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Oltre 440mila gli animali microchippati nelle Marche: “Si metta l’obbligo per gatti e furetti”

Oltre 440mila gli animali microchippati nelle Marche: “Si metta l’obbligo per gatti e furetti”

Sono 440.748 gli animali microchippati nelle Marche. Al 4 febbraio 2022 risultano iscritti all'Anagrafe regionale degli animali d’affezione 414.772 cani, 25.946 gatti e 30 furetti. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). I numeri sono estratti dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.

Dalle cifre emerge chiaramente come, a livello nazionale, siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie. L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura, efficace strumento per combattere il randagismo.

«L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?».

La Regione con più animali microchippati - 2.216.862 - è la Lombardia (1.865.836 cani, 350.130 gatti e 896 furetti). La Regione con meno animali iscritti all’Anagrafe - 31.691 - è la Valle d’Aosta (27.064 cani e 4.627 gatti). Nella classifica delle Regioni con il maggior numero di animali domestici microchippati, secondo è il Veneto (1.541.529), seguito dall’Emilia Romagna (1.413.262), dal Piemonte (1.135.898), dal Lazio (1.132.588) e dalla Campania (1.075.300). Impossibile stimare la percentuale di cani microchippati sul totale anche a causa del mancato rispetto dell’obbligo da parte di molti proprietari.

Per quanto riguarda i gatti, non essendo obbligatoria la loro microchippatura, l’Oipa informa che è online dal 2011 un’Anagrafe nazionale felina (Anf) gestita dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che registra, su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti con microchip. Tutti i proprietari di gatti possono rivolgersi a un medico veterinario aderente all’Anf per l’identificazione e la registrazione del gatto.

«Ci appelliamo a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili», conclude Comparotto.

 

Di seguito, la tabella con i dati della banca dati del Ministero della Salute (al 4.2.2022)

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