E se la capitale d'Italia diventasse Tolentino? Questa apparentemente fantascientifica ipotesi è stata lanciata da Origami, il settimanale abbinato il mercoledì a La Stampa in un breve ma molto interessante articolo. Dove si parte dal degrado di Roma. Una città meravigliosa e storica distrutta dal potere e vittima di scandali che appartengono ad ogni genere: "Mafia Capitale" ad esempio, oppure lo scandalo "Vatileaks" scoppiato nella Città del Vaticano nei primi mesi del 2012. Il sindaco Marino che prima annuncia le dimissioni e poi le ritira attraverso alcune frasi in una lettera dove ammette gli errori fatti ma rivendica con orgoglio anche i risultati raggiunti, dal "risanamento dei debiti miliardari nel Comune e nelle aziende municipalizzate" al "ripristino della legalità".
Per questi e molti altri motivi, probabilmente, Tolentino sembra, quindi, a detta de La Stampa, la candidata perfetta per assurgere al ruolo di capitale d'Italia 2.0, perché rappresentante di uno spirito nazionale di provincia, in grado di unire sobrietà e virtuosità in un connubio scevro da logiche politiche corrotte ed avide solo di denaro. Insomma, capace di raccogliere le qualità positive di cui una capitale dovrebbe far bandiera, e che invece sembrano ben lontane dall'attuale fisionomia di Roma città eterna.
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