Macerata, "Assembramenti e fila all'ospedale per fare il tampone a mio figlio": la denuncia di una madre incinta
Donna incinta costretta a una lunga fila con tanto di assembramenti per far eseguire il tampone per il Coronavirus al figlio. Può sembrare paradossale, ma è quanto accaduto a una cittadina maceratese all’ospedale cittadino.
Il fatto è stato raccontato dalla stessa mamma via social, creando la reazione idignata di molti utenti che hanno subissato il post di commenti.
“Esperienza tampone covid per mio figlio all'ospedale di Macerata questa mattina. Appuntamento ore 8.30 al container covid numero 2, mi presento in perfetto orario pensando che gli orari assegnati servissero ad evitare assembramenti di persone” – racconta la cittadina - .
E niente... un ammasso di gente, circa 20-25 persone tutte ammucchiate perché non solo avevamo appuntamento tutti alle 8.30, ma chi prima arriva prima entra, quindi invece di stare distanti ed attendere il proprio turno magari venendo chiamati dagli operatori che seguono una lista, tutti cercavano di entrare il prima possibile (premetto che facevano anche 10 gradi, si aspetta all'aperto, e un bambino con tosse e raffreddore a quelle temperature proprio bene non sta, non parlo solo del mio, ovviamente c'erano anche altri bimbi nelle stesse condizioni)”.
Inizierò a fare qualche telefonata, al direttore sanitario, al responsabile reparto covid, non so chi contattare ma è una situazione inaccettabile" – chiosa la donna - .” Ai prossimi sintomi, vista l'esperienza, sto zitta e me lo tengo a casa malato rischiando io piuttosto.
Sono la prima ad essere stata contenta della decisione della pediatra di controllare il bimbo con i sintomi onde evitare contagi a casa o a scuola, ma in queste condizioni mai più. O vengono a casa o non vado più da nessuna parte essendo anche incinta”, conclude.
Commenti