Lettera di una mamma al questore Pignataro: "Grazie per aver diradato nebbie malefiche con il sole della legalità"
Una palla dell’albero di Natale raffigurante il questore Pignataro con sullo sfondo Macerata e la frase “Passano i tempi non i valori e gli uomini di valore” ha accompagnato la lettera di una mamma inviata al numero uno della Questura del capoluogo lo scorso quattro dicembre.
“Auguri Dottor Pignataro! Auguri di cuore a Lei, nostro paladino di giustizia e della libertà che ne è figlia. Ogni epoca riluce di paladini luminosi, gemme preziose incastonate nella corona del tempo. I paladini combattono per gli altri, per tutti; battaglie eroiche a volte disperate e le loro gesta sono tramandate a esempio a monito per le generazioni future. Grande fortuna è aver incrociato il loro cammino. Per questo lasci che in questo giorno lieto io possa rinnovare la nostra stima e il nostro grazie. Grazie da cittadina, perché Lei ha ridato luce alla mia comunità sfigurata dall’orrore ripulendola dalle brutture annidate. Grazie da italiana, fiera di esserlo, perché se è pur vero come diceva qualcuno “Beato quel paese che non ha bisogno di eroi…” io sono comunque orgogliosa di essere figlia di una nazione che ha saputo e sa generarne di così GRANDI! Grazie da madre, umile e semplice, che ogni sera quando stanca appoggia il capo sul fardello delle preoccupazioni, si sente più sollevata e protetta sapendo che almeno Lei e i suoi collaboratori, con la vostra dedizione e il vostro rigore, vegliate su suoi cari e infine grazie, anzi, SOPRATTUTTO grazie a nome di tutte quelle “madri ferite” che vedono il loro tesoro più prezioso perdersi nelle nebbie impalpabili e dilaganti della droga, dell’alcool, dello sballo. Per queste madri addolorate, impotenti, spesso ai piedi delle croci costruite dai loro stessi figli, nell’indifferenza del mondo, per loro, per le loro lacrime silenziose, nascoste quasi vergognose di non aver saputo (potuto) salvare quei figli “sconosciuti” nei quali ancora rivedono i loro bimbi sorridenti, per loro, le dico GRAZIE! Lei, Dottor Pignataro, ha dimostrato, esponendosi come MAI NESSUNO PRIMA che si possono diradare quelle nebbie malefiche con il sole della legalità e la luce della giustizia […].”
“Il mondo della droga purtroppo coinvolge tutte le mamme italiane che hanno paura che i propri figli possano cadere nel tunnel della droga” – ha commentato così il questore Pignataro la missiva a lui inviata in occasione anche del report odierno de “Il Messaggero” che evidenzia come, ogni mese, vengano denunciati, mediamente, dieci ragazzini per l’uso di sostanze stupefacenti.
“Questa lettera è la dimostrazione della gratitudine alle forze di polizia che una mamma, preoccupata per ciò che vede in giro a causa degli effetti della cannabis light, vuole esprimere – ha proseguito il questore -. Le coscienze di tutti noi dovrebbero essere illuminate come quella di questa mamma in una società moderna che, giorno dopo giorno, sembra essere invece sempre più indifferente. Una società in cui c’è chi dà una visione falsata delle sostanze come la cannabis light facendo credere che il loro utilizzo sia normale; non dobbiamo fare scelte di campo e voltarci dall’altra parte perché altrimenti rischiamo che il genere umano venga sepolto sotto alla sabbia.”
“È importante che ci siano una mobilitazione e delle reazioni al fenomeno dello sballo in una società che accetta invece passivamente la normalizzazione dell’uso delle sostanze creando smarrimento generale tra i giovani – ha continuato Pignataro -. Non esistono droghe leggere o meno, la droga è droga sempre e le famiglie devono reagire. A Macerata abbiamo dato prova, con tutte le forze di polizia, con la prefettura e con l’audacia del procuratore Giovanni Giorgio e dei suoi valorosi sostituti, di essere vicini a queste famiglie, diventando un modello per tutto il territorio nazionale con la chiusura dei negozi di cannabis light a tutela dei ragazzi.”
“Il Consiglio Superiore di Sanità infatti, su richiesta del Ministero della Salute, in data 10 aprile 2018, ha manifestato parere contrario alla commercializzazione di tali sostanze ritenendo che la vendita dei prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa, in cui viene indicata in etichetta la presenza di “cannabis” o “cannabis light”, qualunque ne sia il contenuto percentuale di Delta-9 THC, pone certamente motivo di preoccupazione e raccomanda misure atte a non consentire la libera vendita di questi prodotti – ha osservato il questore -. Non dobbiamo quindi permettere la propaganda in città e su internet di sostanze che avvelenano solo il futuro dei nostri ragazzi per vantaggi economici come quelli di società quotate in borsa e federazioni.”
“Ugualmente sono da stigmatizzare i comportamenti di noti opinionisti che vanno in istituti scolastici superiori, luoghi per eccellenza deputati all'educazione, a sostenere che la cannabis light è commerciabile: questo è un comportamento disumano e non dimentichiamo che prima degli interessi delle società ci sono quelli delle persone – ha proseguito Pignataro -. Basta indifferenza e ignavia e non permettiamo più all’Italia, considerata culla del diritto, di tollerare una situazione del genere che calpesta completamente i nostri principi”.
“È ormai evidente la stanchezza della comunità di Macerata davanti all’inerzia del legislatore in merito ai negozi di cannabis light – ha concluso il questore -. È necessario un intervento per tutelare la salute dei nostri giovani e il loro futuro, onde evitare una emergenza nazionale come avvenuto nei paesi che hanno liberalizzato queste sostanze facendo credere ai giovani che il loro uso sia normale. Borsellino diceva che ‘liberalizzare la droga per combattere il mercato clandestino è da dilettanti di criminologia’. Ebbene la sensibilità di una mamma, portabandiera di tutte le mamme d’Italia, ha evidenziato una preoccupazione per la quale non possiamo più mostrarci indifferenti ma dobbiamo, anzi, reagire.”
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