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Sacchi: "Salasso per le famiglie di Macerata per spostare i contatori. E' davvero obbligatorio?"

Sacchi: "Salasso per le famiglie di Macerata per spostare i contatori. E' davvero obbligatorio?"

"L’Apm ha inviato a numerosi condomini del territorio comunale di Macerata missive aventi ad oggetto lo spostamento dei contatori dell’acqua che si trovano all’interno di proprietà private. Nelle predette comunicazioni l’Apm afferma testualmente che <> e che i costi saranno a carico dell’utente/consumatore. L’impressione comune di coloro che hanno ricevuto gli avvisi, in ordine alle richieste avanzate da Apm, è la sussistenza di un obbligo di legge e di un termine perentorio entro cui provvedere."

E' questo in sintesi il contenuto di una interpellanza presentata dal capogruppo di Forza Italia, Riccardo Sacchi.

"Alle famiglie maceratesi, migliaia a quanto pare, su sollecitazione di APM sono già stati richiesti preventivi di spesa che comporterebbero l’esborso di migliaia di euro per ogni nucleo familiare. Questo per compiere i lavori murari ed idrici, nonché per tutte le altre opere connesse allo spostamento dei contatori.

Il regolamento del Servizio Idrico Integrato dell’Aato 2-Ancona prevede, così come molte altre simili autorità, che il gestore possa imporre lo spostamento dei contatori “nei soli casi di intervento di ristrutturazione edilizia dell’intero edificio”, in ossequio al principio di economicità, data l’onerosità dell’intervento.

Il regolamento del Servizio Idrico Integrato dell’Aato 3-Macerata, invece, stabilisce all’articolo 80 bis - inserito tra le norme transitorie - che “i contatori posti all’interno di locali abitati o in posizioni non agevolmente accessibili dovranno essere posizionati in area condominiale accessibile o al limite della proprietà privata con accesso dall’area pubblica, entro 3 anni dall’entrata in vigore del presente Regolamento”.

Già in passato, davanti ad analoga iniziativa di Apm, associazioni di consumatori hanno sollevato pesanti dubbi sulla liceità e, in particolare, sulla sussistenza di “obbligo”, soprattutto, nei casi in cui i contatori fossero stati installati precedentemente ai regolamenti in materia. In materia edilizio/urbanistica vige il principio secondo cui gli adeguamenti normativi (dall’antisismica alla materia energetica, ecc.) vengono applicati alle costruzioni realizzate successivamente all’entrata in vigore, demandando, per l’esistente, ai soli casi di interventi rilevanti sulla struttura, onde consentire un miglior “assorbimento” degli ingenti costi. Tra l’altro, risulta vi siano aziende private che, al prezzo di un canone di pochi Euro al mese, forniscono l’installazione per ogni singolo appartamento (o per ogni condominio) di apparecchiature di telerilevamento del consumo idrico, rendendo così possibile evitare interventi per decine di migliaia di euro su ogni edificio.

Forza Italia chiede all'Amministrazione Comunale:

-Se l’iniziativa di Apm in ordine al cambio di posizione dei contatori dell’acqua derivi da obblighi di legge e, in caso affermativo, quali sono le norme di legge di riferimento (nazionali, regionali, disposizioni dell’Authority, ecc.), e se sussistano o meno, al riguardo, termini perentori.

-Se è a conoscenza con precisione di quanti condomini e di quante famiglie maceratesi siano interessate dalla questione.

-Se ha consapevolezza della spesa complessiva a cui sarebbero costrette le famiglie maceratesi, in considerazione del fatto che una stima di spesa per la sola Macerata supererebbe abbondantemente il milione di euro.

-Se sa riferire in quanti e quali altri comuni del territorio nazionale si sta richiedendo agli utenti tale esborso.

-Se sa riferire se altri gestori del servizio idrico, all’interno dell’ATO 3-Macerata, stiano procedendo nella stessa direzione di Apm.

Nel caso Apm facesse riferimento all’applicabilità dell’articolo 80 bis del Regolamento del  Servizio idrico Integrato dell’Aato 3-Macerata, si domanda:

-La data di approvazione della predetta disposizione;

-Se l’Amministrazione medesima, in qualità di partecipante all’Aato 3, è consapevole dell’impatto di tale norma sulle famiglie;

-Se l’Amministrazione ha verificato l’obbligatorietà di tale disposizione, alla luce non solo della normativa nazionale e regionale, ma anche delle disposizioni dell’Authority competente, fornendo - in caso affermativo - i riferimenti di legge, e se il predetto art. 80 bis sia in linea con i principi sopra enunciati in materia di adeguamento normativo;

-Se non ritenga urgente modificare la predetta disposizione nell’ambito dell’Aato 3 di cui l’Amministrazione comunale di Macerata è partecipe, onde evitare ai maceratesi un inutile spreco di risorse in un momento di grande difficoltà economica.

 

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