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Radio Linea, la radiovisione di Civitanova: un'eccellenza diffusa in sei regioni

Radio Linea, la radiovisione di Civitanova: un'eccellenza diffusa in sei regioni

Una delle eccellenze di Civitanova è senza dubbio Radio Linea, un network dinamico ed attuale che si estende su diverse regioni: Marche, Abruzzo, Romagna, parte dell'Umbria, del Molise e della Puglia.

Tra i suoi canali di diffusione, oltre alla già citata radio, c'è ovviamente lo streaming dal sito internet, il DAB (Digital Audio Broadcasting) nella provincia di Perugia e da qualche mese, anche se non molto pubblicizzato, è attivo il canale 114 del digitale terrestre nella nostra regione.

La sede dell'emittente si trova in Via Parini ed è proprio li che siamo stati a trovare Marco Adami, socio e amministratore della società, per farci raccontare la sua storia.

La radio è nata nel 1979 a Casette d'Ete da un gruppo di ragazzi, tra cui lo stesso Adami, il fratello ed altri volontari. Dopo varie vicissitudini, la proprietà passa a Marco Adami e Remo Mariani e inizia un lento percorso di crescita con la prima acquisizione, nel 1993, di Radio Amica di Montecosaro.

Questo processo di espansione subisce una forte accelerazione nel 1995, con quella che forse è l'acquisizione più importante, Radio One di Porto Sant'Elpidio, un emittente molto seguita in zona e leader tra i giovani.

Commenta così Adami: "abbiamo fatto questo grosso passo nel 1995 che ci ha portato fortuna perché a livello commerciale, successivamente, la radio è partita".

Continua poi con la lista delle numerose acquisizioni: "nel 1996 abbiamo acquistato Radio Quattro di Porto San Giorgio, nel 1998 Radio Blu di Ascoli, dall'acquisizione delle frequenze, sempre nello stesso anno, di Radio Castelfidardo e Radio Serena di Osimo nasce Skyline. Nel 1999 altra ondata di acquisti molto importanti, come quelli di Radio Meteora di Jesi che aveva un'ampia diffusione sull'anconetano".

"L'importanza di tali acquisizioni", sottolinea Adami, "sta soprattutto nelle frequenze ma anche all'avviamento dell'azienda. In parole povere, di ascoltatori".

Negli anni in cui Radio Linea sbarca a Civitanova, nel 1988, in città ce n'erano già altre quattro: Stereo White di Santa Maria Apparente, Radio City, Antenna Centro e Radio Alfa.

Dopo la prima grande espansione, si raggiungono Rimini e Cesena al nord e l'Abruzzo a sud, mentre, al giorno d'oggi, la diffusione della radio si estende da Cesena al Gargano e la città di Terni.

E' con una punta d'orgoglio e grande soddisfazione che Adami ci snocciola una sequenza di successi e primati della sua radio: "siamo in assoluto la più grossa emittende delle Marche, sia in termini di copertura che in termini di fatturato e siamo l'unica radio del centro Italia a fare anche la radiovisone, diffusi sullo stesso bouquet di TVRS".

Proseguiamo la nostra chiacchierata approfondendo il discorso di quest'ultima novità, il canale televisivo: "Siamo partiti da aprile con il video e devo dire con discreto successo. Questo nasce pensando al pubblico domestico, perché a casa l'apparecchio radio sta scomparendo ma anche ai locali pubblici come ristoranti, bar e palestre. Stiamo avendo un riscontro molto positivo e ci arrivano continuamente segnalazioni di persone che ci ascoltano e ci vedono in tv. Molti locali che prima erano sintonizzati su emittenti nazionali ora iniziano a seguire la tv di Radio Linea".

A detta del fondatore, non c'è l'ambizione di fare televisione ma semplicemente di integrare quanto trasmesso in radio con la parte visiva, come ad esempio, durante un collegamento di qualche giorno fa da Bolognola, gli inviati hanno mandato delle immagini che sono state mostrate in televisione. Prosegue inoltre dicendo: "Siamo in grado di fare dirette video, le abbiamo già sperimentate e funzionano perfettamente, con delle risorse anche abbastanza limitate"

Secondo Adami, uno dei punti di forza della radio rispetto alle concorrenti del centro Italia è la diretta, che va dalle 7 alle 20, sia in radio che in video, mentre gli altri si ostinano a registrare file e mandare musica in automatico, pensando di risparmiare ma in realtà "autodistuggendosi". Usa proprio questo termine per definire quella che secondo lui è la cattiva abitudine di molte radio concorrenti e ci dice che: "Il fatto di essere in diretta crea interazione con il pubblico e ne permette una maggiore fidelizzazione, come ad esempio quando c'è stato il terremoto, noi l'abbiamo detto subito ed abbiamo raccolto le reazioni a caldo degli ascoltatori, oppure quando c'è stato il black out elettrico nella provincia di Macerata di qualche settimana fa, noi eravamo in onda ed hanno chiamato in molti".

L'arma vincente di Radio Linea quindi sembra essere la diretta che piace al pubblico e sta dando notevoli risultati in fatto di ascolti, nonostante la concorrenza di colossi nazionali, esponenzialmente più grandi ed attrezzati che possono contare su personaggi famosi e quant'altro. Nonostante tutto c'è molta soddisfazione nel vantare una media di ascoltatori settimanali di oltre 230 mila unità, sommando Radio Linea e Skyline.

Mentre ci salutiamo, il patron della radio ci tiene a fare una precisazione "geografica" dicendo che molti, erroneamente, pensano che la sede sia in Ancona, non sapendo che invece è a Civitanova e si trova in pieno centro.

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