Non solo non ci lasciano soli: il cratere tagliato fuori anche dallo spot promozionale delle Marche
La Regione Marche ha prodotto il nuovo spot per la promozione del territorio che andrà in onda sui canali Rai nel 2018, già visibile sulla piattaforma YouTube (qui).
"Dalle dolci colline al blu del mare Adriatico le Marche racchiudono "l'Italia in una regione", come disse Guido Piovene nel suo "Viaggio in Italia". Arte, cultura, tradizione, natura, spiritualità e tanto altro ancora da scoprire in una terra che offre anche un'incredibile qualità di vita. Ecco a voi il nuovo spot in onda sui canali Rai per il 2018. Scopri di più su: www.turismo.marche.it
www.destinazionemarche.it" si legge nella descrizione del video.
Peccato che Piovene aveva incluso anche le montagne in quella sua citazione, la regione no. Se n’è dimenticata. Dimenticata... “Dalle dolci colline al blu del mare Adriatico” recita lo spot. E i Sibillini? Le nostre montagne che racchiudono arte storia e bellezze naturali e architettoniche? Scomparse. Nel video non c’è neanche un fotogramma dedicato alla montagna. Non l’hanno dimenticata, è proprio scomparsa dalla geografia regionale a quanto pare.
Una ferita che ancora una volta colpisce le popolazioni dell’entroterra, quelle che dopo 14 mesi dal sisma ancora non sanno di quale morte dovranno morire. Dopo il terremoto, le zone del cratere non meritano neanche di essere considerate parte della famiglia Marche in uno spot che, paradossalmente, dovrebbe essere la vetrina del territorio e dovrebbe riportare gente nelle zone ferite in maniera indelebile dal sisma.
Eppure la bellezza della nostra regione sta proprio in questo. Nell’avere la fortuna di avere monti, colline e mare, tutto concentrato in un centinaio di chilometri di distanza. Nel cratere si può andare dal mare alla montagna con un'ora di macchina: situazioni che non esistono in nessuna altra parte del mondo probabilmente.
Una dimenticanza? Una svista? Forse, ma stavolta è una svista grande come una montagna!
Però, voglio essere positivo. Perchè in tutto questo abbiamo dimenticato che ci sarà qualcosa che darà visibilità a queste terre, porterà ricchezza e turisti. Ci sarà la seconda edizione di Risorgimarche. Vi pare poco?
Insomma, il 2018 inizia davvero male. Speriamo ci sia modo e occasione per non solo fare pubblica ammenda su questa assurdità che paghiamo anche noi terremotati, ma magari anche per metterci una toppa. In uno spot di un minuto, certo, non potevano essere inseriti tutti i piccoli Comuni, ma un accenno alla montagna era doveroso. Almeno secondo noi.
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