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Dopo otto mesi dall'esame di terza media l'Invalsi trasforma i "10" in "4": indignati scuola e studenti

Dopo otto mesi dall'esame di terza media l'Invalsi trasforma i "10" in "4": indignati scuola e studenti

Altro che "buona scuola"! Più che altro bisognerebbe parlare di "scuola ripensata". E che fa arrabbiare.

Succede in un istituto scolastico al confine fra le provincie di Macerata e Ancona, dove a distanza di otto mesi dall'esame di terza media, l'Invalsi ha capovolto il risultato trasformando i "10" in "4", mettendo in dubbio la veridicità della prova e facendo calare l'ombra del sospetto sul risultato.

Una situazione paradossale che ha provocato l'inevitabile reazione della dirigenza della scuola: "la 'scuola italiana' premia chi non studia e dubita di chi lo fa veramente" si legge nella mail che l'istituto ha inviato ai genitori degli ormai ex alunni, oggi studenti del primo anno delle superiori.

"Scrivo questa mail per informare che l'Invalsi ha messo in dubbio il dieci che i nostri alunni hanno conseguito nell'esame di Stato, sospettando che siano stati aiutati. Per cui, hanno trasformato i dieci in tanti "bei" quattro. Non è uno scherzo, ma è la 'scuola italiana' che premia chi non studia e dubita di chi lo fa veramente. Dobbiamo dimostrare che non è successo ciò che loro suppongono. Perciò, necessitano delle prove. Con la preside abbiamo pensato di inviare la fotocopia della pagella del primo quadrimestre conseguita nella scuola superiore. Potreste portarmi la fotocopia a scuola?".

Insomma, arbitrariamente e senza alcuna prova, l'Invalsi ha trasformato il massimo dei voti in una brutta insufficienza e ora - per giustizia, per il buon nome della scuola e per la dignità dei ragazzi che avevano conseguito quel bel voto - si cercherà di dimostrare che gli studenti sono veramente bravi con il supporto della prima pagella delle superiori. Che, fra l'altro, ancora non è stata emessa.

Comprensibilmente amareggiati anche i genitori degli studenti coinvolti che, di certo, non si aspettavano una cosa del genere.

Anche se la cosa non avrà ripercussioni sul curriculum scolastico dei ragazzi, si è scritta un'altra brutta pagina della scuola pubblica italiana.

(di seguito il testo originale della mail inviata dall'ex insegnante ai genitori)

screen-preside-scuola

 

 

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