Foto con il cadavere, accuse infondate contro la Croce Verde Servizi Srl: riconosciuta estraneità
L'artefice del post pubblicato lo scorso 9 gennaio 2019 sul social network Google My Business (leggi qui), nel quale si imputavano alla Croce Verde Servizi Srl una serie di presunte condotte disdicevoli nell'espletamento dei servizi di onoranze funebri è stato rinviato a giudizio avanti il Tribunale di Macerata con l'accusa di diffamazione di cui all’articolo 595 del codice penale (oltre alla contestazione dell’art. ex art. 81 capoverso c.p.).
Nel post in questione erano presenti, oltre ad una recensione, fotografie di soggetti che in un cimitero tenevano in mano il corpo di un defunto mummificato tenuto in piedi sopra una bara asseritamente attribuiti (i soggetti) come facenti parte delle maestranze della società.
La Procura di Macerata, a conclusioni delle indagini, ha riconosciuto l'assoluta estraneità della Croce Verde Servizi Srl con i soggetti raffigurati nel post e quindi con l'azione commessa come rappresentata nella foto, ritenendo, quindi, sussistere gli estremi del reato contestato in capo al soggetto che ha pubblicato foto e recensione: in sintesi le accuse mosse alla Croce Verde erano infondate.
Si rammenta come il presidente nonché legale rappresentante della società Croce Verde Servizi Srl - Giovanni Pigliapoco - prontamente aveva smentito il tutto affermando la totale estraneità ai fatti della società e che i soggetti della foto non erano loro dipendenti (leggi qui).
Pigliapoco aveva dichiarato, altresì, che si sarebbe rivolto alla Procura di Macerata per far chiarezza sulla sgradevole vicenda che vedeva incolpevolmente coinvolta la Croce Verde Servizi Srl. Dichiarazioni dimostratesi, quest'oggi, veritiere.
Il processo si aprirà il 17 marzo 2022, dinanzi al tribunale di Macerata; e vedrà come parte offesa la Croce Verde Servizi Srl in persona del suo Presidente e rappresentante legale Giovanni Pigliapoco.
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