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Emergenza Ucraina, Croce Rossa: "Non possiamo accettare vestiario e beni alimentari"

Emergenza Ucraina, Croce Rossa: "Non possiamo accettare vestiario e beni alimentari"

"In questi momenti difficili, che toccano le coscienze di tutti noi, è meraviglioso e commovente vedere l’enorme solidarietà e supporto che Croce Rossa sta ricevendo da tutto il mondo". A dirlo è il presidente Croce Rossa Italiana e presidente della IFRC – Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca.

"La nostra priorità in questo momento è assicurarci che le persone ricevano l’aiuto di cui hanno realmente bisogno - precisa Rocca -. I beni materiali sono difficili da smistare, immagazzinare e trasportare: il rischio è di rendere vani gli sforzi di generosità di tutti, lasciando inutilizzate le donazioni".

Per questo Croce Rossa Italiana, al fine di gestire al meglio i bisogni in continua evoluzione delle persone, ha avviato una raccolta fondi: il ricavato servirà per acquistare aiuti a livello locale con il coordinamento della Croce Rossa locale. "Solo in questo modo riusciremo a permettere alle persone di acquistare quello di cui hanno realmente bisogno e sostenere l’economia locale" evidenzia il presidente. 

"Con grande rispetto per la generosità mi preme dire che noi come Croce Rossa non abbiamo avviato raccolte alimentari. I beni in Romania o in Polonia ci sono e la logistica è molto più semplice. Il tema vero è quello di avere dei passaggi sicuri, il problema vero dei civili è quello di poter uscire dal Paese in sicurezza. Questa è l’unica cosa che stiamo disperatamente aspettando" chiarisce il presidente Croce Rossa Italiana.

Il presidente del Comitato Regionale Croce Rossa Italiana - Marche, Andrea Galvagno, si unisce alle parole del presidente Rocca, ringraziando tutto il popolo marchigiano che in questi giorni ha "dimostrato un’infinita generosità, offrendo spontaneamente beni di prima necessità, vestiario e beni alimentari, ma in questo momento per non vanificare questi gesti altruistici non possiamo accettare questi beni".

"Ci tengo altresì a ribadire che Croce Rossa non ha avviato nessun tipo di raccolta porta a porta - prosegue il dott. Galvagno -. Ci è giunta notizia che purtroppo, a livello nazionale, girano delle persone non autorizzate, con false divise CRI chiedendo soldi, vestiario, beni alimentari e farmaci. Ringrazio chiunque in questo momento decida di supportare le popolazioni in difficoltà: per ottimizzare queste risorse vi invito a visitare il sito https://cri.it/emergenzaucraina/ e aderire alla raccolta fondi, con una donazione online, con l’invio di un SMS o facendo un bonifico. Vi chiedo inoltre di segnalare alle forze dell’ordine eventuali atteggiamenti suddetti non autorizzati".

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