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San Severino, restyling giardino "Coletti". Minoranza perplessa: "No a stravolgimenti, è parte della storia"

San Severino, restyling giardino "Coletti". Minoranza perplessa: "No a stravolgimenti, è parte della storia"

"Lascia perplessi il progetto di restyling che incombe sul giardino pubblico Coletti, che promette di rinnovare il look del nostro parco pubblico con interventi importanti, tra cui l'inserimento di una "preminente" costruzione che andrà a sostituire l'attuale locale adibito a bar".

È quanto affermano i consiglieri di minoranza di San Severino Marche in una nota congiunta a firma di Mauro Bompadre, Francesco Borioni, Pietro Cruciani e Massimo Panicari in merito al progetto di ristrutturazione del Giardino pubblico "Coletti" (leggi qui). 

"I termini restyling e look attengono al mondo dell'immagine, dell'estetica, implicano azioni che vanno a migliore l'aspetto, a rimodernare le caratteristiche estetiche - puntualizzano dall'opposizione -. Si potrebbe quasi pensare che si tratti di un progetto che abbia come obiettivo quello di riabilitare uno spazio morto, anonimo o degradato della città, se non fosse che invece si tratta di un intervento su un giardino, dal grande valore storico artistico culturale, nonché bene tutelato".

"Il giardino pubblico Coletti, da noi settempedani chiamato semplicemente "i Giardini" è parte della storia della città e della vicenda umana di ogni compaesano, che lo ha frequentato da bambino, da ragazzo, da genitore, da pensionato. Un'oasi di pace e tranquillità, all'ombra di maestosi e famosissimi alberi, conosciuti oltre i confini regionali - aggiungono Bompadre, Borioni, Cruciani e Panicari -. Tra i tanti interventi che si potevano ipotizzare per questo luogo, oggi obiettivamente un po' trascurato in alcuni tratti, di certo stupisce di aver pensato ad un intervento estetico. Prima di tutto l'immagine del giardino Coletti è parte di un patrimonio della memoria di ognuno di noi, va bene migliorarla, recuperarla, aggiornarla: non va bene stravolgerla, perché si fa danno all'identità di una comunità".

"Va bene rendere maggiormente funzionale il locale bar, ma non va bene renderlo elemento architettonico preminente - sottolineano ancora i consiglieri -. Piuttosto si ragioni su come riqualificare dal punto di vista del decoro, dell'igiene e della sicurezza l'intera area in cui insiste il bar, obiettivamente abbandonata a se stessa. E ciò senza tralasciare gli adiacenti spazi dell'ex palestra Gil, che andrebbero invece recuperati, integrati e messi in continuità con quelli del giardino. Si lavori per restituire ai bambini, ai giovani e alle famiglie settempedane questo luogo per ciò che è, non per ciò che si vuole che appaia". 

"Si tenga infine conto del valore anche immateriale di luoghi tanto cari e presenti nella memoria cittadina, come parti rilevanti della sua identità. I restyling lasciamoli ai beni di consumo, non ai luoghi del cuore di una comunità, per questi ci si impegni per la conservazione, il ripristino, il recupero" concludono i consiglieri di minoranza.

 

 

 

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