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L'angelo dei bambini sfollati è di Trieste ma civitanovese d'adozione

L'angelo dei bambini sfollati è di Trieste ma civitanovese d'adozione

Abbiamo incontrato Barbara Figoli, che vive a Trieste ma è spesso a Civitanova, dato che la famiglia possiede un appartamento in zona stadio da sempre, per farci raccontare e rendere noto a quanti non ne fossero ancora al corrente, del suo impegno per gli sfollati del terremoto.

L'idea è nata da un'amica che ha perso la casa con il sisma del 26 ottobre ed è attualmente sfollata a Macerata. Nei giorni seguenti alle forti scosse contattò Barbara chiedendole se avesse delle maglie, dato che lei non poteva rientrare in casa. Barbara ha raccolto immediatamente l'appello e lo ha girato ai suoi numerosi amici triestini che hanno risposto con una generosità tale da riempirle la casa con tantissimi maglioni e giubbotti.

Prima di partire per Civitanova, la nostra benefattrice ha chiesto agli amici locali, un nominativo di riferimento per poter smistare la grossa quantità di abiti raccolti. E' così che ha conosciuto Mariarosa Berdini, figlia del compianto Vincenzo, fondatore della locale protezione civile, con cui collabora proficuamente da quel giorno, quando ha portato in città il primo carico di aiuti.

Il suo racconto prosegue con una leggera nota di tristezza quando ci spiega come sono andate le cose, dopo quella prima esperienza: "io non pensavo sinceramente di fare altri viaggi ma i primi di dicembre, dopo quattro anni di tentativi, è fallito l'ultimo possibilità per avere un figlio e ho dovuto rassegnarmi. A quel punto, per tenermi occupata mi sono detta, figli miei non ne ho, vediamo di aiutare quanti più bambini possibile e mi è venuta l'idea di carnevale".

Contattata Mariarosa Berdini, hanno deciso di fare il carnevale di Pieve Torina, il primo degli eventi "gemellati" con la montagna flagellata dal sisma e per organizzarlo, la richiesta è stata in un primo momento di 50 vestiti per mascherare i bambini, che poco dopo è arrivata a 70, ma nessuno le sapeva dire di quale età e se per bambini o bambine. La nostra Barbara non si è persa d'animo ed ha inviato la richiesta ai suoi amici e conoscenti triestini: "ragazzi, bisogna trovare dei vestiti di carnevale, usati, nuovi, quello che volete. Non so l'età, non so i maschi, non so le femmine, per cui dovrò portare qualcosa in più".

Ci racconta che i primi giorni non riusciva a procurare niente, era tutto fermo, poi di colpo la cosa si è sbloccata e la generosità dei triestini è stata tale che è riuscita ad arrivare a Pieve Torina con ben 140 vestiti ed è stato possibile mascherare tutti i bambini del paese e Pievebovigliana. Lei ovviamente non è voluta mancare alla festa e nonostante il giorno dopo lavorasse, è rimasta fino alla fine, guidando di notte per quasi 600 km per tornare a casa. Un ringraziamento va anche al papà di Barbara che le ha gentilmente prestato la macchina, molto più capiente della sua, con tanto di pieno di carburante e telepass incluso.

Dopo il carnevale, la voglia di aiutare di Barbara non si è certo fermata e l'idea è corsa immediatamente alla festività successiva, la Pasqua, decidendo di portare delle uova di cioccolato per i bambini. Dato però che le uova sono un po' più delicate da trasportare dei vestiti, questa volta si è organizzata diversamente, facendo una raccolta fondi tramite una cena ed una lotteria di beneficenza. Neanche a dirlo, anche questa volta è stato un successo e con i soldi raccolti è stato possibile acquistare 80 uova per i bambini e dolci per gli anziani, presso una ditta produttrice di Ancona.

Per poter effettuare la consegna, la nostra benefattrice ha dismesso i panni di Barbara Figoli e si è trasformata in Wonder Woman. Non potendo prendere molti giorni di ferie dal lavoro, per poter riuscire ad essere mercoledì davanti alle scuole con i regali, dopo tre ore di sonno è partita all'una di notte da Trieste con la macchina stipata di giocattoli e pannoloni per anziani.

Arrivata a Civitanova alle 6:30, si è incontrata quindi con Mariarosa Berdini e Roberto Prosperi, hanno scaricato il contenuto dell'auto e sono andati, con due auto, a prendere le uova di Pasqua in Ancona. Hanno caricato tutto alle 9 e sono ripartiti immediatamente per Pieve Torina, dove hanno effettuato due consegne, una alla tensostruttura dove ci sono elementari e medie e poi hanno raggiunto anche il container dove c'è l'asilo. Appena pranzo hanno terminato le consegne raggiungendo l'ospedale di Matelica, dove ci sono gli anziani sfollati dalla casa di riposo di Pieve Torina. Per loro sono arrivati oltre a beni di prima necessità, direttamente da Trieste anche "titole e pinze", dolci tipici fatti preparare da Barbara in una pasticceria della sua città e distribuiti ad ognuno dei 35 anziani della casa di riposo.

E' stata una giornata estenuante ci dice, ma bellissima e le sue amiche l'hanno fatta quasi commuovere quando le hanno detto: "anche se non hai figli tuoi, quel giorno è come se ne avessi avuti 100".

I giocattoli che grazie ad un amica è riuscita a raccogliere dalle sue parti sono stati talmente tanti che ce n'erano ancora da portare giù. Fortunatamente il marito di questa amica lavora in Ancona ed ha potuto portarli lui e farli avere a Barbara. Sabato mattina si sono incontrati, si sono scambiati le auto e lei è tornata di nuovo a Pieve Torina per consegnarli in un centro raccolta. Veramente una donna instancabile e piena di iniziativa.

Il prossimo appuntamento sarà tra due settimane, per il weekend del primo maggio, quando Barbara scenderà di nuovo a Civitanova e se la sua ultima richiesta per omogeneizzati e pannolini avrà successo, tornerà con un altro carico da destinare agli sfollati. Siamo certi che con la grinta e la passione che ci mette, farà il pieno anche questa volta.

Prima di salutarci, ha voluto fare un ringraziamento particolare per la grande generosità dimostrata, sia ai suoi amici che a negozianti di Trieste e di due paesini vicini: Monfalcone e Pieris. Ringraziamento a cui ci associamo ovviamente anche noi.

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