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Il Chianti aiuta San Ginesio a ripartire: una stretta di mano da 50mila euro

Il Chianti aiuta San Ginesio a ripartire: una stretta di mano da 50mila euro

Il dovere di tutelare, mettere in sicurezza, continuare a valorizzare e promuovere un pezzo dell'Italia che non vuole rinunciare alla bellezza e si rimbocca le maniche per ricominciare a vivere. San Ginesio, inserito nel network nazionale dei Borghi più belli d'Italia e delle Bandiere Arancioni, ha ricevuto 50mila euro dalla comunità di San Casciano, rappresentata dal sindaco Massimiliano Pescini, il presidente e il vicepresidente della Festa del Volontariato sancascianese Francesco Guarducci e Bruno Raho, e da un gruppo di giornalisti toscani, nel segno di quello che è stato definito un meraviglioso “gemellaggio di solidarietà”.

La delegazione delle terre del Chianti, nel fine settimana, si è recata nel territorio terremotato per consegnare ufficialmente la somma, costituita dalle donazioni di singoli cittadini, associazioni e gruppi che da sette mesi mostrano la loro generosità versando contributi di varia entità su un conto corrente dedicato. L'abbraccio congiunto di San Casciano in Val di Pesa e di 5 comuni lombardi (Turate, Rovello Porro, Bregnano, Rovellasca e Lomazzo), che hanno donato la stessa cifra,  servirà per una struttura geodetica polivalente, uno spazio di aggregazione sociale e formativa in cui le associazioni potranno allenarsi, giocare, ritrovarsi. Una nuova palestra, un centro di aggregazione, che sorgerà in prossimità dei campi da tennis in terra rossa, sotto al Colle Ascarano.

Il primo cittadino di San Ginesio, Mario Scagnetti, con l'assessore al Turismo Simone Tardella e il consigliere comunale Simone Ansovini hanno accolto il sindaco Pescini e i rappresentanti della Festa del Volontariato mostrando i luoghi più colpiti, monumenti come la Collegiata, il Teatro Giacomo Leopardi, le mura medievali, le chiese, il convento che ospitava gli uffici comunali e l'area dove la donazione prenderà forma.

“Il cuore dei sancascianesi –  ha precisato Francesco Guarducci – ha voluto sostenere i ginesini perchè il loro dramma è il nostro, la loro felicità è la nostra: E continuerà a farlo”. “E' questo il senso dell'essere italiani – ha aggiunto il sindaco Pescini – L'Italia è fatta di piccoli paesi e territori che si stringono la mano nei momenti più difficili. Noi tendiamo il nostro sostegno alle popolazioni che in questo momento hanno più bisogno e lo facciamo con la sensibilità di ciascun cittadino”

 

“Non sapete quanto sono importanti il calore, la sensibilità e l'umanità che ci state mostrando – ha commentato Mario Scagnetti – Solo chi vive una situazione del genere sa cosa significhi trovarsi a gestirla. La solidarietà che ci è stata dimostrata da moltissime parti d'Italia ci lascia sbigottiti. La vostra vicinanza ci serve ora, e ci servirà dopo, per i rapporti umani, culturali, sociali, commerciali. Noi non possiamo aspettare la ricostruzione, che ci sarà e ci restituirà le nostre cose. Dobbiamo ripartire subito, rafforzare la nostra storia. Non possiamo fermarci”.

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