Aggiornato alle: 22:03 Lunedì, 7 Ottobre 2024 nubi sparse (MC)
Attualità Macerata

Macerata, sit-in di protesta degli attivisti dei movimenti per l'acqua pubblica all'assemblea dell'Ato3 Centro Marche

Macerata, sit-in di protesta degli attivisti dei movimenti per l'acqua pubblica all'assemblea dell'Ato3 Centro Marche

I sindaci affluiti questa mattina a Piediripa di Macerata presso la sede della Provincia per partecipare all’ennesimo inconcludente incontro convocato dal presidente dell’ATO3 Centro Marche del servizio idrico con lo scopo di trovare una convergenza sulla società unica da costituire per la gestione pubblica dell’acqua hanno trovato ad accoglierli un sit-in di protesta organizzato dal Coordinamento marchigiano dei movimenti per l’acqua bene comune.

Nel volantino distribuito dagli attivisti si afferma che mentre da due anni a questa parte tutti dichiarano a parole di volere l’acqua pubblica, nei fatti i ritardi accumulati stanno portando il servizio idrico del maceratese sul mercato. In questo modo rubinetti, sorgenti, condotte, fognature e depuratori finirebbero per vari decenni in mano ai privati pronti a fare lauti profitti sulle bollette degli utenti. Tutto ciò in barba ai 26 milioni di italiani di cui 700.000 marchigiani che nel 2011 hanno votato perché l’acqua rimanesse in mani pubbliche e senza scopo di lucro.

"Il motivo di questo stallo è che la maggior parte dei sindaci dei maggiori Comuni non è disposta a fondere in un’unica società le strutture e i dipendenti con i quali attualmente gestiscono il servizio idrico. Ciò perché attraverso gli utili realizzati sull’acqua dalle loro società multiservizi (APM, ASSM, ASSEM, ASTEA, ecc) le Amministrazioni coprono le perdite degli altri servizi o finanziano interventi diversi. 

A tale riguardo, la proposta di costituire una società fittizia per poi continuare a gestire l’acqua in modo frammentato presentata dal szindaco di Macerata con l’appoggio dei suoi colleghi di Osimo, Recanati, Tolentino, San Severino ed altri, non è idonea per l’affidamento diretto del servizio ed è stata bocciata sul nascere dalle stesse autorità di vigilanza. 

Nel frattempo già 1000 cittadine e cittadini hanno sottoscritto una nostra petizione che chiede a tutti i sindaci di procedere in base alla legge senza ulteriori indugi per evitare la privatizzazione dell’acqua.

Il Coordinamento invita pertanto i sindaci a mettere fine allo sterile tira e molla in atto e a trovare l’intesa sull’unica opzione legittima percorribile che è quella di procedete senza ulteriori indugi e senza ipocrisie alla costituzione di un’unica società pubblica idonea a gestire l’acqua in nome della comunità e con l’obbligo di reinvestire i ricavi nel miglioramento del servizio.

Al termine dell’Assemblea dei sindaci di questa mattina gli esponenti del Coordinamento hanno comunque preso atto positivamente della proposta del Presidente dell’ATO Gentilucci che dopo aver fissato un fitto e cronoprogramma di incontri tecnici, in caso di mancata convergenza i rappresentanti di tutti i Comuni dell’ambito verranno chiamati il prossimo 8 agosto ad assumersi le proprie responsabilità attraverso una votazione assembleare “secca” tra le due ipotesi attualmente in campo".

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni