Referendum Cannabis: in meno di 48 ore raccolte 220mila firme
220mila firme in 48 ore. La raccolta di adesioni in modalità telematica per il referendum cannabis è partita l’11 settembre.
In Commissione Giustizia alla Camera è stato già approvato un testo base. Composto di 5 articoli, il provvedimento andrebbe a modificare il DPR n. 309 del 1990 testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope.
Il testo prevede la legalizzazione della coltivazione personale di piccole quantità, pari a 'quattro femmine di cannabis'; si propone di depenalizzare la condotta di coltivazione di qualsiasi sostanza per uso personale eliminando la pena detentiva per “qualsiasi condotta illecita relativa alla Cannabis, con eccezione della associazione finalizzata al traffico illecito”. Inasprimento delle pene invece – da 6 a 10 anni – per i reati connessi a traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio della cannabis. Sul piano amministrativo, infine, si propone di eliminare la sanzione della sospensione della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori attualmente destinata a tutte le condotte finalizzate all’uso personale di qualsiasi sostanza stupefacente o psicotropa.
I cinque articoli di modifica del Testo unico sugli stupefacenti 309/90 hanno avuto il voto favorevole di M5s, Pd, Leu, del radicale Riccardo Magi e del deputato di Fi Elio Vito. Contrario il centrodestra.
Sull’argomento interviene anche Roberto Saviano su Twitter : “Legalizzare vuol dire togliere ossigeno alle mafie che gestiscono il traffico e lo spaccio”.
Se venissero raggiunte 500mila firme entro il tempo stabilito, il 30 settembre, dopo il vaglio di Cassazione e Corte Costituzionale, nella primavera del 2022 si andrebbe al voto.
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