San Severino, la prossima settimana apertura delle buste per lavori al Centro diurno "Il Girasole"
Il 27 novembre prossimo scade la presentazione delle offerte per i lavori di riqualificazione e riuso dei locali del lazzaretto e del chiostro del santuario della Madonna del Glorioso dove saranno accolti gli utenti del Centro diurno “Il Girasole” costretti, a causa delle scosse di terremoto dell’ottobre dello scorso anno, a lasciare la sede storica di via Salimbeni.
Sono 103 le imprese che hanno risposto al bando emesso dal Comune di San Severino Marche. Fra queste sono state estratte a sorte quindici imprese che dovranno presentare l’offerta definitiva entro la prossima settimana. L’apertura delle buste, in seduta pubblica, è attesa per mercoledì 29 novembre. Espletate le necessarie verifiche, l’impresa aggiudicataria avrà poi tempo sessanta giorni per portare a termine il cantiere.
Il Comune di San Severino Marche ha deciso di mettere a disposizione per il Girasole le strutture, di sua proprietà, presenti all’interno del complesso del santuario della Madonna del Glorioso proprio per venire incontro all’emergenza determinatasi a seguito del sisma.
“Ci è sembrato un atto dovuto per i nostri ragazzi. La nuova sede permetterà loro di avere anche laboratori e spazi per lavorare. La nostra comunità da sempre si prende cura di questi ospiti, in tutto una ventina, ma anche delle loro famiglie. I lavori interesseranno la chiusura di alcune arcate con delle vetrate e nella realizzazione di rampe idonee al superamento della barriere architettoniche oltre che nell’adeguamento degli spazi per la nuova destinazione d’uso. Con le opere – spiega ancora il sindaco - sarà riqualificato anche il giardino interno che potrà essere così utilizzato dagli ospiti del Centro che ogni giorno sono impegnati in attività di laboratorio, falegnameria, cineforum, nuoto, attività motoria, informatica. Come sindaco, e a nome di tutta l’Amministrazione comunale, devo ringraziare associazioni, enti e istituzioni che, anche con piccoli gesti di solidarietà, ci hanno inviato un aiuto per quella che ritengo essere veramente una giusta causa”.
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