamente al vero che ci sia un diniego pregiudiziale della Regione sulla captazione come dice il Sindaco di Macerata, tant'è vero che abbiamo recentemente autorizzato un aumento di 50 litri al secondo per consentire di far arrivare l’acqua del Nera nei rubinetti delle famiglie dei Comuni di Montecassiano e Montefano dove fino ad oggi sono arrivati gli impianti realizzati dalla società Acquedotto del Nera.

La quantificazione definitiva della captazione d’acqua potrà avvenire solo a seguito degli studi e approfondimenti in corso. Il terremoto ha sconvolto l’assetto idrogeologico dell’area dei Sibillini, ne è scaturita come noto l’esondazione del Fiume Nera, fenomeno che è stato sotto gli occhi di tutti.

In un primo momento si era registrato un improvviso e significativo aumento della portata, che attualmente, tuttavia, è in fase di regressione con altrettanto significativa riduzione. Il dovere della regione deve essere quello della salvaguardia della risorsa idrica come bene pubblico, per soddisfare le esigenze attuali e delle generazioni future, per questo le autorizzazioni seguiranno rigorosi accertamenti tecnico scientifici”.

 

 

 

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