L'appello di Pasqui: "Camerino non può più permettersi di fare i conti con quelli che vanno piano"
La rabbia di Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, passa anche da Facebook. Le lungaggini burocratiche e le risposte che tardano ad arrivare al centro della polemica del sindaco.
"Camerino - si legge nel suo post - non può più permettersi di fare i conti con quelli che vanno piano. L'ultima vittima delle lungaggini è la nostra chiesa di Santa Maria in Via, per la quale solo alle diciotto di ieri sera è arrivata la lettera di presa in carico da parte della Sovrintendenza. Ieri, dopo che una ulteriore porzione della chiesa è caduta. Ripeto che non è un problema di persone, ma quegli enti, quelle istituzioni, che non vogliono accettare la prescrizione della tempestività mancano di rispetto a una città intera e alla sua gente, ad una storia millenaria e a un territorio che si è rimboccato le maniche, che ha fatto da solo, che ha contenuto in solitaria le sue emorragie, ma che oggi è allo stremo.
Non può un ente dirmi a parole, per mesi, che determinati interventi sono di sua competenza, mettendo l'amministrazione in condizione di non fare da sola e contestualmente lasciar passare giorni e giorni. Salvo poi farmi arrivare una lettera, dopo un sollecito scritto, in cui mi si dicono non progetti tempi e termini precisi, ma semplicemente che "si è in procinto di attivare i lavori necessari" e che nello stesso giorno è stato nominato il responsabile. Quanto tempo ancora passerá, non solo per Santa Maria in Via ma anche per tutti quei nostri beni che rischiano di diventare macerie?"
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