Forza Italia: "Assenza del Governo nel gestire le pratiche del post sisma"
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa dal capogruppo FI del Consiglio Regionale delle Marche.
"Questa mattina alle ore 12 al Palazzo dell'Assemblea legislativa delle Marche, il gruppo consiliare FI, con il Capogruppo regionale Jessica Marcozzi e il consigliere regionale Piero Celani, ha tenuto una conferenza stampa sul “no” al referendum e sul sisma che ha colpito le Marche. Con loro i coordinatori provinciali di Ancona, Macerata e Pesaro, Daniele Berardinelli, Alessandro Bettini e Lorena Polidori. Presente anche il Consigliere comunale Ascoli Piceno, già Capogruppo FI, Umberto Trenta. In collegamento telefonico anche l'on. Simone Baldelli che ha annunciato nuove iniziative in favore dei terremotati.
L'intervento di Marcozzi: “Nelle Marche abbiamo 122 Comuni coinvolti e seriamente danneggiati dal sisma con migliaia e migliaia di persone sfollate e assistite. A questo il Governo risponde con un’assoluta assenza nel gestire e accelerare le pratiche burocratiche nonostante molti Sindaci chiedano proprio un’accelerazione suffragata dalla situazione emergenziale in cui viviamo. Non ci sono tempi certi sulla ricostruzione, non ci sono provvedimenti propedeutici all’immediata ripresa economico-sociale delle terre e delle popolazioni colpite dai terremoti. Nessun piano di rilancio del turismo e delle attività produttive nei Comuni colpiti. Nulla. Anzi, ingiustizie. Non posso non pensare a città come Fabriano o Recanati, Fermo, Montegranaro, Sant'Elpidio a Mare. Escluse dal cratere. E’ il chiaro segnale di come la politica di centrosinistra sia sempre più distinta e distante dalla gente. Sul referendum FI dice no. Si tratta di una finta riforma che comporta solo un decimo del risparmio spacciato dal premier Renzi, e si ridurrebbero le Regioni a enti amministrativi senza alcun potere decisionale”.
L'intervento di Celani: “Sul sisma, che ha colpito territori fatti di persone con un fortissimo senso di appartenenza, servivano degli alloggi stabili per evitare che i territori non si svuotassero. Non è stato fatto e a questo punto il danno è irreparabile. Le ragioni del no al referendum sono tantissime. Ne dico una: riduce fortemente gli spazi di partecipazione democratica dei cittadini. Vengono a mancare i luoghi decisori. I cittadini non potranno più scegliere i suoi rappresentanti politici, non potranno più proporre referendum consultivi o leggi di iniziativa popolare dove la raccolta di firme minima passa da 50 mila a 150 mila. Questa la sintesi per dire no a un referendum invotabile”.
L'intervento di Berardinelli: “Tutta Forza Italia è schierata per il no. Lo siamo sia nel merito che per dare un segnale al Governo che sta “sgovernando” la Nazione. Si tratta di una riforma pasticciata che invece di risolverli, complica tutti i problemi degli Italiani”.
L'intervento di Polidori: “Oggi qui è rappresentata tutta Forza Italia Marche. Sul referendum non dimentichiamoci che chi lo propone è un Governo non legittimato dal Paese. Si va a ledere la democrazia, si introduce una clausola di prepotenza che usurperebbe alle Regioni poteri decisionali. Ma quali risparmi? Avremo un Senato part-time con tutti i costi che ne derivano, con senatori non sempre presenti a Roma per gli incarichi locali e non scelti dagli elettori. Sul sisma siamo il territorio (il Maceratese) maggiormente colpito con danni enormi. Invito tutte le istituzioni alla migliore gestione possibile del post sisma. Per rispetto di chi ha subito il dramma, Forza Italia, pur essendo per il No al referendum, non effettuerà propaganda. Come coordinatrice provinciale sono estranea a iniziative che vanno nel senso opposto”.
L'intervento di Bettini: “Che con questa riforma si accelererà l'iter legislativo è una grossa menzogna. Basti ricordare che siamo il Paese al mondo con più leggi”.
L'intervento di Trenta: “Per il post sisma presento un progetto che si chiama M.u.l.a. , acronimo di Marche-Umbria-Lazio-Abruzzo. Progetto che tende ad unificare le normative e gli interventi strutturali per finanziare la ricostruzione attraverso una proposta-motore economico e etico che attraverso marchi propri metta in relazione le attività produttive che sono alla base della rinascita economica delle zone montane AAA e quindi una ricostruzione che parta dal lavoro. Al progetto devono dare linfa vitale gli apicali politici, Presidenti in carica, e tutte le attività produttive che lavoreranno in armonia, mettendo insieme le risorse derivanti dai marchi propri con tutte le sigle rappresentative del tessuto sociale ed economico, sotto il coordinamento della politica”.
In collegamento telefonico anche il vicepresidente della Camera dei Deputati – Fi, Simone Baldelli: “La Camera ha approvato all'unanimità una mia risoluzione per destinare il risparmio annuale della Camera stessa, pari a 47 milioni di euro, ai terremotati. Ho già presentato emendamenti con cui chiedo che anche e almeno un miliardo del miliardo e 900 milioni del fondo infrastrutturale venga destinato ai terremotati”.
Commenti