I No Crem: "Il forno crematorio non si farà solo per merito dei cittadini"
"Il solo merito della cancellazione del forno dal Documento Unico di Programmazione è del comitato": così Alberto Mobili, presidente del comitato "No Crem" di Civitanova che, in una nota, esprime alcune considerazioni a seguito della cancellazione del forno dal Documento Unico di Programmazione del Comune di Civitanova.
"Ieri è stata una giornata epocale per Civitanova, e particolarmente per la città alta: il forno crematorio è stato eliminato dal Documento Unico di programmazione 2016-2018 (D.U.P. - bilancio triennale). È stato un duro impegno civico che ha occupato il Comitato e chi lo ha sostenuto per quasi un anno. Il merito di questo risultato" sottolinea Mobili "va ascritto unicamente ai cittadini dei quali il Comitato è stato rappresentante nelle sedi istituzionali e pubbliche, interpretando la motivata contrarietà all'impianto di cremazione. Ieri il Consiglio comunale ha dovuto prendere atto, seppur dopo tanta resistenza, della volontà dei cittadini che hanno massicciamente partecipato ad assemblee, manifestazioni e petizioni, fino anche ad arrivare ad una diffida extragiudiziale di massa, a cui ad oggi si sono ascritti almeno 250 cittadini. Certo avremmo voluto che le motivazioni che in zona Cesarini, hanno portato il Sindaco a proporre la cancellazione del punto relativo al forno crematorio, fosse stata differente dalla venuta meno della così detta emergenza cimiteriale, ma fosse invece scaturita dalle valutazione delle problematiche che un forno crematorio causerebbe, se venisse collocato in un area cosi vicina a scuole, abitazioni e un centro storico, come proposto originariamente dall'amministrazione.
Queste sono l 'inquinamento ambientale, le reali necessità di una città nella quale le richieste di cremazione non superano mediamente le 45 unità annue, la non sostenibilità economica e tecnica del progetto e non ultimo il grave danno all'immagine del centro storico che necessiterebbe di ben altri interventi che invece attende da anni. Durante la discussione abbiamo però notato una certa ambiguità in alcune dichiarazioni, che si prestano a varie interpretazioni e quindi anche alla possibile ripresa del progetto in un futuro indefinito, eliminandolo ora dal D.U.P ma mantenendo la volontà di riproporlo in caso si presentassero alcune situazioni. Secondo noi niente giustificherebbe la riesumazione in futuro del forno crematorio e proprio per evitare questo, ribadiamo le nostre proposte iniziali che restano sul tavolo del sindaco da molto tempo e chiediamo all'amministrazione di tenere sotto controllo la situazione e nel caso, prendere in tempo utile, le contromisure necessarie perché questo non avvenga. Proprio per questi motivi" conclude Mobili "il comitato resterà vigile e attento sugli sviluppi futuri della situazione. Questa esperienza di vera democrazia partecipata ed orizzontale ha dimostrato che quando i cittadini vengono coinvolti attivamente su problemi concreti, ne trae giovamento tutta la comunità al di là del risultato finale ottenuto".
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