Per la quarta volta, dall'inaugurazione del 1987, la diga del lago di Castreccioni, situato tra i comuni di Cingoli e Apiro, ha tracimato. Nella giornata di oggi, susseguentemente alla pioggia delle ultime ore, il livello del lago ha raggiunto il culmine e l'acqua ha iniziato a scendere dalle quattro "bocche del colmo" (lunghe quattordici metri e alte cinque).
Il lago è alimentato dal fiume Musone e dai fossi Frontale e Argiano ed è il più grande invaso artificiale del centro Italia. La quota del massimo invaso è stata raggiunta nella notte: 48 milioni di metri cubi d'acqua che si estendono su una superficie di circa 240 ettari. Si tratta di uno spettacolo unico che si verifica a distanza di 8 anni dall'ultima volta, che ha destato curiosità in molti passanti che si sono fermati ad osservarlo.
I lavori per la realizzazione di questo bacino sono iniziati nel 1981, per concludersi sei anni dopo. La diga, alta 67 metri e lunga 280, è stata costruita per rispondere alle diverse esigenze del territorio: dall'uso irriguo, per l'acqua potabile e per regolare appunto le piene del fiume Musone.
Non si segnalano, comunque, criticità nel territorio cingolano, la tregua dalla pioggia nelle ultime ore ha permesso il deflusso dell’acqua nelle strade.
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