La Biologia di Camerino sul tetto d'Italia. Sul primo gradino del podio svetta l’Università degli Studi di Camerino, che stacca nettamente le altre università presenti nel podio con un punteggio medio di 103,5. L’ateneo marchigiano raggiunge il massimo dei voti per quanto riguarda i rapporti internazionali, con un punteggio di 110, mentre si ferma a 97 nella progressione di carriera.
I dati del rapporto Almalaurea 2016 descrivono una situazione per i neolaureati difficile da decifrare. Il tasso di occupazione dei laureati magistrali a cinque anni dal conseguimento del titolo è tra i più bassi e si ferma al 77,5%: fanno peggio solo l’ambito giuridico (74,7%) e quello letterario (72,3%). Va meglio, però, per quanto riguarda le retribuzioni: gli stipendi medi raggiungo i 1326 euro al mese. Nella scelta dell’ateneo dove affrontare questi studi può essere sicuramente d’aiuto la classifica sulle università italiane di La Repubblica – Censis 2016-2017. Nello specifico la graduatoria riguarda l’ambito geo-biologico e comprende i corsi di Biotecnologie, Geografia, Scienze biologiche, Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura e Scienze geologiche. Come per tutte le altre aree disciplinari, anche per stilare la classifica delle migliori facoltà di questo ambito, il Centro studi tiene conto soprattutto di due parametri: la progressione della carriera degli studenti e i rapporti internazionali, valutati per progetti di ricerca e produttività scientifica.
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